Regolamento per l accesso e la gestione
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- Enrichetta Cicci
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1 FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA NEGLI STUDI PROFESSIONALI E NELLE AZIENDE COLLEGATE Regolamento per l accesso e la gestione al nuovo canale di finanziamento sperimentale A.F.A. Azione Formativa Aggregata
2 Premessa: Il presente regolamento ha lo scopo di integrare e specificare le Linee Guida dell Azione Formativa Aggregata A.F.A., oltre che fornire indicazioni operative a tutti i proponenti che intendono fare richiesta di apertura sul conto individuale A.F.A. per poter presentare Piani formativi concordati. 1. I contributi versati dall Inps e le risorse per il conto A.F.A. Le risorse generate, che costituiscono il conto A.F.A., sono quelle che l Inps mette a disposizione di Fondoprofessioni in relazione ai soggetti proponenti aderenti sia in forma singola che aggregata. Tutti i versamenti effettuati dall Inps a Fondoprofessioni, sono accompagnati da apposite tabelle che ne specificano la distinta per mese, causale e matricola Inps per ogni soggetto proponente aderente. 2. Il dettaglio dei versamenti Inps per proponente e relativi saldi Alla fine dell anno contributivo l Inps invia a Fondoprofessioni i saldi definitivi di quell anno, suddivisi e classificati nella modalità sopra descritta. Il Fondo, in base a quanto verserà l Inps, provvederà relativamente a ciascuna matricola a calcolarne l accantonato. Successivamente a tale adempimento sarà possibile l erogazione di eventuali saldi maturati nell anno. 3. Attività di presentazione: richiesta di apertura del conto sull A.F.A. I soggetti proponenti che possono presentare Piani/progetti formativi sul nuovo canale di finanziamento A.F.A. si distinguono in: - Soggetti proponenti in forma singola; - Soggetti proponenti in forma aggregata. Il proponente in forma singola che intende presentare Piani sulla nuova linea di finanziamento deve inviare al Fondo tramite posta PEC la Domanda di adesione e apertura del conto A.F.A._forma singola (scheda A) compilata e sottoscritta dal Legale Rappresentante ai sensi del D.P.R. 445 del 28/12/2000. Il proponente in forma aggregata (consorzi, gruppi ATS etc.) che intende presentare Piani sulla nuova linea di finanziamento deve inviare al Fondo tramite posta PEC la Domanda di adesione e apertura del conto A.F.A._forma aggregata (scheda B) compilata e sottoscritta dal Legale Regolamento per la gestione del canale sperimentale A.F.A. Pagina 2
3 Rappresentante ai sensi del D.P.R. 445 del 28/12/2000. Unitamente alla Domanda è necessario allegare la carta di identità in corso di validità del Legale Rappresentante e, secondo la tipologia del soggetto proponente, i documenti richiesti in calce alla stessa. Una volta ricevuta la Domanda il Fondo la valuta tenendo in considerazione: A) per chi è già iscritto, verificato il possesso del requisito al momento dell adesione a tale linea di finanziamento, l ammontare dell accantonato sarà conteggiato a partire dal 1 giugno 2010 e l 80% sarà calcolato sull importo risultante e al netto di eventuali contributi già goduti. A seguito di tale verifica, il Fondo comunicherà al soggetto proponente l ammissione definitiva con conseguente apertura del conto sul canale di finanziamento, l ammontare complessivo dell accantonato di cui potrà disporre e l autorizzazione all invio del Piano Formativo Annuale; B) per chi proviene da altro Fondo,verificato il possesso del requisito, potrà disporre della totalità delle risorse portate in dote, una volta certificatane dal Fondo la disponibilità. A seguito di tale verifica, il Fondo comunicherà al soggetto proponente l ammissione definitiva con conseguente apertura del conto al canale di finanziamento, l ammontare complessivo dell accantonato di cui potrà disporre e l autorizzazione all invio del Piano Formativo Annuale; C) per il nuovo iscritto, il Fondo prenderà in esame la richiesta previa verifica della potenziale capacità di versamento basata sull accantonato (orientativo) del primo mese di adesione, procedendo all ammissione condizionata. L ammissione definitiva sarà disposta non appena il saldo maturato raggiungerà la soglia del requisito richiesto. In qualsiasi momento il Fondo verifichi la non idoneità dei soggetti richiedenti l adesione per carenza dei requisiti, disporrà di non concedere o revocare l ammissione a tale linea di finanziamento consentendo al soggetto proponente di presentare, da quel momento in poi, richieste di finanziamento sugli altri avvisi predisposti dal Fondo. Il conto dedicato sul canale A.F.A., una volta attivato, rimane aperto fino alla revoca dell adesione da parte del soggetto proponente. Il Fondo all esito positivo della valutazione comunica al proponente via PEC, la definitiva ammissione e da tale data inizia a decorrere a favore e onere di questi, l annualità di riferimento per l attività formativa. 4. Presentazione del Piano Formativo Annuale Concordato I Proponenti, una volta ricevuta dal Fondo l ammissione definitiva, per poter accedere alle risorse devono presentare il Piano formativo annuale concordato a cui deve essere allegato il verbale sottoscritto dalle Parti Sociali. Regolamento per la gestione del canale sperimentale A.F.A. Pagina 3
4 Il Piano formativo annuale concordato ha l obiettivo di: raccogliere le esigenze formative determinando le priorità dell intervento, definire i fabbisogni formativi e gli obiettivi, elencare le azioni formative che si intendono attivare unitamente ad uno schema riassuntivo di riepilogo dei progetti nel quale vengono fornite alcune informazioni tra cui l arco temporale e il contributo orientativo complessivo del piano. Il Fondo esaminato il Formulario e verificata la coerenza con le regole preposte al canale di finanziamento A.F.A., comunicherà al proponente l idoneità del Piano formativo autorizzando lo svolgimento delle azioni formative ivi previste. 5. Verbale di Accordo tra le Parti Sociali per concordare i Piani formativi annuali Le norme costitutive dei Fondi Interprofessionali confermano che l origine di un Piano formativo risiede nella sottoscrizione del verbale di accordo tra le parti sociali, le quali non hanno la funzione di valutare qualitativamente la proposta del Piano, piuttosto, rappresentando gli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro, quella di individuare e condividere le opportunità formative più idonee per entrambe le parti. Per questo motivo, la sottoscrizione dell accordo sindacale diviene il momento propedeutico e fondamentale alla realizzazione delle proposte formative che da esso ne derivano. Fatte salve queste dovute considerazioni, visto il carattere sperimentale del nuovo canale di finanziamento, per la sottoscrizione del Verbale di accordo si è prevista la seguente modalità operativa: - il Legale Rappresentante del proponente dovrà inviare al Fondo, info@fondoprofessioni.it, e contestualmente alle organizzazioni datoriali e sindacali socie, il testo dell accordo unitamente al Piano Formativo Annuale secondo gli indirizzi presenti sul sito. - si sottolinea che, limitatamente alle Rappresentanze Datoriali, è sufficiente la sottoscrizione di almeno una di esse, mentre per le Rappresentanze Sindacali occorrono le firme congiunte delle tre federazioni di categoria firmatarie del CCNL: Filcams - CGIL, Fisascat - CISL e UILTuCS - UIL. - il consenso si intenderà comunque acquisito se entro 10 giorni nessuna organizzazione avrà inviato note negative al Piano. L accordo tra le Parti Sociali è parte integrante ed inscindibile del Piano Formativo ed il mancato invio è causa di inammissibilità del Piano. Regolamento per la gestione del canale sperimentale A.F.A. Pagina 4
5 6. Presentazione del Formulario dei progetti esecutivi e sua compilazione Una volta ricevuta la comunicazione di idoneità del Piano formativo annuale concordato, il proponente almeno cinque giorni prima dell inizio delle azioni formative, deve inviare al Fondo il formulario di avvio del singolo progetto debitamente compilato in tutti i suoi campi compresa la scheda finanziaria previsionale. Il Fondo, controllata la corrispondenza e la coerenza con il piano annuale presentato, invierà al proponente la documentazione necessaria per l avvio e specificatamente: - i registri vidimati dal Fondo per ogni azione formativa prevista - il calendario con indicazione della durata e della sede delle attività - la scheda riassuntiva per la rilevazione e l invio dei dati di monitoraggio richiesti dal ministero. 7. Azioni previste e loro durata Il nuovo canale di finanziamento A.F.A. consente al proponente di poter richiedere qualsiasi azione formativa prevista dal Fondo: corsuale, seminariale e individuale. L azione corsuale ha la caratteristica di rivolgersi ad un gruppo d aula contenuto, con attività formative organizzate in modo sistematico ed articolato, secondo un calendario ricorrente. Le metodologie utilizzate saranno diverse a seconda dei contenuti da trattare grazie anche all utilizzo di dispositivi di monitoraggio e valutazione delle attività formative, che avranno lo scopo di verificare il processo di apprendimento dei beneficiari rispetto ad una tematica funzionale allo svolgimento e all organizzazione del loro lavoro; l azione seminariale è un attività formativa breve, di una giornata, rivolta ad un gruppo d aula numeroso che ha l obiettivo di affrontare tematiche che hanno avuto un evoluzione e per le quali i beneficiari necessitano di un aggiornamento (per es. la nuova riforma del mercato del lavoro; la normativa sull antiriciclaggio o sicurezza obbligatoria, etc.); l azione individuale invece è un attività formativa rivolta al singolo dipendente che partecipa insieme ad un gruppo d aula misto, a corsi a catalogo presenti sul mercato. 8. Piano finanziario e scheda previsionale di progetto Come previsto al punto 9 delle Linee Guida il piano finanziario deve rispettare il parametro indicativo massimo per ora di formazione prevista. Si ricorda che dovrà essere articolato per voci analitiche di spesa ripartire nelle tre categorie così suddivise: Regolamento per la gestione del canale sperimentale A.F.A. Pagina 5
6 - 50% risorse esterne (costituite da fatture dei docenti esterni, eventuali strutture esterne che hanno erogato la formazione a catalogo, interventi di affiancamento e tutoraggio, predisposizione e distribuzione di materiale didattico, ecc); - 30% risorse interne (costituite da costo di personale interno degli aggregati per attività di docenza, coordinamento, amministrazione, ecc ); - 20% spese generali calcolate forfettariamente. Tali percentuali devono essere rispettate inderogabilmente a livello di Piano formativo annuale. Ad ogni formulario di avvio del singolo progetto formativo dovrà essere allegata la scheda finanziaria previsionale di progetto dove le voci di spesa dovranno essere ripartite all interno delle tre categorie sopra riportate. Si specifica ulteriormente che la sommatoria del totale delle varie schede finanziarie previsionali dovrà rispettare i suddetti massimali. 9. Registro Per ogni azione formativa deve essere utilizzato il registro delle presenze inviato dal Fondo. Il registro, che attesta il regolare svolgimento delle azioni formative, deve essere compilato giorno per giorno in tutte le sue parti, riportando la data di lezione in ogni pagina, gli allievi e la loro firma. E quindi necessario evitare omissioni, alterazioni, abrasioni e cancellature che potrebbero inficiarne la veridicità. Il docente, al termine della lezione sostenuta, deve annotare, l argomento e l orario della stessa e apporre la propria sottoscrizione attraverso la quale garantisce il reale svolgimento dell attività formativa. Una sezione del registro è dedicata alla raccolta delle firme di presenza dell eventuale coordinatore e/o del tutor. Il registro in originale deve essere conservato e disponibile per eventuali controlli presso la sede del proponente, per un periodo non inferiore a 5 anni. 10. Modifiche e variazioni in corso di attività Ogni variazione al Piano formativo annuale concordato deve essere preventivamente comunicata e approvata nella sua coerenza, prima dell inizio della relativa azione formativa. 11. Valutazione monitoraggio e controllo La valutazione del Piano formativo annuale concordato verrà effettuata in relazione alla coerenza dello stesso con i fabbisogni dichiarati e le risorse disponibili del proponente. Il Fondo si riserva di effettuare controlli a campione sulla regolare realizzazione delle attività formative attraverso la Direzione o Revisori dalla stessa incaricati. Regolamento per la gestione del canale sperimentale A.F.A. Pagina 6
7 Il Fondo inoltre si riserva di procedere, in contradditorio con il proponente del Piano formativo, alla verifica intermedia dello stesso, onde valutare eventuali variazioni e/o integrazioni da apportare per monitorare l andamento delle attività, anche in termini di obiettivi, risultati e soddisfazione dei beneficiari con il fine di fornire eventuali indicazioni a supporto della predisposizione del Piano formativo annuale concordato successivo. Al termine delle attività formative e in sede di revisione della rendicontazione, il proponente dovrà fornire i dati relativi al monitoraggio, così come previsto dalla circolare n. 36/03 del Ministero del Lavoro secondo la scheda che il Fondo provvederà ad inviare, aggregandoli per categorie. 12. Rendicontazione, revisione ed erogazione dei contributi Il Fondo nominerà un Revisore che dovrà procedere alla certificazione della regolarità della rendicontazione, anche attraverso verifiche a campione sulla documentazione giustificativa di spesa, e della rispondenza della stessa all articolazione delle voci di spesa e al parametro massimo di contributo ora/formazione/allievo. Ricevuto il verbale di rendicontazione certificato, il Fondo, nei limiti delle risorse disponibili sul conto individuale del proponente e fino a concorrenza della spesa certificata e ritenuta ammissibile, procederà all erogazione del saldo risultante al netto delle eventuali anticipazioni erogate, svincolando l eventuale garanzia prestata. 13. Conclusioni La richiesta di apertura e di adesione al canale AFA, così come la relativa documentazione, può essere inviata in ogni momento all indirizzo di posta elettronica certificata afa@pecfondoprofessioni.it. Il Fondo inoltre sarà disponibile ad accompagnare i proponenti nell invio e nella realizzazione delle richieste, attraverso il seguente indirizzo mail info@fondoprofessioni.it e al seguente numero 06/ Regolamento per la gestione del canale sperimentale A.F.A. Pagina 7
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