VERIFICA DELL IMPATTO ACUSTICO ESTERNO

Transcript

1

2 VERIFICA DELL IMPATTO ACUSTICO ESTERNO RELAZIONE TECNICA INDICE 1. PREMESSA NOTIZIE SULL IMPIANTO NORME DI RIFERIMENTO INQUADRAMENTO DELL IMPIANTO RISPETTO ALLA ZONIZZAZIONE ACUSTICA COMUNALE STRUMENTAZIONE IMPIEGATA, MODALITÀ DI RILEVAMENTO E RISULTATI DELLA VERIFICA CONFRONTO DEI RISULTATI DELLA VERIFICA CON I LIMITI STABILITI DALLA NORMATIVA IN MATERIA DI INQUINAMENTO ACUSTICO ALLEGATI: Allegato 1: Grafici descrittivi dei livelli di rumore misurati Allegato 2: Certificati di taratura della strumentazione utilizzata Verifica dell impatto acustico esterno Indice

3 1. PREMESSA Per il progetto in discussione non risulta necessaria, ma nemmeno pertinente, una valutazione previsionale ritenendosi opportuna unicamente la verifica di impatto acustico dato che, per l impianto di recupero di D.R.G.M. Metalli s.r.l. (di seguito brevemente D.R.G.M.), il progetto non prevede alcuna modifica delle strutture e delle dotazioni impiantistiche esistenti (autorizzate) e nemmeno della tipologia e delle quantità di rifiuti trattati e quindi, in ultima analisi, delle modalità operative in essere che si confermano completamente. 2. NOTIZIE SULL IMPIANTO D.R.G.M. gestisce un attività di recupero rifiuti non pericolosi nel proprio impianto sito in Via della Tecnica, n.20 in Comune di Montecchio Maggiore (VI) nel quale effettua operazioni di messa in riserva e di recupero (selezione) di rottami metallici. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 1

4 L impianto di D.R.G.M. occupa un capannone industriale e una porzione di un area tettoiata facenti parte di un unico complesso produttivo in cui trovasi anche la ditta Danieli Metalli s.r.l., avente pure essa un attività di recupero di rifiuti metallici. Sul lato sud trovasi una palazzina uffici ad esclusivo uso di D.R.G.M. e la stazione di pesa (a margine dell accesso), utilizzata anche da Danieli Metalli s.r.l., con la quale vengono monitorati e registrati i pesi dei carichi in ingresso e in uscita. Le operazioni effettuate nell ambito dell impianto sono le seguenti: conferimento e messa in riserva (R13) dei rifiuti (prevalentemente in cumuli entro box delimitati da strutture prefabbricate moduli jersey), movimentazione e selezione (R4) dei rifiuti, effettuata in cumulo con eventuale (saltuario) utilizzo di caricatore a polipo, carico di rifiuti e di EoW sui vettori per l invio alle destinazioni previste. L impianto di D.R.G.M. non dispone di macchinari (e quindi di sorgenti acustiche fisse) essendo effettuate unicamente operazioni manuali; le uniche emissioni acustiche dell attività di D.R.G.M. derivano da sorgenti mobili e, in particolare: dalle operazioni di movimentazione quotidiane dei materiali all'interno del capannone mediante carrello elevatore elettrico e diesel; dalle operazioni di carico-scarico-movimentazione dei rottami che, stanti i limitati conferimenti e la modesta dimensione dell impianto, sono ragionevolmente di entità poco significativa nell arco temporale di riferimento (il periodo diurno). Si consideri inoltre che tutte le operazioni (di carico-scarico dei vettori e di movimentazione dei rottami) vengono effettuate in area compartimentata (area tettoiata compresa tra i due capannoni o all interno del capannone) e quindi le emissioni acustiche non possono obiettivamente interessare, se non marginalmente, l ambiente esterno. Si è ritenuto in ogni caso di procedere ad una verifica diretta dell impatto acustico (argomento del presente elaborato) al fine di accertare il rispetto dei limiti previsti dal D.P.C.M. 14/11/97, in relazione alla Classificazione Acustica Comunale, ritenendosi altresì che detta verifica descriva correttamente l impatto acustico derivante dell attività D.R.G.M. anche nella configurazione di progetto, in quanto l unica modifica rispetto all impianto esistente consiste nell introduzione dell operazione di cernita manuale (R12) che, in termini di rumorosità, ha gli stessi effetti delle operazioni di selezione (R4) già svolte nell impianto. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 2

5 3. NORME DI RIFERIMENTO In relazione alla variabilità dei livelli di rumore nel tempo, come parametro di riferimento, viene utilizzato il Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata «A», ossia il valore del livello di pressione sonora ponderata «A» di un suono costante che, in un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono il cui livello varia in funzione del tempo: dove: - LAeq è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata «A» considerato in un intervallo di tempo che inizia all'istante t1 e termina all'istante t2; - pa(t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata «A» del segnale acustico in Pascal (Pa); - p0 = 20 µpa è la pressione sonora di riferimento. Ai fini della valutazione del disturbo, al predetto livello continuo equivalente vengono apportate opportune correzioni in relazione alle caratteristiche del rumore, essendo eventuali componenti tonali (frequenze dominanti) e componenti impulsive (colpi, eventi sonori istantanei) meno tollerabili dalle persone. Le relazioni quantitative fra livelli sonori e disturbo vengono determinate sulla base di indagini acustiche sul campo e indagini statistiche sulle reazioni della popolazione esposta. Gli studi in merito a tali aspetti hanno già da tempo determinato la definizione di: limiti di accettabilità assoluti, diversificati in ragione della destinazione d uso delle zone urbane; limiti relativi (differenziali), intesi come incrementi massimi sul rumore di fondo (residuo) determinati dalle specifiche sorgenti. La normativa nazionale in materia di inquinamento acustico ambientale e le norme tecniche di valutazione del disturbo determinato dalle sorgenti acustiche sono sostanzialmente definite dalla Legge ordinaria del Parlamento N 447 del 26/10/95 Legge quadro sull inquinamento acustico e ss.mm.ii. e dai relativi decreti attuativi: D.P.C.M. 14/11/1997: Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore ; Verifica dell impatto acustico esterno pag. 3

6 D.P.C.M. 05/12/1997: Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici ; Decreto 16 marzo 1998: Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. A livello regionale, i criteri di attuazione delle disposizioni statali sono stabiliti dalla Legge Regionale 10/05/99, n. 21: Norme in materia di inquinamento acustico. La Legge quadro N 447/95 fissa i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti dell articolo 117 della Costituzione, e definisce: - i limiti di immissione come: il rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno, misurato in prossimità dei recettori, distinti in: valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale (riferiti al rumore immesso nell ambiente esterno dall insieme di tutte le sorgenti); valori limite differenziali, determinati come differenza tra livello equivalente di rumore ambientale e rumore residuo (riferiti al rumore immesso all interno degli ambienti abitativi); - i limiti di emissione come: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa. I valori limite di emissione e di immissione assoluti, fissati dal D.P.C.M. 14/11/97 (in applicazione della Legge N. 447/95) sono riportati nelle tabelle a seguire: Valori limite di emissione - Tabella B del D.P.C.M. 14/11/97 classi di destinazione d'uso del territorio diurno db(a) notturno db(a) I - Aree particolarmente protette II - Aree prevalentemente residenziali III - Aree di tipo misto IV - Aree di intensa attività umana V - Aree prevalentemente industriali VI - Aree esclusivamente industriali Verifica dell impatto acustico esterno pag. 4

7 Valori limite di immissione assoluti - Tabella C del D.P.C.M. 14/11/97 classi di destinazione d'uso del territorio diurno db(a) notturno db(a) I - Aree particolarmente protette II - Aree prevalentemente residenziali III - Aree di tipo misto IV - Aree di intensa attività umana V - Aree prevalentemente industriali VI - Aree esclusivamente industriali I valori limite differenziali (applicabili nelle aree diverse dalla classe VI^) sono pari a 5 db per il periodo diurno ( ) e a 3 db per il periodo notturno ( ) e rappresentano le differenze da non superare tra il livello equivalente del rumore ambientale (in presenza della specifica sorgente disturbante) e quello del rumore residuo (in assenza della sorgente disturbante) all interno degli ambienti abitativi. I valori limite differenziali non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: a) se il rumore misurato a finestre aperte risulta inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e a 40 db(a) durante il periodo notturno; b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse risulta inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e a 25 db(a) durante il periodo notturno. Sono infine da considerare le correzioni da apportare al rumore ambientale in presenza di componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza (previste al punto 15 dell allegato 1 del D.M. 16/03/98) e/o in presenza di rumore a tempo parziale (previste al punto 16 dell allegato 1 del D.M. 16/03/98). Verifica dell impatto acustico esterno pag. 5

8 4. INQUADRAMENTO DELL IMPIANTO RISPETTO ALLA ZONIZZAZIONE ACUSTICA COMUNALE Lo stabilimento di D.R.G. M. Metalli S.r.l. è ubicato in un area individuata in classe V^ aree prevalentemente industriali dal Piano di Comunale di Classificazione Acustica di Montecchio Maggiore; risultano pertanto applicabili i limiti di immissione acustica di 70 db(a) diurni e 60 db(a) notturni e i limiti di emissione di 65 db(a) diurni e 55 db(a) notturni di cui alle tabelle B e C del D.P.C.M. 14/11/97. Estratto classificazione acustica comune di Montecchio Maggiore DD...RR...GG. MM... MMeet ttaal lll lli ii SS...r rr...l ll... Verifica dell impatto acustico esterno pag. 6

9 5. STRUMENTAZIONE IMPIEGATA, MODALITÀ DI RILEVAMENTO E RISULTATI DELLA VERIFICA I rilevamenti acustici sono stati effettuati utilizzando la seguente strumentazione: fonometro integratore BLACK SOLO 01 (matr ) con preamplificatore PRE 21 S (matr ), microfono mod. MCE 212 (matr ) (certificato di taratura centro LAT n 224 del 22/03/2017 n FON); calibratore Norsonic 1251 (114 db a 1000 Hz matr ) (certificato di taratura centro LAT n 068 del 22/09/2016 n A). La strumentazione e la catena di misura rispondono ai requisiti della classe 1 delle Norme EN (come previsto all art. 2 del D.M. 16/03/98); in allegato 2 vengono riportati i certificati di taratura della strumentazione utilizzata. I rilevamenti sono stati effettuati, con metodologia prevista dal D.M. 16/03/98 allegato B, il giorno 18 gennaio 2018 nelle condizioni atmosferiche sottoriportate che fanno riferimento ai dati resi disponibili dal Servizio Centro Meteorologico di Teolo dell ARPAV Regionale registrati dalla stazione meteo di Brendola. Data (gg/mm/aa) Temp. aria a 2 m ( C) Pioggia (mm) Umidità rel. a 2 m (%) Radiazione globale (MJ/m 2 ) med min max tot min max tot Velocità med (m/s) Vento a 5 m Raffica ora m/s Direz. preval. Bagnatura fogliare (% di tempo) tot 18/01/ : NNO 0 Ai fini della verifica di impatto acustico, si è provveduto ad effettuare rilevamenti fonometrici nelle aree esterne di pertinenza dell impianto di D.R.G.M. e nelle aree circostanti, nei punti indicati nella foto aerea riportata a pagina seguente ritenuti significati per descrivere i livelli acustici di emissione e residui. L'area di pertinenza dell impianto di D.R.G.M. confina sui lati sud ovest, nord ovest e nord est con altri insediamenti produttivi e pertanto le indagini fonometriche sono state concentrate lungo il confine sud est nell'intento di valutare in modo specifico la rumorosità che può interessare le unità abitative annesse ai capannoni a nord e a sud del sito di D.R.G.M.. Le misurazioni hanno riguardato in particolare la valutazione delle emissioni acustiche delle sorgenti mobili derivanti dall'attività di movimentazione dei materiali con carrelli elevatori all'interno del capannone (a portoni aperti) e nell'area tettoiata e anche il transito di un Verifica dell impatto acustico esterno pag. 7

10 autocarro afferente all impianto di D.R.G.M. attraverso il varco carraio su Via della Tecnica in comune con la ditta Danieli Metalli s.r.l.. I livelli di rumore misurati sono riportati nella tabella 1 che segue. In allegato 1 sono riportati i grafici descrittivi dell andamento nel tempo dei livelli di rumore misurati. Tabella 1 Livelli di rumore misurati Punto rif. Descrizione Osservazioni 1 Accesso lato sud est Rumore ambientale Uscita autocarro DRGM LAeq 69,4 dba - 60 s Rumore ambientale globale 2 Angolo sud (in direzione del recettore più prossimo) 2 Angolo sud (in direzione del recettore più prossimo) A Al limite dell'area tettoiata lato sud est Rumore ambientale Livelli di emissione movimentazioni interne ed esterne al capannone DRGM Rumore residuo (in assenza di attività all'interno del capannone DRGM) Rumore ambientale Livelli di emissione attività DRGM Rumore ambientale globale Livelli di rumore LAeq su TM (db(a)) 58,0 59,2 61,7 60,3 53,0 59,4 52,9 60,3 61,0 Le attività di movimentazione materiali da parte di D.R.GM. vengono svolte prevalentemente all'interno del capannone con emissioni acustiche poco significative in corrispondenza dei punti di rilevamento 1 e 2; si è ritenuto pertanto di procedere ad una Verifica dell impatto acustico esterno pag. 8

11 ulteriore misurazione nel punto A all'interno delle pertinenze di D.R.G. M. Metalli S.r.l. al limite sud est dell'area tettoiata a 5 m dal portone aperto durante la normale attività in modo da evidenziare la situazione di massima emissione acustica. Livelli di emissione acustica Nella tabella 2 vengono riportati i livelli di emissione di rumore calcolati a confine dell'area di pertinenza, considerando la persistenza delle sorgenti su TR di riferimento diurno e le conseguenti riduzioni dei livelli di rumore calcolate con la relazione: LAeq TR = LAeqemissione 10 log10 (Temissione/TR) Si considera un'attività di 8 ore su TR diurno e prudenzialmente il transito, in entrata ed in uscita di 3 vettori/giorno (persistenza 360 s), anche se per l attività di D.R.G.M. si ha al massimo un conferimento giornaliero, quando effettuato. Tabella 2 Livelli di emissione di rumore su TR diurno Riferimento Sorgenti acustiche lato sud ovest lato nord ovest lato nord est lato sud est * valori arrotondati a 0,5 db per eccesso Persistenza ore Livelli di rumore misurati (Tabella 1) (db(a) Riduzione Te/TR Livelli di emissione di rumore LAeq su TR (db(a))* - attività interna (rif. Punto A) 8,00 60,3-3,0 57,5 - attività interna (rif. Punto A) 8,00 60,3-3,0 57,5 - attività interna (rif. Punto A) 8,00 60,3-3,0 57,5 - transito autocarri ( rif. Punto 1) - attività interna/esterna ( rif. Punto 2) 0,1 8,00 69,4 53,0-22,0-3,0 47,4 50,0 52,0 Al perimetro dell area di pertinenza di D.R.G.M. si hanno quindi livelli di emissione acustica ampiamente inferiori al limite di 65 db(a) diurni stabiliti per le aree di classe V^ (aree prevalentemente industriali). Verifica dell impatto acustico esterno pag. 9

12 Livelli di rumore differenziale Il livelli di rumore misurati nel punto 2 si ritengono significativi a descrivere i valori differenziali di rumore attesi presso i recettori abitativi più prossimi (identificati nelle abitazioni dei custodi o dei proprietari dei capannoni a sud e a nord di D.R.G.M.); il differenziale fra la rumorosità ambientale rilevata in presenza di movimentazioni dei materiali all'interno del capannone (a portoni aperti e chiusi) e nell'area tettoiata e la rumorosità residua con impianto inattivo risulta di 0,9 db e quindi ampiamente inferiore al limite diurno di 5 db. Relativamente alla rumorosità determinata dal transito di vettori in ingresso ed uscita, si esclude la presenza di valori acustici differenziali essendo la stessa da ascriversi al rumore ambientale nei tragitti interni alle aree di pertinenza di D.R.G.M. e alla rumorosità residua nei percorsi sulla strada pubblica. Verifica dell impatto acustico esterno pag. 10

13

14 Allegato 1: Grafici descrittivi dei livelli di rumore misurati Punto 1 [Min] 630 Hz 44.9 db (Lin) 20 khz 6.3 db (Lin) k 2 k 4 k 8 k 16 k Punto 1 Fast 125ms A 18/01/18 08:59:53:000 61,7 db 0h15m03s625 SEL 91,3 db h00 09h02 09h04 09h06 09h08 09h10 09h12 09h14 uscita autocarro DRGM rumore ambientale

15 Allegato 1: Grafici descrittivi dei livelli di rumore misurati Punto 2 - ambientale [Min] 250 Hz 44.1 db (Lin) 20 khz 5.8 db (Lin) k 2 k 4 k 8 k 16 k Punto 2 - ambientale Fast 125ms A 18/01/18 09:38:38:000 60,3 db 0h15m01s000 SEL 89,9 db h40 09h42 09h44 09h46 09h48 09h50 09h52 Rumore ambientale - movimentazioni interne DRGM

16 Allegato 1: Grafici descrittivi dei livelli di rumore misurati Punto 2 - residuo [Min] 630 Hz 40.9 db (Lin) 20 khz 5.9 db (Lin) k 2 k 4 k 8 k 16 k Punto 2 - residuo Fast 125ms A 18/01/18 10:06:20:000 59,4 db 0h15m12s250 SEL 89,0 db h08 10h10 10h12 10h14 10h16 10h18 10h20 Residuo (DRGM ferma)

17 Allegato 1: Grafici descrittivi dei livelli di rumore misurati Punto A [Min] 630 Hz 41.0 db (Lin) 20 khz 5.9 db (Lin) k 2 k 4 k 8 k 16 k Punto A Fast 125ms A 18/01/18 09:17:30:000 61,0 db 0h20m00s000 SEL 91,8 db h18 09h20 09h22 09h24 09h26 09h28 09h30 09h32 09h34 09h36 emissioni attività interna DRGM rumore ambientale

18 Allegato 2 - Certificati di taratura della strumentazione utilizzata

19