II. IL MATERIALE CERAMICO

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1 II. IL MATERIALE CERAMICO 1. METODI E FINALITÀ DELL INDAGINE 29 Per una chiara sintesi sui metodi di studio della ceramica cfr. MOLINARI 2000, voce Ceramica. Lo studio delle ceramiche 29 del castello di Montarrenti è stato effettuato in maniera molto analitica, per rispondere all esigenza di individuare, specie all interno di classi che non presentano caratteristiche evidentemente distintive (l acroma grezza, depurata e semidepurata), tutti gli elementi di differenziazione diacronica utili a definire una tipologia capace di caratterizzare i diversi periodi cronologici. Questo lavoro si rendeva particolarmente necessario anche per la scarsità di contesti rurali toscani di lunga durata, contraddistinti da una sequenza stratigrafica che dalla metà del VII secolo giungesse fino al XV secolo senza soluzione di continuità. Lo studio dei materiali di Montarrenti è iniziato dalla costruzione di una seriazione relativa dei tipi ceramici, definita in base ai dati stratigrafici, che poi è stata collegata ad alcuni elementi di cronlogia assoluta: le datazioni calibrate al carbonio 14 di alcuni campioni di semi e carboni prelevati dalle stratigrafie altomedievali, la costruzione della torre B (fine XIII secolo) e le prime attestazioni di maiolica arcaica. Una volta definite le tipologie ceramiche è iniziata la ricerca dei confronti bibliografici per sottolineare concordanze o discordanze tra le datazioni dei tipi e per evidenziare analogie o differenze fra siti ed aree più o meno vicine a Montarrenti. Per quanto riguarda i sistemi di quantificazione si è utilizzato il conteggio dei frammenti e del loro peso solo relativamente alle classi, mentre si è ritenuto inutile usare tali valori, peraltro legati ai diversi gradi di frammentazione degli oggetti, nella valutazione della presenza dei singoli tipi all interno dei differenti periodi cronologici. Per tale scopo è stato invece utilizzato il numero minimo di esemplari, espressi anche in termini percentuali per evitare errori dovuti alla diversa entità e grado di conservazione dei depositi stratigrafici. I numeri minimi degli esemplari sono stati calcolati considerando più variabili contemporaneamente: si è infatti tenuto conto, all interno degli strati, del numero di fondi, orli ed anse che potevano essere appartenuti ad un medesimo oggetto, pur non avendo contiguità fisica 30. Nella quantificazione dei materiali è stato preso in considerazione anche il fenomeno della residualità. Questo problema è già stato affrontato da Barker 31 e poi da Carver 32 che, all interno di un grafico di seriazione dei tipi, individua la soglia di residualità (fade point) nel punto in cui il tipo, in giacitura primaria, inizia a diminuire in termini quantitativi. Questo metodo è stato però criticato perché non considera, tra le cause dell irregolarità dell attestazione, l introduzione di nuovi tipi ed il fenomeno della concorrenza tra tipi diversi 33. Nello studio dei materiali di Montarrenti il problema della residualità è stato affrontato in primo luogo cercando di definire il tipo di giacitura (primaria o secondaria) dei reperti e successivamente individuando la soglia di residualità nel minimo valore percentuale comune ai vari tipi nella loro fase di attestazione decrescente, specie se tale fase era successiva ad una in cui il tipo risultava assente. Un attenzione particolare è stata posta ai trattamenti delle superfici e al tipo di cottura (presenza o assenza di anima grigia in frattura) che nelle acrome dupurate si sono poi rivelati particolari cronologicamente caratterizzanti. Si è infine ritenuto necessario un esame della natura dei degrassanti naturali o aggiunti alle argille degli impasti più attestati, attraverso l analisi delle sezioni sottili, realizzate da Consuelo Fortina presso il Dipartimento di Scienze della Terra di Siena 34, per avere informazioni riguardanti: 30 La probabile appartenenza di più frammenti ad un unico oggetto può essere suggerita dalla medesima provenienza stratigrafica (US), dalla foggiatura con uno stesso impasto e dalle medesime dimensioni e trattamento delle superfici. 31 BARKER 1981, p CARVER 1985, pp ORTON et alii 1993, p Le tabelle che illustrano gli impasti analizzati in sezione sottile, che saranno presentate qui di seguito, sono sempre a cura di Consuelo Fortina, Dipartimento di Scienze della Terra, Siena. 69

2 la collocazione geografica dei centri produttivi, individuando gli affioramenti geologici di provenienza delle componenti mineralogiche degli impasti, in modo da distinguere la ceramica di ambito locale/regionale da quella di importazione. Questo lavoro si è dimostrato non semplice per l assenza di gruppi di riferimento predefiniti, cioè dati relativi ad analisi di ceramiche sicuramente prodotte in un luogo determinato 35 ; le produzioni delle singole officine, attraverso l associazione di ogni impasto a determinati tipi ceramici. Particolare attenzione è stata poi posta alle modalità di foggiatura degli oggetti: a mano, tornio lento o tornio veloce. Tutti questi elementi sono stati infine utilizzati per caratterizzare: 1) i modi di produzione del vasellame ceramico 36 ; lo status sociale dei consumatori; 35 OLCESE 1993, p Come proposto da PEACOCK 1982, pp , in base ai confronti etnografici, i modi di produzione possono essere schematizzati in: produzione domestica: produzione familiare gestita dalle donne e indirizzata all autoconsumo. Le forme dei vasi sono strettamente funzionali e rispondono alle tradizioni del luogo. L attività ha carattere sporadico e non prevede investimenti in tecnologie (non si fa uso di torni, forni ed è dubbio quello del piano girevole). Questo tipo di produzione può essere associata a gruppi stanziali o nomadi che estraggono l argilla dai luoghi che attraversano, foggiando però medesime forme ceramiche; industria domestica: la produzione ceramica è in mano a pochi artigiani specializzati che lavorano per il profitto, sfruttando anche una vendita a largo raggio. L attività è sempre part-time e spesso gestita dalle donne. L investimento in attrezzature (piano girevole, focolari all aperto o raramente forni all aperto) è ancora modesta e la produzione può essere sempre di tipo sedentario o nomade; officine singole: la produzione di ceramica, ora in mano maschile, diventa il mezzo principale di sussistenza ed è spesso orientata verso mercati più redditizi. L artigiano può lavorare da solo o impiegare un piccolo gruppo di assistenti, magari membri dello stesso nucleo familiare. Il ricorso alla manodopera e l investimento in attrezzature (forni e torni) favoriscono la sedentarizzazione; agglomerati di officine: la disponibilità di materie prime, manodopera e la vicinanza dei mercati, favoriscono l unione di più officine a formare un complesso industriale. La produzione di ceramica, diretta da uomini, prevede l investimento in tecnologia e la realizzazione di oggetti di alta qualità e standardizzazione, caratteristiche necessarie per far fronte alla concorrenza. La collaborazione diventa vantaggiosa ed iniziano a comparire intermediari che immettono i prodotti in una vasta rete distributiva; la manifattura: più artigiani, riuniti in un unico edificio o sito, cooperano alla fabbricazione di un singolo prodotto, spesso altamente specializzato. Il processo produttivo può essere frazionato in fasi affidate ognuna a maestranze specializzate. Di solito sono presenti più di dodici operai ed è previsto un investimento di capitale; l industria: raggruppa più di dodici operai ed è caratterizzata dalla specializzazione del lavoro. A differenza della manifattura fa uso di macchinari che utilizzano energie diverse da quella umana o animale. i contatti culturali e le innovazioni: importazione di manufatti poi imitati localmente con fini diversi, spostamento di vasai, immigrazione di vasai che importano tecniche adattandole ai gusti formali e decorativi locali. Nelle pagine che seguono la discussione sulle classi ceramiche sarà articolata in quattro parti: una presentazione dei dati quantitativi, che mostra l attestazione di ogni singola classe nei diversi periodi, il catalogo degli impasti, quello dei tipi e infine una parte conclusiva di sintesi. In quest ultima, per le acrome grossolane, depurate e semidepurate, caratterizzate da produzioni meno conosciute e standardizzate rispetto alle classi rivestite bassomedievali, saranno esposti i dati che riguardano l evoluzione crono-morfologica delle singole forme. 2. LE CLASSI CERAMICHE: TIPOLOGIE E DATI QUANTITATIVI 2.1 Acroma grossolana (classe I) L acroma grossolana è presente con un totale di 984 oggetti (numero minimo), per un peso complessivo di grammi CATALOGO DEGLI IMPASTI Per gli impasti di acroma grossolana, così come per le altre classi ceramiche, è stata fatta una distinzione prima di tutto macroscopica e microscopica, utilizzando un microscopio stereoscopico con ingrandimento di *. Successivamente sono state analizzate le sezioni sottili dei tipi più attestati. Per la descrizione analitica degli inclusi individuati in sezione sottile si rimanda ai dati presenti nelle tabelle. In particolare sono stati distinti 8 impasti: G1: tipo di indagine: osservazione macroscopica; frattura: granulosa; inclusi: quarzo di colore bianco, forma angolosa, granulometria media, quantità molta, distribuzione regolare; roccia di colore nero, forma angolosa, granulometria media, quantità poca, distribuzione irregolare; porosità: pori grossi; colore: rosso ocra; durezza: duro; G2: tipo di indagine: sezione sottile (per le voci che non compaiono qui di seguito cfr. le Tabb. allegate n. 1, 2, 3, 4, 5, 6); frattura: granulosa; colore: rosso bruno; durezza: duro; G3: tipo di indagine: sezione sottile (per le voci che non compaiono qui di seguito cfr. le Tabb. 7, 8, 9, 10, 11) frattura: piana; colore: rosso bruno-nero; durezza: duro. * Desidero qui ringraziare Francesco Cini per l aiuto che mi ha dato nella lettura degli impasti al microscopio. 70

3 Tab.1 Campione MA 722: impasto G2 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, olivina, epidoti, muscovite e ossidi. FRAMMENTI LITICI: /. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti, olivina, muscovite e ossidi. SMAGRANTE 0.3<Ø<1.5 mm 10-15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti e ossidi. PORI 0.2<Ø<1.75 mm 5% prevalentemente arrotondata Tab.2 Campione MA 720: impasto G2 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti, zoisite e ossidi. FRAMMENTI LITICI: /. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 10-15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti, zoisite e ossidi. SMAGRANTE 0.3 <Ø<1.75 mm 15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti e ossidi. PORI 0.2 <Ø< 1.25 mm 5% prevalentemente allungata Tab.3 Campione MA 721 : impasto G2 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, olivina, epidoti, zoisite, muscovite e ossidi. FRAMMENTI LITICI: Quarzo microcristallino. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti, zoisite, olivina, muscovite, quarzo microcristallino e ossidi. SMAGRANTE 0.3<Ø<1.5 mm 15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti e ossidi. PORI 0.2<Ø<2 mm 5% prevalentemente allungata 71

4 Tab.4 Campione MA 725: impasto G2 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, olivina, epidoti e ossidi. FRAMMENTI LITICI: /. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti, olivina e ossidi. SMAGRANTE 0.3<Ø<1.75 mm 10-15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, olivina, epidoti e ossidi. PORI 0.2<Ø<1.5 mm 5% prevalentemente arrotondata Tab.5 Campione MA 727 : impasto G2 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, olivina, zoisite, epidoti e ossidi. FRAMMENTI LITICI: /. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 15-20% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti, zoisite, olivina e ossidi. SMAGRANTE 0.3<Ø<1 mm 15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, olivina, epidoti e ossidi. PORI 0.3<Ø<1.5 mm 7% prevalentemente arrotondata Tab.6 Campione MA 728 : impasto G2 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, olivina, epidoti e ossidi. FRAMMENTI LITICI: /. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3mm 15-20% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, epidoti, olivina e ossidi. SMAGRANTE 0.3<Ø<1.25 mm 15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati alterati e non, pirosseni, olivina, epidoti e ossidi. PORI 0.2<Ø<2.5 mm 7% prevalentemente arrotondata Tab. 7 Campione MA 731: impasto G3 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Calcite, quarzo, muscovite, calcite secondaria e ossidi. FRAMMENTI LITICI: Chamotte, quarzo microcristallino. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 10% da spigolosa a subarrotondata Calcite, quarzo, muscovite, calcite secondaria, quarzo microcristallino e ossidi. SMAGRANTE 0.3 <Ø<2 mm 10-15% da spigolosa a subarrotondata Calcite, quarzo, muscovite, calcite secondaria, quarzo microcristallino, chamotte e ossidi. PORI Dimensioni % 72 FORMA 0.3<Ø<1 mm 3-5% prevalentemente allungata

5 Tab.8 Campione MA 724: impasto G3 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Calcite, quarzo, feldspati alterati, muscovite, pirosseni (pochissimi), olivina, epidoti e ossidi. FRAMMENTI LITICI:/. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 10-15% da spigolosa a subarrotondata Calcite, quarzo, muscovite, feldspati alterati, pirosseni, olivina, epidoti e ossidi. SMAGRANTE 0.3<Ø<2.5 mm 10-15% da spigolosa a subarrotondata Calcite, quarzo, feldspati alterati, pirosseni, epidoti e ossidi. PORI 0.3 <Ø<1 mm 5% prevalentemente arrotondata Tab.9 Campione MA 723: impasto G3 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Calcite non alterata e alterata dalla cottura, quarzo, calcite secondaria e ossidi. FRAMMENTI LITICI:/. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3mm 15% da subarrotondata ad arrotondata Calcite non alterata e alterata dalla cottura, quarzo, calcite secondaria e ossidi. SMAGRANTE 0.3 <Ø<mm 10% da spigolosa ad arrotondata Calcite non alterata e alterata dalla cottura, calcite secondaria. PORI 0.2 <Ø<2 mm 5% prevalentemente arrotondata Tab.10 Campione MA 726: impasto G3 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Calcite e ossidi. FRAMMENTI LITICI:/. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3mm 15% da spigolosa ad arrotondata Calcite e ossidi. SMAGRANTE 0.3 <Ø<1.25 mm 10-15% da spigolosa ad arrotondata Calcite e ossidi. PORI 0.2<Ø<0.75 mm 5% da arrotondata ad allungata Tab.11 Campione MA 729: impasto G3 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Calcite, quarzo e ossidi. FRAMMENTI LITICI: Metareniti. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3mm 10-15% da subarrotondata ad arrotondata Calcite, quarzo, metareniti e ossidi. SMAGRANTE 0.3 <Ø<0.75 mm 10% da spigolosa a subarrotondata Calcite e ossidi. PORI Dimensioni % 73 FORMA 0.2 <Ø<1.5 mm 5-7% da allungata ad arrotondata

6 Acroma grossolana N.minimo Tab. 12 G G G G G G G G TOT % Tab. 13 G1 5,5 3,3 0,0 0,0 0,6 0,0 G2 71,7 65,6 39,5 10,1 11,0 3,8 G3 15,9 19,5 40,7 64,6 73,6 86,5 G4 3,4 2,3 0,0 2,1 1,2 0,0 G5 1,4 0,3 0,0 0,5 0,0 0,0 G6 1,4 8,9 19,8 22,8 9,8 8,7 G7 0,0 0,0 0,0 0,0 3,1 1,0 G8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6 0,0 TOT Peso in grammi Tab. 14 G G G G G G G G TOT % Tab. 15 G1 6,6 1,9 0,0 0,0 0,0 0,0 G2 65,3 70,7 30,1 9,2 8,0 1,3 G3 22,9 15,9 40,5 47,6 57,3 79,0 G4 2,5 0,7 0,0 0,3 0,5 0,0 G5 1,3 0,2 0,0 0,9 0,0 0,0 G6 1,3 10,7 29,4 42,0 33,0 19,5 G7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,9 0,2 G8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 TOT G4: tipo di indagine: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: granulosa; inclusi: quarzo incolore, forma angolosa, granulometria media, quantità poca, distribuzione irregolare; calcare di colore bianco, forma angolosa, granulometria media, quantità poca, distribuzione irregolare; chamotte di colore rosso, forma angolosa, granulometria media, quantità poca, distribuzione irregolare; porosità: pori grossi; colore: rosso ocra; durezza: duro; G5: tipo di indagine: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: granulosa; inclusi: quarzo di colore bianco, forma angolosa, granulometria finemedia, quantità media, distribuzione regolare; sanidino, forma angolosa, granulometria media, quantità poca, distribuzione irregolare; porosità: pori grossi; colore: giallo-bruno; durezza: duro; G6: tipo di indagine: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: a scaglie; inclusi: quarzo incolore, forma sub-angolosa, granulometria media, quantità moltissima, distribuzione regolare; mica di 74

7 100,0 90,0 86,5 80,0 71,7 73,6 70,0 65,6 64,6 60,0 50,0 40,0 40,7 39,5 G1 G2 G3 G4 G5 G6 G7 G8 30,0 20,0 15,9 19,5 19,8 22,8 10,0 0,0 5,5 10,1 11,0 8,9 9,8 8,7 3,4 3,3 3,8 2,3 2,1 3 1,4 1,4 0,3 0,0 0,0 0,0 0,6 1,2 0 0,0 0 0,0 0,0 0 0,0 0,5 0 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 1 0,0 Grafico 1 Percentuali calcolate in base al numero minimo. colore bianco, forma tubolare, granulometria fine, quantità poca, distribuzione irregolare; chamotte di colore rosso, forma allungata, granulometria molto grossa, quantità poca, distribuzione irregolare; porosità: compatto; colore: rosso bruno; durezza: duro. G7: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: granulosa; inclusi: frammenti di roccia di colore bianco (probabilmente marmo), forma da subangolosa a arrotondata, granulometria grossa, quantità molta, distribuzione regolare; porosità: pori grossi; colore: rosso ocra; durezza: friabile; G8: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: granulosa; inclusi: calcite di colore bianco, forma angolosa, granulometria grossa, quantità molta, distribuzione regolare; porosità: pori grossi; colore: rosso bruno; durezza: duro. Attestazione dei singoli impasti nei differenti periodi cronologici Utilizzando le percentuali relative al numero minimo degli esemplari e al peso, sono stati individuati due gruppi di impasti che caratterizzano le produzioni alto (periodo I, II e III) e basso medievali (periodo IV-V-VI) (Tabb. 12, 13, 14, 15 e grafico 1). Ad epoca altomedievale si possono attribuire gli impasti G1, G2, G4 e G5, con una netta prevalenza del secondo, mentre in epoca bassomedievale diventano caratterizzanti gli impasti G3, di gran lunga il più attestato, G6, G7 e G8. È interessante notare come gli ambiti produttivi dei secoli VII-IX e XII-XIV siano quasi speculari. Osservando il grafico 1 si può vedere come in entrambi i contesti sia dominante un solo tipo di impasto su tutti quelli attestati nel medesimo periodo, situazione questa che muta solo tra X e XI secolo, quando gli impasti più attestati (G2 e G3) sono utilizzati quasi nelle medesime percentuali. Poi, a partire dal XII secolo, e molto probabilmente già dalla fine dell XI secolo, si assiste alla piena affermazione dell impasto G3, che dominerà incontrastato nel corso del basso e tardo medioevo. In realtà, anche l impasto più utilizzato nel corso del bassomedioevo è già attestato a partire dalla metà del VII-seconda metà VIII secolo e non compare ex novo tra X e XI secolo, suggerendo mutamenti legati alla storia economica di un medesimo ambito geografico e produttivo, piuttosto che al nascere di nuove officine nei primi secoli del bassomedioevo. Caratterizzazione del quadro produttivo ed identificazione delle officine Una volta individuati gli impasti caratterizzanti l alto e il bassomedioevo, si è cercato di definire le produzioni delle singole officine. Innanzi tutto si nota come le officine che utilizza- 75

8 G1 N. minimo Tab.16 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle 2 2 Olle/coperchi 3 Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi 1 1 Testi/coperchi Testi/tegami TOT G1 % Tab.17 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle 33,3 100 Olle/coperchi 50 Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi 16,7 100 Testi/coperchi Testi/tegami G2 N. minimo Tab.18 Forme chiuse 2 Boccali 1 1 Bottiglie 1 Olle Olle/coperchi 3 Forme aperte Casseruole Catini 3 Catini/coperchi Ciotole Colini 1 Coperchi Tegami Testi Testi/coperchi 2 Testi/tegami TOT G2 % Tab.19 Forme chiuse 11,8 Boccali 1,7 0,8 Bottiglie 1,7 Olle 45 53, ,5 Olle/coperchi 5 Forme aperte Casseruole 3,3 5,6 10 Catini 2,4 Catini/coperchi Ciotole Colini 6,25 Coperchi 0,8 5 6,25 5,9 100 Tegami 4,8 5 6,3 5,9 Testi ,3 41,2 Testi/coperchi 3,3 Testi/tegami ,8 G3 N. minimo Tab.20 Forme chiuse Boccali 3 2 Bottiglie Olle Olle/coperchi 2 2 Forme aperte 1 Casseruole 1 Catini 1 Catini/coperchi 1 Ciotole 2 Colini 3 Coperchi 7 8 Tegami 1 1 Testi Testi/coperchi 1 Testi/tegami TOT no gli impasti più attestati siano quelle realizzano un più ampio panorama di forme ceramiche. Nel corso dell altomedioevo, con l impasto G2 sono foggiati boccali/olle ansate, olle, bottiglie, casseruole, catini, testi, tegami e testi/coperchi. Più povero è il panorama morfologico associato agli impasti meno attestati: con G1 si foggiano olle, olle/coperchi e testi, con G4 boccali/olle ansate, testi e testi/tegami, e con G5 olle e testi (Tabb , 22-25). Da quanto emerso per l altomedioevo, sembra possibile delineare un ambito produttivo dominato da una singola officina con un ampio campionario di tipi morfologici, accompagnata da 76

9 G3 % Tab.21 Forme chiuse 4,3 16,7 11,8 Boccali 3,1 2,9 Bottiglie Olle 43,5 87,5 73,9 70,8 58,8 Olle/coperchi 12,5 8,7 Forme aperte 1,0 Casseruole 4,3 Catini 1,5 Catini/coperchi 1,5 Ciotole 8,7 Colini 4,4 Coperchi 7,3 11,8 Tegami 4,3 1,5 Testi 89,5 17,4 4,3 1,0 5,9 Testi/coperchi 4,3 Testi/tegami 10,5 17,4 8,7 altre produzioni minoritarie e più specializzate. Lo stesso quadro sembrano offrire i secoli posteriori all XI: domina una singola officina, che usa l impasto G3, affiancata da altre produzioni minoritarie (G6, G7 e G8). Con l impasto G3 sono foggiate, nel corso del bassomedioevo, olle, colini, boccali, tegami, testi, coperchi, catini, catini-coperchio; con G6 solo testi e tegami; con G7 testi e con G8 olle (Tabb , 26-31). Un altro dato interessante emerge dall analisi dei manufatti ceramici che arrivano nel villaggio nel corso di tutto il medioevo. Se si osservano gli impasti che dominano nel bassomedioevo, ma che nascono assai prima, si può vedere come tutti iniziano ad essere attestati con sole forme aperte ed in particolare con testi o tegami, quasi che agli albori delle produzioni ci fosse la realizzazione delle forme più semplici e più facili da foggiare. Lo stesso quadro è offerto dalle ultime attestazioni, in epoca tardomedievale, degli impasti che avevano caratterizzato i primi periodi. Probabilmente anche la crisi delle officine era segnata da un netto impoverimento del repertorio morfologico. Per quanto riguarda invece la qualità del vasellame si può rilevare come nel corso dell altomedioevo i manufatti ceramici siano sempre foggiati utilizzando il tornio veloce, almeno fino al X-XI secolo, quando iniziano a comparire i primi oggetti, per lo più testi, realizzati a mano. Questo dato, insieme alla costatazione di una netta riduzione delle tipologie ceramiche nel corso del periodo III, potrebbe essere correlato anche ad un cambiamento nella domanda di prodotti da parte della popolazione che, tra X ed G4 N.minimo Tab.22 Forme chiuse Boccali 1 Bottiglie Olle Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi 3 Testi/coperchi Testi/tegami 1 TOT G4 % Tab.23 Forme chiuse Boccali 16,7 Bottiglie Olle 33, Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi 50,0 Testi/coperchi Testi/tegami 100 XI secolo, abita il villaggio di Montarrenti. Tale popolazione, composta probabilmente da soli contadini, aveva esigenze minori rispetto a quella del centro curtense di periodo II. Per quanto riguarda l impiego di particolari accorgimenti tecnici nella lavorazione delle argille, si può notare l uso di un dimagrante non comune, come la chamotte 37, sia nell alto (impasto G4) che nel bassomedioevo (impasto G6). 37 Cfr. GIANNICHEDDA, MANNONI 1196, p

10 G5 N. minimo Tab.24 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle 1 Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi 2 Testi/coperchi Testi/tegami 1 TOT G5 % Tab.25 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle 100 Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi 100 Testi/coperchi Testi/tegami 100 G6 N. minimo Tab.26 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole 1 Colini Coperchi Tegami Testi Testi/coperchi Testi/tegami TOT G6 % Tab.27 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole 7,1 Colini Coperchi Tegami 23,5 14,3 7,9 25 Testi 29, ,2 62,5 100 Testi/coperchi Testi/tegami ,1 28,6 7,9 12,5 G7 N. minimo Tab.28 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi 5 Testi/coperchi Testi/tegami TOT 5 G7 % Tab.29 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi 100 Testi/coperchi Testi/tegami 78

11 G8 N. minimo Tab.30 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle 100 Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi Testi/coperchi Testi/tegami TOT 100 G8 % Tab.31 Forme chiuse Boccali Bottiglie Olle 1 Olle/coperchi Forme aperte Casseruole Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Tegami Testi Testi/coperchi Testi/tegami CATALOGO DELLE FORME DELL ACROMA GROSSOLANA (I) FORME APERTE Forma: casseruola (I.1) Gruppo a: casseruole con orlo introflesso e arrotondato I.1.1 Casseruola con orlo introflesso e arrotondato, con gola interna; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase B, US 6663; tav. 1; diametro 31 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. DAVITE 1988, p. 402, tav. 1, n. 6; datazione: IV-VI secolo; luogo del rinvenimento: Gronda (Luscignano, Massa Carrara). Simile, ma realizzata a mano in FULFORD, PEACOCK 1984, p. 175, fig. 64, n. 26,2; datazione: prima metà VI; luogo del rinvenimento: Cartagine. Simile in MURIALDO et alii 1998, p. 247, n. 2; datazione VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: S. Antonino (Finale ligure). I.1.2 Casseruola con orlo introflesso, arrotondato ed ingrossato. Sulla metà inferiore del corpo globulare è presente una doppia linea incisa; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G7; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 1; diametro cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. CAU et alii 1997, p. 175, fig. 3; datazione: seconda metà V; luogo del rinvenimento: Vila-rama Tarragona (Spagna). FROVA (a cura di) 1977, tav. 337, n. 3 cs. 1438/1; datazione: generico alto medioevo; luogo del rinvenimento: Luni (La Spezia). Gruppo b: casseruole con orlo introflesso e piatto I.1.3 Casseruola con orlo introflesso, piatto ed ingrossato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase A, US 6659; Tav. 1; diametro 18 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.1.4 Casseruola con orlo introflesso, piatto ed ingrossato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 1; diametro 24 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. GUTIERREZ LLORET 1998, p. 560, fig. 5, n. 6; esemplari modellati a mano; datazione: seconda metà VII secolo; luogo del rinvenimento: Tolmo di Minateda (Spagna orientale). FILFORD, PEACOCK 1984, p. 182, fig. 68, n. 12,1; datazione: d.c. (produzione africana); luogo del rinvenimento: Cartagine. RICCI 1998, p. 353, n. 7; datazione: VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Crypta Balbi (Roma). I.1.5 Casseruola con orlo introflesso, piatto e leggermente ingrossato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2, G3; periodo II, fase A, US 6601; periodo IV, fase C, US 1275 (residuo); Tav. 1; diametro cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. ARDIZZON, BARTOLETTO 1996, p. 44, tav. 4, n. 2; datazione: V-VII secolo; luogo del rinvenimento: laguna di Venezia. ARTHUR 1998, p. 503, tav. 8, nn. 3,4; datazione: VI- VII secolo; luogo del rinvenimento: Carminiello ai Mannesi (Napoli). 79

12 Tav. 1 Acroma grossolana. Scala 1:4. CIARROCCHI et alii 1998, p. 412, fig. 12, n. 2; datazione: VII secolo; luogo del rinvenimento: Ostia e Porto (Roma). LAVAGNA 1998, p. 587, fig. 2, n. B1; datazione: VImetà VII secolo; luogo del rinvenimento: Savona, complesso monumentale del Primiàr. Simile in MARIA MACIAS I SOLÈ 1998, p. 812, fig. 3; datazione VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Tarragona (Spagna). SPAGNOL 1996, p. 73, n. 17; datazione: VII-VIII secolo; luogo del rinvenimento: Cittanova, Eraclea (Venezia). I.1.6 Casseruola con orlo introflesso, ingrossato e leggermente concavo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6130; periodo III, fase B, US 1405, 1769; Tav. 1; diametro 28 cm; datazione: metà VII-XI secolo d.c. 80

13 Tav. 2 Acroma grossolana. Scala 1:4. Simile in ROVINA 1998, p. 790, fig. 2, n. 4; datazione: IV-VIII secolo; luogo del rinvenimento: Santa Felicita (Sarso, Sassari). Gruppo c: casseruole con orlo introflesso, piatto e verticale I.1.7 Casseruola con orlo molto introflesso, piatto e verticale; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase B, US 1975; Tav. 2; diametro 17 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Gruppo d: casseruole con orlo introflesso e superiormente rialzato I.1.8 Casseruola con orlo introflesso e superiormente rialzato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G8; periodo II, fase C, US 6129; Tav. 2; diametro 21 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Simile in MARIA MACIAS I SOLÈ 1998, p. 812, fig. 3; datazione VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Tarragona (Spagna). Gruppo e: casseruole con orlo introflesso ad uncino I.1.9 Casseruola con orlo introflesso ad uncino; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase B, US 6663; Tav. 2; diametro 28 cm; datazione: metà VIIseconda metà VIII secolo d.c. PANTÒ 1996, p. 115, fig. 18, nn. 9, 10-11; datazione: VII-VIII secolo; luogo del rinvenimento: Asti, via dei Varroni, (Piemonte). Forma: catino (I.2) I.2.1 Catino emisferico con orlo estroflesso e labbro appiattito, quasi indistinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 3; diametro 28 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. MURIALDO et alii 1998, p. 247, n. 8; datazione: VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Liguria. SIENA et alii 1998, p. 700, fig. 30, nn ; datazione VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Castellana-Piano Leone di Pianella (Pesaro). I.2.2 Catino emisferico con orlo distinto dal corpo, estroflesso ed ingrossato; labbro piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 3; diametro 30 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Simile in MARIA MACIAS I SOLÈ 1998, p. 812, fig. 3; datazione VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Tarragona (Spagna). I.2.3 Catino emisferico con orlo estroflesso arrotondato superiormente e con insellatura per il coperchio interna; tipo di modellazione: tornio veloce; tratta- 81

14 Tav. 3 Acroma grossolana. Scala 1:4. mento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6129; Tav. 3; diametro 24 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. CIARROCCHI et alii 1998, p. 406; datazione VII secolo; luogo del rinvenimento: Ostia e Porto (Roma). FENTRESS et alii 1991, p. 220, fig. 19, n. 19; datazione: fine V-VI secolo; luogo del rinvenimento: Cosa (Grosseto, Orbetello). Forma: ciotola (I.3) I.3.1 Ciotola emisferica con labbro rientrante ed ingrossato, superiormente piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici; motivi ad onda incisi sulla parte superiore del labbro e sulla superficie esterna della parete; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1323; Tav. 4; diametro 18 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Simile in ARDIZZON, BARTOLETTO 1996, p. 44, tav. 4, n. 3; datazione V-VII secolo; luogo del rinvenimento: laguna di Venezia. CASTAGNA, SPAGNOL 1996, p. 89, tav. III, n. 43; datazione VIII-IX secolo; luogo del rinvenimento: Oderzo (Treviso). Simile in CIARROCCHI et alii 1998, p. 405, fig. 8, n. 9; datazione: VII secolo; luogo del rinvenimento: Ostia e Porto (Roma). GUIDERI 2000, p. 17, tav. V, n. 1; datazione: VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: comune di Roccastrada (Grosseto). VALENTI 1995, p. 165, tav. CXXXV, n. 3; datazione (325/ d.c.); luogo del rinvenimento: Chianti senese. I.3.2 Ciotola troncoconica con labbro rientrante ed ingrossato, superiormente piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; motivi ad onda incisi sulla parte superiore del labbro e sulla superficie esterna della parete; impasto: G3; periodo II, fase B, US 1349; Tav. 4; diametro 26 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.3.3 Ciotola emisferica con orlo arrotondato; tipo di modellazione: a mano; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo III, fase A, US 2096; Tav. 4; diametro 14 cm; datazione: X-XI secolo d.c. Forma: tegame (I.4) I.4.1 Tegame di grandi dimensioni, con alte pareti di grande spessore quasi verticali e orlo arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo IV, fase C, US 82

15 Tav. 4 Acroma grossolana. Scala 1: ; periodo IV, fase E, US 1311; Tav. 5; diametro 28 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. Forma: testo (I.5) Gruppo a: testi con pareti estroflesse e orlo appuntito I.5.1 Testo con pareti estroflesse ed orlo appuntito, leggermente introflesso; tracce di un motivo (probabilmente cruciforme) inciso sulla superficie superiore del fondo distinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C; US 6130; Tav. 5; diametro 26 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.5.2 Testo con pareti fini estroflesse; orlo appuntito indistinto; fondo distinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6130; periodo III, fase A, US 6239; Tav. 5; diametro 14, 28 cm; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. Gruppo b: testi con profilo esterno convesso ed orlo arrotondato I.5.3 Testo con pareti molto estroflesse ed orlo ingrossato ed arrotondato; fondo distinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase B, US 6665; periodo II, fase A, US 6601; periodo II, fase C, US 6130; periodo II, fase C; US 6782; periodo IV, fase E, US 1311; Tav. 5; diametro 26, 27, 28 cm; datazione: metà VII-IX secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 451, n. 5; datazione: pieno medioevo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. VALENTI 1996 (a cura di), p. 274, tav. XXVI, n. 1; datazione: inizio XIV secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.5.4 Testo con pareti inclinate verso l esterno ed orlo arrotondato; fondo distinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo I, fase B, US 6760; periodo II, fase C, US 6129; Tav. 5; diametro 22, 27 cm; datazione: metà VII-IX secolo d.c. I.5.5 Testo con pareti molto estroflesse e orlo ingrossato; fondo distinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase A, US 6601, 6767; periodo II, fase B, US 6583; periodo IV, fase B, US 1389; Tav. 5; diametro 30 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. BRUNI 1993, p. 451, n. 1; datazione VIII-X secolo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. I.5.6 Testo con pareti di modesto spessore ed estroflesse, con orlo indistinto. Sulla parte inferiore del fondo sono presenti grandi inclusi; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase B, US 1976; pe- 83

16 Tav. 5 Acroma grossolana. 84 Scala 1:4.

17 riodo II, fase C, US 1960; periodo III, fase B, US 1322; Tav. 5; diametro 26, 28, 29 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. FRANCOVICH et alii 1978, p. 41, tav. V, n. 84; datazione: generico alto medioevo; luogo del rinvenimento: Prato, Palazzo Pretorio. I.5.7 Testo con basse pareti di modesto spessore con profilo esterno convesso ed orlo arrotondato, leggermente introflesso; fondo indistinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo III, fase B, US 1970; periodo IV, fase D, US 5149; periodo IV, fase C, US 1294; D, periodo V, fase A, US 1345; Tav. 5; diametro 17, 20 cm; datazione: X-XI secolo d.c. I.5.8 Testo con pareti di modesto spessore, con profilo esterno convesso ed orlo arrotondato; fondo distinto, con grandi inclusi presenti sulla sua superficie esterna; tracce di un motivo cruciforme inciso sulla superficie interna del fondo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase B, US 1389; Tav. 5; diametro 19 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. FRANCOVICH et alii 1978, Tav. I-AII, n. 1; datazione XIII secolo (in FRANCOVICH et alii 1978 non ha gli inclusi sul fondo); luogo del rinvenimento: Prato, Palazzo Pretorio. I.5.9 Testo con pareti caratterizzate da un profilo esterno convesso ed orlo arrotondato leggermente introflesso; tipo di modellazione: a mano; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo V, fase A, US 2057; Tav. 6; diametro 20 cm; datazione: XIV secolo d.c. CUCINI, PAOLUCCI 1985, p. 464, fig. 8, n. 2; datazione: seconda metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: San Galgano (Siena). I.5.10 Testo con pareti estroflesse con orlo arrotondato; tipo di modellazione: a mano; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo V, fase A, US 2074; Tav. 6; diametro 28 cm; datazione: XIV secolo d.c. I.5.11 Testo con parete bassa ed estroflessa, e con bordo arrotondato; tipo di modellazione: a mano; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo V, fase A, US 8070; periodo VI, fase A, US 1005, 1338; Tav. 6; diametro 32 cm; datazione: XIV- XV secolo d.c. CUCINI, PAOLUCCI 1985, p. 464, fig. 8, n. 1; datazione: seconda metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: San Galgano (Siena). Gruppo c: testi con orlo piatto defluente I.5.12 Testo con pareti estroflesse ed orlo ingrossato e arrotondato; tracce di un motivo (probabilmente cruciforme) inciso sulla superficie superiore del fondo distinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2, disegno n. 69; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 6; diametro 27 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.5.13 Testo con pareti basse ed estroflesse, ed orlo indistinto; tipo di modellazione: tornio lento; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase B, US 1986; periodo V, fase A, US 1056; periodo V, fase B, US 1126, 1193, 1198; Tav. 6; diametro 20 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. BRUNI 1993, p. 460, n. 30; datazione: pieno medioevo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. VALENTI (a cura di) 1996, p. 133, Tav. IX, n. 7; datazione: metà VII-inizio VIII secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). Gruppo d: testi di grandi dimensioni, con pareti molto basse e di modesto spessore ed orlo estroflesso e distinto I.5.14 Testo di grandi dimensioni con pareti basse e di modesto spessore; orlo estroflesso e superiormente appiattito; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo IV, fase C, US 1294; Tav. 6; diametro 28 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 451, n. 6; datazione: pieno medioevo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. I.5.15 Testo con pareti basse, orlo estroflesso e superiormente appiattito; tipo di modellazione: a mano; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo VI, fase B, US 8054; Tav. 6; diametro non id; datazione: XV secolo d.c. CUCINI, PAOLUCCI 1985, p. 464, fig. 8, n. 5; datazione: seconda metà XIV- XV secolo; luogo del rinvenimento: San Galgano (Siena). Gruppo e: testi con pareti di grande spessore ed orlo indistinto I.5.16 Testo con pareti estroflesse di grande spessore ed orlo indistinto; fondo indistinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase A, US 1982; Tav. 7; diametro 21 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. VALENTI 1996 (a cura di), p. 135, Tav. IX, n. 4; datazione: seconda metà IX secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.5.17 Testo con pareti estroflesse di grande spessore ed orlo leggermente ingrossato, quasi indistinto; fondo indistinto; tracce di un motivo cruciforme inciso sulla superficie superiore del fondo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase A, US 1982; Tav. 7; diametro 19 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. 85

18 Tav. 6 Acroma grossolana. Scala 1:4. Gruppo f: testi con pareti e fondo di grande spessore ed orlo arrotondato I.5.18 Testo con basse pareti estroflesse e di grande spessore, con orlo indistinto; fondo di grande spessore; tracce di un motivo cruciforme inciso sulla superficie interna del fondo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6208; periodo II, fase E, US 1342; periodo III, fase A, US 1147; periodo III, fase B, US 1304; periodo IV, fase B, US 1424; periodo IV, fase C, US 1403, 1294; periodo V, fase A, US 1340; periodo III, fase B, US 5182; Tav. 7; diametro 16, 18, 22 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 467, n. 54; datazione: seconda metà X-XIII secolo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. I.5.19 Testo con pareti di grande spessore con profilo esterno concavo ed orlo indistinto; fondo di grande spessore distinto dal corpo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo III, fase A, US 1801; periodo III, fase B, US 1970; periodo IV, fase C, US 1294, 1296; periodo IV, fase D, US 5077, 5138; periodo IV, fase E, US 1366; Tav. 7; diametro 20, 22, 24, 30 cm; datazione: X-XI secolo d.c. 86

19 BRUNI 1993 (a cura di); p. 451, n. 2; datazione: VIII- X secolo-pieno medioevo-rinascimento; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. I.5.20 Testo con pareti di grande spessore, leggermente rialzate dal fondo ed orlo arrotondato; fondo di grande spessore; tipo di modellazione: tornio lento o foggiatura a mano; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo III, fase B, US 1970; periodo IV, fase C, US 1294; Tav. 7; diametro 16, 20 cm; datazione: X-XI secolo d.c. Gruppo g: testi a disco I.5.21 Testo a disco; fondo di grande spessore indistinto; tipo di modellazione: tornio lento o foggiatura a mano; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo III, fase D, US 1401; periodo IV, fase E, US 1275; Tav. 7; diametro 16 cm; datazione: X-XI secolo d.c. I.5.22 Testo a disco; fondo di grande spessore indistinto; tipo di modellazione: a mano; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G6, G2; periodo IV, fase D, US 5077; periodo V, fase A, US 5145; Tav. 7; diametro 15 cm; datazione: XII-XIV secolo d.c. FORME CHIUSE Forma: bottiglia (I,6) I.6.1 Bottiglia con orlo indistinto e appuntito; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: linee incise e parallele sotto l orlo; impasto: G2; periodo I, fase B, US 6665; Tav. 8; diametro 5 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. Confronti bibliografici BALDASSARRE 1967, fig. 2, n. inventario 522 (2404), gruppo III; datazione: 571-VII secolo; ibidem: n. 33 (1366), gruppo 5f; datazione: 578-VII secolo; luogo del rinvenimento: Nocera Umbra e Castel Trosino (Perugia). I.6.2 Bottiglia o fiaschetta con basso collo; sull orlo arrotondato si imposta una stretta ansa a nastro; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase B, US 1389; Tav. 8; diametro non id; datazione: XII-XIII secolo d.c. Forma: olla (I.7) Gruppo a: olle con orlo estroflesso e superiormente piatto I.7.1 Olla con orlo estroflesso e superiormente piatto; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase B, US 6787; periodo II, fase A, US 6771; Tav. 8; diametro 10, 12 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. Confronti bibliografici BRUNI 1993 (a cura di), p. 433, n. 16; datazione X secolo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo H2; datazione VI-X secolo; luogo del rinvenimento: Scarlino (Grosseto), Podere Aione (Follonica, Grosseto), Poggibonsi (Siena), Pisa, San Salvatore a Vaiano (Prato). I.7.2 Olla con orlo estroflesso e superiormente piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6782; Tav. 8; diametro 18 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.7.3 Olla con orlo estroflesso e superiormente piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G1, G2; periodo II, fase A, US 6771, 6767; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 8; diametro 14, 16, 20 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Confronti bibliografici BRUNI 1993 (a cura di), p. 433, n. 29; datazione: metà X-inizio XI secolo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. VALENTI 1996 (a cura di), Tav. 4, n. 3; datazione: seconda metà IX secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.7.4 Olla con orlo estroflesso e superiormente piatto, con insellatura interna per il coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2 periodo II, fase C, US 6130; Tav. 8; diametro 28 cm; datazione: seconda metà VIII- IX secolo d.c. I.7.5 Olla con orlo estroflesso e superiormente piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6356; Tav. 8; diametro 22 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Confronti bibliografici CIAROCCHI et alii 1993, p. 224, fig.2, n.14; datazione: tardo VIII secolo; luogo del rinvenimento: Ostia (Roma). FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo F5; datazione: generico altomedioevo; luogo del rinvenimento: Arezzo, Scarlino (Grosseto), e Grotta del Beato Bonincasa (Pienza, Siena). VALENTI 1996 (a cura di), Tav. IV, n. VI; datazione: seconda metà IX secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). VALENTI 1995, p. 165, Tav. XCII, n. 1; datazione X- XI secolo; luogo del rinvenimento: Chianti senese. I.7.6 Olla con orlo indistinto e leggermente introflesso, distinto dal collo da una larga solcatura; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo III, fase B, US 1322; periodo IV, fase C, US 1294; Tav. 8; diametro 12 cm; datazione: X-XI secolo d.c. I.7.7 Olla con orlo estroflesso ed appiattito; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1087; Tav. 8; diametro 29 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. 87

20 Tav. 7 Acroma grossolana. Scala 1:4. 88

21 Tav. 8 Acroma grossolana. Scala 1:4. 89

22 Gruppo b: olle con orlo indistinto ed estroflesso I.7.8 Olla con orlo estroflesso ed indistinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase B, US 6758, 6773; periodo II, fase B, US 6329; periodo II fase C, US 6329; periodo IV, fase C, US 1295; Tav. 9; diametro 18, 20 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. Confronti bibliografici GUIDERI 2000, p. 17, Tav. V, n. 10; datazione: VII-VIII secolo; luogo del rinvenimento: castello di Torri, comune di Roccastrada (Grosseto). LAVAGNA 1998, p. 586, fig. 1, n. OL29137; datazione: VI-metà VII secolo; luogo del rinvenimento: Savona, complesso monumentale del Primiàr. I.7.9 Olla con orlo estroflesso ed indistinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase A, US 6771; Tav. 9; diametro 21 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Confronti bibliografici FRANCOVICH, VANNINI 1981, p. 205, n. 8; datazione: medioevo; luogo del rinvenimento: Grotta del Beato Benincasa (Pienza, Siena). LAVAGNA 1998, p. 586, figura 1, n. PL29127; datazione: VI-metà VII secolo; luogo del rinvenimento: Savona, complesso monumentale del Primiàr. I.7.10 Olla con orlo estroflesso leggermente ingrossato esternamente; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase B, US 1986; Tav. 9; diametro 27 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Confronti bibliografici GELICHI 1998, p. 483, fig. 1, n. 1; datazione: VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Classe (Ravenna). FRANCOVICH, VANNINI 1981, p. 49, n. 2; datazione: medioevo; luogo del rinvenimento: Grotta del Beato Benincasa (Pienza, Siena). I.7.11 Olla con orlo estroflesso e leggermente ingrossato esternamente; l orlo si imposta su un alto e stretto collo distinto dalla spalla; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 1974; Tav. 9; diametro 9 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.7.12 Olla con orlo distinto internamente, molto estroflesso, ingrossato esternamente, quasi pendulo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C; US 6130; Tav. 9; diametro 13 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Confronti bibliografici GUIDERI 2000, p. 17, Tav. V, n. 18; datazione: VII-VIII secolo; luogo del rinvenimento: castello di Torri, comune di Roccastrada Grosseto). FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo F5; datazione: prima metà V-inizio XI secolo; luogo del rinvenimento: Arezzo, Scarlino (Grosseto), e Grotta del Beato Bonincasa (Pienza, Siena). I.7.13 Olla con alto orlo estroflesso ed indistinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1079, 1058; Tav. 9; diametro 11, 16 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. I.7.14 Olla con breve orlo indistinto ed estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo V, fase B; US 1204, 1248; Tav. 9; diametro 22 cm; datazione: XIV secolo d.c. Confronti bibliografici Simile in CUCINI, PAOLUCCI 1985, p. 464, fig. 8, n. 14; datazione: seconda metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: San Galgano (Siena). I.7.15 Olla con orlo indistinto, leggermente ingrossato ed estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo V, fase A, US 5145, 5159; Tav. 9; diametro 22 cm; datazione: XIV secolo d.c. I.7.16 Olla con orlo indistinto ed estroflesso, con marcata insellatura interna per l alloggio del coperchio e fondo indistinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo VI, fase A, US 1246; Tav. 9; diametro 16 cm; datazione: XV secolo d.c. VALENTI 1995, p. 165, tav. XCIV, n. 1; datazione IX- XIII; luogo del rinvenimento: Chianti senese. Gruppo c: olle di grandi dimensioni con orlo molto estroflesso I.7.17 Olla con orlo molto estroflesso ed ingrossato con insellatura per il coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo II, fase A, US 1982; Tav. 10; diametro 35 cm; datazione: seconda metà VIII- IX secolo d.c. I.7.18 Olla con orlo molto estroflesso ed arrotondato con insellatura per il coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo II, fase C; US 6130; Tav. 10; diametro 36 cm; datazione: seconda metà VIII- IX secolo d.c. Gruppo d: olle con orlo molto estroflesso ed ingrossato internamente I.7.19 Olla con orlo arrotondato, estroflesso e distinto internamente ed esternamente; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase A, US 1985; Tav. 10; diametro 19 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. I.7.20 Olla con orlo molto estroflesso ed ingrossato internamente; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase A, US 1985; periodo III, fase B, US1405; Tav. 10; diametro 15 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. 90

23 Tav. 9 Acroma grossolana. Scala 1:4. 91

24 Confronti bibliografici BIERBRAUER 1990, p. 79, tav. 3, g, n. III; datazione: metà V-VII secolo; luogo del rinvenimento: Invillino (Udine). DE MARINIS (a cura di) 1990, p. 390, tav. 45, n. 27; datazione: inizio V secolo; luogo del rinvenimento: Fiesole (Firenze). STAFFA 1991, p. 344, fig. 78, n. 198; datazione: VII- VIII secolo; luogo del rinvenimento: Pescara. VALENTI 1991, p. 742, tipo 15, tav. III, n. 2; datazione: seconda metà IV-inizio V-metà V-VII secolo; luogo del rinvenimento: territorio senese. VALENTI 1996 (a cura di), p. 128, tav. IV, n. 8; datazione: metà VII-inizio VIII secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.7.21 Olla con orlo estroflesso ed ingrossato, con profilo interno concavo; corpo probabilmente piriforme; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2, G3; periodo II, fase B, US 1984; Tav. 10; diametro 22 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Confronti bibliografici BROGIOLO et alii 1996, p. 28, tav. VI; datazione: metà VI-metà VII secolo; luogo del rinvenimento: S. Giulia (Brescia). FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp. 130, 131, tipo B2; datazione: V-VI-IX-X secolo; luogo del rinvenimento: Fiesole (Firenze), Arezzo, Chianti Senese, Cosa (Orbetello, Grosseto), Pieve di S. Giovanni e S. Felicita (Sarso, Sassari), Scarlino (Grosseto), Podere Aione (Follonica, Grosseto). PANUZI 1998, p. 720, n. 5; datazione VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Priverno (Latina). I.7.22 Olla con orlo estroflesso ed ingrossato internamente; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3, G2; periodo II, fase A, US 1979; periodo III, fase A, US 1149; Tav. 10; diametro 12, 15 cm; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. Confronti bibliografici FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo B1; datazione: V/VI: metà X-inizio X secolo; luogo del rinvenimento: Fiesole (Firenze), Poggio del Boccaccio (Certaldo, Firenze) e Pisa. VALENTI 1995, p. 195, tav. LXV; datazione: V secolo; luogo del rinvenimento: Chianti senese. I.7.23 Olla con orlo molto estroflesso e ingrossato internamente dove assume un profilo concavo (forse si tratta di un insellatura per il coperchio); tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura non molto marcata sulla parte alta del frammento; impasto: G3; periodo II, fase B US 6297; periodo III, fase B, US 6104, 1769; periodo IV, fase E, US 1357, 1361; Tav. 10; diametro cm; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. I.7.24 Olla con orlo molto estroflesso, ingrossato e con insellatura per il coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6358; periodo III, fase B, US 1405; Tav. 10; diametro 18 cm; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. I.7.25 Olla con orlo leggermente ingrossato, molto estroflesso, quasi pendulo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo III, fase B, US 1313; Tav. 10; diametro 21 cm; datazione: seconda metà X-XI secolo d.c. Confronti bibliografici FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo D2; datazione: V secolo; luogo del rinvenimento: Fiesole (Firenze) ed Arezzo. I.7.26 Olla con orlo distinto, estroflesso e ingrossato internamente dove assume un profilo concavo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo III, fase B, US 1405; Tav. 11; diametro 29 cm; datazione: X-XI secolo d.c. Confronti bibliografici MURIALDO et alii 1998, p. 247, fig. 8, n. 3; datazione: VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Ventimiglia (Imperia). I.7.27 Olla con orlo estroflesso, ingrossato internamente dove assume un profilo concavo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2, G3; periodo IV, fase B, US 1499; periodo IV, fase C, US 1294; Tav. 11; diametro 16, 18 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. Confronti bibliografici DANI, VANNI DESIDERI 1981, p. 477, n. 3; datazione: ante XIII secolo; luogo del rinvenimento: Fauglia (Pisa). NEGRO PONZI MANCINI 1996, p. 139, n. 9; datazione: fine X-XIII secolo; luogo del rinvenimento: Brescia e Trino S. Michele (Vercelli). I.7.28 Olla con orlo estroflesso e leggermente ingrossato, con profilo interno concavo per l alloggio di un coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; periodo IV, fase B, US 1389; impasto: G2; Tav. 11; diametro 15 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. Confronti bibliografici LAVAZZA, VITALI 1996, p. 37, Tav. IV, n. 14; datazione: fine V-metà VI secolo; luogo del rinvenimento: Luni (La Spezia). I.7.29 Olla con orlo estroflesso e ingrossato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1091; periodo IV, fase B, US 1415; Tav. 11; diametro 15 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. I.7.30 Olla con alto orlo estroflesso ed indistinto, con profilo interno leggermente concavo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1315; Tav. 11; diametro 18 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. 92

25 Tav. 10 Acroma grossolana. Scala 1:4. 93

26 Confronti bibliografici VALENTI 1996 (a cura di), p. 130, tav. VI, n. 3; datazione: seconda metà IX secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.7.31 Olla con orlo estroflesso ed ingrossato internamente, con collo marcato da quattro filettature; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo V, fase A, US 1298; periodo VI, fase A; US 2055; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 11; diametro 12 cm; datazione: XIV- XV secolo d.c. Gruppo e: olle con orlo ripiegato all esterno e superiormente piatto I.7.32 Olla con orlo ripiegato all esterno e superiormente piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase B, US 6758; Tav. 11; diametro 11 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. I.7.33 Olla con orlo ripiegato all esterno, ingrossato e superiormente piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase B, US 6773, 6775, 6787; periodo II, fase D; US 6320; Tav. 11; diametro 15, 16, 21 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. Confronti bibliografici SPAGNOL 1996, p. 73, tav. 2, n. 24; datazione: V-IX/X secolo; luogo del rinvenimento: Cittanova, Eraclea (Venezia). I.7.34 Olla con orlo ripiegato all esterno ed ingrossato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo IV, fase C, US 1294; Tav. 11; diametro 18 cm; datazione: XII- XIII secolo d.c. Gruppo f: olle con orlo molto estroflesso e superiormente piatto. I.7.35 Olla con orlo estroflesso, ingrossato esternamente e con superficie superiore piatta; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase A, US 6601; periodo II, fase C 6130; Tav. 12; diametro 22, 26 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Confronti bibliografici BRUNI 1993, p. 430, n. 4; datazione VIII-X secolo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. DE MARINIS 1977, Tav. XVI, n. 17/grp12; datazione: metà VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Certaldo (Firenze). I.7.36 Olla con orlo molto estroflesso e leggermente ingrossato esternamente, con insellatura per il coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 12; diametro 24 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.7.37 Olla con orlo molto estroflesso, ingrossato, con superficie superiore piatta ed insellatura per il coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo II, fase C, US 6125; Tav. 12; diametro 24 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.7.38 Olla con orlo molto estroflesso ed ingrossato, distinto esternamente e con insellatura per il coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase C, US 6129; Tav. 12; diametro 18 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Gruppo g: olle con orlo estroflesso e arrotondato I.7.39 Olla con orlo molto estroflesso ingrossato ed arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo I, fase B, US 6775; periodo II, fase A, US 6659; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 12; diametro 12, 14, 16 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. I.7.40 Olla con orlo arrotondato, estroflesso e distinto dalla spalla molto pronunciata; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G1, G2; periodo II, fase A, US 6601, 1982; periodo II, fase B, US 1986; Tav. 12; diametro 8, 14, 18 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Confronti bibliografici GUIDERI 2000, p. 26, tav. 5, n. 12; datazione: VII-VIII secolo; luogo del rinvenimento: castello di Torri, comune di Roccastrada (Grosseto). VALENTI 1991, p. 44, tipo 1, gruppo C; datazione: fine V-inizio VI secolo; luogo del rinvenimento: territorio senese. I.7.41 Olla con orlo molto estroflesso, ingrossato ed arrotondato, con insellatura per il coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2; periodo II, fase A, US 6601; Tav. 12; diametro 27 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.7.42 Descrizione: olla con orlo molto estroflesso, leggermente ingrossato ed arrotondato, con insellatura per il coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G4; periodo II, fase D, US 1944; Tav. 12; diametro 19 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. FROVA 1977 (a cura di), Tav. 377, n. 16, cs 1029/3; datazione: generico romano-alto medievale; luogo del rinvenimento: Luni (La Spezia). I.7.43 Olla con orlo estroflesso, leggermente ingrossato e arrotondato, con profilo interno leggermente concavo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2, G3; periodo II, fase C, US 6130; periodo IV, fase C; US 1294; Tav. 13; diametro 25 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. 94

27 Tav. 11 Acroma grossolana. Scala 1:4. 95

28 I.7.44 Olla con orlo estroflesso, ingrossato ed arrotondato, con profilo interno leggermente concavo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2, G3; disegno n. 399; periodo III, fase B, US 1783; Tav. 13; diametro 12 cm; datazione: X-XI secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 433, n. 31; datazione: metà X-inizio XI secolo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. I.7.45 Olla con orlo estroflesso, arrotondato, ingrossato e distinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo III, fase A, US 1147, 1149; periodo IV, fase E, US 1311; Tav. 13; diametro 16, 19 cm; datazione: X-XI secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 430, n. 2; datazione: metà X-inizi XI /fine X-metà XIII-metà XIII-metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. I.7.46 Olla con orlo estroflesso, ingrossato ed arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo III, fase B, US 1837; periodo V, fase A, US 5159; Tav. 13; diametro 16, 20, 22 cm; datazione: X-XI secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), 430, n. 11; datazione: metà X-inizio XI, fine X-metà XIII, metà XIII-metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. VALENTI 1996 (a cura di), p. 274, tav. XII, n. 2; datazione: inizio XIV secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.7.47 Olla con orlo estroflesso, ingrossato ed arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo III, fase A, US 1149; Tav. 13; diametro 32 cm; datazione: X-XI secolo d.c. (Fig. 67). I.7.48 Olla con orlo estroflesso e arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo V, fase A, US 1299; Tav. 13; diametro 24 cm; datazione: XIV secolo d.c. Gruppo h: olle con orlo quasi verticale, ingrossato e arrotondato I.7.49 Olla con orlo poco estroflesso, arrotondato e ingrossato internamente; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: larghe tracce orizzontali della tornitura; impasto: G3; periodo III, fase A, US 1149; periodo IV, fase D, US 5149; Tav. 13; diametro 20 cm; datazione: X-XI secolo d.c. Gruppo i: olle con orlo breve I.7.50 Olla con orlo breve, ingrossato e confluente; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3, periodo III, fase B, US 8074; Tav. 13; diametro 12 cm; datazione: X- XI secolo d.c. Fig. 67 Olla (X-XI secolo d.c.). I.7.51 Olla con orlo breve, appuntito e confluente; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3, periodo IV, fase E, US 1058; Tav. 13; diametro 26 cm; datazione: XII- XIII secolo d.c. ARDIZZON, BORTOLETTO 1996, p. 536, tav. IV, n. 1; datazione: XII-XIV secolo; luogo del rinvenimento: laguna veneta. Gruppo l: olle con pareti filettate I.7.52 Olla con orlo estroflesso e spalla marcata; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura al di sotto della spalla; impasto: G3; periodo III, fase B, US 5182; periodo V, fase A, US 5159; Tav. 14; diametro 16 cm; datazione: X-XI secolo d.c. I.7.53 Olla con orlo leggermente estroflesso, con profilo interno concavo; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura del corpo in una stretta fascia al di sotto dell orlo e della spalla; impasto: G2; periodo IV, fase E, US 1355; Tav. 14; diametro 12 cm; datazione: XII- XIII secolo d.c. FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo E2; datazione: IX-inizio X secolo; luogo del rinvenimento: Scarlino (Grosseto), Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena), Chianti senese. I.7.54 Olla con orlo leggermente introflesso e con insellatura per l alloggio del coperchio; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura al di sotto dell orlo; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1091; Tav. 14; diametro 14, 18 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. FRANCOVICH, VALENTI 1997, p , tipo M; da- 96

29 Tav. 12 Acroma grossolana. Scala 1:4. 97

30 Tav. 13 Acroma 98 grossolana. Scala 1:4.

31 tazione: metà IX-inizio X secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena) e Scarlino (Grosseto). I.7.55 Olla con orlo indistinto e leggermente estroflesso; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: il corpo è filettato a partire dalla spalla; impasto: G3; periodo IV, fase E 1311; periodo V, fase A, US 1053, 1324; Tav. 14; diametro 16, 20, 22 cm; datazione: XII-XIV secolo d.c. FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo M; datazione: IX-inizio X secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.7.56 Olla con orlo estroflesso, ingrossato ed arrotondato, impostato su un collo verticale; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: il corpo è completamente coperto da filettature più fitte al di sotto della spalla; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1059; periodo V, fase A, US 1053; Tav. 14; diametro 12, 14 cm; datazione: XII-XIV secolo d.c. FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo L1; datazione: metà IX-inizio XI secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). VALENTI 1996 (a cura di), p. 124, tav. I, n. 1; datazione: metà VII-inizio VIII secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.7.57 Olla con orlo estroflesso e leggermente ingrossato; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: il corpo è coperto da filettature marcate e molto fitte al di sotto della spalla; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1073, 1311; periodo IV, fase A, US 1345; periodo V, fase A, US 5056; Tav. 14; diametro 10, 14, 15, 18, 22 cm; datazione: XII-XIV secolo d.c. FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo M; datazione: metà IX-inizio X secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). VALENTI 1995, p. 172, Tav. XCII, n. 2; datazione: IX- XI secolo; luogo del rinvenimento: Chianti senese. Gruppo m: olle con pareti filettate ed orlo piatto I.7.58 Olla con orlo arrotondato, estroflesso ed ingrossato esternamente, con profilo interno ed esterno concavo, distinto dal collo dritto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo III, fase B, US 1769; periodo V, fase E, US 1092; Tav. 15; diametro 12, 19 cm; datazione: X-XI secolo d.c. I.7.59 Olla con orlo leggermente confluente e profilo interno concavo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G3; periodo II, fase B, US 1799; periodo IV, fase F, US 1091, 1311, 1358, 1361; periodo V, fase A, US 5159; Tav. 15; diametro 14, 16, 18, 20 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. VALENTI 1996 (a cura di), p. 126, Tav. I, n. 7; datazione: metà del VII-inizio VIII secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.7.60 Olla con orlo estroflesso ed appiattito; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: il corpo è filettato a partire dall orlo; impasto: G3; periodo III, fase A, US 2049, 2083; periodo IV, fase D, US 5138, 5149; periodo IV, fase E, US 1311; periodo V, fase A, US 2030, 5159; periodo VI, fase A, US1005; Tav. 15; diametro 10, 12 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo N2; datazione: IX-inizio X secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.7.61 Olla con orlo leggermente estroflesso ed appiattito; corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura del corpo al di sotto della spalla; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1311, 1358; Tav. 15; diametro 12, 15 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. BOLDRINI, GRASSI 1997, p. 355, n. 6; datazione: XIIseconda metà XIII secolo; luogo del rinvenimento: San Silvestro (Massa Marittima, Livorno). DANI, VANNI DESIDERI 1981, p. 477, n. 1; datazione: ante XIII secolo; luogo del rinvenimento: Fauglia (Pisa). FRANCOVICH, VALENTI 1997, pp , tipo L2; datazione: IX-inizio X secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale, Poggibonsi (Siena). I.7.62 Olla con orlo estroflesso ed appiattito, con profilo interno concavo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G3; periodo IV, fase C, US 1275, 1294, 1296; periodo IV, fase E, US 1358; Tav. 15; diametro 14, 16, 18 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. I.7.63 Olla con orlo estroflesso ed appiattito; corpo filettato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G3; periodo VI, fase A, US 1246; Tav. 15; diametro 22 cm; datazione: XV secolo d.c. Gruppo n: olle con orlo ad arpione I.7.64 Olla con orlo ad arpione a tesa inclinata; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G3; periodo V, fase A, US 1074; Tav. 16; diametro 18 cm; datazione: XIV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, fa11, p. 239; datazione: seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena, Contrada del Nicchio. I.7.65 Olla con orlo appuntito e bordo ad arpione; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G3; periodo V, fase A, US 1247; periodo V, fase B, US 1137, 1160, 1234, 1248; Tav. 16; diametro 20, 34 cm; datazione: XIV secolo d.c. 99

32 Tav. 14 Acroma grossolana. Scala 1:4. La foggia del bordo ricorda: LUNA 1996/97, p , tipo K.1.2/3, tav. XXI; datazione: seconda metà XV secolo-xvi secolo; luogo del rinvenimento: Siena, Contrada della Civetta. I.7.66 Olla con bordo ingrossato ed estroflesso ad arpione; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G2, G3; periodo V, fase A, US 1072; periodo V, fase B, US 1137, 1197, 1198, 1219, 8051; periodo VI, fase A, US 1228, 1246, 1288; Tav. 16; diametro 14, 18, 20 cm; datazione: XIV secolo d.c. LUNA 1996/97, p. 220, tipo. K.1.1, Tav. XXII.; datazione: seconda metà XV secolo-xvi secolo; luogo del rinvenimento: Siena, Contrada della Civetta. VALENTI 1995, p. 165, Tav. XCVIII, n. 3; datazione XIII-XIV; luogo del rinvenimento: Chianti senese. I.7.67 Olla con bordo ingrossato ed estroflesso ad arpione, con spalla distinta; tipo di modellazione: 100

33 Tav. 15 Acroma grossolana. Scala 1:4. 101

34 tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G3; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 16; diametro 20 cm; datazione: XV secolo d.c. La foggia del bordo ricorda: LUNA , p. 224, tipo K.3.1, Tav. XXIII; datazione: XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena, Contrada della Civetta. I.7.68 Olla con bordo ad arpione e collo distinto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G3; periodo VI, fase A, US 1005; periodo VI, fase B, US 2038, 5130, 8048, 8064; Tav. 16; diametro 16, 20, 22 cm; datazione: XV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, nb5, p. 217; datazione: seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena, Contrada del Nicchio. I.7.69 Olla con orlo ingrossato ed estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G3; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 16; diametro 16 cm; datazione: XV secolo d.c. CUCINI, PAOLUCCI 1985, p. 464, fig. 8, n. 13; datazione: seconda metà XIV- XV secolo; luogo del rinvenimento: San Galgano, (Siena). Gruppo o: olle ansate I.7.70 Olla con orlo a breve tesa estroflessa, monoansata; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura; impasto: G3; periodo VI, fase B, US 2025; Tav. 16; diametro 14 cm; datazione: XV secolo d.c. Forma: boccale (I.8) I.8.1 Boccale trilobato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase D, US 5149; Tav. 16; diametro non id; datazione: XII-XIII secolo d.c. Fondi (I.9) Gruppo a: fondi con pareti molto estroflesse I.9.1 Fondi indistinti, di dimensioni variabili, con pareti di modesto spessore, molto estroflesse; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2, G3; periodo I, fase B, US, 6639, 6757, 6788; periodo II, fase A, US 6659, 6662; periodo II, fase B, US 1984; periodo II, fase C, US 6129, 6130; periodo II, fase B, US 6297; periodo V, fase A, US 1056, 1196, 1247; periodo V, fase B, US 1137, 1193, 1205, 1240, 8051; periodo VI, fase A, US 1173; periodo VI, fase B, US 8048; Tav. 17, n. 1-6; diametro 8, 9, 10, 12, 16cm; datazione: metà VII - IX secolo d.c. PANTÒ 1996, p. 119, fig. 23, nn. 8-9; datazione: IX - X secolo; luogo del rinvenimento: Alba (Cuneo). I.9.2 Fondi indistinti, di dimensioni variabili, con pareti di non modesto spessore, molto estroflesse; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2, G3; periodo I, fase B, US 6757, 6760; periodo II, fase C, US 6782, 1960; Tav. 17, nn. 1-3; diametro 14, 18 cm; datazione: metà VII-IX secolo d.c. simili in PANTÒ 1996, p. 108, fig. 12, n. 6; datazione: seconda metà VI secolo; luogo del rinvenimento: Cureggio (Novara). Gruppo b: fondi con pareti estroflesse I.9.3 Fondo indistinto, con pareti estroflesse e di modesto spessore; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G2, G3, G6; periodo I, fase B, US 6787; periodo II, fase A, US 6601; periodo II, fase B, US 1976, 1984, 1986; periodo II, fase E, US 1342; periodo IV, fase C, US 1294, 1295; periodo IV, fase D, US 5149; periodo IV, fase E, US 1131; periodo V, fase B, US 1235; Tav. 18, n. 1-2; diametro 9, 10, 12, 14 cm; datazione: metà VII-IX secolo d.c. Gruppo c: fondi con pareti poco estroflesse, coperte solo parzialmente da filettature parallele I.9.4 Fondo indistinto, con pareti non molto estroflesse; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettature larghe e parallele che sembrano il risultato involontario della tornitura; impasto: G2; periodo II, fase B, C, US 6347, 6316; Tav. 18; diametro 8, 12 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Gruppo d: fondi con pareti poco estroflesse, coperte totalmente da filettature parallele I.9.5 Fondi indistinti, con con pareti non molto estroflesse; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura che ricopre tutta la parete, raggiungendo il fondo; impasto: G2, G3; periodo IV, fase A, US 5195; periodo IV, fase D, US 5077; periodo IV, fase E, US 1088, 1358; periodo V, fase A, 1324; Tav. 18, nn. 1-2; diametro 10, 12 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. VALENTI 1995, p. 175, tav. XCV, n. 2; datazione: X- XII secolo; luogo del rinvenimento: Chianti senese. I.9.6 Fondo distinto, con pareti non molto estroflesse; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura che ricopre tutta la parete, raggiungendo il fondo; impasto: G2; periodo IV, fase E, US 1311; Tav. 18; diametro 13 cm; datazione: XII- XIII secolo d.c. Gruppo e: fondi con pareti quasi verticali I.9.7 Fondo con pareti quasi verticali; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 18; diametro 22 cm; datazione: XV secolo d.c. Forma: colatoio (I.10) I.10.1 Fondo apodo, con fori passanti realizzati dopo la cottura; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1311; Tav. 19; diametro 12 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. 102

35 Tav. 16 Acroma grossolana. Scala 1:4. 103

36 Tav. 17 Acroma grossolana. Scala 1:4. 104

37 I.10.2 Fondo apodo, con fori passanti realizzati a crudo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase E, US 1058; Tav. 19; diametro 14 cm; datazione: XII- XIII secolo d.c. Forma: coperchio (I.11) I.11.1 Coperchio con pareti spesse e bordo arrotondato, leggermente introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G7; periodo I, fase B, US 6787; Tav. 19; diametro 29 cm; datazionemetà VII-seconda metà VIII secolo d.c. I.11.2 Coperchio con pareti spesse e bordo piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo II, fase C, US 6129, 6130; Tav. 19; diametro 20, 24 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.11.3 Coperchio con pareti di modesto spessore, con bordo arrotondato e leggermente introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo II, fase C, US 6641; periodo IV, fase B, US 1499; Tav. 19; diametro 12, 22 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. I.11.4 Coperchio con pareti di modesto spessore, con bordo arrotondato e leggermente introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo IV, fase C, US 1295; Tav. 19; diametro 24 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. I.11.5 Coperchio con orlo ingrossato, e arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; periodo V, fase B, US 8051; impasto: G3; Tav. 19; diametro 20 cm; datazione: XIV secolo d.c. I.11.6 Coperchio con labbro internamente ingrossato e corpo troncoconico; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; periodo V, fase B, US 1266; impasto: G3; Tav. 19; diametro 20 cm; datazione: XIV secolo d.c. I.11.7 Coperchio con orlo arrotondato e parete quasi verticale; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; periodo VI, fase B, US 8048; impasto: G3; Tav. 19; diametro 5 cm; datazione: XV secolo d.c. Simile in BOLDRINI, GRASSI 2000, p. 200, tav. V, n. 13; datazione: XV secolo; luogo del rinvenimento: Montemassi (Grosseto). I.11.8 Coperchio con orlo ingrossato ed estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; periodo VI, fase A; US 1005, 1246; impasto: G2; Tav. 19; diametro 16, 18, 22 cm; datazione: XV secolo d.c. LUNA 1996/97, p. 245, tipo WA.2.3, tav. XXVII.; datazione: seconda metà XV secolo-inizio XVI secolo; luogo del rinvenimento: Siena. I.11.9 Coperchio con orlo indistinto, leggermente appuntito e corpo troncoconico; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo VI, fase A, US 1173; fase B, US 8048, 1005; Tav. 19; diametro 16 cm; datazione: XV secolo d.c. LUNA 1996/97, p. 243, tipo Wa.2.1, tav. XXVII.; datazione: seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena, Contrada della Civetta. Forma: grande catino/coperchio (I.12) I.12. Catino/coperchio con orlo a tesa, estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: G3; periodo V, fase B, US 1198; periodo VI, A; US 1306; Tav. 19; diametro 26 cm; datazione: XIV secolo d.c. II CONCLUSIONI SINTETICHE SULL ACROMA GROSSOLANA Casseruole con orlo introflesso La casseruola con orlo introflesso sembra caratterizzare i contesti di metà VII-XI secolo. Nel periodo I (metà VII-seconda metà VIII secolo) i tipi sono contraddistinti dall orlo introflesso ad uncino (tipo I.1.9) o arrotondato (tipo I.1.1) con diametri maggiori (28-31 cm) rispetto a quelli del periodo II (8-27 cm). In quest ultimo periodo le casseruole incrementano di numero e si diversificano per la foggia dell orlo che, oltre ad essere arrotondato, può essere anche piatto e confluente, piatto e verticale o superiormente rialzato. In generale il corpo sembra che sia globulare o globulare appiattito. Tutte le varianti tipologiche della casseruola con orlo rientrante sono realizzate a tornio veloce. Nel periodo I è utilizzato il solo impasto G2, mentre nel periodo II anche il G3. In ambito mediterraneo gli esemplari più antichi di casseruole con orlo introflesso sono realizzati a mano e sembrano prodotti in ambito insulare italico: in Sardegna, tra il IV e l VIII secolo 38 ; a Pantelleria 39, da dove sono poi esportati verso Cartagine, dove sono attestati tra il IV e la metà del V secolo; in Sicilia, dove questi manufatti, con profonde radici nella protostoria, continuano ad essere prodotti ancora in età normanna e per tutto il medioevo 40. Questi primi tipi iniziano ad essere realizzati localmente a partire dal V 41, per continuare ad essere pro- 38 ROVINA 1998, pp FULFORD, PEACOCK 1984, p. 156, fig. 55, n MOLINARI 1997, pp Casseruole con orlo introflesso prodotte a partire dal V secolo sono state rinvenute in Spagna sud orientale (cfr. sopra pp ). 105

38 Tav. 18 Acroma grossolana. Scala 1:4. 106

39 107 Tav. 19 Acroma grossolana. Scala 1:4.

40 dotti nel VI 42 e VII secolo 43 con modi di foggiatura diversi: a mano, secondo una tradizione di tipo protostorico, in Spagna, e a tornio lento o veloce a Cartagine ed in Italia centro meridionale. La forma base continua ad essere presente nei secoli dell alto medioevo, specialmente nelle zone che subiscono la dominazione arabo-berbera: la Spagna, dove le casseruole con orlo introflesso raggiungono l XI secolo, e la Sicilia, dove, come abbiamo già detto, sono attestate fino al XIII secolo 44. Anche gli esemplari di Montarrenti potrebbero appartenere ad una produzione locale che imita tipologie tardoantiche. Catini I catini in acroma grezza sono attestati esclusivamente nel periodo II (seconda metà VIII-IX secolo). I tipi presenti a Montarrenti sono sempre foggiati con il tornio veloce, con l impasto G2. I confronti bibliografici sembrano delineare ambiti di diffusione di questa forma simili a quelli già esposti per le casseruole con orlo introflesso: Spagna ed Italia centrale. Ciotole Per le fasi più antiche gli esemplari sono solamente due (tipi I.3.1 e 2) ed oltretutto residui, rinvenuti in strati del periodo IV che corrispondono a riempimenti di fosse clandestine: si tratta di ciotole con orlo internamente ingrossato, con motivi ad onda incisi sulla parete e sulla parte superiore del labbro. I confronti bibliografici rimandano a cronologie tardo antiche. In ambito toscano esemplari simili sono attestati nel Chianti senese, datati al 325/ d.c., e nel territorio di Roccastrada in contesti archeologici di VI-VII secolo. Ai secoli centrali del Medioevo (X-XI secolo) si data invece una piccola ciotola emisferica con fondo molto spesso (tipo I.3.3). Con il bassomedioevo questa forma sarà definitivamente sostituita dai testelli. Testi e tegami Anche per questa forma ceramica è stato possibile individuare gruppi tipologici che assumono caratteristiche diverse all interno dei vari periodi cronologici. 42 Esemplari prodotti a partire dal VI secolo sono state trovati a Cartagine ed in generale in Africa settentrionale (cfr. sopra p. 77). 43 Le casseruole con orlo introflesso sono state rinvenute in contesti di VII secolo in Spagna sud-orientale ed Italia centro meridionale specialmente costiera (Porto, Crypta Balbi e Napoli) dove però gli esemplari sono spesso caratterizzati da prese a linguetta. Per l Italia settentrionale abbiamo pochi confronti con esemplari del Friuli, della laguna veneta e del Piemonte (Asti) datati al V-VIII secolo, con attestazioni più concentrate tra VII e VIII secolo (cfr. sopra pp ). 44 Esemplari di epoca altomedievale sono stati trovati anche a Cefalù (Cfr. ARDIZZONE 2000, p. 404, fig. 2). 45 VALENTI 1995, p. 115, tav. LXXXV, n. 3. Nel periodo I i testi sono presenti solo in piccola percentuale limitatamente al tipo I.5.3, con pareti di modesto spessore, profilo esterno convesso ed orlo ingrossato e arrotondato, e al tipo I.5.4 con pareti molto estroflesse e basse, e con orlo ingrossato ed arrotondato. Nel periodo II la tipologia dei testi sembra farsi più articolata, con esemplari caratterizzati da orlo arrotondato e pareti di grande spessore (tipo I.5.18), orlo arrotondato e pareti brevi e molto estroflesse (tipi I.5.5 e 6), da orlo piatto e defluente (tipi I.5.12 e 13) e da pareti di grande spessore ed orlo indistinto (tipi I.5.16, I.5.17). Su tre esemplari è presente il motivo cruciforme inciso sulla superficie interna del fondo. La superficie esterna della base è spesso lisciata, ma in alcuni casi presenta una ricca concentrazione di inclusi di grandi dimensioni che dovevano servire a rendere l oggetto più resistente al calore. Nel periodo III continuano ad essere presenti i testi con orlo arrotondato, con pareti molto estroflesse (tipo I.5.7). In generale, comunque, sembrano prevalere gli esemplari con fondo e pareti di grande spessore (tipi I.5.19, I.5.20 e I.5.21). Nel periodo IV i testi sono per lo più con pareti e fondo di grande spessore a disco (tipo I.5.22). Insieme a questi tipi compare per la prima volta quello di grandi dimensioni con pareti molto basse e di modesto spessore, con orlo estroflesso (tipo I.5.14). Sempre nel periodo IV sono attestati per la prima volta i tegami di grandi dimensioni con pareti quasi verticali ed orlo indistinto (tipo I.4.1). Mentre per i testi dei periodi I e II è attestata solo la foggiatura al tornio veloce, a partire dal periodo III si fa comune la lavorazione a mano nei tipi con pareti e fondi di grande spessore ed orlo arrotondato. Nel periodo V i testi sono esclusivamente con orlo arrotondato e parete estroflessa, modellati a mano (tipi I.5.9, 10, 11). Nel periodo VI il panorama morfologico si impoverisce; gli unici due tipi attestati sono il I.5.11, con orlo arrotondato e il I.5.15 con orlo estroflesso (tipo I.5.15), entrambi modellati a mano. I confronti con esemplari provenienti da altri contesti archeologici confermano le datazioni proposte per i quattro periodi. Osservando le località dalle quali provengono i testi confrontabili con quelli di Montarrenti, sembra che l area di diffusione di questi ultimi possa essere identificata nella regione Toscana sia per l alto che per il basso medioevo. Olle Anche per le olle è possibile osservare una netta distinzione tra le produzioni alto e basso medievali. In generale si realizza una trasformazione che porta ad un innalzamento degli orli che, da molto estroflessi negli esemplari più antichi (metà VII-XI secolo), diventano quasi verticali nei tipi bassomedievali (XII- XIII secolo), per poi trasformarsi nei caratteristici arpioni trecenteschi e quattrocenteschi. Nel periodo I (metà VII-seconda metà VIII secolo) sono attestate olle con orlo breve ed indistinto (tipi I.7.8) o 108

41 N. minimo Tab.32 Acroma grossolana Casseruole con orlo introflesso Gruppo a I I Gruppo b I I I I Gruppi c, d, e I I I Catini I I I Ciotole I I I Tegami I Testi Gruppo a I I Gruppo b I I I I I I I I I Gruppo c I I Gruppo d I I Gruppo e I I Gruppo f I I I Gruppo g I I Olle Gruppo a I I I I I I I Gruppo b I I I I I I N. minimo Tab.33 Acroma grossolana Fondi con pareti molto estroflesse I I Fondi con pareti estroflesse I Fondi coperti solo parzialmente da filettature I Fondi completamente filettati I I Gruppo d: fondi con pareti quasi verticali I Colatoi I I superiormente piatto (I.7.1), con orlo estroflesso ed ingrossato internamente (I.7.19 e 20) o arrotondato (I.7.39) e con orlo ripiegato all esterno (tipi I.7.32, I.7.33). Nel periodo II (seconda metà VIII-IX secolo) si generalizza un accentuata estroflessione dell orlo (tipi I.7.5, 9, 10, 11, 12, 21, 22, 23, 24, 35, 36, 37, 38, 40, 41, 42, 43) che sembra caratterizzare anche esemplari di grandi dimensioni, con diametri del bordo che raggiungono i 36 cm (tipi I.7.17 e I.7.18). I fondi degli esemplari di metà VII-IX secolo hanno pareti molto estroflesse e sembrano indicare una forma globulare del corpo delle olle. La superfici esterne delle pareti non presentano in genere tracce di filettature (tipi I.9.1, 2, 3). Con il periodo III (X-XI secolo) gli orli, sebbene mantengano sempre una netta estroflessione, cominciano a diventare più verticali rispetto agli esemplari più antichi (tipi I.7.6, 26, 45, 46, 47, 50). Iniziano ora a comparire le prime filettature incise a pettine sulle superfici esterne delle pareti (tipi I.7.52, 58). Con il periodo IV(XII-XIII secolo) si assiste ad una trasformazione netta delle tipologie di questo manufatto ceramico che assume forme standardizzate e molto spesso accomunate da una filettatura che sembra coprire tutto il corpo, giungendo fino al fondo dell oggetto (tipi I.7.53, 54, 55, 56, 57, 59, 60, 61, 62). Gli orli tendono a diventare sempre più verticali e superiormente piatti o arrotondati, mentre i colli sono più sviluppati in altezza (tipi I.7.7, 13, 28, 29). Le pareti dei fondi continuano la tendenza, attestata dal periodo III, a farsi meno estroflesse, suggerendo una forma ovoidale del corpo. Caratteristica, anche per il tratto di parete più prossimo al fondo, è la filettatura a pettine (tipi I.9.5, 6). Con il periodo V (XIV secolo) si assiste ad una netta trasformazione dei profili delle olle che iniziano a caratterizzarsi per la presenza di un orlo estroflesso e ripiegato, il cosiddetto orlo ad arpione (tipi I.7.64, 65, 66). Continuano ad essere presenti anche tipi con pareti filettate ed orlo estroflesso (tipi I.7.56, 57). Anche il periodo VI (XV secolo) è caratterizzato dalla prevalenza di olle con orlo ad arpione (tipi I.7. 67, 68, 69). Non mancano esemplari con semplice orlo estroflesso (tipo I.7.16) o con ansa (tipo I.7.70). 109

42 % Tab.3 Acroma grossolana Casseruole con orlo introflesso Gruppo a I.1.1 5,9 I.1.2 2,9 Gruppo b I.1.3 1,4 I.1.4 1,4 I.1.5 1,4 1,3 I.1.6 1,4 5,8 Gruppi c, d, e I.1.7 1,4 I.1.8 1,4 I.1.9 5,8 Catini I.2.1 1,4 I.2.2 1,4 I.2.3 1,4 Ciotole I.3.1 1,3 I.3.2 1,4 I.3.3 2,9 Tegami I.4.1 2,7 Testi Gruppo a I.5.1 1,4 I.5.2 2,8 2,9 Gruppo b I.5.3 5,8 4,2 1,3 I.5.4 5,8 1,4 I.5.5 4,2 1,3 I.5.6 2,8 2,9 I.5.7 2,9 1,3 2,5 I.5.8 1,3 I.5.9 2,5 I ,1 I ,5 13,9 Gruppo c I ,4 I ,4 5,4 Gruppo d I ,3 I ,3 Gruppo e I ,4 I ,4 Gruppo f I ,8 8,8 6,8 I ,8 5,4 I ,9 1,3 Gruppo g I ,8 2,7 I ,3 2,5 Olle Gruppo a I.7.1 5,8 1,4 I.7.2 1,4 I.7.3 4,2 I.7.4 1,4 I.7.5 1,4 I.7.6 2,9 1,3 I.7.7 1,3 Gruppo b I.7.8 2,8 1,3 I.7.9 1,4 I ,4 % Acroma grossolana Casseruole con orlo introflesso Gruppo b I ,4 I ,4 I ,7 I ,1 I ,1 I ,3 Gruppo c I ,4 I ,4 Gruppo d I ,8 I ,8 2,9 I ,4 I ,4 2,9 I ,4 5,8 2,7 I ,4 2,9 I ,9 I ,9 I ,1 I ,3 I ,1 I ,3 I ,5 4,6 Gruppo e I ,8 I ,6 1,4 I ,3 Gruppo f I ,8 I ,4 I ,4 I ,4 Gruppo g I ,8 4,2 I ,2 I ,4 I ,4 I ,4 1,3 I ,9 I ,8 1,3 I ,9 5,1 I ,9 I ,5 Gruppo h I ,9 Gruppo i I ,9 I ,3 Gruppo l I ,9 2,5 I ,3 I ,7 I ,3 5,1 I ,3 2,5 I ,1 5,1 Gruppo m I ,9 2,5 I ,4 6,8 2,5 I ,8 5,4 5,1 2,3 I ,7 I ,8 I ,3 Gruppo n I ,5 110

43 % Acroma grossolana Casseruole con orlo introflesso Gruppo n I ,5 I ,8 I ,3 6,9 I ,9 I ,9 I ,3 Gruppo o I ,3 Boccali I.8.1 1,3 Coperchi I ,7 I ,7 I ,4 1,3 I ,3 I ,5 I ,5 I ,3 I ,9 I ,9 Grandi catini/coperchio I ,5 2,3 Bottiglie I.6.1 5,8 I.6.2 1,3 % Tab. 35 Acroma grossolana Fondi con pareti molto estroflesse I ,0 38,8 88,8 50,0 I ,3 11,1 Fondi con pareti estroflesse I ,6 38,8 11,1 5,6 Fondi coperti solo parzialmente da filettature I ,1 Fondi completamente filettati I ,0 5,5 I ,1 Gruppo d: fondi con pareti quasi verticali I ,0 Colatoi I ,1 I ,1 I fondi non presentano più la filettatura a pettine ed hanno pareti poco estroflesse (tipo I.9.7). Se poniamo attenzione alle aree di provenienza dei tipi di olle confrontabili con quelle di Montarrenti, si può osservare come nel bassomedioevo ci sia stato un restringimento di tali aree ad un ambito strettamente regionale e, a partire dal XIV, all area senese e, più in generale, alla Toscana meridionale: periodo I: Toscana e Italia settentrionale. periodo II: Toscana, Lazio costiero. periodo III: Toscana, Italia settentrionale, Italia centrale. periodo IV: Toscana. periodo V: Siena e Toscana meridionale; periodo VI: Siena e Toscana meridionale. Boccali Tra i materiali rinvenuti è attestato un solo tipo di boccale foggiato con impasto grossolano (tipo I.8.1), in stratigrafie di XII-XIII secolo, sebbene altri frammenti di anse siano stati trovati anche negli altri periodi. Non è comunque chiaro, data l esiguità dei frammenti, se si tratti di boccali o di olle ansate. Coperchi I coperchi sono presenti in tutti i periodi. Gli esemplari di metà VII-X secolo hanno in genere dimensioni maggiori, orli introflessi e profili esterni convessi (tipi I.11.1, 2, 3). I coperchi di XV secolo, ma la tendenza è già presente nel XIV secolo, assumono invece un profilo esterno concavo ed un orlo estroflesso (tipi invece I.11.7, 8, 9). Spesso sui tipi più tardi compaiono fori passanti (tipo I.11.9). Bottiglie Nel periodo I è attestata a Montarrenti un tipo di bottiglia (tipo I.6.1) che ha confronti precisi con esemplari di Nocera Umbra 46, datati tra il 571 ed il VII secolo e che Ida Baldassarre ha interpretato come prodotti di un industria locale che continua la tradizione italica. II.2.2 Acroma depurata (classe II) L acroma depurata è presente con un totale di 929 oggetti (numero minimo), del peso di grammi. II CATALOGO DEGLI IMPASTI Usando lo stesso procedimento impiegato per le acrome grossolane, sono stati individuati 5 tipi di impasti: D1: tipo di indagine: sezione sottile (per le voci che non compaiono qui di seguito cfr. la tabella allegata n. 36); frattura: piana; colore: rosso-bruno; durezza: molto duro. D2: tipo di indagine: sezione sottile (per le voci che non compaiono qui di seguito cfr. le tabelle allegate n. 37, 38, 39); frattura: piana; colore: cuoio; durezza: tenero. D3: tipo di indagine: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: piana; inclusi: chamotte di colore rosa, forma rotonda, granulometria media, quantità poca, distribuzione irregolare; porosità: compatto; colore: rosso ocra; durezza: molto duro. 46 BALDASSARRE 1967, pp , fig. 2, n. inventario 522 (2404), gruppo III. 111

44 D4: tipo di indagine: sezione sottile (per le voci che non compaiono qui di seguito si veda tabella allegata n. 40); frattura: piana; colore: cuoio-bianco; durezza: molto duro. D5: tipo di indagine: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: piana; inclusi: mica di colore bianco, forma tubolare, granulometria molto fine, quantità molta, distribuzione regolare; porosità: compatto; colore: rosso ocra; durezza: molto duro. ATTESTAZIONE DEI SINGOLI IMPASTI NEI VARI PERIODI CRONOLOGICI Utilizzando le percentuali relative al il numero minimo degli esemplari e al loro peso, sono stati individuati, anche per le acrome depurate, due gruppi di impasti che caratterizzano le produzioni alto (periodo I, II e III) e basso medievali (periodo IV-V-VI) (Tabb e grafico 2). Nel primi quattro periodi domina l impasto D2, che, tra XII e XIII secolo, caratterizzerà l 91% dei prodotti fini rinvenuti nel castello. La situazione, cambia nel corso del XIV secolo, quando D2 sarà soppiantato dal riemergere di D1, che diventerà l impasto più utilizzato fino al XV secolo. Un ulteriore distinzione va poi fatta, all interno dei sei periodi, in base alle diverse modalità di cottura dei manufatti e alla presenza di materiale organico nell impasto. Se infatti prima dell XI dominano i prodotti, caratterizzati da un anima grigia visibile in frattura, a partire dal XII secolo saranno preponderanti quelli cotti in atmosfere perfettamente ossidanti con corpo di colore omogeneo. Altro valore che cambia è poi la quantità degli oggetti realizzati, di gran lunga maggiore a partire dal XII secolo. Un quadro ancora diverso si ha per il XIV-XV secolo, quando il numero dei prodotti in acroma depurata, probabilmente a causa all introduzione delle produzioni smaltate, diminuisce rispetto ai valori assunti nel momento di massimo sviluppo del castello, cioè tra XII e XIII secolo. CARATTERIZZAZIONE DEL QUADRO PRODUTTIVO Una volta individuati gli impasti caratterizzanti i manufatti ceramici alto e bassomedioevali, si è cercato di definire le produzioni delle singole officine. Risulta interessante notare come, anche per l acroma depurata, il vasellame realizzato con gli impasti più attestati (D1 e D2) sia quello contraddistinto anche da un più ampio panorama di forme: brocche, boccali, orcioli, catini, bacili e bottiglie (Tabb ). Quest ultima forma è stata rinvenuta, in un unico esemplare nel periodo II, mentre sembra assente negli altri contesti cronologici. Gli impasti meno attestati sembrano invece caratterizzare produzioni morfologicamente più limitate (D3, D4, D5), che comprendono brocche, boccali e, a volte, catini (Tabb ). Per quanto riguarda le tecniche produttive si osserva come il vasellame fine sia sempre foggiato a tornio veloce. Sembra poi caratteristica del periodo altomedievale la lucidatura a stecca della superfice esterna delle pareti. Nelle brocche e nei boccali questo trattamento interessa almeno due terzi dell altezza degli esemplari. II CATALOGO DELLE FORME DELL ACROMA DEPURATA (II) FORME APERTE Forma: catino (II.1) II.1.1 Grande catino con orlo estroflesso, quasi pendulo, con insellatura interna per l alloggio di un coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; sulla parte esterna del labbro sono presenti motivi circolari impressi; impasto: D2; periodo III, fase A, US 1147, 1149; Tav. 20; diametro 32 cm; datazione: X-XI secolo d.c. II.1.2 Catino con orlo arrotondato, leggermente estroflesso, con insellatura interna per l alloggio di un coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: fascia di linee parallele incise sulla superficie esterna della parete; periodo III, fase B, US 1891; impasto: D2; Tav. 20; diametro 31 cm; datazione: seconda metà X-XI secolo d.c. II.1.3 Catino con orlo estroflesso e corpo emisferico carenato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: motivo decorativo sinusoidale sulla superficie interna dell orlo; impasto: D2; periodo III, fase A, US 1149; Tav. 20; datazione: X-XI secolo d.c. II.1.4 Grande catino con orlo estroflesso ed ingrossato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; sulla parte esterna del labbro sono presenti motivi circolari impressi; impasto: D2; periodo IV, fase E, US 1358; Tav. 20; diametro 43 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. II.1.5 Catino con orlo estroflesso e corpo emisferico, carenato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: motivo decorativo sinusoidale sulla superficie interna dell orlo; impasto: D2; periodo IV, fase E, US 1311; Tav. 20; diametro 27 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. II.1.6 Grande catino con orlo molto estroflesso, quasi a tesa; corpo emisferico; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: motivi decorativi ad onde irregolari sulla superficie interna dell orlo; impasto: D2; periodo IV, fase E, B, US 1311, 1389; Tav. 20; diametro 25, 31 cm; datazione: XII- XIII secolo d.c. II.1.7 Catino con orlo a tesa e corpo emisferico; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle su- 112

45 Tab. 36. Campione MA 716: impasto D1 TESSITURA: SERIALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati, muscovite, calcite secondaria e ossidi. FRAMMENTI LITICI:/. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 15-20% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati, muscovite, calcite secondaria e ossidi. PORI 0.2<Ø<1.5 mm 7% prevalentemente arrotondata Tab. 37. Campione MA 717: impasto D2 TESSITURA: SERIALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati, muscovite, biotite, calcite secondaria e ossidi. FRAMMENTI LITICI:/. FOSSILI: resti sostituiti da calcite secondaria MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 10-15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati, muscovite, biotite, calcite secondaria e ossidi PORI 0.2<Ø<3.5 mm 3-5% prevalentemente allungata Tab.38 Campione MA 718: impasto D2 TESSITURA: SERIALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati, muscovite, biotite e ossidi. FRAMMENTI LITICI: quarzo microcristallino (pochissimo). MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.25 mm 7-10% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati, muscovite, biotite, quarzo microcristallino e ossidi. PORI 0.2<Ø<1 mm 3-5% prevalentemente allungata Tab.39 Campione MA 719: impasto D2 TESSITURA: SERIALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati, muscovite, biotite, calcite secondaria e ossidi. FRAMMENTI LITICI: quarzo microcristallino. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3mm 10-15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati, muscovite, biotite, calcite secondaria, quarzo microcristallino e ossidi. PORI 0.2<Ø<1 mm 3-5% prevalentemente allungata 113

46 Tab.40 Campione MA 719: impasto AD4 TESSITURA: SERIALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati, muscovite, biotite, calcite secondaria e ossidi. FRAMMENTI LITICI: quarzo microcristallino. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3mm 10-15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati, muscovite, biotite, calcite secondaria, quarzo microcristallino e ossidi. PORI 0.2<Ø<1 mm 3-5% prevalentemente allungata Grafico 2 Acroma depurata N.minimo Tab. 41 D D D D D TOT % Tab.42 D1 17,5 3,5 12,0 5,5 57,5 91,2 D2 59,8 82,0 86,0 91,0 39,9 7,4 D3 20,6 10,9 0,0 0,0 0,0 0,0 D4 1,0 2,7 2,0 0,0 0,0 1,5 D5 1,0 0,8 0,0 3,5 2,6 0,0 TOT Peso in grammi Tab.43 D D D D D TOT % Tab.44 D1 14,1 4,4 0,0 5,7 30,4 99,1 D2 70,1 88,8 96,2 93,0 68,9 0,9 D3 13,3 3,6 0,0 0,0 0,0 0,0 D4 1,9 2,6 3,8 0,0 0,7 0,0 D5 1,9 0,7 0,0 1,3 0,7 0,0 TOT

47 D1 N. minimo Tab. 45 Forme chiuse Boccali Brocche 8 Boccali/brocche Bottiglie 1 Orcioli 1 3 Forme aperte 2 Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole 1 Colini Coperchi Altro Fuseruole 2 2 TOT D1 % Tab. 46 Forme chiuse ,3 29,7 Boccali 6,2 50 2,6 Brocche 10,3 Boccali/brocche ,9 40,2 Bottiglie 25 Orcioli 1,3 6,4 Forme aperte 20 Bacili Catini 10 5,1 17 Catino/coperchio Ciotole 2,1 Colini Coperchio Altro Fuseruole 2,6 4,3 TOT D2 N. minimo Tab. 47 Forme chiuse Boccali Brocche Boccali/brocche Bottiglie Orcioli Forme aperte 1 Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole 1 Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT D2 % Tab 48 Forme chiuse 72,5 73,5 56, Boccali 17,5 4,9 3,8 2,6 6,5 Brocche 9,3 1,9 3,2 Boccali/brocche 8,6 22,6 19,5 13 Bottiglie Orcioli 5 0,6 1,9 7,1 Forme aperte 0,6 Bacili 2,5 2,5 5,7 1,3 2,2 Catini 7,5 3,2 6,5 Catini/coperchi Ciotole 2,5 Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT D3 N. minimo Tab.49 Forme chiuse Boccali 2 Brocche 2 Boccali/brocche Bottiglie Orcioli Forme aperte 1 Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT D3 % Tab.50 Forme chiuse 80 91,7 Boccali 13,3 Brocche 8,3 Boccali/brocche Bottiglie Orcioli Forme aperte 6,6 Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT

48 D4 N. minimo Tab. 51 Forme chiuse Boccali Brocche Boccali/brocche 1 1 Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT D4 % Tab. 52 Forme chiuse Boccali Brocche Boccali/brocche Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT D5 N. minimo Tab. 53 Forme chiuse Boccali 2 Brocche 1 1 Boccali/brocche 1 Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini 1 Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT D5 % Tab. 54 Forme chiuse ,5 33,3 Boccali 25 Brocche ,5 Boccali/brocche 33,3 Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini 33,3 Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT perfici: nessuno; impasto: D2; periodo IV, fase E, US 1358; periodo V, fase A, US 5159; Tav. 20; diametro 29 cm; datazione: XII-XIV secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 532, n. 25; datazione: metà X-inizio XI-fine X-metà XIII secolo; luogo del rinvenimento: Pisa, Piazza Dante. II.1.8 Catino bordo estroflesso, orlo arrotondato, carena sotto l orlo e corpo troncoconico; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo V, fase A, US 1074; Tav. 20; diametro 28 cm; datazione: XIV secolo d.c. Confronti: LUNA 1996/97, p. 256, tipo Y.2.2 e Tav. XIX; datazione: metà XIV-seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena, Contrada della Civetta. Simile per forma al tipo in maiolica arcaica in VANNI- NI 1985 (a cura di), II, 2, p. 495, n. 2478; datazione: tardo XIII-prima metà XIV secolo; luogo del rinvenimento: Pistoia, Palazzo dei Vescovi. II.1.9 Catino con orlo ingrossato ed estroflesso, corpo carenato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 20; diametro 26 cm; datazione: XV secolo d.c. 116

49 II.1.10 Catino con tesa orizzontale e corpo emisferico; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo VI, fase B, US 8048; Tav. 20; diametro 24 cm; datazione: XV secolo d.c. Simile in BOLDRINI, GRASSI 2000, pp. 197, n. 2; datazione: seconda XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: Montemassi, Roccastrada (Grosseto). II.1.11 Catino con orlo a nastro convesso, orlo appuntito, cavità emisferica, piede a disco, fondo piano; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo VI, fase B, US 8048, 5043; Tav. 21; diametro 20 cm; datazione: XV secolo d.c. II.1.12 Catino a tesa defluente e ingrossata, con corpo emisferico; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo V, fase B, US 8057; Tav. 21; diametro 24 cm; datazione: XV secolo d.c. Confronti: BERTI 1982, p. 182, Tav. 2, n. AA1; datazione: fine XIII-prima metà XIV secolo; luogo del rinvenimento: Montelupo (Firenze). BERTI et alii 1986, pp. 487, fig. II, n. 7; datazione: XIV secolo; luogo del rinvenimento: generica Toscana. Forma: bacili (II.2) Gruppo a: bacili con orlo arrotondato ed introflesso II.2.1 Bacile con orlo arrotondato, ingrossato e introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lisciatura; impasto: D2; periodo I, fase B, US 6788; Tav. 21; diametro 34 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. Simile in ARTHUR 1998, p.493, fig. 1, n. 1; datazione: VI secolo; luogo del rinvenimento: Napoli, Campania settentrionale. Simile, ma in acroma grezza, in CAU et alii 1997, p. 176, fig. 4; datazione: ultimo quarto del V secolo; luogo del rinvenimento: Vila-rama Tarragona (Spagna). STAFFA, 1998, p. 446, fig. 6, n. c; datazione V-metà VI secolo, Abruzzo. II.2.2 Bacile con orlo arrotondato, ingrossato e introflesso; corpo globulare schiacciato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura e lisciatura; impasto: D2; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 21; diametro 27 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Simile in BARTOLONI 1995, pp , fig. 6, n.1; datazione: metà XI-prima metà XII secolo; luogo del rinvenimento: Tarquinia. CAU et alii 1997, p. 178, fig. 6; datazione: seconda matà V-metà VII secolo; luogo del rinvenimento: Vilarama Tarragona (Spagna). II.2.3 Bacile con orlo arrotondato e introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura vicino al bordo e steccatura in prossimità del fondo; motivo inciso ad onda poco sotto l orlo; impasto: D2, D4; periodo III, fase B, US 8074; periodo VI, fase A; US 2047; Tav. 21; diametro 29 cm; datazione: X-XI secolo d.c. II.2.4 Piccolo bacile con orlo arrotondato, ingrossato, introflesso e con solcatura centrale; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lisciatura; impasto: D2; periodo IV, fase E, US 1400; Tav. 21; diametro 18 cm; datazione: residuo in stratigrafie di XII-XIII secolo d.c. II.2.5 Bacile con orlo arrotondato, leggermente ingrossato e introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuna; impasto: D2; periodo VI, fase B; US 8064; Tav. 21; diametro 22 cm; datazione: residuo in stratigrafie di XV secolo d.c. Gruppo b: bacili con orlo ingrossato, appiattito ed introflesso II.2.6 Bacile con orlo ingrossato, appiattito ed introflesso; corpo cilindrico, carenato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lisciatura; impasto: D2; periodo II, fase D, US 1989; Tav. 22; diametro 23 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Simile in ARTHUR 1998, p. 497, fig. 3, n. 2; datazione: VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Napoli, Campania settentrionale. STAFFA 1998, p. 446, figura 6, n. 23b; datazione V- metà VI secolo; luogo del rinvenimento: Abruzzo. II.2.7 Grande bacile con orlo ingrossato, appiattito ed introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura in prossimità dell orlo; impasto: D4; periodo V, fase A, US 5141; Tav. 22; diametro 36 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. II.2.8 Grande bacile con orlo ingrossato, appiattito ed introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lisciatura; impasto: D2; periodo III, fase A, US 1801; Tav. 22; diametro 29 cm; datazione: X-XI secolo d.c. CAU et alii 1997, p. 176, fig. 4; datazione: ultimo quarto del V secolo; luogo del rinvenimento: Vilarama Tarragona (Spagna). II.2.9 Grande bacile con orlo ingrossato, appiattito ed introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lisciatura; impasto: D2; periodo V, fase A, US 2074; Tav. 22; diametro 30 cm; datazione: residuo in stratigrafie di XIV secolo. Il tipo è confrontabile con esemplari databili al X-XI secolo d.c. II.2.10 Bacile con orlo ingrossato, appiattito ed introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lisciatura; impasto: D2; periodo IV, Fase C, US 1038; Tav. 22; diametro 29 cm; datazione: 117

50 Tav. 20 Acroma depurata. Scala 1:4. 118

51 residuo in stratigrafie di XII-XIII secolo. Il tipo è confrontabile con esemplari databili al X - XI secolo d.c. Gruppo c: bacili con orlo introflesso, ingrossato e orizzontale II.2.11 Grande bacile orlo introflesso, ingrossato e orizzontale; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lisciatura; impasto: D2; periodo II, fase E, US 13142; periodo III, fase B, US 1785; Tav. 22; diametro 28, 34 cm; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. CIARROCCHI et alii 1998, p. 412, fig. 12, n. 7; datazione: VII secolo; luogo del rinvenimento: Ostia e Porto (Roma). HODGES, PATTERSON 1986, p. 19, fig. 4; datazione ante 881 d.c.; luogo del rinvenimento: San Vincenzo al Volturno, Isernia. Gruppo d: bacili con orlo ogivale ed introflesso II.2.12 Grande bacile con orlo ogivale, ingrossato e introflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lisciatura; impasto: D2; periodo II, fase C, US 6134; Tav. 22; diametro 31 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Gruppo e: bacili con orlo a tesa rientrante II.2.13 Grande bacile con orlo a tesa rientrante; tipo di modellazione: tornio veloce trattamento delle superfici: lisciatura; impasto: D2; periodo III, fase B, US 1313; Tav. 22; diametro 34 cm; datazione: X-XI secolo d.c. Simile in BARTOLONI 1995, pp , fig. 6, n. 3; datazione: metà XI-prima metà XII secolo; luogo del rinvenimento: Tarquinia, Viterbo. FORME CHIUSE Forma: boccale (II.3) II.3.1 Boccale con ansa a nastro di modeste dimensioni, leggermente rialzata rispetto all orlo; l ansa incontra il corpo dell oggetto in corrispondenza della sua massima ampiezza, descrivendo un arco acuto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: il corpo è ricoperto da filettature molto fini; impasto: D2; periodo III, fase A, US 1147; periodo IV, fase C, US 1029; Tav. 23; diametro 10 cm; datazione: X-XI secolo d.c. simile in FRANCOVICH et alii 1978, p. 137, Tav. XXXVIII, n. 388; datazione: XIV secolo; luogo del rinvenimento: Prato, Palazzo Pretorio. II.3.2 Boccale con corpo piriforme; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: il corpo è completamente filettato e sopra la spalla sono presenti due fasce con motivi incisi sinusoidali; impasto: D2; periodo IV, fase B, US 1389; Tav. 23; diametro 10 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. II.3.3 Boccale con ansa a nastro di modeste dimensioni, quasi complanare all orlo e che descrive un arco acuto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo IV, fase B, E, US 1389; periodo V, fase A, US, 1324; Tav. 23; diametro 12 cm; datazione: XII-XIV secolo d.c. VANNINI 1985 (a cura di), p. 402, n. 2201; datazione: XIII secolo; luogo del rinvenimento: Pistoia, Palazzo dei Vescovi. II.3.4 Boccale con breve orlo a tesa; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo V, fase B, US 8057; Tav. 23; diametro 9 cm; datazione: XIV secolo d.c. Forma: brocca (II.4) II.4.1 Brocca trilobata con corpo segnato da ampie tracce della tornitura; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo I, fase B, US 6665; Tav. 24; diametro non id; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. simile in DE MARINIS 1977, Tav. XVI, n. 5 e 8/97821; datazione seconda metà VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Certaldo (Firenze). II.4.2 Brocca con trilobatura ottenuta per pressione dell orlo; il collo è basso e il corpo molto espanso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: la metà superiore dell oggetto è filettata e la metà inferiore è lucidata a stecca; impasto: D2; periodo II, fase C, US 6130, 6134, 6355; periodo III, fase A, US 1973; Tav. 24; diametro 12 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. DE MARINIS 1977, Tav. XVI, n. 8/97821; datazione seconda metà VI-VII secolo; luogo del rinvenimento: Certaldo (Firenze). II.4.3 Brocca con trilobatura molto accentuata; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: fine filettatura delle pareti; impasto: D2; periodo II, fase C, US 1974; periodo III, fase A, US 1801; periodo IV, fase B, US 1389; Tav. 24; diametro non id; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. II.4.4 Brocca con collo stretto e ansa a nastro complanare all orlo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuna; impasto: D2; periodo V, fase B, US 1234; impasto: D4; Tav. 24; diametro 10 cm; datazione: XIV secolo d.c. Forma: bottiglia (II.5) II.5.1 Bottiglia apoda, con ventre molto espanso e ribassato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: pareti completamente lucidate a stecca; impasto: D1; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 25; diametro fondo 13 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. 119

52 Tav. 21 Acroma depurata. Scala 1:4. 120

53 Tav. 22 Acroma depurata. Scala 1:4. 121

54 Forme chiuse ansate (II.6) II.6.1 Brocca/boccale con ansa a nastro stretto e molto spesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo I, fase B, US 6760; periodo II, fase A, C, US 6130, 6662; Tav. 25; diametro 14 cm; datazione: metà VII seconda metà VIII secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 518, n. 2; datazione VIII-X secolo; luogo del rinvenimento: Piazza Dante, Pisa. II.6.2 Brocca/boccale con larga ansa a nastro di non modesto spessore, leggermente rialzata rispetto all orlo e che descrive una curva molto ampia; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuna; impasto: D2; periodo I, fase B, US 6760; periodo II, fase D, C, US 6134; periodo IV, fase D, US 1949; Tav. 25; diametro 14 cm; datazione: metà VII-IX secolo d.c. II.6.3 Brocca/boccale con ansa a nastro di modesto spessore ed ampiezza, leggermente rialzata rispetto all orlo; tipo di modellazione: tornio veloce; impasto: D2; periodo II, fase E, US 1982; Tav. 25; diametro 13 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. II.6.4 Brocca/boccale con ansa a nastro di grandi dimensioni, leggermente rialzata rispetto all orlo; l ansa sembra descrivere un arco molto ampio e presenta, all attacco con il bordo, una solcatura trasversale; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: il corpo è ricoperto da filettature molto fini; impasto: D2; periodo III, fase A, US 1148; periodo III, fase B, US 8062; periodo IV, fase C, US 1294; periodo IV, fase D, US 5149; Tav. 25; diametro 12 cm; datazione: X-XI secolo d.c. BERTI, MENCHELLI 1998, p. 309, n. A8; datazione: prima metà XIII secolo; luogo del rinvenimento: Pisa. II.6.5 Brocca/boccale con ansa a nastro di non modesto spessore, leggermente rialzata rispetto all orlo; l ansa sembra descrivere un arco molto ampio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo IV, fase C, E, US 1073, 1087, 1367; Tav. 25; diametro 13 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. DE MARINIS 1979, p. 284, n. RP2; datazione: IX-XIII secolo; luogo del rinvenimento: Pomino in Val di Sieve (Firenze). II.6.6 Brocca con ansa a nastro orizzontale, complanare all orlo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; periodo V, fase B, US 1234; impasto: D2; Tav. 25; diametro 10 cm; datazione: XIV secolo d.c. Forma: orciolo (II.7) II.7.1 Orciolo con orlo ingrossato ed estroflesso, con insellatura interna per l alloggio di un coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D3, D2; periodo I, fase B, US 6639, 6665; periodo II, fase C, US 6130; figura: Tav. 26; diametro 24 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. II.7.2 Orciolo con orlo indistinto ed estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: motivo decorativo sinusoidale sulla superficie interna ed esterna dell orlo; impasto: D2; periodo III, fase A; US 1147; Tav. 26; diametro 17 cm; datazione: X-XI secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 514, n. 13; datazione: seconda metà X-metà XII secolo; luogo del rinvenimento: Piazza Dante, Pisa. II.7.3 Orciolo con orlo ingrossato ed estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo III, fase B, US 1891; Tav. 26; diametro 34 cm; datazione: X-XI secolo d.c. II.7.4 Orciolo con orlo ingrossato, arrotondato ed estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo IV, fase B, US 1415; Tav. 26; diametro 36 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. II.7.5 Orciolo con orlo indistinto e leggermente estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: filettatura sulle pareti del corpo e motivo decorativo sinusoidale sulla superficie interna dell orlo; impasto: D2; periodo IV, fase B, US 1415; periodo IV, fase C, US 1296; Tav. 26; diametro 14 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. II.7.6 Orciolo con orlo ingrossato ed estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo IV, fase C, E, US 1315, 1358, 1391; Tav. 26; diametro 24, 28 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. II.7.7 Orciolo con orlo estroflesso, ingrossato e arrotondato, corpo globulare; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 26; diametro 18 cm; datazione: XV secolo d.c. II.7.8 Grande orciolo con orlo ad arpione; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo VI, fase B, US 8048; Tav. 26; diametro 32 cm; datazione: XV secolo d.c. Fondi (II.8) Gruppo a: fondi lucidati a stecca. II.8.1 Fondo apodo con pareti estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lucidatura a stecca; impasto: D2; periodo I, fase B, US 6665; periodo II, fase A, C, US 6129, 6130, 6601, 6747, 1401; Tav. 27, nn. 1-4; diametro 10, 14, 15 cm; datazione: metà VII-IX secolo d.c. II.8.2 Fondo apodo di grande spessore, con pareti estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lucidatura a stecca; impasto: D2; periodo I, fase B, US 6639; periodo II, fase C, 122

55 Tav. 23 Acroma depurata. Scala 1:4. US 6425; periodo IV, fase C, E, US 6130, 1294, 1311; Tav. 27; diametro 16 cm; datazione: metà VII-IX secolo d.c. DE MARINIS 1979, p. 285, fig. 6, n. RP18; datazione: IX-XIII secolo; luogo del rinvenimento: Pomino in Val di Sieve (Firenze). II.8.3 Fondo apodo con pareti molto estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna; tipo di modellazione: tornio veloce; Trattamento delle superfici: lucidatura a stecca; impasto: D2, D3; periodo II, fase A, C, US 6130, 1982,; periodo III, fase B, US 1470; periodo IV, fase C, E, US, 1295, 1344; Tav. 27, nn. 1-2, Tav. 28, n. 3; diametro 9, 10, 11, 12, 14, 15 cm; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. II.8.4 Fondo apodo di fine spessore, con pareti estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna delle pareti; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lucidatura a stecca; impasto: D3, D2; periodo II, fase B, C, D, US 6130, 6529, 1944; periodo IV, fase E, US 1358; Tav. 28; diametro 12 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. II.8.5 Fondo apodo con pareti molto estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna delle pareti; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lucidatura a stecca; impasto: D2; periodo II, fase A, US 1982; periodo III, fase A, US1149; periodo IV, fase C, US 1294; Tav. 28; diametro 20 cm; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. 123

56 Tav. 24 Acroma depurata. Scala 1:4. 124

57 Tav. 25 Acroma depurata. Scala 1:4. 125

58 Tav. 26 Acroma depurata. Scala 1:4. 126

59 Gruppo b: fondi con pareti filettate e poi lucidate a stecca in prossimità del fondo II.8.6 Fondo apodo con pareti estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna delle pareti; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lucidatura a stecca che copre una fitta filettatura; impasto: D2; periodo I, fase B, US 6665; periodo IV, fase E, US 1311; periodo IV, fase D, US 5149; Tav. 28; diametro 16 cm; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. II.8.7 Fondo apodo, con pareti estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna delle pareti; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: la parete è coperta da una fine filettatura ad eccezione della parte più vicina al fondo dove compaiono evidenti segni di lucidatura a stecca; impasto: D2; periodo II, fase C, US 6130; periodo IV, fase B, C, US 1294, 1389; Tav. 28; diametro 12 cm; seconda metà VIII-IX secolo d.c. II.8.8 Fondo apodo, con pareti estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: la parete è coperta da una fine filettatura ad eccezione della parte più vicina al fondo dove compaiono evidenti segni di lucidatura a stecca; impasto: D2; periodo IV, fase B, E, US 1311, 1389; Tav. 28, n. 1-2; diametro 12 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. II.8.9 Fondo apodo, con pareti quasi verticali; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: la parete è coperta da una fine filettatura ad eccezione della parte più vicina al fondo dove compaiono evidenti segni di lucidatura a stecca; impasto: D2; periodo IV, fase E, US 1311; Tav. 28; diametro 6 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. Gruppo c: fondi filettati II.8.10 Fondo distinto con pareti non molto estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: pareti completamente filettate; impasto: D2; periodo III, fase B, US 1837; periodo IV, fase C, B, US 1294, 1293, 1311, 1415; Tav. 29; diametro 14, 16 cm; datazione: X - XIII secolo d.c. II.8.11 Fondo di piccole dimensioni, distinto, con pareti non molto estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna delle pareti; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: pareti completamente filettate ad eccezione di una stretta fascia contigua al fondo; impasto: D2; periodo IV, fase E, US 1311; Tav. 29; diametro 11 cm; datazione: XII-XIII secolo d.c. VALENTI 1996 (a cura di), p. 137, Tav. XIII, n.2; datazione: seconda metà IX secolo; luogo del rinvenimento: territorio settentrionale senese. Gruppi d: fondi con superfici non trattate II.8.12 Fondo apodo con pareti non molto estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna delle pareti; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2, D5; periodo II, fase A, C, periodo III, fase A, US 5204, periodo IV, fase C, E, US 1149, 1294, 1358, 1971, 6130; Tav. 29, nn. 1-2; diametro 8, 13, 18 cm; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. VALENTI 1996 (a cura di), p. 137, Tav. XIII, n. 3; datazione: seconda metà IX secolo; luogo del rinvenimento: territorio settentrionale senese; Tav. XIII, n. 1; datazione: metà VII-inizio VIII secolo; luogo del rinvenimento: territorio settentrionale senese. BRUNI 1993 (a cura di), p. 515, n. 2, datazione: X-XIV secolo; luogo del rinvenimento: Piazza Dante, Pisa. II.8.13 Fondo spesso, apodo, con pareti non molto estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna delle pareti; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D3, D2; periodo II, fase A, US 1982; periodo IV, fase E, US 1311, 1344; Tav. 29, nn. 1-2; diametro 19, 20, 22 cm; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. II.8.14 Fondo apodo con pareti estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna delle pareti; tipo di tornitura: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo II, fase C, US 6130; periodo III, fase A, US 1149; periodo IV, fase A, C, E, US 1275, 1073, 1294, 1344; periodo V, fase A, US 5159, 1052, 1340; Tav. 29, nn. 1-2; diametro 11, 16, 24 cm; datazione: seconda metà VIII- XIV secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 496, n.6, datazione: fine X-XIV e post XIV secolo; luogo del rinvenimento: Piazza Dante, Pisa. II.8.15 Fondo apodo con pareti estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna delle pareti; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: fini filettature coprono la superficie esterna della parete in maniere disomogenea; impasto: D2; periodo III, fase A, US 1147; periodo V, fase A, US 5159; Tav. 29; diametro 22 cm; datazione: X-XI secolo d.c. BRUNI 1993 (a cura di), p. 517, n.1, datazione: VIII - X secolo; luogo del rinvenimento: Piazza Dante, Pisa. II.8.16 Fondo apodo con pareti estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo IV, fase C, US 1294; periodo V, fase A, US 5159; Tav. 30; diametro 18 cm; datazione: XII-XIV d.c. FRANCOVICH, GELICHI 1980, p. 123, Tav. 25, n. 25; datazione: XII secolo; luogo del rinvenimento: cassero senese della fortezza di Grosseto. VALENTI 1996 (a cura di), p. 137, Tav. XIII, n. 6; datazione: metà VII-inizio VIII secolo; luogo del rinvenimento: Poggio Imperiale (Poggibonsi, Siena). 127

60 Tav. 27 Acroma depurata. Scala 1:4. 128

61 Tav. 28 Acroma depurata. Scala 1:4. 129

62 II.8.17 Fondo apodo, con pareti estroflesse; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo III, fase B, US 8126; Tav. 30; diametro 12 cm; datazione: XIV secolo d.c. II.8.18 Fondo apodo di grandi dimensioni, con pareti estroflesse; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo VI, fase B, US 5043, 8048; Tav. 30; diametro 16 cm; datazione: XIV-XV secolo d.c. II.8.19 Fondo apodo, abbastanza spesso e con pareti estroflesse; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D2; periodo VI, fase B, US 8052; Tav. 30; diametro 12 cm; datazione: XV secolo d.c. II.8.20 Fondo apodo di grandi dimensioni, con pareti quasi verticali; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1, D2; periodo VI, fase A, US 1312, 1318; Tav. 30; diametro 20 cm; datazione: XV secolo d.c. Forma: fuseruola (II.9) Gruppo a: fuseruole bitronconiche II.9.1 Fuseruola a sezione bitroncoconica, con superfici leggermente convesse e lisciate; foro centrale passante cilindrico; tipo di modellazione: non id; trattamento delle superfici: pareti completamente lucidate; impasto: D2; periodo III, fase B US 5182, periodo IV, fase B, C, E, US 1765, 1319, 1093; periodo V, fase A, US 5159, 8122; Tav. 30; datazione: X-XIV secolo d.c. II.9.2 Fuseruola a sezione bitroncoconica, con foro centrale passante cilindrico; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: superfici lisciate a stecca; impasto: D2; periodo IV, fase B, US 1389; Tav. 30; datazione: XII-XIII secolo d.c. II.9.3 Fuseruola a sezione bitroncoconica appuntita, con foro centrale passante cilindrico; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: D1; periodo VI, fase B, US 8014; Tav. 30; datazione: XV secolo d.c. Gruppo b: fuseruole a sezione piriforme II.9.4 Fuseruola a sezione piriforme, con foro centrale passante cilindrico; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: superfici lisciate; impasto: D2; periodo IV, fase E, US 1355; Tav. 30; datazione: XII-XIII secolo d.c. Gruppo c: fuseruole a sezione ovale, schiacciata II.9.5 Fuseruola a sezione ovale, schiacciata, con foro centrale passante cilindrico; tipo di modellazione: a mano; trattamento delle superfici: motivo fitomorfo a rametti stilizzati incisi su tutta la superficie; impasto: D1; periodo VI, fase B, US 5130; Tav. 30; datazione: XV secolo d.c. II CONCLUSIONI SINTETICHE SULL ACROMA DEPURATA Il panorama delle acrome depurate mostra una netta differenziazione dei tipi alto medievali da quelli basso medievali, già osservata per le acrome grezze. Tenendo conto delle aree geografiche con le quali è possibili stabilire confronti tipologici, risulta evidente come in tutti e quattro i periodi l ambito di diffusione dei manufatti in acroma depurata sia stato regionale toscano ed in particolare toscano settentrionale. Fanno eccezione i bacili con orlo introflesso di periodo I e II, che hanno strette analogie con esemplari provenienti dall Italia meridionale. FORME APERTE Catini I catini in acroma depurata iniziano ad essere attestati a partire dal periodo III, con il tipo con orlo estroflesso ed insellatura interna (tipo II.1.1), con quello con orlo arrotondato (II.1.2) e con quello con corpo carenato e motivo sinusoidale inciso sulla parte interna dell orlo (tipo II.1.3). Dal periodo IV i catini assumono, ad eccezione del tipo II.1.4, dimensioni minori, con prevalenza dei tipi emisferici con o senza carenatura e con orlo a tesa estroflesso (tipi II.1.5, II.1.6 e II.1.7), che hanno confronti con esemplari provenienti da Pisa, Piazza Dante, datati tra la metà del X e l inizi dell XI secolo e dalla fine del X alla metà XIII secolo 47. Spesso sulla superficie interna dell orlo degli esemplari di Montarrenti compare il motivo sinusoidale inciso. A partire dal XIV e poi nel XV secolo i catini emisferici del periodo IV sembrano cedere il posto alle forme nude della maiolica arcaica (tipi II.1.8, 10, 11, 12). Bacili con orlo introflesso I bacili con orlo introflesso e ingrossato sembrano caratterizzare soprattutto i primi tre periodi. Nel periodo I (metà VII-seconda metà VIII secolo) compaiono tipi di grandi dimensioni con orlo introflesso e arrotondato e superfici esterne filettate (tipo II.2.1). Il periodo II (seconda metà VIII-IX secolo) è quello in cui è attestato il maggior numero di varianti di questa forma ceramica che è foggiata, oltre che con orlo arrotondato ed introflesso (tipo II.2.2), anche con orlo ogivale e pareti filettate (tipo II.2.12), con orlo ingrossato e superiormente piatto e orizzontale (tipo II.2.11) e con orlo ingrossato e confluente (tipi II.2.6, 7). Nel periodo III (X-XI secolo) sono presenti alcune varianti del tipo con orlo ingrossato, appiattito ed introflesso (tipi II.2.8, 9, 10), il bacile con orlo a tesa rientrante (tipo II.2.13) e quello di grandi dimensioni con orlo arrotondato e motivo sinusoidale inciso al di sotto dell orlo (tipo II.2.3). Due frammenti di piccolo bacile, con orlo rientrante e arrotondato (II.2.4) sono stati rinvenuti anche in strati 47 BRUNI 1993 (a cura di), p. 532, n

63 Tav. 29 Acroma depurata. Scala 1:4. 131

64 Tav. 30 Acroma depurata. Scala 1:4. 132

65 N. minimo Tab. 55 Acroma depurata Catini II II II II II II II II II II II II Bacili Gruppo a II II II II II Gruppo b II II II II II Gruppo c II Gruppo d II Gruppo e II Boccali II II II II Brocche II II II II Bottiglie II Forme chiuse ansate II II II II II II Orcioli II II II II II II II II N. minimo Tab. 56 Acroma depurata Fondi lucidati a stecca II II II II II Fondi filettati e poi lucidati a stecca II II II II Fondi filettati II II Fondi con superfici non trattate II II II II II II II II II N. minimo Tab. 57 Acroma depurata Fuseruole Gruppo a II II II Gruppo b II Gruppo c II di periodo IV(XII-XIII secolo), ma si tratta di frammenti residui. Lo stesso si può di dire del tipo II.2.5. Se prendiamo in considerazione l area geografica di provenienza degli esemplari confrontabili con i bacili rinvenuti a Montarrenti, risulta evidente come essa sia circoscrivibile all Italia centro meridionale. Per il tipo con orlo appiattito, ingrossato ed introflesso di periodo II (tipo II.2.6) i confronti rimandano a contesti abruzzesi del V-VI secolo 48 e ad esemplari napoletani del VI-VII secolo 49, che però sono ingobbiati. L assenza dell ingobbio giustifica una datazione leggermente più tarda dei bacili di Montarrenti. 48 STAFFA 1998, p. 446, fig. 6, n. 23b. 49 ARTHUR 1998, p. 497, fig. 3, n

66 % Tab. 58 Acroma depurata Catini II ,3 II.1.2 6,6 II II II II II II II ,1 II ,1 II ,2 II ,1 Bacili Gruppo a II ,5 II.2.2 5,8 II.2.3 6,6 11,1 II II ,1 Gruppo b II.2.6 5,8 II.2.7 5,8 II.2.8 6,6 II ,5 II Gruppo c II ,8 6,6 Gruppo d II ,8 Gruppo e II ,6 Boccali II.3.1 6,6 4 II II ,5 II ,5 Brocche II ,2 II ,5 6,6 II.4.3 5,8 6,6 4 II ,5 Bottiglie II.5.1 5,8 Forme chiuse ansate II ,2 11,7 II ,2 11,7 4 II.6.3 5,8 II ,3 4 II II ,5 Orcioli II ,5 5,8 II.7.2 6,6 II.7.3 6,6 II II II II II % Tab.59 Acroma depurata Fondi lucidati a stecca II , ,1 II ,3 10 6,4 II ,1 9,6 II ,2 II ,1 3,2 Fondi filettati e poi lucidati a stecca II ,3 6,4 II ,4 II.8.8 6,4 II.8.9 3,2 Fondi filettati II ,1 16,1 II ,2 Fondi con superfici non trattate II ,3 9,6 II ,4 II ,1 16,1 31 II ,1 6,2 II ,2 6,2 II ,2 II II ,6 II ,3 % Tab. 60 Acroma depurata Fuseruole Gruppo a II II II ,6 Gruppo b II Gruppo c II Lo stesso ambito geografico può essere circoscritto prendendo in considerazione i confronti per il tipo II.2.2 con orlo introflesso e arrotondato. Forme simili con orlo introflesso, arrotondato o piatto, ma dipinte di rosso e con breve listello, datati alla fine IV-inizio VI secolo, provengono da una fornace scavata a Calle di Tricarico in Basilicata. Questi manufatti hanno una distribuzione ampia in tutta la Basilicata, sia costiera che interna, in Calabria, in Puglia e in Campania 50. Per il tipo II.2.7, che compare nel periodo II (seconda metà VIII-IX secolo), si trovano esemplari simili nei livelli di distruzione datati all 881 d.c. di San Vincenzo al Volturno 51. In ambito toscano esemplari di bacili con orlo introflesso arrotondato e pareti filettate sono stati trovati tra i materiali, per ora inediti, dello scavo del castello 50 DI GIUSEPPE, CAPELLI 1998, pp. 740, , HODGES, PATTERSON 1986, p. 19, fig

67 di Campiglia Marittima (Grosseto) e in quelli provenienti dalle stratigrafie alto medievali dello scavo dell Ospedale di Santa Maria della Scala a Siena, anch essi non ancora pubblicati. Risulta significativo sottolineare l affinità morfologica tra i bacili in acroma depurata e le casseruole in acroma grossolana con orlo introflesso che trovano confronti comuni, specie per le forme più antiche, nell ambito italico meridionale del V-VII secolo d.c. FORME CHIUSE Orcioli Anche negli orcioli in acroma depurata è possibile individuare un evoluzione morfologica: dal tipo con orlo molto estroflesso, arrotondato, con carenatura interna e pareti filettate (tipo II.7.1), che caratterizza il periodo I (metà VII-seconda metà VIII secolo), si passa nel periodo III (X-XI secolo) a quello di grandi dimensioni, con orlo estroflesso ingrossato (tipo II.7.3), e a quello con orlo indistinto, con motivo sinusoidale inciso sulla superficie interna del bordo (tipo II.7.2) 52. La decorazione sinusoidale ricompare anche sul tipo di orciolo di piccole dimensioni (tipo II. 7. 5) che è attestato nel periodo IV (XII-XIII secolo). A quest ultimo sono anche da riferire orcioli di grandi dimensioni con orli estroflessi ed ingrossati (tipi II.7.4 e II,7,6). A partire dal XV secolo iniziano poi a comparire tipi con orlo ad arpione (tipo II.7.8). FORME CHIUSE ANSATE Le forme chiuse ansate 53 sono attestate nei periodi I e II con il tipo con ansa spessa e stretta, quasi ovale (tipo II.6.1 che ha confronti a Pisa 54 datati VIII-X secolo), con quello con ansa a nastro (tipo II.6.2) e con quello con ansa stretta e di fine spessore (II.6.3). Osservando i fondi rinvenuti negli strati di provenienza delle anse, possiamo ipotizzare che questi oggetti avessero corpo con pareti steccate e fondo apodo di dimensioni non modeste. Nel periodo III si osserva una maggiore estroflessione dell orlo ed una più accentuata ampiezza dell arco descritto dall ansa (tipo II.6.4). Quest ultima assume notevoli dimensioni nel tipo II.6.4 che ha confronti con materiali di Pisa datati da Graziella Berti alla prima metà del XIII secolo 55 e con altri esemplari di IX- XIII secolo provenienti da un piccolo castrum della val di Sieve 56. A partire dal XIV secolo si fanno invece dominanti i tipi con ansa orizzontale, complanare all orlo (tipo II.6.6). 52 Questi tipi trovano confronti con il materiale di Pisa, Piazza Dante, datato dalla seconda metà del X alla metà del XII secolo (BRUNI 1993, p. 514, n. 13). 53 Con questo termine si vuole indicare contenitori dei quali non è possibile dare una definizione più precisa. 54 BRUNI 1993, p. 518, n BERTI 1998, pp n. A8. 56 DE MARINIS 1979, p. 284, n. RP2. Boccali I boccali sembrano caratterizzare a Montarrenti tutti i periodi, sebbene i tipi morfologicamente riconoscibili siano stati trovati a partire dal periodo III (tipo II.3.1 e tipi II.3.2, 3, 4). Questi ultimi esemplari di boccale hanno corpo piriforme completamente filettato, sul quale possono comparire motivi incisi sinusoidali, disposti su due fasce distinte. Gli orli sono estroflessi e arrotondati, mentre le anse, sempre a nastro, formano un arco acuto e vanno ad incontrare il corpo nel punto di massima espansione. Purtroppo, per il tipo di conservazione dei reperti, non è possibile stabilire se questi boccali siano dotati di becco trilobato. I confronti per i tipi di periodo IV rimandano ad esemplari rinvenuti nei saggi del Palazzo pubblico di Prato 57, datati al XIV secolo, e a tipi rinvenuti nello scavo del Palazzo dei Vescovi a Pistoia, datati al XIII secolo 58. Brocche Le brocche iniziano a comparire nel periodo I (VIIseconda metà VIII secolo) con il tipo con becco trilobato e corpo attraversato da solcature molto larghe (II.4.1), che ha un confronto generico con esemplari trovati a Poggio del Boccaccio (Certaldo ) 59 datati tra la seconda metà del VI ed il VII secolo. Nel periodo II (seconda metà VIII-IX secolo) dominano le grandi brocche dotate di becco trilobato, con parte centrale ed inferiore del corpo lucidate a stecca (tipo II.4.2). Questo tipo di contenitore, a giudicare dai fondi, sembra sia stato prodotto in varie dimensioni. I confronti rimandano sempre ad ambiti cronologici alto medievali: gli esemplari rinvenuti nello scavo del Poggio del Boccaccio (Certaldo) 60 sono datati dalla seconda metà VI al VII secolo, quelli provenienti dalle ultime fasi di frequentazione del villaggio etrusco di Montereggi 61 al VII-VIII secolo e quelli che furono rinvenuti nei saggi nel Palazzo Pubblico di Prato 62 all alto medioevo. Un secondo tipo (II.4.3), attestato dal periodo II (seconda metà VIII-IX secolo) a quello IV (XII-XIII secolo), presenta un becco con trilobatura più accentuata. Queste forme sono sempre realizzate al tornio veloce ed hanno pareti di fine spessore. A partire dal periodo V (XIV secolo) è poi attestata la grande brocca con collo alto e stretto, ed ansa a nastro orizzontale, complanare all orlo (tipo II.4.4). Bottiglie Negli strati di seconda metà VIII-IX secolo sono stati trovati frammenti pertinenti ad una bottiglia (tipo II.5.1) in acroma depurata con superficie esterna completamente lucidata a stecca. Questo trattamento delle superfici trova confronti in Toscana in una serie di 57 FRANCOVICH et alii 1978, p. 137, tav. XXXVIII, n VANNINI 1985 (a cura di), p. 402, n DE MARINIS 1977, tav. XVI, n. 5 e 8/ Ibidem, tav. XVI, n. 8/ BERTI 1985, pp FRANCOVICH et alii 1978, tav. 5/ AV, n

68 Grafico 3 boccali rinvenuti nel riempimento di un pozzo nel Palazzo dei Vescovo di Pistoia 63, datati al VII-VIII secolo. Fondi Nel periodo I e II (metà VII-IX secolo) i fondi in acroma depurata (tipi II.8.1, II.8.2, II.8.3, II.8.4, II.8.5) sono caratterizzati dalla lucidatura a stecca della superficie esterna. Gli esemplari sono tutti realizzati a tornio veloce, con pareti di fine spessore. Un confronto che richiama un tipo attestato a Montarrenti proviene da un piccolo castrum alto medievale in val di Sieve 64, datato tra il IX e il XIII secolo. Con il periodo III (X-XI secolo) la lucidatura a stecca sembra scomparire, mentre comuni si fanno i fondi apodi con superfici non trattate (tipi II.8.12, II.8.13 e II.8.15). Nel periodo IV (XII-XIII secolo) la steccatura ricompare solo nella zona prossima al fondo, mentre la parte alta delle pareti è coperta da filettature incise (tipi II.8.8 e II.8.9). In questo periodo sono attestati anche fondi con pareti completamente filettate (tipi II.8.10 e II.8.11) o prive di trattamento, a volte caratterizzati da grandi spessori (tipi II.8.14, 16). Questi ultimi tipi hanno confronti con esemplari rinvenuti nello scavo del Cassero di Grosseto 65 (tipo II.8.16), datati al XII secolo e con tipi di Pisa, Piazza Dante 66, datati dalla fine X al XIV secolo e oltre (tipo II.8.14). Con il periodo V (XIV secolo) i fondi si standardizzano nei tipi con profilo delle pareti concavo (tipi II.8.17, 18). Nel XV secolo (periodo VI), infine, le pareti dei fondi sembrano farsi sempre più verticali come nel tipo II VANNINI 1985 (a cura di), pp DE MARINIS 1979, p. 285, fig. 6, n. RP FRANCOVICH, GELICHI 1980, p. 123, tav. 25, n BRUNI 1993, p. 496, n. 6. Fuseruole Le fuseruole iniziano a comparire a Montarrenti, in stratigrafie di X-XI secolo, con il tipo II.9.1, a sezione bitroncoconica, rinvenuto all interno dell area È significativo il fatto che questo manufatto ceramico, indicatore di attività legate alla lavorazione della lana, sia attestato proprio a partire da questo momento, cioè quando l economia del villaggio sembra chiudersi verso l autosufficienza. Le fuseruole databili al XII-XIII secolo, invece, sono state rinvenute principalmente nell area sommitale, probabilmente a dimostrazione di un controllo diretto del potere signorile sulle attività di lavorazione della lana. Per quanto riguarda l aspetto formale di questo manufatto, compare ora, insieme alla fuseruola bitroncoconica, anche quella piriforme (tipo II.9.4). A partire dal XIV secolo e poi ancora nel XV secolo le attività di lavorazione della lana sembrano spostarsi nelle aree del borgo (5000 e 8000, tipo II.9.3,5). II.2.3 Acroma semidepurata (classe III) L acroma semidepurata è presente con un totale di 39 oggetti (numero minimo), del peso di 984 grammi. II CATALOGO DEGLI IMPASTI All interno di questa classe è possibile riconoscere quattro tipi di impasto: ASD1: tipo di indagine: sezione sottile (per le voci che non compaiono qui di seguito cfr. la Tab. 61); frattura: piana; colore: cuoio; durezza: molto duro. ASD2: tipo di indagine: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: a scaglie; inclusi: quar- 136

69 Tab. 61 Campione MA 714: impasto ASD1 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, calcite secondaria, feldspati, biotite, ossidi. FRAMMENTI LITICI: Siltite. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.25 mm 5-7% da spigolosa a subarrotondata Quarzo, feldspati, biotite e ossidi. SMAGRANTE 0.25<Ø<1 mm 10% da spigolosa ad arrotondata Quarzo, feldspati, siltite e ossidi. PORI 0.2<Ø<1.25 mm 3-5% prevalentemente allungata zo rotondo incolore, forma rotonda, granulometria fine, quantità poca, distribuzione irregolare; porosità: pori grossi; colore: rosso-ocra; durezza: molto duro. ASD3: tipo di indagine: sezione sottile (per le voci che non compaiono qui di seguito cfr. la tabella allegata n. 62); frattura: piana; colore: rosso ocra; durezza: molto duro. ASD4: tipo di indagine: sezione sottile (per le voci che non compaiono qui di seguito cfr. la tabella allegata n. 63); frattura: piana; colore: rosso ocra; durezza: molto duro. Risultano interessanti i dati mineralogici caratterizzanti l impasto ASD3, che contiene, come smagranti, anche elementi di origine vulcanica, che potrebbero suggerire una collocazione delle officine nell area compresa tra Roccastrada e Roccatederighi, dove peraltro sono stati individuati resti di un sito produttivo, datato all epoca altomedioevale 67. Attestazione dei singoli impasti nei vari periodi cronologici Gli impasti di acroma semidepurata, se si eccetua l ASD 4 e se si tiene conto del numero minimo di oggetti foggiati, sembrano caratterizzare i primi due periodi 68 (Tabb e grafico 3). Caratterizzazione del quadro produttivo In genere con questi tipi di impasti si foggiano brocche, boccali, catini e, nel caso dell impasto ASD3, bacili (Tabb ). Sembra comunque che si tratti di produzioni minoritarie, attestate in modestissime percentuali tra i prodotti ceramici rinvenuti nel villaggio. 67 GUIDERI 2000, p Il frammeno presente in periodo IV è molto probabilmente residuo. II CATALOGO DELLE FORME DELL ACROMA SEMIDEPURATA (III) FORME APERTE Forma: bacile (III.1) III.1.1 Bacile con orlo introflesso, obliquo e piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; impasto: ASD3; trattamento delle superfici: nessuno; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 31; diametro 29 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Forma: catino (III.2) III.2.1 Catino con orlo estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: ASD1; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 31; diametro 28 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. III.2.2 Grande catino con orlo arrotondato, ingrossato e estroflesso, con insellatura interna per l alloggio di un coperchio; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: nessuno; impasto: ASD3; periodo II, fase C, US 6130; Tav. 31; diametro 44 cm; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Fondi steccati (III. 3) III.3.1 Fondo apodo con pareti molto estroflesse; evidenti segni della tornitura sulla superficie interna; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: lucidatura a stecca; impasto: ASD1, ASD3; periodo I, fase B, US 6757, periodo II, fase A, C, US 6130, 6601; Tav. 31, nn. 1-2; diametro 15, 17 cm; datazione: metà VII-IX secolo d.c. II CONCLUSIONI SINTETICHE SULL ACROMA SEMIDEPURATA Fondi I fondi in acroma depurata sono attestati nel periodo I e II (metà VII-IX secolo) con pareti molto sottili, estroflesse e con superfici completamente steccate (tipo III.3.1). 137

70 Tab. 62 Campione MA 715: impasto ASD3 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, feldspati, muscovite, biotite, ossidi e minerali opachi (molti). FRAMMENTI LITICI: Metarenite, quarzo microcristallino. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3 mm 10-15% da spigolosa ad arrotondata Quarzo, feldspati, muscovite, biotite, ossidi, minerali opachi, metarenite e quarzo microcristallino. SMAGRANTE 0.3<Ø<1.25 mm 10-15% da spigolosa ad arrotondata Quarzo, feldspati, minerali opachi, metarenite, quarzo microcristallino e ossidi. PORI 0.3<Ø<1 mm 3% da arrotondata ad allungata Tab. 63 Campione MA 732: impasto ASD4 TESSITURA: IATALE FASI MINERALOGICHE: Quarzo, calcite, calcite secondaria, feldspati, muscovite, biotite, ossidi. FRAMMENTI LITICI: Metarenite, arenaria, plaghe di serpentino. MATRICE: ARGILLOSA SCHELETRO 0.1<Ø<0.3mm 7% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati, arenarie, calcite secondaria, metarenite, muscovite, biotite e ossidi. SMAGRANTE 0.3<Ø<1.75 mm 10-15% da subarrotondata ad arrotondata Quarzo, feldspati, arenarie, plaghe di serpentino, calcite, metarenite, ossidi. PORI 0.1<Ø<2.5 mm 5-7% da allungata ad arrotondata N.minimo Tab. 64 ASD ASD ASD ASD TOT % Tab. 65 ASD1 13,3 18,2 0,0 0,0 ASD2 33,3 36,4 100,0 0,0 ASD3 53,3 45,5 0,0 0,0 ASD4 0,0 0,0 0,0 100,0 TOT Peso in grammi Tab. 66 ASD ASD ASD ASD TOT % Tab. 67 ASD1 9,4 25,9 0,0 0,0 ASD2 28,6 74,1 100,0 0,0 ASD3 62,0 0,0 0,0 0,0 ASD4 0,0 0,0 0,0 100,0 TOT

71 ASD1 N. minimo Tab. 68 Forme chiuse 1 Boccali 1 Brocche Boccali/brocche 1 Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini 1 Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT 1 3 ASD1 % Tab. 69 Forme chiuse 33,3 Boccali 100 Brocche Boccali/brocche 33,3 Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini 33,3 Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT Catini I catini in acroma semidepurata sono presenti solo nel periodo II (seconda metà VIII-IX secolo), con due varianti tipologiche: con orlo estroflesso e arrotondato di grandi dimensioni e con orlo estroflesso ed indistinto (tipo III.2.1, 2). Bacili I bacili con orlo introflesso, in acroma semidepurata, sono attestati solo nel periodo II (seconda metà VIII- IX secolo) con il tipo III.1.1. II.2.4 Motivi decorativi Il panorama dei motivi decorativi presenti sui manufatti ceramici acromi rinvenuti nel castello è molto povero e in pratica ridotto all onda incisa, singola o multipla. ASD2 Tab. 70 N. minimo Forme chiuse 4 2 Boccali 1 Brocche 1 Boccali/brocche Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT 4 4 ASD2 % Tab. 71 Forme chiuse Boccali 25 Brocche 25 Boccali/brocche Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT ASD3 N. minimo Tab. 72 Forme chiuse 5 7 Boccali Brocche Boccali/brocche Bottiglie Orcioli 1 Forme aperte Bacili 1 Catini 1 Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT

72 Tav. 31 Acroma demidepurata. Scala 1:4. Nel periodo altomedievale, fino al X-XI secolo, non di rado compaiono onde caratterizzate da un andamento irregolare, mentre, nel bassomedioevo si fanno comuni onde più simmetriche, racchiuse in fasce orizzontali, e spesso incise con strumenti a forma di pettine. Tipo a. Motivo decorativo ad onde di diversa grandezza che si intersecano; periodo I, fase B, US 6787; Tav. 32; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. Tipo b. Motivo decorativo ad onde ripetute con vertice inferiore acuto; periodo II, fase B e C, US 1975, 6130; Tav. 32; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Tipo c. Motivo decorativo sinusoidale ripetuto su tre fasce; periodo II, fase E, US 6302; Tav. 32; datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. Tipo d. Motivo ad onde irregolari inciso; periodo III, fase B, US 8062; Tav. 32; datazione: X-XI secolo d.c. 140

73 ASD3 % Tab. 73 Forme chiuse 83,3 77,8 Boccali Brocche Boccali/brocche Bottiglie Orcioli 16,7 Forme aperte Bacili 11,1 Catini 11,1 Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT ASD4 N. minimo Tab. 74 Forme chiuse 1 Boccali Brocche Boccali/brocche Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT 1 ASD4 % Tab. 75 Forme chiuse 100 Boccali Brocche Boccali/brocche Bottiglie Orcioli Forme aperte Bacili Catini Catini/coperchi Ciotole Colini Coperchi Altro Fuseruole TOT 100 Tipo e. Motivo decorativo sinusoidale ripetuto su due fasce con orientamento opposto; periodo IV, fase E, US 1358; Tav. 32; datazione: XII-XIII secolo d.c. Tipo f. Motivo ad ampia onda singola; periodo V, fase A, B, US 8057, 8070, 1005; Tav. 32; datazione: XIV secolo d.c. Tipo g. Motivo ad onda inciso a pettine al di sotto di una filettatura orizzontale; periodo V, fase B, periodo VI, fase A,B, US 1193, 1005, 8048; Tav. 32; datazione: XIV-XV secolo d.c. Tipo h. Motivo ad onda inciso con pettine a due punte entro una fascia definita da linee incise ed orizzontali; periodo V, fase B US 5043, periodo VI, fase B; Tav. 32; datazione: XIV secolo d.c. II.2.5 Ingobbiata di rosso (classe IV) L ingobbiata di rosso è presenti nei contesti stratigrafici del castello di Montarrenti con un totale di 1 frammento, del peso di 10 grammi, pertinente ad una ciotola con orlo leggermente introflesso e breve listello. La ridotta quantità e l estremo grado di frammentarietà del reperto ceramico non permettono di elaborare considerazioni particolari su questa classe ceramica. II CATALOGO DEGLI IMPASTI L ingobbiata di rosso è caratterizzata da un solo tipo di impasto: IR1: tipo di indagine: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: piana; inclusi: assenti; porosità: pori assenti; colore: arancio; durezza: tenero. II CATALOGO DELLE FORME DELLE INGOBBIATE DI ROSSO (IV) FORME APERTE Forma: ciotola (IV.1) IV.1.1 Ciotola con orlo leggermente introflesso e breve listello, posto in corrispondenza della massima espansione del corpo; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: ingobbio rosso esterno ed interno; impasto: IR1; periodo I, fase I, US 1049; Tav. 33; diametro 18 cm; datazione: VIprima metà VII secolo d.c. II CONCLUSIONI SINTETICHE SULL INGOBBIATA DI ROSSO Difficile è discutere su una classe che è presente in tutte le aree scavate con un solo frammento. Il tipo rinvenuto può essere datato al VI-prima metà VII secolo, richiamando tipi tardi di contenitori caratterizzati dal listello. 141

74 N. minimo Tab. 76 Acroma semidepurata PI PII PIII PIV Casseruole III Catini III III N. minimo Tab. 77 Acroma semidepurata PI PII PIII PIV Fondi III % Tab. 78 Acroma semidepurata PI PII PIII PIV Casseruole III ,3 Catini III ,3 III ,3 % Tab. 79 Acroma semidepurata PI PII PIII PIV Fondi III N. minimo Tab. 80 Acroma depurata Motivi decorativi a 1 b 2 c 1 d 1 e 1 f 2 g 1 2 h 1 2 % Tab. 81 Acroma depurata Motivi decorativi a 100 b 66,6 c 33,3 d 100 e 100 f 50 g h oggetti (numero minimo) del peso totale di 9256 grammi, rinvenuti in stratigrafie di periodo V e VI. Tav. 32 Motivi decorativi. Scala 1:4. II.2.6 Maiolica arcaica (classe V) La maiolica arcaica è presente nei contesti stratigrafici del castello di Montarrenti con un totale di 218 II CATALOGO DEGLI IMPASTI Le forme in maiolica arcaica rinvenute nelle stratigrafie del castello di Montarrenti sono foggiate con un singolo impasto: MA1: tipo di indagine: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: leggermente granulosa; inclusi: rari granuli di quarzo incolore, tondo, granulome- 142

75 Tav. 33 Ingobbiata di rosso. Scala 1:4. tria fine, quantità pochissimo, distribuzione casuale; porosità: pori piccoli; colore: arancione; durezza: duro. Identificazione dei centri di produzione Per l identificazione dei centri di produzione, si rimanda alle conclusioni su questa classe ceramica, dove, comunque, le considerazioni fatte si basano esclusivamente sui confronti bibliografici, non essendo state realizzate analisi delle sezioni sottili nè altri tipi di indagini più approfondite. II CATALOGO DELLE FORME DELLA MAIOLICA ARCAICA FORME APERTE Forma: catino (V.1) V.1.1 Catino con bordo ingrossato e leggermente estroflesso tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno e vetrina giallastra esterna; impasto MA1; periodo V, fase B, US 1160, 1234; Tav. 34; diametro 24, 34 cm; datazione: XIV secolo d.c.. Simile in CUCINI, PAOLUCCI 1985, p. 467, fig. 10, n. 1; datazione: metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: San Galgano (Siena) VALENTI 1995, p. 165, tav. CIV, n. 4; datazione fine XIII-inizio XIV secolo; luogo del rinvenimento: Chianti senese (Valcortese Castelnuovo Berardenga). V.1.2 Catino con bordo a nastro convesso, orlo arrotondato, cavità emisferica, piede a disco con orlo marcato, fondo piano; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo V, fase A, B, US 1098, 1137, 1186, 1198, 1202, 1205, 1234; periodo VI, fase A, B, US 1167, 1191, 1005, 1280, 1287, 1312, 5043, 4130, 8014, 8039, 8064; Tav. 34; diametro 24, 26 cm; datazione: XIV-XV secolo d.c. (Fig. 68). FRANCOVICH 1982a, B.1.1, p. 131; datazione: seconda metà XIV-seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena, San Galgano (Siena). LUNA 1999, p. 417, catino 16, tav. II, n. 16; datazione: seconda metà XIV-seconda metà XV secolo d.c.; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). GELICHI 1978, p. 54, fig. 2, n. 9: prima metà XV secolo d.c.; luogo del rinvenimento: Buriano (Grosseto). Forma: ciotola (V.2) V.2.1 Riconducibile alla forma della ciotola emisferica con piede a disco ed orlo piatto a tesa, leggermente pronunciato all esterno; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo V, fase A, US 1299, 8070; Tav. 34; diametro 13 cm; datazione: XIV secolo d.c. FRANCOVICH 1982, B.7.1, p. 134; datazione: prima metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada del Nicchio (Siena), Fortezza Medicea di Grosseto, Badia al Fango (Grosseto). V.2.2 Ciotola troncoconica carenata, con bordo verticale e orlo piatto e ingrossato. Parete sagomata a listelli; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo V, fase A, US 8070; tav. 34; diametro 17 cm; datazione: XIV secolo d.c. V.2.3 Ciotola con bordo a nastro convesso distinto superiormente e inferiormente, orlo arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo V, fase A, US 1074; Tav. 34; diametro 16 cm; datazione: XIV secolo d.c. VALENTI 1995, p. 165, Tav. CV, n. 8; datazione XIV secolo; luogo del rinvenimento: Chianti senese (Valcortese Castelnuovo Berardenga). V.2.4 Grande ciotola con bordo distinto dalla parete, orlo appuntito, cavità emisferica, parete esterne a listelli; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marronegiallastra; impasto MA1; periodo V, fase A, US 1064; Tav. 34; diametro 22 cm; datazione: XIV secolo d.c. Simile a LUNA 1999, p. 418, Tav. II, n. 23; datazione: seconda metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). V.2.5 Ciotola troncoconica, con bordo esterno ingrossato, ma non distinto dalla parete ed orlo arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo V, fase B, 143

76 Tav. 34 Maiolica arcaica. Scala 1:4. 144

77 US1218; Tav. 34; diametro 16 cm; datazione: XIV secolo d.c. LUNA 1999, p. 418, ciotola 16.3, Tav. II, n. 16.3; datazione: seconda metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). V.2.6 Ciotola troncoconica con piede rilevato, bordo esterno ingrossato a nastro convesso, distinto dalla parete ed orlo arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo VI, fase A, US 1143; periodo V, fase B, US 1221; Tav. 34; diametro 28 orlo, 12 cm fondo; datazione: XIV- XV secolo d.c. Questa forma è ampiamente documentata a Siena con scarti d uso e di fornace (Fig. 69). FRANCOVICH 1982a, B.1.2, p. 132; luogo del rinvenimento: Siena. V.2.7 Ciotola con bordo esterno sagomato a listelli, orlo arrotondato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 34; diametro 18 cm; datazione: XV secolo d.c. Simile a LUNA 1999, p. 418, ciotolone 17.2, tav. II, n. 16.3; datazione: seconda metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). V.2.8 Grande ciotola con corpo troncoconico carenato e bordo estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 35; diametro 24 cm; datazione: XV secolo d.c. CUCINI, PAOLUCCI 1985, p. 466, fig. 9, n. 8; datazione: seconda metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: San Galgano (Siena). V.2.9 Fondo con fori di sospensione riconducibile alla forma del ciotolone con piede ad anello e corpo emisferico; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo VI, fase B, US 8048; Tav. 35; diametro 10 cm; datazione: XV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, B.3.1,2, p. 133; datazione: seconda metà XIV secolo-seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada del Nicchio (Siena), contado senese e area maremmana. Forma: rinfrescatoio (V.3) V.3.1 Rinfrescatoio con orlo ad arpione ansato e con parete carenata; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno, vetrina esterna marrone-giallastra; impasto MA1; periodo V, fase B, US 1248; periodo VI, fase A, US 1005; Tav. 35; diametro 34 cm; datazione: XIV-XV secolo d.c. La foggia dell orlo e la carenatura della parete rimandano ad esemplari di Volterra: PASQUINELLI 1987, p. 47, tav. IX, n. 6; datazione: metà XIV-XV secolo; luogo del rinvenimento: Volterra. VALENTI 1995, p. 165, tav. CIV, n. 6; datazione fine XIII-inizio XIV secolo; luogo del rinvenimento: Chianti senese (Valcortese Castelnuovo Berardenga). FORME CHIUSE Forma: boccale (V.4) V.4.1 Riconducibile alla forma del boccale trilobato con corpo cilindriforme leggermente bombato e rastremato verso l alto, ansa a sezione ellittica e fondo piano; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto esterno e vetrina marrone interna e sulla parte inferiore esterna; impasto MA1; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 35; diametro fondo 10 cm; datazione: fine XIII-XV secolo d.c. La forma, poco conosciuto in Toscana e documentata nel Lazio, è attestata a Siena dall esemplare trovato nel pozzo della Civetta e dagli scarti di fornace provenienti da Villa Chigi e dal giardino dell Ospedale della Scala. FRANCOVICH 1982a, A.2.1, p. 124; luogo del rinvenimento: Villa Chigi, giardino dell Ospedale della Scala, Contrada della Civetta (Siena), Montalcino e Grosseto, Tuscania. LUNA 1999, p , boccale 1, tav. 1, n. 1; datazione: ultimi decenni XIII-prima metà XIV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). V.4.2 Riconducibile alla forma del boccale con piede svasato, corpo ovoide, bocca trilobata; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto esterno, vetrina marrone interna e sulla parte inferiore esterna; impasto MA1; periodo V, fase A, US 1074; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 35; diametro fondo 8, 10 cm; datazione: XIV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, A.1.1, A.1.2, pp ; luogo del rinvenimento: S. Marta, Follonica e S. Galgano (Siena); Contrada del Nicchio, giardino di Sant Agostino (Siena); Montalcino; Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Liguria e Veneto. LUNA 1999, pp , boccale 3, tav. 1, n. 3; datazione: ultimi decenni XIII-seconda metà XIV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). V.4.3 Riconducibile alla forma del boccale con bocca trilobata, corpo ovoide espanso, ansa a sezione ellittica, piede svasato e fondo piano; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto esterno, vetrina marrone interna e sulla parte inferiore esterna; impasto MA1; periodo V, fase A, US 8070; periodo V, fase B, US 1234, 8057; Tav. 35; diametro fondo 8, 10 cm; datazione: XIV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, A.1.1, p. 123; luogo del rinvenimento: S. Marta, Follonica e S. Galgano (Siena); Con- 145

78 Tav. 35 Maiolica arcaica. Scala 1:4. 146

79 Fig. 68 Catino in maiolica arcaica (XV secolo d.c.). trada del Nicchio, giardino di Sant Agostino (Siena); Montalcino; Umbria, Lazio, Emilia-Romagna, Liguria e Veneto. LUNA 1999, pp , boccale 3.2, tav. 1, n. 3.2; datazione: ultimi decenni XIII-seconda metà XIV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). VANNINI 1985 (a cura di), p. 494, n. 2464: tardo XIIIprima metà XIV secolo d.c.; luogo del rinvenimento: Palazzo dei Vescovi (Pistoia). V.4.4 Variante della forma del boccale con piede svasato, corpo ovoide, bocca trilobata; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto esterno, vetrina marrone interna e sulla parte inferiore esterna; impasto MA1; periodo V, fase A-B, US 1166, 1240, 1204, 1074; periodo VI, fase A, B, US 1005, 1288, 1312, 8064; Tav. 35; diametro fondo 10, 12, 16 cm; datazione: XIV-XV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, A.1.3, p. 123; luogo del rinvenimento: S. Marta, Follonica e S. Galgano (Siena); Contrada del Nicchio, giardino di Sant Agostino (Siena); Montalcino; Umbria, Lazio, Emilia-Romagna, Liguria e Veneto. LUNA 1999, pp , boccale 3.3, Tav. 1, n. 3.2; datazione: ultimi decenni XIII-seconda metà XIV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). VANNINI 1985 (a cura di), p. 493, n. 2465; luogo del rinvenimento: Palazzo dei Vescovi (Pistoia). V.4.5 Riconducibile alla forma del boccale con piede a disco, corpo ovoide e bocca trilobata; trattamento delle superfici: smalto esterno e vetrina marrone interna e sulla parte inferiore esterna; tipo di modellazione: tornio veloce; impasto MA1; periodo V, fase A, B, US 1247, 1258, 1299, 1166, 1186, 1193, 1198, 1204, 1218, 1222, 1229, 1235, 1248, 1098; periodo VI, fase A, B, US 1005, 1167, 5130, 8064; Tav. 35; diametro fondo 6, 8, 10 cm; datazione: XIV-XV secolo d.c. FRANCOVICH 1982, A.4.1, p. 126; luogo del rinvenimento: S. Marta, San Galgano e Contrada del Nicchio (Siena), Montalcino, Grosseto, area maremmana, Arezzo. Fig. 69 Ciotola in maiolica arcaica (XV secolo d.c.). LUNA 1999, pp , boccale 4, tav. 1, n. 4; datazione: ultimi decenni XIII-prima metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). Anse (V.5) V.5.1 Ansa a bastoncello smaltata; impasto MA1; periodo V, fase A, B, US 1196, 1234, 8057; periodo VI B, US 8064; Tav. 35; datazione: XIV secolo d.c. V.5.2 Ansa a nastro smaltata; impasto MA1; periodo V, fase A, B, US 1202, 8070; Tav. 35; datazione: XIV secolo d.c. V.5.3 Ansa a bastoncello schiacciato, smaltata; impasto MA1; periodo V, fase B, US 1166, 1219; Tav. 35; datazione: XIV-XV secolo d.c. V.5.4 Ansa a doppio bastoncello, smaltata; impasto MA1; periodo V, fase A, B, US 1198, 1204, 1240, 1247; periodo VI, fase A, B, US 1005, 8064; Tav. 35; datazione: XIV-XV secolo d.c. MOTIVI DECORATIVI Motivi principali (V.d) FORME APERTE MA a Motivo centrale a raggiera in bruno di manganese; forme associate: generica forma aperta; periodo V, fase B, US 1248; Tav. 36; datazione: XIV secolo d.c. MA b Motivo composto da quattro foglie lanceolate (foglie di ulivo) poste in croce, delimitate in bruno e riempite in verde. Nei quattro settori di risulta sono rispettivamente fiori trilobati e schematizzati in alto e brevi tratti in bruno in basso; forme associate: catino V.1.2, ciotola V.2.6; periodo VI, fase A, US 1143; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. Il motivo, che compare solo su forme aperte, oltre ad essere diffuso nei repertori degli ateliers senesi e del contado, compare anche in ambiente valdarnese. FRANCOVICH 1982a, n. M.I.4, p. 141; luogo del rinvenimento: Siena, contado senese e area valdarnese. LUNA 1999, p. 419, a. 10, tav. III, n. 10; datazione: seconda metà XIV-seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). 147

80 Tav. 36 Maiolica arcaica. Scala 1:4. 148

81 N. minimo Tab. 82 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Catini V V Ciotole V V V V V V V V V Rinfrescatoi V Boccali V V V V V % Tab. 83 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Catini V.1.1 5,5 V.1.2 6,2 16,6 33,3 46,1 Ciotole V ,5 V.2.2 6,2 V.2.3 6,2 V.2.4 6,2 V.2.5 2,7 V ,1 44,4 V.2.7 7,6 V.2.8 3,8 V.2.9 3,8 Rinfrescatoi V.3.1 2,7 3,7 Boccali V.4.1 3,8 V.4.2 6,2 3,8 V.4.3 6,2 11,1 V ,3 11,1 15,3 V ,6 7,4 15,3 Totale MA c Foglie cuoriformi campite in verde, con profilo in bruno; forme associate: catino V.1.2; periodo VI, fase B, US 8014; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, n. 31, p. 285; luogo del rinvenimento: S. Marta (Siena). MA d Foglie campite in verde, con profilo in bruno ai vertici di un motivo a stella centrale, sempre in verde; forme associate: catino V.1.2; periodo VI, fase B, US 8048; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. MA e Motivo a nodo con croce a punte tondeggianti centrale, su fondo verde ramina; forme associate: generica forma aperta; periodo VI, fase B, US 8048; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. MA f Croce campita in verde su fondo bianco; forme N. minimo Tab.84 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Anse V V V V % Tab. 85 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Anse V , V ,3 12,5 V V ,3 37, N. minimo Tab. 86 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Decori Motivi centrali Forme aperte associate: generica forma aperta; periodo VI, fase B, US 8048; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. FORME CHIUSE MA g Motivo a medaglioni con croce inscritta e tagliata da quattro tratti ondulati: generica forma chiusa; periodo V, fase A, periodo VI, fase B, US 8064, 8070; Tav. 36; datazione: XIV secolo d.c. MA h Serie di motivetti circolari concentrici risparmiati e contornati in verde ramina (pigna); forme associate: generica forma chiusa; periodo V, fase B, US 8057; Tav. 36; datazione: XIV secolo d.c. CAPPELLI 1990, pp. 337, p. 349 tav. VI: prima metà XIV secolo; luogo del rinvenimento: sede della Contrada della Civetta, Siena. MA i Foglie lanceolate verticali campite in verde ramina, alternate a motivi sinusoidali in bruno; forme associate: generica forma chiusa; periodo V, fase A, US 8070; periodo VI, fase B, US 5043; produzione: forse aretina; Tav. 36; datazione: XIV-XV secolo d.c. FRANCOVICH, GELICHI 1983, p. 57, n. 9, Tav. VIII, n. 9; datazione: prima metà del XV secolo; luogo del rinvenimento: Arezzo. MA l Volatile con becco appuntito, campito in verde ramina con contorno in bruno di manganese; forme associate: generica forma chiusa; periodo VI, fase A, US 1173; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. Simile a LUNA 1999, p. 422, c.3, Tav. V, n. 3; datazione: XIV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). MA m Croce potenziata in bruno di manganese su fondo bianco; forme associate: generica forma chiusa; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. 149

82 N. minimo Tab. 87 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Decori Motivi centrali Forme chiuse g 1 h 1 1 i 1 1 l 1 m 1 N. minimo Tab. 88 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Decori Sequenze secondarie a 1 b 1 c 1 d 1 e f 1 g 1 h 1 i 1 % Tab.89 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Decori Motivi centrali Forme aperte a 100 6,25 b 100 c 75 d 6,25 e 6,25 f 6,25 % Tab.90 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Decori Motivi centrali Forme chiuse g h i l 100 m 25 % Tab.91 Maiolica arcaica PV, fase A fase B PVI, fase A fase B Decori Sequenze secondarie a 16,6 b 16,6 c 16,6 d 16,6 e 33, ,6 f 9 g 9 h 9 i 9 Sequenze secondarie (V.ds) MA a (s) Rondini stilizzate in bruno di manganese all interno di un graticcio in ramina; forme associate: generica forma chiusa; periodo V, fase A, US 1074; Tav. 36; datazione: XIV secolo d.c. BOLDRINI, RONCAGLIA 1984, p. 270, n. 10; datazione: prima metà del XIV secolo; luogo del rinvenimento: Montarrenti (Siena). MA b (s) Serto ondulato con fiori trilobati; forme associate: generica forma chiusa; periodo V, fase A, US 1247; Tav. 36; datazione: XIV secolo d.c. Diffusione: area senese, maremmana, fiorentina. FRANCOVICH 1982a, S.II.5, p. 146; luogo del rinvenimento: Siena, contado senese, area fiorentina e maremmana. Ma c (s) Descrizione: registro orizzontale con serto ondulato e motivi vegetali stilizzati; forme associate: generica forma chiusa; periodo V, fase A, US 8070; Tav. 36; datazione: XIV secolo d.c. LUNA 1999, p. 423, d.13, tav. VI, n. 13; datazione: XIV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). Ma d (s) Motivo a foglia di quercia campita in verde con contorno in bruno; forme associate: generica forma chiusa e catini; periodo V, fase A, B, US 8070; Tav. 36; datazione: XIV secolo d.c. Ma e (s) Descrizione: registro orizzontale bordato in bruno con treccia in verde ramina; forme associate: forme chiuse, forme aperte generiche e catini V.1.2; periodo V, fase A, B, US 1098, 1205, 1221, 1248, 8065; periodo VI, fase A, B, US 1005, 1280, 5043, 5130, 8064; Tav. 36; datazione: XIV-XV secolo d.c. LUNA 1999, p. 423, d.9, tav. VI, n. 9; datazione: questa sequenza sembra accompagnare soprattutto i motivi principali caratteristici della prima fase di produzione (prima metà XIV secolo); periodo, fase, US; Tav. 36; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). Ma f (s) Serto ondulato con fiori monolobati; forme associate: generica forma aperta; periodo VI, fase B, US 8048; diffusione: area senese, maremmana, fiorentina; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. Simile a LUNA 1999, p. 423, d.6, tav. VI, n. 6; datazione: XV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada della Civetta (Siena). Ma g (s) Motivetti a S in bruno, ribaltata entro due fasce in verde profilate sempre in bruno; forme associate: generica forma chiusa; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. Ma h (s) Motivo ad onda in bruno entro due fasce in verde, profilate in bruno; forme associate: generica forma chiusa; periodo VI, fase B, US 8064; Tav. 36; datazione: XV secolo d.c. 150

83 II CONCLUSIONI SINTETICHE SULLA MAIOLICA ARCAICA Il vasellame da mensa in maiolica arcaica inizia a comparire a Montarrenti già con prodotti databili tra la fine del XIII e il XIV secolo: si tratta di boccali con corpo cilindriforme e fondo piano (tipo V.4.1), con smalto esterno e vetrina interna, confrontabili con esemplari rinvenuti nel centro urbano di Siena (Contrada della Civetta, giardino del Santa Maria della Scala e Villa Guinigi), a Montalcino, a Grosseto e nel Lazio. Il panorama delle forme aumenta nel pieno XIV secolo (periodo V). Tra i boccali sono dominanti i tipi con piede svasato e corpo ovoide, con smalto esterno e vetrina marrone-giallastra che copre la superficie interna e la parte inferiore esterna degli oggetti (tipi V.4.2, 3, 4). Non mancano esemplari con piede a disco, che continuano ad essere attestati anche nel XV secolo (tipo V.4.5). Le anse riferibili a questi boccali sono del tipo a bastoncello per gli esemplari di XIV secolo (tipo V.5.1). Per i tipi attestati anche nel XV secolo abbiamo invece anche anse a nastro stretto e a doppio bastoncello (V.5.3, 4). Più vasto è il repertorio delle forme aperte in maiolica arcaica, che comprende catini, ciotole e rinfrescatoi, tutti caratterizzati dall invetriatura esterna e dallo smalto interno. Tra i catini compare il tipo con bordo ingrossato e leggermente estroflesso (tipo V.1.1), che ha confronti con esemplari trovati a San Galgano (Siena) e nel Chianti senese (Valcortese-Castelnuovo Berardenga), databile al XIV secolo, e il tipo, molto diffuso in area senese e grossetana tra il XIV e il XV secolo, con bordo a nastro convesso, orlo arrotondato, cavità emisferica e piede a disco con orlo marcato (tipo V.1.2). Numerose sono poi le varianti morfologiche delle ciotole. Tra i tipi di XIV secolo troviamo quello con orlo leggermente pronunciato all esterno (IV.2.1), quello troncoconico carenato, con bordo verticale e orlo piatto e ingrossato (tipo V.2.2), quello con bordo a nastro convesso, distinto superiormente e inferiormente, e con orlo arrotondato (tipo V.2.3), quello con bordo distinto dalla parete, orlo appuntito, cavità emisferica e parete esterna a listelli (tipo V.2.4) e, infine, quello troncoconico con orlo esterno ingrossato, ma non distinto dalla parete, e bordo arrotondato (tipo V.2.5). In generale, a Montarrenti, nel XIV secolo, le forme chiuse (65,8%) dominano su quelle aperte (34,2%), dato questo che conferma quanto documentato anche per molti altri contesti toscani (Tabb e grafico 4). Maiolica arcaica N. minimo PV PVI Tab. 92 PV: Forme aperte Forme chiuse % PV PVI Tab. 93 PV: PVI: Forme aperte 31,5 0,9 0 1,9 32,6 1,1 5,6 14,6 Forme chiuse ,8 21,3 0 6,7 18 Osservando poi la distribuzione del vasellame in maiolica arcaica (grafico 4) si nota come, nel corso del Trecento, questa classe sia attestata in percentuale maggiore (94,5%) nei depositi dell area sommitale della collina, che non a caso era di proprietà di Giovanni Meschiati, membro della ricca famiglia Petroni di Siena e maggiore possidente del castello. Quanto detto mostra come, specie nella prima metà del secolo, i prodotti in maiolica arcaica fossero considerati ancora oggetti di pregio, usati dai ceti più abbienti e poco diffusi tra i contadini che abitavano il borgo. Passando al XV secolo, osserviamo la comparsa nel castello di nuovi tipi, con un incremento deciso delle forme aperte rispetto a quelle chiuse (Tabb e grafico 4). La percentuale di maiolica arcaica attestata nel borgo sale, rispetto al periodo precedente, dall 5,5% fino al 46% del totale dei prodotti di questa classe rinvenuti nel castello, suggerendo una diffusione abbastanza capillare di questo tipo di vasellame, divenuto ormai di uso comune anche tra i contadini. Se si osserva poi dove arrivano le nuove forme aperte e chiuse, pienamente quattrocentesche, ci si accorge che queste sono tutte attestate nella parte bassa della collina e in particolar modo nell area 8000, dove la casa scavata sembra in uso fino alla fine del secolo. Quanto detto sta ad indicare che i prodotti in maiolica arcaica non giungono più su esclusiva richiesta di chi detiene il potere o la ricchezza, ma piuttosto per rispondere alla domanda di tutti gli abitanti del castello. Tra i nuovi tipi in maiolica arcaica compaiono la ciotola con bordo esterno sagomato a listelli e orlo arrotondato (tipo V.2.7) e quella con corpo troncoconico carenato e bordo estroflesso (tipo V.2.8). Le stratigrafie di periodo VI hanno restituito anche un fondo di forma aperta con fori di sospensione (tipo V.2.9), che sembra plausibile ricondurre al tipo di ciotolone con piede ad anello e corpo emisferico, rinvenuto nella Contrada del Nicchio (Siena) e in area maremmana, datato tra la seconda metà del XIV e la seconda metà del XV secolo. 151

84 Forme aperte Forme chiuse ,5 32, , , ,7 5,6 2,8 1,9 0,9 1, PV: PVI: Grafico 4 Anche i confronti morfologici dei tipi ceramici di XV secolo rimandano tutti a forme rinvenute a Siena o, più in generale, nella Toscana meridionale. Infine, tra i tipi che oscillano tra il XIV e il XV secolo si trova il grande rinfrescatorio ansato con orlo ad arpione, comparabile, oltre che con esemplari del Chianti senese, anche con tipi rinvenuti a Volterra. Per quanto riguarda i motivi decorativi è possibile distinguere, specie tra quelli principali, i tipi trecenteschi da quelli quattrocenteschi. Relativamente alla forme aperte, nel XIV secolo compare il motivo a raggiera in bruno (tipo a), mentre nel XV secolo sono attestate le decorazioni composte da quattro foglie (lanceolate o cuoriformi) poste in croce, delimitate in bruno e riempite in verde, con fiori trilobati, più o meno schematizzati, in alto e tratti in bruno in basso (tipi b, c, d). Sempre ad un orizzonte cronologico quattrocentesco si devono ascrivere il motivo a nodo con croce a punte tondeggianti centrale, in verde ramina (tipo e), e quello a croce campita sempre in verde (tipo f). Per quanto riguarda le forme chiuse, durante il XIV secolo è attestato il motivo a medaglioni con croce inscritta e tagliata da quattro tratti ondulati (tipo g) e quello a foglie lanceolate verticali, campite in verde ramina, alternate a motivi sinusoidali in bruno (tipo i). Tra i frammenti pertinenti a forme chiuse rinvenute in stratigrafie di XV secolo, si trova invece il motivo zoomorfo del volatile con becco appuntito, campito in verde ramina, con contorno in bruno di manganese (tipo l), che trova confronti con esemplari senesi rinvenuti nella Contrada della Civetta, e la croce potenziata, sempre in bruno di manganese (tipo m). 152

85 Numerosi sono poi i motivi secondari associati alle forme aperte e chiuse in maiolica arcaica. Sui prodotti trecenteschi compaiono quello a rondini stilizzate in bruno di manganese, all interno di un graticcio in ramina (tipo as), quello a serto ondulato con fiori trilobati (tipo bs), il registro orizzontale con serto ondulato e motivo vegetale stilizzato (tipo cs) e quello a foglia di quercia campita in verde con contorno in bruno (tipo ds). Tutti questi motivi sono associati a forme chiuse, ad eccezione del tipo ds che si ritrova anche sui catini. Nel XV secolo, poi, diventano dominanti la treccia in verde ramina entro un registro orizzontale in bruno (tipo es), che è attestata sia sulle forme chiuse che su quelle aperte (tipo V.1.2) a decorare la fascia al di sotto del bordo, e il serto ondulato con fiori monolobati (tipo fs). Esclusivamente sulle forme chiuse compaiono, invece, i motivi a S ribaltata (tipo gs) o ad onda in bruno (tipo hs), entro due fasce in verde, profilate sempre in bruno. In generale i confronti per i motivi secondari rimandano ad esemplari di area senese, maremmana e fiorentina. II.2.7 Monocroma smaltata (classe VI) La monocroma smaltata è presenti nei contesti stratigrafici del castello di Montarrenti con un totale di 8 oggetti, del peso complessivo di 1430 grammi, tutti concentrati in stratigrafie di periodo V (XIV secolo) e VI (XV secolo). II CATALOGO DEGLI IMPASTI Le forme in monocroma smaltata sono foggiate con un solo tipo di impasto: MS1: tipo di indagine: osservazione macroscopica e microscopica; frattura: leggermente granulosa; inclusi: nessuno; porosità: pori piccoli; colore: arancione; durezza: duro. II CATALOGO DELLE FORME DELLA MONOCROMA SMALTATA FORME APERTE Forma: ciotola (VI.1) VI.1.1 Ciotola emisferica con piede a disco ed orlo arrotondato o leggermente assottigliato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: smalto interno ed esterno; impasto MS1; periodo V, fase A, US 1072; periodo VI, fase A, US 1143; Tav. 37, nn. 1, 2; diametro 10, 15; datazione: XV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, n. B.9.1-2, p. 136; luogo del rinvenimento: Siena, area maremmana e Grosseto. II CONCLUSIONI SINTETICHE SULLA MONOCROMA SMALTATA. Nel corso del XV secolo, le maioliche arcaiche sono affiancate da piccole ciotole emisferiche con piede a disco ed orlo arrotondato, rivestite da uno smalto bianco. Si tratta molto probabilmente di prodotti fabbricati a Siena, dove, peraltro, il tipo atteatato a Montarrenti (VI.1.1) è stato rinvenuto anche come scarto di fornace. Per quanto riguarda la distribuzione dei prodotti di questa classe, si nota come questi compaiono esclusivamente sull area sommitale, mentre risultano assenti nelle altre. II.2.8 Zaffera (classe VII) La zaffera è presente nei contesti stratigrafici del castello di Montarrenti con un totale di 6 oggetti, del peso complessivo di 28 grammi, tutti concentrati in stratigrafie di periodo VI (XV secolo). Tra i pochi frammenti si osserva la presenza sia della zaffera a rilievo di fine XIV-inizio XV (1 frammento) sia, in misura nettamente prevalente, di quella diluita, arricchita, nelle decorazioni, del verde ramina che si aggiunge al blu cobalto e al bruno di manganese. In genere si tratta di forme chiuse, non identificabili: 4 per i tipi in zaffera tricolore e 1 per i tipi in zaffera a rilievo. Risulta interessante notare come i frammenti di zaffera siano presenti esclusivamente nell area sommitale, mentre sono assenti in quelle poste sui versanti della collina. II CATALOGO DEGLI IMPASTI Le forme in zaffera sono foggiate con due tipi di impasto: ZAF1 (zaffera a rilievo): frattura: piana; inclusi: assenti; porosità: pori piccoli e di medie dimensioni; colore: rosso; durezza: tenero. ZAF2: (zaffera tricolore): frattura: granulosa; inclusi: assenti; porosità: pori di piccola e media dimensione; colore: bianco tendente al crema; durezza: duro. Identificazione dei centri di produzione La ridotta quantità e l estremo grado di frammentazione dei reperti ceramici non permettono di elaborare conclusioni sui centri di produzione di questi manufatti. Non è improbabile un importazione di vasellame in zaffera dalla vicina Siena Già Francovich aveva ipotizzato una produzione senese di zaffera a rilievo e zaffera diluita (cfr. FRANCOVICH 1982a, p. 80; FRANCOVICH, GELICHI 1980b, p. 147). 153

86 Tav. 37 Scala 1:4. 154

87 II.2.9 Ingobbiata e graffita (classe VIII) L ingobbiata e graffita è presente nei contesti stratigrafici del castello di Montarrenti con un totale di 11 oggetti, del peso complessivo di 228 grammi, tutti concentrati in stratigrafie di periodo VI (XV secolo). II CATALOGO DEGLI IMPASTI Le forme in ingobbiata e graffita sono prodotte con un unico tipo di impasto: IGR1: frattura: granulosa; inclusi: assenti; porosità: vacuoli allungati e pori di piccole dimensioni; colore: interno bianco-rosato, esterno rosa; durezza: duro. Identificazione dei centri di produzione Il semplice confronto bibliografico relativo alle morfologie e ai motivi decorativi fa presupporre un importazione di vasellame ingobbiato e graffito dall area senese 70. II CATALOGO DELLE FORME DELL INGOBBIATA E GRAFFITA N. minimo Tab. 94 Ingobbiata e graffita PV, fase A Fase B PVI, fase A Fase B Ciotole VIII VIII VIII VIII Scodelloni VIII % Tab. 95 Ingobbiata e graffita PV, fase A Fase B PVI, fase A Fase B Ciotole VIII ,3 33,3 VIII ,3 VIII ,3 VIII ,3 Scodelloni VIII ,3 N. minimo Tab. 96 Ingobbiata e graffita PV, fase A Fase B PVI, fase A Fase B Motivi decorativi principali VIII.d.1 1 VIII.d.2 1 % Tab. 97 Ingobbiata e graffita PV, fase A Fase B PVI, fase A Fase B Motivi decorativi principali VIII.d.1 50 VIII.d.2 50 FORME APERTE Forma: ciotola (VIII.1) VIII.1.1 Ciotola troncoconica con bordo ingrossato e distinto inferioremente; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: ingobbio interno e vetrina interna ed esterna; impasto IGR1; periodo VI, fase A, US 1312; Tav. 37; diametro 14 cm; datazione: XV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, C.I.2, p. 151; datazione seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena. VIII.1.2 Ciotolone con corpo emisferico, bordo esterno sagomato a listelli ed orlo piatto; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: ingobbio interno e vetrina interna ed esterna; impasto IGR1; periodo VI, fase B, US 8066; Tav. 37; diametro 22 cm; datazione: XV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, fi12, p. 249; datazione seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Contrada del Nicchio (Siena). VIII.1.3 Ciotola emisferica con piede a disco ed orlo arrotondato o leggermente assottigliato; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: ingobbio e vetrina interni ed esterni; impasto IGR1; periodo VI, fase A, US 1143; Tav. 37; diametro 14 cm; datazione: XV secolo d.c. 70 FRANCOVICH 1982a, pp. 143, 151, 152, 158, 244, 249. VIII.1.4 Ciotola emisferica con piede ad anello ed orlo arrotondato e leggermente estroflesso; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: ingobbio e vetrina interni ed esterni; impasto IGR1; periodo VI, fase A, US 1143; Tav. 37; diametro 15 cm; datazione: XV secolo d.c. Forma: scodelloni (VIII.2) VIII.2.1 Scodellone con larga tesa confluente ed orlo arrotondato, leggermente ripiegato all interno; tipo di modellazione: tornio veloce; trattamento delle superfici: ingobbio interno e vetrina interna ed esterna; impasto IGR1; periodo VI, fase B, US 5020; Tav. 37; diametro 26 cm; datazione: XV secolo d.c. FRANCOVICH 1982a, C.4, p. 152; datazione: seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena. VANNINI 1985 (a cura di), vol. II, 2, p. 606, n. 3259; datazione: XV secolo; luogo del rinvenimento: Palazzo dei Vescovi (Pistoia). MOTIVI DECORATIVI Motivi principali (VIII.d) FORME APERTE a. Motivo costituito da quattro foglie lanceolate disposte a girandola, alternate ad altrettante piccole foglie e racemi stilizzati. Motivo centrale circolare di raccordo; periodo VI, fase A, US 1143; Tav. 37; datazione: XV secolo d.c. 155

88 Simile a FRANCOVICH 1982a, M.C.7.1, p. 158; datazione: seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena. b. Motivo centrale costituito dalla raffigurazione di uccello con testa piegata. I colori usati sono il verde, il giallo ferraccia e il manganese; periodo VI, fase A, US 1143; Tav. 37; datazione: XV secolo d.c. (Fig. 70). Per la sequenza secondaria cfr. FRANCOVICH 1982a, S.3.2, p. 163; datazione: seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena. Per il motivo centrale cfr. FRANCOVICH 1982a, FC.5, p. 244; datazione: seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: Siena. FRANCOVICH, GELICHI 1980, p. 143, fig. 11; datazione: seconda metà XV secolo; luogo del rinvenimento: cassero senese (Grosseto). Motivi secondari (VIII.d(s)) FORME APERTE a(s).1 Sequenza secondaria di motivi ondulati e ripetuti, incisi. I colori usati sono il verde, il giallo ferraccia e il manganese; periodo VI, fase A, US 1143; Tav. 37; datazione: XV secolo d.c. b(s).2 Motivo secondario a nodi intrecciati, incisi, intervallati da graticci. I colori usati sono il verde, il giallo ferraccia e il manganese; periodo VI, fase B, US 5020; Tav. 37; diametro 26 cm; datazione: XV secolo d.c. II CONCLUSIONI SINTETICHE SULL INGOBBIATA E GRAFFITA A Montarrenti i prodotti ceramici ingobbiati e graffiti iniziano a comparire nella seconda metà del XV secolo, esclusivamente con forme aperte. Si tratta di ciotole, attestate nelle varianti con corpo troncoconico e bordo ingrossato e distinto inferiormente (tipo VIII.1.1), con corpo emisferico, bordo esterno sagomato a listelli e orlo piatto (tipo VIII.1.2), con piede a disco e orlo arrotondato (tipo VIII.1.3) e con piede ad anello ed orlo arrotondato, leggermente estroflesso (tipo VIII.1.4). L ingobbio e la vetrina sono stesi sia all interno che all esterno delle forme, ad eccezione del tipo VIII.1.2, che ha la superficie esterna delle pareti solo invetriata. Oltre alle ciotole è attestata anche la forma dello scodellone con larga tesa confluente, orlo arrotondato e leggermente ripiegato all esterno, che presenta l ingobbiatura solo interna, mentre la superficie esterna è rivestita esclusivamente da vetrina (tipo VIII.2.1). Fig. 70 Ciotola ingobbiata e graffita (XV secolo d.c.). Per quanto riguarda i motivi decorativi, sono presenti quello costituito da quattro foglie lanceolate, disposte a girandola, alternate ad altrettante piccole foglie e racemi stilizzati (tipo a) e il motivo zoomorfo dell uccello con testa piegata, associato alla sequenza secondaria di motivi ondulati ripetuti (tipo b). Il disegno è graffito e successivamente arricchito con pennellate di giallo ferraccia, verde e manganese. Tanto le forme che i motivi decorativi adottati nell ingobbiata e graffita rimandano ad esemplari rinvenuti a Siena. Fanno eccezione lo scodellone VIII.2.1 per il quale, oltre che con Siena, è possibile fare un confronto anche con un esemplare trovato nello scavo del Palazzo dei Vescovi di Pistoia, e il motivo zoomorfo, che ha analogie con tipi rinvenuti nel cassero di Grosseto. Per quanto riguarda le aree di rinvenimento dei materiali, si nota una diffusione dei prodotti ingobbiati e graffiti sia nell area sommitale che in quelle dei versanti collinari, con una presenza percentuale maggiore nella prima (Tab. 98 e grafico 5). II.2.10 Ispano moresca (classe IX) L ispano moresca è presente nei contesti stratigrafici del castello di Montarrenti con un totale di 2 oggetti, del peso complessivo di 22 grammi, rinvenuti in stratigrafie di periodo VI (XV secolo) e, residui, in quelle di periodo VII (XVI-XX secolo). II CATALOGO DEGLI IMPASTI Il vasellame ispano moresco è foggiato con un solo tipo di impasto: 156

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