CONNESSIONE ECOLOGICA DAL PARCO DELLE GROANE AL PARCO NORD ATTRAVERSO IL PLIS GRUGNOTORTO VILLORESI

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1 Co mune di Cesano Maderno Co mune di Desio CONNESSIONE ECOLOGICA DAL PARCO DELLE GROANE AL PARCO NORD ATTRAVERSO IL PLIS GRUGNOTORTO VILLORESI

2 OBIETTIVI GENERALI DEL BANDO Il bando è volto al potenziamento del patrimonio naturalistico attraverso la realizzazione, lo sviluppo e il potenziamento di corridoi ecologici terrestri e fluviali che possano mettere in collegamento aree naturalistiche importanti per il mantenimento della biodiversità. OBIETTIVI SPECIFICI Sostenere la redazione di Studi di fattibilità mirati a realizzare corridoi ecologici su vasta scala che colleghino aree naturalistiche importanti per il mantenimento della biodiversità.

3 LA CONNESSIONE ECOLOGICA Come l uomo, tutti gli organismi viventi necessitano un habitat adeguato per sopravvivere e riprodursi. Le possibilità di spostamento sono fondamentali per: approvvigionamento del cibo; la riproduzione; migrazione (stagionale o non), causata da mutazioni climatiche, da fuga da predatori o sovrappopolazione, ecc. Il mantenimento di una CONNESSIONE tra gli habitat naturali è FONDAMENTALE per la sopravvivenza delle specie, anche vegetali. Un area non connessa o troppo frammentata tenderà al degrado ambientale, con conseguente perdita di biodiversità, paesaggio e fruibilità.

4 LA CONNESSIONE ECOLOGICA ELEMENTI AREA CENTRALE (CORE AREAS) FASCE DI PROTEZIONE (BUFFER AREAS ): fasce tampone che circondano e difendono le core areas CORRIDOI: collegano le core areas AREE SPARSE (STEPPING STONES): piccole isole di habitat che servono come collegamento tra le core areas

5 LA CONNESSIONE ECOLOGICA Effetti della perdita di connettività e di aumento della frammentazione Aree piccole => pochi individui => minore difesa dai cambiamenti, maggior possibilità di estinzione Scarsa possibilità di interscambio con popolazioni diverse dalla propria=> inbreeding (degrado genetico) Impossibilità di migrazione verso habitat più idonei => impossibilità di difendersi dai mutamenti ambientali, siccità, scarsità di cibo, riscaldamento globale, ecc. Impossibilità di colonizzare nuovi territori

6 LA CONNESSIONE ECOLOGICA Effetti locali della perdita di connettività e di aumento della frammentazione esempi pratici Quando un ecosistema viene alterato, antropizzato e in seguito abbandonato, si lascia spazio alla colonizzazione delle specie meno esigenti, spesso infestanti, a volte dannose. AMBROSIA: diffusa nel territorio lombardo, è una nota specie allergogena. Trova spazio di crescita dove i campi agricoli o i prati non vengono curati, o abbandonati. PRUNUS SEROTINA (Prugnolo o Ciliegio Tardivo): è un problema diffuso principalmente nell area del Ticino. È stata importata per produrre legna, poi rivelatasi non conveniente. È molto aggressiva e resistente, rilascia nel terreno sostanze che inibiscono la crescita di altre specie. È stato calcolato che Il numero delle specie vegetali per ettaro, può scendere dalle di un querceto originario a 5-7 specie in un robinieto con prugnolo tardivo!

7 LA CONNESSIONE ECOLOGICA AREE URBANIZZATE

8 IL CONTESTO PROGETTUALE Il territorio dove si intende svolgere il progetto riguarda una fascia di aree libere, appartenenti ai territori dei comuni di Cesano Maderno e Desio, che si è conservata in un contesto fortemente urbanizzato, situata a cavallo tra il Parco delle Groane ed il PLIS Grugnotorto Villoresi e attraversata dal torrente Seveso. Lo studio di fattibilità ha lo scopo connettere il Parco Regionale delle Groane con il Parco Regionale Nord Milano.

9 Il IL territorio CONTESTO PROGETTUALE I comuni di Cesano Maderno e Desio si trovano nella porzione più urbanizzata della Brianza, nei cui territori si insinuano i Parchi delle Groane e del Grugnotorto Villoresi. L'intera area è caratterizzata dalla presenza di problemi ambientali e territoriali determinati dalla saturazione degli spazi liberi. Il territorio in esame è attraversato da un forte sistema infrastrutturale: due linee ferroviarie (Seregno-Saronno e Milano-Meda-Asso); la superstrada Milano Meda nella porzione orientale del comune di Cesano Maderno, e dalla strada provinciale dei Giovi, ad ovest; la cosiddetta tangenziale sud di Cesano, con andamento est-ovest e che separa gli abitati di Bovisio Masciago e Cesano Maderno. Inoltre su questi territori gravano le previsioni infrastrutturali dell Autostrada Pedemontana (tratte B2 e C).

10 Il IL territorio CONTESTO PROGETTUALE

11 Il territorio IL CONTESTO PROGETTUALE RETE ECOLOGICA REGIONALE La rete ecologica è un sistema interconnesso di habitat, di cui salvaguardare la biodiversità, ponendo quindi attenzione alle specie animali e vegetali potenzialmente minacciate. Intervenire sulla rete ecologica significa creare e/o rafforzare un sistema di collegamento e di interscambio tra aree ed elementi naturali isolati, andando così a contrastare la frammentazione e i suoi effetti negativi sulla biodiversità. L obiettivo principale di una rete ecologica è mantenere spazio per l evoluzione del paesaggio e delle sue dinamiche ecologiche, in cui la diversità possa autonomamente progredire senza impedimenti e dove il peso delle azioni antropiche sia commisurato con alti livelli di autopesi del sistema ambientale.

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15 Il IL territorio CONTESTO PROGETTUALE RETE ECOLOGICA REGIONALE (RER) La RER non individua nel territorio in esame assi di connessione, ma identifica il parco del Grugnotorto Villoresi come area di supporto per la costituzione di direttrici di connessione con gli elementi di secondo livello della RER nel Parco Regionale Nord Milano (settore 52). ELEM ENTI PRIMARI DELLA RER C o rridoi regionali primari a bassa o moderata antropizzazione Elementi di primo livello della RER 4 Elementi di secondo livello della RER

16 Il IL territorio CONTESTO PROGETTUALE RETE ECOLOGICA REGIONALE (RER)

17 Il territorio IL CONTESTO PROGETTUALE PTCP PROVINCIA DI MILANO Il PTCP fa coincidere la rete ecologica provinciale con la rete verde di ricomposizione paesaggistica la quale svolge valenza anche di rete ecologica (art. 31). La REP della Provincia di Monza e Brianza nelle aree di progetto individua quindi un corridoio di ricomposizione paesaggistica e non un corridoio ecologico. Ma riconosce l assoluta necessità che questa ristretta parte di territorio venga salvaguardata da una futura urbanizzazione tanto possibile come possibile risulta essere la realizzazione di un corridoio ecologico.

18 Il territorio IL CONTESTO PROGETTUALE PTCP PROVINCIA DI MILANO

19 Il territorio IL CONTESTO PROGETTUALE PTCP PROVINCIA DI MILANO

20 IL CONTESTO PROGETTUALE IL PARCO DELLE GROANE Il Parco Regionale delle Groane, istituito con la L.R. 31/1976, viene ampliato con la L.R , n. 7, che al contempo, costituisce il Parco Naturale delle Groane, operando una distinzione interna al territorio dell area protetta. All interno del Parco si trova il SIC IT Pineta di Cesate ed il SIC IT Boschi delle Groane. Inoltre all interno del Parco Naturale del territorio di Cesano Maderno si trova l Oasi LIPU. Il Parco occupa una superficie di ettari dove ancora sono presenti aree a brughiera, territorio di peculiare interesse geologico, costituito da ripiani argillosi "ferrettizzati" che determinano una specificità ambientale e floristica.

21 IL CONTESTO PROGETTUALE IL PARCO DELLE GROANE Pa rco delle Groane Distinzione tra Parco Naturale e Parco Regionale Pa rco Naturale Pa rco Regionale

22 IL CONTESTO PROGETTUALE PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (PTC) IL PARCO DELLE GROANE

23 IL CONTESTO PROGETTUALE PLIS GRUGNOTORTO VILLORESI Il Parco del Grugnotorto Villoresi è stato riconosciuto con la D.G.R. n del 12/11/1999 e comprende i comuni di Bovisio Masciago, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Muggiò, Nova Milanese, Paderno Dugnano e Varedo. La sua estensione è di circa 8,30 Kmq. Il territorio è pianeggiante, occupato principalmente da campi agricoli, con cascine rurali ancora attive, ed attraversato in senso ovest-est dal canale artificiale Villoresi. Le aree non edificate sono occupate da una agricoltura intensiva (seminativo e colture prative). La varietà di colture praticate è abbastanza limitata e può essere nel complesso ricondotta alle due sottoclassi del mais e dei cereali.

24 IL CONTESTO PROGETTUALE PLIS GRUGNOTORTO VILLORESI

25 OBIETTIVI DEL PROGETTO Aggiornare e sistematizzare il quadro conoscitivo relativo alle componenti ecosistemiche dell area d interesse e definire il livello attuale di funzionalità ecologica del territorio anche in relazione ad alcuni elementi naturalistici (torrente Seveso);

26 OBIETTIVI DEL PROGETTO Identificare le aree sulle quali proporre interventi primari per la strutturazione del corridoio ecologico, analizzando le situazioni particolari di restringimenti ed interruzioni della continuità territoriale, e definendo le possibili soluzioni funzionali a incrementare i livelli di connettività Individuare in maniera condivisa assieme ai proprietari le possibili modalità di realizzazione di queste soluzioni, in grado di salvaguardare sia le esigenze economiche sia gli obiettivi ecologici del progetto. In particolare ci si dirigerà verso una modalità di fruizione naturalistica delle aree che si discosti dalla classica realizzazione di verde attrezzato, anche a favore di una ricomposizione storica del paesaggio naturale Coinvolgere nel processo tutti gli attori locali attraverso un percorso partecipativo

27 STRATEGIA DI INTERVENTO - FASI, AZIONI INTERVENTI FASE 1 Ricostruzione del quadro conoscitivo relativo alle caratteristiche urbanistiche, paesaggistiche, ecosistemiche del territorio

28 STRATEGIA DI INTERVENTO - FASI, AZIONI INTERVENTI

29 STRATEGIA DI INTERVENTO - FASI, AZIONI INTERVENTI FASE 2 - Studio di fattibilità per la definizione degli interventi funzionali alla realizzazione del Corridoio Ecologico di Connessione

30 STRATEGIA DI INTERVENTO - FASI, AZIONI INTERVENTI

31 STRATEGIA DI INTERVENTO - FASI, AZIONI INTERVENTI FASE 3 - Strutturazione e attuazione del processo partecipativo

32 TEMPISTICA Il progetto avrà una durata 12 mesi

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane

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