Influenza pandemica (A/H1N1p)

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1 Influenza pandemica (A/H1N1p) Aggiornamento del

2 INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p Aggiornamento al 03 Giugno 2011 A seguito degli ultimi comunicati emessi dall Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione epidemiologica dell influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale. Sommario: La stagione influenzale è terminata nei Paesi a clima temperato appartenenti all'emisfero settentrionale; Alcuni Paesi tropicali (Americhe e Africa sub-sahariana) hanno evidenziato una riduzione della trasmissione virale; Il Sud Africa ha accertato un incremento di casi sostenuti da virus A/H1N1p in concomitanza con l inizio della stagione invernale; Paesi appartenenti alle zona tropicali dell emisfero settentrionale: La trasmissione dell influenza in tutti i Paesi appartenenti all emisfero settentrionale è diminuita. Sono stati effettuati rilevamenti sporadici di virus influenzali, ma gli stessi non sono stati associati a trasmissioni significative di infezione. Paesi della zona tropicale: Pochi casi di influenza sono stati segnalati in tutte le regioni delle zone tropicali. La trasmissione virale ha continuato a diffondersi nella Repubblica Domenicana e in Jamaica, rispettivamente rappresentati da casi di influenza A/H1N1p, e tipo B. In Bolivia sono stati accertati casi di influenza pandemica associati a gravi infezioni respiratorie. Alcuni Paesi del nord della zona tropicale, hanno accertato un gran numero di bambini infetti da polmoniti virali sostenute dal virus respiratorio sinciziale dell uomo. La trasmissione virale nelle zone tropicali dell Africa sub-sahariana, è diminuita a livelli minimi. In Madagascar sono stati segnalati pochi casi di influenza tipo B, A/H3N2 e pandemica. Paesi della zona temperata dell emisfero meridionale: Sud America L'Istituto Nazionale per le malattie trasmissibili in Sud America, ha accertato un aumento del virus dell'influenza nel corso delle ultime quattro/cinque settimane, in linea con l'inizio della stagione influenzale. La maggior parte dei virus isolati, sono stati identificati come A/H1N1p, con un numero molto inferiore di virus di tipo A/H3N2. Sud Africa L'Istituto Nazionale per le malattie trasmissibili in Sud Africa, ha accertato un aumento del virus dell'influenza nel corso delle ultime quattro/cinque settimane, in linea con l'inizio della stagione influenzale. La maggior parte dei virus isolati, sono stati identificati come A/H1N1p, con un numero molto inferiore di virus di tipo A/H3N2. 2

3 Australia e Nuova Zelanda La stagione influenzale non sembra ancora iniziata sia in Australia che in Nuova Zelanda. Anche se in quest ultima sono stati già segnalati casi di influenza e malattie simil-influenzali (ILI). In Nuova Zelanda sono stati accertati rilevamenti sporadici di virus influenzali, quali A/H1N1p e di tipo B, tuttavia i tassi di consulenza settimanale per ILI sono rimasti al di sotto di riferimento a livello nazionale. Europa Durante la 20 settimana del 2011, nei 24 Paesi app artenenti all Unione Europea, è stata riportata una bassa intensità e attività influenzale (Figura 2-3). In termini di diffusione geografica, è stata riportata una sporadica attività in cinque zone del Regno Unito (Scozia). In Italia durante la 17 settimana del 2011 sono st ati accertati 412 casi (Inc. 0,52), di cui nella regione Umbria 1 caso (Inc. 0,07) e nelle Marche 2 casi (Inc. 0,54) Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (01-07 Maggio 2011), la presenza dei diversi virus influenzali nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 20 settima na del 2011 (Figura 3). 3

4 Figura 1 4

5 Figura 2 5

6 Figura 3 6

7 Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet: 1) Ministero della Salute 2) Istituto Superiore di Sanità 3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) 4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA) 5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) 6) L Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE) 7) Sito internet dell WHO dedicata all influenza 8) Sito internet Influnet A cura della Direzione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche e in collaborazione con il Dr. Stefano Petrini (s.petrini@izsum.it) Tel Fax