come cancellare il 50% dei comuni italiani come creare cittadini e lavoratori di serie a e di serie b
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- Lelia Franceschini
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1 Gli effetti della riorganizzazione del recapito postale nella provincia di Matera come cancellare il 50% dei comuni italiani come creare cittadini e lavoratori di serie a e di serie b come condannare le zone territorialmente più difficili all emarginazione e i lavoratori che vi abitano a massacranti trasferimenti verso il luogo di lavoro Questa denuncia non è l ennesimo documento su un disservizio delle Poste, E il rivelarsi di una strategia dai contorni nefasti per il futuro dei diritti costituzionali dei cittadini italiani.
2 Oltre 13 anni di attenzione all evolversi dall Ente Poste a Poste italiane Sono molti anni che le nostre due organizzazioni stanno seguendo ( ognuno nella propria ottica di cittadino o di lavoratori ) l evolversi di Poste Italiane. A noi è apparso chiaro sin dagli inizi ciò che la privatizzazione aveva una traccia di sviluppo aziendale che oggi si sta concretizzando in un mega scorporo di funzioni e di reti aziendali. Poste italiane è una azienda in attivo ma, nella logica della privatizzazione, persegue il proprio profitto anche se dovrebbe essere legata ad una ferrea norma che nasce dai diritti costituzionali ( uguali diritto di ogni cittadino italiano a poter comunicare e ricevere comunicazioni da e per tutto il territorio nazionale ) e che nell ambito della privatizzazione è restato a suo carico e dovere. Ma poste Italiane ci prova, eccome se ci prova a modificare proprio la logica di fondo dei suoi doveri, a buttare via i suoi doveri istituzionali tenendosi però tutti i diritti e benefici concessigli proprio affinché rispetti i suoi doveri istitutivi. Tutto questo si esprime nella normazione del Servizio Universale e nel continuo tentativo di violarlo In questo documento vedremo come Poste Italiane sta facendo tutto questo. Non è l ennesimo documento su un disservizio delle poste, no. E il rivelarsi di una strategia dai contorni pericolosi per il futuro dei diritti costituzionali dei cittadini italiani. La riorganizzazione delle Poste che parte dal 2007 Questa analisi della riorganizzazione di Poste Italiane, che sarà avviata a partire dal 2007, e che ha le sue radici nelle Condizioni Generali approvate dal Ministro Salvatore Cardinale nel 2001, ha come conseguenze salienti: - la creazione di condizioni di disparità fra i cittadini ( sia per ambiti territoriali sia per condizioni personali ) che vanno a ledere i principi istitutivi del Servizio Universale. il peggioramento delle condizioni di lavoro di una grande parte del personale di Poste Italiane, in specifico degli addetti al recapito.
3 Come sono sanciti di diritti costituzionali fondamentali pagati dalla fiscalità generale: il servizio universale. Che cosa è il servizio universale dal Decreto Legislativo 22 luglio 1999, n. 261 Art. 3 (Servizio universale) 1. Il servizio universale assicura le prestazioni in esso ricomprese, di qualita' determinata da fornire permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale a prezzi accessibili a tutti gli utenti. 2. Il servizio universale, incluso quello transfrontaliero, comprende: a) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione degli invii postali fino a 2 kg; b) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione dei pacchi postali fino a 20 kg; c) i servizi relativi agli invii raccomandati ed agli invii assicurati. 3. Il servizio universale e' caratterizzato dalle seguenti connotazioni: a) la qualita' e' definita nell'ambito di ciascun servizio e trova riferimento nella normativa europea; b) il servizio e' prestato in via continuativa per tutta la durata dell'anno; c) la dizione "tutti i punti del territorio "nazionale" trova specificazione secondo criteri di ragionevolezza attraverso l'attivazione di un congruo numero di punti di accesso; d) la determinazione del "prezzo accessibile" deve prevedere l'orientamento ai costi in riferimento ad un'efficiente gestione aziendale. 4. Il fornitore del servizio universale garantisce tutti i giorni lavorativi, e come minimo cinque giorni a settimana, salvo circostanze eccezionali valutate dall'autorita' di regolamentazione: a) una raccolta; b) una distribuzione al domicilio di ogni persona fisica o giuridica o in via di deroga, alle condizioni stabilite dal Ministero delle comunicazioni in installazioni appropriate. 5. Il servizio universale risponde alle seguenti necessita': a) offrire un servizio che garantisce il rispetto delle esigenze essenziali; b) offrire agli utenti, in condizioni analoghe, un trattamento identico; d) fornire un servizio senza discriminazioni, soprattutto di ordine politico, religioso o ideologico; e) fornire un servizio ininterrotto, salvo casi di forza maggiore; f) evolvere in funzione del contesto tecnico, economico e sociale, nonche' delle richieste dell'utenza.
4 L attuale riorganizzazione: Con l accordo del 15 settembre 2006, Poste italiane e le Organizzazioni Sindacali di categoria CGILCISLUILSAILPCISALUGL, hanno esteso ai comuni il modello organizzativo di recapito esistente nelle città. Di conseguenza l attuale modello comunale, che si caratterizza per l integrazione del recapito nell ufficio postale, è destinato ad essere sostituito dal Centro Primario di Distribuzione destinato ad accogliere in gran numero i portalettere dei comuni della provincia. Cosa prevede la riorganizzazione? Per comprenderlo, occorre confrontare il vecchio ed il nuovo Modello Organizzativo..il vecchio modello organizzativo. La fonte del vecchio modello organizzativo era rappresentata dal Codice Postale e relativo Regolamento che delegavano le prestazioni universali, compresa la distribuzione della corrispondenza e pacchi non recapitati, all ufficio postale del comune e agli uffici postali di quartiere delle città ( quelli in cui l utente si reca per le raccomandate, i pacchi, conti correnti ecc. ).... il nuovo modello organizzativo. La fonte del nuovo modello organizzativo è rappresentata dalle Condizioni Generali di Servizio ( regole stabilite da Poste Italiane con il controllo del Ministero) che hanno sostituito il Codice Postale ( che era una legge dello Stato ) potendo sancire che il servizio universale, compresa la distribuzione della corrispondenza non recapitata, sarà garantito dagli uffici di recapito e non più dagli uffici postali. In questo modo la società ed il Ministro on. Salvatore Cardinale, hanno di fatto stravolto il concetto di servizio universale sconvolgendone l attuazione.... l accordo sul recapito che legittima il rinnovato concetto di servizio universale. L accordo sul recapito del 15 settembre 2006 legittima la regola che la distribuzione della corrispondenza e dei pacchi non recapitati deve essere effettuata esclusivamente dagli uffici di recapito (per l occasione ridefinito ufficio di distribuzione ).
5 Una premessa all accordo sul recapito. Per uniformare l organizzazione distributiva della corrispondenza hanno artificiosamente agito sulla contrapposizione del modello organizzativo esistente nelle città, dove il recapito è staccato dall ufficio postale, con quello dei comuni, dove il recapito è integrato nell ufficio postale classico. Con questa contrapposizione hanno legittimato l organizzazione distributiva esistente nelle città, dove peraltro la corrispondenza non recapitata viene distribuita dagli uffici di recapito, e delegittimato l organizzazione distributiva esistente dei comuni, dove invece la corrispondenza non recapitata viene distribuita dal locale ufficio postale. Così l accordo in questione legittima il mancato decentramento distributivo esistente nelle città, che causa e causava gravi disagi ai residenti con maggiori difficoltà nel campo della mobilità ( anziani, disabili, con difficoltà motorie), e lo estende ai comuni della provincia. Ciò non considerando le differenze di servizio pubblico dei trasporti, di viabilità, di condizioni del territorio eccetera. Così se adesso accade, ad esempio, che i milanesi per ritirare la corrispondenza non recapitata devono recarsi in uno degli 8 uffici di recapito cittadini e i residenti dei comuni nel locale ufficio postale, in seguito alla definitiva implementazione dell accordo anche i residenti dei comuni dovranno rivolgersi al Centro Primario di Distribuzione di appartenenza. Così con la riorganizzazione invece di decentrare la distribuzione della corrispondenza non recapitata negli uffici postali delle città la concentra pure sul territorio provinciale!!!! I contenuti dell accordo Per permettere di applicare il contenuto delle Condizioni di Servizio, l accordo concede alla società la possibilità di effettuare lo scorporo del recapito dall ufficio postale e di concentrare gli addetti al recapito nei Centri di Distribuzione determinando sugli utenti e lavoratori conseguenze negative, in quanto li obbliga ad avere come riferimento il Centro di Distribuzione anziché l ufficio postale di paese. Per estrema chiarezza i passi concreti della riorganizzazione Poste Italiane prevedono questi passi organizzativi: esentare gradualmente l ufficio postale classico da qualsiasi funzione distributiva e 2) delegare qualsiasi funzione distributiva in un primo tempo ai Centri Primari di Distribuzione ( CPD ) e Centri Secondari di Distribuzione ( CSD ) e successivamente 3) sopprimere gran parte dei Centri Secondari ( che sono tali in quanto presentano meno di 30 zone di recapito ), delegando il tutto ai Centri Primari di Distribuzione.
6 . Facendo riferimento alla RAM 2 Puglia e Basilicata della provincia di Matera In un primo tempo gli uffici postali saranno sostituiti da 2 CPD ( 1 Matera, 2 Policoro, ) e 4 CSD ( 1 Grassano, 2 Ferrandina, 3 Montalbano Jonico, 4 Stigliano ). Successivamente saranno soppressi i 4 CSD che saranno accorpati ai CPD di Matera e Policoro. In sintesi: il nuovo modello organizzativo permette alla società di esentare l ufficio postale da qualsiasi funzione distributiva delegando ai Centri Primari di Distribuzione sia il recapito che la distribuzione della corrispondenza non recapitata.
7 Un esempio concreto derivante dal nuovo modello organizzativo Il nuovo modello organizzativo suddivide il territorio nazionale in 11 Aree Logistiche Territoriali da cui dipendono 34 RAM ( Recapito Area manager ) alle quali è delegato il coordinamento dei Centri Primari di Distribuzione di competenza. Il territorio della provincia di Matera della RAM 2 Puglia e Basilicata Alla RAM 2 è assegnato anche il compito di coordinare i 2 Centri Primari di Distribuzione della provincia di Matera ( che copre una superficie di 3346 Kmq, 31 comuni e abitanti ), che a riorganizzazione conclusa, effettueranno il recapito e la distribuzione della corrispondenza non recapitata nei 31 comuni della provincia. i comuni desaparecidos della provincia di Matera Nel documento istitutivo della RAM 2, 5 comuni della provincia di Matera scompaiono. Dal confronto coi dati istituzionali emerge la riduzione da 31 a 26 comuni. Mancano all appello 1) Calciano, 2) Cirigliano, 3) Craco, 4) Miglionico e 5) Oliveto Lucano. Il processo di scorporo del settore recapito dal settore servizi finanziari L accordo si propone di ridurre il costo del lavoro attraverso la compressione di 2250 zone di recapito e l estensione del lavoro a squadra ai portalettere dei piccoli e medi comuni esclusi, in precedenza, dall esistenza dell ufficio postale integrato il cu numero esiguo di portalettere impediva la costituzione delle squadre. Per coinvolgere i portalettere dei suddetti uffici nel lavoro a squadra, hanno perciò dato avvio allo scorporo del recapito dall ufficio postale, concentrando i portalettere nei Centri di Distribuzione. Dai Centri Primari di Distribuzione recita l accordo - dipendono, ove presenti, i Centri Secondari di Distribuzione ( CSD ) e i Presidi Decentrati di Distribuzione ( PDD ), che sono gli attuali uffici postali completi di recapito. Come si può vedere, l accordo gli consente di gradualizzare l introduzione definitiva del Centro Primario di Recapito. nella provincia di Matera La Società e i sindacati regionali hanno concordato che l introduzione definitiva dei CPD avvenga in tre fasi. 1. i 2 CPD e i 4 CSD (sia gli uni che gli altri virtuali, in quanto decentrati sul territorio provinciale ) recapiteranno e faranno il servizio di consegna della corrispondenza non recapitata nei comuni - sede ( Matera, Grassano, Ferrandina, Policoro, Montalbano Jonico, Stigliano) e desaparecidos ( Calciano, Cirigliano, Craco, Miglionico e Oliveto Lucano ). Nella prima fase i residenti dei restanti 20 comuni
8 continueranno ad essere serviti dai portalettere del locale ufficio postale ed è lì che dovranno rivolgersi per ritirare la corrispondenza e i pacchi non recapitati. 2. per dare avvio alla soppressione dei presidi decentrati di distribuzione, hanno la necessità di trovare locali idonei ad ospitare i recapiti. Con la soppressione dei PDD anche per i residenti dei 20 comuni sede di PDD si porrà il problema di effettuare il ritiro della corrispondenza non recapitata nei Centri di Distribuzione di appartenenza. Il caso del comune di Bernalda che l accordo sindacale integra nel Centro Secondario di Distribuzione di Ferrandina. I Centri di Distribuzione dovrebbero essere caratterizzati dalla continuità territoriale, ma non è così. Purtroppo, per accordo sindacale. La conseguenza è che dal giorno in ci il recapito del comune di Bernalda sarà trasferito al CSD di Ferrandina sia gli addetti al servizio che i residenti di Bernalda dovranno attraversare il territorio di competenza di altri Centri di Distribuzione ( Montescaglioso e Pomarico che dipendono dal CPD di Matera, oppure Pisticci che dipende dal CSD di Montalbano Jonico ) prima di raggiungere il CPD di Ferrandina. Insomma, in tutta la fase Bernalda sarà come Campione d Italia e i lavoratori e cittadini dovranno attraversare il confine, con tutti i disagi che ne seguono, per poter prendere servizio o per ritirare un oggetto non recapitato. 3. Con la graduale soppressione dei Centri Secondari di Distribuzione di Grassano, Ferrandina, Montalbano Jonico e Stigliano che saranno accorpati ai CPD di Matera e Policoro i cittadini di 1) Accettura 2) Aliano 3) Bernalda 4) Colobraro 5) Garaguso 6) Gorgoglione 7) Grottole 8) Irsina 9) Montescaglioso 10) Nova Siri 11) Pisticci 12) Pomarico 13) Rotondella 14) Salandra 15) San Giorgio Lucano 16) San Mauro Forte 17) Scanzano 18) Tricarico 19) Tursi e 20) Valsinni, per ritirare la corrispondenza non recapitata, dovranno rivolgersi al più lontano Centro Primario di Distribuzione anziché al dimesso e più vicino centro Secondario di Distribuzione. La riorganizzazione riduce il numero dei portalettere ed aumenta in modo esponenziale il numero dei dirigenti.. In una recente pubblicazione Poste e Acea hanno chiarito che la riorganizzazione esige, rispetto alla precedente, 4000 nuovi dipendenti di cui 330 portalettere, 650 dirigenti, 1400 controllori e 1500 impiegati. Questo accade sia perché la riorganizzazione, da un lato, comprime la rete di 2250 zone di recapito e, dall altro, aumenta i sostituti dei postini dal 6% al 14% ma anche perché introduce degli ulteriori elementi come i CPD e le RAM ( Recapito Area Manager) che precedentemente erano del tutto sconosciuti e che determinano un ulteriore esigenza di personale: 750 dirigenti ( 500 direttori di CPD, 250 dirigenti RAM ) 1400 controllori ( 500 Responsabile Qualità e Miglioramento Processi Produttivi, 900 Capo Squadra Portalettere ) e 1500 impiegati.
9 . nella provincia di Matera Nella regione la riorganizzazione sopprime 16 su 370 zone di recapito che in provincia di Matera, in proporzione, diventano 5 e perciò equivalenti ad altrettanti stipendi da portalettere. L esiguità delle zone di recapito della rete provinciale ( 102 zone ) e la bassa intensità di comuni ci consente di approfondire: 1. l analisi del costo del lavoro; per fare ciò è indispensabile mettere a confronto i cinque stipendi di portalettere risparmiati con le accresciute esigenze di personale indotte dalla riorganizzazione. Così al risparmio di 5 stipendi si contrappongono le esigenze introdotte dalla nuova organizzazione e che abbiamo stimato in 16 unità lavorative pari ad altrettanti 16 stipendi di cui 12 nei Centri di Distribuzione ( 5 capo squadra portalettere, 1 direttore di CPD, 1 responsabile del Monitoraggio e Qualità, 5 unità con compiti di segreteria e impiegatizie) e 4 nella Cosiddetta Ram ( 2 dirigenti, 2 impiegati). Ogni ulteriore commento sul costo del lavoro è a questo punto del tutto ozioso. Senonchè la società e le Organizzazioni sindacali firmatarie anziché concordare ulteriori assunzioni hanno concordato l avvio della mobilità per 2250 lavoratori del recapito. Gli effetti pratici in provincia di Matera saranno: licenziamento di 5 addetti al recapito, trasferimento di 16 portalettere a funzioni superiori, sportellizzazione di un numero imprecisato di portalettere. A questo punto non è forse legittimo chiedersi chi e quanti portalettere rimarranno a svolgere la propria funzione? E i concertatori cosa pretenderanno dai pochi portalettere che rimarranno? 2. Il trasferimento da servizi produttivi a servizi non produttivi ( a cui spesso corrispondono stipendi doppi o tripli rispetto ai mille euro dei postini ) si propone, in realtà, di determinare artificiosamente il consenso sociale di gruppi di lavoratori verso la nuova organizzazione del recapito. E se non sono in grado di ottenere il consenso dei portalettere cercano almeno di ottenere un atteggiamento neutrale semplicemente prospettandogli, in funzione ricattatoria, l opportunità, prevista dall accordo, dell inserimento nei 4200 addetti da trasferire allo sportello.
10 Il medio-evo futuro postale Così nonostante l accortezza di nascondere i comuni, la temporanea persistenza dell ufficio postale integrato e la temporanea introduzione di Centri Secondari, emerge palesemente il vero obbiettivo della riorganizzazione, e cioè - far apparire che ogni Centro Primario di Distribuzione è destinato a servire meno comuni rispetto agli effettivi - scorporare in modo netto e fisico le linee fondamentali strategiche del servizio postale ( servizio universale, servizi finanziari e bancari, servizi di consegna ad alto valore aggiunto) - rompere il patto definito dalla Direttiva Prodi portandosi via i prezzi pregiati ( pagati con la fiscalità generale degli italiani ) e scaricando il Servizio universale allo stato, alle regioni e province, ai comuni, alle comunità montane a agli enti parco così come chiesto dall Organizzazione Sindacale Cisl e dalla struttura di categoria della regione Calabria ( Conquiste del Lavoro , giornale quotidiano dell Organizzazione Sindacale CISL ) Insomma l azione di Poste italiane e delle Organizzazioni sindacali CGILCISLUILSAILPCISALUGL porta a destrutturare definitivamente il diritto al servizio universale nel recapito postale. Come si rivela nella mappa della RAM 2 Puglia e Basilicata e nello specifico delle Provincia in questione Poste italiane nasconde sia il dato oggettivo (quantità dei Comuni) che l estensione territoriale che ogni Centro Primario di Distribuzione è destinato a servire realmente. In questo modo nasconde i disservizi che i cittadini saranno e sono destinati a subire e le maggiori fatiche dei lavoratori per raggiungere il proprio posto di lavoro. Le conseguenza immediate per i cittadini Abbiamo preso in considerazione la provincia di Matera. Vediamo quindi cosa succederà con la nuova organizzazione per la posta non consegnata. Abbiamo visto che il cittadino, a riorganizzazione conclusa, dovrà recuperare la corrispondenza non consegnata presso dei "centri di distribuzione zonali" Un cittadino di Accettura dove dovrà recarsi? a Matera!!! E cioè 1 ora e 21 andare e 1 ora e 21 tornare più le file allo sportello! (fonte kataweb mappe michelin) Un cittadino di Cirigliano? a Policoro!!! E cioè 50 minuti andare e 50 minuti n tornare più le file allo sportello! (fonte kataweb mappe michelin) E naturalmente è necessaria la macchina!!!!!!
11 Le conseguenze sul lungo periodo per lo Stato Gli uffici postali, sollevati dai doveri istituzionali di servizio universale, diventeranno nuove sedi bancarie, finanziarie, di vendita di prodotti filatelici o di risparmio etc. Avremo regalato ad una società privata una bella rete di negozi con tanto di personale qualificato e arredi e avviamento commerciale il tutto a spese di noi cittadini. per i cittadini Caselle postali sempre più lontane, recupero della posta non consegnata con difficoltà e solo per chi può muoversi agevolmente in macchina, servizio universale dimezzato. per i lavoratori Arrivando allo scorporo dei vari settori ( che è già in atto ) si creeranno come minimo lavoratori di serie A ( quelli del banco posta e degli uffici postali zonali ) e quelli di serie B ( i postini e gli addetti agli uffici di recapito e alla logistica ). Non considerando che i lavoratori stabilitisi nelle località vicine agli attuali uffici di distribuzione in alcuni territori potranno trovarsi in condizione di aggiungere anche 2 ore per raggiungere il posto di lavoro! Forse applicheranno a questi ultimi le condizioni delle cooperative di facchinaggio tanto care agli extracomunitari? Ai posteri l ardua risposta.
12 Le domande che ci poniamo e poniamo alla politica e alle Istituzioni All ANCI e alla Associazione dei piccoli Comuni Italiani domandiamo: Con questa riorganizzazione Poste Italiane e i sindacati firmatari hanno fatto sparire 5 comuni nella provincia di Matera cosa sarà sulò resto del territorio Nazionale? Ai 5 sindaci dei comuni desaparecidos e agli altri 24 sindaci dei comuni che rimarranno senza presidio di recapito e distribuzione della corrispondenza non recapitata, domandiamo: ma non è vostro il compito di tutelare la dignità e vivibilità del vostro territorio? sanno i cittadini della provincia in questione che a seguito della definitiva implementazione dell accordo sindacale, per ritirare la corrispondenza o un pacco non recapitato, anziché rivolgersi al locale ufficio postale dovranno rivolgersi ad uno dei 2 Centri Primari di Distribuzione dislocati sul territorio delle provincia? Alle Comunità montane e all Unione Europea ( che tanto hanno fatto per la tutela e salvaguardia del territorio montano contro la sua erosione sociale )domandiamo: Come vivranno i cittadini della montagna che già oggi ricevono la posta con il contagocce? Al Governo Italiano e all onorevole Prodi domandiamo: Erano queste le sue intenzioni, espresse nella direttiva? Dove va a finire l obbligo imposto dalla 261/99 di fornire un servizio indifferenziato tra utenti e territori, senza alcuna discriminazione? A chi tutela i diritti dei meno abili e delle persone anziane ancora domandiamo: avete presente le conseguenze sociali di questa riorganizzazione di Poste Italiane e delle Organizzazioni sindacali di Categoria di CGIL CISL UIL SAILP CISAL UGL? In allegato: Mappa dei comuni desaparecidos; Mappe dei 2 CPD Mappa del CSD di Ferrandina ( per capire cosa accadrà ai cittadini di Bernalda) Mappe di percorso Per ulteriori chiarimenti e informazioni Federico Ceratti, Acea, Stefano Ancona,, Domenico Bracati;,
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17 Il tuo itinerario da Cirigliano a Policoro Stampa Chiudere l Per stampare questa pagina cliccare sul pulsante Stampa del navigatore. 10 km 10 mi Itinerario: Itinerario consigliato Partenza: Cirigliano Arrivo: Policoro Il 03/07/2007 Tempo: 00h50 Distanza: 59km Costo pedaggio: Costo carburante: Costo totale: 0 EUR 6.44 EUR 6.44 EUR Foglio di viaggio riassuntivo
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