RELAZIONE CONGIUNTA SULLE POLITICHE INDUSTRIALI INTEGRATE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL SETTORE ENERGETICO NELLA REGIONE EUROMEDITERRANEA
|
|
- Bruno Beretta
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RELAZIONE CONGIUNTA SULLE POLITICHE INDUSTRIALI INTEGRATE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL SETTORE ENERGETICO NELLA REGIONE EUROMEDITERRANEA SINTESI 19 settembre 2012 CES _00_00_TRA_TCD ES-VIT/Sab/lp IT
2 La presente relazione, coordinata dal Consiglio economico e sociale spagnolo, risponde alla decisione adottata dal vertice euromediterraneo dei consigli economici e sociali e delle istituzioni analoghe tenutosi a Roma nel 2010 e riguardante il programma di lavoro In virtù di tale decisione, un gruppo di lavoro guidato dal Consiglio economico e sociale spagnolo ha ricevuto il compito di elaborare una relazione sul tema Politiche industriali integrate, con particolare attenzione al settore energetico nella regione euromediterranea. Si tratta di un documento redatto con la collaborazione dei consigli economici e sociali e istituzioni analoghe di Algeria, Francia, Israele, Italia, Giordania e Tunisia, nonché con la partecipazione di rappresentanti della delegazione turca presso il comitato consultivo misto UE- Turchia, documento che sarà presentato al prossimo vertice euromediterraneo dei consigli economici e sociali e istituzioni analoghe, in programma il 18 e 19 ottobre ad Amman, in Giordania. L'integrazione dell'area euromediterranea offre diverse opportunità per il progresso e lo sviluppo economico e sociale dei paesi che la compongono ed i vantaggi arrecati dalla promozione delle complementarità fra le due rive del Mediterraneo sono evidenti, a maggior ragione nel contesto attuale di crescente globalizzazione. Questo processo sta provocando cambiamenti nelle condizioni di concorrenza a livello internazionale e una crescente espansione di nuove aree economiche ed esige, per svolgersi nelle migliori condizioni, che si operi in condizioni di parità con le economie emergenti alla testa della crescita economica attuale; tale simmetria presuppone la garanzia che il coinvolgimento di tutta la regione nella concezione di politiche integrate sia solido e di vasta portata. Fra queste politiche, l'integrazione di progetti settoriali, in particolare in campo industriale ed energetico, può trasformarsi in un fattore di sviluppo, crescita sostenibile e integrazione regionale euromediterranea. Da qui discendono l'opportunità e l'interesse dell'oggetto della presente relazione. Dopo aver analizzato la situazione e le prospettive socioeconomiche delle due sponde del Mediterraneo, nonché le tendenze future e il ruolo dell'integrazione della regione euromediterranea nel contesto mondiale, la relazione descrive il quadro politico, finanziario e istituzionale della cooperazione euromediterranea, per poi definire i fattori di complementarità fra l'industria e l'energia in quest'area, con particolare attenzione al tessuto produttivo, alla politica industriale, al trasferimento di tecnologie, il tessuto imprenditoriale, i progetti logistici regionali e la formazione professionale. La relazione si chiude con un'analisi degli obiettivi, proposte d'azione e attività nell'ambito della cooperazione industriale euromediterranea e una sezione dedicata al settore energetico nella regione. L'analisi consente di arrivare a una serie di conclusioni che intendono contribuire, per quanto possibile, a favorire linee di cooperazione futura tra i governi e gli attori sociali interessati alla CES _00_00_TRA_TCD ES-VIT/Sab/lp 2
3 costruzione di uno spazio euromediterraneo più integrato. Riassumendo, il contenuto delle conclusioni principali è il seguente: l'analisi della situazione attuale e le principali prospettive di medio termine per la regione euromediterranea indicano la necessità di mettere in atto politiche capaci di dare impulso a un modello di crescita sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, nonché di creare sinergie fra questi tre aspetti; in tale contesto, lo sviluppo di un'industria forte, competitiva e diversificata è importante per garantire la competitività della regione euromediterranea, creare opportunità d'impiego e garantire la presenza della regione nel contesto mondiale; la valutazione dei successi e delle lacune degli accordi di associazione e della politica di vicinato dell'unione europea nella regione, nonché l'aumento degli sforzi volti a garantire un contesto politico e istituzionale stabile e ad incidere sulle questioni legate a una buona governance euromediterranea, avranno un effetto sulla realizzazione di un clima imprenditoriale e degli investimenti favorevole alla creazione di attività produttive e di occupazione nella regione euromediterranea, il che promuoverà la crescita economica sostenibile e la creazione di legami transfrontalieri; a tal fine, la cooperazione regionale deve servire a individuare le sinergie, sfruttare le catene del valore globali e garantire miglioramenti della competitività nelle industrie della zona, in modo da assicurarne la posizione sui mercati internazionali, realizzando una composizione settoriale della produzione equilibrata e combinando le industrie tradizionali con quelle più innovative; ciononostante, vi sono anche aspetti settoriali che vale la pena sottolineare, come quelli connessi a tre ambiti in cui i paesi partner del Mediterraneo hanno acquisito una buona posizione competitiva nel commercio internazionale, ad esempio l'industria agroalimentare, il settore tessile e delle confezioni e il turismo, attività che richiedono l'adozione di strategie di cooperazione capaci di far guadagnare entrambe le sponde del Mediterraneo; più concretamente, la cooperazione nel settore della politica industriale dovrebbe prevedere un insieme di misure trasversali, come il trasferimento e l'assimilazione delle tecnologie, il sostegno alla piccola e media impresa, il rafforzamento delle reti logistiche e di trasporto e la formazione professionale; le misure e gli ambiti di questa cooperazione sono strettamente interconnessi: per questo, gli strumenti della cooperazione industriale devono garantirne la coerenza e complementarità, interna e fra settori differenti ma collegati, assicurando il coordinamento e la convergenza con altre aree, come lavoro e occupazione, immigrazione, trasporti, energia o acqua; d'altro canto, si rendono necessarie istituzioni capaci di fornire garanzie per quanto riguarda la trasparenza della destinazione dei fondi e l'efficacia della loro applicazione; CES _00_00_TRA_TCD ES-VIT/Sab/lp 3
4 in questo senso sarebbe opportuno valutare la consistenza e la sostenibilità delle attività comprese nei programmi di lavoro biennali di cooperazione industriale, dotandole di mezzi di finanziamento definiti e stabili, procedendo a una valutazione dei risultati globale, integrale e coerente in materia di politica della cooperazione industriale euromediterranea e l'insieme degli strumenti e delle misure che la promuovono; per rafforzare la prospettiva regionale della cooperazione industriale, si dovrebbe rafforzare anche la partecipazione degli attori sociali ed economici; a tal fine, i CES della regione euromediterranea sottolineano la necessità di introdurre meccanismi di consultazione nel quadro delle conferenze ministeriali settoriali; nel panorama industriale, il settore energetico offre un ampio potenziale per l'integrazione della regione euromediterranea; per la sponda settentrionale costituisce una possibilità di diversificazione dei fornitori di energia e una garanzia più elevata di sicurezza energetica, mentre per la sponda meridionale rappresenta una filiera di lavoro che può far nascere nuovi settori di attività, creare occupazione e aumentare i redditi; ciononostante, nei rapporti in campo energetico predominano i contatti bilaterali, il che a volte ha generato frizioni dovute alla mancanza di coordinamento o di coerenza fra le iniziative comunitarie e i progetti: per questo, la cooperazione multilaterale in campo energetico deve poter contare su una proiezione di medio e lungo termine; inoltre, la cooperazione fra le amministrazioni, le istituzioni scientifiche e le parti direttamente interessate deve considerare la produzione di energia insieme all'evoluzione della domanda e avere come obiettivo un servizio energetico sostenibile in termini di risorse, costi economici e sociali e protezione dell'ambiente: questa dinamica migliorerà le garanzie di una fornitura energetica stabile, sicura e sostenibile, e faciliterà la convergenza dei sistemi di regolazione, l'armonizzazione delle politiche energetiche e la costruzione di un mercato integrato dell'energia nel Mediterraneo; per quel che concerne le energie rinnovabili, la disponibilità di energia solare ed eolica nei paesi partner del Mediterraneo rappresenta un vantaggio per lo sviluppo di un settore forte e competitivo su scala internazionale, che contribuisca alla sicurezza delle forniture in tutta la regione e si adatti ai futuri bisogni energetici di tali paesi: questo sviluppo, accompagnato ad un'adeguata espansione della rete, può consentire l'accesso delle aree rurali o ultraperiferiche all'elettricità, favorendone il progresso socioeconomico; la realizzazione dell' "anello elettrico" mediante l'interconnessione delle griglie di trasmissione elettrica fra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo implica un obiettivo prioritario per lo sviluppo di tecnologie di generazione dell'elettricità più efficienti e meno dannose per l'ambiente sulle due sponde del Mediterraneo, il che a sua volta richiede l'integrazione normativa e tecnica dei sistemi elettrici, modifiche ai quadri istituzionali, una CES _00_00_TRA_TCD ES-VIT/Sab/lp 4
5 formazione e qualificazione specifica per quanto riguarda le tecnologie coinvolte, un sostegno finanziario sufficiente alla ricerca e sviluppo e la creazione di infrastrutture di trasporto e immagazzinaggio: attualmente, la capacità di interconnessione operativa dei mercati europei dell'elettricità con quelli della sponda meridionale (e orientale) del Mediterraneo è molto ridotta, e si limita in pratica a quella esistente fra Spagna e Marocco; in definitiva, tutte queste considerazioni mettono in evidenza la necessità di adottare un nuovo approccio, più equilibrato, simmetrico ed equo, nella cooperazione euromediterranea, necessità senza dubbio accentuata dall'attuale congiuntura economica e finanziaria: a tal fine, il dialogo sociale va considerato uno strumento fondamentale, capace di consolidare la cooperazione per la crescita e l'occupazione nella regione trovando un punto di equilibrio fra i diversi interessi di tutti i partecipanti. CES _00_00_TRA_TCD ES-VIT/Sab/lp 5
Cooperare nel Mediterraneo attraverso lo Strumento Europeo di Vicinato Il Programma ENI CBC Bacino del Mediterraneo
Cooperare nel Mediterraneo attraverso lo Strumento Europeo di Vicinato Il Programma ENI CBC Bacino del Mediterraneo Anna Catte ENI CBC Med Programme - Managing Authority Regione Autonoma della Sardegna
PO di cooperazione transfrontaliera Bacino del Mediterraneo
PROGRAMMA DI SOSTENGO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE APQ Paesi della sponda sud del Mediterraneo PO di cooperazione transfrontaliera Bacino del Mediterraneo Potenza, 26 giugno 2008 CBC Mediterraneo : le 4
Provincia di Grosseto
Provincia di Grosseto ACCADEMIA DEI GEORGOFILI Firenze, 11 gennaio 2013 GIORNATA DI STUDIO PERCORSI DI GOVERNANCE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE AREE RURALI NELLA PROSPETTIVA DI RIFORMA DELLE POLITICHE EUROPEE
CONSIGLIO ECONOMICO E SOCIALE DI SPAGNA
CONSIGLIO ECONOMICO E SOCIALE DI SPAGNA DICHIARAZIONE FINALE Vertice economico e sociale Madrid, 13 dicembre 1995 I Consigli economici e sociali di Spagna, Francia, Grecia, Italia (CNEL), Portogallo, Algeria
PACCHETTO "UNIONE DELL'ENERGIA" ALLEGATO TABELLA DI MARCIA PER L'UNIONE DELL'ENERGIA. della
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 25.2.2015 COM(2015) 80 final ANNEX 1 PACCHETTO "UNIONE DELL'ENERGIA" ALLEGATO TABELLA DI MARCIA PER L'UNIONE DELL'ENERGIA della COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO
Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea
Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea I programmi di cooperazione della Programmazione 2007-2013 (Fondi Strutturali) FONDI STRUTTURALI 2000-2006 Obiettivo 1 Regioni in ritardo di sviluppo (FESR,
Piano d azione di Lisbona: Ambiti fondamentali di
1. Estendere e rafforzare il mercato interno BOZZA PRELIMINARE MARZO 2005 (da rivedersi continuamente durante il 2005) Piano d azione di Lisbona e Politica di Coesione: un legame biunivoco tra le due strategie
CONFERENZA REGIONALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE
CONFERENZA REGIONALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE Venerdì 14 dicembre2018 Venerdì Centro Convegni 14 dicembre Villa Ottoboni 2018 - Padova Centro Congressi Villa Ottoboni - Padova GLI AMBITI
D E L E G A Z I O N E D I B R U X E L L E S LA NUOVA STRATEGIA EUROPEA PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI
D E L E G A Z I O N E D I B R U X E L L E S LA NUOVA STRATEGIA EUROPEA PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI Serie La lente sull Ue n 14 Nota di presentazione del documento pubblicato dalla Commissione
Il Programma ENPI CBC Mediterraneo
Il Programma ENPI CBC Mediterraneo Indice dei contenuti Le caratteristiche del Programma Obiettivi e Priorità Tematiche Ambito Geografico ed Attori Eleggibili Risorse Finanziarie La candidatura: indicazioni
ENPI CBC Bacino del Mediterraneo La cooperazione transfrontaliera nel Mediterraneo. Esperienze, risultati e prospettive
ENPI CBC Bacino del Mediterraneo 2007-2013 La cooperazione transfrontaliera nel Mediterraneo Esperienze, risultati e prospettive Sommario della presentazione 1. Il Programma ENPI CBC Med 2007-2013 in breve
La cooperazione territoriale nella strategia della Regione Puglia
REGIONE PUGLIA Assessorato al Mediterraneo UNIONE EUROPEA La cooperazione territoriale nella strategia della Regione Puglia Bari, 24 Marzo 2006 1 Obiettivo generale Promozione dell innovazione, dell imprenditoria,
LA POLITICA EUROPEA DI VICINATO. 12 dicembre 2008 Carlo Corazza Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea
LA POLITICA EUROPEA DI VICINATO 12 dicembre 2008 Carlo Corazza Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea Promuovere l integrazione economica e le riforme La politica di vicinato
IT Unita nella diversità IT A8-0079/160. Emendamento. Isabella Adinolfi, Rosa D'Amato a nome del gruppo EFDD
6.3.2019 A8-0079/160 160 Considerando 2 (2) Il discorso sullo stato dell'unione del 14 settembre 2016 ha messo in evidenza la necessità di investire nei giovani e ha annunciato l'istituzione di un corpo
Strumenti Area Sicurezza e Cittadinanza Europa Creativa
Strumenti 2014-2020 Area Sicurezza e Cittadinanza Europa Creativa Provincia di Mantova _ 13 aprile 2017 Maria Gina Mussini - Project Manager Ufficio Politiche europee e Relazioni internazionali maria.gina.mussini@comune.modena.it
Una panoramica sui programmi
Una panoramica sui programmi Roma Europa 2020 Roma, 11 maggio 2015 Associazione TECLA Programma per l'ambiente e l'azione per il Clima (LIFE) 2014-2020 Gli obiettivi del programma saranno conseguiti attraverso
Proposta congiunta di DECISIONE DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA ALTO RAPPRESENTANTE DELL'UNIONE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA Bruxelles, 21.4.2017 JOIN(2017) 14 final 2017/0084 (NLE) Proposta congiunta di DECISIONE DEL CONSIGLIO
L agricoltura sociale nella politica comunitaria e nazionale
L agricoltura sociale nella politica comunitaria e nazionale Carmela De Vivo Michela Ascani CREA Centro Ricerca Politiche e Bioeconomia Basilicata Matera, 6 Luglio2018 Evoluzione delle politiche UE sul
IT Unita nella diversità IT A8-0409/29. Emendamento. Eric Andrieu a nome del gruppo S&D
6.12.2018 A8-0409/29 29 Considerando 35 (35) A livello di Unione, il semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche costituisce il quadro di riferimento per individuare le priorità di
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. La recente crisi economica é un fenomeno senza precedenti per la nostra generazione. I
Nascita e operatività di un partenariato di filiera
Nascita e operatività di un partenariato di filiera «Coltiviamo sviluppo con l integrazione delle filiere produttive» Convegno Catania/Palermo, 5 e 6 Dicembre 2011 Serena Tarangioli GdL Progettazione Integrata
IT Unita nella diversità IT A8-0178/23. Emendamento. Marco Zullo, Rosa D'Amato a nome del gruppo EFDD
28.5.2018 A8-0178/23 23 Considerando A bis A bis. considerando che l'aumento del commercio mondiale comporta sia opportunità che sfide, legate, tra l'altro, all'ambiente, ai cambiamenti climatici, alla
Energia/Ambiente/Efficienza obiettivi sono meglio di 1. Per un ambiziosa politica energetica europea Per una crescita economica sostenibile
Energia/Ambiente/Efficienza 2030 3 obiettivi sono meglio di 1 un ambiziosa politica energetica europea una crescita economica sostenibile ché la definizione dei target al 2030 è cosi importante? Entro
Il rapporto tra Unione europea ed enti locali
Il rapporto tra Unione europea ed enti locali L applicazione di politiche formulate dall Unione europea per il livello locale (comuni o reti di comuni) ha un grande impulso con la riforma dei fondi strutturali
BIOECONOMIA E AGRICOLTURA: ORIENTAMENTI COMUNITARI E STRATEGIA NAZIONALE. (A. Zezza, CREA-PB)
BIOECONOMIA E AGRICOLTURA: ORIENTAMENTI COMUNITARI E STRATEGIA NAZIONALE (A. Zezza, CREA-PB) Cos è la bioeconomia? Sistema socio-economico che comprende e interconnette quelle attività che utilizzano biorisorse
Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR Contesto programmatico
Abteilung Europa Amt für europäische Integration Ripartizione Europa Ufficio per l integrazione europea Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR 2014-2020 Contesto programmatico La
Il CESE e il Mediterraneo
Il CESE e il Mediterraneo Una cooperazione di lunga data La Conferenza euromediterranea di Barcellona del novembre 1995, alla quale hanno preso parte i ministri degli Esteri degli Stati membri dell'ue
Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura
Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura 26 novembre 2017 Presso CREA LA COOPERAZIONE NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 LA MISURA 16 RELATORE: Marco Alimonti - Agronomo LA COOPERAZIONE
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA GESTIONE DEL PROGETTO. TOUSPARTOUT- Accessibilità dell offerta turistica, itinerari turistici per tutti TRA
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA GESTIONE DEL PROGETTO TOUSPARTOUT- Accessibilità dell offerta turistica, itinerari turistici per tutti TRA LA PROVINCIA DI LIVORNO, CON SEDE LEGALE IN LIVORNO, PIAZZA DEL MUNICIPIO
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 6 dicembre 2007 (07.12) (OR. en) 16201/07 SOC 523 ECOFIN 503
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 6 dicembre 2007 (07.12) (OR. en) 16201/07 SOC 523 ECOFIN 503 NOTA del: Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" al: Consiglio europeo n.
Strumenti e opportunità per la bioeconomia italiana
Strumenti e opportunità per la bioeconomia italiana Roma, 31 ottobre 2017 Giulia Gregori Segretario Generale Cluster SPRING BIOECONOMIA ED ECONOMIA CIRCOLARE Fonte: Ellen Mac Arthur Foundation UNA TENDENZA
Costruiamo la strategia regionale. della PAC
Costruiamo la strategia regionale della PAC 2021-2027 PAC 2021-2027 3 OBIETTIVI GENERALI E 9 SPECIFICI (I E II PILASTRO) 3 OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVO TRASVERSALE Ammodernamento del settore Parole chiave
ALLEGATO AGGIORNAMENTO DELLA TABELLA DI MARCIA PER L'UNIONE DELL'ENERGIA ALLA
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 18.11.2015 COM(2015) 572 final ANNEX 1 ALLEGATO AGGIORNAMENTO DELLA TABELLA DI MARCIA PER L'UNIONE DELL'ENERGIA ALLA COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARALMENTO EUROPEO,
Siena verso Europa SIENA, 29 OTTOBRE 2012 FRANCESCO ROSSI Matraia Srl
SIENA, 29 OTTOBRE 2012 FRANCESCO ROSSI Matraia Srl L Unione Europea COSA E EUROPA 2020: è la strategia dell Unione Europea per la programmazione fino al 2020. Si caratterizza per la continuità con la precedente
Crescita Intelligente, Crescita Sostenibile, Crescita Inclusiva STRATEGIA EUROPA 2020 LE PRIORITÀ
Crescita Intelligente, Crescita Sostenibile, Crescita Inclusiva STRATEGIA EUROPA 2020 LE PRIORITÀ ISTRUZIONE OBIETTIVI Ridurre l abbandono scolastico dal 14% al 10% Raggiungere il 40% di laureati nella
Il Programma Interreg IV C
Il Programma Interreg IV C Indice dei contenuti Le caratteristiche del Programma Obiettivi e Priorità Tematiche Ambito Geografico ed Attori Eleggibili Risorse Finanziarie La candidatura: indicazioni per
APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA N. 9
TESTO POR FESR C(2017) 6147 8. COORDINAMENTO TRA I FONDI, IL FEASR, IL FEAMP E ALTRI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO DELL'UNIONE E NAZIONALI E CON LA BEI TESTO CON MODIFICHE APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA
Bari, Memorandum of Understanding between stakeholders for the
Bari, 26.10.2012 Memorandum of Understanding between stakeholders for the establishment of a Food Innovation Network in the Region of APULIA Luigi Trotta Apulian Region, Agricultural Dept. L innovazione
P.S.R REGIONE MOLISE
P.S.R. 2014-2020 REGIONE MOLISE MISURA 19 APPROCCIO LEADER SSL - STRATEGIA di SVILUPPO LOCALE costituendo Gal «Molise Rurale» ISERNIA 13_14 Luglio 2016 1 estratto copia SSL presentata in Regione Molise
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO
COMMISSIONE DELLE COMUNÀ EUROPEE Bruxelles, 25.5.2005 COM(2005) 218 definitivo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO Progetto di dichiarazione sui principi guida dello sviluppo
Progetti europei nella Regione Marche per la tutela del mare e delle sue risorse. Il Progetto NEMO Programma MED
Progetti europei nella Regione Marche per la tutela del mare e delle sue risorse Il Progetto NEMO Programma MED Ore 16,30 Rotonda a mare, Senigallia IL PROGRAMMA MED Programma europeo di cooperazione transnazionale,
Sezione Energia. Linee di indirizzo. Presidente Massimo Bruno
Sezione Energia Presidente Massimo Bruno Linee di indirizzo 2016-2019 1 Premessa La Sezione Energia raggruppa le aziende che operano nel campo energetico. Fanno parte della Sezione circa 100 imprese che
Le politiche regionali a favore delle imprese e il Programma Operativo Regionale
Le politiche regionali a favore delle imprese e il Programma Operativo Regionale 2014-2020 Milano, 28 ottobre 2014 Dott.ssa Olivia Postorino Direzione Attività Produttive, Ricerca e Innovazione Regione
Agricoltura sociale e civica: percorsi di sviluppo rurale e inclusione sociale
Agricoltura sociale e civica: percorsi di sviluppo rurale e inclusione sociale Valentina Longo Luogo e data Rocca Priora 17 giugno 2014 Multifunzionalità: L agricoltura svolge contemporaneamente più funzioni:
LINEE GUIDA OCSE GESTIONE SOSTENIBILE DELLA FILIERA QUALE FATTORE CRITICO DI SUCCESSO
. LINEE GUIDA OCSE GESTIONE SOSTENIBILE DELLA FILIERA QUALE FATTORE CRITICO DI SUCCESSO Dr. Oriana Perrone, Esperta Economica D.G.PICPMI, Divisione VI Ministero Sviluppo Economico Linee Guida OCSE e Sostenibilità
Con Determinazione n. 764 del Gruppo per le progettualità relative all'asse B. Gruppo per le progettualità relative all'asse E
Il coordinamento della programmazione integrata a sostegno delle politiche intersettoriali a valenza regionale, interregionale, nazionale Serenella Sandri Responsabile del Coordinamento interistituzionale
Se l'accordo fosse confermato, il Consiglio potrebbe adottare le conclusioni allegate.
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 18 maggio 2004 (19.05) (OR. EN) 9599/04 LIME EDUC 117 SOC 252 NOTA INTRODUTTIVA del: Segretariato generale del Consiglio al: Consiglio n. doc. prec.: 9174/04 EDUC
Il programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE)
Il programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE) Provincia di Mantova _ 13 aprile 2017 Giuseppe Carlo Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee e Relazioni internazionali giuseppe.caruso@comune.modena.it
Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo
La cooperazione al cuore del Mediterraneo Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo 2014 2020 Presentazione dell' Progetti semplici per l acquisizione di servizi da parte delle imprese esistenti
PROGRAMMA ENI CBC MED
N O T A D I A P P R O F O N D I M E N T O Presentazione PROGRAMMA ENI CBC MED 2014-2020 Il programma ENI CBC "Bacino del Mediterraneo" è stato adottato dalla Commissione europea il 17 dicembre 2015 ed
Gli Itinerari Culturali Europei EUROMEETING FIRENZE 14 DICEMBRE. Alberto d Alessandro Consiglio d Europa Ufficio di Venezia
Gli Itinerari Culturali Europei EUROMEETING FIRENZE 14 DICEMBRE Alberto d Alessandro Consiglio d Europa Ufficio di Venezia 1 Giovani e Turismo quale futuro? Orientamenti: Lo Studio sull Impatto degli Itinerari
Il contesto economico nel 2013
Il contesto economico nel 2013 Gran parte del mondo è ancora alle prese con i problemi e le cicatrici ereditate dalla crisi Gli Stati Uniti si interrogano sulla sostenibilità di lungo periodo della politica
II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale. Parte Generale. Simone Severini
II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale Parte Generale Simone Severini Tre diversi modelli di Sviluppo Rurale: modello settoriale: sviluppo rurale imperniato sul settore agricolo modello redistributivo:
Politiche regionali innovative per rinforzare il settore del commercio al dettaglio
Politiche regionali innovative per rinforzare il settore del commercio al dettaglio Cooperazione Territoriale Europea Per il periodo di programmazione 2007-2013, sul territorio dell Unione europea i fondi
Bruxelles, COM(2018) 109 final ANNEX 1 ALLEGATO. della
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 8.3. COM() 109 final ANNEX 1 ALLEGATO della COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, ALLA BANCA CENTRALE EUROPEA, AL COMITATO ECONOMICO
Sviluppo rurale e politica di coesione: quale integrazione tra programmi?
Sviluppo rurale e politica di coesione: quale integrazione tra programmi? Alessandro Monteleone, INEA Scenari dell agricoltura e delle aree rurali piemontesi e le prospettive del PSR 2007-2013 Torino,
Imprese che investono in innovazione e ricerca: il ruolo di Confindustria Piemonte
Imprese che investono in innovazione e ricerca: il ruolo di Confindustria Piemonte - Ing. Paolo Guazzotti Torino, 25 Febbraio 2014 ANALISI DI CONTESTO ANALISI DI CONTESTO Il Piemonte è una delle regioni
Le politiche regionali a favore delle imprese e la nuova programmazione energetica regionale
Le politiche regionali a favore delle imprese e la nuova programmazione energetica regionale Milano, 4 ottobre 2012 Dott.ssa Cristina Colombo Direttore Vicario Industria, Artigianato, Edilizia, Cooperazione
L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE
MODULO VI Venerdì 16 marzo 2012 ore 10 13 L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE Introduzione di Laura Grazi CRIE Università degli Studi di Siena Modulo europea Jean Monnet «Le
Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio
Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio 2016 DEFINIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 analisi territoriale e analisi SWOT esperienze delle precedenti programmazioni coinvolgimento degli stakeholder Strategia:
Programma di cooperazione territoriale europea Grecia Italia ETCP Greece-Italy Cooperazione transfrontaliera
Programma di cooperazione territoriale europea Grecia Italia 2007 2013 ETCP Greece-Italy 2007-2013 Cooperazione transfrontaliera Base giuridica Oggetto (obiettivo generale) Obiettivi specifici Il 28 marzo
promozione dello sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile;
Obiettivi: Lo strumento per la cooperazione allo sviluppo 2014-2020 sostituisce Lo strumento per la cooperazione allo sviluppo operativo nel periodo di programmazione 2007-2013. Lo Strumento per la cooperazione
Ortofrutta competitiva con. l integrazione di filiera. Filiera Calabria Qualità. Prospettive nella Politica di Sviluppo Rurale
Filiera Calabria Qualità Incontro informativo Ortofrutta più competitiva con l integrazione di filiera 4-5 Novembre 2011 Hotel Holiday Inn Via Panebianco, 452 - Cosenza Ortofrutta competitiva con l integrazione
costituendo GalMolise Rurale
costituendo GalMolise Rurale MISURA 19 APPROCCIO LEADER - SSL STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE Burm n.19 del 24/05/2016 ISERNIA 21.costituendo Gal Molise Rurale 1 M19 Aree rurali M19 - BASE GIURIDICA Schema
IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014
IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti
COMITATO TECNICO INTERNAZIONALIZZAZIONE
Alessandro Scopetti COMITATO TECNICO INTERNAZIONALIZZAZIONE Linee di indirizzo 11 dicembre 2012 Scenario: contesto internazionale 1. Il commercio mondiale è in ulteriore rallentamento nel 2012 ma è indicata
Azione 1: crescita intelligente - Cooperazione transfrontaliera e sviluppo delle competenze per l innovazione economica
Azione 1: crescita intelligente - Cooperazione transfrontaliera e sviluppo delle competenze per l innovazione economica Questa misura vuole aumentare la capacità dell di creare valore aggiunto attraverso
Priorità 2: Promozione della sostenibilità ambientale
PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA COOPERAZIONE REGIONALE APQ Paesi della sponda sud del Mediterraneo Programma Operativo di cooperazione transfrontaliera Bacino del Mediterraneo Priorità 2: Promozione della sostenibilità
Europa 2020: priorità e obiettivi della programmazione
EUROPA 2020 ED ENTI LOCALI Seminario tematico Valorizzare la cultura e i beni culturali di un territorio Europa 2020: priorità e obiettivi della programmazione 2014-2020 Paolo Rosso Venerdì 17.10.2014
Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA
Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA È NATO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA? Si devono affrontare: 1. La globalizzazione dei mercati 2. La smaterializzazione del valore 3. Processi diffusi
Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA
Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA È NATO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA? Si devono affrontare: 1. La globalizzazione dei mercati 2. La smaterializzazione del valore 3. Processi diffusi
STRATEGIA EUROPA 2020
NORMATIVA DI RIFERIMENTO Strategia EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. REGOLAMENTO (UE) n. 1303/2013 Stabilisce le norme comuni applicabili al Fondo europeo
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E COORDINAMENTO REGIONALE AGENDE 21 LOCALI: PROGRAMMA PER LA DIFFUSIONE DI AGENDA 21 LOCALE IN LOMBARDIA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E COORDINAMENTO REGIONALE AGENDE 21 LOCALI: PROGRAMMA PER LA DIFFUSIONE DI AGENDA 21 LOCALE IN LOMBARDIA Premessi: - Il programma di Agenda 21, approvato in occasione
Il Piano Europeo per l Ecoinnovazione
Winter School Strumenti per l attuazione della Green Economy per il 2020: infrastrutture verdi ed ecoinnovazione 24 28 febbraio 2014 -BARI Il Piano Europeo per l Ecoinnovazione Alessandro Negrin DG SEC
Contributo tematico per l aggiornamento del PIANO STRATEGICO NAZIONALE relativamente alle INNOVAZIONI CONNESSE ALLE NUOVE SFIDE DELLO SVILUPPO RURALE
Contributo tematico per l aggiornamento del PIANO STRATEGICO NAZIONALE relativamente alle INNOVAZIONI CONNESSE ALLE NUOVE SFIDE DELLO SVILUPPO RURALE Versione 1 Documento realizzato dalla: Direzione Generale
Regione Campania Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE
Regione Campania Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2000 2006 Napoli, Luglio 2000 1. L ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA...6 1.1 CONSIDERAZIONI SULL ECONOMIA DELLA
Prospettive per la riforma della PAC post 2020
Prospettive per la riforma della PAC post 2020 Andrea Povellato Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria Centro Politiche e Bioeconomia Veneto «Investire in agricoltura
Una panoramica per l'accesso ai finanziamenti dell'unione Europea
Una panoramica per l'accesso ai finanziamenti dell'unione Europea di Vittorio Calaprice della Commissione europea 1 I finanziamenti UE in 4 passaggi ١. Da dove vengono i fondi UE?:il Bilancio ٢. Chi li
CARTA DEL MEDITERRANEO PER UN AREA VASTA DI SVILUPPO INTEGRATO
CARTA DEL MEDITERRANEO PER UN AREA VASTA DI SVILUPPO INTEGRATO 1 PREMESSO è che l'ue ha fatto dell'integrazione sociale ed economica un obiettivo tematico fondamentale; è che lo sviluppo del territorio
Politica estera della Svizzera in materia energetica
Dipartimento federale dell ambiente, dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni DATEC Politica estera della Svizzera in materia energetica, Vicedirettore Ufficio federale dell energia Aperitivo
PILASTRI DELLA POLITICA
PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce
Economia circolare. opportunità per il sistema economico
Economia circolare opportunità per il sistema economico Economia circolare: quali indicazioni dall Europa l Europa come apripista per l agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i 17 obiettivi per lo sviluppo
FORUM PA Convention Center La Nuvola Roma, 22 Maggio Evento Annuale
FORUM PA Convention Center La Nuvola Roma, 22 Maggio 2018 Evento Annuale Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014>20 Gli obiettivi della Commissione UE per la ricerca, lo sviluppo tecnologico
Lezione Investimenti Diretti Esteri (IDE) e Imprese Multinazionali. Effetti del IDE sul paese d origine
Lezione Investimenti Diretti Esteri (IDE) e Imprese Multinazionali Effetti del IDE sul paese d origine Effetti del IDE sul paese ospitante: il ruolo della capacità di assorbimento delle imprese locali
Politiche e programmi per la progettazione
Politiche e programmi per la progettazione Dario Noschese Scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Politiche e programmi per la
IT Unita nella diversità IT B8-0251/1. Emendamento. Ian Duncan a nome del gruppo ECR
24.11.2014 B8-0251/1 1 Paragrafo 11 11. ricorda che a Varsavia tutte le Parti hanno accettato la decisione 1/CP.19 dell'unfccc contenente un invito ad avviare o intensificare la preparazione, a livello
Investimenti Diretti Esteri (FDI) e Imprese Multinazionali Sanna-Randaccio Lezione 29
Investimenti Diretti Esteri (FDI) e Imprese Multinazionali Sanna-Randaccio Lezione 29 Effetti del IDE sul paese d origine Effetti del IDE sul paese ospitante: il ruolo della capacità di assorbimento delle
PIANO INTERNO INTEGRATO DELLE AZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA DI GENERE
Area di Integrazione del punto di vista di genere e valutazione del suo impatto sulle politiche regionali PIANO INTERNO INTEGRATO DELLE AZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA DI GENERE approvato
Sviluppo sostenibile delle zone di pesca
ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE Servizio pesca Misura 4.1 del Fondo europeo per la pesca 2007-2013 Premessa FINALITA DELL ASSE IV Favorire lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca
LO SVILUPPO RURALE NELLA PAC Perugia - Palazzo Donini 12 luglio 2019
LO SVILUPPO RURALE NELLA PAC 2021-2027 Perugia - Palazzo Donini 12 luglio 2019 PAC 2021-2027 - IL QUADRO NORMATIVO 3 PROPTE DI REGOLAMENTI DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO Proposta COM(2018)392 final
PO REGIONE PUGLIA FESR : Strategia regionale per la Società dell Informazione Descrizione Assi e Azioni
Newsletter n.74 Aprile 2010 Approfondimento_23 PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Società dell Informazione Descrizione Assi e Azioni Assi Asse I Asse II - Infrastruttura a banda
Paola Lionetti
Obiettivi: Perché la Review è stata importante per l Italia? Come far ripartire lo sviluppo? Quale possibile ruolo per il governo nazionale e la governance locale? Paola Lionetti p.lionetti@politicheagricole.gov.it
I finanziamenti dell'unione Europea
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione Laboratorio di specializzazione professionale in Scienze dell'educazione permanente e della formazione continua I progetti
L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ
L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ POLITICA DI COESIONE STORIA L Unione europea (UE) comprende 28 Stati membri che costituiscono una comunità e un mercato unico di 503 milioni di cittadini.
Montemaggiore Belsito, 7 maggio 2011 AGENDA
Unità d Italia e centralità dei territori, dalla regione dei territori ai territori della regione, una città a rete policentrica, nuovo modello di sviluppo socio economico e culturale Montemaggiore Belsito,
Il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura
Il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura Comunicazione della Commissione DG Agricoltura e sviluppo rurale Commissione europea # FutureofCAP Flavio COTURNI Capo Unità 2 Indice Il contesto attuale
Si allega per le delegazioni un parere del Comitato per l'occupazione, presentato ai fini del Consiglio EPSCO del 30 novembre / 1º dicembre 2009.
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 9 novembre 2009 (19.11) (OR.en) 15529/09 SOC 664 ECOFIN 708 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Comitato per l'occupazione Destinatario: Comitato dei Rappresentanti permanenti