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1 Influenza pandemica (A/H1N1pdm09) Aggiornamento del

2 INFLUENZA PANDEMICA - A/H1N1pdm09 Aggiornamento al 05 Dicembre 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. L OMS sulla base di diverse consultazioni riguardanti la composizione dei vaccini anti-influenzali, ha adottato una nuova nomenclatura per identificare il virus pandemico accertato nel La nuova definizione influenza A/H1N1pdm09 sostituirà la precedente A/H1N1p. Sommario: La circolazione virale nelle regioni dell emisfero settentrionale attualmente è a livelli minimi; In Canada e alcuni paesi Europei sono stati accertati sporadici casi di influenza ; In alcuni Paesi delle zone tropicali è stata evidenziata la circolazione virale. In particolare, nei seguenti Paesi: Nicaragua, Costa Rica e Brasile (America); Cameroon (Africa centrale); Cambogia e Repubblica democratica popolare Lao (Sud est Asia); La trasmissione del virus dell influenza nelle zone temperate del sud dell emisfero è ai livelli intrastagionali, con la persistenza del virus di tipo A/H3N2 in Australia; Negli USA, sono stati accertati pochi casi di influenza A/H3N2.. Paesi appartenenti alla zona temperata e nord dell emisfero: La stagione influenzale non è ancora iniziata nella zona temperata dell'emisfero nord, anche se una certa attività è stata segnalata in alcune aree del Canada. Nelle ultime settimane, la maggior parte dei paesi in questa zona, hanno segnalato una minima attività influenzale. La circolazione virale in Europa rimane a livelli minimi, diversamente dalla Repubblica Ceca, Francia, Irlanda, Norvegia, Federazione Russa, Spagna e Svezia che hanno accertato una sporadica circolazione virale. Paesi appartenenti alle zone tropicali: Zone tropicali delle Americhe La circolazione virale nelle zone tropicali delle Americhe, è attualmente a livelli minima, con l eccezione della Costa Rica, dove è stato accertato un incremento del numero dei casi sostenuti dal virus A/H3N2. In Nicaragua la trasmissione del virus A/H1N1pdm09 è incrementata dopo il mese di settembre e decrementata dopo la 42 settimana. Inoltre, nello stesso Paese sono stati accertati casi di influenza A/H3N2. Quest ultimo virus è stato rilevato inoltre in El Salvador e Honduras. Inoltre, nell area tropicale del Brasile è stato accertato un focolaio di influenza pandemica nella città di Pedra Branca, Ceara. Africa Sub-Sahariana La trasmissione del virus dell'influenza è attualmente a livelli minimi, ad eccezione del Camerun, dove sono stati accertati casi dal mese di giugno a settembre La trasmissione del virus dell influenza pandemica che si è verificata circa 6 settimane dopo l influenza di tipo B, sembra aver un picco epidemico all inizio del mese di novembre 2011, associata all influenza di tipo A/H3N2. In Sierra Leone, sono stati accertati casi di influenza A/H3N2, e in Senegal sono stati rilevati casi di influenza tipo B. Asia tropicale La trasmissione del virus dell influenza nelle zone dell Asia tropicale, è attiva in alcune aree geografiche. In particolare sono stati accertati casi di co-circolazione virale tra il virus pandemico e quello di tipo B, nella Repubblica democratica popolare del Laos e in Cambogia dalla fine del mese di ottobre Attualmente 2

3 sembra che il numero dei casi, sia in diminuzione. Il Vietnam ha accertato casi di influenza pandemica, che attualmente sono in diminuzione. Altri Paesi del sud dell Asia continuano ad accertare casi di influenza A/H3N2 e di tipo B Sud Africa In sud Africa attualmente è stato accertato un secondo picco epidemico di influenza (agosto-ottobre 2011) sostenuto dai virus A/H3N2 e quello di tipo B. Lo stesso, si è verificato dopo un primo picco epidemico occorso durante il mese di giugno 2011 e sostenuto dal virus A/H1N1pdm09. Australia, Nuova Zelanda e sud Pacifico In Australia e Nuova Zelanda, l attività influenzale è a livelli intra-stagionali. Come si è verificato lo scorso anno, la circolazione virale persiste in Australia con un minimo numero di virus dell influenza di tipo B e A (non sottotipizzati) e A/H3N2. Europa In Europa, alcuni Paesi tra cui Francia, Norvegia, Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca e le parti occidentali della Russia hanno riferito sporadici casi di influenza. Durante la 47 settimana del 2011, la circolazione del virale a livello europeo è stata minima (Figura 2-3). Italia In Italia durante la 47 settimana sono stati accer tati 1021 casi di influenza (incidenza totale 1,07), di cui 200 (Inc. 3,17) casi tra 0-4 anni, 139 (Inc. 1,16) tra i 5-14 anni, 592 (Inc. 1.03) tra i anni e 90 (inc. 0,45) oltre i 65 anni. Nella Regione Marche durante questo periodo sono stati accertati 2 casi (Inc.0,54) ed 1 (Inc. 0,07) è stato rilevato nella Regione Umbria. Il Ministero della Salute, ha riattivato il sistema di monitoraggio settimanale dell'influenza basato su una rete di medici sentinella, costituita da quelli di Medicina Generale (MMG), oltre ai Pediatri di Libera scelta (PLS) reclutati dalle Regioni, che segnalano i casi di sindrome simil influenzale (ILI) osservati tra i loro assistiti. I medici sentinella e altri sanitari operanti nel territorio e negli ospedali, collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per l identificazione di virus circolanti. Il Ministero sopramenzionato, ha inoltre informato che il protocollo operativo Influnet ( riguardante la stagione non contiene novità di rilievo rispetto alla precedente stagione influenzale, sia per la sorveglianza clinicoepidemiologica sia per quella virologica-laboratoristica. Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (13-19 novembre 2011), la presenza dei diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 47 settima na del 2011 (Figura 3). 3

4 Figura 1 4

5 Figura 2 5

6 Figura 3 6

7 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero della Salute 2) Istituto Superiore di Sanità 3) Centro Interuniversitario di ricerca sull Influenza (CIRI) 4) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) 5) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) 6) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) 7) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) 8) Sito internet dell WHO dedicata all influenza 9) Sito internet Influnet A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it) Tel Fax