Interventi di razionalizzazione della rete elettrica connessi alla realizzazione dell'elettrodotto a 380 kv Redipuglia - Udine Ovest
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1 Pag. 1 di 12 Interventi di razionalizzazione della rete elettrica connessi alla realizzazione dell'elettrodotto a 380 kv Redipuglia - Udine Ovest Elettrodotto in cavo interrato a 132 kv " CP Udine Sud - Udine F.S." APPENDICE E PIANO TECNICO DELLE OPERE Relazione sulla gestione delle Terre e rocce da scavo Storia delle revisioni Prima Emissione Elaborato Verificato Approvato Longobardi M. ING-PRE-APRINE m010ci-lg001-r02 Caneva M. ING-PRE-APRINE Salaro S. ING-PRE-APRINE Sperti D. ING-PRE-APRINE Luzzi ING-PRE-IAM Di Dio V. ING-PRE-APRINE Questo documento contiene informazioni di proprietà di Terna SpA e deve essere utilizzato esclusivamente dal destinatario in relazione alle finalità per le quali è stato ricevuto. E vietata qualsiasi forma di riproduzione o di divulgazione senza l esplicito consenso di Terna SpA
2 Pag. 2 di 12 INDICE 1 PREMESSA MOTIVAZIONI DELL OPERA INQUADRAMENTO AMBIENTALE DEL SITO Inquadramento litologico Inquadramento idrogeologico UBICAZIONE DELL INTERVENTO Piano Regolatore Generale del Comune di Udine Piano Regolatore Generale del Comune di Pradamano (UD) INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE Attività di scavo e movimenti terra Volumi dei movimenti terra previsti MODALITA DI GESTIONE DELLE TERRE MOVIMENTATE E LORO RIUTILIZZO... 12
3 Pag. 3 di 12 1 PREMESSA La società Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.A. è la società concessionaria in Italia della trasmissione e del dispacciamento dell energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione ai sensi del Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 20 aprile 2005 (Concessione). Terna, nell espletamento del servizio dato in concessione, persegue i seguenti obiettivi generali: - assicurare che il servizio sia erogato con carattere di sicurezza, affidabilità e continuità nel breve, medio e lungo periodo, secondo le condizioni previste nella suddetta concessione e nel rispetto degli atti di indirizzo emanati dal Ministero e dalle direttive impartite dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas; - deliberare gli interventi volti ad assicurare l efficienza e lo sviluppo del sistema di trasmissione di energia elettrica nel territorio nazionale e realizzare gli stessi; - garantire l imparzialità e neutralità del servizio di trasmissione e dispacciamento al fine di assicurare l accesso paritario a tutti gli utilizzatori; - concorrere a promuovere, nell ambito delle sue competenze e responsabilità, la tutela dell ambiente e la sicurezza degli impianti. Terna pertanto, nell ambito dei suoi compiti istituzionali, predispone annualmente il Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN). Il vigente Piano di Sviluppo edizione 2007, approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico in data 11 Aprile 2007, prevede la realizzazione di una linea elettrica in doppia terna a 380 kv tra le stazioni elettriche di Udine Ovest e Redipuglia. In stretta correlazione con il nuovo elettrodotto a 380 kv, è inoltre previsto un piano di razionalizzazione della rete nell area compresa le province di Udine e Gorizia, finalizzato a ridurre l impatto delle infrastrutture elettriche sul territorio regionale interessato dall opera. Il nuovo cavo interrato dell'elettrodotto 132 kv " CP Udine Sud Udine F.S.", localizzato all'interno dei territori comunali di Udine e Pradamano oggetto del presente Piano Tecnico delle Opere, risulta inclusa nel piano di razionalizzazione sopracitato. L'elettrodotto oggetto di interramento, è classificato come di carattere "sovraregionale" ai sensi dell'art. 18 c.1 lett. a della Legge Regionale della Regione Friuli n 19 del 11 ottobre 2012, in quanto appartenente alla Rete di Trasmissione Nazionale; pertanto la competenza al rilascio del titolo autorizzativo è della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, secondo quanto previsto all'art. 2, c. 1 lett. e della suddetta Legge Regionale. L intervento sarà soggetto ad una autorizzazione unica, la quale sostituisce autorizzazioni, concessioni, nulla osta e atti di assenso comunque denominati previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire e ad esercire tali infrastrutture in conformità al progetto approvato.
4 Pag. 4 di 12 2 MOTIVAZIONI DELL OPERA Come detto in premessa, in stretta correlazione con il nuovo elettrodotto a 380 kv, è previsto un piano di razionalizzazione della rete nell area compresa tra le province di Udine e Gorizia, finalizzato a ridurre l impatto delle infrastrutture elettriche sul territorio regionale interessato dall opera. Difatti, la realizzazione delle citate nuove infrastrutture al livello di tensione di 380 kv (il nuovo collegamento e la nuova stazione elettrica) fornisce la possibilità di incrementare la qualità del servizio dell alimentazione dei carichi locali rinunciando ad un ampio numero di collegamenti a tensione inferiore. Il riassetto della rete in programma renderà quindi possibile la demolizione di un considerevole numero di km di linee aeree con evidenti benefici ambientali, pur nel rispetto degli obiettivi di continuità, affidabilità, sicurezza e minor costo del servizio elettrico. Il piano di razionalizzazione di cui sopra, condiviso con la Regione Friuli Venezia Giulia mediante la sottoscrizione in data 4 febbraio 2008 di un Atto di Intesa e confermato all atto del rilascio dell Intesa Stato-Regione avvenuta con delibera di Giunta Regionale n 2392 del 9 dicembre 2016, prevede che siano realizzati interventi di razionalizzazione della rete elettrica esistente, (consistenti in spostamenti o interramenti di elettrodotti), in modo che la risoluzione dell esigenza di sviluppo e sicurezza del sistema elettrico nazionale soddisfi nel contempo anche le locali esigenze urbanistico-territoriali. Tra gli interventi inclusi nell' "Atto di intesa" sopracitato, è compresa la realizzazione del nuovo cavo interrato dell elettrodotto 132 kv Udine F.S. Udine Sud ricadente nei comuni di Udine e Pradamano, descritto nel presente Piano Tecnico delle Opere. Successivamente alla realizzazione dell'intervento appena detto, sarà possibile demolire circa 29 km di elettrodotto aereo non più utilizzato. 3 INQUADRAMENTO AMBIENTALE DEL SITO 3.1 Inquadramento litologico Per l analisi geologica a grande scala si fa riferimento alla recente - Carta geologica del Friuli Venezia Giulia (scala 1: ) a cura di G.B.Carulli - Reg. A. Friuli Venezia Giulia (Dir. Centrale Ambiente e Lavori Pubblici) che consente di delineare l assetto geologico strutturale generale del territorio alla luce delle più recenti ricerche scientifiche. In particolare nella Carta Geologica che viene riportata per il tratto in esame alla scala 1: (Fig. 3), il motivo caratterizzante di gran parte del territorio è dato dalla diffusa presenza di depositi delle coperture del Quaternario.Sono presenti sedimenti fluivioglaciali ed alluvionali della pianura del Pleistocene superiore.
5 Pag. 5 di 12 Legenda Figura 1. Estratto Carta geologica 3.2 Inquadramento idrogeologico L area di studio, si colloca nella porzione centrale dell Alta Pianura Friulana che occupa il settore meridionale del territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e, in parte minore, nella Bassa Pianura. Marginali e subordinate sono da considerarsi le porzioni rientranti, a nord-est nel lembo meridionale delle prealpi Giulie e ad est nel Carso.
6 Pag. 6 di 12 Figura 2. Inquadramento idrogeologico L'Alta Pianura, delimitata verso Sud dalla fascia delle Risorgive e verso Nord dai rilievi dell'anfiteatro morenico e dai rilievi pedemontani delle Prealpi Carniche, è costituita dagli apporti fluvioglaciali e alluvionali dei principali corsi d'acqua della regione quali, da Ovest verso Est, i Torrenti Cellina e Meduna, il Fiume Tagliamento, i Torrenti Torre e Natisone e il Fiume Isonzo. Prevalgono qui depositi eminentemente grossolani, corrispondenti alle parti apicali e mediane dei conoidi di deiezione dei diversi corsi d'acqua che dai rilievi sboccavano in pianura. In essi si incuneano sedimenti fluvioglaciali meno grossolani legati agli scaricatori degli apparati morenici terminali. Tutti questi depositi sono sede di una falda freatica superficiale continua e di alcune altre falde profonde a debole artesianità. 4 UBICAZIONE DELL INTERVENTO I Comuni interessati dal passaggio del nuovo elettrodotto in cavo interrato, per una lunghezza complessiva di circa 7,35 km, sono elencati nella tabella seguente: REGIONE PROVINCIA COMUNE PERCORRENZA Friuli Venezia Giulia Udine Udine 3.45 km Friuli Venezia Giulia Udine Pradamano 3,9 km
7 Pag. 7 di 12 Figura 3. Ubicazione degli interventi 4.1 Piano Regolatore Generale del Comune di Udine Il Piano Regolatore Generale del Comune di Udine è stato adottato con delibera C.C. n.67 del 25 luglio 2011 ed approvato con, in vigore dal 10 gennaio 2013 L'ultima variante che ha modificato il PRGC è la variante n.11 in vigore dal 22 giugno 2017, cronologicamente successiva alla variante n.13 in vigore dal 8 giugno Il tracciato in cavo si sviluppa per gran parte sulla viabilità esistente, che nel PRG non assume una zonizzazione.
8 Pag. 8 di 12 Un tratto interessa delle aree ricadenti nelle infrastrutture ferroviarie FERR, per le quali non sono previste limitazioni relative alla tipologia di opera oggetto di studio che si sviluppa interamente nel sottosuolo. Alcuni brevi tratti, sempre in adiacenza alla rete infrastrutturale esistente, attraversano degli ambiti classificati come Zona residenziale B e Zona agricola E. In questi ambiti le Norme del Piano ammettono la destinazione impianti e opere pubbliche). Il tratto terminale dell elettrodotto in cavo attraversa un area che nelle tavole del Piano è classificata uniformemente come zona produttiva D. In questa zona il tracciato si sviluppa in corrispondenza della di una strada interpoderale parallela alla Roggia Palma. La localizzazione del tracciato è riportata nella successiva figura.
9 Pag. 9 di 12 Figura 4. PRGC di Udine 4.2 Piano Regolatore Generale del Comune di Pradamano (UD) Il Piano Regolatore Generale del Comune di Pradamano attualmente in vigore è stato approvato con la variante generale n.26 del 02/04/201, con delibera del consiglio comunale n.5, operativa con decreto 0164/PRES del 05/08/2014 pubblicata nel BUR n.34 del 20/08/2014. Successivamente sono state approvate le varianti n. 27 e 28, che non hanno apportato modifiche sostanziali al piano. Il tracciato in cavo si sviluppa interamente sulla rete infrastrutturale esistente, che nel PRG non assume una zonizzazione. La sovrapposizione del tracciato di progetto con la carta della zonizzazione dei Piani comunali è riportata nella successiva figura.
10 Pag. 10 di 12 Figura 5. PRGC di Pradamano
11 Pag. 11 di 12 5 INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE Nel seguito si riportano le principali informazioni, relative agli interventi, che possono avere specifica attinenza alla movimentazione di terreni e le informazioni ritenute utili sulle aree oggetto di indagine acquisite nel corso dei sopralluoghi. Relativamente agli aspetti geologici e litologici dell area interessata si rimanda alla Relazione Geologica doc. n. RGCR17004BIAM Attività di scavo e movimenti terra Per la realizzazione di un elettrodotto in cavo interrato i movimenti di terra sono dati dagli scavi della trincea all interno della quale verrà posato il cavo e delle buche in cui fare la giunzione delle singole pezzature di cavo, ed il successivo reinterro dello scavo fino a piano campagna. I cavi previsti negli interventi in esame sono tipicamente posizionati su sedime stradale o in aree agricole. La trincea è profonda 1,5 m circa e larga 0.7 m circa per terna. Essa prevede, qualora realizzata su sede stradale, l asportazione dapprima dei primi cm costituenti il sedime stradale, che non verranno riutilizzati ma trattati secondo quanto previsto in materia di rifiuti. Il materiale di riempimento potrà essere miscelato con sabbia vagliata o con cemento mortar al fine di mantenere la resistività termica del terreno al valore di progetto. Lungo il tracciato di ciascun cavo sono previste idonee buche giunti della profondità di 2 m, della larghezza di circa 2,8 m e della lunghezza fino a 10 m, posizionate a circa metri l un l altra, per uno scavo medio di circa 60 mc. In presenza di attraversamenti particolari in corrispondenza delle quali non è possibile operare con una normale trincea si ricorrerà alla tecnica del directional drilling o perforazione teleguidata, ad idonea profondità in modo da evitare qualsiasi tipo di interferenza con l infrastruttura soprastante. Al termine dell installazione del cavo sarà eseguito il reinterro delle trincee. In questa fase è previsto il riutilizzo di una parte delle terre derivante dagli scavi e lo smaltimento della parte eccedente. Il materiale di riempimento potrà essere miscelato con sabbia vagliata o con cemento mortar al fine di mantenere la resistività termica del terreno al valore di progetto. 5.2 Volumi dei movimenti terra previsti La realizzazione delle opere di cui sopra comporterà movimenti terra associati allo scavo delle trincee per i cavidotti ed allo scavo delle fondazioni per le basi dei tralicci. Tali stime sono assolutamente preliminari ed saranno affinate in sede di progettazione esecutiva.
12 Pag. 12 di 12 Descrizione intervento Volume scavo Realizzazione Cavi interrati 8500 m 3 Saranno demoliti 122 sostegni della serie 132 kv semplice terna, per i quali è previsto il conferimento dei materiali provenienti dalle attività di demolizione a discarica e/o idoneo impianto di recupero. 6 MODALITA DI GESTIONE DELLE TERRE MOVIMENTATE E LORO RIUTILIZZO Il criterio di gestione del materiale scavato prevede il suo deposito temporaneo presso l area di cantiere (o microcantiere con riferimento ai singoli tralicci). Tale materiale, in fase esecutiva, verrà opportunamente caratterizzato ai fini di verificarne l idoneità al riutilizzo nello stesso sito di produzione in funzione della specifica destinazione d uso, ai sensi dell art. 185 c.1 l c del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii. Il materiale idoneo verrà utilizzato per il riempimento degli scavi e per il livellamento del terreno alla quota finale di progetto ai fini della realizzazione dell opera. Qualora l accertamento dia esito negativo o in caso di materiale in esubero, il materiale scavato sarà gestito come rifiuto e conferito ad idoneo impianto di recupero e/o smaltimento, con le modalità previste dalla normativa vigente in materia di rifiuti ed il riempimento verrà effettuato con materiale inerte di idonee caratteristiche. Relativamente al trasporto, a titolo esemplificativo verranno impiegati come di norma camion con adeguata capacità (circa 20 m 3 ), protetti superiormente con teloni per evitare la dispersione di materiale durante il tragitto, con un numero medio di viaggi al giorno pari a 5-10 eseguiti nell arco dei mesi previsti per le lavorazioni. Ad ogni modo, la movimentazione e trasporto della terra da gestire come rifiuto non sarà tale da influire significativamente con il traffico veicolare già presente sulle aree su cui verranno realizzate le opere. E possibile che parte dei volumi previsti in eccedenza, se idonei, possano essere riutilizzati per rinterri e riempimenti delle aree ove sono previsti interventi di demolizione delle linee elettriche aeree. La rimanente parte verrà conferita ad idoneo impianto di recupero/smaltimento.
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