VALUTAZIONE E GESTIONE DELLA QUALITA DELL ARIA. MARCO DESERTI, Arpa Emilia-Romagna SIM Area Meteorologia Ambientale 17 APRILE 2008

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1 VALUTAZIONE E GESTIONE DELLA QUALITA DELL ARIA MARCO DESERTI, Arpa Emilia-Romagna SIM Area Meteorologia Ambientale 17 APRILE 2008

2 dir 96/62 CE La valutazione della qualità dell'aria ambiente (96/62/CE art. 2.4): è un processo dinamico che, applicato la prima volta (valutazione preliminare), conduce all'individuazione di zone (96/62/CE art. 2.9) del territorio nazionale alle quali, in dipendenza dei livelli di inquinamento (96/62/CE art. 2.3), viene applicato un preciso regime di controllo che si esplica con la prescrizione di monitoraggio in continuo, o altri metodi di valutazione, in particolare la modellazione (96/62/CE art. 4.3b). Negli agglomerati [urbani ed industriali] (96/62/CE art. 2.10) con popolazione superiore a abitanti o con elevata densità abitativa, la misurazione è sempre obbligatoria.

3 La Gestione della qualità dell aria è l insieme delle azioni finalizzate a mantenere la qualità dell aria ambiente laddove è buona, e migliorarla negli altri casi. Si definisce valutazione (art. 2) qualsiasi metodo impiegato per misurare, calcolare, prevedere o stimare un inquinante dell aria ambiente. La modellazione (96/62 CE art. 4 ) è una tecnica di valutazione della qualità dell aria.

4 La valutazione della qualità dell aria ambiente secondo i requisiti indicati dalla Direttiva Quadro estendere le azioni di valutazione dell inquinamento a tutto il territorio degli stati membri; combinare varie tecniche sperimentali che includono la misurazione diretta in stazioni fisse (secondo un metodo di riferimento definito) e tramite laboratori mobili, nonché l impiego di altre metodiche quali i campionatori passivi, biomonitoraggio, telerilevamento; ricorrere all applicazione di modelli di dispersione e trasformazione chimica degli inquinanti. predisporre inventari delle emissioni fisse e mobili, continuamente aggiornati e ad alta risoluzione spazio - temporale;

5 LA ZONIZZAZIONE DEl TERRITORIO

6 IL QUADRO DELLA SITUAZIONE BIOSSIDO DI AZOTO

7 IL QUADRO DELLA SITUAZIONE PARTICOLATO MODIS immagine dell'italia del Nord, 17 marzo 2005 Un velo grigio di opacità copre la valle padana dell'italia del Nord e si allunga sopra il mare adriatico in questa immagine di Terra MODIS del 17 marzo Le alpi limitano le correnti d'aria fra l'italia del Nord ed il resto di Europa continentale. L'inquinamento atmosferico nella parte settentrionale del paese ha quindi come concausa l intrappolamento dell aria all interno del bacino. Molti delle città importanti e dei centri industriali dell'italia sono situati in questa valle, ulteriore aggiunta al problema. Text and image courtesy of NASA's MODIS Land Rapid Response Team.

8 GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE Gli intensi fenomeni di inquinamento rendono necessario l utilizzo di tutti gli strumenti scientifici e tecnologici oggi disponibili: 1. reti di monitoraggio.. 2. inventari delle emissioni 3. Modelli chimici di trasporto e dispersione combinati con modelli meteorologici INTEGRAZIONE DI STRUMENTI

9 PM10 Analisi integrata dell andamento dell inquinante sul territorio regionale durante l instaurarsi di un episodio acuto PM10 Andamento delle misure all interno dei capoluoghi di provincia dell area nord est della regione

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11 OZONO, valutazione modellistica

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15 Piani di miglioramento: QUADRO GENERALE PIANO REGIONALE ACCORDO REGIONALE QUALITA ARIA NOVE PIANI PROVINCIALI INVENTARIO PROVINCIALI REGIONALE MODELLISTICA LOCALE DI BACINO

16 LIVELLI DI INTERVENTO STATO ITALIANO Infrastrutture Infrastrutture di di valenza valenza nazionale nazionale (reti (reti autostradali autostradali e e strade strade ANAS): ANAS): regolamentazione regolamentazione dei dei limiti limiti di di velocità velocità in in particolare particolare nei nei periodi periodi più più critici, critici, pedaggi pedaggi in in funzione funzione della della vetustà vetustà dei dei veicoli, veicoli, ecc...; ecc...; Incentivi/Disincentivi Incentivi/Disincentivi fiscali fiscali sui sui carburanti carburanti in in ragione ragione del del minor/maggior minor/maggior impatto impatto ambientale; ambientale; Criteri Criteri di di omologazione omologazione dei dei sistemi sistemi di di abbattimento abbattimento del del particolato particolato per per i i veicoli; veicoli; BACINO PADANO Regolamentazione Regolamentazione dell'uso dell'uso della della legna legna come come combustibile; combustibile; Miglioramento Miglioramento dell'efficienza dell'efficienza energetica; energetica; Condivisione Condivisione di di limiti limiti alle alle emissioni emissioni per per le le sorgenti sorgenti fisse fisse sia sia civili civili che che industriali. industriali REGIONE EMILIA-ROMAGNA REGIONE E PROVINCE DELL EMILIA-ROMAGNA PROVINCE

17 SVILUPPO TEMPORALE ACCORDO PROGRAMMA AZIONI STRUTTURALI -mobilita sostenibile e logistica della distribuzione delle merci - edilizia sostenibile e risparmio energetico - attivita produttive e aziende di servizi PIANI PROVINCIALI AZIONI INDIVIDUATE - Previste all interno delle azioni strutturali degli accordi di programma - a valenza locale, ovvero specifiche della situazione dell area PIANO REGIONALE Accordo regione ministero

18 QUALI AZIONI? SCENARIO EMR-ZERO LE VALUTAZIONI LOCALI SONO STRAVOLTE DALLE INTERAZIONI A LIVELLO DI BACINO SONO NECESSARI INTERVENTI CHE ABBIANO UNA INCIDENZA DELL ORDINE DEL % SULL INTERO BACINO PADANO Tabella 2- Riduzione percentuale della media annuale di PM10 nello scenario EMRZERO, rispetto al caso base, in alcuni agglomerati dell Emilia- Romagna agglomerato riduzione della media annuale Piacenza tra -20% e -30% Ferrara tra -20% e -30% Parma tra -40% e -50% Bologna tra -40% e -50% Ravenna tra -40% e -50% SONO NECESSARIE AZIONI COMUNI DI AMPIA SCALA SINGOLE AZIONI SONO INDISPENSABILI MA PERDONO DI SIGNIFICATO SE NON INSERITE IN UN CONTESTO COMUNE PIU AMPIO

19 Piani Provinciali E stato effettuato un lavoro di lettura dei piani provinciali cercando di individuare per ciascun accorpamento di azioni le riduzioni stimate a livello provinciale Focalizzazione su PM10 e NOx L estrema variabilità delle elaborazioni effettuate ha quindi richiesto un ulteriore livello di approssimazione. In ogni caso questa è stata mediata andando a definire un valor medio di riduzione per l intero territorio regionale.

20 ACCORPAMENTO AZIONI MOBILITA SOSTENIBILE E LOGISTICA DELLA DISTRIBUZIONE MERCI EDILIZIA SOSTENIBILE E RISPARMIO ENERGETICO ATTIVITA PRODUTTIVE E AZIENDE DI DI SERVIZI

21 OBIETTIVI DI RIDUZIONE Riduzione media delle emissioni inquinanti a livello regionale calcolata dall analisi dei piani provinciali: PM10 dal 3% al 17% Ossidi di Azoto dal 3% al 27% Considerando le incertezze collegate agli scenari tendenziali provinciali e al contributo del P.R.I.T. viene ad essere una stima prudenziale il considerare a livello regionale riduzioni del: PM10 = 12% NOx = 20% Obiettivo di riduzione: 30-40% su intero bacino!!

22 SCHEMA DELLE INTERAZIONI Definizione degli obiettivi regionali di miglioramento e individuazione degli scenari tra cui quello di riduzione minima degli inquinanti per raggiungere gli obiettivi fissati dalla normativa. ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA QUALITA' DELL'ARIA "Per la gestione dell'emergenza da PM10 e per il progressivo allineamento ai valori fissati dalla UE al 2005 di cui al DM 02/04/2002, n. 60" PIANO DI AZIONE Nel periodo invernale: 1. Fermo auto inquinanti 2. Fermo scooter inquinanti 3. Blocco totale del traffico programmato almeno un giorno a settimana. AZIONI STRUTTURALI PER IL RISANAMENO DELLA QUALITA DELL ARIA. Accordo di Bacino Padano Le azioni già attuate o in fase di sviluppo si inseriscono tra quelle dei piani di azione e quelle strutturali L efficacia delle azioni individuate nei piani provinciali e di quelle individuate in ambito regionale, classificate per settori, viene valutata all interno dell intero bacino. NOVE PIANI PROVINCIALI ADOTTATI E stato seguito un percorso che prevede il coinvolgimento della società civile e la verifica da parte della Regione degli obiettivi previsti. LE AZIONI INDIVIDUATE: - previste nelle linee di indirizzo e negli accordi di programma - relative a specifiche i criticità presenti nell area (es: comparto ceramiche, petrolchimico, altro) -mobilita sostenibile e logistica della distribuzione delle merci (11 linee di indirizzo) COSTI -edilizia sostenibile e risparmio energetico SCENARIO DI PIANO (6 linee di indirizzo) REGIONALE SCENARI QUALITA -attivita produttive e aziende di servizi ARIA Area Meteorologia Ambientale (6 linee di indirizzo)

23 CONCLUSIONI è indispensabile definire e perseguire obiettivi di riduzione a scala dell intero bacino padano é necessario procedere ad una integrazione degli strumenti tecnici preservando la ricchezza locale e nel contempo garantendo la coerenza con il livello regionale/nazionale è fondamentale avviare un percorso per la realizzazione di strumenti di valutazione della efficacia delle azioni e del rapporto costi-benefici.

24 APPROFONDIMENTI

25 Individuazione degli obiettivi minimi di riduzione delle emissioni regionali per il rispetto dei limiti di qualità dell aria per gli inquinanti ozono, biossido di azoto, PM10 nella regione Emilia Romagna 1. Situazione attuale (valutazione QA su Nord Italia) 2. Scenario EMRZERO (caso limite) 3. Scenario CLE2010 (EU-CAFE) 4. Scenario CLE2020 (EU-CAFE) 5. Scenario EMR1 (caso possibile)

26 1 - Situazione attuale inquinante indicatore soglia regione popolazione esposta negli scenari BASE BPA CLE 2010 EMR1 CLE 2020 PM10 numero di 35 Emilia - 66% 3% 0% 0% superamenti annui giorni Romagna della soglia di Piemonte 82% 60% 9% 50μg/m 3 sulla Lombardia 93% 79% 29% media giornaliera Veneto 88% 65% fuori 8% Friuli 73% 15% dominio 0% Venezia Giulia PM10 media annuale 40μg/m 3 Emilia - 2% 0% 0% 0% Romagna Piemonte 40% 0% 0% Lombardia 60% 0% fuori 0% Veneto 39% 0% dominio 0% Friuli 0% 0% 0% Venezia Giulia PM2.5 media annuale 25μg/m 3 Emilia - 14% 0% 0% 0% Romagna Piemonte 57% 0% 0% Lombardia 78% 0% fuori 0% Veneto 62% 0% dominio 0% Friuli Venezia Giulia 15% 0% 0% ozono numero di superamenti annui 25 giorni Emilia - Romagna 100% 100% 100% 100% della soglia di Piemonte 100% 99% 97% 120μg/m 3 sulla Lombardia 100% 98% 97% media su 8 ore Veneto 100% 99% fuori 98% Friuli Venezia Giulia 100% 100% dominio 98%

27 Scenari emissivi scenario emissivo dominio di applicazione delle riduzioni emissioni rispetto allo scenario base PM10 NO x VOC NH 3 SO x CLE2010 Nord Italia -34% -28% -34% -1% -54% CLE2020 Nord Italia -47% -51% -46% -7% -63% EMR1 Emilia Romagna -52% -38% -40% -1% -52% Nord Italia -34% -28% -34% -1% -54% EMRZERO Emilia Romagna -100% -100% -100% -100% -100% Nord Italia (esclusa ER) -0% -0% -0% -0% -0% Nord Italia (inclusa ER) -12% -14% -12% -17% -13%

28 Scenari (es: emissioni Nox) BPA E-R 13% del totale

29 2 - EMRZERO: impatto su PM10 (media annuale) agglomerato riduzione della media annuale PM10 Piacenza tra -20% e -30% Ferrara tra -20% e -30% Parma tra -40% e -50% Bologna tra -40% e -50% Ravenna tra -40% e -50% Questo scenario limite dimostra che politiche provinciali/regionali possono agire su circa la metà dell inquinamento da PM10 presente in regione. Per l ozono sono indispensabili politiche a scala molto più ampia.

30 3 CLE2010: - 30 % _40% indicatore CLE 2010 O 3, media 8h Limite non rispettato > 120 μg/m 3 soglia: 25 giorni NO 2, media anno Limite rispettato tranne soglia: 40 μg/m 3 agglomerato di MI. Diversi agglomerati della pianura PM10, media 24h > 50 μg/m 3 soglia: 35 giorni PM10, media anno soglia: 40 μg/m 3 PM2.5, media anno soglia: 25 μg/m 3 padana vicini al limite Limite non rispettato sulla maggior parte di Piemonte, Lombardia, Veneto. In Emilia Romagna rispettato ovunque esclusa PC. Limite rispettato ovunque Limite rispettato ovunque. Agglomerati di TO e MI vicino al limite scarso margine di sicurezza (critiche le zone a nord e parte della provincia di Piacenza.) Circa il 3% della popolazione regionale ancora esposta a PM10. Limite su biossido di azoto non rispettato in alcuni agglomerati urbani. Non è noto lo stato attuale (2007) di applicazione delle riduzioni delle emissioni previste al 2010.

31 4 CLE2020: - 50 % _60% indicatore O 3, media 8h > 120 μg/m 3 soglia: 25 giorni NO 2, media anno soglia: 40 μg/m 3 PM10, media 24h > 50 μg/m 3 soglia: 35 giorni PM10, media anno soglia: 40 μg/m 3 PM2.5, media anno soglia: 25 μg/m 3 CLE2020 Limite rispettato solo in alcune zone rurali dell Appennino Limite rispettato ovunque Limite non rispettato in alcuni agglomerati di Piemonte, Lombardia, Veneto. In Emilia Romagna rispettato ovunque Limite rispettato ovunque Limite rispettato ovunque rispetto generalizzato dei limiti in Emilia- Romagna, con un significativo margine di sicurezza, per PM10 e NO2. ozono, riduzioni apprezzabili nelle zone rurali dell Appennino. criticità per il rispetto del limite sulla media giornaliera del PM10 nei grandi agglomerati delle regioni Piemonte, Lombardia e parte del Veneto.

32 5 EMR1: - 50 % _60% su ER indicatore O 3, media 8h > 120 μg/m 3 soglia: 25 giorni NO 2, media anno soglia: 40 μg/m 3 PM10, media 24h > 50 μg/m 3 soglia: 35 giorni PM10, media anno soglia: 40 μg/m 3 PM2.5, media anno soglia: 25 μg/m 3 EMR1 Limite non rispettato Limite non rispettato vicino alle grandi sorgenti emissive (PC, FE, RA) Limite rispettato su tutta l Emilia Romagna; PC vicina al limite Limite rispettato ovunque Limite rispettato ovunque nessun aumento dei veicoli circolanti e/o dei km percorsi e la completa sostituzione di tutti i veicoli con veicoli dotati di tecnologie a basso impatto (EURO5). Trasferimento di una quota (almeno del 2%) del trasporto privato circolante sia sulla rete urbana che extraurbana, verso il trasporto pubblico; sostituzione delle centrali di potenza esistenti con centrali a miglior tecnologia e nessun aumento della potenza installata; coibentazione degli edifici e attuazione di misure di risparmio energetico nel riscaldamento/condizionamento degli edifici civili (emissioni - 15%), abolizione della combustione di legna in pianura e dimezzamento in collina.

33 Riepilogo scenari scenari CLE2010 e CLE2020 simulati a bassa risoluzione (10 km) sul Nord Italia scenario EMR1 simulato ad alta risoluzione (5 km) sull Emilia-Romagna. Numeri di superamenti della soglia di 50 μg/m 3 per la media giornaliera di PM10 in alcune città e in località rurali (San Pietro Capofiume BO e Febbio RE). Confronto tra situazione attuale e scenari futuri.

34 Scenari bassa risoluzione BPA: NO2, O3, PM10

35 Scenari alta risoluzione Emilia- Romagna: NO2, O3, PM10

36 Scenari PM2.5

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