Mosorrofa Primaria A.S. 2013/2014
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- Beatrice Giorgi
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1 Mosorrofa Primaria A.S. 2013/2014
2 Alla Scoperta delle tartarughe marine Classi IV - V
3 Le caratteristiche fisiche Tutto il corpo è protetto da una corazza e lo scudo dorsale, leggermente a forma di cuore, viene chiamato carapace, formato da cinque coppie di placche cornee (dette scudi) di colore rosso marrone e verde, fuse insieme a formare i caratteristici solchi. La testa è molto grande con potenti mascelle. Le tartarughe C. caretta non possiedono denti ma sporgenze taglienti sul becco che sono usate per triturare il cibo. Le tartarughe, come tutti i rettili, hanno sangue freddo il che le porta a prediligere le acque temperate. Respirano aria, essendo dotate di polmoni, ma sono in grado di fare apnee lunghissime. Trascorrono la maggior parte della loro vita in mare profondo, tornando di tanto in tanto in superficie per respirare. In acqua possono raggiungere velocità superiori ai 35 km/h, nuotando agilmente con il caratteristico movimento sincrono degli arti anteriori. In prossimità degli occhi sono presenti delle ghiandole particolari che servono per eliminare il sale dall'acqua marina per poterla bere. Spesso si sente dire dalle persone che, osservando la C. caretta mentre nidifica, la vede "piangere": in realtà sta solo espellendo il sale in eccesso dall'acqua..
4 Riproduzione E Crescita Del Piccoli Gli accoppiamenti avvengono in acqua. La femmina, avvenuto l'accoppiamento, attende per qualche giorno in acque calde e poco profonde, il momento propizio per deporre le uova. Giunte, con una certa fatica, sulla spiaggia depongono fino a 200 uova, grandi come palline da ping pong, disponendole in buche profonde, scavate con le zampe posteriori, quindi, le ricoprono con cura, per garantire una temperatura di incubazione costante e per nascondere la loro presenza ai predatori. Completata l'operazione fanno ritorno al mare. È un rito che si può ripetere più volte nella stessa stagione, ad intervalli di giorni.
5 .Le uova hanno un'incubazione tra i 42 e i 65 giorni (si è registrato un periodo lungo di 90 giorni, a causa di una deposizione tardiva che è coincisa con il raffreddamento del suolo) e grazie a meccanismi, non ancora chiariti, si schiudono quasi tutte simultaneamente, nonostante le differenze sostanziali tra i vari substrati che costituiscono la spiaggia dove è avvenuta la deposizione. La temperatura e l'umidità del suolo, la granulometria della sabbia sono fattori determinanti per la riuscita della schiusa La temperatura del suolo determinerà il sesso dei nascituri, le uova che si trovano in superficie, si avvantaggiano di una somma termica superiore a quelle che giacciono in profondità, pertanto le uova di superficie daranno esemplari di sesso femminile e quelle sottostanti, di sesso maschile. I piccoli per uscire dal guscio utilizzano una struttura particolare, il "dente da uovo", che verrà poi riassorbito in un paio di settimane. Usciti dal guscio impiegano dai due ai sette giorni per scavare lo strato di sabbia che sormonta il nido e raggiungere la superficie e quindi, in genere, col calare della sera dirigersi verso il mare.
6 Subito dopo la nascita, i piccoli si dirigono in massa verso la fonte più luminosa. In genere è il mare, ma la luce artificiale dell uomo li sta destabilizzando
7 Riconoscimento delle specie presenti nel Mediterraneo Nel Mediterraneo sono presenti 3 delle 7 specie note di tartarughe marine. La più comune nei nostri mari è senz altro la Tartaruga comune (Caretta caretta), mentre la Tartaruga verde (Chelonia mydas) è meno frequente e per ragioni climatiche preferisce le coste del Mediterraneo orientale; la Tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) è di comparsa eccezionale nei nostri mari e, a differenza delle altre due, non nidifica sulle coste Mediterranee. Tartaruga Verde Caretta caretta
8 Stato Della Popolazione La tartaruga comune (Caretta caretta LINNAEUS, 1758) è la tartaruga più comune del Mar Mediterraneo La specie è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo ed è ormai al limite dell estinzione nelle acque territoriali italiane. Generalmente si registrano nidi per anno. Le aree di maggiore nidificazione sono le coste a Sud della Sicilia (Lampedusa, Linosa, Eraclea, Comiso), della Calabria (Brancaleone) e occasionalmente della Campania
9 La tartaruga C. caretta è un animale fondamentale nell'ecosistema tanto che da molti studiosi è chiamata la "chiave di volta" questo perchè si nutre di numerosi invertebrati i cui gusci vengono spezzati dalle sue potenti mascelle che diventano poi nutrimento di numerosi altri animali come ricca fonte di calcio; le sue uova che rappresentano il nutrimento di un gran numero di specie; il suo carapace che rappresenta una tana numerosissime specie di animali. Anche per l'uomo la C. caretta è importante per stimolare l'ecoturismo.
10 CARATTERISTICHE FISICHE CLASSIFICAZIONE Regno: Phylum: Subphylum: Classe: Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: Animalia Chordata Vertebrata Reptilia Testudines Cheloniidae Caretta Caretta caretta Tartaruga marina o testuggine DATI GENERALI Lunghezza del corpo Peso Durata della vita Maturità sessuale cm kg anni (stima) - non si hanno dati sufficienti intorno ai anni
11 Abitudini Alimentari Per quanto riguarda le abitudini alimentari le tartarughe C. caretta sono prevalentemente carnivore anche se possono mangiare alghe e piante acquatiche, il che le rende praticamente onnivore. Le loro possenti mascelle le rende in grado di frantumare senza problemi i gusci duri dei granchi, dei ricci di mare, dei bivalvi ma più frequentemente mangiano spugne, meduse, insetti, cefalopodi, gamberetti, pesce e uova di pesce.
12 Siamo pronti, si parte!!! Where? Dove? Visita Guidata Centro di recupero tartarughe marine di Brancaleone (R.C.) When? Quando? 16 Maggio 2014 dalle ore 8.30 alle ore Who? Chi? Gli alunni delle classi quarta e quinta della scuola primaria di mosorrofa accompagnati dalle docenti What? Cosa? Conoscere le modalità per il mantenimento e la cura di una tartaruga in difficoltà Why? Perché?. Sensibilizzare ai problemi che questi animali incontrano nei nostri mari anche alla luce del fatto che si tratta di specie a rischio d estinzione Avvicinare i bambini alle bellezze, ma anche alle problematiche degli ambienti Apprendere attraverso l osservazione diretta e l ascolto di esperti
13 Classi IV-V
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31 I nostri commenti «L uscita è stata divertente e istruttiva» «Con questa uscita abbiamo scoperto cose che non sapevamo» «Ci è piaciuta molto, anche perché abbiamo avuto l occasione di stare insieme e conoscerci meglio» Ciaooooooo!!!!
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35 Power Point realizzato dalla doc. Giovanna Nucera «Istituto Comprensivo San Sperato -Cardeto Reggio Calabria»
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