L usabilità. Identificare i BISOGNI degli utenti. Identificare i FATTORI CHE MOTIVANO gli utenti
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- Marco Mosca
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1 L usabilità UTILE Identificare i BISOGNI degli utenti USABILE Progettare e valutare prodotti FACILI DA USARE DESIDERABILE Identificare i FATTORI CHE MOTIVANO gli utenti
2 Multimedia Patterns Metodi per la valutazione di usabilità
3 L usabilità efficacia Utilità Appropriatezza Scopi efficienza Velocità Numero errori Affidabilità Scalabilità soddisfazione il modo in cui gli utenti si sentono in relazione al sistema. Facilità d uso piacevolezza motivazione interesse apprendimento
4 Esempi di euristiche specifiche per il web
5 INDICE 1. I principi di buona navigazione (Nielsen 1999) 2. I diversi tipi di link (Nielsen 1999) 3. Le convenzioni più diffuse (Krug 2000) 4. Le leggi molto empiriche di Krug 5. Progettare l architettura informativa
6 1. I principi di buona navigazione Per Jackob Nielsen la struttura di navigazione di un sito web deve aiutare l utente nel rispondere a tre domande: 1. Dove mi trovo? 2. Dove sono stato? 3. Dove posso andare?
7 in relazione al Web 1. Principi di buona navigazione 1. Dove mi trovo?
8 1. Principi di buona navigazione 1. Dove mi trovo? in relazione alla struttura del sito
9 nel Web 1. Principi di buona navigazione 2. Dove sono stato?
10 1. Principi di buona navigazione 2. Dove sono stato? all interno del sito
11 A questa domanda rispondono tre diversi tipi di link link topici 1. Principi di buona navigazione 3. Dove posso andare? link strutturali link associativi
12 2. I diversi tipi di link TOPICI testo sottolineato (di solito ma non sempre!) che conduce a ulteriori informazioni riguardo all argomento trattato STRUTTURALI link usati per connettere tra di loro livelli diversi della struttura del sito. Usati anche per connettere una data pagina con altre allo stesso livello gerarchico ASSOCIATIVI link usati per indicare altre pagine dal contenuto simile o correlato a quella attuale che l utente potrebbe perciò trovare interessanti
13 2. I diversi tipi di link Link strutturali Link topici Link associativi
14 3. Le convenzioni più diffuse La navigazione persistente 5 elementi che dovrebbero sempre apparire in ogni pagina ID del sito Una via alla Home Page Utilities Una via per la ricerca Le sezioni
15 3. Le convenzioni più diffuse Il test del portabagagli Messi improvvisamente davanti ad una pagina nuova (non la home page!) dobbiamo saper rispondere rapidamente a 6 domande: 1) In che sito mi trovo? ID 2) In che pagina sono? Nome della Pagina 3) Quali sono le sezioni principali del sito? Sezioni del sito o navigazione primaria 4) Quali opzioni ho a disposizione a questo livello? Navigazione locale 5) Dove mi trovo nella struttura generale del sito? Indicazioni voi siete qui 6) Come posso effettuare una ricerca? Campo ricerca
16 3. Le convenzioni più diffuse Sezioni ID Il test del portabagagli Voi siete qui Ricerca Nome della pagina Navigazione locale
17 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: HOME deve mettere in evidenza l identità del sito (ID) deve comunicare un quadro d insieme (facendo dei compromessi!) ed esporre la mission del sito in modo chiaro e sintetico (WELCOME BLURB) dovrebbe avere una TAGLINE ben progettata (solo i più famosi possono farne a meno!) può avere un diverso orientamento delle sezioni e del testo, ma senza modificare i nomi e l ordine delle sezioni (consistency)
18 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: L identità del sito (ID) Il logo (ID) in evidenza, insieme ai valori e alla storia che esso esprime
19 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: L identità del sito (ID) Il logo (ID) in evidenza, insieme ai valori e alla storia che esso esprime
20 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: L identità del sito (ID) Il logo (ID) in evidenza, insieme ai valori e alla storia che esso esprime
21 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: L identità del sito (ID) Il logo (ID) in evidenza, insieme ai valori e alla storia che esso esprime
22 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: IL WELCOM BLURB poche righe per spiegare chi siamo, cosa facciamo, che obiettivi abbiamo (mission)
23 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: IL WELCOM BLURB poche righe per spiegare chi siamo, cosa facciamo, che obiettivi abbiamo (mission)
24 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: La TAGLINE poche parole (!) vicino all ID per mettere immediatamente in relazione chi siamo (ID) e cosa facciamo (mission)
25 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: La TAGLINE poche parole (!) vicino all ID per mettere immediatamente in relazione chi siamo (ID) e cosa facciamo (mission)
26 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: La TAGLINE poche parole (!) vicino all ID per mettere immediatamente in relazione chi siamo (ID) e cosa facciamo (mission)
27 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: Nella home page i link strutturali (sezioni) possono essere disposti in modo diverso rispetto a tutte le altre pagine (navigazione persistente) Home page
28 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: Nella home page i link strutturali (sezioni) possono essere disposti in modo diverso rispetto a tutte le altre pagine (navigazione persistente) Pagina interna
29 3. Le convenzioni più diffuse Cosa distingue la home page dalle altre pagine: ma senza modificare i nomi e l ordine delle sezioni (consistency)
30 4. Le leggi molto empiriche di Krug LEGGE PRIMA Non farmi pensare LEGGE SECONDA Non importa quanti click devo fare, se ogni click è frutto di una scelta che non richiede impegno e che non è ambigua LEGGE TERZA Sbarazzati della metà delle parole di ogni pagina e poi sbarazzati della metà di quello che resta
31 4. Le leggi molto empiriche di Krug
32 5. Progettare l architettura informativa L architettura informativa comunica la relazione tra i contenuti di un sito web e il modo in cui questi sono espressi. Aiuta a capire come si utilizza il sito. Rende accessibili e quindi più comprensibili i suoi contenuti informativi.
33 5. Progettare L architettura informativa Tre strutture di base 1) Lineare Una pagina dopo l altra. Struttura adatta per costruire funzioni vincolanti: se, ad esempio, l informazione A deve essere conosciuta prima della B, e la B prima della C, si crea un accesso lineare da A a C.
34 5. Progettare L architettura informativa Tre strutture di base 2) Gerarchica Più percorsi mutuamente esclusivi Adatta ad evidenziare le relazioni insieme/sotto insieme Consente movimenti top-down / bottom-up.
35 5. Progettare L architettura informativa Tre strutture di base 3) A ragnatela Pagine collegate in modo da permettere riferimenti incrociati e salti avanti/indietro. Struttura che esalta le potenzialità dei sistemi interattivi. Ma più la ragnatela è complessa, più aumentano le difficoltà di orientamento per l utente.
36 5. Progettare L architettura informativa Tre strutture di base Molte altre strutture possibili: parallela, a matrice, a sovrapposizione, a zoom, ecc. I siti web si basano di solito su una combinazione di varie strutture. Quello che conta è che la struttura sia progettata deliberatamente, tenendo conto del tipo di fruizione dei contenuti che si ritiene più adatto per l utente. Ogni volta che si aggiungono nuovi contenuti bisogna valutare la loro coerenza rispetto all architettura complessiva del sito. Trovare una collocazione adatta o riprogettare l architettura stessa.
37 5. Progettare L architettura informativa Lo scenario di Krug: E Sabato pomeriggio e state entrando in un centro commerciale per comprare una motosega: Vi trovate di fronte a tre reparti UTENSILI CASALINGHI PRATO E GIARDINO Dove sono le motoseghe?
38 5. Progettare L architettura informativa Lo scenario di Krug: Seguendo il vostro intuito provate a vedere se la motosega si trova sotto UTENSILI nel reparto utensili guardate i cartelli alla fine di ogni corsia UTENSILI A MOTORE UTENSILI MANUALI SMERIGLIARE E LEVIGARE nella corsia UTENSILI A MOTORE cercate la motosega e la trovate.
39 5. Progettare L architettura informativa Lo scenario di Krug: Se la vostra scelta fosse stata PRATO E GIARDINO sareste stati costretti a tornare indietro UTENSILI CASALINGHI PRATO E GIARDINO UTENSILI A MOTORE UTENSILI MANUALI SMERIGLIARE E LEVIGARE
40 5. Progettare L architettura informativa Un organizzazione gerarchica dell informazione impone di visitare prima una categoria e quindi la seconda, nel caso in cui non riusciate a trovare l elemento desiderato. HOME UTENSILI CASALINGHI PRATO E GIARDINO UTENSILI A MOTORE UTENSILI MANUALI SMERIGLIARE E LEVIGARE
41 5. Progettare L architettura informativa Un organizzazione a ragnatela consente invece una molteplicità di percorsi possibili. Progettando l architettura di un sito web si possono sfruttare queste potenzialità, ma bisogna mantenere un modello concettuale coerente, evitando che l utente si smarrisca. CASALINGHI Utensili per cucina HOME Smerigliare e levigare UTENSILI PRATO E GIARDINO Utensili a manuali Utensili a motore Utensili per il giardino motosega tagliaerba ecc
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