EMENDAMENTI IT Unita nella diversità IT. Parlamento europeo /0230(COD)

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1 Parlamento europeo Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare /0230(COD) EMENDAMENTI Progetto di relazione Norbert Lins (PE v01-00) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'inclusione delle emissioni e degli assorbimenti di gas a effetto serra risultanti dall'uso del suolo, dal cambiamento di uso del suolo e dalla silvicoltura nel quadro 2030 per il clima e l'energia e recante modifica del regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un meccanismo di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra e di comunicazione di altre informazioni in materia di cambiamenti climatici (COM(2016)0479 C8-0330/ /0230(COD)) AM\ docx PE v01-00 Unita nella diversità

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3 16 Nicola Caputo Considerando 3 (3) Il 10 giugno 2016 la Commissione ha presentato la proposta di ratifica dell accordo di Parigi da parte dell Unione europea. La presente proposta legislativa è uno degli strumenti di attuazione dell impegno dell Unione di ridurre le emissioni in tutti i settori dell economia, confermato dall'impegno previsto determinato a livello nazionale dell Unione e dei suoi Stati membri che è stato presentato al segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ("UNFCCC") il 6 marzo ubmission%20pages/submissions.aspx (3) Il Consiglio ha ratificato l'accordo di Parigi il 5 ottobre 2016, dopo che il 4 ottobre 2016 il Parlamento europeo aveva dato la sua approvazione. L'accordo di Parigi, entrato in vigore il 4 novembre 2016, mira a contenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 C rispetto ai livelli preindustriali e a proseguire gli sforzi per limitare l'aumento della temperatura a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali, con modalità che non minaccino la produzione e la sicurezza alimentare. L'accordo sottolinea inoltre il ruolo della gestione sostenibile delle foreste nel raggiungimento dell'obiettivo di equilibrare le emissioni e gli assorbimenti La presente proposta legislativa è uno degli strumenti di attuazione dell impegno dell Unione di ridurre le emissioni in tutti i settori dell economia, confermato dall'impegno previsto determinato a livello nazionale dell Unione e dei suoi Stati membri che è stato presentato al segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ("UNFCCC") il 6 marzo ubmission%20pages/submissions.aspx Or. it AM\ docx 3/152 PE v01-00

4 17 Annie Schreijer-Pierik Considerando 3 (3) Il 10 giugno 2016 la Commissione ha presentato la proposta di ratifica dell'accordo di Parigi da parte dell'unione europea. La presente proposta legislativa è uno degli strumenti di attuazione dell'impegno dell'unione di ridurre le emissioni in tutti i settori dell'economia, confermato dall'impegno previsto determinato a livello nazionale dell'unione e dei suoi Stati membri che è stato presentato al segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ("UNFCCC") il 6 marzo ubmission%20pages/submissions.aspx (3) Il 5 ottobre 2016 il Consiglio ha ratificato l'accordo di Parigi, dopo l'approvazione da parte del Parlamento europeo il 4 ottobre Il 4 novembre dello stesso anno l'accordo di Parigi è entrato in vigore con l'obiettivo esplicito di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto dei 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di puntare a limitare l'aumento della temperatura al massimo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali, con modalità che non minaccino la produzione e la sicurezza alimentari nell'unione e nel mondo. La presente proposta legislativa è uno degli strumenti di attuazione dell'impegno dell'unione di ridurre le emissioni in tutti i settori dell'economia, confermato dall'impegno previsto determinato a livello nazionale dell'unione e dei suoi Stati membri che è stato presentato al segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ("UNFCCC") il 6 marzo ubmission%20pages/submissions.aspx Or. nl 18 Annie Schreijer-Pierik Considerando 4 PE v /152 AM\ docx

5 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. Esso punta altresì ad aumentare la capacità di adattamento agli effetti negativi dei cambiamenti climatici e a promuovere la resilienza climatica e lo sviluppo a emissioni minime di gas a effetto serra, con modalità che non minaccino la sostenibilità dell'industria e dell'ulteriore sviluppo della produzione alimentare nelle vicinanze. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. Or. nl 19 Nicola Caputo Considerando 4 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento AM\ docx 5/152 PE v01-00

6 della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. Esso punta altresì ad aumentare la capacità di adattamento agli effetti negativi dei cambiamenti climatici e a promuovere la resilienza climatica e lo sviluppo a basse emissioni di gas a effetto serra, con modalità che non minaccino la produzione alimentare. Per conseguire la finalità dell'accordo di Parigi, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. Or. it 20 Jytte Guteland Considerando 4 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, è necessario che le parti aumentino i loro sforzi collettivi per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e limitare il PE v /152 AM\ docx

7 L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. riscaldamento globale. L'Unione deve continuare a svolgere un ruolo guida attraverso l'esempio e portando i suoi sforzi per il clima a livelli in linea con l'obiettivo dell'accordo di Parigi. Le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. 21 Paul Brannen, Seb Dance, Biljana Borzan, Jo Leinen Considerando 4 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella AM\ docx 7/152 PE v01-00

8 seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. Le parti riconoscono che l'azione di adattamento dovrebbe basarsi su un approccio pienamente trasparente che tenga conto degli ecosistemi e che si basi e ispiri alle migliori conoscenze scientifiche disponibili. Il testo è tratto dall'accordo di Parigi, articolo 7, che gli Stati membri hanno sottoscritto. 22 Luke Ming Flanagan, Lynn Boylan, Merja Kyllönen Considerando 4 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali, il che richiede, secondo il parere concorde degli scienziati, che a livello globale si dia inizio a un periodo di emissioni negative, in cui le foreste, i terreni agricoli e le zone umide e torbiere rivestiranno un ruolo centrale. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli PE v /152 AM\ docx

9 assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. Aumentare le ambizioni. 23 Sirpa Pietikäinen Considerando 4 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali, il che richiede, secondo il parere concorde degli scienziati, che a livello globale si dia inizio a un periodo di emissioni negative, in cui le foreste rivestiranno un ruolo centrale per il raggiungimento di questo obiettivo. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i AM\ docx 9/152 PE v01-00

10 pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. 24 Piernicola Pedicini, Eleonora Evi, Marco Zullo, Dario Tamburrano Considerando 4 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali il che richiede, secondo il parere concorde degli scienziati, che a livello globale si dia inizio a un periodo di emissioni negative, in cui le foreste rivestiranno un ruolo centrale per il raggiungimento di questo obiettivo. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. Per mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5 gradi, è necessario aumentare PE v /152 AM\ docx

11 l'assorbimento di anidride carbonica dall'atmosfera. Il modo più diretto per raggiungere questo risultato nell'ue è aumentare gli assorbimenti risultanti dalle attività LULUCF. Uno dei principali strumenti a disposizione dell'ue per garantire l'aumento di assorbimento di CO2 da parte delle foreste e del suolo è il regolamento LULUCF (Uso del suolo, cambiamento di uso del suolo e silvicoltura). 25 Estefanía Torres Martínez Considerando 4 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. Secondo le relazioni dell'ipcc, il conseguimento di questo obiettivo richiederebbe a livello globale che si desse inizio a un periodo di emissioni negative, in cui le foreste rivestiranno un ruolo centrale per il raggiungimento di questo obiettivo. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. AM\ docx 11/152 PE v01-00

12 26 Benedek Jávor Considerando 4 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali, il che richiede che a livello globale si dia inizio a un periodo di emissioni negative, in cui le foreste rivestiranno un ruolo centrale. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. Per mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5 C e, salvo il conseguimento di cambiamenti radicali nel percorso di riduzione delle emissioni oltre i contributi annunciati stabiliti a livello nazionale, per restare al di sotto di 2 C, sarà necessario trovare un modo per assorbire l'anidride carbonica dall'atmosfera, ossia per realizzare le cosiddette "emissioni negative". Il modo più diretto per raggiungere questo risultato nell'ue è aumentare gli assorbimenti risultanti dalle attività LULUCF. Il presente regolamento costituisce quindi un pilastro fondamentale affinché l'ue rispetti l'impegno assunto a norma dell'accordo di Parigi. PE v /152 AM\ docx

13 27 Jadwiga Wiśniewska, Bolesław G. Piecha, Urszula Krupa Considerando 4 (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. (4) L'accordo di Parigi stabilisce, tra l'altro, un obiettivo a lungo termine in linea con l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 C rispetto ai livelli preindustriali e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali. A tal fine, le parti dovranno stabilire, comunicare e aggiornare i contributi stabiliti a livello nazionale successivi. L'accordo di Parigi si sostituisce all'approccio adottato nell'ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più d'applicazione dopo il L'accordo esorta a raggiungere un equilibrio tra le fonti di emissioni e gli assorbimenti antropogenici di gas a effetto serra nella seconda metà del corrente secolo e invita le parti ad agire per conservare e migliorare, ove opportuno, i pozzi e i serbatoi di gas a effetto serra, comprese le foreste. Per raggiungere questi obiettivi, le politiche dell'ue dovrebbero incentivare l'imboschimento e l'adozione di pratiche responsabili per la gestione forestale. 28 Nils Torvalds, Fredrick Federley, Pavel Telička, Liisa Jaakonsaari, Merja Kyllönen, Petri Sarvamaa, Anneli Jäätteenmäki Considerando 4 bis (nuovo) (4 bis) La coerenza tra il presente regolamento, il regolamento [(UE)... AM\ docx 13/152 PE v01-00

14 concernente le riduzioni annuali vincolanti di emissioni di gas serra da parte degli Stati membri dal 2021 al 2030 per garantire un'unione dell'energia resiliente e rispettare gli impegni assunti ai sensi dell'accordo di Parigi e che modifica il regolamento n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un meccanismo di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra e di altre informazioni in materia di cambiamenti climatici], la direttiva [(UE)... per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio] e gli obiettivi a lungo termine dell'accordo di Parigi dovrebbe essere garantita. 29 Benedek Jávor Considerando 4 bis (nuovo) (4 bis) Per realizzare le emissioni negative richieste per rispettare gli obiettivi dell'accordo di Parigi, è necessario che gli assorbimenti di CO2 dall'atmosfera a partire dall'uso del suolo, dai cambiamenti di uso del suolo e dalla silvicoltura (LULUCF) siano ambiziosi e non siano utilizzati per compensare le riduzioni delle emissioni risultanti da altre fonti. Poiché gli assorbimenti a partire dalle attività LULUCF sono reversibili, essi non dovrebbero essere utilizzati per compensare le emissioni e dovrebbero essere considerati un pilatro distinto nel quadro strategico sul clima dell'unione. PE v /152 AM\ docx

15 30 Benedek Jávor Considerando 4 ter (nuovo) (4 ter) L'agricoltura e l'uso del suolo hanno un impatto diretto e significativo sulla biodiversità e sui relativi servizi ecosistemici dell'unione. Un obiettivo importante di qualsiasi politica relativa al settore deve garantire la coerenza con gli obiettivi della strategia dell'unione in materia di biodiversità, tra cui arrestare e invertire la perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici, nonché con la direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio 1 bis e con la direttiva 92/43/CEE 1 ter del Consiglio. 1bis Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici (GU L 20 del , pag. 7). 1ter Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (GU L 206 del , pag. 7). 31 Annie Schreijer-Pierik Considerando 5 AM\ docx 15/152 PE v01-00

16 (5) Il Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre 2014 ha anche riconosciuto i molteplici obiettivi del settore agricolo e dell'uso del suolo col loro potenziale di mitigazione inferiore, nonché l'esigenza di garantire la coerenza fra gli obiettivi dell'unione in materia di sicurezza alimentare e quelli relativi ai cambiamenti climatici. Il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a esaminare i modi migliori per incentivare l'intensificazione sostenibile della produzione alimentare, ottimizzando al contempo il contributo del settore alla mitigazione degli effetti dei gas a effetto serra e al loro sequestro, anche attraverso l'afforestazione, e a definire una politica sulle modalità di inclusione dell'uso del suolo, del cambiamento dell'uso del suolo e della silvicoltura ("LULUCF") nel quadro 2030 per la mitigazione degli effetti dei gas a effetto serra non appena le condizioni tecniche lo consentano e comunque prima del (5) Il Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre 2014 ha anche riconosciuto i molteplici obiettivi del settore agricolo e dell'uso del suolo col loro potenziale di mitigazione inferiore, nonché l'esigenza di garantire la coerenza fra gli obiettivi dell'unione in materia di sicurezza alimentare e quelli relativi ai cambiamenti climatici. Il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a esaminare i modi migliori per incentivare l'intensificazione e lo sviluppo sostenibili della produzione alimentare nell'unione, ottimizzando al contempo il contributo del settore alla mitigazione degli effetti dei gas a effetto serra e al loro sequestro e a definire una politica sulle modalità di inclusione dell'uso del suolo, del cambiamento dell'uso del suolo e della silvicoltura ("LULUCF") nel quadro 2030 per la mitigazione degli effetti dei gas a effetto serra non appena le condizioni tecniche lo consentano e comunque prima del Or. nl 32 Paul Brannen, Seb Dance, Biljana Borzan Considerando 5 bis (nuovo) (5 bis) Rientra nei compiti di altre politiche, ad esempio della PAC, incentivare pratiche che vadano oltre le norme giuridiche di base e le buone pratiche standard e per le quali l'adattamento effettivo, la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e il mantenimento del pozzo di assorbimento del carbonio siano da intendersi come fornitura di beni pubblici. Dovrebbero PE v /152 AM\ docx

17 essere intraprese azioni volte ad attuare e supportare, anche attraverso il pagamento basato sui risultati, le attività relative agli approcci di mitigazione e di adattamento per la gestione integrale e sostenibile delle foreste, inclusa l'azione di non intervento, considerando anche i vantaggi non associati alle emissioni di carbonio derivanti da tali approcci, ad esempio la gestione delle inondazioni, la resilienza e la biodiversità. Dovrebbero essere intraprese azioni volte ad attuare e supportare, anche attraverso il pagamento basato sui risultati, le attività agricole relative agli approcci di mitigazione e di adattamento per la gestione integrale e sostenibile delle terre coltivate, dei pascoli e delle zone umide, considerando anche i vantaggi non associati alle emissioni di carbonio derivanti da tali approcci, ad esempio la gestione della siccità e delle inondazioni, la resilienza e la biodiversità. L'emendamento ribadisce che il regolamento stabilisce solo norme di contabilizzazione. Altre politiche che tengano conto di solide norme di contabilizzazione devono poi reagire in modo appropriato fornendo incentivi alle pratiche che consentano di raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi. Nell'articolo 5 il concetto è così formulato "Le parti sono incoraggiate a intraprendere azioni volte ad attuare e supportare, anche attraverso pagamenti basati sui risultati, approcci ed incentivi politici per le attività relative alla riduzione delle emissioni..., ribadendo al contempo l'importanza dei vantaggi non associati alle emissioni di carbonio derivanti da tali approcci". 33 Annie Schreijer-Pierik Considerando 5 bis (nuovo) AM\ docx 17/152 PE v01-00

18 (5 bis) Onde sfruttare in modo ottimale il potenziale di mitigazione e, ove applicabile, di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del settore LULUCF nell'unione è indispensabile sostenere e impiegare tecnologie avanzate per l'agricoltura e la silvicoltura di precisione, per la digitalizzazione agricola e per il monitoraggio attraverso la geoinformazione e l'osservazione della terra. Or. nl 34 Annie Schreijer-Pierik Considerando 6 (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. (6) Il settore LULUCF è esso stesso particolarmente esposto alle conseguenze dei cambiamenti climatici globali. Tale settore vulnerabile può però contribuire considerevolmente al conseguimento degli obiettivi climatici e di sostenibilità dell'unione. Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. La bioeconomia e il settore delle bioenergie rappresentano elementi essenziali per la transizione dell'unione a un'economia più verde e con un consumo ridotto di combustibili fossili che, ove possibile, elimini le emissioni fossili di CO2 e prevenga la rilocalizzazione delle emissioni di CO2. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e PE v /152 AM\ docx

19 l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. Or. nl 35 Michel Dantin, Angélique Delahaye, Françoise Grossetête, Anne Sander Considerando 6 (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio, sostituendo le energie fossili con energie rinnovabili prodotte dalla biomassa forestale e sfruttando il potenziale di assorbimento dei biomateriali prodotti dalla gestione sostenibile delle foreste, nonché il relativo potenziale di sostituzione dei materiali fossili, tenendo conto dell'intero ciclo di vita di tali materiali, dalla produzione della materia prima alle fasi di trasformazione e di fabbricazione. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. Or. fr 36 Christofer Fjellner Considerando 6 (6) Il settore LULUCF può contribuire (6) Il settore LULUCF contribuisce AM\ docx 19/152 PE v01-00

20 alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e attraverso la gestione sostenibile di pozzi e riserve di carbonio. Il settore ha un ruolo chiave nella transizione verso un'economia e una società senza combustibili fossili, dove la bioeconomia e la bioenergia rivestano un ruolo centrale. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. Sono necessarie strategie di lungo respiro per rendere possibili investimenti sostenibili nel lungo termine, dal momento che il settore LULUCF è soggetto a tempistiche lunghe. 37 Nicola Caputo Considerando 6 (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. (6) Nella lotta al cambiamento climatico la sfida è di ridurre gli attuali livelli di CO2 in atmosfera. Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. La bioeconomia e la bioenergia rappresentano pertanto un percorso indispensabile verso una crescita verde. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. 1 bis 1 bis La transizione verso un'economia circolare a basse emissioni di carbonio PE v /152 AM\ docx

21 richiede alternative alle materie prime ed all energia (combustibili e carburanti) da fonti fossili. L'uso sostenibile di biomassa, quale il legno, rappresenta una delle soluzioni. È pertanto necessaria una chiara distinzione tra CO2 biogenica e da fonti fossili. Or. it 38 Jytte Guteland Considerando 6 (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. (6) Il settore LULUCF costituisce una risorsa preziosa negli sforzi progressivi contro il riscaldamento globale e può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni, facilitando la sostituzione dei materiali fossili ad alta intensità di carbonio con biomasse rinnovabili a basse emissioni di carbonio provenienti dalle foreste e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. 39 Nils Torvalds, Fredrick Federley, Pavel Telička, Ulrike Müller, Liisa Jaakonsaari, Petri Sarvamaa, Anneli Jäätteenmäki, Hannu Takkula Considerando 6 AM\ docx 21/152 PE v01-00

22 (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni, mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio e sostituendo materie prime ed energie fossili o ad alta intensità di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali una gestione sostenibile delle foreste e delle risorse e la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. 40 Jytte Guteland Considerando 6 (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. (6) Il settore LULUCF costituisce una risorsa preziosa nella lotta contro il riscaldamento globale e può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. 41 Jadwiga Wiśniewska, Bolesław G. Piecha, Urszula Krupa PE v /152 AM\ docx

23 Considerando 6 (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. (6) Il settore LULUCF può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in vari modi, in particolare riducendo le emissioni e mantenendo e incrementando pozzi e riserve di carbonio. Affinché le misure intese in particolare ad aumentare il sequestro del carbonio siano efficaci e in linea con l'accordo di Parigi, sono fondamentali la stabilità e l'adattabilità a lungo termine dei comparti di carbonio. 42 Paul Brannen, Biljana Borzan, Seb Dance Considerando 6 bis (nuovo) (6 bis) La ricerca relativa al ruolo del legno morto, in particolare dei detriti legnosi grossolani sopra il terreno e del legno morto sotterrato sia nelle foreste gestite che in quelle non gestite, dovrebbe essere rafforzata, al fine di migliorare la precisione della contabilizzazione del carbonio forestale e del calcolo del bilancio netto del carbonio per gli ecosistemi. Benché esistano prove limitate, le prove disponibili indicano che il legno morto può costituire un ampio comparto di carbonio e che lasciare il legno morto sul sito potrebbe, tra le altre cose, rivestire un ruolo significativo in termini di biodiversità ed essere riconosciuto come avente un ruolo importante in una strategia di mitigazione delle emissioni di gas a effetto serra. Ciò è pertinente se si considera che la gestione delle foreste può favorire la rimozione del AM\ docx 23/152 PE v01-00

24 legno morto, ad esempio a fini energetici, e che qualsiasi decisione sulla corretta mitigazione e adattamento dovrebbe essere una decisione informata e scientificamente fondata. Risorse specifiche dovrebbero essere assegnate alla ricerca per il periodo Nuove prove suggeriscono che i detriti legnosi possono far parte di una strategia di mitigazione delle emissioni di gas a effetto serra (ad esempio 1-Moroni, Morris : Buried Wood: A common yet poorly documented form of deadwood 2-Runa Magnusson, Albert Tietema,..., 2016: Tamm Review: Sequestration of carbon from coarse woody debris). 43 Annie Schreijer-Pierik Considerando 6 bis (nuovo) (6 bis) L'applicazione specifica del nono programma quadro (9º PQ), il programma di ricerca e innovazione dell'ue, per il periodo nel settore LULUCF potrà contribuire a migliorare sensibilmente il contributo del settore in relazione all'attenuazione dei cambiamenti climatici, in particolare aumentando l'acquisizione di conoscenze economiche e scientifiche ai fini dell'efficienza del settore, favorendo le innovazioni sostenibili, promuovendo una rapida transizione verso l'era digitale, modernizzando l'istruzione e la formazione e rafforzando la resilienza del settore LULUCF ai cambiamenti climatici globali. Or. nl PE v /152 AM\ docx

25 44 Merja Kyllönen Considerando 6 bis (nuovo) (6 bis) Le pratiche di gestione avanzata favorevoli per i proprietari dei terreni e rispettose della biodiversità possono fornire un significativo contributo alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nel settore LULUCF. La promozione della messa a punto di pratiche innovative e gli incentivi affinché i proprietari dei terreni utilizzino pratiche di gestione avanzata, come l'agricoltura di precisione, la silvicoltura vicina alla natura e l'agricoltura intelligente, sono possibili strumenti per aiutare gli Stati membri a raggiungere i loro obiettivi. L'articolo 17 della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo proclamata dall'assemblea generale delle Nazioni Unite a Parigi il 10 dicembre 1948 afferma che ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà privata sua personale o in comune con gli altri. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà. Il protocollo I, articolo 1, della convenzione europea sui diritti dell'uomo afferma che ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni. Nessuno può essere privato della sua proprietà se non per causa di pubblica utilità e nelle condizioni previste dalla legge e dai principi generali del diritto internazionale. Il rispetto dei diritti di proprietà è un requisito preliminare per gli investimenti a lungo termine necessari per contribuire alle pratiche di gestione avanzata e affinché i proprietari dei terreni vi prendano parte. 45 Nils Torvalds, Fredrick Federley, Pavel Telička, Ulrike Müller, Liisa Jaakonsaari, Petri Sarvamaa, Anneli Jäätteenmäki, Hannu Takkula Considerando 6 bis (nuovo) AM\ docx 25/152 PE v01-00

26 (6 bis) Le pratiche di gestione avanzata e sostenibile possono fornire un contributo alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nel settore LULUCF. La promozione della condivisione delle migliori prassi in questo settore può aiutare gli Stati Membri a raggiungere i loro obiettivi in conformità al presente regolamento. 46 Paul Brannen, Seb Dance, Biljana Borzan Considerando 6 ter (nuovo) (6 ter) L'agroecologia facilita uno spostamento dai sistemi alimentari lineari a quelli circolari che imitano i cicli naturali e riducono le impronte di carbonio ed ecologiche degli alimenti e delle attività agricole. La promozione di tali pratiche, al fine di realizzare il potenziale di trasformazione dell'agroecologia per affrontare l'urgenza dell'adattamento, della mitigazione e dell'inversione dei cambiamenti climatici deve essere integrata nelle politiche dell'ue. Le raccomandazioni in materia di agroecologia sono state elaborate nell'ambito del simposio sull'agroecologia per l'agricoltura e i sistemi alimentari sostenibili in Europa e in Asia Centrale (Budapest, novembre 2016) e sono state presentate alla riunione del Consiglio Agricoltura e pesca del dicembre L'emendamento proposto crea un equilibrio tra le proposte in materia di "agricoltura di precisione" e "'intensificazione PE v /152 AM\ docx

27 sostenibile" fornendo un approccio alternativo all'agricoltura, i cui vantaggi benefici a favore del clima non sono in discussione. 47 Paul Brannen, Seb Dance, Biljana Borzan, Jo Leinen Considerando 6 quater (nuovo) (6 quater) Dato che la potenziale disponibilità di unità di assorbimento dai terreni agricoli (ossia dalle terre coltivate e dai pascoli) da parte dell'ue-28 è stata calcolata in 437 Mt CO2 per il periodo , l'agricoltura deve fare tutto il possibile per raggiungere il suddetto potenziale, al fine di dare il suo giusto contributo alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e il suo limitato potenziale di riduzione di emissioni non- CO2. Tale obiettivo può essere conseguito mediante l'attuazione di sistemi di coltivazione più avanzati al fine di aumentare il contenuto di carbonio organico nel suolo attraverso l'introduzione di attività agro-forestali o il ripristino degli habitat, spesso habitat prioritari, in conformità all'allegato I della direttiva 93/43/CEE, collegati alle attività agro-forestali. 48 Paul Brannen, Seb Dance, Biljana Borzan Considerando 6 quinquies (nuovo) (6 quinquies) Lo scopo del presente regolamento di contabilizzare le emissioni AM\ docx 27/152 PE v01-00

28 e gli assorbimenti nel settore LULUCF non dovrebbe essere messo in discussione suggerendo che una pressione indebita sia esercitata sui gestori o sugli operatori dei terreni su cui non legifera, ossia cui non è applicabile. Il considerando ritiene necessario sottolineare il ruolo effettivo del presente atto legislativo. Esso non stabilisce, ad esempio, un livello di utilizzo delle foreste, ma si limita a considerare ciò che il livello di utilizzo di competenza dello Stato Membro rappresenta in termini di emissioni e di assorbimenti di CO2 quando viene messo a confronto con le pratiche di utilizzo passato/previsto in base alla trascorsa pratica e intensità. 49 Peter Liese, Karl-Heinz Florenz Considerando 7 (7) La decisione n. 529/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio 11 ha rappresentato un primo passo nella definizione di norme di contabilizzazione applicabili alle emissioni e agli assorbimenti di gas a effetto serra risultanti dal settore LULUCF, contribuendo così allo sviluppo di politiche che tengono conto di questo settore nell'impegno dell'unione di riduzione delle emissioni. Il presente regolamento dovrebbe poggiare sulle norme di contabilizzazione esistenti, aggiornale e migliorarle perché siano applicabili nel periodo Dovrebbe stabilire gli obblighi degli Stati membri in materia di attuazione delle suddette norme e introdurre l'obbligo di garantire che il settore LULUCF nel suo insieme non generi emissioni nette. Non dovrebbe stabilire obblighi di contabilizzazione o rendicontazione per i (7) La decisione n. 529/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio 11 ha rappresentato un primo passo nella definizione di norme di contabilizzazione applicabili alle emissioni e agli assorbimenti di gas a effetto serra risultanti dal settore LULUCF, contribuendo così allo sviluppo di politiche che tengono conto di questo settore nell'impegno dell'unione di riduzione delle emissioni. Il presente regolamento dovrebbe poggiare sulle norme di contabilizzazione esistenti, aggiornale e migliorarle perché siano applicabili nel periodo Dovrebbe stabilire gli obblighi degli Stati membri in materia di attuazione delle suddette norme e introdurre l'obbligo di garantire che il settore LULUCF nel suo insieme non generi emissioni nette. Non dovrebbe stabilire obblighi di contabilizzazione o rendicontazione per i PE v /152 AM\ docx

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