NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 30 Luglio 2010

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1 NUOVA INFLUENZA UMANA - A/H1N1 Aggiornamento al 30 Luglio 2010 Dagli ultimi Comunicati emessi dal Ministero della Salute Italiano, dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC), in riferimento alla influenza pandemica da virus A/H1N1 si evidenzia la seguente situazione: SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA: Paesi Numero dei decessi accertati per influenza umana A/H1N1 Europa 5449* Africa 168* America 8532* Medio Oriente 1019* Asia 1945* Est Pacifico 1855* Totale * Dati forniti dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del , aggiornamento n Dati comprensivi dei casi accertati a livello europeo (Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie) 1

2 A livello globale il virus dell influenza pandemica circola a bassi livelli. Nel sud dell emisfero, dove è iniziata la stagione invernale, l attività del virus influenzale rimane variabile: da pochi casi stabili rilevati in Cile e Argentina a pochi casi ma con attività incrementale in Australia e Nuova Zelanda fino ad arrivare ad un nuovo focolaio accertato in sud Africa. Significativi casi di influenza pandemica continuano ad essere rilevati in diverse parti dei tropici, Americhe e sud, sud-est dell Asia. Nella parte sud dell emisfero, l attività del virus dell influenza rimane bassa e sporadica, ad eccezione del sud-africa dove di recente si è verificato un focolaio pandemico. In Australia e Nuova Zelanda l attività del virus dell influenza rimane bassa ma con un incremento del numero dei focolai. In sud-africa i dati virologici ottenuti dai pazienti sentinella hanno evidenziato che i principali virus dell influenza che circolano sono da ricondurre al virus di tipo B e l H3N2. I primi report emessi, indicano che la stagione influenzale iniziata è in generale di lieve entità in termini clinici. In Australia i casi di malattie polmonari sono a livelli inferiori rispetto alla seconda settimana di luglio. Tuttavia, i pazienti presentati ai dipartimenti di pronto soccorso nella parte dell est dell Australia sono incrementati molto durante la seconda settimana di luglio. I campioni risultati positivi per l identificazione del virus dell influenza sono stati del 5%, di cui approssimativamente i 2/3 rappresentati dal virus pandemico e 1/3 dal virus H3N2. Anche in Nuova Zelanda è stato registrato un incremento del numero dei casi sostenuti dal virus pandemico, rispetto al mese passato. In Cile e Argentina sono stati rilevati in maniera attiva durante la metà del mese di luglio i seguenti virus: quello pandemico e il quello di tipo B. In Asia le zone di trasmissione del virus pandemico sono localizzate in alcune parti dell India con particolare riferimento alla zona sud ed est del Paese, nello stato del Kerala e Maharashtra, Nuovi casi sono stati inoltre accertati nell est del Bengala. Negli stati vicino al Bangladesh bassi livelli di co-circolazione del virus pandemico e di quello di tipo B continuano ad essere diagnosticati dal mese di luglio. Nella parte del sud-est Asia bassi livelli del virus dell influenza pandemica sono stati accertati nel mese di luglio, con particolare riferimento agli stati della Cambogia, Singapore, e Malaysia. Nell Africa sub-sahariana, i dati limitati indicano che l influenza stagionale sostenuta dal virus H3N2 e quella rappresentata dal virus dell influenzadi tipo B continuano a circolare in alcune parti dell Africa (Kenya e Cameroon, Ghana). Nelle regioni tropicali delle Americhe sono stati rilevati i virus dell influenza pandemica e quello di tipo B durante tutto il mese di luglio. A partire dall inizio del mese di giugno 2010 il virus predominante è stato H3N2 che ha circolato a Panama e Nicaragua, mentre il virus di tipo B è stato rilevato in Bolivia ed El Salvador a differenza del virus pandemico che è stato accertato in Costa Rica e Colombia. Di seguito si riportano due mappe pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente la diffusione geografica dei virus influenzali a livello europeo durante la 29 settimana e il numero dei test positivi per influenza nel Mondo (11 al 17 Luglio 2010). 2

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4 -, Attività clinica in diminuzione; +, Attività clinica in aumento; =, Attività clinica stabile; 4

5 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali 2) Istituto Superiore di Sanità 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) 7) Sito internet dell WHO dedicata all influenza 8) Sito internet Influnet A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it). Tel Fax