LA NARRAZIONE TRA MEDICINA E

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1 LA NARRAZIONE TRA MEDICINA E BIBBIA: UNA PROSPETTIVA DI SENSO. 1 Sr Carla Corbella s.a. 10 giugno 2013 La prospettiva narrativa come una prospettiva di senso rileggere i fatti dell esistenza nell ordine di una trama consente di coglierne l unità e la concatenazione 2 1

2 La Bibbia è di fatto un racconto non è un manuale di morale né un trattato teologico né un prontuario della vita storia dell alleanza tra Dio e gli uomini cioè Storia di salvezza 3 Tutti i libri biblici, attraverso la loro diversità ed anche le contraddizioni ed incoerenze tra loro, hanno una sola meta: Narrare ciò che Dio ha fatto per noi piuttosto che ciò che noi dobbiamo fare per Lui 4 2

3 Bibbia-lettore Medico-paziente cosa vuol dire il testo? E solo in un secondo momento: cosa dice a me? cosa racconta il paziente? Cosa vuol dire a me? E cosa concretamente questo significa per me? Imparare a leggere ed interpretare il testo in modo corretto è assai importante comprendere ciò che il paziente comunica attraverso la narrazione è indispensabile per un cura non solo una terapia adeguata 5 DIO E UOMO: I DUE PROTAGONISTI DELLA STORIA DELLA SALVEZZA RACCONTATA Non semplici personaggi perché costruiscono insieme le azioni con una interconnessione che in modo narrativo avviene attraverso il dialogo. Le storie raccontate non sono storie ideali o elaborazioni filosofiche di principi astratti ma storie reali, quotidiane, uniche come le persone che le vivono. Così come non esiste la malattia da manuale astrattamente intesa ma questa persona che è malata in modo assolutamente unico pur presentando dei sintomi comprensibili in termini generali. 6 3

4 La complessità delle opere raggruppate nella Bibbia fa sì che ci sia la presenza di versione differenti di un medesimo racconto. Ciò obbliga il lettore a paragonare e far dialogare, dialogando lui stesso, le diverse versioni per cercare la verità esattamente come il medico che ascolta il racconto dei diversi sintomi del paziente e magari anche la percezione che ne hanno i familiari ed è obbligato a cercare il punto centrale da cui tutto il resto si irradia. 7 La verità non è nella lettera ma nell atto intelligente e critico del lettore che prolunga, nella comunità dei credenti, lo sforzo di aggiornamento iniziato nella Scrittura stessa. Allo stesso modo nella medicina narrativa dove il malato non è la sua malattia ma questa entra nella sua storia con implicanze e significati diversi soggettivamente interpretati. 8 4

5 La Bibbia apre sempre al futuro, verso una terra da ricevere in dono, una città da costruire o ricostruire verso il ritorno di un Salvatore. Anche l incontro medico paziente deve aprire al futuro perché c è sempre qualcosa da fare: nessuno è incurabile anche se inguaribile e il tempo che si ha è ciò che si apre al futuro come ponte, almeno, per l eternità. 9 IL FANCIULLO INDEMONIATO: MC 9,14-29 non è l esorcismo che interessa ma il duplice dialogo che percorre l intero racconto. Il protagonista dell episodio è Gesù insieme al ragazzo, al padre, ai discepoli. Lui guida la narrazione ed ogni passaggio ne evidenza caratteri diversi nel suo rendersi vicino: interroga per suscitare il racconto, reagisce mostrando la sua partecipazione reale, agisce in seguito cogliendo ciò che è necessario. 10 5

6 Le domande sono importanti: la prima punta sull autocoscienza delle persone. La seconda inusuale nei miracoli cerca di aiutare il padre e le persone presenti a riflettere sulla gravità del male. Queste sono intercalate da tre esclamazioni di Gesù: generazione incredula tutto è possibile per chi crede spirito muto e sordo te lo ordino 11 MESSAGGIO DELL EPISODIO Non esiste alcuna situazione inguaribile: c è la poca fede e forse la nostra incapacità a gestire i momenti di recupero Esistono tante remore all azione guaritrice di Gesù che derivano dalla poca fede e preghiera Satana è nemico dell uomo e lo vuole perduto Gesù è amico dell uomo: lo vuole sano e sereno È icona della società Mistero di morte e risurrezione: solo passando attraverso la morte si può giungere alla risurrezione. 12 6

7 I DISCEPOLI DI EMMAUS Due discepoli se ne vanno da Gerusalemme la sera di Pasqua Hanno bisogno di discutere tra loro Gesù arriva, fa la domanda giusta: Di che tipo sono le parole che vi scambiate tra voi? Essi fanno un annuncio, che poi faranno anche gli apostoli, ma lo fanno a metà perché alle parole non corrisponde l adesione del cuore 13 Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele Qui Gesù rimanda ad una chiave interpretativa nuova. Gli avvenimenti sono gli stessi ma sono interpretati in modo molto diverso: secondo il piano provvidenziale di Dio Immette anche i fatti ultimi nella storia di salvezza, nella progressione della bibbia e spiega ciò che i discepoli avevano interpretato solo in base al veduto

8 Non ci ardeva forse il cuore nel petto Gesù non solo parla e attualizza la salvezza ma, ancora, riscalda il cuore. Gesù ha scaldato il nostro cuore amareggiato davanti alla vista di un piano di Dio così inaccettabile. E lo fa ridando speranza. 15 8