L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE
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1 MODULO VI Venerdì 16 marzo 2012 ore L'EUROPA E LE REGIONI: PARTENARIATI E POLITICA REGIONALE DELL'UE Introduzione di Laura Grazi CRIE Università degli Studi di Siena Modulo europea Jean Monnet «Le città e l UE»
2 L Europa e le regioni Una politica regionale europea: come e perché I cambiamenti: territorio e programmazione Le novità attuali ( ): la cooperazione territoriale europea 2
3 Le origini: : le tappe salienti Trattato di Parigi (1951) CECA strumenti di adattamento per sostenere le regioni deboli di fronte alle mutazioni provocate dalla nascita del pool carbone acciaio Conferenza di Messina (1955) richiesta italiana: creazione di un fondo d investimenti Trattati di Roma (1957) CEE e Euratom disposizioni del Trattato che prevedevano (Preambolo, articolo 2, etc...) : un attenzione per le regioni «in ritardo di sviluppo» sviluppo armonioso della Comunità MA NeiTrattatinon viene definito il quadro giuridico di una politica regionale comune esplicita
4 La dimensione geografica Mappa delle regioni svantaggiate della CEE nel 1964
5 Gli interventi in deroga Principali obiettivi dei Trattati di Roma (1957) Libertà di circolazione Creazione di un mercato comune Libera concorrenza = divieto di aiuti di stato Politica regionale: competenza degli Stati membri Alcuni casi particolari dell intervento CEE: Banca europea per gli investimenti Fondo sociale europeo Protocollo per il Mezzogiorno Deroghe al divieto di aiuti di Stato
6 La nascita della politica regionale Problemi territoriali sollevati dalla Gran Bretagna l impatto del primo allargamento 1973 Relazione del Commissario britannico George Thomson 1975 Nascita del FESR Complementarità tra l azione del FESR e quella degli Stati. Il FESR finanzia le azioni di sostegno (quote nazionali) alle misure di politica regionale adottate dagli Stati (rimborso parziale degli aiuti per l installazione o l estensione di attività nelle regioni svantaggiate) 1979 Prima riforma Introduzione di una sezione fuori quota. Il 5% delle risorse del FESR può essere utilizzato in base a una scelta autonoma della Commissione, anche al di fuori delle zone individuate dagli Stati 1984 Seconda riforma Passaggi dai progetti di investimento «individuali» ai programmi 6
7 UE e politica regionale: breve sintesi storica
8 La coesione nei Trattati dell UE
9 La coesione economica e sociale ART. 2 TUE Trattato di Lisbona «L'Unione si prefigge i seguenti obiettivi: promuovere un progresso economico e sociale e un elevato livello di occupazione e pervenire a uno sviluppo equilibrato e sostenibile, in particolare mediante la creazione di uno spazio senza frontiere interne, il rafforzamento della coesione economica e sociale e l'instaurazione di un'unione economica e monetaria che comporti a termine una moneta unica, in conformità dalle disposizioni del presente trattato».
10 Finalità e strumenti della politica di coesione Finalità Sviluppo armonioso della CEE/UE Riduzione del divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni (oltre 250) e in particolare del ritardo di quelle meno favorite Dinamismo economico dell UE Mezzi di azione Coordinamento delle politiche economiche Attuazione delle politiche comunitarie Utilizzo dei fondi strutturali esistenti (FSE FESR e Fondo di coesione)
11 Un altra immagine dell evoluzione evoluzione dell intervento della CEE/UE in materia di coesione Il cambiamento degli investimento per la coesione Dalle infrastrutture all innovazione
12 Azioni di cooperazione tra regioni europee : Azioni pilota (sostenute dai Fondi strutturali) : Iniziativa Interreg Promuovere lo scambio di informazioni e esperienze Collegare i rappresentanti istituzionali e gli operatori economici di diversi Stati Facilitare la formazione di macroregioni europee transnazionali (euroregioni) Possibilità di progettare e realizzare infrastrutture di interesse europeo (reti transeuropee di trasporti, energia, telecomunicazioni) o altri progetti transnazionali
13 La programmazione OBIETTIVI Convergenza: (ex Obiettivo 1) per regioni in ritardo di sviluppo (PIL < 75% media comunitaria) Competitività e occupazione: (ex Obiettivo 2) rafforzare la competitività, l occupazione e l attrattiva delle regioni al di fuori di quelle in ritardo di sviluppo Cooperazione territoriale: (ex Iniziativa comunitaria INTERREG) problemi transfrontalieri e collaborazione interterritoriale 13
14 Politica di coesione ripartizione risorse per obiettivo
15 Base giuridica 5 REGOLAMENTI Regolamento generale sui Fondi Strutturali (1083/2006) [GU L 210, ] 3 regolamenti specifici (FESR, FSE e Fondo di Coesione) REGOLAMENTO 1080/2006 [GU L210, ]: FESR REGOLAMENTO 1081/2006 [GU L210, ]: FSE REGOLAMENTO 1084/2006 [GU L210, ]: FONDO DI COESIONE Regolamento per i Gruppi europei di cooperazione transfrontaliera (GECT) (1082/2006) Ciascun fondo contribuisce, secondo la propria finalità, alla realizzazione dei tre obiettivi della nuova politica di coesione 15
16 Programmazione Concentrazione sulle regioni più svantaggiate Decentralizzazione Attuazione più semplice, trasparente ed efficace Attenzione al miglioramento della competitività dei territori La cooperazione territoriale diventa uno degli obiettivi fondamentali dei Fondi Strutturali
17 L obiettivo Cooperazione territoriale europea nella programmazione Nuovo status: da iniziativa comunitaria (Interreg) a obiettivo dei Fondi Strutturali Base giuridica rafforzata Aumento di visibilità 2. Approccio strategico della programmazione: i programmi (PO) devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell UE (agenda di Lisbona) ed essere coerenti con gli Orientamenti Strategici Comunitari i Quadri Strategici Nazionali
18 Altre novità Strategie orientate a raggiungere risultati concreti e valutabili Un processo di valutazione e monitoraggio accompagna tutta la vita dei Programmi operativi, dal momento della concezione della strategia fino alla valutazione ex post dell impatto generato Viene effettuata la Valutazione Ambientale Strategica dei Programmi operativi (strumento di supporto della programmazione che serve a rafforzare il contributo della politica regionale allo sviluppo sostenibile)
19 Le aree geografiche della cooperazione territoriale transnazionale gli spazi per le regioni italiane
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