UNA RELAZIONE DETTAGLIATA la certificazione di DSA strumento di comunicazione e di lavoro
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- Alessandra Gigli
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1 UNA RELAZIONE DETTAGLIATA la certificazione di DSA strumento di comunicazione e di lavoro Disturbi specifici di apprendimento. Raccomandazioni cliniche Meeting S.S.L.I.- Padova maggio 2012 Laura Breda- U.O.C. di N.P.I. ASS6 Friuli Occidentale
2 Cosa dice la L. 170 / 2010? riconosce e definisce i DSA specifica le finalità della legge definisce chi certifica ai sensi della legge: i servizi specialistici del SSN e (se non possibile) specialisti o strutture accreditate ricorda i diritti previsti: didattica individualizzata e personalizzata utilizzo di strumenti compensativi Introduzione di misure dispensative diritti per i familiari ( orari di lavoro flessibili) Prevede l emanazione di decreti attuativi
3 Decreto MIUR 5669 del la certificazione di DSA viene rilasciata dagli specialisti alla famiglia, che la consegna alla scuola La scuola attiva gli interventi didattici individualizzati e personalizzati ANCHE attraverso la redazione di un piano didattico personalizzato, con l indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative Norme specifiche per studenti in casi di particolare gravità, anche in comorbilità, risultanti dal certificato diagnostico. Dispensa dalle prove scritte di lingua straniera- modalità orale Esonero dall insegnamento della lingua straniera- percorso Didattico differenziato Conseguimento titolo Conseguimento attestato
4 Criticità nell applicazione difficoltà dei Servizi specialistici del SSN o Enti Privati convenzionati e accreditati a fare fronte al numero di richieste di certificazione ( liste d attesa che si allungano) alcune Regioni emettono dei provvedimenti legislativi in attuazione alla L. 170 per fronteggiare questa situazione e reperire risorse. Esempio: Reg. Veneto ( L.R. 16 del e successiva circolare applicativa apr. 2011): chi possiede già una diagnosi di DSA rilasciata da professionisti privati ( Neuropsichiatri Infantili / Psicologi) può farla convalidare al Servizio Specialistico pubblico se la diagnosi è congruente, corretta sul piano clinico e scientifico, sufficientemente recente e compatibile con la modificabilità del disturbo nel tempo intercorso dalla formulazione
5 Criticità nell applicazione diagnosi congruente e corretta: vengono richiamati puntualmente i parametri definiti dalla Consensus Conference 2007 in questi casi non è detto venga garantita la caratteristica di Interdisciplinarietà e multiprofessionalità della valutazione diagnostica ( punto presente nelle Raccomandazioni della Consensus Conference dell ISS 2011) Non è detto che venga garantita una presa in carico complessiva dell utente ( punto presente nella Consensus Conference 2007 e in quella dell ISS del 2011)
6 Criticità nell applicazione la legge 170 non definisce la durata di validità della diagnosi di DSA. Prassi comune è che le Istituzioni scolastiche ne richiedano il rinnovo ad ogni passaggio di ordine di scuola il documento originale rimane nel fascicolo dell allievo c è la necessità clinica e didattica di aggiornare il profilo funzionale e la tipologia degli strumenti compensativi/ dispensativi.
7 COSA DICONO LE RACCOMANDAZIONI CLINICHE DEL PANEL-PARCC 2011? Panel aggiornamento e revisione Consensus Conference del 2007 ricerca di una cornice etica al documento di certificazione di DSA documento OMS 2002 concezioni culturali e condizioni organizzative per la gestione di condizioni croniche documento O.N.U. Standards Rules of Equalization of Opportunities for person with Disabilities 1993 Documento O.N.U. Convention on the rights of Person With Disabilities, 2006 Prassi basata sull evidenza Expertise dello specialista Prassi basata sui valori Il punto di vista del soggetto
8 Condivisione fra specialisti e soggetto/famiglia Condivisione delle informazioni sui fatti Informazione esauriente e comprensibile al soggetto con DSA e alla sua famiglia Ciò facilita una alleanza efficace nell attuazione dell intervento Accresce la possibilità individuale di consapevolezza e di capacità aumenta la compliance al percorso di abilitazione e/o trattamento
9 Il DSA come disturbo i manuali internazionali di classificazione ( ICD 10 e DSM IV ) definiscono i criteri di inclusione e di esclusione per porre una certa diagnosi. Le raccomandazioni cliniche ( Consensus ISS e Panel) specificano alcuni parametri in base ai quali operazionalizzare i criteri di inclusione. L uso di classificazioni condivise dalla comunità scientifica facilità la comunicazione e la confrontabilità dei dati. Il riconoscimento del DSA come un disturbo lo definisce come entità clinica e permette di attivare dei diritti ( programmazione personalizzata, strumenti didattici compensativi, misure dispensative) perseguendo un ottica non stigmatizzante
10 IL DSA COME DISABILITA la disabilità è una relazione sociale, non una condizione soggettiva della persona ( convivo con il mio disturbo e posso avere gradi maggiori o minori di disabilità in funzione delle richieste del contesto) mi permette di rivendicare un pari diritto di opportunità all istruzione.
11 IL DSA COME CARATTERISTICA DELL INDIVIDUO questo termine può aiutare l individuo, la sua famiglia e la Comunità ad elaborare una rappresentazione non stigmatizzante indirizza verso un approccio pedagogico valorizza le differenze individuali nel momento della restituzione della diagnosi al ragazzo e alla famiglia è opportuno usare questo termine, accanto a quello di disturbo
12 La relazione clinica dovrebbe contenere: Identificazione del valutatore o dell Istituzione a cui afferisce il team valutante; deve contenere i nomi e le qualifiche dei professionisti coinvolti motivo dell invio,anamnesi e background, altri report, osservazioni sul comportamento Risultati ai test, con i punteggi e l interpretazione dettagliata I FATTI Formulazione diagnostica ( diagnosi nosografica: ICD 10, DSM IV) Descrizione del profilo di abilità cognitive descrizione delle aspettative (valori) dell individuo e della sua famiglia
13 Cosa è essenziale? (indicazioni Panel PARCC 2011) diagnosi e relativi codici ICD 10 Valutazione funzionale (competenze cognitive, linguistiche, livello apprendimenti per lettura,scrittura, calcolo, comprensione del testo) Area affettivo-relazionale proposte e suggerimenti per l intervento suggerimenti per strumenti compensativi e dispensativi
14 Il senso della relazione PER LA FAMIGLIA Per comprendere la natura del problema del proprio figlio ( deve essere un percorso accompagnato dal clinico) Per garantire l erogazione dei diritti previsti per legge Come documentazione per eventuali altri consulti ( l importanza dei fatti ) o per gli altri usi consentiti dalla legge.
15 Il senso della relazione PER LA SCUOLA Per attivare le misure previste dalla legge 170 ( personalizzazione didattica P.D.P.) Per adottare strumenti compensativi e/o misure dispensative rispondenti alle esigenze e caratteristiche del soggetto Per condividere un terreno comune con gli specialisti dei Servizi
16 Al di là della diagnosi nosografica Deve emergere un profilo di funzionamento del soggetto Il profilo può descrivere le funzioni neuropsicologiche correlate agli apprendimenti ( linguaggio, abilità metafonologiche, memoria in particolare MBT verbale, attenzione, denominazione rapida, integrazione visuomotoria, competenze visuo-percettive, organizzazione visuo spaziale) Il profilo indica le funzioni deficitarie, ma anche i punti di forza e le aree che sono suscettibili di modificabilità Le aspettative e le motivazioni del bambino/ragazzo verso gli apprendimenti.
17 LA SCELTA DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI compete alla Scuola, in accordo con il soggetto e la famiglia, in rapporto al PDP Il profilo di funzionamento ( relazione clinica) può fornire indicazioni utili sulle funzioni critiche o sulle funzioni forti per orientare la scelta degli strumenti compensativi.
18 Manca il livello cognitivo Mancano info Sulla funzionalità Sensoriale e neurologica Manca il profilo funzionale
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24 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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