GLI OMINIDI. Paolo, Fabrizio, Michele, Silvia, Tognatti 1Bfoto Paravia, Torino, 2000

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1 Paolo, Fabrizio, Michele, Silvia, Tognatti 1Bfoto Paravia, Torino, 2000 GLI OMINIDI Originariamente l uomo non aveva l attuale struttura corporea e non possedeva le capacità e le potenzialità che vediamo ora. I primi uomini comparsi sulla Terra erano chiamati OMINIDI, avevano alcune caratteristiche simili alle scimmie, erano ricoperti da molti peli, faccia sporgente in avanti, naso aperto e schiacciato, statura bassa e una capacità cranica molto ridotta. Mangiavano soprattutto cibi vegetali e qualche volta anche carne. Scheggiando la pietra costruivano strumenti utili per scavare il terreno, affilare bastoni, ecc Molti resti di ominidi sono stati ritrovati in Africa e quindi si pensa che abitassero in gran parte in questa regione. Col passare degli anni l uomo pratica la caccia vicino ai corsi d acqua dove vanno a bere gli animali, impara a produrre il fuoco, inizia a lavorare le pelli degli animali per produrre abiti, pratica la sepoltura dei morti costruendo tombe molto grandi. L uomo primitivo vive in caverne e grotte naturali decorate con graffiti e pitture, spesso produce anche oggetti decorativi come vasi, collane, bracciali, ecc Tracce di quest arte si trovano ad Altamira in Spagna e in val Canonica in Italia. CONQUISTA DELLA POSIZIONE ERETTA Non sembra vero che la posizione eretta sia stata conquistata per permettere la fabbricazione di utensili e nemmeno per il fatto di poter individuare meglio i predatori nella Savana, dato che quest'ultimi avrebbero potuto facilmente aver ragione dei primi ominidi. Si tratta invece di una CONQUISTA PER LA DIFESA DELLA SPECIE. La prima modifica interviene nel parto. Le scimmie antropomorfe che camminavano su due gambe non modificarono le ossa del bacino da dove dovevano passare i piccoli con una testa sempre di maggiori dimensioni. Ciò determinò il fatto che il parto probabilmente fu anticipato ai piccoli in grado di sopravvivere, ma con una testa non completamente evoluta. Il cervello così si svilupperebbe dopo il parto, determinando una organizzazione migliore perché sottoposta agli stimoli reali della vita. ADATTAMENTO ALLA SAVANA L ambiente è molto vario e quindi la specializzazione corporea non è più un pregio, perché non favorisce l adattamento.

2 Le piante crescono lungo i fiumi e quindi la riduzione dei frutti comporta l aumento del bisogno di acqua per dissetarsi, per questo le scimmie antropomorfe sono costrette a muoversi anche al suolo, assumendo una posizione semieretta a causa del peso del loro tronco e camminano appoggiandosi sulle nocche. La loro vita è individuale, ognuno pensa al proprio cibo. La riprocreazione è lenta, la media è di un individuo ogni cinque anni. Quindi si selezionano madri idonee ad occuparsi dei figli, che siano in qualche modo più intelligenti. Le femmine hanno più possibilità di evolversi anche perché ricevono più stimoli. Passano la maggior parte del tempo a cercare cibo e quindi entrano più in contatto con l ambiente e si occupano anche di difesa. Il ruolo dei maschi si limitava a favorire la riprocreazione. Essi combattevano fra loro per conquistare la femmina in calore.

3 PROCESSO DI FOSSILIZZAZIONE Il fossile è qualsiasi resto animale o vegetale vissuto in epoche antecedenti all attuale, o di qualsiasi traccia che un organismo ha lasciato negli strati rocciosi, comprese quelle della sua attività come le orme, le impronte, le piste di spostamento, e così via. I fossili si rinvengono all interno delle rocce che compongono la porzione più superficiale della crosta terrestre, organismi fossilizzati in modi diversi, ma comunque vissuti in periodi di tempo anteriori all epoca in cui viviamo. Essi hanno permesso di conoscere ampliamente la storia evolutiva della Terra Ramoscello di conifera del Giurassico 2. Pesce dell oligocene

4 Il processo di fossilizzazione di un resto organico inizia subito dopo la morte. Il primo passo di questo processo è il TRASPORTO POST MORTEM, che porta gli organismi a fossilizzare in luoghi molto lontani e spesso molto diversi dagli ambienti in cui essi vivevano. Dallo studio delle associazioni fossili si può dedurre se l ambiente di fossilizzazione sia stato lo stesso di quello di vita o meno. Il fenomeno del trasporto è più probabile che si sia verificato sugli organismi liberi di muoversi che non su quelli fissati al substrato. Dopo il trasporto inizia il processo di DISGREGAZIONE dovuto principalmente a tre tipi di agenti, biologici, meccanici e chimici. La maggior parte dei fossili è costituita dalle PARTI DURE mentre le PARTI MOLLI subiscono una veloce dissoluzione chimica. Poiché un organismo possa conservarsi deve essere preservato dall azione degli agenti esogeni. La conservazione dipende dal tipo di sedimento inglobante. I sedimenti fini offrono maggior protezione rispetto ai sedimenti più grossolani. Gli ambienti adatti alla conservazione degli organismi sono quello marino e quelli continentali lacustri e palustri. La conservazione si attua secondo diversi processi di fossilizzazione più o meno frequenti. La MINERALIZZAZIONE è un processo chimico-fisico molto diffuso. Le sostanze minerali sostituiscono la materia organica. La CARBONIFICAZIONE riguarda i vegetali che una volta depositati vengono attaccati da batteri che provocano l eliminazione dell ossigeno e dell azoto.si sono così originati i giacimenti di CARBON FOSSILE. Un terzo processo è l INCROSTAZIONE. Il carbonato di calcio precipita depositandosi sui resti organici, dei quali, una volta dissoltosi, rimane l impronta che ne riproduce la forma. Esiste infine il processo di DISTILLAZIONE nel quale gli elementi volatili che compongono il resto organico distillano lasciando un sottile strato di carbonio che ne riproduce la forma. RETTILE ACQUATICO DEL TRIASSICO

5 RICCIO MARINO DEL GIURASSICO LA COSTRUZIONE DI UTENSILI NEI PRIMI OMINIDI I denti, come sono avvertiti al tatto dalla lingua e nella loro capacità di trasformazione meccanica della materia, forniscono il concetto base di durezza. Avvertire una analogia tra la durezza dei denti e quella di una pietra può avere dato inizio ad un trasferimento del concetto di potere trasformativi dai denti alla pietra nella creazione dei primi utensili. Questa tesi è stata corroborata da un esame degli utensili più antichi ritrovati ad Olduwai. La maggioranza tali reperti possono essere suddivisi in due categorie distinte: un utensile a forma di ciottolo, di geometria tozza con diversi bordi, presumibilmente impugnato con l intero palmo ed usato per ammorbidire e triturare; un utensile scheggiato in modo da risultare piuttosto sottile, che si afferra naturalmente tra il pollice e l indice e che funziona come oggetto da taglio, presentando un singolo bordo affilato di cui si può saggiare la linearità percorrendolo con un dito. In contrasto col precedente, questo tipo di utensile ha facce distinguibili più chiaramente, è più lungo ed allineato più verticalmente. Le sue superfici sono relativamente piatte, piuttosto che arrotondate ed irregolari. Le caratteristiche di questi due utensili rispecchiano in modo sorprendente quelle dei due tipi fondamentali della dentatura umana: i molari e gli incisivi.

6 L analogia non è strana dal momento che la lavorazione grossolana del cibo mediante utensili di pietra sostituì parzialmente quella che avveniva solo tramite i denti.