INDICE. Committente: Ente di Bonifica CONSORZIO 1 TOSCANA NORD PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA E DELLE SUE PARTI. File: _man01es_r0.
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2 INDICE 1 PREMESSE L opera oggetto di manutenzione OPERE OGGETTO DI MANUTENZIONE DIFESE SPONDALI Requisiti Resistenza meccanica Stabilità morfologica Anomalie riscontrabili Corrosione dei sostegni tubolari Ammaloramento (disgregazione, rottura, spostamenti) degli elementi lignei Disgregazione/distacco/ di elementi litici Crescita di vegetazione infestante Controlli eseguibili dal gestore Controllo generale di integrità delle scogliere Interventi eseguibili dal gestore Pulizia dell alveo Interventi eseguibili da Imprese incaricate della manutenzione straordinaria Sostituzione elementi ammalorati e ripristino integrità delle scogliere PALIFICATE DOPPIE IN LEGNAME Requisiti Resistenza meccanica Stabilità morfologica Anomalie riscontrabili Ammaloramento (disgregazione, rottura, spostamenti) degli elementi lignei Morte della vegetazione Disgregazione/distacco/ di elementi litici Crescita di vegetazione infestante Controlli eseguibili dal gestore Controllo generale di integrità delle palificate Interventi eseguibili dal gestore Pulizia dell area circostante Rimessa a dimora di talee di salice, tamerice o altre specie autoctone Interventi eseguibili da Imprese incaricate della manutenzione straordinaria Sostituzione elementi ammalorati e ripristino integrità delle palificate VERSANTE IN SX IDRAULICA Requisiti Stabilità morfologica Anomalie riscontrabili Ammaloramento (disgregazione, rottura, spostamenti) degli elementi lignei Morte della vegetazione Movimenti localizzati di materiale litico e terroso Crescita di vegetazione infestante Controlli eseguibili dal gestore Controllo generale di integrità del versante Interventi eseguibili dal gestore Pulizia del versante Rimessa a dimora di talee di salice, tamerice o altre specie autoctone Interventi eseguibili da Imprese incaricate della manutenzione straordinaria Sostituzione elementi ammalorati e ripristino integrità del versante... 7 Pagina 1 di 7
3 1 Premesse Il presente piano di manutenzione dell opera e delle sue parti, redatto ai sensi dell art. 38 del Regolamento LL.PP. D.P.R , n. 207, è riferito al progetto denominato INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE DEL VERSANTE E RIPRISTINO SEZIONE DI DEFLUSSO SUL CANALE DI RIOMAGNO, LOC. FABBIANO "AL MOLINO" - COMUNE DI SERAVEZZA, nell ambito del P.S.R. 2014/2020 della Regione Toscana. Il progetto è stato redatto per conto dell Ente di Bonifica CONSORZIO 1 TOSCANA NORD. Il ciclo di vita di un'opera, e dei suoi elementi tecnici manutenibili, viene definito dalla norma UNI come il periodo di tempo, noto o ipotizzato, in cui il prodotto, qualora venga sottoposto ad una adeguata manutenzione, si presenta in grado di corrispondere alle funzioni per le quali è stato ideato, progettato e realizzato, permanendo all'aspetto in buone condizioni. Detto ciclo di vita degli elementi viene di solito rappresentato dalla curva del tasso di guasto, composta da tre tratti, a diverso andamento, tali da generare la classica forma detta "a vasca da bagno". Detta curva riporta in ordinata il tasso di guasto ed in ascissa il tempo di vita utile. Nel tratto iniziale l'andamento è discendente ad indicare una diminuzione del numero dei guasti, dovuti a errori di montaggio o di produzione, rispetto alla fase iniziale del funzionamento e/o impiego dell'elemento, nel tratto intermedio l'andamento è costante, ad indicare una funzionalità a regime ove il numero dei guasti subiti dall'elemento rientra nella normalità in quanto determinato dall'utilizzo dell'elemento stesso, mentre nel tratto terminale si ha un andamento ascendente che indica un incremento del numero dei guasti, dovuti all'usura ed al degrado subiti dall'elemento nel corso della sua vita utile. La lettura del diagramma sopra descritto, applicata a ciascun elemento tecnico manutenibile, evidenzia che l'attenzione manutentiva deve essere rivolta sia verso il primo periodo di vita di ciascun elemento, in modo da individuare preventivamente eventuali degradi e guasti che possano comprometterne il corretto funzionamento a regime, sia verso la fase terminale della sua vita utile ove si ha il citato incremento dei degradi dovuti in particolar modo all'usura. Durante la fase di vita ordinaria dell'elemento una corretta attività manutentiva consente di utilizzare l'elemento stesso con rendimenti ottimali. 1.1 L opera oggetto di manutenzione Gli interventi in progetto sono essenzialmente finalizzati al miglioramento delle condizioni di deflusso nel canale, con limitazione dei fenomeni erosivi di piede, e alla mitigazione del rischio idrogeologico della sponda sinistra nell'area interessata dall'accumulo detritico ivi presente. In dettaglio essi sono così classificabili: diradamento selettivo della vegetazione con eliminazione delle piante instabili e atterrate, e delle ceppaie rovesciate; intervento con il quale si prevede la rimozione del 25-40%, in media, del numero delle piante, esteso ad una fascia di larghezza circa 30 m a cavallo dell'alveo nel tratto in esame, e all'area interessata dall'accumulo detritico; ripristino della continuità delle sezioni di deflusso del canale nel tratto immediatamente a valle della strada comunale, con rimodellamento mediante movimentazione degli elementi litici instabili e ricollocazione ordinata a protezione delle sponde, con rinforzo al piede costituito da piccola berlinese in micropali ad interasse di 1,00 m e pali orizzontali in legno di castagno; realizzazione di opere di sostegno sul versante in sinistra nell'area interessata dall'accumulo detritico, costituite da palificate doppie in legno di castagno appoggiate su solette fondate su micropali e rese "vive" con riempimento in materiale ghiaio-terroso proveniente dalla cernita degli scavi e messa a dimora di vegetazione arbustiva autoctona; contestuale riprofilatura del versante con regolarizzazione della superficie e stabilizzazione locale mediante piccoli interventi di ingegneria naturalistica. Pagina 2 di 7
4 2 Opere oggetto di manutenzione Tra quelle previste, le opere oggetto di manutenzione sono le difese spondali, le palificate doppie in legname e il versante in sx idraulica, nella porzione riprofilata e stabilizzata superficialmente mediante viminate. Non sono prevedibili interventi di manutenzione delle opere di fondazione profonde, se non in caso di eventi naturali del tutto eccezionali che possano comportare movimenti profondi del pendio, che esulano dalle condizioni prese a riferimento per il progetto nell ipotesi di una vita nominale cinquantennale dell opera. 3 Difese spondali 3.1 Requisiti Resistenza meccanica Le scogliere di prevista realizzazione hanno la funzione di proteggere il piede delle scarpate da fenomeni erosivi e rendere stabile la sezione di deflusso delle acque Stabilità morfologica Dette strutture, sottoposte all'azione di sollecitazioni idrodinamiche, devono essere progettate e realizzate in modo tale da contrastare eventuali spostamenti e/o cedimenti non controllati. Tale funzione è affidata essenzialmente alla massività degli elementi costituenti e al loro mutuo ingranamento. Il sostegno costituito da micropali in acciaio e tondame di castagno servirà comunque a impedire movimenti locali al piede che possano allentare la conformazione e innescare movimenti disgregativi. 3.2 Anomalie riscontrabili Corrosione dei sostegni tubolari La corrosione interessa tipicamente gli elementi metallici non protetti adeguatamente in relazione a tale fenomeno. Può essere di tipo chimico o elettrochimico; il secondo caso, che si verifica quando due metalli diversi sono a contatto e immersi in liquido salino, non riguarda in genere le opere di ingegneria civile. Il primo caso é invece assai frequente: infatti si parla di corrosione chimica quando agenti atmosferici (ossigeno, umiditá, anidride carbonica, anidride solforosa,ecc.) attivano nei metalli la loro trasformazione in ossidi. Lo strato di ossido che si forma può essere più o meno compatto e, in base a questo, la corrosione procede più o meno in profondità Ammaloramento (disgregazione, rottura, spostamenti) degli elementi lignei Gli elementi lignei (tondame di castagno) possono essere soggetti a rotture, disgregazione per fenomeni di imputridimento a causa delle variazioni di umidità e/o dell azione di parassiti Disgregazione/distacco/ di elementi litici Frammentazione tipica delle rocce che possono giungere anche a separarsi nei granuli costituiti dai loro componenti per effetto dell'escursione termica, del clima, della gelivazione, ecc Crescita di vegetazione infestante La crescita incontrollata di vegetazione può comportare dislocazioni a causa della pressione dell apparato radicale, con innesco di movimenti che possono comportare a lungo andare instabilizzazioni locali o diffuse. 3.3 Controlli eseguibili dal gestore Controllo generale di integrità delle scogliere PERIODO: ogni 24 mesi o successivamente a eventi meteorici o sismici di particolare entità. Pagina 3 di 7
5 TIPOLOGIA: ispezione a vista. Il controllo prevede di rilevare la presenza di eventuali anomalie, quali ad esempio: movimenti, ammaloramento degli elementi lignei, cedimenti/deformazioni dei supporti, presenza di vegetazione infestante. 3.4 Interventi eseguibili dal gestore Pulizia dell alveo Decespugliamento manuale e rimozione arbusti in una fascia di venti metri a cavallo dell alveo. PERIODO: ogni 12 mesi; 1 Operatore con mansioni generiche ora 8 24,00 192,00 2 Materiale di consumo a.c. 1 30,00 30,00 222, Interventi eseguibili da Imprese incaricate della manutenzione straordinaria Sostituzione elementi ammalorati e ripristino integrità delle scogliere PERIODO: ogni 5 anni, o al verificarsi di anomalie SPECIALIZZAZIONI: Impresa operante in ambito forestale 1 Operaio V livello, capo squadra ora 8 22,00 176,00 2 Operaio IV livello, capo squadra ora 16 19,00 304,00 3 Escavatore meccanico tipo ragno (7.000 kg) ora 8 46,00 368,00 4 Autocarro con pinza ora 8 50,00 400,00 5 Materiali di consumo a.c ,00 200, ,00 4 Palificate doppie in legname 4.1 Requisiti Resistenza meccanica Le palificate di prevista realizzazione hanno la funzione di consolidare il versante in sx idraulica del canale nella zona interessata da rilevante accumulo detritico Stabilità morfologica Dette strutture, sottoposte all'azione di sollecitazioni statiche e dinamiche, devono essere progettate e realizzate in modo tale da contrastare eventuali spostamenti e/o cedimenti non controllati. Tale funzione è affidata superficialmente alla gravità (viene trascurato a favore di sicurezza il contributo di contrasto offerto dagli spezzoni di micropali prolungati in altezza) degli elementi costituenti e al loro comportamento monolitico. 4.2 Anomalie riscontrabili Ammaloramento (disgregazione, rottura, spostamenti) degli elementi lignei Gli elementi lignei (tondame di castagno) possono essere soggetti a rotture o disgregazione per fenomeni di imputridimento a causa delle variazioni di umidità e/o dell azione di parassiti Morte della vegetazione Le talee di salice (o altra specie) messe a dimora con funzione di stabilizzazione e mitigazione dell impatto visivo possono essiccarsi per esempio a causa di periodi di persistente siccità. Pagina 4 di 7
6 4.2.3 Disgregazione/distacco/ di elementi litici Frammentazione tipica delle rocce che possono giungere anche a separarsi nei granuli costituiti dai loro componenti per effetto dell'escursione termica, del clima, della gelivazione, ecc Crescita di vegetazione infestante La crescita incontrollata di vegetazione può comportare dislocazioni a causa della pressione dell apparato radicale, con innesco di movimenti che possono comportare a lungo andare instabilizzazioni locali o diffuse. 4.3 Controlli eseguibili dal gestore Controllo generale di integrità delle palificate PERIODO: ogni 24 mesi o successivamente a eventi meteorici o sismici di particolare entità, oppure a seguito di prolungata siccità estiva. TIPOLOGIA: ispezione a vista. Il controllo prevede di rilevare la presenza di eventuali anomalie, quali ad esempio: movimenti, ammaloramento degli elementi lignei, cedimenti/deformazioni degli stessi, morte vegetativa delle talee, presenza di vegetazione infestante. 4.4 Interventi eseguibili dal gestore Pulizia dell area circostante Decespugliamento manuale e rimozione arbusti nell intorno delle opere. PERIODO: ogni 12 mesi; 1 Operatore con mansioni generiche ora 4 24,00 96,00 2 Materiale di consumo a.c. 1 30,00 30,00 126, Rimessa a dimora di talee di salice, tamerice o altre specie autoctone PERIODO: ogni 24 mesi; 1 Operatore con mansioni generiche ora 8 24,00 192,00 2 Materiale di consumo a.c. 1 30,00 30,00 222, Interventi eseguibili da Imprese incaricate della manutenzione straordinaria Sostituzione elementi ammalorati e ripristino integrità delle palificate PERIODO: ogni 10 anni, o al verificarsi di anomalie conseguenti ad eventi naturali particolarmente intensi. SPECIALIZZAZIONI: Impresa operante in ambito forestale 1 Operaio V livello, capo squadra ora 8 22,00 176,00 2 Operaio IV livello, capo squadra ora 16 19,00 304,00 3 Escavatore meccanico tipo ragno (7.000 kg) ora 8 46,00 368,00 4 Autocarro con pinza ora 8 50,00 400,00 5 Materiali di consumo a.c ,00 200, ,00 Pagina 5 di 7
7 5 Versante in sx idraulica 5.1 Requisiti Stabilità morfologica La coltre superficiale, sottoposta all'azione erosiva delle acque e a sollecitazioni statiche e dinamiche, deve essere realizzata in modo tale da contrastare deformazioni e/o cedimenti non controllati. Tale funzione è affidata alla presenza di vegetazione sviluppata in modo controllato e alla formazione di gradinate per effetto della messa in opera di viminate vive. 5.2 Anomalie riscontrabili Ammaloramento (disgregazione, rottura, spostamenti) degli elementi lignei Gli elementi lignei (paletti di castagno e verghe di salice) possono essere soggetti a rotture o disgregazione per fenomeni di imputridimento a causa delle variazioni di umidità e/o dell azione di parassiti Morte della vegetazione Le talee di salice (o altra specie) messe a dimora con funzione di stabilizzazione e mitigazione dell impatto visivo possono essiccarsi per esempio a causa di periodi di persistente siccità Movimenti localizzati di materiale litico e terroso L azione erosiva delle acque e la presenza incontrollata di vegetazione instabile possono comportare piccoli smottamenti che se ignorati possono innescare ammaloramenti e movimenti più profondi e quindi di maggiore entità Crescita di vegetazione infestante La crescita incontrollata di vegetazione può comportare dislocazioni a causa della pressione dell apparato radicale, con innesco di movimenti che possono comportare a lungo andare instabilizzazioni locali o diffuse. 5.3 Controlli eseguibili dal gestore Controllo generale di integrità del versante PERIODO: ogni 24 mesi o successivamente a eventi meteorici o sismici di particolare entità, oppure a seguito di prolungata siccità estiva. TIPOLOGIA: ispezione a vista. Il controllo prevede di rilevare la presenza di eventuali anomalie, quali ad esempio: movimenti, ammaloramento degli elementi lignei, cedimenti/deformazioni degli stessi, morte vegetativa delle talee, presenza di vegetazione infestante. 5.4 Interventi eseguibili dal gestore Pulizia del versante Decespugliamento manuale e rimozione arbusti nell area oggetto d intervento. PERIODO: ogni 12 mesi; 1 Operatore con mansioni generiche ora 12 24,00 288,00 2 Materiale di consumo a.c. 1 60,00 30,00 318, Rimessa a dimora di talee di salice, tamerice o altre specie autoctone PERIODO: ogni 24 mesi; Pagina 6 di 7
8 1 Operatore con mansioni generiche ora 8 24,00 192,00 2 Materiale di consumo a.c. 1 30,00 30,00 222, Interventi eseguibili da Imprese incaricate della manutenzione straordinaria Sostituzione elementi ammalorati e ripristino integrità del versante PERIODO: ogni 5 anni, o al verificarsi di anomalie conseguenti ad eventi naturali particolarmente intensi. SPECIALIZZAZIONI: Impresa operante in ambito forestale 1 Operaio V livello, capo squadra ora 8 22,00 176,00 2 Operaio IV livello, capo squadra ora 16 19,00 304,00 3 Escavatore meccanico tipo ragno (7.000 kg) ora 8 46,00 368,00 4 Autocarro con pinza ora 8 50,00 400,00 5 Materiali di consumo a.c ,00 200, ,00 Massarosa (LU), marzo 2017 Il progettista ing. Francesco Mauro Pagina 7 di 7
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