ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURO-LATINOAMERICANA. sulla base della relazione della commissione per gli affari politici, la sicurezza e i diritti umani
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- Paolo Gioia
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1 Euro-Latin American Parliamentary Assembly Assemblée Parlementaire Euro-Latino Américaine Asamblea Parlamentaria Euro-Latinoamericana Assembleia Parlamentar Euro-Latino-Americana ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURO-LATINOAMERICANA RISOLUZIONE Una Carta euro-latinoamericana per la pace e la sicurezza sulla base della relazione della commissione per gli affari politici, la sicurezza e i diritti umani Correlatrice PE: Correlatrice AL: Véronique De Keyser (PSE) Rosario Green Macías (CPM UE/Messico) Mercoledì 8 aprile Madrid (Spagna) RE\ doc PEAP v07-00
2 EUROLAT - Risoluzione dell'8 aprile Madrid (Spagna) [sulla base della relazione della commissione per gli affari politici, la sicurezza e i diritti umani] Carta euro-latinoamericana per la pace e la sicurezza L'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, viste le dichiarazioni dei cinque vertici dei capi di Stato e di governo dell'america latina e dei Caraibi e dell'unione europea (UE-ALC) tenutisi finora a Rio de Janeiro (28 e 29 giugno 1999), a Madrid (17 e 18 maggio 2002), a Guadalajara (28 e 29 maggio 2004), a Vienna (12 e 13 maggio 2006) e a Lima (16 e 17 maggio 2008), vista la Carta delle Nazioni Unite firmata nel 1945 e in particolare il capitolo I riguardante i suoi fini e principi, i capitoli IV e V sull'assemblea generale e il Consiglio di sicurezza, il capitolo VI sulla risoluzione pacifica delle controversie e il capitolo VIII riguardante gli accordi regionali, vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 10 dicembre 1948, vista la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali, sottoscritta a Roma il 4 novembre 1950, vista la Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea adottata il 14 dicembre 2007, vista la Carta democratica interamericana adottata l'11 settembre 2001, e il Protocollo di Ushuaia sull'impegno democratico del MERCOSUR, della Repubblica di Bolivia e della Repubblica del Cile nonché la Carta andina per la pace e la sicurezza adottata nel 2002, visti il Trattato di non proliferazione nucleare del 1 luglio 1968 e il Trattato di Tlatelolco per la messa al bando delle armi nucleari in America latina e nei Caraibi, in vigore dal 25 aprile 1969 nei 33 paesi firmatari che costituiscono la zona libera da armi nucleari, viste la convenzione sulle armi chimiche del novembre 1992 e quella sulle armi biologiche dell'aprile 1972, vista la strategia di sicurezza europea "Un'Europa sicura in un mondo migliore", approvata dal Consiglio europeo il 12 dicembre 2003, nonché la strategia dell'ue contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa approvata nella medesima data, vista la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata internazionale, adottata dall'assemblea generale delle Nazioni Unite il 15 novembre 2000, e i suoi tre protocolli aggiuntivi, rispettivamente per prevenire, reprimere e punire la tratta di esseri umani, in particolare donne e bambini, per combattere la tratta di migranti per via terrestre, aerea e marittima e per contrastare la fabbricazione e il traffico illeciti di armi da fuoco e delle loro parti, componenti e munizioni, visto il programma delle Nazioni unite contro il traffico internazionale di armi piccole e leggere, vista la Convenzione di Ottawa per la messa al bando dell'uso, dello stoccaggio, della produzione e del trasferimento di mine antipersona e per la loro distruzione, adottata il 18 settembre 1997, PEAP v /6 RE\ doc
3 vista la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, detta convenzione di Merida, adottata il 31 ottobre 2003, visti i diciassette strumenti delle Nazioni Unite attualmente in vigore in materia di prevenzione ed eliminazione del terrorismo internazionale, le risoluzioni 1368 e 1373 (2001) e la risoluzione 1267 (1999) del Consiglio di sicurezza, nonché la risoluzione A/RES/60/288 dell'assemblea generale dell'8 settembre 2006 sulla strategia globale delle Nazioni Unite contro il terrorismo e il piano di azione allegato, vista la strategia dell'unione europea di lotta contro il terrorismo, adottata dal Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre 2005, vista la risoluzione del Parlamento europeo del 15 novembre 2001 su un'associazione globale e una strategia comune per le relazioni tra l'unione europea e l'america latina, vista la risoluzione dell'assemblea parlamentare euro-latinoamericana sulle relazioni UE- America latina in vista del quinto vertice di Lima, con particolare riferimento alla governabilità democratica, del 20 dicembre 2007, nonché il suo messaggio al quinto vertice UE-ALC del 1 maggio 2008, A. considerando che la pace e la sicurezza nel mondo di oggi non dipendono più soltanto dall'assenza di conflitti tra Stati, ma sono condizionate da un'ampia serie di fattori, quali la diseguale distribuzione delle ricchezze, la fame ormai generalizzata fra i più poveri, la violazione dei diritti umani, il buon governo, l'esclusione delle minoranze dai processi decisionali, il progressivo esaurimento delle fonti di energia e delle risorse naturali, i massicci flussi migratori, gli effetti crescenti del degrado ambientale, il terrorismo, la corruzione e la criminalità organizzata, ecc.; B. considerando che la comunità internazionale ha adottato in seno all'organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) una serie di convenzioni di portata generale per frenare o quanto meno ridurre le minacce, quali il Trattato di non proliferazione nucleare, le convenzioni sulle armi chimiche e biologiche, la Convenzione sulla proibizione o la limitazione dell'uso di alcune armi convenzionali che possono essere considerate eccessivamente dannose o aventi effetti indiscriminati, la Convenzione contro la criminalità organizzata internazionale e la Convenzione di Ottawa per la messa al bando dell'uso, dello stoccaggio, della produzione e del trasferimento di mine antipersona e per la loro distruzione; C. considerando che i paesi dell'america latina e dei Caraibi e i paesi dell'unione europea affrontano numerose minacce comuni, che possono essere contrastate più efficacemente attraverso la prevenzione, la cooperazione e l'azione collettiva nell'ambito dell'associazione strategica biregionale, sulla base dei concetti di parità di diritti e di autodeterminazione dei popoli, nel rispetto dei principi di giustizia sociale e di diritto internazionale, nonché dell'impegno comune in materia di pace, sicurezza, cooperazione, diritti umani, democrazia e multilateralismo; D. considerando che le questioni legate alla pace e alla sicurezza internazionali devono costituire una voce fissa nell'agenda del dialogo politico strutturato tra l'unione europea e l'america latina e i Caraibi; E. considerando che, al fine di coadiuvare l'azione delle Nazioni Unite nel suo impegno per il multilateralismo, l'assemblea parlamentare euro-latinoamericana ha proposto nella risoluzione del 20 dicembre 2007, così come nel messaggio al quinto vertice UE-ALC di Lima del 1 maggio 2008, la stesura di una carta euro-latinoamericana per la pace e la sicurezza; F. considerando che le questioni relative alla pace e alla sicurezza sono strettamente collegate RE\ doc 3/6 PEAP v07-00
4 allo sviluppo e alla giustizia sociale, al rispetto dei principi di parità dei diritti e di autodeterminazione dei popoli, alla rinuncia all'uso della minaccia o della violenza per la soluzione dei conflitti nonché al degrado ambientale e al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali di tutti i cittadini, senza distinzioni basate sulla razza, la lingua o la religione; G. considerando che la Carta dovrebbe partire dal presupposto che una politica in materia di immigrazione deve essere basata sul rispetto dei diritti umani, 1. raccomanda al vertice l'adozione di una carta euro-latinoamericana per la pace e la sicurezza che, sulla base della Carta delle Nazioni Unite e della relativa legislazione internazionale, comprenda strategie e linee di azione politica e di sicurezza congiunte per fronteggiare le minacce comuni che pesano sui partner dell'associazione strategica biregionale, al fine di rafforzare, in un clima di fiducia e rispetto reciproci, la sicurezza, lo sviluppo economico, la solidarietà e la governabilità democratica nella zona eurolatinoamericana, soddisfare le aspettative di pace e sicurezza, benessere e libertà dei suoi cittadini e contribuire alla pace a alla sicurezza internazionali; 2. propone che la carta euro-latinoamericana per la pace e la sicurezza parta da un concetto più ampio di sicurezza, che salvaguardi l approccio collettivo proprio della Carta delle Nazioni Unite, inserisca altri elementi proposti dalle diverse agenzie dell ONU (come quelli sulla sicurezza alimentare della FAO e sulla sicurezza umana del PSNU), contempli le dimensioni politiche, economiche, sociali e in particolare il rispetto incondizionato dei diritti umani, ambientali e di difesa e preveda anche i concetti di sicurezza dell'emisfero e di sicurezza biregionale; 3. considera fondamentale conservare un approccio basato sul concetto di sicurezza condivisa; respinge l'incremento sproporzionato delle spese militari a scapito delle spese sociali; 4. sottolinea la necessità che la carta si basi sui fini e sui principi consacrati dalla Carta delle Nazioni Unite e sui principi e sui valori comuni a tutti i partner euro-latinoamericani, quali enunciati nell'ambito dei vertici da Rio de Janeiro a Lima e in particolare l impegno di Madrid del 17 maggio 2002, specialmente con riferimento alla democrazia, al rispetto, alla promozione e alla difesa dei diritti umani, così come alla scommessa comune a favore del multilateralismo, alla risoluzione pacifica delle controversie, alla responsabilità di protezione, alla memoria storica e a una giustizia di transizione post-bellica, all integrazione regionale, alla coesione sociale e al rispetto della sovranità nazionale; 5. sottolinea tra gli obiettivi specifici della carta il rafforzamento e l approfondimento della dimensione politica dell associazione biregionale, l'incoraggiamento alla stipula, alla ratifica e all attuazione, da parte dei partner euro-latinoamericani, degli strumenti internazionali e regionali da applicare ai diversi temi vincolati alla pace e alla sicurezza e l elaborazione di proposte e azioni congiunte in tutti questi ambiti; 6. ritiene che le nuove minacce comuni che colpiscono sia l Unione europea sia l America latina comprendano, in particolare, la povertà, le pandemie e le malattie infettive, il degrado ambientale, le minacce alla governance e al buon governo, la guerra e la violenza interna, le mine antipersona, la proliferazione e il possibile impiego di armi nucleari, chimiche e biologiche, il terrorismo, la criminalità organizzata internazionale, il traffico di droga e la tratta di esseri umani; 7. ritiene fondamentale, per tutelare gli interessi di ogni tipo dei partner eurolatinoamericani, il raggiungimento di un sistema multilaterale efficace che si appoggi a istituzioni internazionali forti e consolidate e che abbia come nucleo centrale il sistema delle Nazioni Unite; PEAP v /6 RE\ doc
5 8. constata che la società internazionale, pur non dimenticando la centralità del sistema delle Nazioni Unite, è sempre più sensibile all'esigenza di integrare nuove norme e approcci istituzionali nell'ambito dell'attuale assetto internazionale, ad esempio la responsabilità di protezione; 9. ritiene che latinoamericani ed europei debbano partecipare attivamente e portare avanti una riflessione e una promozione congiunte in vista dell'adozione e del consolidamento di un quadro normativo internazionale aggiornato; in modo che, in caso di future violazioni delle norme, nessuno possa sottrarsi alla sua applicazione con l'argomentazione di non aver preso parte al processo di adozione; 10. sottolinea che la carta deve servire a conferire una maggiore efficacia al dialogo politico ministeriale nell'ambito della sicurezza nel senso ampio del termine, dialogo che deve tradursi in riunioni ministeriali a cadenza regolare dei ministri competenti, tra cui i ministri della Giustizia, degli Interni e della Difesa, in modo che i temi relativi alla pace e alla sicurezza nei loro diversi aspetti siano trattati al più alto livello e attraverso un continuo dialogo a livello parlamentare; 11. considera il terrorismo una seria minaccia per la pace e la sicurezza internazionali, e di conseguenza per i partner euro-latinoamericani, e lo condanna in tutte le sue forme e manifestazioni, indipendentemente dalla motivazione, dal luogo o dai responsabili; ritiene indispensabile l applicazione di tutti gli strumenti adottati dalle Nazioni Unite in materia, così come il rafforzamento del dialogo biregionale; insiste affinché la lotta contro il terrorismo avvenga nel pieno rispetto dello stato di diritto, dei diritti umani e del diritto internazionale; 12. raccomanda che venga intensificata la cooperazione nell'ambito della lotta contro il narcotraffico sulla base del principio di responsabilità condivisa, rafforzando la portata e gli strumenti esistenti, quali il meccanismo di coordinamento e cooperazione ALC-UE contro le droghe illecite e il dialogo ad alto livello tra la Comunità andina e l'unione europea sulla droga, così come attraverso la stipula, la ratifica e l attuazione degli strumenti internazionali esistenti; 13. sottolinea il carattere transnazionale caratteristico della delinquenza e del crimine organizzato internazionale e propone di conseguenza l intensificazione della cooperazione in materia giudiziaria, penale e di intelligence al fine di combattere in maniera adeguata tale piaga, che grava notevolmente sulla pace e sulla stabilità dei partner euro-latinoamericani in tutte le sue forme, dal traffico di droga e di armi, alla tratta di esseri umani, al riciclaggio di denaro sporco e alla corruzione; 14. incoraggia lo sviluppo di azioni congiunte e innovative per combattere tutti i crimini legati all uso nocivo delle nuove tecnologie dell informazione, comprese la pornografia infantile, la frode informatica, il ciberterrorismo, la violazione della sicurezza delle reti, e in generale tutti gli atti compiuti contro la sicurezza informatica; 15. ribadisce la sua convinzione che la pace e la sicurezza nell area euro-latinoamericana siano fortemente vincolate all'uguaglianza sovrana di tutti gli Stati, al rispetto della loro integrità territoriale e indipendenza politica, al rispetto dei valori democratici e dei diritti umani, ivi incluso il diritto allo sviluppo economico e sociale; accoglie pertanto con favore tutti gli strumenti di cooperazione che permettano di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio per il 2015; a tale riguardo sottolinea la necessità di superare un approccio puramente assistenzialista nella cooperazione allo sviluppo con l'america latina, privilegiando invece la cooperazione negli ambiti della tecnologia, dell istruzione superiore e dell innovazione; ribadisce la sua convinzione secondo cui qualsiasi politica in materia di immigrazione deve essere basata sul rispetto dei diritti RE\ doc 5/6 PEAP v07-00
6 umani; 16. ribadisce il suo impegno nel promuovere l'efficienza energetica e nell'aumentare l'impiego di fonti di energie rinnovabili come un passo importante per la sicurezza, la stabilità e la competitività nell'ambito dell'approvvigionamento energetico e dello sviluppo sostenibile; sottolinea l importanza di sviluppare e investire nelle infrastrutture energetiche; respinge l utilizzo dell energia come strumento di pressioni politiche; 17. riconosce che la prosperità a lungo termine di entrambe le regioni dipende in grande misura da una gestione razionale e sostenibile delle risorse naturali e ribadisce altresì il principio delle responsabilità comuni ma differenziate e quello delle rispettive capacità; si impegna a promuovere la riduzione delle emissioni e a dare impulso allo sviluppo dello scambio di quote di emissioni tra le regioni e a promuovere azioni congiunte per combattere il cambiamento climatico; invita i partner euro-latinoamericani a sottoscrivere senza indugi le diverse iniziative adottate in materia nel quadro delle Nazioni Unite, in particolare il protocollo di Kyoto, e a incentivare la cooperazione biregionale in un'ottica comprensiva anche delle tematiche ambientali; 18. raccomanda la creazione di un centro biregionale di prevenzione delle catastrofi, incaricato di elaborare strategie e mezzi di allerta e preparazione comuni, destinati a ridurre la vulnerabilità delle due regioni tanto di fronte alle catastrofi naturali derivate dal cambiamento climatico, quanto di fronte alle catastrofi tecnologiche; sottolinea che è indispensabile la cooperazione tra le regioni sulla prevenzione dei rischi vincolati al nucleare civile, sviluppato al giorno d'oggi in America latina; * * * 19. incarica i suoi copresidenti di trasmettere la presente risoluzione alla Presidenza del vertice UE-ALC, al Consiglio dell Unione europea e alla Commissione europea nonché ai parlamenti degli Stati membri dell Unione europea e dell insieme dei paesi dell America latina e dei Caraibi, al Parlamento latinoamericano, al Parlamento centroamericano, al Parlamento andino e al Parlamento del Mercosur. PEAP v /6 RE\ doc
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