ALLEGATO 3 METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI PER LE AREA DI RISCHIO GENERALI E SPECIFICHE
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- Federico Graziano
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1 ALLEGATO 3 METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI PER LE AREA DI RISCHIO GENERALI E SPECIFICHE 1
2 Le aree di rischio generali considerate per questo piano risultano essere: A. Processi finalizzati all adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario; B. Processi finalizzati all adozione di provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario; C. Processi finalizzati all acquisizione e alla progressione del personale; D. Contratti pubblici; E. Incarichi e nomine; F. Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio; G. Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni; H. Affari legali e contenzioso. Oltre alle aree generali, sono state considerate anche aree di rischio specifiche, peculiari del settore sanitario, potenzialmente esposte a rischi corruttivi: 1. Attività libero professionali e liste di attesa; 2. Rapporti contrattuali con privati accreditati; 3. Farmaceutica, dispositivi e altre tecnologie: ricerca, sperimentazioni e sponsorizzazioni; 4. Attività conseguenti al decesso intraospedaliero. Considerando le suddette aree di rischio generali e specifiche (indicate dal PNA 2013 e successivi), i processi aziendali che le riguardano sono indicati nella tabella sottostante. La tabella evidenzia anche gli owner dei processi. 2
3 N. PROCESSI OWNER DEL PROCESSO 3 AREE DI RISCHIO GENERALI AREE DI RISCHIO SPECIFICHE A. B. C. D. E. F. G. H P1 GESTIONE DELLE SPERIMENTAZIONI E RICERCHE CLINICHE Responsabile Controllo di gestione P2 GESTIONE DELLE RICERCHE SANITARIE FINALIZZATE A PROGETTI DI RICERCA Responsabile Controllo di gestione P3 GESTIONE DIRETTA DELL'AUTOASSICURAZIONE Responsabile Affari generali P4 GESTIONE ATTIVITA' CONSEGUENTI AL DECESSO INTRAOSPEDALIERO Responsabile Direzione medica ospedale P5_1 AFFIDAMENTO E GESTIONE DEI CONTRATTI PER ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Responsabile Economato e gestione della logistica P5_2 AFFIDAMENTO E GESTIONE DEI CONTRATTI PER ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Responsabile Provveditorato P5_3 AFFIDAMENTO E GESTIONE DEI CONTRATTI DI ESECUZIONE DEI LAVORI Responsabile Servizi tecnici e patrimoniali P6_1 ADESIONE AI CONTRATTI STIPULATI DA CENTRALE DI COMMITTENZA-SOGGETTO Responsabile Economato e gestione logistica AGGREGATORE P6_2 ADESIONE AI CONTRATTI STIPULATI DA CENTRALE DI COMMITTENZA-SOGGETTO Responsabile Provveditorato AGGREGATORE P7 GESTIONE CONVENZIONI CON TERZI Responsabile Direzione amm. Di ospedale P8 GESTIONE PRESTAZIONI PER RICOVERATI Responsabile Direzione amm. Di ospedale P9 GESTIONE CONVENZIONI DI ANATOMIA PATOLOGICA EFFETUATE IN LIBERA PROFESSIONE Responsabile Direzione amm. Di ospedale P10 ACQUISTO DI SERVIZI PER L ASSISTENZA OSPEDALIERA, SPECIALISTICA, RIABILITATIVA (ACCREDITATI) Responsabile Direzione amm. Territoriale P11 RIMBORSI DIVERSI (AD ASSOCIAZIONI, L.210/92, CURE ALL ESTERO) Responsabile Direzione amm. Territoriale P12 GESTIONE DELLE PRENOTAZIONI DI PRESTAZIONI DI SPECIALISTICA AMBULATORIALE LISTE D ATTESA Responsabile UOS Attività Specialistica P13 GESTIONE PERSONALE CONVENZIONATO: CONTINUITA' ASSISTENZIALE Responsabile Direzione amm. Territoriale P14 GESTIONE PERSONALE CONVENZIONATO: SPECIALISTI AMBULATORIALI INTERNI Responsabile Direzione amm. Territoriale P15 GESTIONE PERSONALE CONVENZIONATO: MEDICINA GENERALE E PEDIATRIA DI Responsabile Direzione amm. Territoriale LIBERA PROFESSIONE P16 GESTIONE GRADUATORIA PER L ACCESSO ALL IMPEGNATIVA DI RESIDENZIALITA Responsabile Servizi sociali P17 GESTIONE CICLO PASSIVO - RESIDENZIALITÀ ETRAOSPEDALIERA PER PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI Responsabile Servizi sociali P18 GESTIONE E TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO DEL PERSONALE DIPENDENTE Responsabile Gestione risorse umane P19 GESTIONE E TRATTAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO DEL PERSONALE NON DIPENDENTE Responsabile Gestione risorse umane P20 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Responsabile Formazione P21 CONCESSIONE E GESTIONE 150 ORE DI STUDIO Responsabile Formazione P22 GESTIONE INVIO DIPENDENTI A CORSI SPONSORIZZATI Responsabile Formazione
4 P23 FORMAZIONE INTERNA DEL PERSONALE Responsabile Formazione P24 FORMAZIONE ESTERNA Responsabile Formazione P25 ATTIVITA' DI ISPEZIONE DI IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE Responsabile Servizio igiene alimenti e nutrizione (SIAN) P26 APPLICAZIONE DELLE TARIFFE ALLE IMPRESE ALIMENTARI DLGS (SEZ.6 Responsabile Servizio igiene alimenti e nutrizione (SIAN) E 8-TARIFFE SETT. ALIMENTARE) P27 GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI/ESPOSTI Responsabile Servizio igiene alimenti e nutrizione P28 ATTIVITA DI ISPEZIONE DI IGIENE E SANITA PUBBLICA Responsabile Servizio igiene e Sanità pubblica (SISP) P29 GESTIONE PARERI URBANISTICA ED EDILIZIA COMPLESSI Responsabile Servizio igiene e Sanità pubblica (SISP) P30 GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI/ESPOSTI Responsabile Servizio igiene e Sanità pubblica(sisp) P31 P32 P33 P34 P35 P36 P37 P38 RILASCIO AUTORIZZAZIONI / PARERI PREVENTIVI (NON CORRELATI ALLA PERSONA) ATTIVITA' DI ISPEZIONE DI IGIENE E SANITA' PUBBLICA VETERINARIA APPLICAZIONE TARIFFARIO REGIONALE PER ATTIVITA' VETERINARIA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI/ESPOSTI ATTIVITA' DI ISPEZIONE E VIGILANZA PRESSO I PRODUTTORI DI DERRATE ALIMENTARI DI ORIGINE ANIMALE GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI/ESPOSTI APPLICAZIONE DLGS SERVIZIO VETERINARIO ATTIVITA DI ISPEZIONE DI IGIENE E SANITA PUBBLICA E VETERINARIA Responsabile Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale (SIAOA) Responsabile Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale (SIAOA) Responsabile Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale (SIAOA) Responsabile Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) Responsabile Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) Responsabile Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) P39 RILASCIO AUTORIZZAZIONI / PARERI PREVENTIVI (NON CORRELATI ALLA PERSONA) P40 ATTIVITÀ DI VACCINAZIONE, RILASCIO CERTIFICAZIONI PER PATENTI E CERTIFICAZIONI SANITARIE ECC. (RELATIVE ALLA PERSONA) P41 VALUTAZIONI MEDICO LEGALI Responsabile Servizio medicina legale P42 GESTIONE DELLA CERTIFICAZIONE AGONISTICA Responsabile Medicina dello Sport Aree di rischio e relativi processi 4
5 In riferimento a quanto indicato nell Allegato 5 del PNA, il presente documento riporta le scale di misura relative agli indici di valutazione della Probabilità e dell Impatto, necessarie per la misura e valutazione del livello di rischio di ogni processo in modo da poter individuare i processi aziendali che sono a medio e alto rischio di corruzione. MISURA DI PROBABILITA E IMPATTO Ogni owner del processo eventualmente con il gruppo di lavoro individuato, dopo aver confermato le fasi e le attività del processo interessato, in una riunione attribuisce un punteggio per ciascuna delle 10 domande sottoelencate, suddivise per Probabilità e Impatto. A. PROBABILITA Domanda 1: Discrezionalità Il processo è discrezionale? No, è del tutto vincolato 1 E parzialmente vincolato dalla legge e da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) 2 E parzialmente vincolato solo dalla legge 3 E parzialmente vincolato solo da atti amministrativi (regolamenti, direttive, circolari) 4 E altamente discrezionale 5 Domanda 2: Rilevanza esterna Il processo produce effetti diretti all esterno dell amministrazione di riferimento? No, ha come destinatario finale un ufficio interno 2 Sì, il risultato del processo è rivolto direttamente ad utenti esterni alla PA di riferimento 5 Domanda 3: Complessità del processo Si tratta di un processo complesso che comporta il coinvolgimento di più amministrazioni (esclusi i controlli) in fasi successive per il conseguimento del risultato? No, il processo coinvolge una sola p.a. 1 Sì, il processo coinvolge più di 3 amministrazioni 3 Sì, il processo coinvolge più di 5 amministrazioni 5 Domanda 4: Valore economico Qual è l impatto economico del processo? Ha rilevanza esclusivamente interna 1 Comporta l attribuzione di vantaggi a soggetti esterni, ma di non particolare rilievo economico (es.: concessione di borsa di studio per studenti) 3 Comporta l attribuzione di considerevoli vantaggi a soggetti esterni (es.: affidamento di appalto) 5 Domanda 5: Frazionabilità del processo Il risultato finale del processo può essere raggiunto anche effettuando una pluralità di operazioni di entità economica ridotta che, considerate complessivamente, alla fine assicurano lo stesso risultato (es.: pluralità di affidamenti ridotti)? No 1 Si 5 5
6 Domanda 6: Controlli Anche sulla base dell esperienza pregressa, il tipo di controllo applicato sul processo è adeguato a neutralizzare il rischio? Sì, costituisce un efficace strumento di neutralizzazione 1 Sì, è molto efficace 2 Sì, per una percentuale approssimativa del 50% 3 Sì, ma in minima parte 4 No, il rischio rimane indifferente 5 B. IMPATTO Domanda 7: Impatto organizzativo Rispetto al totale del personale impiegato nel singolo servizio (unità organizzativa semplice) competente a svolgere il processo (o la fase di processo di competenza della p.a.) nell ambito della singola PA, quale percentuale di personale è impiegata nel processo? (se il processo coinvolge l attività di più servizi nell ambito della stessa PA occorre riferire la percentuale al personale impiegato nei servizi coinvolti) Fino a circa il 20% 1 Fino a circa il 40% 2 Fino a circa il 60% 3 Fino a circa il 80% 4 Fino a circa il 100% 5 Domanda 8: Impatto economico Nel corso degli ultimi 5 anni sono state pronunciate sentenze della Corte dei conti a carico di dipendenti (dirigenti e dipendenti) della PA di riferimento o sono state pronunciate sentenze di risarcimento del danno nei confronti della PA di riferimento per la medesima tipologia di evento o di tipologie analoghe? No 1 Si 5 Domanda 9: Impatto reputazionale Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati pubblicati su giornali o riviste articoli aventi ad oggetto il medesimo evento o eventi analoghi? No 0 Non ne abbiamo memoria 1 Sì, sulla stampa locale 2 Sì, sulla stampa nazionale 3 Sì, sulla stampa locale e nazionale 4 Sì, sulla stampa locale, nazionale e internazionale 5 Domanda 10: Impatto organizzativo, economico e sull immagine Quale livello può collocarsi il rischio dell evento (livello apicale, livello intermedio o livello basso) ovvero la posizione/il ruolo che l eventuale soggetto riveste nell organizzazione è elevata, media o bassa? A livello di addetto 1 A livello di collaboratore o funzionario 2 A livello di dirigente di ufficio non generale ovvero di posizione apicale o di posizione organizzativa 3 A livello di dirigente di ufficio generale 4 A livello di capo dipartimento/ segretario generale 5 6
7 LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL LIVELLO DI RISCHIO DEI PROCESSI Per misurare il livello di rischio di ciascun processo si calcola l Indice di Rischio (IR) dato dalla formula: à La probabilità e l impatto sono misurati attraverso la media dei punteggi attribuiti alle domande sopra elencate. Lo scopo della matrice Impatto-Probabilità riportata in figura sottostante è quello di rappresentare graficamente il livello di rischio correlato ad ogni processo, in modo da individuare quelli per cui è necessario attuare un intervento prioritario a mitigazione dei relativi rischi specifici identificati. I processi sono classificati graficamente attraverso quattro diversi livelli di rischio, determinati dalle seguenti soglie dell indice di rischio: - IR < 4: trascurabile; - 4 IR < 6: medio; - 6 IR < 15: rilevante; - IR 15: critico. I processi prioritari si trovano nell area rossa ovvero sono classificati ad alto rischio di corruzione (IR critico), quelli che si trovano nell area verde e gialla sono classificati invece come a medio-alto rischio di corruzione (IR medio e rilevante). MATRICE DELLA VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO DEI PROCESSI Matrice dei rischi 7
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