Super bonus e Offerta di conciliazione

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1 Newsletter di aggiornamento n. 7 anno 2016 Data di redazione: 10 giugno 2016 Indice Super bonus e Offerta di conciliazione TIROCINI E PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI... 1 Datori di lavoro interessati... 1 Misura dell incentivo... 2 Rapporti incentivati... 2 Apprendistato professionalizzante... 3 Spettanza del Superbonus... 3 Come chiedere l incentivo... 4 CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI E OBBLIGO DI COMUNICAZIONE IN CASO DI LICENZIAMENTO... 4 Ulteriori chiarimenti del ministero del lavoro... 5 Aspetti sanzionatori... 6 TIROCINI E PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI Il Ministero del Lavoro ha previsto un Superbonus per le stabilizzazioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1 marzo 2016 ed il 31 dicembre 2016, per i tirocini: di tipo extracurriculare, stipulati nell ambito del Programma Garanzia Giovani entro il 31 gennaio 2016, con giovani che all inizio del tirocinio possedevano i requisiti di NEET. L INPS, con la Circolare n. 89 di maggio 2016, ha fornito le indicazioni operative sulle modalità di richiesta e fruizione del beneficio. Datori di lavoro interessati Il Decreto stabilisce che potranno usufruire del bonus assunzione, quei datori di lavoro che assumano a tempo indeterminato un giovane che: abbia svolto, o stia svolgendo, un tirocinio curriculare o extracurriculare attivato nell ambito del Programma Garanzia Giovani, stipulato entro il 31 gennaio 2016, sia classificabile come NEET al momento dell inizio del suo tirocinio, risulti assunto a tempo indeterminato tra il 1 marzo 2016 ed il 31 dicembre 2016.

2 Preme evidenziare che oggetto dell ulteriore bonus sono solo le assunzioni a tempo indeterminato. A riguardo, si evidenzia che per la fruizione del bonus l impresa possa assumere qualsiasi tirocinante nell ambito del Programma Garanzia Giovani e non solo i giovani che abbiano svolto o svolgano il tirocinio presso la propria sede. Misura dell incentivo Analogamente all ordinario incentivo previsto dal Programma Garanzia giovani, anche il Superbonus viene riconosciuto in valori differenti a seconda della profilazione del tirocinante, come di seguito riepilogato in tabella. ASSUNZIONE TIROCINANTE A TEMPO INDETERMINATO PROFILAZIONE BASSA MEDIA ALTA MOLTO ALTA IMPORTO 3.000, , , ,00 Il Superbonus viene riconosciuto in 12 quote mensili di pari importo e, qualora il rapporto di lavoro si concluda anticipatamente, il numero di quote mensili verrà riconosciuto in proporzione alla durata del rapporto di lavoro. In ogni caso, il Superbonus sarà riconosciuto nel limite delle risorse stanziate a tale titolo nell ambito del Programma Garanzia Giovani : tale importo viene fissato dal Decreto in esame in ,00 di euro calcolato in ambito nazionale. Rapporti incentivati Il Decreto n. 16/2016 ha previsto che l incentivo del Programma Garanzia Giovani possa essere applicato a tutte le stabilizzazioni di tirocini extracurriculari tramite assunzioni a tempo indeterminato. L INPS, nella Circolare in esame, precisa che tra le tipologie contrattuali destinatarie del beneficio vanno considerate anche: la somministrazione, le assunzioni nell ambito di apprendistato professionalizzante, nonché i dipendenti soci di cooperative. In caso di rapporti a tempo parziale l Istituto precisa che il beneficio sarà fruibile solo qualora la percentuale part-time sia pari ad almeno il 60%: al fine della quantificazione dell importo di Superbonus spettante, andrà considerata la percentuale risultante dal rapporto tra l orario settimanale ridotto e quello del corrispondente lavoratore full-time. Tra i lavoratori esclusi dalla fruizione dell incentivo, vanno invece annoverati: l apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore; l apprendistato di alta formazione e di ricerca; il contratto di lavoro domestico; Pag. 2 di 6

3 il lavoro a chiamata e l accessorio. Vanno inoltre escluse dalla fruizione dell incentivo quelle assunzioni a tempo indeterminato di tirocinanti per i quali si sia già fruito in passato del Superbonus: sia che a fruire in passato dell incentivo sia stato il datore che assume, sia un altro datore di lavoro che lo abbia assunto in precedenza. Non spetterà inoltre il Superbonus alle assunzioni di lavoratori che in passato abbiano fatto fruire l incentivo Garanzia Giocani (GAGI) ordinario. Apprendistato professionalizzante L INPS fornisce ulteriori precisazioni in merito all apprendistato professionalizzante, quale unica tipologia di apprendistato ammessa alla fruizione del beneficio. In particolare, l Istituto precisa che la misura del Superbonus spettante per tali assunzioni: è quella dei rapporti a tempo indeterminato qualora il periodo di formazione, in capo all azienda che sta assumendo, sia pari ad almeno 12 mesi, mentre qualora il periodo di apprendistato professionalizzante ancora da svolgere con la nuova assunzione sia inferiore ai 12 mesi, il Superbonus spettante andrà goduto in quote mensili, quanti sono ancora i mesi rimanenti di formazione da svolgere. Spettanza del Superbonus Al fine di fruire dell incentivo, oltre a requisiti soggettivi posseduti dal lavoratore, sono necessari anche requisiti oggettivi in possesso del datore, così come stabilito dalla normativa vigente soprattutto in materia di regolarità contributiva. Superbonus e de minimis Come noto, qualora si voglia fruire del Superbonus oltre i limiti imposti dalla normativa europea su de minimis, l assunzione del tirocinante deve rappresentare un incremento occupazionale netto misurabile in ULA (unità lavorative annue). Qualora la fruizione del beneficio rientri nei limiti imposti dalla disciplina de minimis, non dovrà essere operata nessuna valutazione ai fini dell incremento occupazionale netto. Ad avvenuto superamento dei limiti de minimis, l Istituto precisa che l incremento espresso in ULA andrà valutato per ognuno dei mesi per i quali si voglia fruire del Superbonus. In riferimento alla verifica mensile dell incremento occupazionale, l INPS ricorda che, qualora detto incremento non si verificasse in un dato mese, ne conseguirà la perdita della relativa quota mensile del beneficio. Qualora nei successivi mesi, a nuova verifica, si riscontrasse il ripristino dell incremento, torneranno a spettare anche le quote mensili di Superbonus senza diritto ad arretrati per i mesi di sospensione dell incentivo. Pag. 3 di 6

4 Come chiedere l incentivo L incentivo è autorizzato dall INPS in base all ordine cronologico di presentazione delle istanze. La procedura di concessione si snoda attraverso le seguenti fasi: 1. Il datore di lavoro prenota sul sito dell INPS l incentivo indicando i dati del lavoratore che intende assumere; 2. L INPS verifica telematicamente i requisiti del lavoratore e la disponibilità dei fondi; 3. L INPS comunica al datore di lavoro, mediante lo stesso modulo utilizzato per la richiesta, l accoglimento o meno della domanda; 4. Il datore di lavoro deve assumere il lavoratore entro 7 giorni lavorativi e comunicarlo all INPS entro 14 giorni lavorativi dalla data di comunicazione; 5. In caso di reiezione per mancanza di fondi la domanda è sospesa per 30 giorni e il datore di lavoro deve verificare periodicamente se è stata accolta o meno successivamente. CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI E OBBLIGO DI COMUNICAZIONE IN CASO DI LICENZIAMENTO Il 7 marzo 2015 è entrato in vigore per tutti i nuovi assunti a tempo indeterminato il Contratto a Tutele crescenti (Decreto Legislativo 4 marzo 2015 n.23, in attuazione della L.10 dicembre 2014 n.183). La Legge 183/2014 ha chiarito per la prima volta che l istituto della reintegrazione nel rapporto di lavoro rappresenti solo l eccezione ad una regola generale che invece è caratterizzata dall indennizzo economico. Il nuovo contratto a tutele crescenti si applica a: Tutti i rapporti di lavoro a tempo indeterminato costituiti a decorrere dal 7 marzo 2015 (operai, impiegati e quadri del settore privato). Nei casi di trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a termine o apprendistato dopo il 7/3/2015. Per i rapporti in essere continuerà ad applicarsi la vecchia disciplina. In tutti i casi in cui il datore di lavoro, in conseguenza di assunzioni a tempo indeterminato avvenute dopo il 7/3/2015, superi il limite dei 15 dipendenti la nuova disciplina verrà applicata a tutti i lavoratori indipendentemente dalla data di assunzione. Il decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, che disciplina il contratto a tutele crescenti, ha introdotto una particolare modalità di conciliazione delle controversie derivanti dal licenziamento, che si applica unicamente ai lavoratori soggetti a tale nuovo regime di tutela. Pag. 4 di 6

5 In pratica, in caso di licenziamento di un lavoratore soggetto al regime delle tutele crescenti, dopo eventuale contestazione del lavoratore, per evitare il contenzioso il datore di lavoro può offrire al lavoratore 1 mensilità per ogni anno di servizio, in misura non inferiore a 2 e non superiore a 18 mensilità, che non è soggetta né a IRPEF né a contributi, mediante consegna al lavoratore di un assegno circolare. Se il lavoratore accetta, il rapporto di lavoro è definitivamente concluso e il licenziamento non è più impugnabile. La conciliazione deve avvenire in una delle sedi assistite (ad es. davanti alla DTL o ai Sindacati). Il D.Lgs n. 23/2015 prevede l istituto della conciliazione per la risoluzione stragiudiziale delle controversie sui licenziamenti illegittimi. Nel particolare, l art. 6, comma 3, del decreto esplicitamente recita: ( ) Il sistema permanente di monitoraggio e valutazione istituito a norma dell'articolo 1, comma 2, della Legge 28 giugno 2012, n. 92, assicura il monitoraggio sull'attuazione della presente disposizione. A tal fine la comunicazione obbligatoria telematica di cessazione del rapporto di cui all'articolo 4-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, e successive modificazioni, è integrata da una ulteriore comunicazione, da effettuarsi da parte del datore di lavoro entro 65 giorni dalla cessazione del rapporto, nella quale deve essere indicata l avvenuta ovvero la non avvenuta conciliazione di cui al comma 1 ( ) Quindi con il D.Lgs n. 23/2015 è stato introdotto un nuovo adempimento amministrativo a carico del datore di lavoro, il quale entro 65 giorni dalla data di licenziamento dovrà integrare la comunicazione telematica di cessazione del rapporto inviata al centro per l Impiego specificando se le parti hanno aderito o meno alla conciliazione agevolata del Jobs Act. L omessa comunicazione è punita con al sanzione amministrativa da 100 a 500 Euro per ogni lavoratore. Ulteriori chiarimenti del ministero del lavoro (MLPS, Nota n del 22 luglio 2015) Il Ministero del Lavoro, con la Nota n del 22 luglio 2015, è intervenuto per fornire ulteriori chiarimenti in merito alla comunicazione telematica per assolvere all obbligo, previsto dall art. 6 del D.Lgs n. 23/2015, di comunicazione, entro 65 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, dell avvenuta o non avvenuta conciliazione. La nota in esame chiarisce, in particolare, casistiche, soggetti e tempistiche per le quali sussiste l obbligo, nonché indica i soggetti abilitati all invio. Si ricorda che lo stesso Ministero, con la Nota n del 27 maggio 2015, a fronte della previsione normativa citata, aveva fornito le indicazioni per l accesso alla nuova comunicazione telematica, chiarendo nel dettaglio che la nuova comunicazione telematica: è dovuta solo qualora il datore di lavoro proponga la conciliazione al lavoratore; è dovuta anche dalle agenzie di somministrazione per i casi di risoluzione del rapporto; non è dovuta in caso di risoluzione del rapporto in costanza del periodo di prova. Pag. 5 di 6

6 Aspetti sanzionatori Si ricorda che, come già chiarito dalla suddetta Nota n. 2778/2015, ai sensi dell art. 6 del D.Lgs n. 23/2015, in caso di omessa comunicazione entro il termine limite di sessantacinque giorni, la sanzione prevista risulterà di natura pecuniaria e di importo compreso tra euro 100,00 ed euro 500,00 per ogni lavoratore interessato. Pag. 6 di 6

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