DEFINIZIONEDEL TERREMOTO DI RIFERIMENTO. Parte II. Determinazione dell azione sismica : E sufficiente l applicazione di NTC2018?

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1 DEFINIZIONEDEL TERREMOTO DI RIFERIMENTO Parte II Determinazione dell azione sismica : E sufficiente l applicazione di NTC2018? Sì Dipende

2 Meletti et al 2013

3 NTC2018 Azione sismica VITA NOMINALE DI PROGETTO TIPI DI COSTRUZIONE Vn( anni) 1-Costruzioni temporanee e provvisorie 10 2-Costruzioni con prestazioni ordinarie 50 3-Costruzioni prestazioni elevate 100

4 NTC2018 Azione sismica CLASSE D USO Coefficiente CU Classe d uso I II III IV CU PERIODO DI RIFERIMENTO VR=Vn x Cu

5 NTC2018 Azione sismica STATI LIMITI PVR SLO 81% SLD 63% SLV 10% SLC 5% PGA e Spettro risposta relative PVR

6 NTC2018 Azione sismica Storie temporali ( accelerogrammi) -Artificiali :compatibili con spettro risposta (10%) -Sintetici: compatibili con spettro risposta (20%) e giustificati scientificamente -naturali(registrati) :giustificati scientificamente

7 Appr. Probabilistico( Pericolosità sismica) Met. Cornell

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9 Zone Sorgenti

10

11 Zone Sorgenti

12 Cenni et al 2013

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14 Zona sorgente - Distribuzione Magnitudo - Distribuzione Temporale

15 Distr. Magnitudo Gutenberg- Richter

16 Distr. Magnitudo

17 Distr. Magnitudo

18 - Distribuzione Temporale - Poisson omogeneo - hazard rate costante - processo senza memoria

19 Legge di Attenuazione M=6.6 s.a (Bindi et al.2011)

20 Legge di Attenuazione

21 Meletti et al 2013

22 Norme Tecniche Costruzioni Scelta di accelerogrammi reali a spettro compatibile. Approccio probabibilstico

23 Accelerogramma di riferimento. Approccio probabilistico

24 Accelerogramma di riferimento: approccio probabilistico Pricipali limiti - attendibilità pericolosità -forma insensibile alla distanza epicentrale

25 Approccio- Deterministico : scuotimento di riferimento METODO Semplificato - identificazione della zona sorgente - definizione M di progetto - scelta legge di attenuazione - valutazione PGA NB - Non espressamente stabilito in NTC18

26 Approccio- Deterministico : scuotimento di riferimento METODO Semplificato: principali limiti - arbitrarietà scelta magnitudo - non considerata durata NB - Non espressamente stabilito in NTC18

27 Approccio- Deterministico Sismogrammi sintetici -descrizione completa sorgente (dimensione, velocità rottura, stress drop, Mo) -geometria del mezzo attraversato da onde e Vp,Vs e r -calcolo accelerogramma

28 Approccio deterministico - arbitrarietà nella scelta di M di progetto - difficoltà di disporre di stime attendibili di Vp,Vs e r

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34 Considerazioni conclusive L accelerogramma è funzione di x e t L accelerogramma può assumere forme completamente diverse in funzione specialmente di : -distanza epicentrale -magnitudo

35 Criteri per definire T di Progetto - tipo di rischio associato -tipo di progetto

36 ESEMPIO I : Rischio liquefazione

37 Esempio I: Rischio liquefazione approccio deterministico - Tecnica CSR/CRR M e PGA - da zone sismogenetiche Mmax che produce la massima PGA -sconsigliabile Magnitudo da disaggregazione

38 Esempio I: Rischio liquefazione

39 Esempio I: Rischio liquefazione

40 Esempio I: Rischio liquefazione

41 ESEMPIO II : Microzonazione (amplificazione)

42 Esempio II: Microzonazione sismica approccio «probabilistico». 1) Pericolosità sismica RP 474y.2) Spettro di risposta 5% damping. 3)Accelelerogrammi reali a spettro compatibile con 2

43 Esempio III Amplificazione sismica per progetto approccio «probabilistico» 1) Pericolosità sismica con RP corrispondente al PVR di progetto.2) Spettro di risposta 5% damping. 3)Accelelerogrammi reali a spettro compatibile con 2

44 ESEMPIO IV : struttura modesta

45 ESEMPIO IV : struttura modesta struttura di dimensioni d< l/4 approccio «probabilistico». 1) Pericolosità sismica RP 474y.2) Spettro di risposta 5% damping. 3)Accelelerogrammi reali a spettro compatibile con 2

46 ESEMPIO V struttura di dimensioni d>l/4

47 ESEMPIO V

48 ESEMPIO V struttura di dimensioni d>l/4 approccio deterministico Particolare attenzione : 1) Direzione propagazione 2) orientazione struttura

49 ESEMPIO VI

50 ESEMPIO VI ponte sospeso approccio deterministico Particolare attenzione : 1) onde superficiali 2) movimenti verticali

51 FINE PARTE II

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