Associazione Industriali della Provincia di Vicenza

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1 dati MUD 1

2 SISTRI SISTEMA DI CONTROLLO DELLATRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI 2

3 Ai sensi dell art. 188-ter, comma 1, del d.lgs. n. 152/2006, sono obbligati ad aderire a SISTRI: gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi; gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale; in caso di trasporto intermodale, i soggetti ai quali sono affidati i rifiuti speciali pericolosi in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell impresa navale o ferroviaria o dell impresa che effettua il successivo trasporto; gli enti o le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi; i nuovi produttori, che trattano o producono rifiuti pericolosi (si intendono per tali i soggetti che sottopongono i rifiuti pericolosi ad attività di trattamento ed ottengono nuovi rifiuti (eventualmente, anche non pericolosi) diversi da quelli trattati, per natura o composizione, ovvero che sottopongono i rifiuti non pericolosi ad attività di trattamento ed ottengono nuovi rifiuti pericolosi; tali soggetti sono tenuti ad iscriversi sia nella categoria gestori che in quella dei produttori ed a versare il contributo per ciascuna categoria di appartenenza). 3

4 Con d.m. 24/4/2014 è stato precisato che sono obbligati ad aderire a SISTRI enti ed imprese: a) produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi da attività agricole ed agroindustriali con più di 10 dipendenti, esclusi, indipendentemente dal numero dei dipendenti, gli enti e le imprese di cui all art del c.c. che conferiscono i propri rifiuti nell ambito di circuiti organizzati di raccolta; b) con più di 10 dipendenti, produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi derivanti da attività di costruzione, demolizione e scavo, lavorazioni industriali, lavorazione artigianali, attività commerciali, di servizio e sanitarie; c) produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che effettuano attività di stoccaggio (D15/R13); d) che effettuano la raccolta, il trasporto, il recupero, lo smaltimento dei rifiuti urbani nella regione Campania (si intendono per tali i comuni, le imprese di trasporto e gli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani prodotti nella regione Campania e ubicati nel territorio della regione Campania); e) produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi da attività di pesca professionale e acquacoltura, con più di 10 dipendenti, esclusi, indipendentemente dal numero dei dipendenti, gli enti e le imprese iscritti alla sezione speciale «imprese agricole» del Registro delle imprese che conferiscono i propri rifiuti nell ambito di circuiti organizzati di raccolta. 4

5 I termini di avvio dell operatività di SISTRI sono stati più volti rinviati e sono attualmente fissati (art. 11, comma 2 e 3, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125) nel modo seguente: a) 1 ottobre 2013, relativamente agli enti o alle imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale; in caso di trasporto intermodale, ai soggetti ai quali sono affidati i rifiuti speciali pericolosi in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell impresa navale o ferroviaria o dell impresa che effettua il successivo trasporto; agli enti o alle imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti speciali pericolosi; ai nuovi produttori, che trattano o producono rifiuti pericolosi. b) 3 marzo 2014, relativamente ai produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi; ai Comuni e alle imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della Regione Campania. 5

6 La copertura degli oneri derivanti dalla costituzione e dal funzionamento del SISTRI, a carico degli operatori iscritti, è assicurata mediante il pagamento di un contributo di iscrizione. Il contributo deve essere versato per ciascuna unità locale e/o sede legale nella quale si producano e/o gestiscano rifiuti, per ciascuna attività di gestione dei rifiuti svolta all interno dell unità locale e/o sede legale e per ciascun veicolo adibito al trasporto di rifiuti. Gli importi del contributo sono indicati nell allegato 1 del decreto ministeriale n. 78/2016. Il contributo di iscrizione deve essere versato annualmente entro il 30 aprile dell anno al quale si riferisce il contributo stesso. A seguito di specifici provvedimenti normativi è stato sospeso il versamento del contributo SISTRI per gli anni 2012 e Per l anno 2014, in un primo momento il decreto ministeriale 24 aprile 2014 ha fissato la data di versamento del contributo al 30 giugno 2014, successivamente con l art. 9 della legge 27 febbraio 2015, n. 11 (di conversione del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192 cd. milleproroghe ) il termine è stato fissato al 31 marzo

7 Regime Sanzionatorio In base a quanto stabilito dall art. 11, comma 3-bis, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, il regime sanzionatorio relativo a SISTRI prevede che: a)le sanzioni previste dagli articoli 260-bis, commi da 3 a 9, e 260-ter, del d.lgs. 152/2006, relative al corretto uso del SISTRI non trovano applicazione fino alla data del subentro nella gestione del servizio da parte del nuovo concessionario individuato, e comunque non oltre il 31 dicembre 2018 (si veda da ultimo la Legge n.205 del 27/12/ S.O. n. 62 della G.U. n.302 del 29/12/2017), per il medesimo periodo, continuano ad applicarsi i preesistenti adempimenti, previsti dagli articoli 188, 189, 190 e 193 (relativi a responsabilità nella gestione dei rifiuti, MUD, registri di carico e scarico e formulari di trasporto) del d.lgs. n. 152/2006 e le relative sanzioni; b) le sanzioni previste dall articolo 260-bis commi 1 (obbligo di iscrizione a Sistri) e 2 (obbligo di versamento del contributo di iscrizione) trovano applicazione a decorrere dal 1 aprile 2015 e rimangono ridotte del 50%. 7

8 SISTRI e il nuovo concessionario (DM n.74/2016) Le procedure di affidamento del sistema di tracciabilita' informatica dei rifiuti assicurano: l'abbandonodeidispositivi [ ] e l'individuazione di strumenti idonei a garantire l'efficace resa del servizio di tracciabilita' dei rifiuti; la tenuta in formato elettronico dei registri di carico e scarico e dei formulari di trasporto con compilazione in modalita' off-line e trasmissione asincrona dei relativi dati, nonche' la generazione automatica del MUD; l'interazione e il coordinamento con banche dati in uso alla pubblica amministrazione, garantendo l'acquisizione automatica delle informazioni; interoperabilita' con isistemi gestionaliutilizzatidalleimprese e realizzazione di sistemi per le imprese che non dispongono di gestionali adeguati strumenti di assistenza e formazione per le imprese 8

9 Recenti novità La Legge n.205/2017 ha introdotto un nuovo art. 194-bis al d.lgs. n.152/2006, rubricato "Semplificazione del procedimento di tracciabilità dei rifiuti e per il recupero dei contributi dovuti per il SISTRI", nel quale si prevede: che la quarta copia del formulario di trasporto dei rifiuti possa essere trasmessa dal trasportatore al produttore/detentore dei rifiuti «anche» mediante posta elettronica certificata (PEC) che, per consentire la lettura integrata dei dati, gli adempimenti relativi alle modalità di compilazione e tenuta del registro di carico e scarico e del formulario di trasporto dei rifiuti «possono» essere effettuati in formato digitale In merito al secondo punto viene previsto che il Ministero dell Ambiente possa emanare un apposito decreto per predisporre il formato digitale di tali documenti. 9

10 MUD

11 MUD 2018 È stato emanato il d.p.c.m. 28/12/2017 Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l anno 2018 (GU 30/12/2017, n. 303), il quale prevede: la sostituzione del modello di dichiarazione allegato al precedente d.p.c.m. 17/12/2014, l utilizzo del nuovo modello per le dichiarazioni da presentare entro il 30 aprile di ogni anno fino alla piena entrata in operatività del SISTRI. 11

12 MUD 2018 Il d.p.c.m. 17/12/2014 contiene la modulistica e le istruzioni per la compilazione e la presentazione delle seguenti comunicazioni: comunicazione RIFIUTI, articolata in: MUD semplificato per i soli produttori; MUD ordinario per i produttori, i gestori di rifiuti speciali, gli intermediari; comunicazione VEICOLI FUORI USO; comunicazione IMBALLAGGI (composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestione Rifiuti di Imballaggio); comunicazione RIFIUTI da APPARECCHIATURE ELETTRICHE ed ELETTRONICHE (RAEE); comunicazione RIFIUTI URBANI, ASSIMILATI e RACCOLTI IN CONVENZIONE; comunicazione PRODUTTORI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ed ELETTRONICHE (AEE). 12

13 modalità di presentazione Le modalità di presentazione del MUD 2018 sono le seguenti: comunicazione RIFIUTI, MUD semplificato: file digitale spedito a mezzo POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC) alla CCIAA competente per territorio MEDIANTE UNICO INDIRIZZO PEC PER TUTTA ITALIA; comunicazione RIFIUTI, MUD ordinario, comunicazione VEICOLI FUORI USO, comunicazione IMBALLAGGI, comunicazione RIFIUTI da APPARECCHIATURE ELETTRICHE ed ELETTRONICHE (RAEE): trasmissione telematica tramite il sito comunicazione RIFIUTI URBANI e ASSIMILATI: trasmissione telematica tramite il sito (in alternativa i soggetti non in grado di seguire questa procedura possono inserire i dati nel portale e stampare e spedire, con apposito plico, la sezione anagrafica alla CCIAA allegando l attestazione di versamento dei diritti di segreteria); comunicazione PRODUTTORI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ed ELETTRONICHE (AEE): trasmissione telematica tramite il sito 13

14 modalità di presentazione Per la trasmissione telematica i soggetti obbligati devono essere in possesso di un dispositivo contenente un certificato di firma digitale (smart card o carta nazionale dei servizi o business key) valido al momento dell invio. Le associazioni di categoria, i professionisti e gli studi di consulenza possono inviare telematicamente i MUD compilati per conto dei propri associati e dei propri clienti apponendo cumulativamente ad ogni invio la propria firma elettronica sulla base di espressa delega scritta dei propri associati e dei clienti (i quali restano responsabili della veridicità dei dati dichiarati) che deve essere mantenuta presso la sede delle medesime associazioni e studi. 14

15 MUD 2018 diritti di segreteria La disciplina relativa al MUD (legge n. 70/1994) prevede che per ogni unità locale che presenta una delle comunicazioni previste debba essere versato un diritto di segreteria alla CCIAA competente. In caso di invio mediante pec(mud semplificato produttori) Il diritto di segreteria è di 15,00 euro per ogni Unità Locale dichiarante e va versato utilizzando un bollettino di conto corrente postale indicando nella causale di versamento "codice fiscale del dichiarante + "DIRITTI DI SEGRETERIA MUD - (legge 70/1994)". In caso di invio telematico Il diritto di segreteria è di 10,00 euro per ogni Unità Locale dichiarante, a prescindere dal numero di Comunicazioni, e può essere versato tramite carta di credito o altri sistemi di pagamento messi a disposizione dalle CCIAA, quali Telemaco Pay. 15

16 MUD 2018 regole generali Nella compilazione della modulistica vanno considerate le seguenti regole di carattere generale: di norma deve essere presentato un autonomo MUD per ciascuna unità locale ove si sono svolte le attività da dichiarare; per i trasportatori e per gli intermediari e commercianti si considera unità locale la sede legale; per la stessa (singola) unità locale può ricorrere più di un presupposto di assoggettamento all obbligo di dichiarazione; ogni dichiarante deve presentare un unico MUD contenente tutte le comunicazioni dovute per l unità locale. 16

17 modifiche o integrazioni Modifiche o integrazioni alla comunicazioni rifiuti possono essere effettuate solo attraverso la presentazione di una nuova comunicazione rifiuti completa. In questi casi la nuova comunicazione deve essere inviata con le medesime modalità utilizzate per la prima comunicazione. La presentazione della nuova comunicazione è soggetta al nuovo pagamento dei diritti di segreteria e, nel caso sia presentata oltre il termine di scadenza, alle sanzioni previste dalla vigente normativa. 17

18 MUD 2018 Comunicazione rifiuti 18

19 MUD 2018 soggetti obbligati L obbligo di presentare la comunicazione relativa ai rifiuti riguarda: le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi; le imprese e gli enti, con più di dieci dipendenti, produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all art. 184, comma 3, lett. c), d) e g) (derivanti da lavorazioni industriali o artigianali, attività di potabilizzazione, trattamenti delle acque e depurazione delle acque reflue ed abbattimento di fumi); le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti; i consorzi per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti; chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e di trasporto di rifiuti, comprese le imprese che trasportano i propri rifiuti pericolosi con iscrizione semplificata all Albo gestori ambientali; i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione; i gestori degli impianti e dei servizi portuali per la raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico. 19

20 MUD 2018 soggetti esonerati Sono esonerati dall obbligo di presentare la comunicazione relativa ai rifiuti: imprenditori agricoli con volume di affari annuo non superiore a euro; imprese ed enti che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi con l iscrizione all Albo Gestori Ambientali in categoria 2bis, cioè trasporto dei propri rifiuti (l esonero riguarda solo la fase di trasporto); imprese ed enti produttori iniziali di soli rifiuti non pericolosi di cui all art. 184, comma 3, lett.c), d) eg), che non hanno più di dieci dipendenti; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all art. 184, comma 3, lett.b), e), f) eh); produttori di rifiuti pericolosi che li hanno conferiti al servizio pubblico di raccolta previa apposita convenzione, nel qual caso la comunicazione è effettuata dal gestore del servizio limitatamente alle quantità conferite; gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile ed i gestori di saloni di barbiere e parrucchiere, di istituti di bellezza e di attività di tatuaggio e piercing, per i rifiuti pericolosi (compresi quelli con codice * relativi ad aghi, siringhe e oggetti taglienti) prodotti nell ambito di tali attività. 20

21 MUD 2018 precisazioni In merito al numero di dipendenti va precisato che: ai fini dell esonero dall obbligo della comunicazione per le imprese e gli enti che producono rifiuti non pericolosi che non hanno più di dieci dipendenti, vanno considerati tutti i dipendenti dell intera impresa o dell ente, non solo quelli dell unità locale cui si riferisce la singola comunicazione, e ricomprendendo: il titolare ed i soci, se inquadrati come dipendenti (a libro paga); i lavoratori a termine inseriti nell ordinario ciclo produttivo (computando le frazioni di unità lavorative annue, in dodicesimi); i lavoratori part-time, computati in proporzione all orario di lavoro svolto altri addetti dell impresa. Vanno esclusi dal computo eventuali collaboratori non dipendenti e familiari, i lavoratori interinali, i tirocini formativi e gli stage nonché i contratti di inserimento e reinserimento. 21

22 modalità di presentazione La comunicazione rifiuti deve essere compilata tramite: Comunicazione rifiuti semplificata, utilizzando il portale mudsemplificato.ecocerved.it e con pagamento dei diritti di segreteria di euro 15,00 sul c/c indicato dalla Camera di commercio di riferimento per ogni unità locale oggetto di dichiarazione. Oppure Comunicazione rifiuti cd. ordinaria, utilizzando il supporto informatico fornito dal sistema camerale e da trasmettere esclusivamente per via telematica con contestuale pagamento dei diritti di segreteria di euro 10,00 per ogni unità locale oggetto di dichiarazione 22

23 MUD 2018 sanzioni Chi non effettua la comunicazione o la effettua in modo incompleto o inesatto è punito con la sanzione amministrativa da a euro. Se la comunicazione è effettuata entro 60 giorno dalla scadenza del termine stabilito, si applica la sanzione amministrativa da 26 a 160 euro. Se le indicazioni contenute nella comunicazione sono incomplete o inesatte ma i dati riportati nei registri, nei formulari e in altre scritture contabili tenute per legge consentono di ricostruire le informazioni dovute, si applica la sanzione amministrativa da 260 a euro. 23

24 MUD 2018 Comunicazione rifiuti semplificata 24

25 comunicazione rifiuti semplificata La comunicazione rifiuti semplificata, in alternativa a quella cd. ordinaria, può essere effettuata solo a condizione che: i rifiuti siano stati prodotti nell unità locale cui si riferisce la dichiarazione; nell unità locale cui si riferisce la dichiarazione siano stati prodotti non più di sette tipologie di rifiuti da dichiarare; per il conferimento non siano stati utilizzati più di tre trasportatori terzi per ciascuna tipologia di rifiuto oggetto di dichiarazione; per ciascuna tipologia di rifiuto non vi siano state più di tre destinazioni; 25

26 comunicazione rifiuti semplificata.. eventuali trasporti eseguiti in proprio dal dichiarante (con iscrizione all Albo gestori ambientali semplificata di cui alla categoria 2-bis) abbiano riguardato solo rifiuti non pericolosi, per i quali la fase di trasporto in contoproprio non è mai oggetto di comunicazione; il dichiarante non abbia svolto, presso l unità locale cui si riferisce la dichiarazione, alcuna attività di recupero o smaltimento. il produttore non abbia prodotto rifiuti pericolosi da interventi di manutenzione o presso cantieri temporanei che non costituiscono unità locale 26

27 comunicazione rifiuti semplificata La comunicazione rifiuti semplificata: deve essere compilata unicamente utilizzando il portale mudsemplificato.ecocerved.it ottenendo un file pdf che andrà stampato completato con firma autografa del dichiarante e riconvertito in pdf assieme a una copia della carta di identità del firmatario e l attestato di versamento dei diritti di segreteria. La carta di identità non è richiesta se il file complessivo è firmato digitalmente (non è più possibile trasmettere un documento cartaceo); deve essere spedita esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata all indirizzo unico comunicazionemud@pec.it (non è più possibile la spedizione in busta del cartaceo). Ogni mail trasmessa via PEC dovrà contenere una sola comunicazione MUD e dovrà riportare nell oggetto esclusivamente il codice fiscale dell azienda dichiarante. 27

28 comunicazione rifiuti semplificata L trasmessa dovrà contenere un unico file PDF comprensivo di: o La Comunicazione Rifiuti semplificata firmata dal dichiarante, o La copia dell attestato di versamento dei diritti di segreteria pari a euro 15,00 effettuato sul c/c postale indicato dalla CCIAA di riferimento, indicando nella causale "codice fiscale del dichiarante + "DIRITTI DI SEGRETERIA MUD - (legge 70/1994)"(ad esempio " DIRITTI DI SEGRETERIA MUD - (legge 70/1994)")., o La copia del documento di identità del sottoscrittore (se la comunicazione non è firmata digitalmente) 28

29 comunicazione rifiuti semplificata CCIAA destinataria del MUD Conto corrente postale per il versamento dei diritti di segreteria Belluno Conti correnti di riferimento per le CCIAA del Veneto Padova Rovigo Treviso Nella pratica lo stesso sistema online fornirà tale indicazione a conclusione della compilazione della dichiarazione Venezia Verona Vicenza

30 comunicazione rifiuti semplificata Intestazione codice fiscale del dichiarante; anno cui si riferisce la dichiarazione (ossia 2017); in caso di ripresentazione per correggere sostituendola una dichiarazione incompleta od inesatta già presentata, va riportata la data di presentazione della dichiarazione originaria che viene sostituita (nella scheda anagrafica della comunicazione rifiuti semplificata). 30

31 comunicazione rifiuti semplificata Parte anagrafica ragione sociale del dichiarante; numero iscrizione al repertorio notizie economiche ed amministrative (REA); indirizzo e telefono dell unità locale cui si riferisce la dichiarazione; codice ISTAT dell attività economica principale esercitata nell unità locale (ATECO 2007); totale addetti unità locale (va riportato il numero medio degli addetti dell unità locale nel corso dell anno di riferimento, includendo non solo i dipendenti, ma tutti i lavoratori con le varie tipologie di contratto); mesi di attività nell anno di riferimento; cognome e nome del legale rappresentante o suo delegato; firma del legale rappresentante o suo delegato; data di compilazione (viene generata automaticamente dall applicativo) 31

32 comunicazione rifiuti semplificata Parte relativa ai rifiuti codice rifiuto, riportare il CER; quantità prodotta, va indicata la quantità di rifiuto prodotta nell anno di riferimento, espressa in peso (kg o t), si tratta della somma delle quantità caricate nel registro dei rifiuti nell anno stato fisico del rifiuto (polverulento, fangoso, aeriforme, solido, liquido, vischioso-sciropposo, altro); quantità in giacenza presso il produttore al 31 dicembre 2017 (il dato si ricava sommando la quantità di rifiuto in giacenza al 31 dicembre 2016 con la quantità prodotta nel 2017 a cui si sottrae la quantità avviata a recupero o a smaltimento nel 2017). Il produttore dei rifiuti deve distinguere, sulla base delle informazioni in possesso dell'impresa, i rifiuti tenuti in deposito temporaneo in attesa di essere avviati arecupero da quelli in attesa di essere inviati asmaltimento. 32

33 comunicazione rifiuti semplificata trasportatori (massimo tre per ciascun rifiuto): indicare i trasportatori terzi utilizzati per conferire i rifiuti prodotti ad impianti di smaltimento o recupero, riportando il codice fiscale e la ragione sociale di ciascun trasportatore (i trasportatori terzi non vanno indicati se coincidenti con i destinatari); destinatario del rifiuto (massimo tre per ciascun rifiuto): indicare per ciascun destinatario il codice fiscale, la ragione sociale, l unità locale di destinazione e la quantità totale conferita nell anno; se il destinatario è estero indicare anche il codice con cui il rifiuto è stato avviato a smaltimento o recupero sulla base degli allegati III e IV del Regolamento (CE) 1013/2006 e le quantità di rifiuti che sono state avviate a recupero di energia, a recupero di materia e a smaltimento. In caso di destinatario estero, il Paese di destinazione va indicato nel campo Comune. 33

34 Compilazione della comunicazione rifiuti semplificata 34

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38 avanti 38

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40 Destinazione estera 40

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50 MUD 2018 Comunicazione rifiuti ordinaria 50

51 comunicazione rifiuti ordinaria La comunicazione rifiuti ordinaria deve essere utilizzata dai: produttori iniziali di rifiuti che non possono utilizzare la comunicazione semplificata; gestori di rifiuti (recuperatori, smaltitori, trasportatori); intermediari e commercianti senza detenzione. 51

52 comunicazione rifiuti ordinaria La comunicazione rifiuti ordinaria: deve essere compilata su supporto informatico ed inviata solo telematicamente al portale del sistema camerale per poterla firmare è necessario avere a disposizione il dispositivo di firma digitale in corso di validità del legale rappresentante dell impresa (Smart Card o Carta Nazionale dei Servizi o Business Key) e la carta di credito per il versamento dei diritti di segreteria (euro 10,00 ); non può essere trasmessa su supporto magnetico (nastro, floppy disk, CD, DVD, ecc.); può essere trasmessa dalle associazioni di categoria e dagli studi di consulenza, sulla base di un espressa delega del dichiarante, apponendo cumulativamente la firma del delegato. I singoli soggetti dichiaranti restano comunque responsabili della veridicità dei dati inviati. 52

53 Sezione anagrafica La Sezione Anagrafica si compone di: una scheda SA1 - Anagrafica, che è unica per tutte le comunicazioni, in cui si devono fornire informazioni generali sul soggetto che inoltra la dichiarazione; più schede SA -AUT -Autorizzazioni, in cui tutti i soggetti in possesso di autorizzazione, anche in procedura semplificata, allo svolgimento di attività di recupero o smaltimento rifiuti devono fornire informazioni in merito ai provvedimenti autorizzativi, alle certificazioni ambientali e alle capacità degli impianti (andrà compilata una scheda per ogni autorizzazione posseduta per l unità locale). 53

54 Sezione anagrafica SA -1 Intestazione codice fiscale del dichiarante; anno cui si riferisce la dichiarazione (ossia 2017); in caso di ripresentazione per correggere sostituendola una dichiarazione incompleta od inesatta già presentata, va riportata la data di presentazione della dichiarazione originaria che viene sostituita. 54

55 Sezione anagrafica SA -1 Parte anagrafica nome o ragione sociale del dichiarante; numero iscrizione REA (repertorio notizie economiche ed amministrative); indirizzo e telefono dell unità locale cui si riferisce la dichiarazione; codice ISTAT attività esercitata nell unità locale (ATECO 2007); totale addetti unità locale (va riportato il numero medio degli addetti dell unità locale nel corso dell anno di riferimento, includendo non solo i dipendenti, ma tutti i lavoratori con le varie tipologie di contratto); mesi di attività nell anno di riferimento; indirizzo e telefono della sede legale; cognome e nome del legale rappresentante o suo delegato; data di compilazione (indicata in automatico dal software) 55

56 Sezione anagrafica SA -AUT Per ogni autorizzazione, attraverso la scheda AUT, dovranno essere comunicate le seguenti informazioni Numero o estremi identificanti l autorizzazione: indicare gli estremi (o il numero) dell'autorizzazione o dell'atto di iscrizione nel caso di comunicazione in "procedura semplificata" Data di rilascio: indicare la data di rilascio dell'autorizzazione o di presentazione della comunicazione nel caso di "procedura semplificata", oppure dell'ultimo rinnovo della stessa. Qualora per una medesima operazione di smaltimento/recupero di rifiuti siano state rilasciate dalle competenti autorità più autorizzazioni in tempi diversi, riportare come data di autorizzazione la più recente. Data di scadenza: si dovrà indicare la data di scadenza dell autorizzazione o della comunicazione. 56

57 Sezione anagrafica SA -AUT Ente che ha rilasciato l autorizzazione: indicare l ente che ha rilasciato l autorizzazione. i valori ammessi sono [1] Provincia, [2] Regione [3] Ministero Ambiente. Con nota del 27/2/2018 prot. 3039, il Ministero dell'ambiente e della tutela del Mare ha chiarito che nel caso in cui l Ente che ha rilasciato l autorizzazione sia diverso da quelli previsti il dichiarante dovrà indicare l ente originario titolare della funzione di autorizzazione, ai sensi della normativa vigente, che esercita le proprie funzioni attraverso altra amministrazione. 57

58 Sezione anagrafica SA -AUT Tipo di autorizzazione: si dovrà indicare se le operazioni di smaltimento o recupero dei rifiuti sono effettuate ai sensi: [1] autorizzazione unica per i nuovi impianti di recupero/smaltimento - art. 208 del d. lgs. n. 152/2006 e s.m.i. [2] autorizzazione all esercizio di operazioni di recupero e/o smaltimento dei rifiuti con impianti mobili -art.208 c.15 d. lgs. 152/2006 e s.m.i [3] autorizzazione al trattamento di rifiuti liquidi in impianti di trattamento di acque reflue urbane - artt. 110 e 208 d. lgs. 152/2006 e s.m.i. [4] autorizzazione alla realizzazione di impianti di ricerca e sperimentazione art. 211 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i [5] autorizzazione integrata ambientale - art. 29-ter e art. 213 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i. [6] operazioni di recupero mediante comunicazione in "procedura semplificata" - artt del d.lgs n.152/2006 e s.m.i. o autorizzazione unica ambientale (aua) dpr 13 marzo 2013, n. 59. Inoltre il dichiarante dovrà barrare l apposita casella se trattasi di rinnovo mediante autocertificazione per azienda dotata di certificazione ambientale ISO o EMAS (art. 209 del d.lgs. 152/200 e s.m.i). 58

59 Sezione anagrafica SA -AUT Attivita autorizzata: indicare l attività codificata con i codici da R1 a R13 (recupero) o l attività codificata con i codici da D1 a D15 (smaltimento). Gestione RAEE o VFU: barrare se l autorizzazione è rilasciata per operazioni di smaltimento o recupero di veicoli fuori uso o rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Quantità autorizzata complessiva: indicare la capacità totale di trattamento dei rifiuti autorizzata espressa in tonnellate anno, distinta tra rifiuti pericolosi e non pericolosi (Qualora non possibile distinguere la capacità distinta per non pericolosi e pericolosi, è possibile effettuare una stima che tenga conto delle informazioni contenute nell atto autorizzativo). In ogni caso il dichiarante dovrà indicare se tratta rifiuti pericolosi o non pericolosi barrando la relativa casella. 59

60 Sezione anagrafica SA -AUT Impianti di incenerimento e coincenerimento: barrare la cella relativa al tipo di impianto e qualificare impianto e in modo distinto per ciascuna tipologia di impianto le diverse capacità [qualora non sia possibile distinguere la capacità di trattamento tra rifiuti non pericolosi e pericolosi, è possibile effettuare una stima che tenga conto delle informazioni contenute nell atto autorizzatorio) Capacità residua della discarica: i gestori di impianti di discarica dovranno indicare, per ogni categoria, la capacità residua complessiva della discarica, espressa in metri cubi, al 31/12 dell anno solare precedente a quello della dichiarazione. Nel caso in cui nella unità locale siano presenti più impiantisi dovrà barrare la casella corrispondente alla categoria e indicare la capacità residua per ciascun impianto. Certificazioni: andrà indicato se si è in possesso di certificazione EMAS (riportando la data di registrazione ed il numero di registrazione) o certificazione ISO (riportando la data di ultima emissione). 60

61 Scheda RIF - Rifiuti Scheda RIF La Scheda identifica il rifiuto sia attraverso il codice CER che per stato fisico: pertanto si dovranno compilare più schede RIF in caso di medesimo codice CER, ma con stato fisico diverso. All inizio della scheda vanno riportati: codice fiscale del dichiarante; numero progressivo della scheda RIF; codice rifiuto (indicare il CER); stato fisico del rifiuto (solido polverulento, solido non polverulento, fangoso palabile, liquido, aeriforme, vischioso e sciropposo, altro). 61

62 Scheda RIF - Rifiuti Scheda RIF Origine del rifiuto rifiuto prodotto nell unità locale, va indicata la quantità di rifiuto prodotta nell anno di riferimento, espressa in peso (kg o t), si tratta della somma delle quantità caricate nel registro dei rifiuti nell anno rifiuto ricevuto da terzi, va indicata la quantità di rifiuto ricevuta da terzi o da altra unità locale dello stesso dichiarante (in ogni caso l unità locale per ricevere rifiuti deve essere autorizzata), va inoltre indicato il numero di moduli RT-SP compilati ed allegati (il modulo individua le unità locali dalle quali si sono ricevuti rifiuti); rifiuto prodotto fuori dell unità locale, va indicata la quantità complessiva di rifiuto prodotto nello svolgimento di attività di manutenzione, assistenza sanitaria, attività di bonifica amianto e cantieri temporanei o mobili (anche di bonifica), va inoltre indicato il numero di moduli RE-SP compilati ed allegati (il modulo individua i comuni nei quali si sono svolte le sopraindicate attività e le relative quantità). 62

63 Scheda RIF - Rifiuti Scheda RIF Trasporto del rifiuto rifiuto trasportato dal dichiarante, va indicata la quantità di rifiuto trasportata nell anno di riferimento, espressa in peso (kg o t), peraltro: 1) se il dichiarante è produttore iniziale del rifiuto trasportato va indicata la quantità di rifiuti pericolosi trasportata dal dichiarante stesso (che deve essere iscritto all Albo gestori ambientali) e/o i trasportatori terzi cui è stato affidato il rifiuto indicando il numero dei moduli TE-SP allegati alla scheda RIF (i trasportatori terzi non vanno indicati se coincidono con i destinatari); 2) se il dichiarante è un trasportatore di rifiuti prodotti da terzi, vanno indicate tutte le quantità trasportate (andranno allegati i moduli RT e DR); 3) se la dichiarazione è relativa ad un impianto che riceve rifiuti, va indicata la quantità di rifiuti trasportata dal dichiarante in uscita dall unità locale e/o i trasportatori terzi cui è stato affidato il rifiuto indicando il numero dei moduli TE-SP allegati alla scheda RIF (i trasportatori terzi non vanno indicati se coincidono con i destinatari). 63

64 Scheda RIF - Rifiuti Scheda RIF Destinazione del rifiuto rifiuto consegnato a terzi per operazioni di recupero o smaltimento, va indicata la quantità di rifiuto, espressa in peso (kg o t), conferita nell anno di riferimento a terzi autorizzati a svolgere attività di recupero o smaltimento, va inoltre indicato il numero di moduli DR-SP compilati ed allegati (il modulo individua i destinatari dei rifiuti); quantità in giacenza presso il produttore al 31 dicembre 2017 (il dato si ricava sommando la quantità di rifiuto in giacenza al 31 dicembre 2016 con la quantità prodotta nel 2017 a cui si sottrae la quantità avviata a recupero o a smaltimento nel 2017). Il produttore dei rifiuti deve distinguere, sulla base delle informazioni in possesso dell'impresa, i rifiuti tenuti in deposito temporaneo in attesa di essere avviati a recupero da quelli in attesa di essere inviati a smaltimento. 64

65 Scheda RIF - Rifiuti Scheda RIF Operazioni di recupero o smaltimento quantità complessiva di rifiuto avviata a recupero o a smaltimento, devono essere indicate le quantità recuperate e quelle smaltite dal dichiarante nell unità locale cui si riferisce la dichiarazione, se viene compilata questa parte deve essere allegata la scheda MG-SP che individua le operazioni di recupero o di smaltimento svolte. 65

66 Scheda RIF - Rifiuti Allegati alla Scheda RIF Alla Scheda RIF dovranno risultare allegati tutta una serie di moduli sui quali compaiono (gestiti automaticamente dal software): il codice fiscale del dichiarante, il numero progressivo della Scheda RIF cui il modulo va allegato, il numero progressivo del modulo stesso, il CER riferito alla Scheda RIF cui il modulo va allegato. 66

67 Scheda RIF - Rifiuti Allegati alla Scheda RIF modulo RE-SP Rifiuti speciali prodotti fuori dell unità locale Il modulo va compilato da: produttori di rifiuti pericolosi prodotti fuori dall unità locale (in luoghi che non costituiscono unità locale o da attività svolte presso unità locali di terzi relative a: attività di bonifica di amianto, manutenzioni, assistenza sanitaria e cantieri temporanei e mobili anche di bonifica). Deve essere compilato un modulo RE per ogni Comune dove è stata svolta l attività. Nel modulo vanno indicate: la provincia ed il comune dove è stata svolta l attività; la tipologia di attività (bonifica di amianto, manutenzioni e assistenza sanitaria); la quantità di rifiuto prodotta fuori dall unità locale. 67

68 Scheda RIF - Rifiuti Modulo RT-SP(Rifiuto ricevuto da terzi) Il modulo va compilato da soggetti che nell unità locale effettuano un attività di gestione di rifiuti e dai trasportatori di rifiuti conto terzi per indicare i soggetti dai quali hanno ricevuto i rifiuti e le relative quantità. Deve essere compilato un modulo RT-SP per ogni soggetto conferente. È possibile precisare se si tratta di un privato o di più soggetti privati (è il caso dei rifiuti da attività di spurgo dei pozzi neri domestici) comunicando la somma delle quantità ricevute dai vari soggetti indicando anche il Comune di provenienza del rifiuto. 68

69 Scheda RIF - Rifiuti Nel caso si tratti di un ente o di un impresa si dovranno fornire: codice fiscale, nome o ragione sociale dell impresa o dell ente conferente; l indirizzo dell unità locale da cui proviene il rifiuto; nel caso in cui la provenienza del rifiuto non sia nazionale: il Paese estero di provenienza ed il codice del rifiuto secondo la classificazione del regolamento 1013/2006 che regola il trasporto transfrontaliero di rifiuti. 69

70 Scheda RIF - Rifiuti Allegati alla Scheda RIF modulo TE-SP(Rifiuti trasportati da terzi) Il modulo va compilato dai produttori dei rifiuti per comunicare i trasportatori terzi (soggetti diversi sia dal produttore che dal destinatario del rifiuto). Per ogni trasportatore terzo utilizzato e con riferimento al singolo rifiuto si dovrà indicare: il codice fiscale del soggetto che ha effettuato il trasporto; il nome o ragione sociale del soggetto che ha effettuato il trasporto. 70

71 Scheda RIF - Rifiuti Allegati alla Scheda RIF modulo DR-SP(Rifiuti conferiti a terzi) Il modulo va compilato da produttori di rifiuti; trasportatori di rifiuti; per comunicare i soggetti autorizzati al recupero o allo smaltimento ai quali sono stati conferiti i rifiuti prodotti o trasportati e le quantità conferite. Per ogni destinatario si dovrà indicare: codice fiscale, nome o ragione sociale; indirizzo dell impianto; quantità totale di rifiuto conferita nell anno; nel caso in cui la destinazione del rifiuto non sia nazionale: il paese estero di destinazione ed il codice del rifiuto secondo la classificazione del regolamento 1013/2006 che regola il trasporto transfrontaliero di rifiuti e le quantità di rifiuti che sono state avviate a recupero di energia, a recupero di materia e a smaltimento. 71

72 Scheda RIF - Rifiuti Allegati alla Scheda RIF modulo MG-SP(Gestione del rifiuto) Il modulo va compilato dai Gestori di rifiuti (cioè da soggetti che nell unità locale dichiarante sono autorizzati a svolgere attività di recupero o smaltimento) per comunicare la quantità di rifiuti gestita ed il tipo di operazione svolta. Il modulo va compilato per ogni codice CER e qualora nella medesima unità locale siano presenti più impianti di gestione distinti il dichiarante dovrà differenziare i moduli MG in relazione al tipo di impianto. Se le attività di recupero/smaltimento sono effettuate in serie o in parallelo in un unico impianto il modulo MG allegato alla singola scheda RIF sarà unico. 72

73 Scheda RIF - Rifiuti Allegati alla Scheda RIF modulo MG-SP(Gestione del rifiuto) Nel modulo MG si devono indicare: la tipologia di impianto; l attività di recupero o di smaltimento effettuate per il rifiuto; le quantità di rifiuto recuperate o smaltite per singola attività; per le attività indicate D1, D5 e D12 vanno barrate le caselle relative alla classificazione della discarica indicando la quantità depositata in discarica nell anno di riferimento; la giacenza al 31/12/2017 che dev essere distinta a seconda che i rifiuti siano tenuti in messa in riserva (per poi essere inviati al recupero) o in deposito preliminare (per poi essere inviati allo smaltimento). 73

74 Scheda RIF - Rifiuti per le attività di messa in riserva (R13) o di deposito preliminare (D15) va indicato il quantitativo sottoposto a tali operazioni durante l anno di riferimento. A tal proposito le istruzioni chiariscono che rigo R13 va compilato: dai gestori di impianti di solo stoccaggio che nell anno di riferimento hanno ricevuto e messo in riserva (R13), nell unità locale, i rifiuti per poi avviarli ad operazioni di recupero presso altri impianti. In tale caso nel riquadro Tipologia di impianto va barrata la casella Impianto per la messa in riserva (R13) e va indicata la quantità di rifiuti ricevuta nell anno di riferimento. Va compilato il rigo relativo alla Giacenza al 31/12 da avviare a recupero qualora presenti quantità di rifiuti rimaste nell impianto a fine anno; 74

75 Scheda RIF - Rifiuti dai gestori di impianti autorizzati all operazione di recupero di materia classificata esclusivamente con R13. In tale caso nel riquadro Tipologia di impianto va barrata la casella Impianto di recupero di materia e indicata la quantità di rifiuti effettivamente recuperata e non quella messa in riserva nell anno di riferimento. Va compilato il rigo relativo alla Giacenza al 31/12 da avviare a recupero e/o Giacenza al 31/12 da avviare a smaltimento, qualora presenti quantità di rifiuti rimaste nell impianto a fine anno. Il rigo R13 non va compilato dai soggetti autorizzati ad operazioni di recupero nel caso in cui i rifiuti, successivamente all operazione R13, vengano sottoposti ad altre operazioni di recupero (da R1 a R12). Va compilato il rigo relativo alla Giacenza al 31/12 da avviare a recupero e/o Giacenza al 31/12 da avviare a smaltimento, qualora presenti quantità di rifiuti rimaste nell impianto a fine anno. 75

76 Scheda RIF - Rifiuti il rigo D15 va compilato: dai gestori di impianti di solo stoccaggio che nell anno di riferimento hanno ricevuto e messo in deposito preliminare (D15), nell unità locale, i rifiuti per poi avviarli ad operazioni di smaltimento presso altri impianti. In tale caso nel riquadro Tipologia di impianto va barrata la casella Impianto per il deposito preliminare (D15) e va indicata la quantità di rifiuti ricevuta nell anno di riferimento. Va compilato il rigo relativo alla Giacenza al 31/12 da avviare a smaltimento, qualora presenti quantità di rifiuti rimaste nell impianto a fine anno La riga D15 non va compilata dai soggetti autorizzati ad operazioni di smaltimento nel caso in cui i rifiuti, successivamente all operazione D15 vengano sottoposti ad altre operazioni di smaltimento (D8, D9, D10, D13, D14). Va compilato il rigo relativo alla Giacenza al 31/12 da avviare a recupero e/o Giacenza al 31/12 da avviare a smaltimento, qualora presenti quantità di rifiuti rimaste nell impianto a fine anno. 76

77 Scheda RIF - Rifiuti Allegati alla Scheda RIF SCHEDA MATERIALI SECONDARI(MAT) La Scheda MAT va compilata dai soggetti che svolgono attività di recupero di rifiuti per comunicare: le quantità di End of Waste (EoW) e/o materiali e prodotti secondari (ai sensi dell art. 184-ter del d.lgs. n. 152/2006) prodotte nell anno di riferimento. Sono comprese anche le materie prime e i prodotti ottenuti nell anno di riferimento che derivano da attività afferenti ai decreti ministeriali 5 febbraio 1998, 12 giugno 2002 n. 161 e 17 novembre 2005 n La Scheda contiene un elenco di Materiali prodotti, qualora il dichiarante produca materiali rientranti nella definizione di End of Waste (EoW) o di materiali e prodotti secondari ma non compresi nella classificazione preimpostata deve barrare la casella Altro. 77

78 trasmissione telematica della dichiarazione 78

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88 MUD 2018 Comunicazione rifiuti ordinaria Sezione Intermediari 88

89 comunicazione ordinaria Sezione Intermediari La Sezione Intermediari va compilata, unitamente alla Scheda Anagrafica, dai commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione, ed è composta da: Scheda INT (Intermediari); Modulo UO (Unita di origine), ModuIo UD (Unità di destinazione). I soggetti che compilano questa sezione devono anche aver ottemperato all obbligo di iscrizione all Albo Gestori ambientali alla categoria 8. 89

90 comunicazione ordinaria Sezione Intermediari Scheda INT Totale rifiuti commercializzati e intermediati senza detenzione I commercianti e intermediari di rifiuti devono indicare per ogni rifiuto, urbano o speciale, intermediato/commercializzato nel corso del 2016: il codice CER, lo stato fisico, la quantità complessiva commercializzata/intermediata, l elenco delle unità locali di origine e destinazione attraverso i Moduli UO e UD. 90

91 comunicazione ordinaria Sezione Intermediari Allegati alla Scheda INT Alla Scheda INT (Intermediari) vanno allegati i seguenti Moduli: ModuloUO ElencoUnitàlocalidioriginedelrifiuto Nel quale l intermediario deve indicare: il codice fiscale, la ragione sociale, l indirizzo delle unità locali da dove il rifiuto oggetto dell intermediazione è originato, oltre alla quantità totale intermediata per singola unità locale nel corso del Modulo UO Elenco Unità locali di destinazione del rifiuto Nel quale l intermediario deve indicare: il codice fiscale, la ragione sociale, l indirizzo delle unità locali dove il rifiuto oggetto dell intermediazione è stato destinato, oltre alla quantità totale ceduta per singola destinazione nel corso del

92 MUD 2018 Comunicazione veicoli fuori uso 92

93 MUD 2017 Veicoli fuori uso L obbligo di presentare la Comunicazione Veicoli fuori uso riguarda: i soggetti che svolgono specifiche attività di recupero di veicoli fuori uso, cioè gli autodemolitori, i rottamatori ed i frantumatori di veicoli che rientrano nel campo di applicazione del d.lgs. n. 209/2003 (L2, M1, N1). Per eventuali altri trattamenti o rifiuti prodotti nell unità locale questi soggetti sono comunque tenuti a compilare le specifiche schede della Comunicazione rifiuti ordinaria. La Comunicazione Veicoli fuori uso deve essere presentata esclusivamente per via telematica. 93

94 comunicazione ordinaria Sezione Intermediari La Comunicazione Veicoli fuori uso si compone: della scheda anagrafica SA-1 e della scheda SA AUT, dove sono indicate le autorizzazioni alle attività di gestione dei veicoli fuori uso, e dalle specifiche schede: AUT, per le attività di autodemolizione (operazioni di sola messa in sicurezza o operazioni di messa in sicurezza e di rottamazione); ROT, per le attività di sola rottamazione (da utilizzare da parte di imprese che svolgono il solo trattamento e adeguamento volumetrico di veicoli già sottoposti ad operazioni di messa in sicurezza); FRA, per le attività di frantumazione. In tutte e tre le schede è stato inserito anche un nuovo riquadro relativo ai Materiali secondari ai sensi dell art. 184-ter del d.lgs. n. 152/2006 dove vanno inseriti i dati relativi alle quantità dei seguenti materiali: rottami di ferro e acciaio; rottami di alluminio; rottami di vetro; rottami di rame; plastica; gomma; tessile e altro. 94

95 comunicazione ordinaria Sezione Intermediari Alle schede AUT, ROT, FRA devono essere allegati i moduli: RT-VEIC (Rifiuti da veicoli ricevuti da terzi) per ogni unità locale dalla quale l impianto ha ricevuto i veicoli o per ogni soggetto se estero. Vanno invece cumulati quelli ritirati da privati; TE-VEIC (Elenco dei trasportatori) con l elenco dei trasportatori terzi che esercitano solo attività di trasporto e che hanno avviato a smaltimento i rifiuti derivanti dalle attività di autodemolizione, rottamazione e frantumazione (da compilarsi solo per i rifiuti in uscita dall unità locale oggetto della dichiarazione); DR-VEIC (Rifiuti destinati a terzi), per ogni unità locale, se situata in Italia, o per ogni soggetto, se estero, dove sono stati avviati a smaltimento i rifiuti derivanti dall unità locale oggetto di dichiarazione; MG-VEIC (Attività di gestione dei rifiuti), per indicare le operazioni di recupero o smaltimento svolte dal dichiarante per singola attività autorizzata di autodemolizione, rottamazione e frantumazione. 95

96 comunicazione ordinaria Sezione Intermediari Ai sensi dell art. 13, comma 7, d.lgs. n. 209/2003 Chiunque non effettua la comunicazione prevista dall art. 11, comma 4, o la effettua in modo incompleto o inesatto, è punito con la sanzione pecuniaria amministrativa da euro a euro. 96

97 MUD 2018 Comunicazione imballaggi 97

98 Comunicazione imballaggi LaComunicazioneImballaggi si divide in due Sezioni: Sezione Consorzi; Sezione Gestori rifiuti da imballaggio. 98

99 Comunicazione imballaggi LaSezioneConsorzi deve essere compilata da: CONAI; i soggetti che hanno organizzato autonomamente (anche in forma collettiva) un sistema di gestione dei propri rifiuti d imballaggio sull intero territorio nazionale o un sistema di restituzione dei propri imballaggi (art. 221, comma 3, letterea) ec) del d.lgs. n. 152/2006). 99

100 Comunicazione imballaggi Sezione Consorzi Modulistica La Sezione Consorzi è composta dalle seguenti Schede: Scheda SMAT: per comunicare la quantità di imballaggi, suddivisi per materiale, immessa sul mercato da ogni produttore aderente a CONAI; Scheda SRIU: per comunicare la quantità complessiva di imballaggi riutilizzati tal quali suddivisi per tipo di materiale, per tipo di imballaggio e per destinazione; Scheda STIP: per comunicare la quantità complessiva di imballaggi suddivisi per tipo di materiale e per tipo di imballaggio immessi sul mercato nazionale: Scheda SBOP per comunicare la quantità di borse in plastica, di cui all'articolo 218, comma 1, lettere dd-ter), dd-quater), dd-quinquies), dd-sexies) e dd-septies) del D.Lgs. n. 152 del 2006, immessa sul mercato. Scheda CONS: per comunicare la tipologia e la quantità di rifiuti da imballaggio riciclati e recuperati provenienti dal mercato nazionale. Anche in questa scheda è stato aggiunto il riquadro Materiali secondari ai sensi dell art. 184-ter del d.lgs. n. 152/2006. A questa scheda sono correlati i Moduli: UO-CONS-(Origine del rifiuto) edr-cons-(destinazione del rifiuto). 100

101 Comunicazione imballaggi Sezione Gestori rifiuti di imballaggio La Sezione Gestori rifiuti di imballaggio deve essere compilata da: soggetti che gestiscono impianti autorizzati a svolgere operazioni di smaltimento o recupero di determinate tipologie di rifiuti di imballaggio. Nel caso in cui nel medesimo impianto si svolgano attività di gestione di rifiuti diversi da quelli di imballaggio va compilata: la Comunicazione rifiuti ordinaria per i rifiuti diversi da quelli di imballaggio, la Comunicazione imballaggi Sezione Gestori rifiuti di imballaggio per i rifiuti di imballaggio. 101

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