2 ANALISI QUALITATIVA

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1 ANALISI QUALITATIVA 19 2 ANALISI QUALITATIVA 2.1 Il sistema di monitoraggio della qualità delle acque superficiali Il monitoraggio del Torrente Crostolo è svolto dall ARPA di Reggio Emilia attraverso cinque stazioni di rilevamento posizionate sull asta principale e due stazioni posizionate su due affluenti. I campionamenti nelle sette stazioni avvengono con una periodicità mensile. Tabella 2.1 Elenco delle stazioni di monitoraggio N Nome della stazione Corpo idrico Localizzazione 1 Bettola Crostolo Località La Bettola 2 Campola Crostolo Vezzano, a valle dell'immissione del Campola 3 Roncocesi Crostolo Roncocesi Begarola Crostolo Begarola 5 C. Cava Bastiglia Cavo Cava prima dell'immissione in Crostolo 6 Tassone S. Vittoria Tassone S. Vittoria, prima dell'immissione in Crostolo 7 Baccanello Crostolo Baccanello Le prime due stazioni, denominate La Bettola e Campola sono rappresentative della qualità dell alto corso del torrente; la stazione di Roncocesi permette di valutare la qualità delle acque a valle del tratto cittadino, comprendendo anche le immissioni del Cavo Guazzatore. La stazione di Begarola è posta immediatamente a valle dell immissione del torrente Modolena, che drena un ampia porzione del bacino imbrifero e riceve lo scarico del depuratore di Roncocesi che serve l area ovest di Reggio Emilia. La stazione di Santa Vittoria è invece utilizzata per valutare la qualità delle acque del Canalazzo Tassone, prima della loro immissione in Crostolo, il quale riceve le acque del depuratore di Mancasale che serve l area est di Reggio Emilia. Inoltre viene monitorato anche il Cavo Cava poiché caratterizzato in certi periodi dell anno da un elevato inquinamento. L ultima stazione, denominata Baccanello, è posta alla chiusura di bacino e permette di valutare l apporto inquinante che viene trasferito al fiume Po, nonché i processi di autodepurazione del torrente stesso.

2 ANALISI QUALITATIVA Monitoraggio chimico e microbiologico Per ognuno dei dodici campionamenti annuali che vengono effettuati nelle stazioni di monitoraggio vengono analizzati i parametri riportati in Tabella 2.2. Tabella 2.2 Parametri analizzati dall ARPA nelle acque del torrente Crostolo. N Parametro monitorato 1 Portata 2 Temperatura dell'acqua 3 Temperatura dell'aria ph 5 Conducibilità 6 Durezza 7 Ossigeno disciolto di saturazione 8 Solidi sospesi 9 Torbidità BOD5 11 COD 12 Azoto ammoniacale 13 Nitrati 1 Nitriti 15 Fosforo totale 16 Fosforo ortofosfato 17 Coliformi fecali a 37 C 18 Coliformi totali a 37 C 19 Streptococchi fecali Salmonelle 21 Cloruri 22 Fluoruri 23 Solfati 2 Tensioattivi MBAS 25 Rame 26 Zinco 27 Boro 28 Cromo totale 29 Piombo 3 Bario 31 Calcio 32 Magnesio 33 Sodio 3 Potassio 35 Bicarbonati

3 ANALISI QUALITATIVA Il Chemical Index L indice di qualità chimico-fisica ha lo scopo di definire la qualità delle acque in base alla combinazione di differenti parametri indipendenti (in genere non più di dieci) e dimensionalmente non omogenei. Dalla combinazione dei valori di tali parametri si ricava un indice che rappresenta la qualità complessiva del campione considerato. Questo metodo di classificazione delle acque correnti è stato messo a punto dal Bavarian State Office for Water Utilization e basato su uno studio condotto negli USA ed in Scozia. Nella Tabella 2.3 sono riportati i parametri utilizzati per il calcolo del CI nel Torrente Crostolo. Tabella 2.3 Parametri utilizzati per il calcolo del CI e relativi pesi scelti. Parametro Misura Peso Saturazione dell'ossigeno %, BOD 5 mg/l,17 NH mg/l,16 NO 3 mg/l,1 PO mg/l,1 ph,11 Conducibilità elettrica µs/cm,8 Il Chemical Index è un indice moltiplicativo che ha la seguente formula: Ci w1 w2 = q1 q2... Con n numero di parametri considerati e w peso relativo del parametro iesimo (la somma di tutti i w deve essere uguale all unità). La scelta dei pesi w è a discrezione dell operatore. Il parametro q è un numero adimensionale compreso tra e e varia secondo specifiche funzioni empiriche proprie di ogni parametro. Il valore q i = indica situazioni ambientali inaccettabili; il valore q i = è espressione di valori ottimali. L andamento delle funzioni empiriche riferite ai parametri presi in considerazione è riportato in Figura 2.1. (Del Grosso, 1998). q w n n

4 ANALISI QUALITATIVA 22 Figura 2.1 Curve di correlazione tra i valori dei parametri e il relativo indice ambientale q i q 1 5 w 1 =, q 5 5 w 1 =, Ossigeno disciolto (%) Fosfati totali (mg/l) q 2 5 w 2 =,17 q 6 5 w 1 =, BOD 5 (mg/l) ph q 3 5 w 1 =,16 q 7 5 w 1 =, Ammoniaca (mg/l) Conducibilità elettrica (µs/cm) q 5 w 1 =, Nitrati (mg/l)

5 ANALISI QUALITATIVA 23 Per ogni stazione di campionamento diviene quindi possibile calcolare un valore di CI dal quale è poi possibile risalire alle classi di qualità riportate in Tabella 2.. Tabella 2. Classi di qualità secondo il Chemical Index. Classe di qualità Caratteristiche generali Valore CI Colore Classe di qualità I Non Inquinato Alto corso dei fiumi e sorgenti; bassa temperatura anche in estate; acqua pulita; basso contenuto di nutrienti;letto di ghiaia o di sabbia. Classe di qualità I-II Alto corso dei fiumi; acqua pulita; basso Lievemente inquinato contenuto di nutrienti. > Classe di qualità II Moderatamente inquinato Inquinamento moderato di tipo organico e prodotti di degradazione; qualche volta crescita algale e torbidità Classe di qualità II-III Criticamente inquinato Acqua con una certa torbidità; acqua ricca di pesce (non pregiato). -55 Classe di qualità III Pesantemente inquinato L'acqua è resa torbida dalla presenza di scarichi fognari; moria di pesci causata da carenza di ossigeno Classe di qualità III-IVL'acqua è resa torbida dalla presenza di Molto pesantemente scarichi fognari; moria di pesci causata da inquinato carenza di ossigeno Classe di qualità IV Eccessivamente inquinato Acqua pesantemente torbida; odore di idrogeno solforato; assenza di pesce. >17

6 ANALISI QUALITATIVA Il monitoraggio biologico L Indice Biotico Esteso permette di formulare diagnosi sulla qualità di ambienti di acque correnti sulla base della composizione delle comunità dei macroinvertebrati bentonici. I macroinvertebrati bentonici sono preferiti ad altri gruppi sistematici perché sono rappresentati da numerosi taxa con differenti livelli di sensibilità alle alterazioni dell ambiente; inoltre sono stabili, facilmente campionabili, riconoscibili, classificabili e rappresentativi di una determinata sezione di corso d acqua (Ghetti, 1995). L IBE è un indice sintetico in quanto può rilevare l effetto derivante dall azione combinata di più inquinanti. L IBE rileva inoltre gli effetti sia acuti che cronici che derivano dall azione dei singoli inquinanti. L indice ha però una bassa capacità analitica in quanto non consente di quantificare e di risalire, attraverso una relazione biunivoca di causa-effetto, ai singoli fattori che hanno indotto le modificazioni. Nel monitoraggio di qualità delle acque correnti deve quindi considerarsi come un metodo complementare al controllo chimico-fisico (Viaroli, 1999). L utilizzo dell IBE risulta particolarmente utile per il controllo nel tempo della qualità dei tratti fluviali, per stimare l impatto prodotto da scarichi inquinanti e per valutare le capacità autoregolative di un corso d acqua. Il metodo si fonda su di un confronto fra la composizione di una comunità attesa e la composizione della comunità presente in un determinato corso d acqua. Per il calcolo dell indice si utilizza la Tabella 2.5, dove in ordinata sono riportati alcuni gruppi di macroinvertebrati che, dall alto verso il basso, riflettono una sempre minore sensibilità al peggioramento della qualità ambientale. In ascissa sono riportati invece gli intervalli numerici che fanno riferimento al numero totale di unità sistematiche rinvenute nella stazione di campionamento. Per unità sistematiche si intendono i taxa classificati dal livello di famiglia a quello di specie. Il valore di indice è dato dal valore corrispondente alla casella che si trova all incrocio della riga di entrata con la colonna di entrata (Ghetti, 1995).

7 ANALISI QUALITATIVA 25 Tabella 2.5 Tabella per il calcolo dell IBE. Gruppi faunistici che determinano con la loro presenza l'ingresso orizzontale in tabella Plecotteri (Leuctra) Efemerotteri (Baetidae, Caenidae) Tricotteri Gammaridi, Atiidi e Paleomonidi Asellidi Oligocheti o Chironomidi Tutti i taxa precedenti assenti Numero di unità sistemiche (US) costituenti la comunità ,,, Più di una US Una sola US Più di una US Una sola US Più di una US Una sola US Tutte le US sopra assenti Tutte le US sopra assenti Tutte le US sopra assenti Organismi a respirazione aerea I valori dell IBE sono poi raggruppati in 5 Classi di Qualità () secondo la Tabella 2.6. Ad ogni classe viene poi associato un colore che può essere utilizzato in cartografia per mostrare lo stato di qualità delle acque superficiali in un bacino, il loro degrado lungo l asta fluviale e per valutare nel tempo l efficacia degli interventi di risanamento. Tabella 2.6 Le Classi di Qualità. Classe di qualità Valore di EBI Giudizio di qualità Colore Classe I Classe II 8-9 Classe III 6-7 Classe IV -5 Classe V Ambiente non inquinato o comunque non alterato in modo sensibile Ambiente con moderati sintomi di inquinamento o di alterazione Ambiente inquinato o comunque alterato Ambiente molto inquinato o comunque alterato Ambiente eccezionalmente inquinato o alterato

8 ANALISI QUALITATIVA Variazioni spazio-temporali della qualità delle acque Parametri chimici e microbiologici Sono stati considerati i dati di otto anni (1993-). Per ogni parametro sono stati calcolati media e deviazione standard di circa 6 valori. (si veda Allegato I). Figura 2.2 Ossigeno disciolto alla saturazione. Andamento spaziale Affluente Tassone [O 2 %] Reggio Emilia Modolena Tassone [Km] Andamento temporale Tratto iniziale Tratto intermedio Chiusura bacino Affluente Tassone [O 2 %]

9 ANALISI QUALITATIVA 27 Figura 2.3 Componente organica. Andamento spaziale BOD5 medio BOD5 Tassone COD medio COD Tassone BOD 5 [mg/l] COD [mg/l] [Km] Reggio Emilia Modolena Tassone Andamento temporale Chiusura bacino BOD5 Chisura bacino COD Affluente Tassone BOD5 Affluente Tassone COD BOD 5 [mg/l] 8 COD [mg/l]

10 ANALISI QUALITATIVA 28 Figura 2. Azoto inorganico disciolto. Andamento spaziale Ammoniaca medio Ammoniaca Tassone Nitrati medio Nitrati Tassone 11 9 Ammoniaca [mgn/l] Nitrati [mgn/l] Reggio Emilia Modolena Tassone [Km] Andamento temporale Chiusura bacino ammoniaca Chiusura bacino nitrati Affluente Tassone ammoniaca Affluente Tassone nitrati [ammoniaca mgn/l] [nitrati mgn/l]

11 ANALISI QUALITATIVA 29 Figura 2.5 Fosforo totale. Andamento spaziale Ortofosfato medio Ortofosfato Tassone Fosforo totale medio Fosforo totale Tassone [mg/l] Reggio Emilia Modolena Tassone [Km] Andamento temporale Chiusura bacino ortofosfati Chiusura bacino fosforo totale Affluente Tassone ortofosfati Affluente Tassone fosforo totale fosforo totale [mg/l]

12 ANALISI QUALITATIVA 3 Figura 2.6 Conducibilità elettrica specifica. Andamento spaziale Affluente Tassone [µs/cm] Reggio Emilia Modolena Tassone [Km] Andamento temporale Tratto iniziale Tratto intermedio Chiusura bacino Affluente Tassone [µs/cm]

13 ANALISI QUALITATIVA 31 Figura 2.7 Coliformi fecali. Andamento spaziale [n /ml] [Km] Reggio Emilia Modolena Tassone ( ufc/ml) Andamento temporale Tratto iniziale Chiusura bacino Affluente Tassone [n /ml]

14 ANALISI QUALITATIVA 32 Figura 2.8 Chemical Index. Andamento spaziale del Chemical Index MEDIA Affluente tassone Classi di qualità 9 IV Valori del Chemical Index III-IV III II-III II I-II I Reggio Emilia Modolena Tassone [Km] Valore medio annuale del Chemical Index Classe di qualità III

15 ANALISI QUALITATIVA IBE e Classi di Qualità Nella Tabella 2.7 sono riportati i valori di IBE riscontrati nel periodo nelle stazioni di campionamento poste lungo l asta fluviale principale e alla foce dei principali immissari. Nella Figura 2.9 viene invece riportato su rappresentazione cartografica l esito del campionamento eseguito nell anno. Figura 2.9 Rappresentazione spaziale dell andamento medio dell IBE nel (per il significato dei colori si veda la Tabella 2.7).

16 ANALISI QUALITATIVA 3 Tabella 2.7 Valori di IBE nel bacino del Torrente Crostolo. ASTA PRINCIPALE AFFLUENTI BOCCO BETTOLA VEZZANO FORCHE CASSA ESP. BARAGALLA IBE MORBIDA IBE MAGRA N.R. IBE MORBIDA IBE MAGRA IBE MORBIDA IBE MAGRA IBE MORBIDA IBE MAGRA IBE MORBIDA IBE MAGRA IBE MORBIDA IBE MAGRA IBE MORBIDA IBE MAGRA IBE MAGRA IBE MORBIDA IBE MAGRA IBE MORBIDA * Alcuni dati sono stati ottenuti tramite interpolazione * * ANNONARIA RONCOCESI BEGAROLA BACCANELLO CAMPOLA MODOLENA C.CAVA TASSONE

17 ANALISI QUALITATIVA Considerazioni di sintesi Le principali considerazioni sono riassunte nei punti seguenti:! Osservando la distribuzione dei valori dei parametri lungo l asta fluviale è stato possibile verificare il degrado qualitativo del T. Crostolo causato dai suoi due principali affluenti: il Modolena e il Tassone. Il Modolena trasporta i reflui del depuratore di Roncocesi e il Tassone quelli del depuratore di Mancasale.! Per quel che concerne la componente organica si hanno due situazioni differenti. Il Modolena scarica elevate concentrazioni di COD, mentre il Tassone presenta maggiore criticità per il BOD.! Per quel che concerne le forme azotate il Tassone presenta valori altissimi. In particolar modo mentre i nitrati hanno subito, nel corso degli ultimi anni, un netto abbattimento, la concentrazione dell ammoniaca si è più che quadruplicata. Ciò ha provocato un elevatissimo degrado della qualità nel tratto finale del Crostolo.! In generale il C. Tassone è peggiorato notevolmente sotto ogni aspetto. Ciò è dovuto soprattutto al fatto che il depuratore di Mancasale ha interrotto la terza linea di depurazione 1 convogliando l intero carico sulle altre due. L anno presenta in generale un lieve miglioramento per ogni parametro analizzato: tali miglioramenti però non raggiungono i valori che erano presenti prima del 1996.! Un altra criticità del Crostolo è rappresentata dall elevato carico di Coliformi fecali e di E. Coli. Si è potuto constatare che l anno presenta valori decisamente inferiori alla media degli anni precedenti, sebbene rimangano sempre valori molto elevati.! Per quel che concerne la concentrazione dell ossigeno disciolto l anno ha portato ad un netto miglioramento nel tratto a monte della città e ad un netto peggioramento a valle del Modolena e del Tassone.! Tutti i parametri chimici possono essere sintetizzati dal Chemical Index. L andamento spaziale del Chemical Index mostra che a Reggio Emilia il valore è di 83/, quindi molto elevato. Poi, a valle della città, inizia il forte degrado, fino al raggiungimento, in chiusura di bacino, di un valore di 2/ passando quindi dalla classe di qualità non inquinato alla classe pesantemente inquinato. 1 La terza linea è stata interrotta per inserire una vasca di denitrificazione spinta.

18 ANALISI QUALITATIVA 36 L andamento temporale mostra che nel si è avuto un miglioramento della qualità chimica che raggiunge quasi i valori del 1996.! Per quel che concerne la qualità biologica i valori dell IBE evidenziano un peggioramento da monte a valle: l ambiente è molto inquinato (Classe IV) solo nel tratto a valle dell immissione del Tassone. Risulta quindi evidente che per migliorare la qualità delle acque e diminuire il carico inquinante in chiusura di bacino bisogna principalmente intervenire sugli affluenti Modolena e Tassone. Gli interventi devono essere indirizzati ad un miglioramento della capacità depurativa dei depuratori di Roncocesi e, soprattutto, di Mancasale, caratterizzato da una minore efficienza. In secondo luogo sarebbe necessario aumentare la portata di questi due affluenti in modo da migliorarne le capacità autodepurative, nonché il potere di diluizione prima dell immissione in Crostolo. L aumento della portata del Modolena e del Tassone è attuabile facilmente in quanto questi torrenti ricevono rispettivamente le acque del T. Enza e del T. Secchia. Di conseguenza si tratterebbe di aumentare queste immissioni. Un secondo aspetto consiste nel migliorare la rete di allacciamento alla fognatura nel tratto iniziale del torrente Crostolo. Altresì dovrebbero essere meglio controllati gli scarichi e gli emungimenti nel tratto a monte della città. Figura 2. Briglia di Vezzano e canalina irrigua (mese di agosto).

19 ANALISI QUALITATIVA Classificazione del corpo idrico secondo il D.Lgs. 152/99 Il D.Lgs. 152/99 definisce la disciplina generale per la tutela delle acque superficiali indicando i seguenti obiettivi principali: prevenire e ridurre l inquinamento e attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati; perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili; mantenere la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici, nonché la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate. 2 Obiettivi di qualità Il decreto definisce anche gli obiettivi di qualità ambientale imponendo il raggiungimento dello stato di qualità ambientale buono per tutti i corpi idrici significativi superficiali. 3 Sono considerati significativi tutti i corsi d acqua che scaricano direttamente in mare (con un bacino superiore ai km 2 ) e tutti i corsi d acqua di ordine superiore con un bacino imbrifero superiore ai km 2. Non sono significativi i corsi d acqua che per motivi naturali hanno portata nulla per più di 1 giorni l anno. Quando lo stato di qualità ambientale è elevato, deve essere mantenuto. Inoltre, il decreto prevede che siano mantenuti o raggiunti per i corpi idrici a specifica destinazione gli obiettivi di qualità per specifica destinazione. I termini previsti per il raggiungimento dei suddetti obiettivi sono i seguenti : entro il 3//3 le regioni identificano per ciascun corpo idrico significativo, o parte di esso, la classe di qualità corrispondente a una di quelle riportate in Tabella entro il 31/12/16 deve essere raggiunto lo stato di qualità buono. È da precisare, però, che le regioni possono motivatamente stabilire obiettivi di qualità ambientale meno rigorosi qualora il corpo idrico abbia subito gravi ripercussioni in conseguenza dell attività umana che rendano impossibile o economicamente insostenibile un significativo miglioramento dello stato qualitativo. 2 Titolo 1, Articolo 1, Comma 1. 3 Titolo II, Capo I, Articolo. Titolo II, Capo I, Articolo 5 con successive modifiche del D.Lgs. 258/

20 ANALISI QUALITATIVA Stato ecologico di un corso d acqua La classificazione ecologica di un corso d acqua, inserita nel D.Lgs. 152/99 e modificato dal D.Lgs. 258/, si basa su un giudizio di qualità sia su parametri fisicochimici sia sulla composizione della comunità macrobentonica. " Livello di inquinamento espresso da 7 parametri chimici e microbiologici definiti macrodescrittori (LIM): Ossigeno disciolto, BOD 5, COD, Azoto ammoniacale, Azoto nitrico, Fosforo totale e Escherichia coli. Questi sette parametri devono essere valutati attraverso 12 campionamenti annui per ogni stazione di monitoraggio; a ciascun parametro è attribuito un punteggio funzione del valore del 75 percentile. La somma dei punteggi ottenuti per ogni parametro determina il livello d inquinamento espresso dai macrodescittori. Ai fini della classificazione devono essere disponibili almeno il 75% dei risultati delle misure eseguibili nel periodo considerato. Tabella 2.8 Livello di inquinamento espresso dai macrodescrittori. PARAMETRO Unità di misura Punteggio da attribuire per ogni parametro (75 percentile) 8 5 % OD %SAT 3 5 > 5 BOD 5 mg/l < 2, > 15 COD mg/l < > 25 N -NH mg/l <,3,1,5 1,5 > 1,5 N - NO 3 mg/l <,3 1,5 5,, >, P tot. mg/l,7,15,3,6 >,6 Coliformi totali ufc/ml < 5 > LIM LIVELLO DI INQUINAMENTO < 6 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO LIVELLO 5

21 ANALISI QUALITATIVA 39 " Giudizio di qualità biologica espresso dall IBE. Devono essere disponibili almeno campagne annue delle quali si esegue la media e si ottiene il giudizio di qualità biologica. Al fine di uniformare le procedure di calcolo della media dei valori IBE, l ARPA di Reggio Emilia ha proposto delle tabelle di transcodifica, che verranno adottate a livello nazionale (Spaggiari, ). Tabella 2.9 Livello di inquinamento espresso dall IBE Valore IBE (media) LIVELLO DI INQUINAMENTO > LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO LIVELLO 5 La classificazione finale è effettuata confrontando i due giudizi ed attribuendo al tratto in esame il risultato peggiore. Tabella 2. Stato ecologico dei corsi d acqua. STATO ECOLOGICO * Valore EBI (media) Punti con macrodescrittori CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 CLASSE CLASSE 5 > < 6 * Si sceglie la classe peggiore Stato di qualità ambientale Lo stato di qualità ambientale è definito in base al confronto dello stato ecologico con la concentrazione dei microinquinanti definiti dal D.Lgs. 152/99 e riportati in Tabella Al fine della attribuzione dello stato ambientale del corso d acqua i dati relativi allo stato ecologico andranno rapportati con i dati relativi alla presenza dei microinquinanti, secondo lo schema riportato in Tabella 2.12.

22 ANALISI QUALITATIVA Tabella 2.11 Principali inquinanti chimici da controllare nelle acque dolci superficiali. INORGANICI (disciolti) (1) ORGANICI ( sul tal quale) Cadmio aldrin Cromo totale dieldrin Mercurio endrin Nichel isodrin Piombo DDT Rame esaclorobenzene Zinco esaclorocicloesano esaclorobutadiene 1,2 dicloroetano tricloroetilene triclorobenzene cloroformio tetracloruro di carbonio percloroetilene pentaclorofenolo Tabella 2.12 Stato ambientale dei corsi d acqua. Stato Ecologico Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe Classe 5 Concentrazione inquinanti di cui alla Tabella 2.11 Valore Soglia ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCADENTE PESSIMO > Valore Soglia SCADENTE SCADENTE SCADENTE SCADENTE PESSIMO Il decreto 152/99 non definisce i valori soglia dei parametrici chimici, tossici, bioaccumulabili e persistenti, da utilizzare per il calcolo dello stato ambientale. Per quel che concerne la realtà del bacino oggetto di studio è da precisare che i risultati delle determinazioni effettuate per questi parametri sono sempre risultati inferiori od uguali ai limiti di rivelabilità. Per tal motivo in questo elaborato lo stato ambientale coincide con quello ecologico. Se lo stato ambientale da attribuire alla sezione di corpo idrico risulta inferiore a buono, devono essere effettuati accertamenti successivi finalizzati alla individuazione delle cause del degrado alla definizione delle azioni di risanamento. Lo stato ambientale è definito in relazione al grado di scostamento rispetto alle condizioni di un corpo idrico di riferimento che deve essere individuato, anche in via teorica, in ogni bacino idrografico, dalle autorità di bacino e dalle regioni e deve possedere caratteristiche tipiche di un corpo relativamente immune da impatti antropici.

23 ANALISI QUALITATIVA 1 Tabella 2.13 Definizione dello stato ambientale per i corpi idrici superficiali. ELEVATO BUONO SUFFICIENTE SCADENTE PESSIMO Non si rilevano alterazioni dei valori di qualità degli elementi chimico-fisici ed idromorfologici per quel dato tipo di corpo idrico in dipendenza degli impatti antropici, o sono minime rispetto ai valori normalmente associati allo stesso ecotipo in condizioni indisturbate. La qualità biologica sarà caratterizzata da una composizione e un abbondanza di specie corrispondente totalmente o quasi alle condizioni normalmente associate allo stesso ecotipo La presenza di microinquinanti, di sintesi e non di sintesi, è paragonabile alle concentrazioni di fondo rilevabili nei corpi idrici non influenzati da alcuna pressione antropica I valori degli elementi della qualità biologica per quel tipo di corpo idrico mostrano bassi livelli di alterazione derivanti dall attività umana e si discostano solo leggermente da quelli normalmente associati allo stesso ecotipo in condizioni non disturbate. La presenza di microinquinanti, di sintesi e non di sintesi, è in concentrazioni da non comportare effetti a breve e lungo termine sulle comunità biologiche associate al corpo idrico di riferimento. I valori degli elementi della qualità biologica per quel tipo di corpo idrico si discostano moderatamente da quelli di norma associati allo stesso ecotipo in condizioni non disturbate. I valori mostrano segni di alterazione derivanti dall attività umana e sono sensibilmente più disturbati che nella condizione di buono stato. La presenza di microinquinanti, di sintesi e non di sintesi, è in concentrazioni da non comportare effetti a breve e lungo termine sulle comunità biologiche associate al corpo idrico di riferimento. Si rilevano alterazioni considerevoli dei valori degli elementi di qualità biologica del tipo di corpo idrico superficiale, e le comunità biologiche interessate si discostano sostanzialmente da quelle di norma associate al tipo di corpo idrico superficiale inalterato. La presenza di microinquinanti, di sintesi e non di sintesi, è in concentrazioni da comportare effetti a medio e lungo termine sulle comunità biologiche associate al corpo idrico di riferimento I valori degli elementi di qualità biologica del tipo di corpo idrico superficiale presentano alterazioni gravi e mancano ampie porzioni delle comunità biologiche di norma associate al tipo di corpo idrico superficiale inalterato. La presenza di microinquinanti, di sintesi e non di sintesi, è in concentrazioni da gravi effetti a breve e lungo termine sulle comunità biologiche associate al corpo idrico di riferimento.

24 ANALISI QUALITATIVA Classificazione dello stato ecologico nel bacino del Torrente Crostolo Per calcolare il livello di inquinamento descritto dai macrodescrittori si sono utilizzati i risultati dei 12 campionamenti eseguiti nel. Per ogni parametro è stato calcolato il 75 percentile. Escherichia coli è stata stimata come il 9% dei Coliformi fecali, come previsto dal decreto. Per ogni parametro è stato così ottenuto un punteggio che ha contribuito alla determinazione del LIM per ogni stazione. Tabella 2.1 Valori LIM nel bacino del Torrente Crostolo calcolati per l anno. VALORI LIM La Bettola Campola Roncocesi Begarola Baccanello Cavo Cava Tassone -OD BOD5 8 8 COD NH 5 5 NO3 Fosforo tot E. coli LIM Livello Come si può notare, il punteggio complessivo per ogni stazione risulta essere particolarmente basso principalmente a causa degli elevati contenuti in ammoniaca e Coliformi presenti anche nelle stazioni più a monte. Ciò è dovuto soprattutto all intensa attività agricola e zootecnica e alla pressione abitativa gravante sul bacino. È da precisare che nel tratto più alto del corso del Torrente la rete fognaria non è molto distribuita. Inoltre per l anno si è rilevato un deciso peggioramento, dal punto di vista microbiologico, della stazione Campola.

25 ANALISI QUALITATIVA 3 Figura 2.11 Rappresentazione grafica dei valori LIM nelle varie sezioni di campionamento. 5 8 Livello 1 36 Livello Livello La Bettola Campola Roncocesi Begarola Baccanello Cavo Cava Tassone Livello Livello 5 Nella Tabella 2.15 sono riportati i valori dell IBE rilevati nel nelle stazioni di interesse. Secondo il decreto, il numero di campionamenti annuali obbligatori, al fine dell applicazione della metodologia, è di. Questo è stato rispettato solo per due stazioni rappresentanti rispettivamente il tratto iniziale e la foce del T. Crostolo. In questa applicazione sono state considerate anche le altre 5 stazioni, dove sono stati eseguiti solamente due campionamenti. Si è scelto di non utilizzare i valori del 1999 per integrare i dati mancanti in quanto i valori rilevati nel risultano essere di qualità decisamente superiore rispetto a quelli del triennio precedente. Tabella 2.15 Valori IBE nel bacino del Torrente Crostolo rilevati nel. VALORI IBE La Bettola Campola Roncocesi Begarola Baccanello Cavo Cava Tassone Febbraio Maggio Agosto Novembre 7.6. Media IBE 8 7 5/ / Livello

26 ANALISI QUALITATIVA Lo stato ecologico è quindi ottenuto confrontando i livelli di qualità ottenuti con i Macrodescrittori e con l IBE, e scegliendo il peggiore. Per quel che riguarda l anno, l unico caso di incongruenza è riscontrabile nella prima stazione a cui deve essere attribuita la classe 2, nonostante l elevata qualità biologica. Tabella 2.16 Classificazione ecologica del Torrente Crostolo nell anno. STATO ECOLOGICO La Bettola Campola Roncocesi Begarola Baccanello Cavo Cava Tassone LIM IBE CLASSE Dallo stato ecologico si può ottenere lo stato ambientale che, per i motivi spiegati precedentemente, coincide con quello ecologico (Tabella 2.17). Tabella 2.17 Classificazione Ambientale del Torrente Crostolo nell anno. STATO AMBIENTALE La Bettola Campola Roncocesi Begarola Baccanello Buono Buono Sufficiente Scadente Scadente C.Cava C.Tassone Sufficiente Scadente Il livello scadente delle acque del Torrente è dovuto principalmente, se non unicamente, ai suoi due principali affluenti: il T. Modolena e il C. Tassone. Tali affluenti recapitano in Crostolo gli scarichi dei due depuratori che servono la città e i comuni limitrofi.

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