Sintesi Condizionalità Anno 2009

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1 Confederazione Italiana Agricoltori di Treviso Sintesi Condizionalità Anno 2009 La condizionalità è l'insieme delle regole di buon governo agricolo ed ambientale che l'unione Europea pone come condizione per l'erogazione degli aiuti agli agricoltori. Il reg. CEE 1782/03 stabilisce che il pagamento del premio è condizionato al rispetto di norme in materia di: Sanità pubblica Salute animali Salvaguardia dell ambiente Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali Benessere animale Sicurezza alimentare Le regole da seguire sono divise in due macro categorie: CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI (CGO) Protezione ambiente, salute piante e animali, igiene e benessere degli animali Atto A1: Conservazione degli uccelli selvatici Atto A2: Protezione delle acque sotterranee Atto A3: Protezione suolo nell utilizzo fanghi Atto A4: Protezione acque dai nitrati Atto A5: Conservazione degli habitat naturali Atto A6,7,8, 8Bis: Sanità e salute animali Atto B9: Immissione e commercio prod. Fitosanitari Atto B10: Divieto utilizzo sostanze ormonali Atto B11: Sicurezza Alimentare Atto B12, 13, 14, 15: Malattie Animali Atto C16, 17, 18: Protezione Animali BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE AMBIENTALI (BCAA) Sono le norme che a livello generale mantengono un buon livello delle condizioni agronomiche ed ambientali Norma 1.1 Erosione del suolo Norma 2.1 Sostanza organica Norma 2.2 : Avvicendameto delle colture Norma 3.1 Struttura del suolo Norma 4.1 Pascolo Permanente Norma 4.2 Superfici ritirate dalla produzione Norma 4.3 Mantenimento degli oliveti e dei vigneti in buone condizioni vegetative Norma 4.4 Mantenimento paesaggio Ogni azienda, sulla base della propria realtà, dovrà sottostare a Norme e Atti diversi

2 Atto A1: Conservazione degli uccelli selvatici e Atto A5: Conservazione degli habitat naturali Se l azienda ha particelle che ricadono in Zone di protezione Speciale ZPS o in Siti di interesse Comunicario SIC, ha l obbligo nel caso interventi strutturali ed altri interventi aziendali realizzati, a partire dal , o in corso di realizzazione all interno delle aree protette, (es. fabbricati, muretti, strade) di richiedere l autorizzazione agli enti preposti e ad presentare la valutazione di incidenza ambientale. Nel caso la ditta sia ricada in queste zone o siti ma non abbia interventi strutturali dovrà rispettare le norme 2.1, 4.1, 4.2 e 4.4. Atto A2: Protezione delle acque sotterranee Nel caso l azienda utilizzi sostanze definite pericolose (carburante, oli, fitosanitari, batterie,) ha l obbligo di evitare che queste sostanze finiscano direttamente nel suolo. I contenitori che contengono questi liquidi non devono avere perdite e essere posti in un bacino che in caso di fuoriuscita del liquido eviti che la sostanza vada a diretto contatto con il suolo. Esempio: Per coloro che hanno la cisterna del gasolio questa deve essere posta su di un bacino di contenimento e una tettoia di protezione. Le batterie non devono essere messe per terra ma ad esempio sopra il cemento. I fitosanitari all interno dell armadietto non devono avere fuoriuscite e nel caso siano accidentali non cadere direttamente sul suolo. Atto A3: Protezione suolo nell utilizzo fanghi L azienda che utilizza i faghi di depurazione deve possedere in azienda tutta la documentazione rilasciata. La documentazione varia sulla base di questi casi: a) Agricoltore che mette a disposizione i terreni per lo spandimento (né produttore né utilizzatore) b) Agricoltore Utilizzatore che li sparge sui terreni c) Agricoltore Produttore che rende i fanghi utilizzabili in agricoltura attraverso un processo di condizionamento e depurazione. Ruolo agricoltore Documentazione Né utilizzatore, né produttore Copia del formulario Copia della scheda di accompagnamento Utilizzatore e/o produttore Copia della notifica Copia dell autorizzazione Copia del registro di utilizzazione (per la parte che interessa) Formulario Scheda di accompagnamento Notifica Autorizzazione Registro utilizzazione Registro carico-scarico Iscrizione albo imprese (per azienda produttrice) Atto A4: Protezione acque dai nitrati L azienda agricola che produce o utilizza azoto sui terreni codificati in Zone Vulnerabili dai Nitrati dovra: 2

3 spargere all anno 170 kg di Azoto per ettaro di terreno predisposizione della documentazione (comunicazione di spandimento liquami e/o PUA) Rispettare i divieti di spargimento nelle zone e nei periodi stabiliti Avere le strutture di stoccaggio a norma (Nel caso l agricoltore debba rispettare questo atto va approfondita la normativa) Atto A6,7,8, 8Bis: Sanità e salute animali Atto B10: Divieto utilizzo sostanze ormonali Atto B12, 13, 14, 15: Malattie Animali Atto C16, 17, 18: Protezione Animali Per le aziende agricole che allevano bovini, suini, ovicaprini è fatto l obbligo di: Avere un codice di stalla (lo da l USL) Registrare gli animali nel registro tenendolo in azienda Compilare la documentazione necessaria per lo spostamento degli animali Nel caso utilizzino farmaci per curare gli animali malati, i trattamenti devono essere fatti da un veterinario abilitato, registrati nel registro dei trattamenti, rispettato il tempo di sospensione prima della macellazione. In caso si presentino delle malatie quali encelopatgie spongiformi, l afta epizootica, malattia vescicolare dei suini, la febbre catarrale degli ovini, l agricoltore deve subito avvertire il veterinario dell Asl o il Sindaco del Comune Infine deve garantire un crescita che rispetti il benessere degli animali (qui ci sono delle regole specifiche per ogni tipologia di animale allevato) Atto B9: Immissione e commercio prod. Fitosanitari Per tutti gli agricoltori che acquistano e utilizzano prodotto fitosanitari è fatto obbligo di Aggiornare il registro dei trattamenti entro 30 giorni Tenere il registro in azienda Rispettare le dosi indicate nel prodotto Utilizzare i prodotti con mascherina, guanti, stivali, tute (sistemi di protezione individuali) Tenere i prodotti in un luogo chiuso e segnalato (armadietto) Per coloro che utilizzano i prodotti catalogati come tossico nocivi (T+;T;XN) è obbligatorio avere il patentino valido Atto B11: Sicurezza Alimentare L agricoltore deve garantire che i prodotti destinati al nutrimento dell uomo o degli animali non vengano alterati da sostanze pericolose. Per fare questo deve conoscere il proprio processo produttivo strutturandolo in modo tale da garantire che i prodotti non vengano a contatto con sostanze nocive (gasolio, batterie, prodotti chimici, fitosanitari). Dal punto di vista amministrativo tenere copia della documentazione di acquisto delle materie prime e delle vendite (tracciabilità). Dal punto di vista pratico deve porre attenzione che lo stoccaggio delle materie prime o dei prodotti finiti non sia a contatto con carburante, prodotti fitosanitari, medicinali, prodotti chimici di alcun tipo ecc. 3

4 Norma 1.1 Erosione del suolo L azienda agricola che ha terreni con superfici a seminativo, esclusi i terreni a set-aside (ad eccezione del set-aside no-food) e con pendenza media superiore al 10% (Esiste un elenco dei Comuni che hanno terreni in queste condizioni) deve effettuare solchi acquai temporanei con andamento livellare o comunque trasversale alla massima pendenza e con distanza tra loro, misurata sulla perpendicolare, non superiore a 80. Norma 2.1 Sostanza organica L agricoltore che hanno superfici A SEMINATIVO in produzione (incluso set-aside investito a colture no-food o biologiche) o superfici A SEMINATIVO soggette all obbligo del ritiro dalla produzione (set-aside) o ritirate volontariamente dalla produzione (terreni disattivati) NON deve bruciare: le stoppie e gli altri residui vegetali delle colture annuali, come le paglie e gli stocchi, ecc. la vegetazione presente al termine dei cicli produttivi di prati naturali o seminati e di altre colture. Norma 2.2 Avvicendamento colture L agricoltore che conduce superfici a seminativo non potranno avere una durata superiore a cinque anni le monosuccessioni dei seguenti cereali: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro, mais e sorgo. Per monosuccessione di cereali s intende la coltivazione dello stesso cereale sul medesimo appezzamento per 2 o più anni consecutivi. Norma 3.1 Struttura del suolo Per tutte le superfici che l agricoltore che conduce al fine di ridurre i rischi di allagamenti e ristagni, laddove sia presente una rete di sgrondo delle acque superficiali, dovrà: provvedere a mantenere in efficienza fossi e scoline; mantenere in efficienza i canali collettori; mantenere, ove presente, la baulatura. Norma 4.1 Pascolo Permanente L agricoltore che conduce terreni a pascolo permanente deve: non convertire il terreno ad altri usi rispettare, il carico minimo e/o massimo di bestiame sulla superficie pascolata 0.2 uba/ettaro Il pascolamento deve permettere il contenimento dello sviluppo di infestanti e la diffusione di specie arbustive indesiderate In assenza di pascolamento è obbligatorio uno sfalcio annuale Norma 4.2 Superfici ritirate dalla produzione L agricoltore che conduce superfici ritirate dalla produzione (set-aside) deve: Mantenere copertura vegetale, naturale o artificiale tutto l anno Attuare lo sfalcio od operazione equivalente, al fine di tutelare la fertilità, la fauna selvatica e prevenire gli incendi Nelle ZPS e nei SIC divieto di sfalcio e operazione equivalente tra 1 marzo e il 31 luglio di ogni anno Nelle altre zone tra il 15 marzo e il 15 luglio 4

5 Norma 4.3 Mantenimento degli oliveti e dei vigneti in buone condizioni vegetative L agricoltore che conduce terreno ad oliveto o vigneto deve a) attuazione di tecniche colturali rivolte alla pianta, allo scopo di mantenere un equilibrato sviluppo vegetativo dell impianto, secondo le forme di allevamento, gli usi e le consuetudini locali, nonché evitare la propagazione delle infestanti e il rischio di incendi. b) divieto di estirpazione delle piante di olivo ai sensi della Legge 14 febbraio 1951 n. 144; per gli oliveti: la potatura almeno una volta ogni cinque anni; l eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare le piante almeno una volta ogni tre anni; il divieto di estirpazione delle piante di olivo; per i vigneti: l esecuzione della potatura invernale del vigneto entro il 30 maggio di ogni anno l eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare le piante almeno una volta ogni tre anni Norma 4.4 Mantenimento paesaggio Per tutte le superfici condotte dall agricoltore per le quali beneficia di aiuti diretti dovra: a) divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da un muretto a secco oppure da una scarpata inerbita; b) divieto di effettuazione di livellamenti non autorizzati; c) il rispetto dei provvedimenti regionali adottati ai sensi della direttiva 79/409/CEE e della direttiva 92/43/CEE; d) il rispetto dei provvedimenti regionali di tutela degli elementi caratteristici del paesaggio non compresi alla lettera c). 5

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