La congiuntura delle imprese di servizi in Toscana. Consuntivo anno 2013 Previsioni anno 2014
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1 La congiuntura delle imprese di servizi in Toscana Consuntivo anno 2013 Previsioni anno 2014 Firenze, settembre 2014
2 I settori dei servizi in indagine rappresentano oltre il 20% dell imprenditoria toscana Oltre la metà dell imprenditoria toscana opera nel settore terziario. Le imprese oggetto della presente indagine (condotta annualmente su un campione rappresentativo di imprese dei servizi, ad esclusione di commercio e turismo 1 ) contribuiscono in maniera rilevante a tale aggregato, e rappresentano circa un quinto del tessuto imprenditoriale toscano. Al 31/12/2013, l universo di riferimento dei settori dei servizi contava oltre imprese (il 21,4% del totale regionale), secondo solo a quello del commercio in termini di peso sul totale regionale (24,4%). Andamento delle imprese registrate per macro-settore Variazioni % tendenziali (al netto delle cancellazioni d'ufficio) 3,5% 2,5% 1,5% 0,5% -0,5% -1,5% Fonte: elaborazioni su dati Infocamere-Stock View TUR SER COM MAN -2,5% AGR EDI -3,5% I-2013 II-2013 III-2013 IV-2013 Imprese registrate agli archivi camerali per macro-settore Composizione % sul totale (dati al ) Servizi (21,4%) Turismo (7,9%) Altri (7,3%) Fonte: elaborazioni su dati Infocamere-Stock View Agricoltura (10,0%) Commercio (24,4%) Manifatturiero (13,5%) Edilizia (15,6%) Insieme al comparto del turismo, le imprese dei servizi hanno evidenziato nel 2013 uno spiccato dinamismo imprenditoriale, con un tasso di crescita che si è mantenuto stabile e positivo (+1,2%) rispetto ad una media regionale che si è attestata su valori prossimi allo zero (+0,3%). Tale crescita è stata accompagnata da un elevato turnover, tipico dei settori a bassa intensità di capitale e limitate barriere all entrata. 1 Una più puntuale definizione dei comparti presi in esame dall indagine è riportata in nota metodologica (slide 9)
3 Un settore con un elevato grado di polverizzazione imprenditoriale Le iniziative imprenditoriali più diffuse sul territorio regionale riguardano i servizi avanzati alle imprese, i servizi sociali alle famiglie/alla persona e le attività immobiliari: insieme questi tre comparti rappresentano oltre l 80% dell universo preso in esame. Si tratta di realtà di dimensioni fortemente ridotte in media 3 addetti per impresa ed un fatturato che nel 90% dei casi non supera la soglia dei euro annui la cui elevata diffusione sul territorio genera comunque quasi i tre quarti dell occupazione complessiva dei settori presi in esame. Imprese maggiormente strutturate si trovano nei comparti trasporti/logistica (in media 5,3 addetti per impresa) e servizi operativi alle imprese (4,1). Pur a fronte di una minore diffusione sul territorio (il 12,4% del totale dei servizi in Toscana), queste offrono un consistente contributo occupazionale (21%). Ancora scarsamente presenti dal punto di vista numerico i settori a maggior contenuto di conoscenza, ed in particolare informatica e TLC (4,1% delle imprese e 4,9% dell occupazione) e servizi dei media, culturali e creativi (2,5% delle imprese, 2,3% dell occupazione complessiva). Servizi: consistenza delle imprese e dell'occupazione - Toscana Composizione % per settore 6,1% 11,6% 2,5% 4,1% 2,3% 15,2% 4,9% 10,1% 36,3% 6,3% 29,8% 9,4% 29,6% 31,9% IMPRESE ADDETTI Trasporti e logistica Servizi dei media, culturali e creativi Informatica e TLC Attività immobiliari Servizi avanzati alle imprese Servizi operativi alle imprese Servizi sociali e alla persona
4 ed un mercato prevalentemente locale Le imprese di servizi realizzano circa il 60% del proprio fatturato nella provincia di localizzazione, ed oltre l 80% all interno del territorio regionale. L ampiezza del mercato geografico di riferimento appare indipendente dalla dimensione, e legata piuttosto alle caratteristiche dell offerta, che in molti comparti è diretta ad un bacino di utenza locale/regionale (servizi operativi alle imprese, servizi alla persona, attività immobiliari) Si tratta di categorie di servizi per i quali il requisito dell interazione diretta con la clientela è una caratteristica fondamentale. Un più ampio raggio geografico del mercato di riferimento si osserva oltre che, prevedibilmente, per le imprese di trasporti per i servizi a maggior contenuto di conoscenza: la quota di fatturato sul mercato nazionale è infatti più ampia per i servizi dei media, culturali e creativi (24,9%), informatica e telecomunicazioni. (19,0%), servizi avanzati alle imprese (17,8%). Tali servizi presentano infatti caratteristiche di più elevata trasferibilità, legata alla possibilità di impiego di infrastrutture ICT per la relativa erogazione in luogo dell interazione diretta con l utenza. Fatturato delle imprese di servizi in Toscana, per ampiezza del mercato Distribuzione % per settore Trasporti e logistica Servizi media, culturali e creativi Informatica e telecomunicazioni Attività immobiliari Servizi avanzati alle imprese Servizi operativi alle imprese Servizi sociali e alla persona Totale 0% 20% 40% 60% 80% 100% 77,4% 69,5% 77,2% 82,2% 77,8% 88,7% 85,6% 80,1% Mercato regionale Mercato nazionale Mercati internazionali 6,4% 5,5% 3,7% 2,2% 4,5% 2,7% 4,8% 4,3% Appare ancora limitata dunque la proiezione estera delle imprese di servizi (il 9% delle imprese ed il 4,3% del fatturato complessivo nel 2013), con qualche differenza settoriale. Un orientamento più diffuso ai mercati esteri si ha infatti per le imprese dei servizi dei media, culturali e creativi (il 15,3% del totale opera infatti anche all estero), di trasporti e logistica (13,4%) e dei servizi avanzati alle imprese (+11,3%). In questi ultimi due settori si riscontra inoltre la maggiore concentrazione di imprese che realizzano all estero oltre la metà del proprio fatturato: il 4,3% delle imprese nel caso dei trasporti, il 2,9% nel caso dei servizi avanzati (contro una media regionale del 2,5%).
5 fortemente orientato al B2B, ma anche alla Pubblica Amministrazione Fatturato delle imprese di servizi in Toscana, per tipologia di clientela Distribuzione % per settore Trasporti e logistica Servizi media, culturali e creativi Informatica e telecomunicazioni Attività immobiliari Servizi avanzati alle imprese Servizi operativi alle imprese Servizi sociali e alla persona Totale 0% 20% 40% 60% 80% 100% Famiglie Imprese Enti pubblici 1 Occorre sottolineare a tale proposito che la quota di fatturato realizzata con la PPAA dalle imprese operanti nel settore dei servizi sociali, alla persona e alle famiglie potrebbe risultare sottostimata dal momento che, di fatto, non è possibile in questa sede isolare la componente legata a trasferimenti dallo Stato a società cooperative e del terzo settore sovvenzionate dal sistema di welfare statale. Ben il 62% del fatturato delle imprese di servizi è generato da clientela business, il 28% da consumatori finali (famiglie) ed una quota non irrilevante (10,3%) da contratti stipulati con enti pubblici. Di fatto, tutti i comparti presi in esame tranne quello dei servizi sociali ed alla persona derivano oltre la metà del proprio fatturato da servizi destinati alle imprese. Tra le attività maggiormente orientate alla clientela business troviamo informatica e TLC (83,2% del fatturato), servizi avanzati alle imprese (72,2%), trasporti e logistica (71,7%). Per i servizi sociali/alla persona è invece prevalente la componente customer (55% del fatturato complessivo 1 ), rilevante anche per le attività immobiliari (39%) dove contribuisce a riequilibrare di fatto la componente business. Tra i settori che presentano un maggiore orientamento verso la clientela pubblica, infine, troviamo i servizi dei media, culturali e creativi (il 22,1% del fatturato 2013 è stato realizzato con la PPAA) ed i servizi operativi alle imprese (16,3%).
6 La congiuntura 2014: si allenta la morsa sul fatturato, ma cresce l incertezza Le aspettative sull andamento dell attività economica relative al 2014 rivelano rispetto alla analoghe previsioni formulate per il 2013 un maggior numero di imprese con fatturato in aumento (il 19,2% invece del 5,1%) ed un numero decisamente inferiore di imprese con fatturato in diminuzione (dal 44,8% del 2013 al 25,5% del 2014). Le imprese che prevedono una riduzione delle vendite rimangono comunque numericamente prevalenti (saldo pari a - 6,2 p.p.), con punte negative più elevate nei trasporti (-10,7), nei servizi operativi alle imprese (- 8,9), nei servizi sociali/alla persona (-7,8) e nelle attività immobiliari (-7,6). Valori negativi relativamente contenuti si registrano invece per servizi dei media, culturali e creativi (-2,2) e servizi avanzati alle imprese (-4,1), ed un sostanziale equilibrio fra aumenti e diminuzioni si osserva infine per informatica e TLC (-0,9 p.p.). Andamento dei principali indicatori economici: aspettative per il 2014 Distribuzione % delle imprese 6,3% 19,2% 10,6% Aumento 55,3% Stabilità 88,6% 85,6% Diminuzione 25,5% 5,0% 3,8% FATTURATO OCCUPAZIONE INVESTIMENTI Per il 2014 si profila dunque un nuovo calo del fatturato, con perdite che vanno ad accumularsi ad un andamento 2013 in cui la crisi dei servizi pur essendosi allentata aveva comunque segnato un una contrazione di fatturato complessivamente pari al 5,3% con segni meno davanti a tutti gli andamenti settoriali (dal -9,8% delle attività immobiliari, al -2,7% di informatica e TLC). Torna invece in positivo il saldo relativo all occupazione (ad eccezione dei trasporti): nel complesso, il 6,3% delle imprese prevedo un aumento nel numero di addetti ed il 5,0% una riduzione. La riduzione dei livelli occupazionali registrata nel 2012 (-1,5%) e nel 2013 (-3,7%) sembra dunque destinata ad arrestarsi, dopo le punte negative che lo scorso anno sono state registrate per i servizi operativi alle imprese (-10,5%), per i servizi dei media culturali e creativi (-6,0%) e per le imprese di informatica e telecomunicazioni (-5%). Analogamente, anche l orientamento della spesa per investimenti evidenzia infine un saldo positivo delle aspettative per il 2014, in particolare per trasporti, informatica, servizi avanzati. Cresce tuttavia l area della stabilità che denota un incremento dell incertezza a fronte delle gravi perdite dello scorso anno (-58 milioni la contrazione della spesa per investimenti stimata nel 2013).
7 Quota di imprese con bilancio 2012 in utile Consuntivo 2013: in crescita il numero di imprese che chiudono i bilanci in utile, che tuttavia rimane esiguo Il progressivo allentarsi delle difficoltà dal punto di vista delle vendite e le forti ristrutturazioni che hanno interessato le imprese dei servizi nel (con la brusca frenata della spesa per investimenti e la generalizzata riduzione degli organici aziendali, allo scopo di contenere i costi operativi), hanno determinato un buon incremento nel numero di imprese che hanno chiuso il bilancio 2013 in utile (al 28,9% dal 17,4% del 2012), numero che tuttavia rimane relativamente esiguo (poco meno del 30%). L incremento nel numero di imprese in utile è determinato sia da una riduzione nel numero di imprese con bilancio in pareggio (dal 45,5% del 2012 al 39,4% del 2013), sia da un minor numero di imprese che chiudono il bilancio in perdita (31,7% contro il 37,1% del 2012). I settori con maggior numero di imprese che hanno chiuso gli ultimi due bilanci in utile sono informatica e telecomunicazioni (il 42,5% nell esercizio 2013) e servizi alle imprese (31,1% delle imprese dei servizi avanzati, il 29,2% delle imprese dei servizi operativi). Andamento delle imprese in utile per settore Quota % di imprese in utile e posizionamento rispetto al dato medio complessivo Serv.dei media, culturali e creativi Serv. sociali, alle famiglie, alla persona Attività immobiliari Serv.avanzati alle imprese Serv. operativi alle imprese Trasporti, mag. logistica Informatica e TLC Quota di imprese con bilancio 2013 in utile Maggiori difficoltà si osservano per gli altri comparti: il posizionamento rispetto al dato complessivo dei servizi dei media, culturali e creativi evidenzia una stabilità nella quota di imprese in utile nel corso degli ultimi due anni, mentre pur in miglioramento rispetto al 2012 rimane ben sotto la media il numero di imprese con risultato di esercizio positivo delle attività immobiliari e dei servizi sociali/alla persona. In tutti questi comparti, poco più un impresa su 4 ha chiuso il 2013 in utile.
8 Cessazioni anno 2013 mentre rimane elevato il numero di cessazioni nei settori knowledge-intensive Cessazioni di impresa per settore Quota % di imprese cessate e posizionamento rispetto al dato medio complessivo Trasporti, mag. logistica Informatica e TLC Serv. sociali/alla persona Serv. operativi alle imprese Serv.avanzati alle imprese Serv. dei media, culturali /creativi Attività immobiliari Cessazioni anno 2014 Parallelamente all incremento del numero di imprese in utile si dimezza la quota di imprese che dichiara di voler cessare la propria attività a fine 2014 (il 2,6% del totale, nel 2013 erano il 5,7%). Ancora una volta sono i settori che hanno accusato più duramente la crisi delle vendite a registrare gli incrementi più consistenti nel numero di imprese che cesseranno l attività: servizi dei media, culturali e creativi (4,4%), servizi operativi alle imprese (3,3%) e attività immobiliari rimangono su valorisoglia particolarmente elevati (4,2%). A questi si aggiungono i servizi avanzati alle imprese, che pur con miglioramenti evidenziano ancora quote non trascurabili di imprese che prevedono la chiusura (3,1%). Quello dei servizi avanzati alle imprese, ed in generale dei settori a maggior contenuto di conoscenza, rappresenta un dato preoccupante, dal momento che si tratta di comparti di recente sviluppo e con buone potenzialità a livello di apertura dei mercati. Elevati tassi di insuccesso delle iniziative imprenditoriali, se non adeguatamente sostenute, possono infatti comprometterne il processo di crescita strutturale all interno del tessuto imprenditoriale regionale.
9 Cenni Metodologici e Riconoscimenti L indagine congiunturale sui servizi in Toscana è stata condotta nel mese di giugno L indagine ha natura campionaria ed è rappresentativa della popolazione di imprese che operano in 7 diversi comparti del settore dei servizi, con l esclusione di commercio e turismo (per i quali sono al momento previsti strumenti di monitoraggio specifici). I risultati sono inoltre significativi per territorio (provinciale) e classe dimensionale di impresa, con riferimento al totale del settore ed al sottoinsieme delle imprese artigiane. L elenco delle imprese da intervistare è stato estratto dagli archivi di Unioncamere Toscana sulla base di un apposito piano di campionamento messo a punto dall Ufficio di Statistica della Regione Toscana. L obiettivo è quello di monitorare attraverso indagini annuali i mutamenti nella struttura imprenditoriale ed i principali andamenti economici del settore. A cura di: Cristina Marullo Coordinamento: Riccardo Perugi Indagine congiunturale sulle imprese dei servizi - Settori di attività economica di interesse Settori Ateco 2007 Numerosità campionaria Numerosità della popolazione di riferimento 1 - Trasporti, magazzinaggio e logistica H49 - H52 H50 - H51- H Servizi dei media, culturali e creativi J58 - J59 -J60 - J639 R90 - R Informatica e telecomunicazioni J61 J62 - J Attività immobiliari L Servizi avanzati di supporto alle N78 - M69- M70 - M imprese M72 - M73 - M Servizi operativi di supporto alle N771 -N N774 - N imprese N81 - N Servizi sociali alle famiglie e alla persona G452 - S95 P - Q - R92 - R93 - S94 - N772 - M Totale
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