DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 465 DEL 5/12/2001

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1 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 465 DEL 5/12/2001 Adozione del nuovo Piano Urbano del Traffico contenente riferimenti al Piano Integrato della Mobilità e degli Orari e Programma Urbano dei Parcheggi. (658) Deliberazione proposta dagli Assessori alla Pianificazione Territoriale e Lavori Pubblici L Amministrazione comunale di Rivoli, nell ambito della propria attività di pianificazione e gestione del territorio, ha assunto l indirizzo operativo di procedere nella redazione del progetto di Piano Urbano del Traffico per far fronte alle innumerevoli problematiche legate al tema della mobilità. Ottemperando quindi ai disposti dell art. 36 del Nuovo Codice della Strada che obbliga i Comuni con popolazione superiore a abitanti ad adottare il succitato strumento, il Comune ha predisposto il progetto del primo livello del Piano Generale del Traffico Urbano. Questa esperienza di progetto è stata attuata mediante una sinergia di competenze in grado di affrontare l intero tema della mobilità urbana sia sotto il profilo dell analisi sociologica dei fenomeni sia sotto quello più tradizionalmente tecnico progettuale. L orientamento amministrativo si è infatti concretizzato in una redazione del Piano Urbano del Traffico curata dal Servizio Pianificazione Territoriale interno all Area Programmazione e Sviluppo del Territorio e dall Ufficio Tecnico del Traffico dell Area Gestione del Territorio con il supporto dei consulenti e progettisti esterni, l Associazione Avventura Urbana di Torino e la società di ingegneria dei trasporti SAMEP di Torino. L attività di progettazione integrata si è posta come obiettivo nel biennio prossimo l individuazione ed il miglioramento dei punti di maggior criticità in relazione ai parametri delineati dalle direttive ministeriali di riferimento. In linea generale i piani devono essere elaborati in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti, nel rispetto dei valori ambientali e finalizzati ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico. Il P.U.T. rappresenta lo strumento di gestione razionale del sistema delle mobilità nel breve termine (2 anni). La redazione dei Piani Urbani del Traffico deve inoltre tener conto degli orientamenti generali di politica dei trasporti del CIPET (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica nel Trasporto). Il quadro normativo di riferimento all interno del quale il gruppo di lavoro ha operato è quello definito da: D.Lgs n 285 (art. 36); Deliberazione CIPET ; Direttiva Ministero LL.PP ; Circolare Ministero LL.PP n 6372/97; Circolare Ministero LL.PP n 6709/97. Per quanto sopra affermato, un Piano Urbano del Traffico consiste in un insieme coerente di interventi per l ottimizzazione del sistema di trasporto in un area urbana realizzabili nel breve e medio periodo nell ipotesi di dotazione di infrastrutture data. Gli interventi da

2 prevedersi nel P.U.T. saranno relativi sia alle condizioni di circolazione usuali che si verificano durante l anno, sia alle eventuali condizioni di emergenza ambientale derivanti dal superamento dei limiti di inquinamento ammissibili. Ai sensi della citata direttiva del , il Progetto di Piano Urbano del Traffico si articola secondo tre livelli (art. 4.1): 1 livello: Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.). Individua la politica intermodale adottata, la qualificazione dei singoli elementi della viabilità principale, definisce la classificazione funzionale della viabilità. In questa fase rientra anche la stesura del regolamento viario contenente: norme per l occupazione del suolo pubblico e gli standards geometrici delle diverse strade. Il dimensionamento delle sezioni stradali deve soddisfare le componenti fondamentali del traffico enunciate in premessa e cioè: Circolazione dei pedoni; Movimento dei veicoli per il trasporto collettivo con relative fermate; Movimento di veicoli motorizzati; Sosta di veicoli motorizzati. Gli elaborati del P.T.G.U., relativi ai citati temi sono redatti in scala 1/ fino a 1/5.000 in funzione delle dimensioni del centro abitato. Per le dimensioni di Rivoli sono stati realizzati elaborati grafici in scala 1/ L elaborato grafico è accompagnato da una relazione illustrativa contenente gli elementi citati all art livello: Piani particolareggiati del Traffico Urbano. Essi rappresentano i progetti di massima per l attuazione del P.G.T.U. Sono sviluppati in scala da 1/5.000 a 1/1.000 e sono accompagnati dagli allegati tecnici descritti all art livello: Piani Esecutivi. Sono lo sviluppo esecutivo dei Piani Particolareggiati e riguardano l intero complesso degli interventi previsti da un singolo Piano particolareggiato. Sono redatti in scala 1/500 e 1/200 e sono accompagnati da computi metrici estimativi ed analisi di dettaglio riportate all art. 4.3 Questa fase di lavoro di redazione del Piano Urbano del Traffico di Rivoli è stata finalizzata a sviluppare il primo livello e cioè il Piano Generale del Traffico Urbano proponendo il progetto di struttura dell intero impianto viabilistico rivolese e fornendo precise linee guida relativamente ai seguenti temi: 1. rete del trasporto pubblico (servizi integrati, revisione delle tratte, nuovi tracciati delle linee) 2. rete veicolare (riorganizzazione sensi di marcia, parcheggi, zone a traffico limitato) 3. rete ciclopedonale (definizione dei nuovi tracciati e potenziamento e miglioramento di quelli esistenti) 4. revisione della classificazione stradale; 5. catasto strade 6. regolamento viario La necessità di migliorare le complessive condizioni della mobilità urbana operando sui sistemi del trasporto pubblico, del traffico privato, della sosta e dei parcheggi, nonché di attuare primi interventi per il miglioramento della sicurezza della circolazione e per la riqualificazione ambientale degli spazi pubblici aveva già portato l'amministrazione

3 Comunale ad adottare, in via preliminare, il precedente Piano Urbano del Traffico, redatto dallo studio di ingegneria Transtec di Torino, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 5 Marzo Con il medesimo atto veniva inoltre istituito, all interno dell Area Gestione del Territorio, l Ufficio Tecnico del Traffico. La necessità di provvedere alla stesura di un nuovo Piano Urbano del Traffico deriva quindi, oltre che da una precisa imposizione normativa, anche dalla consapevolezza che alcuni temi legati alla mobilità urbana dovevano essere affrontati con approcci differenziati ed in grado di fornire nuove possibili linee di intervento in risposta a nuove problematiche di traffico urbano. Contestualmente, le nuove direttive nazionali inerenti la redazione, adozione e attuazione dei Piani Urbani del Traffico del 24 giugno 1995 hanno anche previsto, per le aree metropolitane la redazione di un Piano del Traffico e della Mobilità di area vasta inerente la conurbazione torinese. Infatti la Regione Piemonte con deliberazione del Consiglio Regionale n del 18 giugno 1996, individuava la Città di Torino quale Comune capofila, ai sensi dell'art delle Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico per la redazione del Piano Generale del Traffico Urbano e della Mobilità dell'area Metropolitana Torinese (PGTU), comprendente Torino e 26 Comuni limitrofi. La città di Torino predisponeva quindi il documento del PGTU ed il relativo Accordo di Programma, che, successivamente alla sottoscrizione del Protocollo d'intesa sull'accordo di programma per l'approvazione del Piano Generale del Traffico Urbano tra la Regione Piemonte, la Città di Torino e la Provincia di Torino in data 19 luglio 2000, veniva siglato da 25 Comuni limitrofi in data 10 novembre 2000 ed approvato con atto del Sindaco di Torino e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte in data 31 gennaio Gli obiettivi principali perseguiti dal Piano Generale del Traffico Urbano e Mobilità dell area metropolitana torinese sono: - invertire progressivamente la tendenza alla crescita della mobilità veicolare privata e ampliare l'offerta e l'efficienza del trasporto pubblico locale; - rilanciare la rete tranviaria per ottenere una maggiore capacità, regolarità e velocità commerciale; - ridurre progressivamente le condizioni di inquinamento atmosferico ed acustico, e migliorare la sicurezza della circolazione; - sviluppare ed estendere all'area torinese l'applicazione delle tecnologie telematiche alla mobilità pubblica e privata. Per quanto riguarda le modalità di adozione e pubblicazione del nuovo PUT 2001 e dell'allegato PUP 2001 l'amministrazione Comunale di Rivoli si attiene alle norme emanate dal Ministero dei Lavori Pubblici tramite le "Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei Piani Urbani del Traffico" (G.U.R.I. 24/06/1995) che al punto 5.8, 5 comma prevedono che tale Piano "viene adottato dalla Giunta Comunale, e viene poi depositato per trenta giorni in visione al pubblico, con relativa contestuale comunicazione di possibile presentazione di osservazioni (nel medesimo termine), anche da parte di singoli cittadini. Successivamente, il Consiglio Comunale delibera sulle proposte di Piano e sulle eventuali osservazioni presentate (con possibilità di rinviare il PUT in sede tecnica per le modifiche necessarie) e procede, infine alla sua adozione definitiva". Gli elaborati tecnici del PUT 2001 sono i seguenti:

4 TAVOLA A: estratto rete trasporto pubblico urbano suburbano (stato attuale del P.G.T.U. TAVOLA B: estratto rete del trasporto pubblico extraurbano (stato attuale del P.G.T.U. TAVOLA C: estratto rete viaria traffico pesante e scorrimento veicolare (previsioni di progetto P.G.T.U. ELABORATI DI RILIEVO: TAVOLA R-01: mappatura sensi unici di marcia stato di fatto; TAVOLA R-02: regolamentazione intersezioni semafori stop precedenze TAVOLA R-03: divieti di sosta; TAVOLA R-04: aree a parcheggio pubblico esistenti; TAVOLA R-05: classificazione della rete stradale stato attuale; TAVOLA R-06: linee trasporto pubblico stato attuale TAVOLA R-07: rilevazione flussi di traffico veicolare ELABORATI DI PROGETTO: TAVOLA P-01: mappatura degli interventi infrastrutturali sul territorio scala 1/8.000; TAVOLA P-02: interventi migliorativi per la mobilità pedonale (rete pedonale esistente ed in progetto definizione dei principali percorsi pedonali soluzioni per percorsi protetti edifici scolastici definizione della zona a traffico limitato); TAVOLA P-03: interventi di miglioramento per la mobilità dei mezzi pubblici collettivi (nuove ipotesi di tracciato interventi di fluidificazione delle principali intersezioni individuazione delle aree a parcheggio di attestamento ed interscambio); TAVOLA P-03/a: interventi di miglioramento per la mobilità dei mezzi pubblici collettivi Ipotesi di tracciato linee pubbliche a medio termine concordata con ente gestore e Comuni di Collegno e Grugliasco; TAVOLA P-04 aree a parcheggio pubblico e private di uso pubblico esistenti ed in progetto; TAVOLA P-05/a e P-05/b: schema generale della circolazione della viabilità principale (precedenze e sensi unici); TAVOLA P-06: revisione della classificazione stradale scala 1/8.000; TAVOLA P-07: percorsi ciclabili; Allegati tecnici: 1. rilievo flussi di traffico; 2. studio di fattibilità percorsi protetti per edifici scolastici e schemi tipo di intersezione rialzata; 3. studio di fattibilità di viabilità rotatoria sulle intersezioni; 4. schemi tipo pista ciclabile Cronoprogramma degli interventi; Relazione tecnico illustrativa; Catasto stradale; Regolamento viario. L adozione del presente atto compete alla Giunta Comunale ai sensi dell art. 48 del Testo Unico 18 agosto 2000 n 267. Tutto ciò premesso si propone pertanto che la stessa

5 DELIBERI di adottare il Nuovo Piano Urbano del Traffico e della Mobilità delle persone (PUT 2001) con allegato il nuovo Programma Urbano dei Parcheggi (PUP 2001), per i motivi espressi in narrativa e che qui integralmente si richiamano, e costituito dai seguenti elaborati: TAVOLA A: estratto rete trasporto pubblico urbano suburbano (stato attuale del P.G.T.U. TAVOLA B: estratto rete del trasporto pubblico extraurbano (stato attuale del P.G.T.U. TAVOLA C: estratto rete viaria traffico pesante e scorrimento veicolare (previsioni di progetto P.G.T.U. ELABORATI DI RILIEVO: TAVOLA R-01: mappatura sensi unici di marcia stato di fatto; TAVOLA R-02: regolamentazione intersezioni semafori stop precedenze TAVOLA R-03: divieti di sosta; TAVOLA R-04: aree a parcheggio pubblico esistenti; TAVOLA R-05: classificazione della rete stradale stato attuale; TAVOLA R-06: linee trasporto pubblico stato attuale TAVOLA R-07: rilevazione flussi di traffico veicolare ELABORATI DI PROGETTO: TAVOLA P-01: mappatura degli interventi infrastrutturali sul territorio scala 1/8.000; TAVOLA P-02: interventi migliorativi per la mobilità pedonale (rete pedonale esistente ed in progetto definizione dei principali percorsi pedonali soluzioni per percorsi protetti edifici scolastici definizione della zona a traffico limitato); TAVOLA P-03: interventi di miglioramento per la mobilità dei mezzi pubblici collettivi (nuove ipotesi di tracciato interventi di fluidificazione delle principali intersezioni individuazione delle aree a parcheggio di attestamento ed interscambio); TAVOLA P-03/a: interventi di miglioramento per la mobilità dei mezzi pubblici collettivi Ipotesi di tracciato linee pubbliche a medio termine concordata con ente gestore e Comuni di Collegno e Grugliasco; TAVOLA P-04 aree a parcheggio pubblico e private di uso pubblico esistenti ed in progetto; TAVOLA P-05/a e P-05/b: schema generale della circolazione della viabilità principale (precedenze e sensi unici); TAVOLA P-06: revisione della classificazione stradale scala 1/8.000; TAVOLA P-07: percorsi ciclabili; Allegati tecnici: 5. rilievo flussi di traffico; 6. studio di fattibilità percorsi protetti per edifici scolastici e schemi tipo di intersezione rialzata; 7. studio di fattibilità di viabilità rotatoria sulle intersezioni; 8. schemi tipo pista ciclabile Cronoprogramma degli interventi; Relazione tecnico illustrativa;

6 Catasto stradale; Regolamento viario. di attenersi alle modalità di adozione del PUT 2001 e del PUP 2001 di cui al precedente punto, come detto in narrativa, specificando che gli elaborati tecnici di tali Piano e Programma, assieme alla presente deliberazione saranno depositati per trenta giorni lavorativi non consecutivi in visione al pubblico, con relativa contestuale comunicazione di possibile presentazione di osservazioni (nel medesimo termine) anche da parte dei singoli cittadini; Di dare atto che Successivamente il Consiglio Comunale delibererà sulle proposte di Piano e sulle eventuali osservazioni presentate (con possibilità di rinviare il PUT in sede tecnica per le modifiche necessarie) e procederà, infine, alla sua adozione definitiva; Di dare atto che, in fase esecutiva, si provvederà, ai sensi dell art. 2 comma 2 della Legge regionale 21 novembre 1996 n 86, a concordare con gli Enti delegati il processo di classificazione delle strade; Il presente provvedimento non comporta oneri di spesa per la Città; C:\Documenti\PROCEDIMENTI P.T\TRAFFICO\DELIBERA ADOZIONE PUT.doc

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