Condizionalità LA MAPPA DELLA CONDIZIONALITÀ. Atti e Norme in applicazione. dal 1 gennaio 2005.
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- Tito Franceschini
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1 Condizionalità Reg.(CE) 1782/03; DM 5406/St ; DGRV LA MAPPA DELLA CONDIZIONALITÀ Atti e Norme in applicazione dal 1 Gennaio 2005 Il principio di condizionalità subordina il pagamento integrale degli aiuti diretti da parte dell Unione Europea al rispetto di Criteri di Gestione Obbligatori, in sigla CGO, ovvero di alcune direttive e regolamenti comunitari (definiti Atti) e di alcune Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali, in sigla BCAA (definite Norme). La condizionalità ha un calendario di applicazione progressivo dal 2005 al In questa scheda elenchiamo nel loro contenuto essenziale un primo gruppo di Atti e Norme che condizionano i pagamenti comunitari dal 1 gennaio Questo primo gruppo di Atti e Norme si riferisce ad aspetti diversi che devi valutare, in base alla tipologia delle tua azienda, e rispettare obbligatoriamente pena la riduzione o esclusione dell aiuto comunitario. Per un approfondimento degli Atti e delle Norme che in base alla lettura della presente scheda riguardano direttamente la tua azienda, potrai poi consultare delle specifiche schede che presentano maggiori aspetti di dettaglio. Potrai ricevere ulteriori informazioni rivolgendoti ai Centri autorizzati di Assistenza Agricola o alle sedi AVEPA. I testi normativi in versione integrale, ulteriori documenti relativi alla condizionalità e le schede informative sono disponibili al sito Internet
2 CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI Atto A1, Ambiente - Conservazione degli uccelli selvatici Le misure adottate dall Unione Europea per la conservazione degli uccelli selvatici si applicano ai diversi fattori che possono influire sulla loro popolazione, cioè alle attività umane che provocano inquinamento, distruzione degli habitat, cattura, uccisione dell avifauna e il commercio che ne consegue. Gli agricoltori, nell esercizio della loro attività, possono incidere negativamente su alcuni di questi fattori e pertanto devono rispettare alcune indicazioni. Allo scopo di rafforzare queste misure di tutela degli uccelli selvatici è stata costituita una rete ecologica europea denominata Rete Natura 2000 che istituisce, tra l altro, le Zone di Protezione Speciale (ZPS) all interno delle quali valgono gli obblighi di condizionalità. Una o più delle superfici della tua azienda si trovano all interno di una Zona di Protezione Speciale oppure sono limitrofe e possono influire negativamente sulla stessa ZPS? - Per realizzare piani aziendali o progetti che prevedono il rilascio di un autorizzazione (es. concessione edilizia) devi produrre, a firma di un tecnico competente, una Valutazione d incidenza - Devi rispettare le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali - Devi rispettare la normativa vigente sull attività venatoria E i piani aziendali o progetti non influiscono negativamente su di una Zona di Protezione Speciale: - Devi rispettare le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali - Devi rispettare la normativa vigente sull attività venatoria Per conoscere esattamente la perimetrazione delle ZPS rivolgiti all AVEPA o all ufficio tecnico del tuo Comune. Atto A2, Ambiente - Protezione delle acque sotterranee dall inquinamento provocato da certe sostanze pericolose La necessità di proteggere l ambiente dall inquinamento, in particolare le acque, è una priorità della politica dell Unione Europea da oltre un trentennio. A tal fine sono state adottate misure specifiche di protezione che trovano attuazione a livello nazionale nel D.lgs. 152/99. La normativa prevede per tutte le aziende agricole il divieto di scarico diretto di sostanze inquinanti nelle acque sotterranee e nel sottosuolo. Vuoi scaricare in acque superficiali o in fognatura acque provenienti da attività di trasformazione agroindustriale? Devi munirti delle autorizzazioni previste dalla legge rivolgendoti all Ufficio ambiente della tua Provincia che è competente in materia Non sei soggetto agli obblighi previsti da questo Atto
3 Atto A3, Ambiente - Utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura L utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura è ammesso solamente a particolari condizioni che sono definite dalla legge. Le aziende che conducono a vario titolo terreni interessati all utilizzo dei fanghi sono tenute al rispetto dell Atto A3 dei Criteri di Gestione Obbligatori. Utilizzi o altri utilizzano dei fanghi nei terreni della tua azienda? - Devi avere l autorizzazione della Provincia - Devi usare fanghi con effetto concimante o ammendante nelle dosi stabilite dalla legge e che non contengono sostanze tossiche o nocive - Devi rispettare le distanze dai siti sensibili (centri abitati, strade, sponde dei fiumi, pozzi e sorgenti, cave, golene, ecc.) e gli altri obblighi previsti dalla norma Non sei soggetto agli obblighi previsti da questo Atto Atto A4, Ambiente - Protezione delle acque da inquinamento da nitrati di provenienza agricola L inquinamento delle acque da nitrati è senza dubbio una delle principali conseguenze negative dell attività agricola. Esso è dovuto in misura considerevole all uso non razionale di effluenti zootecnici, concimi e ammendanti. I nitrati sono caratterizzati da elevata mobilità per la loro solubilità in acqua e per questo motivo costituiscono un potenziale contaminante delle acque. Nella regione Veneto sono state individuate a norma di legge (D.lgs. 152/99) delle zone maggiormente sensibili a queste forme d inquinamento. Tali zone, nelle quali sono previste maggiori restrizioni negli apporti di composti azotati, sono chiamate vulnerabili. Le superfici della tua azienda si trovano all interno di una Zona Vulnerabile? (Provincia di Rovigo e comune di Cavarzere in provincia di Venezia) Devi rispettare il limite di 170 kg di apporto di azoto zootecnico per ettaro e per anno Devi rispettare i valori massimi di peso vivo animale allevabili per ettaro previsti per le zone B, C e D all allegato D al Piano Regionale di Risanamento delle Acque Devi, inoltre, utilizzare i fertilizzanti con oculatezza, in modo da assicurare l equilibrio tra il prevedibile fabbisogno di azoto delle colture e l apporto di azoto proveniente dal terreno e dalla fertilizzazione. Devi, altresì, tener conto: - delle condizioni del suolo, del tipo e della pendenza; - delle condizioni climatiche, delle precipitazioni e dell irrigazione; - dell uso del terreno e delle prassi agricole, inclusi i sistemi di rotazione delle colture.
4 Atto A5, Ambiente - Conservazione degli habitat naturali e seminaturali In seguito alla Convenzione di Rio de Janeiro, la Direttiva Habitat costituisce, insieme alla Direttiva Uccelli, il principale strumento per la tutela della biodiversità in Europa. La rete ecologica europea, denominata Rete Natura 2000, è costituita, oltreché dalle Zone di Protezione Speciale (ZPS), anche dai Siti d Importanza Comunitaria (SIC), che a regime saranno gestiti allo scopo di tutelare habitat e specie animali e vegetali considerati di particolare rilevanza. Una o più delle superfici della tua azienda si trovano all interno di un SIC oppure sono limitrofe e possono influire negativamente sullo stesso SIC? - Per realizzare dei piani aziendali o progetti che prevedono il rilascio di un autorizzazione (es. concessione edilizia) devi produrre, a firma di un tecnico competente, una Valutazione d incidenza - Devi rispettare le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali - Divieto di raccogliere, collezionare, tagliare, estirpare o distruggere specie vegetali ricomprese nell elenco della Direttiva, possedere trasportare, scambiare o commerciaalizzare esemplari raccolti nell ambiente - Rispetto dei Piani di gestione dei SIC, qualora esistenti Devi rispettare le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali Per individuare esattamente la perimetrazione dei SIC rivolgiti all AVEPA o all ufficio tecnico del tuo Comune. Atto A6, A7, A8, A8Bis, Sanità pubblica e salute degli animali Identificazione e registrazione degli animali Il settore zootecnico è stato segnato negli ultimi anni da gravi fatti che hanno messo in pericolo la salute pubblica. Al fine di tutelare l interesse collettivo, i legislatori comunitari, nazionali e regionali si sono preoccupati di creare uno strumento di controllo, in grado di identificare ogni animale allevato e di registrarne gli spostamenti. Tale strumento di controllo consente, altresì, di effettuare la sorveglianza epidemiologica e di gestire le emergenze sanitarie, di assicurare la tracciabilità degli animali, delle carni, dei prodotti, nonché la repressione dei reati di frode e abigeato. In particolare, l anagrafe bovina si basa su 4 elementi: - la marca auricolare: tutti i bovini devono possedere un numero univoco, che può essere paragonato alla targa dell automobile; - un registro aziendale in cui l allevatore registra le nascite, le movimentazioni e la morte degli animali della propria azienda; - un passaporto identificativo che segue l animale in tutti i suoi spostamenti; - la banca dati dove vengono riportate tutte le informazioni relative agli allevamenti e agli animali. Se allevi bovini devi rispettare le disposizioni previste per l anagrafe bovina Per queste informazioni puoi rivolgerti alla tua Organizzazione di Categoria, al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, a un veterinario riconosciuto.
5 BUONE CONDIZIONI AGROMICHE E AMBIENTALI Obiettivo 1 - EROSIONE DEL SUOLO - Proteggere il suolo mediante misure idonee Norma 1.1: Interventi di regimazione temporanea delle acque superficiali di terreni in pendio Hai superfici omogenee con una pendenza superiore al 10%? - Devi evitare fenomeni erosivi, quali presenza di incisioni diffuse dovute a rigagnoli, devi eseguire dei solchi acquai temporanei, con andamento livellare o comunque trasversale alla massima pendenza, con una distanza tra loro non superiore a 80 m. ma - Le superfici sono stabilmente inerbite o con colture che permangono per l intera annata agraria (ad esempio vigneto, oliveto, ecc.) o ritirate dalla produzione e non coltivate durante l anno: non sei tenuto a fare solchi acquai temporanei - Le superfici sono già sistemate idraulicamente per evitare fenomeni erosivi: non sei tenuto a fare solchi acquai temporanei - La pendenza è superiore al limite di stabilità dei mezzi meccanici: non sei tenuto a fare solchi acquai temporanei Non sei soggetto agli obblighi previsti da questa Norma Obiettivo 2 - SOSTANZA ORGANICA DEL SUOLO - Mantenere i livelli di sostanza organica del suolo mediante opportune pratiche Norma 2.1: Gestione delle stoppie e dei residui vegetali Hai superfici a seminativo o ritirate dalla produzione (set-aside)? - Non puoi bruciare le stoppie, la paglia e i residui colturali lasciati in campo successivamente alla raccolta ma - Le superfici sono coltivate a risaia: puoi bruciare i residui colturali rispettando comunque la fascia di 100 m dai boschi nella quale vige il divieto regionale di accendere fuochi Non sei soggetto agli obblighi previsti da questa Norma
6 Obiettivo 3 - STRUTTURA DEL SUOLO - Mantenere la struttura del suolo mediante misure adeguate Norma 3.1: Difesa della struttura del suolo attraverso il mantenimento in efficienza della rete di sgrondo delle acque superficiali Questa Norma si applica a qualsiasi superficie agricola di un azienda beneficiaria di aiuti diretti. Cosa devi fare: devi mantenere in efficienza le scoline e i canali collettori. Devi quindi pulirli dalla vegetazione arbustiva o erbacea (fatte salve le disposizioni di cui alle direttive Uccelli selvatici e Habitat ) e rimuovere i sedimenti depositati che possono ostruire o rallentare il passaggio dell acqua. Se sei in Sito Importanze Comunitaria (SIC) o in una Zona di Protezione Speciale (ZPS) devi conservare le scoline che non possono essere eliminate in nessun caso. Se N sei in SIC o ZPS puoi sostituire le scoline con drenaggi tubolari sotterranei, nel rispetto delle autorizzazioni, dei pareri e delle prescrizioni delle autorità competenti, quali, ad esempio, i Consorzi di bonifica. Obiettivo 4 - LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO - Assicurare un livello minimo di mantenimento ad evitare il deterioramento degli habitat Norma 4.1: Protezione del pascolo permanente Hai superfici a pascolo permanente (ovvero terreni utilizzati per la coltivazione di erba o di piante erbacee da foraggio, sia seminate che cresciute spontaneamente, e non compresi nell avvicendamento delle colture aziendali per cinque anni o più)? - Non puoi convertire la superficie a pascolo ad altri usi - Non puoi lavorare il terreno eccetto per le operazioni di rinnovo e/o infittimento del cotico erboso e per lo sgrondo delle acque - Devi avere un carico di bestiame per ettaro almeno pari a 0,2 UBA - Puoi effettuare uno sfalcio all anno, in relazione alle norme, usi e costumi locali vigenti - In caso di non pascolamento devi obbligatoriamente effettuare almeno uno sfalcio all anno - Devi contenere, attraverso lo sfalcio e il pascolamento, lo sviluppo di infestanti e la diffusione di specie arbustive indesiderate Nel caso di superfici non impegnate nell Azione 12 della Misura 6 del Piano di Sviluppo Rurale puoi: a) effettuarte il ripristino della superficie convertita con equivalente superficie a pascolo; b) chiedere all AVEPA l autorizzazione alla conversione ad altri usi della superficie a pascolo. Non sei soggetto agli obblighi previsti da questa Norma
7 Norma 4.2: Gestione delle superfici ritirate dalla produzione Hai delle superfici soggette all obbligo del ritiro dalla produzione (set-aside) e non coltivate durante tutto l anno? In questo caso devi: - garantire una copertura vegetale, sia naturale sia artificiale, durante tutto l anno (è ammessa deroga nei casi di terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi) - effettuare lo sfalcio, il sovescio o la trinciatura almeno una volta all anno al fine di conservare lo stato di fertilità del terreno (è ammessa deroga nei casi di terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi) - tutelare la fauna selvatica (anche con la realizzazione in deroga di colture a perdere) e prevenire la formazione di condizioni favorevoli agli incendi - rispettare il divieto di sfalcio, sovescio e trinciatura durante il periodo che va dal 15 marzo al 15 luglio di ogni anno - realizzare fasce antincendio con lo sfalcio e/o lavorazioni del terreno; in zona montana questo obbligo si applica solo in condizioni di declaratoria di evento siccitoso Sono ammesse lavorazioni del terreno allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria, lavorazioni comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio. ma All interno di una ZPS o SIC: oltre agli obblighi precedenti devi rispettare il divieto di sfalcio, sovescio e trinciatura durante il periodo che va dal 1 marzo al 31 luglio di ogni anno Non sei soggetto agli obblighi previsti da questa Norma Norma 4.3: Manutenzione degli oliveti Hai superfici coltivate ad olivo? - Devi potare gli olivi almeno una volta ogni 5 anni - Non puoi abbattere o trapiantare alberi di olivo se non con autorizzazione rilasciata dai Servizi Fitosanitari e dagli Ispettori Regionali all Agricoltura competenti territorialmente Particolari deroghe sono ammesse per motivazioni di ordine fitosanitario e in caso di reimpianto. Non sei soggetto agli obblighi previasti da questa Norma Norma 4.4: Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio Questa Norma si applica a qualsiasi superficie agricola di un azienda beneficiaria di aiuti diretti. Cosa devi fare: - non puoi eliminare i terrazzamenti esistenti (è possibile il loro rimodellamento per renderli meccanizzabili, ad esempio, ai fini della trasformazione in terrazzi collegati); - rispettare i provvedimenti comunali in materia urbanistica, che prevedono la salvaguardia dei terrazzamenti esistenti; - rispettare i provvedimenti regionali adottati ai sensi della Direttiva Uccelli e della Direttiva Habitat (vedi Atti 1 e 5 dei Criteri di Gestione Obbligatori).
8 Tabella di sintesi del rapporto tra i tipi di superfi ci e gli Atti e le Norme da rispettare. Atto o Norma Atti CGO A1 A2 A3 A4 A5 A6, A7, A8, A8Bis Norme BCAA Tipo di superfi ci Uccelli Sostanze pericolose Fanghi Nitrati Habitat Identifi cazione e registrazione animali Erosione suolo Sost.organica del suolo Struttura del suolo Protezione Pascolo permanente Gestione superfi ci ritirate dalla produzione Manutenzione oliveti Mantenimento paesaggio Tutte le superfi ci agricole Superifi ci a seminativo Superfi ci a set-aside Superfi ci con pendenza maggiore al 10% Superfi ci con oliveto Superfi ci con terrazzamenti Superfi ci a pascolo permanente Azienda zootecnica Superfi ci in ZPS Superfi ci in SIC Superfi ci ove si utilizzano fanghi di depurazione Testi: Massimo Ferasin (Veneto Agricoltura), Flavio Zeni (Regione del Veneto) Pubblicazione edita da Regione del Veneto - Giunta Regionale Direzione regionale Politiche Agroambientali e servizi per l agricoltura Via Torino 110, Mestre (VE) Tel / Fax agroambiente@regione.veneto.it Realizzazione Editoriale Azienda Regionale Veneto Agricoltura Coordinamento Editoriale: Alessandra Tadiotto, Isabella Lavezzo Settore Divulgazione Tecnica e Formazione Professionale Via Roma, Legnaro (PD) Tel Fax divulgazione.formazione@venetoagricoltura.org Foto archivio Veneto Agricoltura Revisione dei testi: Flavio Zeni (Regione del Veneto) La realizzazione della presente Scheda è fi nanziata nell ambito delle iniziative del Progetto regionale InfoEcoPraticO. La distribuzione della Scheda usufruisce degli in terventi comunitari previsti dalla Misura 14B del PSR Regione del Veneto Reg CEE 1257/99. Vai alle pagine web sulla condizionalità: Finito di stampare presso Think Adv - Conselve (Pd) Aprile 2005
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