GIUDICE DI PACE DEL MANDAMENTO DI AMANTEA Sentenza 04 agosto 2006 Estensore De Luca

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1 La sentenza in commento emessa dal Giudice di Pace del Mandamento di Amantea, nella persona del magistrato Francesco De Luca riguarda un opposizione a fermo amministrativo (seppur formalmente mediata dall impugnativa della sottesa cartella esattoriale) e si mostra particolarmente interessante sotto vari profili. Anzitutto, il magistrato decidente accoglie la tesi prospettata dal difensore del cittadino destinatario del fermo amministrativo in questione e prende cognizione dell invocata illegittimità della cartella esattoriale sottesa. Il magistrato decidente sembra condivisibilmente accogliere l orientamento di legittimità secondo cui l impugnativa di una cartella esattoriale integra opposizione all esecuzione non ancora intrapresa ex articolo 615 comma primo del Codice di Procedura Civile e si configura pertanto come accertamento negativo della pretesa esecutiva del creditore procedente, la cui cognizione è devoluta all Autorità Giudiziaria Ordinaria secondo le canoniche regole di valore (giuste sentenze della Corte Suprema di Cassazione numero 9081 del 13 settembre 1997 e numero del 20 settembre 2002) e la cui proponibilità non è soggetta ad alcun termine decadenziale (giusta sentenza della Corte Suprema di Cassazione numero del 16 novembre 1999).

2 Cosicché l azione non si configura quale opposizione diretta a fermo amministrativo e sfugge alla cognizione dell Autorità Giudiziaria Tributaria, la cui competenza è stata a riguardo introdotta dall articolo 35 comma 26 quinquies della Legge 04/08/2006 numero 248. Dipoi, il magistrato decidente ribadisce il già documentato orientamento secondo cui le cartelle esattoriali possono essere impugnate innanzi agli Uffici Giudiziari competenti nei luoghi ove le obbligazioni civilistiche dalle stesse portate possano adempiersi quali fori destinatae solutionis ex articolo 20 del Codice di Procedura Civile. Nel merito, il Giudicante adito ha accertato la mancanza del titolo delle cartelle esattoriali presupposte, vale a dire l ordinanza ingiunzione prefettizia ex articolo 205 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 numero 285, essendo queste relative a verbali di contestazione di illeciti da circolazione stradale impugnati in via prefettizia senza alcun esito per il ricorrente. Il magistrato decidente riprende l orientamento tracciato dalla Corte Suprema di Cassazione con la sentenza numero del 25 agosto 2005, a cui mente la cartella esattoriale spiccata per la riscossione di sanzione amministrativa scaturente da illecito da circolazione stradale e portata da verbale impugnato in via prefettizia non è suscettibile di divenire titolo esecutivo in difetto dell ordinanza ingiunzione negativa definitoria dell impugnativa amministrativa.

3 Interessante anche la ritenuta ammissibilità del ricorso ai sensi della Legge 24/11/1981 numero 689, sulla base della mancata notifica dell ordinanza ingiunzione, atto a propria volta presupposto delle cartelle esattoriali presupposte al provvedimento di fermo amministrativo in questione e impugnate in maniera mediata. La ritenuta ammissibilità del ricorso ai sensi della Legge 24/11/1981 numero 689 è motivata dall esigenza di garantire al destinatario della potenziale ordinanza ingiunzione negativa de qua la possibilità di opporsi alla pretesa azionata a mezzo della stessa attraverso la cartella esattoriale nei modi e nei termini previsti per quel tipo di opposizione e quindi col ricorso menzionato (a riguardo si è espressa la Corte Suprema di Cassazione con sentenza numero 2293 del 01 marzo 2000).

4 R E P U B B L I C A I T A L I A N A U F F I C I O D E L G I U D I C E D I P A C E D E L M A N D A M E N T O D I A M A N T E A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Giudice di Pace del Mandamento di Amantea, in persona del dott. Francesco DE LUCA, ha pronunciato, mediante lettura del dispositivo in pubblica udienza, la seguente SENTENZA nella causa civile iscritta al n. XXXXX promossa DA X. X., c.f. XXXXX, rappresentato e difeso dall avv. XXXXX OPPONENTE CONTRO E. TR. S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, concessionaria del servizio di riscossione patrimoniale e tributaria nella provincia di Cosenza, rappresentata e difesa dall avv. XXXXX OPPOSTA

5 OGGETTO: OPPOSIZIONE A ESECUZIONE ESATTORIALE CONCLUSIONI: come precisate negli scritti difensivi e verbali di causa. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO XXXXX proponeva opposizione avverso cartella esattoriale n. XXXXX emessa dall E. TR. S.p.A. e notificata in data XXXXX per un complessivo importo di euro XXXXX sul presupposto dell illegittimità dell emissione della cartella stessa per mancata notifica di verbali emessi per infrazione al c.d.s., posti a fondamento della cartella stessa. All udienza del XXXXX, fissata con decreto del XXXX, compariva personalmente l opponente, che si riportava al proprio atto introduttivo. Nessuno compariva per la convenuta E. TR. S.p.A. e nessuna comparsa di risposta veniva depositata o comunque fatta pervenire in cancelleria. La causa veniva comunque rinviata all udienza del XXXXX a motivo della rilevata mancata notifica degli atti alla Società opposta.

6 In tale udienza nessuno compariva. Si dava atto dell impedimento dell opponente e la causa veniva rinviata all udienza del XXXXX. All udienza del 04 agosto 2006 compariva personalmente l opponente, che insisteva per l accoglimento del proprio atto introduttivo dopo essersi soffermata sui motivi in esso addotti. Nessuno compariva per l opposta E. TR. S.p.A. nonostante l avvenuto deposito in cancelleria della comparasa di costituzione e risposta con cui si eccepiva l incompetenza territoriale del giudice adìto, chiedeva la declaratoria di carenza di legittimazione passiva dell E. TR. S.p.A. con chiamata in causa dell Amministrazione Comunale di XXXXX e rigetto del ricorso perché infondato. La causa veniva pertanto decisa come da separato dispositivo, di cui si dava lettura in aula e allegato agli atti.

7 MOTIVI DELLA DECISIONE Preliminarmente questo giudicante ritiene derogabile la competenza territoriale potendo adirsi sia il giudice di pace da cui discenda l opposta sanzione amministrativa (Legge 689/81) ma anche quello del luogo ove possa avvenire l estinzione dell obbligazione civilistica derivante dalla medesima sanzione amministrativa, quale forum destinatae solutionis, per come previsto dall art. 20 del c.p.c. E l obbligazione di cui trattasi può estinguersi anche nella sede di Amantea mediante versamento su c.c. postale, per come tra l altro preteso dalla presunta creditrice. Nel merito, il ricorso deve ritenersi accoglibile difettando, la cartella esattoriale impugnata non solo della prova dell avvenuta notifica dei verbali posti a presupposto della medesima, ma addirittura della mancanza del titolo esecutivo, cioè dell ordinanza ingiunzione che il prefetto avrebbe dovuto non solo emettere dopo i verbali, ma anche notificare nei termini stabiliti, per come prevede il c.d.s., tenuto conto dei verbali di infrazione al c.d.s. posti a base della cartella esattoriale. In particolare. la mancanza dell ordinanza ingiunzione inficia l atto finale costituito dalla cartella esattoriale e priva il soggetto legittimato ad opporsi della possibilità di difesa. Pertanto il diritto alla difesa del ricorrente deve essere recuperato opponendosi alla cartella esattoriale risultando questa, in concreto, il primo atto idoneo a porre il soggetto in grado di esercitare validamente il diritto alla difesa (Cassaz, Civ. Sez. III n. 2293).

8 L opposizione prevista dagli artt. 22 e 23 della legge 689/81 avverso l ordinanza ingiunzione prefettizia, può essere diretta anche contro la cartella esattoriale emessa per la riscossione della sanzione amministrativa nelle circostanze che il destinatario abbia interesse a dedurre l assenza del provvedimento sanzionatorio o la sussistenza di vizi relativi alla sua notificazione. Conseguentemente sussiste nel giudizio di opposizione la concreta legittimazione passiva dell ente impositore, in quanto, la pretesa contestata é dell esattore quale soggetto da cui proviene l atto oggetto dell imposizione ( Cassaz. Civ. Sez. III n del ). Per tutte le ragioni fin qui esposte si ritiene che la convenuta E. TR. S.p.A. abbia agito sulla scorta di un potere inesistente e, comunque, del tutto arbitrario e illegittimo, ove si considerino le modalità con cui è stato esercitato detto potere e che di certo non è stato ispirato dal principio del neminem laedere che, viceversa, è stato palesemente violato, tenuto conto anche della evidente sproporzione tra le vantate pretese creditorie e l'incidenza sulla sfera giuridica soggettiva del destinatario del provvedimento impugnato. Aggiungasi, che la presente controversia deve valutarsi come una irregolare ed illegittima pretesa creditoria tale da invalidare l emissione di conseguenti cartelle esattoriali poste a fondamento del credito vantato derivante da fatto illecito (art c.c.) da cui l'obbligazione trae origine, con conseguente legittima competenza del giudice adìto anche con riferimento al criterio della territorialità,

9 a norma dell'art. 20 c.p.c., con conseguente invocazione del forum contractus e forum commissi delicti nonché forum destinatae solutionis. Ed è proprio la illiceità, l'illegittimità e l'arbitrarietà della condotta della E.TR. S.p.A. che costituiscono fonte di responsabilità risarcitoria dei danni correlati all intimazione di esecuzione forzata, nonché al fermo amministrativo di beni mobili registrati (ad es. automobili) ed all ipoteca sugli immobili di sua proprietà. 'Rebus sic stantibus, nel merito la domanda attorea è, pertanto, fondata e va accolta. Ne consegue la declaratoria di improduttività degli effetti giuridici del provvedimento di fermo impugnato e di ogni altro ad esso collegato, con disapplicazione degli stessi.

10 P.Q.M. Il Giudice di Pace di Amantea dott. Francesco DE LUCA, definitivamente decidendo, COSÌ PROVVEDE: Accoglie la domanda attorea e per l effetto annulla l impugnata cartella esattoriale con ogni atto accessorio, ivi compreso il provvedimento di fermo amministrativo n. XXXXX sulla vettura targata XXXXX. Nulla per le spese. Sentenza esecutiva ope legis. Amantea (Cs), 04 agosto 2006 Il Cancelliere (Dott. Salvatore Manna) Il Giudice di Pace (Dott. Francesco De Luca)