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1 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax Gli effetti della riorganizzazione del recapito postale nella provincia di Salerno come cancellare il 50% dei comuni italiani come creare cittadini e lavoratori di serie a e di serie b come condannare le zone territorialmente più difficili all emarginazione e i lavoratori che vi abitano a massacranti trasferimenti verso il luogo di lavoro Questa denuncia non è l ennesimo documento su un disservizio delle Poste E il rivelarsi di una strategia dai contorni nefasti per il futuro dei diritti costituzionali dei cittadini italiani

2 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax Oltre 13 anni di attenzione all evolversi dall Ente Poste a Poste italiane Sono molti anni che le nostre due organizzazioni stanno seguendo ( ognuno nella propria ottica di tutela del cittadino e/o del lavoratore ) l evolversi di Poste Italiane. A noi è apparso chiaro sin dagli inizi che la privatizzazione aveva una traccia di sviluppo aziendale che oggi si sta concretizzando in un mega scorporo di funzioni e di reti aziendali. Poste Italiane nella logica della privatizzazione (obbligo europeo) e dal punto di vista del Codice Civile e delle norme societarie deve fare profitti. Non vogliamo in questo documento mettere in discussione questo. Poste Italiane è una azienda in attivo ma, nella logica della privatizzazione, persegue il proprio profitto anche se dovrebbe essere legata ad una ferrea norma che nasce dai diritti costituzionali (uguale diritto di ogni cittadino italiano a poter comunicare e ricevere comunicazione da e per tutto il territorio nazionale) e che nell ambito della privatizzazione è restata a suo carico e dovere. Ma Poste Italiane ci prova, eccome se ci prova a modificare proprio la logica di fondo dei suoi doveri, a buttare via i suoi doveri istituzionali tenendosi però tutti i diritti e benefici concessigli proprio affinché rispetti i suoi doveri istitutivi. Tutto questo si esprime nella normazione del Servizio Universale e nel continuo tentativo di violarlo. In questo documento vedremo come Poste Italiane sta facendo tutto questo. Non è l ennesimo documento su un disservizio delle poste, no. E il rivelarsi di una strategia dai contorni pericolosi per il futuro dei diritti costituzionali dei cittadini italiani. La riorganizzazione delle Poste che parte dal 2007 Questa analisi della riorganizzazione di Poste Italiane, che sarà avviata a partire dal 2007, e che ha le sue radici nelle Condizioni Generali approvate dal Ministro Salvatore Cardinale nel 2001, ha come conseguenze salienti: - la creazione di condizioni di disparità fra i cittadini ( sia per ambiti territoriali sia per condizioni personali ) che vanno a ledere i principi istitutivi del Servizio Universale. - il peggioramento delle condizioni di lavoro di una grande parte del personale di Poste Italiane, in specifico degli addetti al recapito.

3 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax Come sono sanciti i diritti costituzionali fondamentali pagati dalla fiscalità generale (e cioè da tutti i cittadini): il servizio universale. Che cosa è il servizio universale dal Decreto Legislativo 22 luglio 1999, n. 261 Art. 3 (Servizio universale) 1. Il servizio universale assicura le prestazioni in esso ricomprese, di qualita' determinata da fornire permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale a prezzi accessibili a tutti gli utenti. 2. Il servizio universale, incluso quello transfrontaliero, comprende: a) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione degli invii postali fino a 2 kg; b) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione dei pacchi postali fino a 20 kg; c) i servizi relativi agli invii raccomandati ed agli invii assicurati. 3. Il servizio universale e' caratterizzato dalle seguenti connotazioni: a) la qualita' e' definita nell'ambito di ciascun servizio e trova riferimento nella normativa europea; b) il servizio e' prestato in via continuativa per tutta la durata dell'anno; c) la dizione "tutti i punti del territorio "nazionale" trova specificazione secondo criteri di ragionevolezza attraverso l'attivazione di un congruo numero di punti di accesso; d) la determinazione del "prezzo accessibile" deve prevedere l'orientamento ai costi in riferimento ad un'efficiente gestione aziendale. 4. Il fornitore del servizio universale garantisce tutti i giorni lavorativi, e come minimo cinque giorni a settimana, salvo circostanze eccezionali valutate dall'autorita' di regolamentazione: a) una raccolta; b) una distribuzione al domicilio di ogni persona fisica o giuridica o in via di deroga, alle condizioni stabilite dal Ministero delle comunicazioni in installazioni appropriate. 5. Il servizio universale risponde alle seguenti necessita': a) offrire un servizio che garantisce il rispetto delle esigenze essenziali; b) offrire agli utenti, in condizioni analoghe, un trattamento identico; c) fornire un servizio senza discriminazioni, soprattutto di ordine politico, religioso o ideologico; d) fornire un servizio ininterrotto, salvo casi di forza maggiore; e) evolvere in funzione del contesto tecnico, economico e sociale, nonche' delle richieste dell'utenza.

4 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax L attuale riorganizzazione: Con l accordo del 15 settembre 2006, Poste Italiane e le Organizzazioni Sindacali di categoria CGIL-CISL-UIL-SAILP-CISAL-UGL, hanno esteso ai comuni il modello organizzativo di recapito già esistente nelle città. Di conseguenza l attuale modello comunale, che si caratterizza per l integrazione del recapito nell ufficio postale, è destinato ad essere sostituito dal Centro Primario di Distribuzione destinato ad accogliere in gran numero i portalettere dei comuni della provincia. Cosa prevede la riorganizzazione? Per comprenderlo, occorre confrontare il vecchio ed il nuovo Modello Organizzativo..il vecchio modello organizzativo. La fonte del vecchio modello organizzativo era rappresentata dal Codice Postale e relativo Regolamento che delegavano le prestazioni universali, compresa la distribuzione della corrispondenza e pacchi non recapitati, all ufficio postale del comune e agli uffici postali di quartiere delle città ( quelli in cui l utente si reca per portare le raccomandate, i pacchi, pagare i conti correnti ecc. ).... il nuovo modello organizzativo. La fonte del nuovo modello organizzativo è rappresentata dalle Condizioni Generali di Servizio ( regole stabilite da Poste Italiane con il controllo del Ministero) che hanno sostituito il Codice Postale ( che era una legge dello Stato ) potendo sancire che il servizio universale, compresa la distribuzione della corrispondenza non recapitata, sarà garantito dagli uffici di recapito e non più dagli uffici postali. In questo modo la società ed il Ministro on. Salvatore Cardinale hanno di fatto stravolto il concetto di servizio universale sconvolgendone l attuazione. l accordo sul recapito che legittima il rinnovato concetto di servizio universale.... L accordo sul recapito del 15 settembre 2006 legittima la regola che la distribuzione della corrispondenza e dei pacchi non recapitati deve essere effettuata esclusivamente dagli uffici di recapito (per l occasione ridefinito ufficio di distribuzione ). Una premessa all accordo sul recapito. Per uniformare l organizzazione distributiva della corrispondenza hanno artificiosamente agito sulla contrapposizione del modello organizzativo esistente nelle città, dove il recapito è staccato dall ufficio postale, con quello dei comuni, dove il recapito è integrato nell ufficio

5 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax postale classico. Con questa contrapposizione hanno legittimato l organizzazione distributiva esistente nelle città, dove peraltro la corrispondenza non recapitata viene distribuita dagli uffici di recapito, e delegittimato l organizzazione distributiva esistente nei comuni, dove invece la corrispondenza non recapitata viene distribuita dal locale ufficio postale. Così l accordo in questione legittima il mancato decentramento distributivo esistente nelle città, che causa e causava gravi disagi ai residenti con maggiori difficoltà nel campo della mobilità ( anziani, disabili, con difficoltà motorie), e lo estende ai comuni della provincia. Ciò non considerando le differenze di servizio pubblico dei trasporti, di viabilità, di condizioni del territorio eccetera. Così se adesso accade, ad esempio, che i cittadini di una grande città per ritirare la corrispondenza non recapitata devono recarsi in un ufficio di recapito cittadino e i residenti dei Comuni piccoli e medi nel locale ufficio postale, in seguito alla definitiva implementazione dell accordo anche i residenti dei comuni dovranno rivolgersi al Centro Primario di Distribuzione di appartenenza!!!!!!!! (magari lontano e non servito nemmeno dai mezzi pubblici) Così con la riorganizzazione invece di decentrare la distribuzione della corrispondenza non recapitata negli uffici postali delle città la concentra pure sul territorio provinciale!!!! I contenuti dell accordo Per permettere di applicare il contenuto delle Condizioni di Servizio, l accordo concede alla società la possibilità di effettuare lo scorporo del recapito dall ufficio postale e di concentrare gli addetti al recapito nei Centri di Distribuzione determinando su utenti e lavoratori conseguenze negative, in quanto li obbliga ad avere come riferimento il Centro di Distribuzione anziché l ufficio postale di paese. Per estrema chiarezza i passi concreti della riorganizzazione Poste Italiane prevedono questi passi organizzativi: 1) esentare gradualmente l ufficio postale classico da qualsiasi funzione distributiva e 2) delegare qualsiasi funzione distributiva in un primo tempo ai Centri Primari di Distribuzione ( CPD ) e Centri Secondari di Distribuzione ( CSD ) e successivamente 3) sopprimere gran parte dei Centri Secondari ( che sono tali in quanto presentano meno di 30 zone di recapito ), delegando il tutto ai Centri Primari di Distribuzione. In sintesi: il nuovo modello organizzativo permette alla società di esentare l ufficio postale da qualsiasi funzione distributiva delegando ai Centri Primari di Distribuzione sia il recapito che la distribuzione della corrispondenza non recapitata.

6 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax Un esempio concreto derivante dal nuovo modello organizzativo Il nuovo modello organizzativo suddivide il territorio nazionale in 11 Aree Logistiche Territoriali da cui dipendono 34 RAM ( Recapito Area manager ) alle quali è delegato il coordinamento dei Centri Primari di Distribuzione di competenza. Prendiamo in considerazione la della provincia di Salerno RAM 2 Campania quella In un primo tempo gli uffici postali saranno sostituiti da 9 CPD: ( 1- Agropoli con 59 zone di recapito; 2- Battipaglia con 56 zone di recapito; 3- Cava di Tirreni con 56 zone di recapito; 4Contursi con 38 zone di recapito; 5- Nocera Inferiore con 78 zone di recapito; 6- Pagani con 80 zone di recapito; 7- Polla con 30 zone di recapito; 8- Salerno con 92 zone di recapito; 9Vallo della Lucania con 40,5 zone di recapito) e 4 CSD: ( 1- Roccadaspide; 2- Giffoni Valle Piana; 3- Sala Consilina; 4- Sapri). Il territorio della provincia di Salerno della RAM 2 Campania Alla RAM 2 è assegnato il compito di coordinare i 9 Centri Primari di Distribuzione della provincia di Salerno, che copre una superficie di kmq e conta abitanti e serve 158 comuni. i comuni desaparecidos della provincia di Salerno Nel documento istitutivo della RAM 2, 33 sono i Comuni della provincia di Salerno che scompaiono. Dal confronto coi dati istituzionali emerge la riduzione da 158 a 125 dei comuni di pertinenza della provincia. Mancano all appello i seguenti comuni: 1-Atrani; 2- Bellosguardo; 3- Bracigliano; 4- Caggiano; 5- Calvanico, 6- Cannalonga; 7Castelnuovo di Conza; 8- Ceraso; 9- Conca dei Marini; 10- Controne; 11- Corbara; 12Corleto Manforte; 13- Felitto; 14- Furore; 15- Giungano; 16- Moio della Civitella; 17Monteforte Cilento; 18- Novi Velia; 19- Pertosa; 20- Petina; 21- Postiglione; 22Ricigliano; 23- Roccagloriosa; 24- Salvitelle; 25- San Pietro al Tanagro; 26Sant Arsenio; 27- Sant Egidio del Monte Albino; 28- Serramezzana; 29- Stio; 30Torraca- 31- Tortorella; 32- Valle dell Angelo; 33- Vibonati.

7 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax Il processo di scorporo del settore recapito dal settore servizi finanziari L accordo si propone di ridurre il costo del lavoro comprimendo 2250 zone di recapito e estendendo il lavoro a squadra anche ai portalettere di 3500 piccoli uffici postali precedentemente impediti a partecipare al lavoro di squadra proprio per l impossibilità di costituirle. (una squadra è composta da un N numero di giri postali e quindi di postini) Per coinvolgerli hanno perciò concordato lo scorporo e la concentrazione dei portalettere nei Centri di Distribuzione. Dai Centri Primari di Distribuzione - recita l accordo - dipendono, ove presenti, i Centri Secondari di Distribuzione ( CSD ) e i Presidi Decentrati di Distribuzione ( PDD ), che sono gli attuali uffici postali comunali completi di recapito. Come si può vedere l accordo gli consente di gradualizzare l introduzione definitiva del Centro Primario di Distribuzione nella provincia di Salerno Le strutture territoriali della Società e dei Sindacati hanno suddiviso in tre fasi l avvio definitivo dei CPD: 1. i 9 CPD e i 4 CSD recapiteranno e faranno il servizio di distribuzione della corrispondenza non recapitata nei comuni sede di Agropoli, Roccadaspide, Battipaglia, Giffoni Valle Piana, Cava dei Tirreni, Contursi, Nocera Inferiore, Pagani, Polla, Sala Consilina, Salerno, Vallo della Lucania e Sapri e nei 33 comuni desaparecidos. In tutta la prima fase i residenti dei restanti 112 Presidi Decentrati di Distribuzione comunali continueranno ad essere serviti dai portalettere del locale ufficio postale ed è lì che dovranno rivolgersi per ritirare la corrispondenza e i pacchi non recapitati. 2. per dare avvio alla soppressione dei Presidi Decentrati di Distribuzione è indispensabile trovare locali idonei ad ospitare i CPD CSD. Una volta trovato il locale idoneo daranno formalmente avvio alla soppressione dei PDD comunali. Dal trasferimento completo dei portalettere nei CPD CSD per i residenti nei 112 comuni serviti dai PDD comunali si porrà il problema di effettuare il ritiro della corrispondenza non recapitata nei Centri di Distribuzione di appartenenza. 3. Nella terza fase è prevista la soppressione dei Centri Secondari di Distribuzione. Così il CSD di Roccadaspide sarà accorpato al CPD di Agropoli e i residenti di Aquara, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Cerrelli, Matinella, Ottati, Roscigno, Sacco, Sant Angelo Fasanella e Trentinara per ritirare la corrispondenza non recapitata dovranno rivolgersi al più lontano Centro Primario di Distribuzione di Agropoli anziché al dismesso Centro Secondario di Distribuzione di Roccadaspide; il CSD di Giffoni Valle Piana sarà accorpato al CPD di Salerno e i residenti di Acerno, Montecorvino, Castiglione dei Genovesi, Giffoni sei casali, San Cipriano Picentino e San Mango Piemonte per ritirare la corrispondenza non recapitata dovranno rivolgersi al più lontano Centro Primario di Distribuzione di Salerno anziché al dismesso di Giffoni Valle Piana; il CSD di Sala Consilina sarà invece scorporato e una parte sarà accorpato al CPD di Polla mentre un altra parte sarà accorpato al CSD di Sapri, che con 29,5 zone di recapito sarà promosso a Centro

8 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax Primario di Distribuzione e i residenti di Padula e Sala Consilina dovranno rivolgersi al più lontano Centro Primario di Distribuzione di Polla mentre i residenti di Sanza, Buonabitacolo, Montesano sulla Marcellana e Casalbuono dovranno rivolgersi al futuro Centro Primario di Distribuzione di Sapri. Le regole che determinano il funzionamento dei Centri di Distribuzione Il nuovo modello organizzativo è regolato da appositi parametri: sono Centri Primari di Distribuzione gli uffici con > 30 zone di recapito e Centri Secondari di Distribuzione quelli con < 30 zone. A loro volta i Centri di distribuzione sono delegati a gestire direttamente i Presidi Decentrati di Distribuzione comunali. Cosa contraddistingue il CPD dal CSD? Nel 1998, con l avvio dell organizzazione del lavoro a squadra nel recapito, fu stabilito che il parametro che determina l autonomia del centro di distribuzione provinciale dall ufficio postale era rappresentato dal numero delle zone. La conseguenza fu che gli uffici di recapito della provincia con almeno 30 zone di recapito maturarono il diritto all assegnazione di ulteriori unità lavorative con funzioni di gestione autonoma dell ufficio: direttore di ufficio, capo sala, responsabile del monitoraggio, caposquadra/i portalettere e personale di segreteria e impiegatizio. I Centri Secondari di Distribuzione dipendono dal CPD, sono gestiti da un caposquadra portalettere ma soprattutto la loro esistenza non è sancita contrattualmente ma è discrezionale. La riorganizzazione che comprime la rete di recapito e fa esplodere in modo esponenziale le figure dirigenziali, di controllo e impiegatizie In una recente pubblicazione Cobas Poste e Acea hanno chiarito che la riorganizzazione esige, rispetto alla precedente, 4000 nuovi dipendenti di cui 330 portalettere, 750 dirigenti, 1400 controllori e 1500 impiegati. Questo accade perché la riorganizzazione, da un lato, comprime la rete di 2250 zone di recapito e, dall altro, aumenta i sostituti dei postini dal 6% al 14% e anche perché introduce ulteriori strutture che in precedenza erano inesistenti come i CPD e le RAM ( Recapito Area Manager) che determinano un ulteriore esigenza di personale: 750 dirigenti ( 500 direttori di CPD, 250 dirigenti RAM ) 1400 controllori ( 500 Responsabile Qualità e Miglioramento Processi Produttivi, 900 Capo Squadra Portalettere ) e 1500 impiegati.

9 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax In Campania L accordo nazionale riduce la rete di recapito pubblica regionale di 146 zone di recapito che passano da 2937 a 2791, con una riduzione complessiva regionale del costo del lavoro pari a 146 stipendi di portalettere. Approfondiamo adesso : 1. l analisi del costo del lavoro; per fare ciò è, a questo proposito, indispensabile mettere a confronto il risparmio derivante dalla riorganizzazione con le accresciute esigenze di personale introdotte dalla riorganizzazione ( escludendo però l aumento percentuale dei sostituti portalettere!). Così ai 33 stipendi risparmiati si contrappongono ulteriori esigenze che stimiamo in 71 unità lavorative di cui 61 nei Centri Primari di Distribuzione e 10 unità lavorative nella Cosiddetta Ram. Ogni ulteriore commento sul costo del lavoro è a questo punto del tutto ozioso. Senonchè la società e i sindacati firmatari anziché concordare ulteriori assunzioni hanno preferito avviare in mobilità 2250 lavoratori del recapito. Determinando così nella provincia di Salerno l avvio in mobilità ( licenziamento ) di 33 dipendenti del recapito, il trasferimento di 71 portalettere a funzioni superiori e promozione agli sportelli del bancoposta ( sportellizzazione ) di un numero imprecisato di portalettere.

10 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax Considerazioni finali A questo punto non è legittimo chiedersi quanti portalettere rimarranno a svolgere la propria funzione? In realtà al punto di degrado della condizione di lavoro in cui si è giunti la società civile e la politica ( così come ha già fatto la magistratura con sentenza del Tribunale di Milano, dottor Di Leo ) non possono più esimersi dal porsi il problema delle condizioni in cui versano migliaia di dipendenti del recapito! Condizioni che peggioreranno oltremodo a causa delle nuove regole introdotte proprio dall accordo sindacale del 15 settembre E la richiesta alla politica è: quando vi deciderete ad intervenire? Quando deciderete di istituire una commissione parlamentare d indagine col compito di verificare le condizioni di lavoro e contrattuali che determinano quella situazione in un azienda di proprietà dello stato? Così il trasferimento di migliaia di dipendenti a servizi improduttivi ( a cui spesso corrispondono stipendi doppi o tripli rispetto ai mille euro dei postini ) e l assenza di processi oggettivi di selezione gli permette di creare il giusto consenso clientelare verso la nuova organizzazione. Così come, col ricatto del trasferimento di 4200 addetti agli sportelli, opportunità prevista dall accordo, intendono acquisire la neutralità delle figure professionali interessate al trasferimento ( portalettere, addetti alla logistica, etc). Il medio-evo futuro postale Così nonostante l accortezza di nascondere i comuni, la temporanea persistenza dell ufficio postale integrato e la temporanea introduzione di Centri Secondari, emerge palesemente il vero obbiettivo della riorganizzazione, e cioè - far apparire che ogni Centro Primario di Distribuzione è destinato a servire meno comuni rispetto agli effettivi - scorporare in modo netto e fisico le linee fondamentali strategiche del servizio postale ( servizio universale, servizi finanziari e bancari, servizi di consegna ad alto valore aggiunto) - rompere il patto definito dalla Direttiva Prodi portandosi via i prezzi pregiati ( pagati con la fiscalità generale degli italiani ) e scaricando il Servizio Universale allo stato, alle regioni e province, ai comuni, alle comunità montane a agli enti parco così come chiesto dall Organizzazione Sindacale Cisl e dalla struttura di categoria della regione Calabria (Conquiste del Lavoro , giornale quotidiano dell Organizzazione Sindacale CISL ). Insomma l azione di Poste italiane e di CGIL-CISL-UIL-SAILP-CISAL-UGL porta a destrutturare definitivamente il diritto al Servizio Universale nel recapito postale.

11 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax Tornando alla RAM2 Campania Come si rivela nella mappa della RAM 2 Campania e nello specifico delle Provincia in questione Poste Italiane nasconde sia il dato oggettivo (quantità dei Comuni) che l estensione territoriale che ogni Centro Primario di Distribuzione è destinato a servire realmente. In questo modo nasconde i disservizi che i cittadini saranno e sono destinati a subire e le maggiori fatiche dei lavoratori per raggiungere il proprio posto di lavoro. Le conseguenza immediate per i cittadini Prendiamo in considerazione tre casi Vediamo quindi cosa succederà con la nuova organizzazione per la posta non consegnata. Abbiamo visto che il cittadino, a riorganizzazione conclusa, dovrà recuperare la corrispondenza non consegnata presso dei "centri di distribuzione zonali" Un cittadino di Aquara dove dovrà recarsi? Ad Agropoli!!! Che sono 59 minuti per andare e 59 per tornare se tutto va bene sui 45 km di montagna!!! Un cittadino di Camerota? a Sapri!!! Che sono 54 minuti per andare e 54 per tornare se tutto va bene su 41 km di strada!!! Un cittadino di Rofrano? di nuovo a Sapri!! Che sono 51 minuti per andare e 51 per tornare su 39 km di strada in montagna!! Le conseguenze sul lungo periodo per lo Stato Gli uffici postali, sollevati dai doveri istituzionali di servizio universale, diventeranno nuove sedi bancarie, finanziarie, di vendita di prodotti filatelici o di risparmio etc. Avremo regalato ad una società privata una bella rete di negozi con tanto di personale qualificato e arredi e avviamento commerciale il tutto a spese di noi cittadini. per i cittadini Caselle postali sempre più lontane, recupero della posta non consegnata con difficoltà e solo per chi può muoversi agevolmente in macchina, servizio universale dimezzato. per i lavoratori Arrivando allo scorporo dei vari settori ( che è già in atto ) si creeranno come minimo lavoratori di serie A ( quelli del banco-posta e degli uffici postali zonali ) e quelli di serie B ( i postini e gli addetti agli uffici di recapito e alla logistica ). Non considerando che i lavoratori stabilitisi nelle località vicine agli attuali uffici di distribuzione in alcuni territori potranno trovarsi in condizione di aggiungere anche 2 ore per raggiungere il posto di lavoro!

12 AceA Cobas AceA assoc. per la tutela dei diritti della persona , fax Cobas lavoro privato organizzazione sindacale fax Forse applicheranno a questi ultimi le condizioni delle cooperative di facchinaggio tanto care agli extracomunitari? Le domande che ci poniamo e poniamo alla politica e alle Istituzioni All ANCI e alla Associazione dei piccoli Comuni Italiani domandiamo: Con questa riorganizzazione Poste Italiane e i sindacati firmatari hanno fatto sparire 33 comuni nella provincia di Salerno cosa sarà sul resto del territorio Nazionale? Ai sindaci dei numerosi Comuni desaparecidos e agli altri dei Comuni che rimarranno senza presidio di recapito e distribuzione della corrispondenza non recapitata, domandiamo: ma non è vostro il compito di tutelare la dignità e vivibilità del vostro territorio? sanno i cittadini della provincia in questione che a seguito della definitiva implementazione dell accordo sindacale, per ritirare la corrispondenza o un pacco non recapitato, anziché rivolgersi al locale ufficio postale dovranno rivolgersi ad uno dei 10 Centri Primari di Distribuzione dislocati sul territorio delle provincia? Alle Comunità montane e all Unione Europea (che tanto hanno fatto per la tutela e salvaguardia del territorio montano e dei territori marginali contro l erosione sociale) domandiamo: Come vivranno i cittadini della montagna che già oggi ricevono la posta con il contagocce? Al Governo Italiano e al Presidente del Consiglio Prodi domandiamo: Erano queste le sue intenzioni, espresse nella direttiva? Dove va a finire l obbligo imposto dalla 261/99 di fornire un servizio indifferenziato tra utenti e territori, senza alcuna discriminazione? A chi tutela i diritti dei meno abili e delle persone anziane ancora domandiamo: avete presente le conseguenze sociali di questa riorganizzazione di Poste Italiane e delle Organizzazioni sindacali di Categoria di CGIL CISL UIL SAILP CISAL UGL? In allegato: Mappa dei comuni desaparecidos; Mappe dei 10 CPD Mappe di percorso Aquara-Agropili; Camerota-Sapri; Rofrano-Sapri Per ulteriori chiarimenti e informazioni Federico Ceratti, Acea, Stefano Ancona, Cobas, Lucia Zucchella, Acea,

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23 Percorso Aquara-Agropoli Partenza Arrivo Aquara Agropoli Data: 25/09/2007 Tipo di auto: Automobile, Utilitaria Itinerario: Consigliato da Michelin Tempo e Distanza Tempo: 00h59 Distanza: 45km 6.5km su strade piacevoli Costo Costo carburante: 5.08 EUR 5.08 EUR

24 Percorso Camerota-Sapri Partenza Arrivo Camerota Sapri Data: 25/09/2007 Tipo di auto: Automobile, Utilitaria Itinerario: Consigliato da Michelin Tempo e Distanza Tempo: 00h54 Distanza: 41km 11km su strade piacevoli Costo Costo carburante: 4.96 EUR 4.96 EUR

25 Percorso Rofrano-Sapri Partenza Arrivo Rofrano Sapri Data: 25/09/2007 Tipo di auto: Automobile, Utilitaria Itinerario: Consigliato da Michelin Tempo e Distanza Tempo: 00h51 Distanza: 39km 25km su strade piacevoli Costo Costo carburante: 4.72 EUR 4.72 EUR

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