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1 TOTALE LORDO DIP.TE STIPENDI SUPPLENTI Inviato da PINGU /01/ :49 Sicuramente l'argomento è già stato evidenziato e trattato da colleghi più preparati ma Vi sarei grata se mi chiariste come mai tra l'importo del file che invio per un pagamento suppl brevi e quello che mi viene scalato da POS c'è una differenza, ovvero il mio elenco riporta un totale superiore a quello che mi "scala" il POS grazie Inviato da ATTILIO - 24/01/ :10 Forse questo messaggio sulla home page di Noi Pa può aiutarci a capire meglio. Inviato da ATTILIO - 24/01/ :17 Ho problemi di invio, per cui allego il messaggio Ministero dell Economia e delle Finanze DIPARTIMENTO DELL AMMINISTRAZIONE GENERALE, DEL PERSONALE E DEI SERVIZI DIREZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI E DELL INNOVAZIONE Data Roma, 10 dicembre 2014 Messaggio 153/2014 Destinatari Utenti NoiPA Tipo Informativa 1 / 6

2 Area Stipendi OGGETTO: Sentenza della Corte Costituzionale n. 244, del 28 ottobre Legittimità dell art. 1, commi 98 e 99, della legge 24 dicembre 2012, n Con la sentenza n. 244 del 28 ottobre 2014 la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla legittimità dell art. 1, commi 98 e 99, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato Legge di stabilità 2013) in merito alla trattenuta per opera di previdenza del 2,50% sul TFS dei dipendenti pubblici e alla lamentata disparità di trattamento tra quelli assunti prima del 2001 (per i quali è stato ripristinato il TFS) e quelli assunti dopo il Per questi ultimi, infatti, è in vigore la disciplina del TFR, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 dicembre 1999 anch esso ritenuto legittimo dalla Suprema Corte. Le norme ritenute legittime dalla Corte Costituzionale sono le seguenti: art. 1, c. 98) Al fine di dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012 e di salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica, l articolo 12, comma 10, del decreto-legge 31maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, è abrogato a decorrere dal 1 gennaio I trattamenti di fine servizio, comunque denominati, liquidati in base alla predetta disposizione prima della data di entrata in vigore del decreto legge 29 ottobre 2012, n. 185, sono riliquidati d ufficio entro un anno dalla predetta data ai sensi della disciplina vigente prima dell entrata in vigore del citato articolo 12, comma 10, e, in ogni caso, non si provvede al recupero a carico del dipendente delle eventuali somme già erogate in eccedenza. Gli oneri di cui al presente comma sono valutati in 1 milione di euro per l anno 2012, 7 milioni di euro per l anno 2013, 13 milioni di euro per l anno 2014 e 20 milioni di euro a decorrere dall anno All onere di 1 milione di euro per l anno 2012 si provvede mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307; Art. 1, c. 99) I processi pendenti aventi ad oggetto la restituzione del contributo previdenziale obbligatorio nella misura del 2,5 per cento della base contributiva utile prevista dall articolo 11 della legge 8 marzo 1968, n. 152, e dall articolo 37 del testo unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1032, si estinguono di diritto; l estinzione è dichiarata con decreto, anche d ufficio; le sentenze eventualmente emesse, fatta eccezione per quelle passate in giudicato, restano prive di effetti. 2 / 6

3 In particolare, la Corte Costituzionale ha ribadito che, per il personale delle pubbliche amministrazioni assunto a tempo indeterminato successivamente al 31 dicembre 2000 e per il personale assunto a tempo determinato successivamente al 30 maggio 2000, si applica l art. 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 dicembre 1999, recante «Trattamento di fine rapporto e istituzione dei fondi pensione dei pubblici dipendenti» (nel testo modificato dall art. 1 del successivo D.P.C.M. 2 marzo 2001, identicamente denominato) dando concreta attuazione alle previsioni già contenute nella legge 8 agosto 1995 n. 335 (Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare), rimaste sino a quel momento inattuate. In tal modo è stato disposto il passaggio al regime del trattamento di fine rapporto (TFR), di cui all art del codice civile, nei confronti del personale delle pubbliche amministrazioni dando così luogo ad un duplice regime: TFS, per i dipendenti assunti prima del 2001 e TFR per i dipendenti assunti a partire dall 1 gennaio di detto anno: Va ricordato che il D.P.C.M. 20/12/1999 ha sancito il passaggio per il personale contrattualizzato al regime di TFR assicurando l invarianza della retribuzione complessiva netta e di quella utile ai fini previdenziali. Il vincolo dell invarianza della retribuzione, ai sensi dell art. 1 comma 3, è stato realizzato attraverso: la soppressione del contributo previdenziale obbligatorio del 2,50%, previsto dalle norme in materia di TFS, precedentemente posto a carico del dipendente; la sterilizzazione di ogni effetto ai fini fiscali della eliminazione del contributo a carico del dipendente; la riduzione della retribuzione lorda in misura pari all ammontare del contributo soppresso, al fine di garantire l invarianza della retribuzione netta; il recupero figurativo in misura pari alla precedente riduzione (2,50%), al fine di garantire l invarianza ai fini previdenziali ed ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto. Questo sta a significare che per evitare che l effetto dell abolizione del contributo a carico del lavoratore potesse creare un incremento della retribuzione netta percepita dai dipendenti soggetti a TFR rispetto a quella dei dipendenti in regime di TFS, in applicazione del succitato DPCM del 20 dicembre 1999, la retribuzione lorda viene ridotta in misura pari al contributo previdenziale obbligatorio soppresso. Per tale motivo al dipendente risulta ininfluente l effetto della soppressione del contributo. Tuttavia, dato che il prelievo contributivo del 2,50 % a carico del lavoratore in regime di TFR è abolito, il datore di lavoro deve versare all Ente previdenziale a suo carico, il contributo previdenziale totale fissato nella misura del 9,60%. Secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale non sussiste, in primo luogo, la denunciata duplice violazione degli artt. 3 e 36 della Costituzione, in quanto il trattamento di fine servizio (TFS) è diverso e normalmente migliore rispetto al trattamento di fine rapporto (TFR) disciplinato dall art cod. civ. Il dipendente sottoposto al regime di TFS ha infatti diritto all indennità di buonuscita (in conseguenza del ripristinato regime ex art. 37 del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1032), partecipando al suo finanziamento, con il contributo del 2,50% (sull 80% della sua retribuzione). Secondo la Corte Costituzionale, ciò non costituisce un irragionevole disparità di trattamento rispetto al dipendente che ha diritto al trattamento di fine rapporto. Per altro verso, il fatto che alcuni dipendenti delle pubbliche amministrazioni godano del trattamento di fine servizio (TFS) ed altri del trattamento di fine rapporto (TFR) è conseguenza del transito del rapporto di lavoro da un regime di diritto pubblico ad un regime di diritto privato e della gradualità con la quale, con specifico riguardo agli istituti in questione, il legislatore, nell esercizio della sua discrezionalità, ha ritenuto di intervenire. 3 / 6

4 Inviato da Domenico - 24/01/ :34 Giusta la nota postata da Attilio. In pratica, poiché l'effetto dell'abolizione del prelievo contributivo a carico del lavoratore avrebbe creato un incremento della retribuzione per i dipendenti in regime di TFR, in applicazione del citato articolo DPCM, la retribuzione lorda è ridotta in misura pari al contributo previdenziale obbligatorio soppresso. Allego a beneficio di tutti, semplice file non protetto, in Excel dove basta inserire il totale lordo dipendente, per calcolare l'importo di riduzione che rimane a disposizione della scuola sul capitolo del C.U. Buon lavoro. Inviato da Domenico - 26/01/ :24 TFR trattenuta 2,5% illegittima: tribunale di Roma condanna MEF a restituzione somme ai docenti ricorrenti Il sindacato Anief comunica che il MEF è stato condannato dal Tribunale di Roma alla restituzione delle somme sottratte a ciascuno dei docenti del ricorso vinto e al pagamento di euro di spese di lite. Anief: illegittimo quanto previsto dal CCNQ firmato dai sindacati e recepito dal D.P.C.M La legge 228/12 autorizza la trattenuta solo in regime di TFS perché ha una maggiore liquidazione. E ora trema il Governo. 630 milioni da restituire ai soli insegnanti e perdite a regime di 105 milioni. Parola della Consulta, con le sentenze 223/12 e 244/14, valevoli anche per il personale ATA e tutti i dipendenti pubblici assunti dopo il Ancora una volta viene confermato quanto denunciato dall Anief, che aveva contestato l accordo firmato dai sindacati rappresentativi il 29 luglio 1999 (art. 6, comma 2), recepito nel Decreto della Presidenza del Consiglio 20 dicembre 1999 (art. 1, comma 3), all indomani della sentenza della Corte costituzionale n. 223/12 che ha dichiarato incostituzionale il passaggio da TFS a TFR per gli assunti prima del 2000, a partire dal 2011 (legge 122/2010), laddove era ancora operata la trattenuta del 2,5%. In risposta, il premier Monti aveva subito approvato un decreto legge, recepito nel maxi-emendamento 4 / 6

5 alla legge di stabilità 2013 (legge 228/12) che ripristinava il precedente regime TFS e rimandava a un successivo decreto - mai approvato - per la liquidazione delle competenze spettanti in tema di fine servizio nel biennio trascorso, lasciando invariata la trattenuta MEF del 2,5% in regime di TFR. Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, lo aveva contestato subito nella primavera 2013, fornendo modelli di diffida poi diffusi sul web che richiedevano l immediata interruzione della trattenuta. L INPS aveva risposto ricordando come la nuova normativa fosse intervenuta soltanto per il regime del TFS. Lo stesso MEF aveva dovuto correre ai ripari modificando nei cedolini la voce della trattenuta non più prelevata come costitutiva del TFR ma come accantonamento, in ossequio del principio della parità retributiva tra vecchi e neo-assunti. Ma il sindacato non si è arreso e ha denunciato come l unica giustificazione per la riduzione della liquidazione - diritto quesito - nel passaggio da TFS a TFR per i neo-assunti dopo il 2000 sia dovuta all armonizzazione tra settore pubblico e privato (voluto dalla legge 335/95) dove la costituzione del TFR è interamente a carico del datore di lavoro e non è operata alcuna trattenuta, così come spiegato peraltro dalla Consulta in due sentenze che, se legittimano la trattenuta in regime di TFS, la negano in regime di TFR. Se si pensa che dal al , solo per il personale docente sono stati più di gli assunti al 31 agosto e più di quelli assunti al 30 giugno, mentre i neo-assunti a tempo indeterminato sono stati più di , al netto dei supplenti brevi (il cui TFR è pagato dalle scuole), ecco che la restituzione richiesta nei ricorsi - se tutti aderissero a ricorsi - potrebbe superare 630 milioni, cui aggiungere altri 51 milioni per gli assunti nel , con perdite per l erario a regime di 105 milioni; soldi finora utilizzati proprio per pagare vecchie e nuove liquidazioni, essendo il contributo versato dallo Stato all INPS per i suoi dipendenti soltanto figurativo. E non sono stati conteggiati gli ATA e il personale neo-assunto o precario del pubblico impiego dal Con loro la cifra supera il miliardo ed è opinione diffusa che soltanto con i ricorsi potrà essere riscossa. Ecco perché lo studio legale dell Anief ha avviato ricorsi su tutto il territorio nazionale per chiedere in regime TFS il pagamento della differenza liquidata in solido o figurativa (2,69%) nel 2011e 2012, e in regime TFR la restituzione del 2,5% trattenuto negli ultimi dieci anni dall invio della diffida con cui si vuole l immediata interruzione della trattenuta. Scarica i modelli di diffida TFS e TFR e aderisci ai ricorsi. Nei prossimi giorni, attraverso le associazioni convenzionate con i legali dell Anief, tra cui Radamante per tutto il pubblico impiego, Prodirmed per la dirigenza medica, Dirconf per la dirigenza di regioni ed enti locali, saranno attivati ricorsi anche per tutte le altre categorie del pubblico impiego. 5 / 6

6 Inviato da silvios - 26/01/ :08 anche io avevo letto le note e sentenze di cui alla SPt ed ero arrivato alla conclusione che il motivo fosse quello coma gia detto ma naturalmente mi riferivo a una nota ufficiale del MIUR che come sempre mai arriva MANDI 6 / 6

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