SCHEMA DI CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI TESORERIA TRA
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- Ottaviana Zanella
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1 SCHEMA DI CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI TESORERIA TRA il Comune di Carro, di seguito denominato Ente, C.F.: rappresentato dal Responsabile del servizio finanziario che interviene al presente atto ai sensi dell art.107, terzo comma, lett.c) e 109 comma 2, D.Lgs. 267/2000, (indicazione della banca contraente e della sua sede), di seguito denominato Tesoriere C.F.-P.IVA: rappresentato da nella qualità di E premesso - che l affidamento e la gestione del servizio di Tesoreria sono disciplinati dall art. 208 all art. 226 del Decreto Legislativo 267/2000 (TUEL); - che l articolo 35 commi 8 e ss., del Decreto legge n. 1/2012 ha sospeso fino al il sistema di tesoreria unica mista, regolato dal Decreto legislativo n. 279/97 e regolato l applicazione del regime di tesoreria unica tradizionale e quindi l Ente contraente è sottoposto al regime di tesoreria unica tradizionale; - che con delibera di Consiglio Comunale n. del, esecutiva ai sensi di legge, è stata approvata la convenzione per lo svolgimento del servizio di tesoreria; - che con determinazione del Responsabile del settore finanziario n. del, divenuta esecutiva ai sensi di legge, è stato aggiudicato il servizio di tesoreria a per il periodo ; - che il Comune è stato incluso nella tabella A) annessa alla legge n. 720/84 tra quelli soggetti al sistema di tesoreria unica ed il Tesoriere pertanto deve effettuare le operazioni di incasso e pagamento disposte dal Comune a valere sulle contabilità speciali aperte presso la competente Sezione di tesoreria provinciale dello Stato; - che con decreti del Ministero del Tesoro del e sono state stabilite le norme di attuazione della predetta legge; - che il Tesoriere con il sistema della tesoreria unica esegue le operazioni di pagamento avvalendosi delle disponibilità di cassa esistenti sulle contabilità speciali presso la Sezione di tesoreria provinciale dello Stato Tutto ciò premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente Atto, si conviene e si stipula quanto segue ART. 1 Affidamento del servizio 1. Il servizio di tesoreria viene svolto dal Tesoriere presso, nei giorni dal lunedì al venerdì e nel rispetto dell orario di apertura degli sportelli bancari. Il servizio può essere dislocato in altro luogo solo previo specifico accordo con l Ente. 2. Il servizio di tesoreria, la cui durata è fissata al successivo art. 20, viene svolto in conformità alla legge, agli statuti e ai regolamenti dell Ente nonché ai patti di cui alla presente convenzione. 3. Durante il periodo di validità della convenzione, di comune accordo fra le parti e tenendo conto delle indicazioni di cui all art. 213 del D.Lgs. n. 267/00, alle modalità di espletamento del servizio, possono essere apportati i perfezionamenti metodoligici ed informatici ritenuti necessari per migliorarne lo svolgimento; in particolare, si porrà ogni cura ad introdurre, appena ciò risulti possibile, un sistema basato su mandati di pagamento, ordinativi di incasso ed altri documenti sottoscritti elettronicamente, con interruzione della relativa produzione cartacea. Per la formalizzazione dei relativi accordi può procedersi con scambio di lettere.
2 Art. 2 Oggetto e limiti della convenzione 1. Il servizio di tesoreria di cui alla presente convenzione ha per oggetto il complesso delle operazioni inerenti la gestione finanziaria dell Ente e, in particolare, la riscossione delle entrate ed il pagamento delle spese facenti capo all Ente medesimo e dallo stesso ordinante, con l osservanza delle norme contenute negli articoli che seguono; il servizio ha per oggetto, altresì, l amministrazione titoli e valori di cui al successivo art Esula dall ambito del presente accordo la riscossione delle entrate patrimoniali ed assimilate nonché dei contributi di spettanza dell Ente, è esclusa altresì la riscossione delle altre entrate tributarie affidata ai sensi degli artt. 52 e 59 del D.Lgs , n In ogni caso, le entrate di cui al presente comma pervengono, nei tempi tecnici necessari, presso il conto di Tesoreria. 3. L Ente costituisce in deposito presso il Tesoriere ovvero impegna in altri investimenti alternativi gestiti dal Tesoriere stesso la disponibilità per le quali non è obbligatorio l accertamento presso la Sezione di Tesoreria provinciale dello Stato; qualora previsto nel regolamento di contabilità dell Ente, presso il Tesoriere sono aperti appositi conti correnti bancari intestati all Ente medesimo per la gestione delle minute spese economali. Art. 3 Esercizio finanziario 1. L esercizio finanziario dell Ente ha durata annuale, con inizio dal primo gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno; dopo tale termine non possono effettuarsi operazioni di cassa sul bilancio dell anno precedente. Art. 4 Riscossioni 1. Le entrate sono incassate dal Tesoriere in base ad ordinativi di incasso emessi dall Ente in moduli appositamente predisposti, numerati progressivamente e firmati dal responsabile del servizio finanziario o da altro dipendente individuato dal regolamento di contabilità dell Ente ovvero, nel caso di assenza od impedimento, da persona abilitata a sostituirli ai sensi e con i criteri di individuazione di cui al medesimo regolamento. 2. Gli ordinativi di incasso devono contenere: - la denominazione dell Ente; - la somma da riscuotere in cifre ed in lettere; - l indicazione del debitore; - la causale del versamento; - la codifica di bilancio; - il numero progressivo dell ordinativo per esercizio finanziario, senza separazione tra conto competenza e conto residui; - l esercizio finanziario e la data di emissione; - le indicazioni per l assoggettamento o meno dell imposta di bollo di quietanza; - l eventuale indicazione: entrata vincolata. In caso di mancata indicazione le somme introitate sono considerate libere da vincolo. 3. A fronte dell incasso il Tesoriere rilascia, in luogo e vece dell Ente, regolari quietanze numerate in ordine cronologico per esercizio finanziario, compilate con procedure informatiche e moduli meccanizzati o da staccarsi da apposito bollettario fornito dall Ente e composto da bollette numerate progressivamente. 4. Il Tesoriere accetta, anche senza autorizzazione dell Ente, la somma che i terzi intendono versare, a qualsiasi titolo e causa, a favore dell Ente stesso, rilasciando ricevuta contenente, oltre l indicazione della causale del versamento, la clausola espressa salvi i diritti dell Ente. Tali incassi sono segnalati all Ente stesso, il quale emette i relativi ordinativi di riscossione entro quindici giorni- o nel minor tempo eventualmente indicato nel regolamento di contabilità dell Ente e, comunque, entro il termine del mese in corso; detti ordinativi devono recare la seguente dicitura a copertura del sospeso n..., rilevato dai dati comunicati dal Tesoriere.
3 5. Con riguardo alle entrate affluite direttamente in contabilità speciale, il Tesoriere, appena in possesso dell apposito tabulato consegnatogli dalla competente Sezione di tesoreria provinciale dello Stato, provvede a registrare la riscossione. In relazione a ciò l Ente emette, nel termine di cui al precedente comma 4, i corrispondenti ordinativi a copertura. 6. In merito alle riscossioni di somme affluite sui conti correnti postali intestati all Ente e per i quali al Tesoriere è riservata la firma di traenza, il prelevamento dai conti medesimi è disposto esclusivamente dall Ente mediante emissione di ordinativo cui è allegata copia dell estratto conto postale comprovante la capienza del Conto. L ente dovrà provvedere al prelevamento degli importi affluiti in conti correnti postali con cadenza massima quindicinale. Il Tesoriere esegue l ordine di prelievo mediante emissione di assegno postale o tramite postagiro ed accredita all Ente l importo corrispondente al lordo delle commissioni di prelevamento. Le somme di soggetti terzi rivenienti da depositi in contanti effettuati da tali soggetti per spese contrattuali d asta e per cauzioni provvisorie sono incassate dal Tesoriere contro rilascio di apposita ricevuta diversa dalla quietanza di tesoreria e trattenuta su conto transitorio. 7. Il Tesoriere non è tenuto ad accettare versamenti a mezzo di assegni di conto corrente bancario e postale e di assegni circolari non intestati al Tesoriere. Art.5 Pagamenti 1. I pagamenti sono effettuati in base a mandati di pagamento, individuali o collettivi, emessi dall Ente su moduli appositamente predisposti, numerati progressivamente per esercizio finanziario e firmati dal responsabile del servizio finanziario o da altro dipendente individuato dal regolamento di contabilità dell Ente ovvero, nel caso di assenza o impedimento, da persona abilitata a sostituirli ai sensi e con i criteri di individuazione di cui al medesimo regolamento. 2. L estinzione dei mandati ha luogo nel rispetto di legge e delle indicazioni fornite dall Ente. 3. I mandati di pagamento devono contenere: - la denominazione dell Ente; - l indicazione del creditore o dei creditori o di chi per loro è tenuto a rilasciare quietanza, con eventuale precisazione degli estremi necessari per l individuazione dei richiamati soggetti; - l ammontare della somma lorda in cifre ed in lettere e netta da pagare. - la causale del pagamento; - la codifica di bilancio e la voce economica nonché la corrispondente dimostrazione contabile di disponibilità dello stanziamento sia in caso di imputazione alla competenza sia in caso di imputazione ai residui (castelletto); - gli estremi del documento esecutivo in base al quale è stato emesso il mandato di pagamento; - il numero progressivo del mandato di pagamento per esercizio finanziario; - l esercizio finanziario e la data di emissione; - l eventuale indicazione della modalità agevolativa di pagamento prescelta dal beneficiario con relativi estremi; - le indicazioni per l assoggettamento o meno all imposta di bollo di quietanza; - l annotazione, nel caso di pagamenti a valere su fondi a specifica destinazione: pagamento da disporre con i fondi a specifica destinazione. In caso di mancata annotazione il Tesoriere non è responsabile ed è tenuto indenne dall Ente in ordine alla somma utilizzata ed alla mancata riduzione del vincolo medesimo; - la data, nel caso di pagamenti a scadenza il cui mancato rispetto comporti penalità, entro la quale il pagamento deve essere eseguito; - l eventuale annotazione: esercizio provvisorio, gestione provvisoria. 4. Il Tesoriere, anche in assenza della preventiva emissione del relativo mandato, effettua i pagamenti derivanti da delegazioni di pagamento, da obblighi tributari, da somme iscritte a ruolo, da ordinanze si assegnazione ed eventuali oneri conseguenti emesse a seguito delle procedure di esecuzione forzata di cui all art. 159 del D.Lgs.267/00 nonché gli altri pagamenti la cui effettuazione è imposta da specifiche disposizioni di legge; se previsto nel regolamento di contabilità dell Ente, e previa richiesta presentata di volta in volta e firmata dalle stesse persone autorizzate a sottoscrivere i mandati, la medesima operatività è adottata anche per i pagamenti relativi ad utenze e rate assicurative. Gli ordinativi a copertura di dette spese devono essere emessi entro quindici giorni o nel minor tempo
4 eventualmente indicato nel Regolamento di contabilità dell Ente e, comunque, entro il termine del mese in corso; devono, altresì, riportare l annotazione: a copertura del sospeso n., rilevato dai dati comunicati dal Tesoriere. 5. Salvo quanto indicato al precedente comma 3, ultimo alinea, il Tesoriere esegue i pagamenti, per quanto attiene alla competenza, entro i limiti del bilancio ed eventuali sue variazioni approvati e resi esecutivi nelle forme di legge e, per quanto attiene ai residui, entro i limiti delle somme risultanti da apposito elenco fornito dall Ente. 6. I mandati di pagamento emessi in eccedenza dei fondi stanziati in bilancio ed ai residui non devono essere ammessi al pagamento, non costituendo, in tal caso, titoli legittimi di discarico per il Tesoriere, il Tesoriere stesso procede alla loro restituzione all Ente. 7. I pagamenti sono eseguiti utilizzando i fondi disponibili ovvero utilizzando l anticipazione di tesoreria con le modalità indicate al successivo art. 10, deliberata e richiesta dall Ente nelle forme di legge e libera da vincoli. 8. Il Tesoriere non deve dar corso al pagamento di mandati che risultino irregolari, in quanto privi di uno qualsiasi degli elementi sopra elencati, non sottoscritti dalla persona a ciò tenuta, ovvero che presentino abrasioni o cancellature nell indicazione della somma e del nome del creditore o discordanze fra la somma scritta in lettere e quella scritta in cifre. E vietato il pagamento di mandati provvisori o annuali complessivi: qualora ricorra l esercizio provvisorio o la gestione provvisoria, il Tesoriere esegue il pagamento solo in presenza delle relative annotazioni sul mandato o sulla distinta accompagnatoria degli ordinativi di incasso e dei mandati di pagamento. 9. Il Tesoriere estingue i mandati secondo le modalità indicate dall Ente. In assenza di un indicazione specifica, il Tesoriere è autorizzato ad eseguire il pagamento ai propri sportelli o mediante l utilizzo di altri mezzi equipollenti offerti dal sistema bancario. 10. A comprova e discarico dei pagamenti effettuati, il Tesoriere raccoglie sul mandato o vi allega la quietanza del creditore ovvero provvede ad annotare sui relativi mandati gli estremi delle operazioni effettuate, apponendo il timbro pagato. In alternativa ed ai medesimi effetti, il Tesoriere provvede ad annotare gli estremi del pagamento effettuato su documentazione meccanografica, da consegnare all Ente unitamente ai mandati pagati, in allegato al proprio rendiconto. 11. I mandati sono ammessi al pagamento, di norma, il giorno lavorativo bancabile successivo a quello della consegna al Tesoriere. In caso di pagamenti da eseguirsi in termine fisso indicato dall Ente sull ordinativo per i quali si renda necessaria la raccolta di un visto preventivo e per il pagamento delle retribuzioni al personale dipendente, l Ente medesimo deve consegnare i mandati entro e non oltre il quarto giorno bancabile precedente alla scadenza. 12. Il Tesoriere provvede ad estinguere i mandati di pagamento che dovessero rimanere interamente o parzialmente inestinti al 31 dicembre, commutandoli d ufficio in assegni postali localizzati ovvero utilizzando altri mezzi equipollenti offerti dal sistema bancario o postale. 13. L Ente si impegna a non consegnare mandati al Tesoriere oltre la data del 15 dicembre, ad eccezione di quelli relativi ai pagamenti aventi scadenza perentoria successiva a tale data. 14. Eventuali commissioni, spese o tasse inerenti l esecuzione di ogni pagamento ordinato dall Ente ai sensi del presente articolo sono poste a carico dei beneficiari. Pertanto, il Tesoriere trattiene dall importo nominale del mandato l ammontare degli oneri in questione ed alla mancata corrispondenza fra le somme pagate e quella dei mandati medesimi sopperiscono formalmente le indicazioni sui titoli, sulle quietanze o sui documenti equipollenti degli importi dei suddetti oneri. 15. Su richiesta dell Ente, il Tesoriere fornisce gli estremi di qualsiasi pagamento eseguito, nonché la relativa prova documentale. 16. Con riguardo ai pagamenti relativi a contributi previdenziali, l Ente si impegna, nel rispetto dell art. 22 della legge , n. 440, a produrre, contestualmente ai mandati di pagamento delle retribuzioni del personale, anche quelli relativi al pagamento dei contributi suddetti, corredandoli della prevista distinta, debitamente compilata in triplice copia. Il Tesoriere, al ricevimento dei mandati, procede al pagamento degli stipendi ed accantona le somme necessarie per il pagamento dei corrispondenti contributi entro la scadenza di legge ovvero vincola l anticipazione di tesoreria.
5 17. Per quanto concerne il pagamento delle rate di mutui garantite da delegazioni di pagamento, il Tesoriere, a seguito della notifica ai sensi di legge delle delegazioni medesime, effettua gli accantonamenti necessari, anche tramite apposizione di vincolo sull anticipazione di tesoreria. Resta inteso che qualora alle scadenze stabilite, siano mancanti o insufficienti le somme dell Ente necessarie per il pagamento delle rate e tale circostanza non sia addebitabile al Tesoriere (ad esempio per insussistenza di fondi da accantonare o per mancato rispetto da parte dell Ente degli obblighi di cui al successivo art. 13, comma 2), quest ultimo non è responsabile del mancato o ritardato pagamento e non risponde delle indennità di mora eventualmente previste nel contratto di mutuo. Art. 6 Criteri di utilizzo delle giacenze per l effettuazione dei pagamenti 1. Ai sensi della legge e fatte salve le disposizioni concernenti l utilizzo di importi a specifica destinazione, le somme giacenti presso il Tesoriere, comprese quelle temporaneamente impiegate in operazioni finanziarie, devono essere prioritariamente utilizzate per l effettuazione dei pagamenti di cui al presente articolo. 2. Ai fini del rispetto del principio di cui al precedente comma, l Ente ed il Tesoriere adottano la seguente metodologia: - l effettuazione dei pagamenti ha luogo mediante il prioritario utilizzo delle somme libere, anche se momentaneamente investite (salvo quanto disposto al successivo comma 3); in assenza totale o parziale di dette somme, il pagamento viene eseguito a valere sulle somme libere depositate sulla contabilità speciale dell Ente. - In assenza totale o parziale di somme libere, l esecuzione del pagamento ha luogo mediante l utilizzo delle somme a specifica destinazione secondo criteri e con le modalità di cui al successivo art L Ente si impegna ad assicurare per tempo lo smobilizzo delle disponibilità impiegate in investimenti finanziari. L Ente tiene indenne il Tesoriere delle conseguenze derivanti dal mancato rispetto dei principi di cui al comma 1, qualora non possa procedersi all utilizzo di somme a specifica destinazione giacenti presso il Tesoriere per assenza di attivazione da parte dell Ente dei presupposti di cui all art. 195 del D. Lgs. n. 267/00, richiamati al successivo art. 12. Art. 7 Trasmissione di atti e documenti 1. Gli ordinativi di incasso ed i mandati di pagamento sono trasmessi dall Ente al Tesoriere in ordine cronologico, accompagnati da distinta in doppia copia numerata progressivamente e debitamente sottoscritta dagli stessi soggetti abilitati alla firma degli ordinativi e dei mandati di cui una, vistata dal Tesoriere, funge da ricevuta per l Ente. La distinta deve contenere l indicazione dell importo dei documenti contabili trasmessi, con la ripresa dell importo globale e di quelli precedentemente consegnati. 2. L Ente, al fine di consentire la corretta gestione degli ordinativi di incasso e dei mandati di pagamento, comunica preventivamente le firme autografe, le generalità e qualifiche delle persone autorizzate a sottoscrivere detti ordinativi e mandati, nonché ogni successiva variazione. Il Tesoriere resta impegnato dal giorno lavorativo successivo al ricevimento della comunicazione. 3. L Ente trasmette al Tesoriere lo Statuto ed il Regolamento di contabilità ed il regolamento economale, se non già ricompreso in quello contabile, nonché le successive variazioni. 4. All inizio di ciascun esercizio, l Ente trasmette al Tesoriere: - il bilancio di previsione e gli estremi della delibera di approvazione e della sua esecutività;
6 - l elenco dei residui passivi ed attivi, sottoscritto dal responsabile del servizio finanziario ed aggregato per intervento. 5. Nel corso dell esercizio finanziario, l Ente trasmette al Tesoriere: - le deliberazioni, esecutive, relative a storni, prelevamenti dal fondo di riserva ed ogni variazione di bilancio; - le variazioni apportate all elenco dei residui attivi e passivi in sede di riaccertamento. Art. 8 Obblighi gestionali assunti dal Tesoriere 1. Il Tesoriere tiene aggiornato e deve conservare il giornale di cassa; deve, inoltre, conservare i verbali di verifica e le rilevazioni periodiche di cassa. 2. Il Tesoriere mette a disposizione dell Ente copia del giornale di cassa e, con la periodicità di cui al successivo art. 14, l estratto conto. Inoltre, rende disponibili i dati necessari per le verifiche di cassa. 3. Nel rispetto delle relative norme di legge, il Tesoriere provvede alla compilazione e trasmissione alle Autorità competenti dei dati periodici della gestione di cassa; provvede, altresì, alla consegna all Ente di tali dati. Art. 9 Verifiche ed ispezioni 1. L Ente e l organo di revisione dell ente medesimo hanno diritto di procedere a verifiche di cassa ordinarie e straordinarie e dei valori dati in custodia come previsto dagli artt. 223 e 224 del D. Lgs. n. 267/00 ed ogni qualvolta lo ritengano necessario ed opportuno. Il Tesoriere deve all uopo esibire, ad ogni richiesta, i registri, i bollettari e tutte le carte contabili relative alla gestione della tesoreria. 2. Gli incaricati delle funzioni di revisione economico-finanziaria di cui all art. 234 del D. Lgs. n. 267/00, hanno accesso ai documenti relativi alla gestione del servizio di tesoreria: di conseguenza, previa comunicazione da parte dell Ente dei nominativi dei suddetti soggetti, questi ultimi possono effettuare sopralluoghi presso gli uffici ove si svolge il servizio di Tesoreria. In pari modo si procede per le verifiche effettuate dal responsabile del servizio finanziario dell Ente od altro funzionario dell Ente, il cui incasso è eventualmente previsto nel regolamento di contabilità. Art. 10 Anticipazioni di tesoreria 1. Il Tesoriere, su richiesta dell Ente, presentata di norma all inizio dell esercizio finanziario e corredata dalla deliberazione dell organo esecutivo, è tenuto a concedere anticipazioni di tesoreria entro il limite massimo stabilito dalla normativa vigente in materia, calcolato sulle entrate afferenti ai primi tre titoli di entrata del Bilancio dell Ente accertate nel consuntivo del penultimo anno precedente. L utilizzo dell anticipazione ha luogo di volta in volta limitatamente alle somme strettamente necessarie per sopperire a momentanee esigenze di cassa. Più specificatamente, l utilizzo delle linee di credito si ha in vigenza dei seguenti presupposti: assenza di fondi disponibili sul conto di tesoreria e sulle contabilità speciali, nonché assenza degli estremi di applicazione di cui al successivo art L Ente prevede in bilancio gli stanziamenti necessari per l utilizzo ed il rimborso dell anticipazione, nonché per il pagamento degli interessi nella misura di tasso contrattualmente stabilita, sulle somme che ritiene di utilizzare. 3. Il Tesoriere procede di iniziativa per l immediato rientro delle anticipazioni non appena si verifichino entrate libere da vincoli. Tale obbligo rimane comunque subordinato al prioritario ripristino delle somme vincolate eventualmente utilizzate ai sensi del successivo art. 12, comma 1. In relazione al rientro delle anticipazioni l Ente, su indicazione del Tesoriere e nei termini di cui al precedente art. 5, comma 4, provvede all emissione dei relativi ordinativi di incasso e mandati di pagamento, procedendo, se necessario, alla preliminare variazione di bilancio.
7 4. In caso di cessazione, per qualsiasi motivo, del servizio, l Ente estingue immediatamente l esposizione debitoria derivante da eventuali anticipazioni di tesoreria, facendo rilevare dal Tesoriere subentrate, l atto di conferimento dell incarico, le anzidette esposizioni, nonché facendogli assumere tutti gli obblighi inerenti ed eventuali impegni di firma rilasciati nell interesse dell Ente. 5. Il Tesoriere, in seguito all eventuale dichiarazione dello stato di dissesto dell Ente, ove ricorra la fattispecie di cui al comma 4 dell art. 246 del D. Lgs. n. 267/00, può sospendere, fino al 31 dicembre successivo alla data di detta dichiarazione, l utilizzo della residua linea di credito per anticipazione di tesoreria. Art. 11 Garanzia fidejussoria 1. Il Tesoriere, a fronte di obbligazioni di breve periodo assunte dall Ente, può, a richiesta, rilasciare garanzia fidejussoria a favore dei terzi creditori. L attivazione di tale garanzia è correlata dell apposizione del vincolo di una quota corrispondente dell anticipazione di tesoreria, concessa ai sensi del precedente articolo 10. Art. 12 Utilizzo di somme a specifica destinazione 1. L Ente, previa apposita deliberazione dell organo esecutivo da adottarsi ad inizio esercizio finanziario e subordinatamente all assunzione della delibera di cui al precedente art. 10, comma 1, può, all occorrenza e nel rispetto dei presupposti e delle condizioni di legge, richiedere di volta in volta al Tesoriere, attraverso il proprio servizio finanziario, l utilizzo per il pagamento di spese correnti delle somme aventi specifica destinazione. Il ricorso all utilizzo delle somme a specifica destinazione vincola una quota corrispondente dell anticipazione di tesoreria che, pertanto, deve risultare già richiesta, attivata ed accordata ai sensi dell art. 222, comma 1, del D.Lgs. 267/00 nonché libera da vincoli. Il ripristino degli importi momentaneamente liberati dal vincolo di destinazione ha luogo con i primi introiti non soggetti a vincolo che affluiscono presso il Tesoriere ovvero pervengono in contabilità speciale. In quest ultimo caso, qualora l Ente abbia attivato anche la facoltà di cui al successivo comma 4, il ripristino dei vincoli ai sensi del presente comma ha luogo successivamente alla ricostruzione dei vincoli di cui al citato comma L Ente per il quale sia stato dichiarato lo stato di dissesto non può esercitare la facoltà di cui al comma 1 fino all emanazione del decreto di cui all art. 261, comma 3, D. Lgs. n. 267/ Il Tesoriere, verificandosi i presupposti di cui al comma 1, attiva le somme a specifica destinazione procedendo prioritariamente all utilizzo di quelle giacenti sul conto di tesoreria. Il ripristino degli importi momentaneamente liberati dal vincolo di destinazione ha luogo con priorità per quelli da ricostituite in contabilità speciale. 4. Resta ferma la possibilità per l Ente, se sottoposto alla normativa inerente le limitazioni dei trasferimenti statali di cui all art. 47, comma 2, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, di attivare l utilizzo di somme a specifica destinazione giacenti in contabilità speciale - per spese correnti a fronte delle somme maturate nei confronti dello Stato e non ancora riscosse. A tal fine l Ente, attraverso il proprio servizio finanziario, inoltra, di volta in volta, apposita richiesta al Tesoriere corredata dell indicazione dell importo massimo svincolabile. Il ripristino degli importi momentaneamente liberati dal vincolo di destinazione ha luogo non appena si verifichi il relativo accredito delle somme da parte dello Stato. 5. L utilizzo delle somme a specifica destinazione per le finalità originarie cui sono destinate ha luogo a valere prioritariamente su quelle giacenti presso il Tesoriere. A tale fine, il Tesoriere gestisce le somme con vincolo attraverso una unica scheda di evidenza, comprensiva dell intero monte vincoli.
8 Art. 13 Gestione del servizio in pendenza di procedura di pignoramento 1. Ai sensi dell art. 159 del D.Lgs. n.267/00 e successive modificazioni, non sono soggette ad esecuzione forzata, a pena di nullità rilevabile anche d ufficio dal giudice, le somme di competenza degli enti locali destinate al pagamento delle spese ivi individuate. 2. Per gli effetti di cui all articolo di legge sopra citato, l Ente, qualifica preventivamente gli importi delle somme destinate al pagamento delle spese ivi previste, adottando apposita delibera semestrale, da notificarsi con immediatezza al Tesoriere. 3. A fronte della suddetta delibera semestrale, per i pagamenti di spese non comprese nella delibera stessa, l Ente si attiene altresì al criterio della cronologicità delle fatture o, se non è prevista fattura, degli atti di impegno. Di volta in volta, su richiesta del Tesoriere, l ente rilascia certificazione in ordine al suddetto impegno. 4. L ordinanza di assegnazione ai creditori precedenti costituisce ai fini del rendiconto della gestione titolo di discarico dei pagamenti effettuati dal Tesoriere a favore dei creditori stessi e ciò anche per eventuali altri oneri accessori conseguenti. Art. 14 Tasso debitore e creditore 1. Sulle anticipazioni ordinarie di tesoreria di cui al precedente articolo 10, viene applicato un interesse annuo nella misura del la cui liquidazione ha luogo con cadenza. Il Tesoriere procede, pertanto, alla contabilizzazione sul conto di tesoreria degli interessi a debito per l Ente trasmettendo all Ente l apposito riassunto scalare. L Ente emette i relativi mandati di pagamento entro trenta giorni dalla scadenza dei termini di cui al precedente articolo 5, comma Eventuali anticipazioni a carattere straordinario che dovessero essere autorizzate da specifiche leggi, e che si rendesse necessario concedere durante il periodo di gestione del servizio, saranno regolate alle condizioni di tasso di volta in volta stabilito dalle parti. 3. Sulle giacenze di cassa dell Ente viene applicato un interesse nella seguente misura: la cui liquidazione ha luogo con cadenza con accredito, di iniziativa del Tesoriere, sul conto di tesoreria, trasmettendo all Ente l apposito riassunto a scalare. L Ente emette i relativi ordinativi di riscossione nel rispetto dei termini di cui al precedente art. 4, comma 4. Art. 15 Resa del conto finanziario 1. Il Tesoriere, entro il termine di 30 giorni successivi alla chiusura dell esercizio, rende all Ente, su modello conforme a quello approvato con D.P.R , n. 194, il conto del Tesoriere, corredato dagli allegati di svolgimento per ogni singola voce di bilancio, dagli ordinativi di incasso e dai mandati di pagamento, dalle relative quietanze ovvero dai documenti meccanografici contenenti gli estremi delle quietanze medesime. 2. L Ente, entro 60 giorni dall approvazione del rendiconto, invia il conto del Tesoriere alla competente Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti. 3. L Ente trasmette al Tesoriere la delibera esecutiva di approvazione del conto del bilancio, il decreto di discarico della Corte dei Conti e/o gli eventuali rilievi messi in pendenza di giudizio di conto, nonché la comunicazione in ordine all avvenuta scadenza del termine di cui all art. 2 della legge 4 gennaio 1994, n. 20.
9 Art. 16 Amministrazione titoli e valori in deposito 1. Il Tesoriere assume in custodia ed amministrazione, alle condizioni concordate, i titoli ed i valori di proprietà dell Ente. 2. Il Tesoriere custodisce ed amministra, altresì, con le modalità di cui al comma precedente, i titoli ed i valori depositati da terzi per cauzione a favore dell Ente. 3. Per i prelievi e le restituzioni dei titoli si seguono le procedure indicate nel regolamento di contabilità dell Ente. Art. 17 Corrispettivo e spese di gestione 1. Il Tesoriere procede alla contabilizzazione sul conto di tesoreria delle spese vive di servizio, spese per l invio dell estratto conto, spese per l effettuazione di ogni operazione delle predette spese, trasmettendo apposita nota-spese sulla base della quale l Ente, entro trenta giorni dalla scadenza dei termini di cui al precedente art. 5, comma 4, emette i relativi mandati. 2. Per le operazioni ed i servizi accessori non espressamente previsti nella presente convenzione, l Ente corrisponde al Tesoriere i diritti e le commissioni bancarie vigenti di tempo in tempo ed i diritti reclamati da terzi coinvolti nell esecuzione degli stessi. Art. 18 Garanzia per la regolare gestione del servizio di tesoreria 1. Il Tesoriere, a norma dell art. 221 del D. Lgs. n. 267/00, risponde con tutte le proprie attività e con il proprio patrimonio, di ogni somma e valore dallo stesso trattenuta in deposito ed in conseguenza per conto dell Ente, nonché per tutte le operazioni comunque attinenti al servizio di tesoreria. Art. 19 Imposta di bollo 1. L Ente, su tutti i documenti di cassa e con osservanza delle leggi sul bollo, indica se la relativa operazione è soggetta a bollo ordinario di quietanza oppure esente. Pertanto, sia gli ordinativi di incasso che i mandati di pagamento devono portare la predetta annotazione, così come indicato ai precedenti artt. 4 e 5, in tema di elementi essenziali degli ordinativi di incasso e dei mandati di pagamento. Art. 20 Durata della convenzione 1. la presente convenzione avrà durata dal al il Tesoriere ai fini di garantire la continuità del servizio può prorogare lo stesso, in accordo con l Ente per almeno sei mesi dopo la scadenza della convenzione, e nelle more dell individuazione del nuovo Tesoriere. Art. 21 Erogazioni gratuite a favore dell Ente 1. Il Tesoriere, per il periodo di validità del contratto, si impegna ad erogare a titolo di liberalità all ente un contributo annuo di Euro,, offerto in sede di gara. 2. Il contributo sarà versato all ente annualmente entro il 30 settembre, senza necessità di una specifica richiesta dell ente.
10 Art. 22 Spese di stipula e di registrazione della convenzione 1. Le spese di stipulazione e dell eventuale registrazione della presente convenzione ed ogni altra conseguente sono a carico del Tesoriere. Agli effetti della registrazione, si applica il combinato disposto di cui agli artt. 5 e 40 del D.P.R. 131/ Ai fini del calcolo dei diritti dovuti al segretario dell Ente ai sensi della legge , n. 604, qualora lo stesso intervenga alla stipula della presente convenzione in veste di pubblico ufficiale rogante, si tiene conto del valore indicato dell importo indicato akl primo comma del precente art. 21. Art. 23 Rinvio 1. Per quanto non previsto nella presente convenzione, si fa rinvio alla legge ed ai regolamenti che disciplinano la materia. Art. 24 Domicilio delle parti 1. Per gli effetti della presente convenzione e per tutte le conseguenze dalla stessa derivanti, l Ente ed il Tesoriere eleggono il proprio domicilio presso le rispettive sedi indicate nel preambolo della presente convenzione. L ENTE IL TESORIERE
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