Area A mq. 891,03. Posizionamento Geocomposito

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2 Area A mq. 891,03 Posizionamento Geocomposito Nella porzione di territorio dell area A più acclive indicata nell apposita planimetria 1:500 Opere a verde Interventi sottosuperficiali, è previsto il posizionamento di un geocomposito avente funzione antierosiva, consolidante costituito da rete tridimensionale in polipropilene associata ad una biostuoia in fibra naturale a maglia aperta. Area A Rete tridimensionale in polipropilene Biostuoia 1

3 Impianto tappeto erboso in zolle: Nella porzione di territorio dell area A meno acclive indicata nell apposita planimetria 1:500 Opere a verde Tipologia e modalità di impianto è previsto l impianto di tappeto erboso in zolle. Consociazione Macroterme, Microterme Macroterme Sottofamiglia :Panicoideae, Eragrostideae Genere: Cynodon spp. ( Bermudagrass) e Ibridi interspecifici (Cynodon dactylon x Cynodon transvaalensis) Trasemina Microterme Sottofamiglia Festucoideae, Genere: Lolium Area A Caratteristiche: L utilizzo di macroterme risulta subordinata alla situazione climatica caratterizzata da estremi termici elevati, periodi di siccità prolungati e carenza idrica. Le specie macroterme presentano una maggiore efficienza nella crescita durante i periodi caldi, una ridotta fototraspirazione ed una maggiore capacità di utilizzare gli elevati livelli di intensità luminosa. Questa diversa fisiologia di crescita consente anche un minor fabbisogno idrico. Le macroterme possiedono un apparato radicale profondo ed esteso che consente di superare lunghi periodi di siccità perché in grado di esplorare il terreno anche negli orizzonti profondi ove l acqua è trattenuta a lungo. E previsto l utilizzo di trasemina microterme a Lolium perenne, durante il periodo di dormienza invernale. Cynodon (Bermudagrass) 2

4 Impianto Hedera helix Nella porzione di territorio dell area A più acclive indicata nell apposita planimetria 1:500 Opere a verde tipologia e modalità di impianto è previsto l impianto di Hedera helix nella misura di n. 6 piante /mq in vaso 9. Tipologia : Hedera helix; Impianto Hedera helix e tappeto erboso macroterme Hedera helix 3

5 Impianto gruppi arbustivi Rosacaeae Genere Rosacaeae (Rosa gallica officinalis, Rosa gallica versicolor, Rosa damascena bifera, Rosa alba maxima) Caratteristiche: Al genere appartengo numerose specie, varietà, ibridi e cultivar: la scelta delle specie più antiche risponde non solo a finalità di contesto archeologico e paesaggistico che il sito impone ma, alla riscoperta del valore culturale legato all evoluzione del genere conosciuto fin dalle epoche antiche dei Greci e dei Romani. Modalità di impianto Il posizionamento è indicato in apposità planimetria 1:500 Opere a verde: tipologia e modalità impianto. In tali aree è previsto l impianto di Rosa gallica officinalis, Rosa alba maxima, Rosa gallica versicolor che si sviluppano in forme e in raggruppamenti tra loro diversificati. L impianto prevede n.10 gruppi di fioriture di n. 8 piante ciascuno con interasse impianto di 0.50 cm Area A n.10 gruppi di n.8 piante cad. interasse o.50 cm Ciascun gruppo n.3 Rosa gallica officinalis n.2 Rosa alba maxima n.3 Rosa gallica versicolor Area A 4

6 Area B mq. 2668,29 Posizionamento Geocomposito Nella porzione di territorio dell area A più acclive indicata nell apposita planimetria 1:500 Opere a verde Interventi sottosuperficiali è previsto il posizionamento di una geocomposito avente funzione antierosiva, consolidante costituito da rete tridimensionale in polipropilene associata ad biostuoia in fibra naturale a maglia aperta. (rif. Area A) Area B Posizionamento Biostuoia Nella porzione di territorio dell Area B meno acclive indicata nell apposita planimetria 1:500 Opere a verde Interventi sottosuperficiali è previsto il posizionamento della sola biostuoia a maglia aperta con funzioni di sostegno. Impianto tappeto erboso in zolle Nella porzione di territorio dell area B meno acclive indicata nell apposita planimetria 1:500 Opere a verde Tipologia e modalità impianto è previsto l impianto di tappeto erboso in zolle.(rif. area A) Impianto Hedera helix Nella porzione di territorio dell area B più acclive indicata nell apposita planimetria 1:500 Opere a verde tipologia e modalità di impianto è previsto l impianto di Hedera helix nella misura di n. 6 piante /mq in vaso 9. Tipologia : Hedera helix; Consociazione Macroterme, Microterme. Macroterme: Cynodon spp. ( Bermudagrass) ed Ibridi interspecifici Trasemina Microterme Genere: Lolium 5

7 Impianto gruppi arbustivi Rosacaeae Genere Rosacaeae (Rosa gallica officinalis, Rosa gallica versicolor, Rosa damascena bifera, Rosa alba maxima) Modalità di impianto Il posizionamento è indicato in apposità planimetria 1:500 Opere a verde: tipologia e modalità impianto è previsto l impianto di Rosa gallica officinalis Rosa alba maxima, Rosa versicolor che si sviluppano in forme e in raggruppamenti tra loro diversificati. L impianto prevede n.10 gruppi di fioriture di n. 8 piante ciascuno con interasse impianto di 0.50 cm Area A n.13 gruppi di n. 8 piante cad. Ciascun gruppo n.3 Rosa gallica officinalis n.2 Rosa alba maxima n.3 Rosa gallica versicolor Impianto coprisuolo area sub lett. a mq 279,50 Famiglia Verbenaceae E previsto l impianto di erbacea perenne tappezzante stolonifera Lippia nodiflora. Area B Modalità di impianto Il posizionamento è indicato in apposita planimetria 1:500 Opere a verde: tipologia e modalità impianto sub lett. a. Superficie mq E previsto l impianto di essenze in v. 12 Sesto settonce. Impianto n. 5 piante /mq. Area B Area Impianto coprisuolo Lippia nodiflora 6

8 Area C mq 1540,35 Area D mq 1192,95 Impianto tappeto erboso in zolle: Consociazione Macroterme, Microterme Macroterme Sottofamiglia :Panicoideae, Eragrostideae Genere: Cynodon spp. ( Bermudagrass) e Ibridi interspecifici (Cynodon dactylon x Cynodon transvaalensis) Trasemina Microterme Sottofamiglia Festucoideae, Genere: Lolium Area C - Area D Caratteristiche: L utilizzo di macroterme risulta subordinata alla situazione climatica caratterizzata da estremi termici elevati, periodi di siccità prolungati e carenza idrica. Le specie macroterme presentano una maggiore efficienza nella crescita durante i periodi caldi, una ridotta fototraspirazione ed una maggiore capacità di utilizzare gli elevati livelli di intensità luminosa Questa diversa fisiologia di crescita consente anche un minor fabbisogno idrico. Le macroterme possiedono un apparato radicale profondo ed esteso che consente di superare lunghi periodi di siccità perché in grado di esplorare il terreno anche negli orizzonti profondi ove l acqua è trattenuta a lungo. E previsto l utilizzo di trasemina microterme a Lolium perenne, durante il periodo di dormienza invernale. Cynodon ( Bermudagrass) 7

9 Area C Area D Area C n.11 gruppi di n.8 piante cad. Ciascun gruppo n.8 Rosa gallica officinalis Interasse impianto 0.50 cm. Area D n. 7 gruppi di n. 8 piante cad. Ciascun gruppo n.8 Rosa gallica officinalis Interasse impianto o.50 cm. Impianto gruppi arbustivi Rosacaeae Genere Rosacaeae (Rosa gallica officinalis, Rosa gallica versicolor Rosa damascena bifera, Rosa alba maxima) Caratteristiche: Al genere appartengo numerose specie, varietà, ibridi e cultivar: la scelta delle specie più antiche risponde non solo a finalità di contesto archeologico e paesaggistico che il sito impone ma, alla riscoperta del valore culturale legato all evoluzione del genere conosciuto fin dalle epoche antiche dei Greci e dei Romani. Modalità di impianto Il posizionamento è indicato in apposita planimetria 1:500 Opere a verde: tipologia e modalità impianto. In tali aree è previsto l impianto della sola specie Rosa gallica officinalis L impianto prevede nell Area C il posizionamento di n. 11 gruppi di fioriture di n. 8 piante ciascuno con interasse di 0.50 cm. L impianto prevede nell Area D il posizionamento di n. 7 gruppi di fioriture di n. 8 piante ciascuno con interasse di 0.50 cm. Nell Area D è previsto il posizionamento di gruppo di Rosaceae nel Sito espositivo dedicato annualmente alle essenze vincitrici del Premio Internazionale Rosa del Roseto Comunale. ( v. posizionamento Planimetria 1:500 Opere a verde Tipologia e Modalità di Impianto) 8

10 Le Rose Antiche Testimonianze sull uso della rosa si hanno ai tempi dei Romani nelle Odi di Orazio, nelle Georgiche di Virgilio nelle Poesie di Catullo mentre i primi trattati sulla coltivazione si hanno con Plinio il Vecchio Gli affreschi degli scavi di Pompei ed Ercolano ci mostrano i giardini dell epoca, all interno delle case, dove cespugli di rose circondavano le fontane e le varietà rampicanti avvolgevano le colonne dei portici. Rosa gallica officinalis Il gruppo delle Rose galliche è uno dei rari gruppi tra i più importanti di rose antiche che discendono direttamente, da una rosa botanica di chiara identificazione, ossia la Rosa gallica e non da varietà orticole o coltivate. Ricerche filogenetiche testimoniano la sua esistenza come specie cresciuta in natura, in Asia centrale, coltivata poi da Persiani ed Egiziani, infine adottata da Greci e Romani. Secondo Erodoto la rosa venne introdotta in Macedonia dal re Mida proveniente dalla Frigia. Rodi, chiamata anche l isola delle rose, fu uno dei primi centri di coltivazione di questi fiori. Numerose monete del V sec. a.c., raffiguranti rose, testimoniano tale attività. Secondo la mitologia, la rosa selvatica era bianca o rosa pallido. La Rosa gallica Officinalis sembra derivare direttamente da Rosa gallica tramite duplicazione, con un numero di petali che passa da 5 a 15-20, il fiore che diventa più grande. È una pianta che diventa più grande ed il fiore si rafforza. Secondo la letteratura corrente si tende a indicare la Rosa gallica Officinalis quale una semplice mutazione di Rosa gallica. La Rosa Gallica officinalis nel corso dei tempi e delle varie epoche storiche prende vari nome: nel Medioevo The Apothecary's Rose e fu coltivata nei giardini dei primi monasteri per la produzione di acqua di rose e per usi medicinali. Compare nello stemma della famiglia Lancaster da cui il nome di Guerra delle due rose, nel conflitto con la casata degli York. L arbusto è rustico e vigoroso, poco spinoso, dal fiore semplice rosa chiaro formano bassi cespugli ed emanano ricche fragranze. 9

11 Rosa gallica versicolor Il passaggio da Rosa gallica Officinalis a Rosa gallica Versicolor rappresenta la trasformazione di una rosa coltivata per le sue proprietà medicinali ad una coltivata ormai esclusivamente per la sue qualità ornamentali. Il più antico di tutti i rosai a fiore striato, noto anche con il nome di 'Rosa Mundi'. E' una mutazione della R. gallica officinalis e ne ha lo stesso portamento e le caratteristiche di crescita. con il nome di Rosa gallica Versicolor, s indicano due rose diverse. Da una parte, si trovano, anche se raramente, allo stato naturale, degli esemplari di Rosa gallica (5 petali) con colore mutato, queste hanno delle striature porpora e bianche, e sono dunque Rosa gallica Versicolor selvatica. Esiste la varietà nota a tutti gli amatori di rose antiche, cioè la Rosa gallica Versicolor orticola a petali. Quest ultima è anch essa presentata come una mutazione di Rosa gallica Officinalis, cosa effettivamente dimostrata dal fatto che su una stessa pianta di Rosa gallica Versicolor si possono trovare dei fiori regrediti simili a fiori di Rosa gallica Officinalis. Nella filogenesi l epoca durante la quale apparve Rosa gallica Versicolor (orticola) non è chiara quanto l epoca nella quale apparve Officinalis. Secondo alcuni archeologi italiani se ne possono già vedere sugli affreschi della Casa del Bracciale d Oro a Pompei. Casa del Bracciale d Oro a Pompei 10

12 Rosa damascena bifera Fu chiamata così perché secondo molti proveniva da Damasco, in Siria. Secondo altri, invece, la Rosa damascena era già coltivata nel 1000 a.c nell isola greca di Samo per dedicarla alla dea Afrodite. Altri ancora sostengono che non si tratti di una specie ma di un ibrido da qui la denominazione Rosa x damascena nata in Medio Oriente, probabilmente dall incrocio di una Rosa gallica con un altra specie. Le Rose damascene furono coltivate successivamente dai Greci e dai Romani Quest'antichissima rosa a fiori semi-doppi rosa pallido, profumatissimi fu molto apprezzata ed ammirata sin dall'epoca dell'antica Roma poiché era l'unica, a quel tempo, a rifiorire in autunno. già il poeta Virgilio nelle sue Georgiche celebrava per la sua qualità "bifera", ossia di sbocciare due volte l' anno, sia in primavera che autunno. Gli specialisti ipotizzano la vicinanza delle Rosa damascena bifera con la Rosa di Paestum, l antica rosa pestana, (Biferi rosaria Paesti ) che con le sue caratteristiche, sarebbe appunto un ibrido o riassunto di ibridi, e corrisponderebbe all attuale rosa damascena, che sembra avere alla base la rosa gallica (vera specie). L antica cittadina romana di Paestum era circondata dai estesi campi di rose ampiamente utilizzate dai Romani per ricavarne unguenti e profumi Fanciulla con rosa, mosaico romano nel museo di Egnazia 11

13 Rosa alba maxima Le rose Alba hanno origini molto antiche, ma incerte. Sicuramente erano presenti in Europa sin dal Medio Evo ma potrebbero discendere dalla Rosa x damascena o dalla Rosa gallica Plinio il Vecchio nella Historia naturalis indica Lazio e Campania quali le aree di coltivazione italiana delle rose e seppure la rosa fosse coltivata principalmente a scopo commerciale, è noto che a Roma, Pompei ed Ercolano, esistevano i rosaria giardini specializzati di sole rose, che quasi certamente ospitavano ibridi di Rosa alba (nelle forme 'Maxima', 'Plena', 'Semiplena'). La Rosa alba è dunque fra le più antiche rose da giardino di cui si abbia conoscenza. La tradizione vuole che le due casate della Guerra delle due Rose la Casa di York aveva come emblema una rosa bianca, probabilmente una rosa alba semiplena, mentre la Casa di Lancaster aveva l antica rosa gallica Officinalis, conosciuta anche come rosa di Lancaster. Il Progettista Funzionario Direttivo Ambiente Dott.ssa Patrizia Barbato Direzione Gestione Territoriale e del Verde UO Gestione Verde Pubblico Servizio Aree verdi di Interesse Storico-Archeologico.Progettazione e riqualificazione aree verdi in ambito urbano Responsabile Dott.ssa Patrizia.Barbato Tel Fax patrizia.barbato@comune.roma.it 12

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