RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA INTEGRATIVA

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2 RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA INTEGRATIVA PREMESSA In riferimento alla richiesta pervenuta con nota della SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LA PROVINCIA DI FOGGIA del , prot.55, i sottoscritti tecnici Ing. A. Fiore Ing. G. Caruso, in qualità di progettisti, hanno redatto la presente RELAZIONE INTEGRATIVA al fine di fornire la base essenziale per il rilascio della autorizzazione paesaggistica e verifica della compatibilità paesaggistica dell'intervento, ai sensi dell'art. 146, comma 5 del D.Lgs. 22 Gennaio 2004, n. 42 recante Codice dei beni culturali e del paesaggio e del PPTR Puglia. L'intervento consiste in nella esecuzione di OPERE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DEL CENTRO ABITATO DI RIGNANO GARGANICO CON CONSOLIDAMENTO DEL GIRO ESTERNO OVEST SU VIA DANTE, REGIMENTAZIONE ACQUE DI VIA VERDI E VERSANTE A MONTE DELLA S.P. n.22 PER Villanova-Stazione FF.SS., e per i quali è richiesto autorizzazione paesaggistica e/o accertamento di compatibilità paesaggistica come dal D.Lgs. 22 Gennaio 2004, n.42, nonchè dalle NTA del PPTR Puglia. Le aree in progetto sono individuate nell AMBITO DI PAESAGGIO del GARGANO alle FIGURE TERRITORIALI E PAESAGGISTICHE (UNITA MINIME DI PAESAGGIO) 1.5 L Altopiano di Manfredonia. L intervento, ai sensi dell art.89 delle NTA del PPTR, ricade: a) Con riferimento ai Beni Paesaggistici si evince che tutte le aree oggetto di intervento ricadono in Aree sottoposte alle misure di salvaguardia per le seguenti componenti: Componenti delle aree protette e dei siti naturalistici: Parchi nazionali e riserve nat. Statali Componenti Culturali insediative: Zone gravate da Usi Civici (non Validate) b) Con riferimento ai Ulteriori contesti paesaggistici si evince che tutte le aree oggetto di intervento ricadono in Aree sottoposte alle misure di salvaguardia per le seguenti componenti: Componenti geomorfologiche: Versanti Componenti idrologiche: Vincolo idrogeologico Componenti Botanico Vegetazionali: Prati e Pascoli naturali Aree di Rispetto Boschi Siti Rilevanza Naturalistica: ZPS Ai fini dell Accertamento di compatibilità paesaggistica, mette conto rilevare come l intervento ricade nella fattispecie dei cui al punto 9 oltre che al punto 12 dell art.91 Capo V, delle NTA del PPTR. Articolo 91 NTA del PPTR. Omissis. 9. Nelle more dell adeguamento di cui all art. 97 l'accertamento non va richiesto per gli interventi ricadenti nei "territori costruiti " di cui all'art 1.03 commi 5 e 6 delle NTA del PUTT/P; non è comunque richiesto nelle aree di cui all art. 142 commi 2 e 3 del Codice.. Omissis. A) STATO DEI LUOGHI PRIMA DELL ESECUZIONE DELL INTERVENTO. 1. Descrizione dei caratteri paesaggistici del contesto paesaggistico e dell area di intervento: L'area interessata dall'intervento è completamente urbanizzata ed è ubicata a servizio del Centro Abitato. L'area è tipizzata nel P. di F. vigente e nel nuovo PUG come:

3 - parte strutturale: B1 Area residenziale edificata normata dal R.E. e del PUG/p - parte programmatica come: Zona B1. 2. Livelli di tutela operanti nel contesto paesaggistico e nell area di intervento. L'intero territorio del è oggetto dei provvedimenti di tutela paesaggistica stabiliti con il PPTR approvato dalla Regione Puglia con delibera di Giunta Regionale N.176 del 16/02/2015, pubblicata sul BURP n. 40 del Vincoli del PPTR 3.1. Ambito Paesaggistico In merito al PPTR, approvato dalla Regione Puglia in data , l area in questione ricade nell Ambito Paesaggistico 1/ GARGANO, figure territoriali e paesaggistiche (unità minime di paesaggio) 1.5 L Altopiano di Manfredonia. La normativa d uso di cui alla sezione C2 della scheda d ambito fissa gli Obiettivi di Qualità Paesaggistica e Territoriale d Ambito fissandone Indirizzi e Direttive per i piani ai programmi di competenza degli Enti e dei soggetti pubblici nonché ai piani e ai progetti dei soggetti privati che comportino opere di rilevante trasformazione territoriale, così come definite all art. 89 delle NTA. Nel caso specifico: 3.2. Sistema delle tutele: beni paesaggistici e ulteriori contesti paesaggistici Il PPTR adottato definisce inoltre, per ogni struttura i beni paesaggistici e le relative prescrizioni d uso e gli ulteriori contesti paesaggistici con le relative misure di salvaguardia e utilizzazione Con riferimento ai beni paesaggistici, come individuati dal comma 2 dell art. 38 delle NTA del PPTR adottato, ogni modificazione dello stato dei luoghi è subordinata al rilascio dell autorizzazione paesaggistica di cui agli artt. 146 e 159 del Codice. Con riferimento agli ulteriori contesti di cui ai commi 3 e 4 dell art. 38 delle NTA, ogni piano, progetto o intervento è subordinato all accertamento di compatibilità paesaggistica di cui all art. 89, comma 1, lettera b). Per la descrizione dei caratteri del paesaggio, il PPTR definisce tre strutture, a loro volta articolate in componenti ciascuna delle quali soggetta a specifica disciplina: Struttura Idrogeomorfologica Dall analisi della tavole del PPTR adottato risulta che l'area d'intervento è interessata dalle seguenti Componenti geomorfologiche: UCP - Versanti (art. 53) UCP - Lame e gravine (art. 54) UCP - Doline UCP - Grotte (art. 55) UCP - Geositi (art. 56)

4 UCP - Inghiottitoi (art. 56) UCP - Cordoni dunari (art. 56) Nessuno Dall analisi della tavola del PPTR adottato risulta che l'area d'intervento è interessata dalle seguenti Componenti idrologiche BP - Territori costieri (art. 45) BP - Territori contermini ai laghi (art. 45) BP - Fiumi, torrenti, corsi d acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche (art. 46) UCP - Reticolo idrografico di connessione della R.E.R. (art. 47) UCP - Sorgenti (art. 48) UCP - Aree soggette a vincolo idrogeologico Nessuno Le prescrizioni d uso per beni paesaggistici interessati e/o le misure di salvaguardia e utilizzazione per gli ulteriori contesti paesaggistici interessati prescrivono: Art. 53 Misure di salvaguardia e di utilizzazione per i Versanti 1. Nei territori interessati dalla presenza di versanti, come definiti all art. 50, punto 1), si applicano le misure di salvaguardia e di utilizzazione di cui ai successivi commi 2) e 3). 2. In sede di accertamento di compatibilità paesaggistica di cui all art. 91, ai fini della salvaguardia e della corretta utilizzazione dei siti di cui al presente articolo, si considerano non ammissibili tutti i piani, progetti e interventi in contrasto con gli obiettivi di qualità e le normative d uso di cui all'art. 37 e in particolare, fatta eccezione per quelli di cui al comma 3, quelli che comportano: a1) alterazioni degli equilibri idrogeologici o dell assetto morfologico generale del versante; a2) ogni trasformazione di aree boschive ad altri usi, con esclusione degli interventi colturali eseguiti secondo criteri di silvicoltura naturalistica atti ad assicurare la conservazione e integrazione dei complessi vegetazionali naturali esistenti e delle cure previste dalle prescrizioni di polizia forestale; a3) nuove attività estrattive e ampliamenti; a4) realizzazione di nuclei insediativi che compromettano le caratteristiche morfologiche e la qualità paesaggistica dei luoghi; a5) realizzazione e ampliamento di impianti per la produzione di energia, fatta eccezione per gli interventi indicati nella parte seconda dell'elaborato del PPTR Linee guida sulla progettazione e localizzazione di impianti di energia rinnovabile; 3. Tutti i piani, progetti e interventi ammissibili perché non indicati al comma 2, compresi quelli finalizzati ad incrementare la sicurezza idrogeologica, devono essere realizzati nel rispetto dell assetto paesaggistico, non compromettendo gli elementi storico-culturali e di naturalità esistenti, garantendo elevati livelli di piantumazione e di permeabilità dei suoli, assicurando la salvaguardia delle visuali e dell accessibilità pubblica ai luoghi dai quali è possibile godere di tali visuali, e prevedendo per la divisione dei fondi: muretti a secco realizzati con materiali locali e nel rispetto dei caratteri costruttivi e delle qualità paesaggistiche dei luoghi; siepi vegetali realizzate con specie arbustive e arboree autoctone, ed eventualmente anche recinzioni a rete coperte da vegetazione arbustiva e rampicante autoctona; in ogni caso con un congruo numero di varchi per permettere il passaggio della fauna selvatica; 4. Nel rispetto delle norme per l accertamento di compatibilità paesaggistica, si auspicano piani, progetti e interventi: c1) di manutenzione e ripristino dei muretti a secco esistenti limitati alle parti in cattivo stato di conservazione, senza smantellamento totale del manufatto; c2) per la realizzazione di percorsi per la mobilità dolce su viabilità esistente, senza opere di impermeabilizzazione dei suoli e correttamente inserite nel paesaggio Struttura Ecosistemica - Ambientale Dall analisi della tavola del PPTR adottato risulta che l'area d'intervento è interessata dalle seguenti Componenti botanico vegetazionali. BP - Boschi (art. 62) BP - Zone umide Ramsar (art. 64) UCP - Aree umide (art. 65) UCP - Prati e pascoli naturali (art. 66) UCP - Formazioni arbustive in evoluzione naturale (art. 66) UCP - Aree di rispetto dei boschi (art. 63) Nessuno Dall analisi della tavola del PPTR adottato risulta che l'area d'intervento è interessata dalle seguenti Componenti delle aree protette e dei siti naturalistici: BP - Parchi e riserve (art. 71) UCP - Siti di rilevanza naturalistica (art. 73) UCP - Aree di rispetto dei parchi e delle riserve regionali (art. 72)

5 Nessuno Le prescrizioni d uso per beni paesaggistici interessati e/o le misure di salvaguardia e utilizzazione per gli ulteriori contesti paesaggistici interessati prescrivono: Art. 72 Misure di salvaguardia e utilizzazione per l Area di rispetto dei Parchi e delle Riserve regionali 1. Nei territori interessati dalla presenza di aree di rispetto dei parchi e delle riserve regionali come definita all art. 68, punto 3), si applicano le misure di salvaguardia e di utilizzazione di cui al successivo comma 2). 2. In sede di accertamento di compatibilità paesaggistica di cui all art. 91, ai fini della salvaguardia e della corretta utilizzazione dei siti di cui al presente articolo, si considerano non ammissibili tutti i piani, progetti e interventi in contrasto con gli obiettivi di qualità e le normative d uso di cui all'art. 37 e in particolare, quelli che comportano: a1) realizzazione e ampliamento di impianti per la depurazione delle acque reflue, per lo smaltimento e il recupero dei rifiuti. Fanno eccezione i sistemi per la raccolta delle acque piovane, di reti idrica/fognaria duale, di sistemi di riciclo delle acque reflue attraverso tecniche di lagunaggio e fitodepurazione. L installazione di tali sistemi tecnologici deve essere realizzata in modo da mitigare l impatto visivo, non alterare la struttura edilizia originaria, non comportare aumenti di superficie coperta o di volumi, non compromettere la lettura dei valori paesaggistici; a2) realizzazione e ampliamento di impianti per la produzione di energia, fatta eccezione per gli interventi indicati nella parte seconda dell'elaborato del PPTR Linee guida sulla progettazione e localizzazione di impianti di energia rinnovabile; a3) nuove attività estrattive e ampliamenti; a4) rimozione/trasformazione della vegetazione naturale con esclusione degli interventi finalizzati alla gestione forestale naturalistica; a5) eliminazione o trasformazione degli elementi antropici e seminaturali del paesaggio agrario con alta valenza ecologica e paesaggistica, in particolare dei muretti a secco, dei terrazzamenti, delle specchie, delle cisterne, dei fontanili, delle siepi, dei filari alberati, dei pascoli e delle risorgive Struttura Antropica e Storico-Culturale Dall analisi della tavola del PTTR adottato risulta che l'area d'intervento è interessata dalle seguenti Componenti culturali e insediative: BP - Immobili e aree di notevole interesse pubblico (art. 79) BP - Zone gravate da usi civici BP - Zone di interesse archeologico (art. 80) UCP - Città Consolidata UCP - Testimonianze della Stratificazione Insediativa : siti storico-culturali (art. 81) UCP - Testimonianze della Stratificazione Insediativa : rete dei tratturi (art. 81) UCP - Area di rispetto delle componenti culturali e insediative: tratturi (art. 82) UCP - Area di rispetto delle componenti culturali e insediative: siti storico culturali (art. 82) UCP - Area di rispetto delle componenti culturali e insediative: zone di interesse archeologico (art. 82) UCP - Paesaggi rurali (art. 83) Nessuno Dall analisi della tavola del PPTR adottato risulta che l'area d'intervento è interessata dalle seguenti Componenti dei valori percettivi: UCP - Strade a valenza paesaggistica (art.88) UCP - Strade panoramiche (art.88) UCP - Luoghi panoramici (art.88) UCP - Coni visuali (art.88) Nessuno Le prescrizioni d uso per beni paesaggistici interessati e/o le misure di salvaguardia e utilizzazione per gli ulteriori contesti paesaggistici interessati prescrivono: Art. 79 Prescrizioni per gli Immobili e le aree di notevole interesse pubblico 1. Sugli immobili e le aree di notevole interesse pubblico di cui all art. 136 del Codice, nei termini riportati nelle allegate schede di identificazione e definizione della specifica disciplina d uso dei singoli vincoli, si applicano con valore prescrittivo le seguenti specifiche discipline d uso, fatto salvo quanto previsto dall art. 95 delle presenti norme: 1.1 la normativa d uso della sezione C2 della scheda d ambito, di cui all art.37, comma 4, in cui ricade l immobile o l area oggetto di vincolo ha valore prescrittivo per i piani e i programmi di competenza degli Enti e dei soggetti pubblici, nonché per tutti i piani e i progetti di iniziativa pubblica o privata fino all adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al PPTR; 1.2. le disposizioni normative contenute nel Titolo VI riguardanti le aree tutelate per legge di cui all art. 142 del Codice e gli ulteriori contesti ricadenti nell area oggetto di vincolo; 1.3 per tutti gli interventi di trasformazione ricadenti nell area interessata da dichiarazione di notevole interesse pubblico, assumono carattere prescrittivo: a) per i manufatti rurali - Elaborato del PPTR Linee guida per il restauro e il riuso dei manufatti in pietra a secco; - Elaborato del PPTR Linee guida per il recupero, la manutenzione e il riuso dell edilizia e dei beni rurali;

6 - Elaborato del PPTR Linee guida per il recupero dei manufatti edilizi pubblici nelle aree naturali protette; b) per la progettazione e localizzazione di impianti di energia rinnovabile - Elaborato del PPTR 4.4.1: Linee guida sulla progettazione e localizzazione di impianti di energia rinnovabile; c) per le trasformazioni urbane - Documento regionale di assetto generale (DRAG) - criteri per la formazione e la localizzazione dei piani urbanistici esecutivi (pue) parte II - criteri per perseguire la qualità dell assetto urbano; - Elaborato del PPTR 4.4.3: linee guida per il patto città-campagna: riqualificazione delle periferie e delle aree agricole periurbane; d) per la progettazione e localizzazione delle infrastrutture - Elaborato del PPTR 4.4.5: Linee guida per la qualificazione paesaggistica e ambientale delle infrastrutture; e) per la progettazione e localizzazione di aree produttive - Elaborato del PPTR 4.4.2: Linee guida sulla progettazione di aree produttive paesaggisticamente ed ecologicamente attrezzate. In merito agli obiettivi di tutela del PPTR approvato dalla Regione Puglia in data , si precisa che l area di intervento ricade in territori costruito di cui all'art 1.03 commi 5 e 6 delle NTA del PUTT/P nonché in area di cui all 'art. 142 commi 2 e 3 del Codice e pertanto, ai sensi dell art. 91 c.9 delle NTA, per l intervento in questione non va richiesto l'accertamento di compatibilità paesaggistica di cui all art. 38 c.1 lettera b) delle NTA. In merito alla DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI prevista nelle NTA del PPTR all Art Realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità, si specifica: 1. Le opere pubbliche o di pubblica utilità possono essere realizzate in deroga alle prescrizioni previste dal Titolo VI delle presenti norme per i beni paesaggistici e gli ulteriori contesti, purché in sede di autorizzazione paesaggistica o in sede di accertamento di compatibilità paesaggistica si verifichi che dette opere siano comunque compatibili con gli obiettivi di qualità di cui all'art. 37 e non abbiano alternative localizzative e/o progettuali. Il rilascio del provvedimento di deroga è sempre di competenza della Regione. 2. Per le opere da eseguirsi da parte di amministrazioni statali, per le quali sia richiesta l'autorizzazione paesaggistica, si applicano le disposizioni di cui all'art. 147 del Codice. 3. Sono comunque consentiti gli interventi in via d urgenza per la difesa del suolo e la protezione civile, eseguiti nel rispetto della L.n.225 del 24 febbraio 1992 e della specifica normativa regionale in materia. Per le suddette opere, realizzate d urgenza, superati i motivi che ne hanno giustificato l esecuzione devono essere previsti il ripristino dello stato dei luoghi ovvero adeguati interventi di riqualificazione e recupero delle caratteristiche paesaggistiche dei contesti. B) CARATTERISTICHE PROGETTUALI DELL INTERVENTO. 1. Relazione di progetto a fini paesaggistici: Le linee guida che hanno portato alla scelta delle tipologie di intervento sono: a) priorità assoluta nell individuare scelte atte a garantire la incolumità pubblica e salvaguardia delle popolazioni; b) messa in sicurezza delle opere presenti interessate da dissesti e mitigazione del rischio idrogeologico delle aree; c) miglioramento ambientale che valorizza ulteriormente la panoramica del sito che ha dato l appellativo di Balcone delle Puglie. Nell'ottica della messa in sicurezza delle aree oggetto dell intervento il Progetto prevede la realizzazione di una serie di opere di difesa dall erosione, di controllo del trasporto solido e di sostegno volti ad ottenere la stabilizzazione di corpi di frana e regimentazione delle acque superficiali. Sono previste differenti tipologie di opere atte a definire il necessario grado di sicurezza alla stabilità in funzione dei dissesti presenti, del modello geotecnico del terreno di fondazione significativo e del fine cui si propone l opera.

7 Si precisa che le operazioni di scavo per le opere strutturali e per i drenaggi saranno eseguite con la massima accortezza e con l attenzione di utilizzare opere provvisionali di sostegno per la salvaguardia della privata e pubblica incolumità. Le opere interessate dalla vincolistica PPTR sono essenzialmente le Palificate a singola e doppia parete per le sistemazioni di versante, mentre, le Briglie di Legname e Pietrame Rinverdite per il recapito delle acque meteoriche. Le briglie di nuova costruzione saranno realizzate con legname e pietrame informe o squadrato per richiamare e ripetere il motivo dei muretti a secco e dei paramenti di contenimento esistenti su tutto il tratto di SP n.22 Rignano-Villanova. C) STATO DEI LUOGHI DOPO L INTERVENTO. 1. Simulazione dettagliata dello stato dei luoghi a seguito della realizzazione del progetto mediante modellazione realistica. Si allega una modellazione dell'intervento da realizzare, comprendente un adeguato intorno dell area di intervento, desunto dal rapporto di intervisibilità esistente, così da consentire la valutazione di compatibilità e adeguatezza delle soluzioni nei riguardi del contesto paesaggistico. 2. Previsioni degli effetti delle trasformazioni dal punto di vista paesaggistico: La realizzazione dell intervento NON comporta trasformazioni significative della vista del paesaggio in fase di cantiere, mentre, a regime (opere effettuate) si potrà evidenziare una valorizzazione dell ambito in ossequio alle direttive di PPTR. Tanto poiché le opere di maggiore impatto visivo sono da ritenersi (oltre che il consolidamento dei muri a gravità), le palificate e le briglie in legname e pietrame a monte della SP. N Opere di mitigazione (sia visive che ambientali previste): Le opere di mitigazione e compensazione si fondano sul principio che ogni intervento deve essere finalizzato ad un miglioramento e della qualità paesaggistica complessiva dei luoghi, o, quanto meno, deve garantire che non vi sia una diminuzione delle sue qualità, pur nelle trasformazioni. Infatti, tutti gli interventi sono realizzati con tecniche di ingegneria naturalistica con paramenti in pietrame calcareo come dalla simulazione prevista e riportata nel Progetto di che trattasi Effetti negativi che non possono essere evitati o mitigati: Non vi è da segnalare effetti che possono incidere con maggiore rilevanza rispetto a modifiche della morfologia, della compagine vegetale, skyline naturale o antropico, della funzionalità ecologica, idraulica e dell'equilibrio idrogeologico.

8 Si evidenzia che per evitare modificazioni della compagine vegetale, modificazioni dell'assetto fondiario, agricolo e colturale si è ridotto gli espropri solo alle aree realmente necessarie per l esecuzione dei lavori, permettendo di continuare l uso e la coltivazione ad orto terrazzato ai legittimi proprietari Misure eventuali di compensazione: L incidenza e la natura dell opera non prevede che siano previste misure di compensazione diverse da quanto già previsto. 3. Compatibilità ai piani paesaggistici vigenti e adottati. Per quanto sopra il sottoscritto tecnico assevera che l intervento proposto: è compatibile con gli indirizzi di tutela e le prescrizioni di base di cui alle NTA del PUG; non è in contrasto con le disposizioni normative del PPTR aventi valore di prescrizione, relative ai beni paesaggistici interessati, così come disposto dall'art. 105 "Norme di salvaguardia" delle N.T.A. del P.P.T.R. approvato.

9 D) DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI Nell'ottica della messa in sicurezza delle aree oggetto dell intervento il Progetto prevede la realizzazione di una serie di opere di difesa dall erosione, di controllo del trasporto solido e di sostegno per ottenere la stabilizzazione di corpi di frana e regimentazione delle acque superficiali. Sono previste differenti tipologie di opere atte a definire il necessario grado di sicurezza alla stabilità in funzione dei dissesti presenti, del modello geotecnico del terreno di fondazione significativo e del fine cui si propone l opera. Si precisa che le operazioni di scavo per le opere strutturali e per i drenaggi saranno eseguite con la massima accortezza e con l attenzione di utilizzare opere provvisionali di sostegno per la salvaguardia della privata e pubblica incolumità. Di seguito vengono descritte le varie opere previste RETE DI SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE Uno degli obbiettivi che si propone il progetto è quello, fra gli altri, di proteggere il versate dall erosione delle acque. A tal fine l intervento di captazione delle acque meteoriche risulta essere indispensabile in quanto non esiste una rete di raccolta delle stesse che impedisca la corrivazione superficiale. Allo stato attuale su via Verdi vengono convogliate, a cielo aperto, le acque provenienti dal centro abitato da essa collegata, che in parte si riversano selvaggiamente sul costone, ed in parte, dopo aver attraversato via Verdi, vengono raccolte da un tombino posto a monte del muro esistente in cls per riversarle direttamente a valle, dove l eccessiva velocità ha innescato fenomeni di erosione con vere e proprie voragini al piede del muro creando una situazione di incombente pericolo. Le acque meteoriche che si riversano per le strade cittadine per la mancanza di una rete di canalizzazione e le particolari condizioni del sottosuolo del centro urbano, costituito da matrice di argille varicolori, caotiche e compressibili, producono il dissesto diffuso in diverse zone del centro abitato. La situazione di fatto costituisce grave danno alle strutture esistenti che denotano quadri fessurativi da cedimenti.

10 È pertanto necessaria una sistemazione tendente a proteggere il versante dall erosione con la creazione di una rete generale di captazione e drenaggio superficiale costituita da pozzetti di raccolta delle acque, muniti di griglie in ghisa e tubazioni sia su via Verdi che nelle sue traverse. A tale scopo è prevista una rete di drenaggio superficiale, a protezione delle opere strutturali esistenti, realizzata con caditoie per la raccolta delle acque, un collettore costituito da tubazioni di tubazione in PE-AD (polietilene alta densità) di tipo corrugato a doppia parete di diametro d= mm interrate, vari pozzetti in cls di incrocio e salto fino al recapito finale costituito da briglie in c.a. rivestite con scorza di pietra. Da notare che si Via Verdi, proveniente da Via Ariosto viene recapitato l impluvio di Via Don Sturzo e sue Vie collegate. Il pozzetto sottostante la scalinata di Via Ariosto ( di inadeguate dimensioni) sarà ampliato per collegarlo direttamente (tramite nuova condotta) al pozzetto di recapito finale SISTEMA DI CON BRIGLIE IN LEGNAME E PIETRAME RINVERDITE La briglia è opera idraulica per la difesa dei pendii dalle acque dilavanti hanno la funzione di frenare la velocità della corrente alternando tratti a leggera pendenza a cascatelle, evitando quindi la corrosione del letto che, in casi particolarmente difficili, può essere rivestito con gli stessi materiali delle briglie. La platea delle briglie termina a valle con un risalto (che ha lo scopo di creare al di sopra della platea stessa un cuscino d'acqua capace di smorzare l'energia cinetica dell'acqua fluente dalla briglia). La funzione principale sarà di rallentare la velocità delle acque dilavanti e di impedire così la denudazione. L opera sarà realizzata in legname e pietrame realizzata trasversalmente al corso d acqua. Si ha un immediata diminuzione della pendenza del profilo longitudinale del corso d acqua, pertanto viene meno l effetto erosivo e viene favorito il deposito di materiale. L aspetto in aree montane risulta gradevole in quanto legato all uso di tronchi e pietrame e risulta perciò opera sostitutiva di briglie cementizie. La stessa limitata altezza ampiezza ne permette il suo impiego. Inoltre poiché non vi è regime con trasporto solido di diametro elevato, la durata di tali opere nel tempo, risulta adeguata. Per la costruzione delle briglie in legname e pietrame vengono adottati criteri simili a quelli delle palificate a doppia parete, specificando che il paramento superiore della struttura dovrà essere sagomato a formare una gàveta. La briglia deve essere realizzata utilizzando legname di castagno scortecciato o di resinose impregnato a pressione con sostanze conservanti, secondo quanto indicato; il tondame deve essere di buona qualità tecnologica, senza difetti (marciumi, danni da fitopatie, ecc.), ben conformato, di lunghezza minima pari a m. 3 e di diametro compreso tra 18 e 20 cm.; la briglia deve essere realizzata a doppia parete. La realizzazione della struttura deve essere effettuata successivamente allo

11 scavo di fondazione, effettuato a mano e/o con mezzo meccanico, con una contropendenza a monte di circa il 10 % ed una profondità minima di 40 cm.; la fondazione delle ali della struttura nelle due sponde dovrà essere particolarmente curata ed approfondita secondo e indicazioni della D.L., al fine di evitare lo scalzamento della struttura da parte dell acqua. Le briglie dovranno deve essere realizzate nelle misure di altezza e profondità indicate in progetto per i singoli manufatti, in relazione alla realizzazione di una singola briglia e/o di briglie in serie, di dimensioni differenti tra loro PALIFICATA VIVA A DOPPIA PARETE PER SISTEMAZIONE DEL PENDIO Il pendio sottostante il muro in cls ha bisogno di essere sistemato e solo in parte riconfigurato. La soluzione preferita è di realizzare tratti di una palificata viva a doppia parete. L area sovrastante sarà sistemata con riporto di pietrame e terreno vegetale. Nell ambito degli interventi di consolidamento di pendii, scarpate franosi, trasformazione e ripristino del territorio a seguito di dissesti idrogeologici, trovano impiego queste tecniche di Ingegneria Naturalistica DESCRIZIONE Struttura in legname costituita da un incastellatura di tronchi a formare camere nelle quali vengono inserite piante e/o fascine di specie con capacità di propagazione vegetativa. L opera, posta alla base di un pendio o di una sponda, è completata dal riempimento con materiale terroso inerte e pietrame nella parte sotto il livello medio dell acqua. Il pietrame e le fascine poste a chiudere le celle verso l esterno garantiscono la struttura dagli svuotamenti. Le talee inserite in profondità sono necessarie per garantire l attecchimento delle piante che negli ambienti mediterranei soffrono per le condizioni di aridità estiva. L effetto consolidante è notevole, legato inizialmente alla durata del legname e sostituito nel tempo dallo sviluppo delle radici delle piante. In tal senso sono consigliabili altezze della struttura inferiori a 2,5 m. Il consolidamento è rapido e robusto, con un effetto visivo immediatamente gradevole e di grande effetto paesaggistico, legato al rapido sviluppo delle ramaglie. Il legno col tempo marcisce, per cui oltre a buone chiodature, è necessario che le piante inserite nella struttura siano vitali e radichino in profondità, così da sostituire, come detto, la funzione di sostegno e consolidamento della scarpata, una volta che il legno si deteriora.

12 1.2.2 MATERIALI Tronchi di castagno o resinose scortecciati diam cm; chiodature metalliche diam mm; talee e ramaglie (da abbinare a fascine vive diam cm e fascine morte diam cm nel caso di palificata spondale); inerte terroso e pietrame (nella palificata spondale); arbusti autoctoni. Su indicazione di progetto, il riempimento della palificata potrà essere effettuato con materiale lapideo, di pezzatura appena superiore agli interstizi tra il legname, con funzione di consolidamento e drenaggio della struttura, mentre nei due terzi superiori sarà intasata da materiale terroso e lapideo di minore granulometria, tale da garantire, a giudizio della D.L., l attecchimento e sviluppo delle talee OPERE VARIE Il Progetto prevede, inoltre, la sistemazione delle aree del versante modificate dalle palificate e briglie. L esecuzione di pozzetti di recapito delle acque nei tombini della S,.P. La fresatura e nuova posa di tappeto di binder sulle strade cittadine interessate dalle opere di scavo. Sarà previsto un altro pozzetto di recapito delle acque da briglie esistenti a monte della S.P. n.22, tanto da permettere un miglior deflusso delle acque che possono provocare danni sulla viabilità.

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