INTEGRAZIONE COMUNE SAN SALVO CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA VARIANTE AL P.R.G. ED AL PIANO DI ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI
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- Demetrio Cappelli
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1 COMUNE SAN SALVO PROVINCIA DI CHIETI CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA VARIANTE AL P.R.G. ED AL PIANO DI ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI COMMITTENTE : Comune di SAN SALVO INTEGRAZIONE Vasto, IL GEOLOGO INCARICATO: Dott. Luigi Di Totto
2 INTEGRAZIONE - COMPATIBILITA' DELL'ASSETTO GEOLOGICO DEL SITO CON LA NUOVA La presente relazione, elaborata su incarico del Comune di San Salvo (Ch), è volta a definire gli aspetti geologici e geomorfologici di due aree Comunali, site in località Via Trignina e San Salvo Marina, entrambe interessate da una variante al P.R.G. finalizzata all alienazione e valorizzazione immobiliare ( ). Lo studio é in accordo all Art. 89 del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico delle Disposizioni Legislative e Regolamenti in Materia di Edilizia), che prevede la richiesta, da parte del Comune al competente ufficio tecnico regionale di un parere sugli strumenti urbanistici generali e particolareggiati, e loro varianti ai fini della verifica della compatibilità delle rispettive previsioni con le condizioni geomorfologiche del territorio. Lo studio, come accennato precedentemente, riguarda due aree distinte del territorio di San Salvo, posizionati rispettivamente in località Via Trignina Sito n. 1 ed in Località San Salvo Marina Sito n. 2. Al fine di definire, con precisione, le caratteristiche Geologicogeomorfologiche delle due aree è stata realizzata una campagna di indagine che si è espletata realizzando delle Prove Penetrometriche Dinamiche DM 30/10, per la caratterizzazione delle caratteristiche litostratigrafiche dei terreni, delle indagini sismiche MASW, che hanno permesso di misurare la velocità di propagazione delle onde sismiche di taglio Vs nei primi 30 metri di profondità (Vs30). Nel Sito n.2 di San Salvo Marina è stato possibile effettuare uno stendimento di sismica a rifrazione che, nel contesto litostratigrafico ha permesso di distinguere il passaggio tra le sabbie sciolte ed il substrato. La campagna di indagine comprende inoltre un rilevamento geologico di superficie ed il reperimento bibliografico di indagini e studi geologici utili alla caratterizzazione delle aree di studio, nonché l utilizzo dello Studio di Microzonazione Simica del Territorio Comunale. SITO n.1 - VIA TRIGNINA: L area oggetto di indagine è situata in Via Trignina, alla base del versante su cui sorge il centro abitato di San Salvo. Il sito che ha una superficie di 5,4 ha e confina nella zona di monte con la strada principale di Via Trignina (ad Ovest), Via Gargheta (a Sud) e la Zona Industriale con altre proprietà (a Nord ed ad Est). Si tratta di un leggero pendio che degrada in direzione Est verso il vicino terrazzo alluvionale su cui si sviluppa gran parte dell importante zona industriale Comunale. Il sito è interessato per un ampia porzione da una recinzione e da un piazzale dove si sarebbe dovuto realizzare un edificio scolastico; nel resto della proprietà sorge un oliveto. Catastalmente il sito appartiene al Foglio n. 18 di San Salvo ed interessa le Particelle n. 118, 4477, L area non presenta alcun elemento di instabilità ed è indicata nella Carta della Pericolosità del PAI,come NON pericolosa, zona bianca. 1
3 Il sito oggetto di studio sorge in corrispondenza della strada, Via Trignina, che collega il Capoluogo di San Salvo con la fascia costiera del territorio. Nell area si rinviene la seguente unità sedimentaria, come indicata nella Carta Geologica D Italia CARG scala 1:50.000: Depositi eluvio-colluviali, derivanti dal disfacimento della parte superficiale del terrazzo alluvionale più antico (terrazzo del terzo ordine) su cui sorge il centro abitato di San Salvo costituito da sabbie e limi mediamente addensate con sparse ghiaie e ciottoli ben arrotondati Col; Il Colluvio è in parte in contatto erosivo con la formazione pelitica di base delle Argille Grigio Azzurre (Fmta) ed in parte poggia sul deposito alluvionale del terrazzo fluviale di secondo ordine del fiume Trigno (si tratta della piana che si sviluppa alla quota di 40 m c.ca) su cui sorge la zona industriale del comune, tale zona è indicata nella Carta Geologico Tecnica della Microzonazione Sismica con il termine at3. Nello specifico il sito si trova lungo il limite tra il contatto diretto con la formazione di base ed il terrazzo alluvionale. In Via Trignina sono state realizzate n. tre Prove penetrometriche DM 30/10 ed una indagine sismica MASW. Le indagini sono state effettuate in corrispondenza della zona Sud della proprietà (zona coltivata ad oliveto), al di fuori della zona recintata attualmente adibita a deposito comunale e di non facile accessibilità. Dalle tre prove è emerso che vi è un primo litostrato superficiale, costituito dal terreno vegetale, che arriva alla profondità massima di 70 cm nella prova P3, per poi passare ad un litostrato con valori di resistenza meccanica buoni, attorno a 20 colpi per ogni 10 cm di avanzamento dell utensile ed ha uno spessore di massimo rilevato di 2,70 m nella prova P1. Al di sotto di tale litostrato sabbioso limoso, la resistenza all avanzamento aumenta sensibilmente superando i 30 colpi ed arrivando al rifiuto all avanzamento dell utensile. Le tre prove hanno raggiunto una profondità rispettivamente di 4,0 m in P1, 2,0 m in P2 e di 3,60 in P3. Di seguito si illustra uno schema sintetico del modello geologico del sito, derivante dall elaborazione delle indagini e dai dati bibliografici. 2
4 Per la caratterizzazione sismica del sito si illustra in allegato lo stralcio della Carta delle Microzone Omogenee di Prospezione Sismica del Comune di San Salvo su ci vengono indicate le porzioni di territorio che hanno eguale risposta sismica. Il Sito oggetto di studio ricade nella MOPS Zona 2 (limo argilloso spessore max 10 m su substrato Argilloso). Dall indagine MASW realizzata si osserva un modello delle velocità delle onde di taglio Vs 30 =371 m/s corrispondenti alla categoria di suolo di tipo B Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzate da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità. La Categoria topografica è T1, trattandosi di un pendio isolato con inclinazione media ben al di sotto di 15. SITO n.2 San Salvo Marina L area oggetto di indagine è situata in prossimità del Lungomare Cristoforo Colombo, nella zona si San Salvo Marina. Si tratta di un terreno del tutto pianeggiante interessato da una vegetazione palustre (canne e quant altro) interessata dalla bonifica della fascia costiera realizzata nell immediato dopoguerra. Il sito ha una forma rettangolare e si sviluppa per una superficie complessiva di c.ca 2 ha, verso mare confina con un area di risulta adibita a parcheggio del lungomare Cristoforo Colombo, mentre a Sud-W con l ampia pineta della bonifica e a NW e SE con altre proprietà. n.18. Catastalmente il sito appartiene al Foglio n. 1 di San Salvo ed interessa la Particella Essendo il sito del tutto pianeggiante l area è del tutto priva di elementi di pericolosità dovuti ad eventi franosi. L area, specialmente nei mesi invernali, appare parzialmente allagata, questo perché ci troviamo in una zona dove il livello di falda è prossimo alla superficie. 3
5 Sono state realizzate n. due Prove penetrometriche DM 30/10, uno stendimento di sismica a rifrazione ed una indagine sismica MASW. Le prove penetrometriche si sono spinte alla profondità di m 2 in P1 e di 6,40, in P2. L andamento del grafico numero di colpi profondità presenta il tipico andamento variabile legato al grado di compattazione delle sabbie ed alla presenza di livelli sabbiosi più o meno ricchi di limi e torbe. Lo stendimento di sismica a rifrazione conferma l aumento sensibile della resistenza meccanica e della rigidità sismica che si verifica alla profondità media di c.ca 6,50 m dal piano campagna; si passa da un sismostrato che ha una bassa velocità di propagazione delle onde P Vp=360 m/s ad uno più veloce con Vp= 1670 m/s. A tali indagini ci da ulteriori conferme il sondaggio geognostico, realizzato nello stesso contesto geologico a c.ca 1 km dal sito oggetto di studio in Via Magellano dove si osserva uno strato di 10 m di sabbie Grossolane con alla base un livello di ghiaia fluviale di 1,60 m che poggia sulla formazione di base delle Argille Grigio Azzurre. Di seguito si illustra il modello geologico del sito. Il Sito oggetto di studio ricade nella MOPS della Zona 6 (Sabbie su substrato argilloso spessore fra tre ed 11 m). Dall indagine MASW realizzata si osserva un modello delle velocità delle onde di taglio Vs in cui il valore calcolato della media delle velocità Vs 30 =335 m/s corrispondenti alla categoria di suolo di tipo C depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzate da un graduale migliorameto delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs30 compresi fra 180 e 360 m/s. La Categoria topografica è T1, sito pianeggiante. 4
6 Conclusioni: Sulla base di quanto precedentemente descritto si mette in evidenza che: il Sito n. 1 di Via Trignina presenta un assetto geologico e geomorfologico del tutto congruente con lo studio di Microzonazione Sismica di Livello 1 1 (carta delle MOPS al foglio 3B) pertanto la nuova destinazione d'uso (uso residenziale) non prevede alcun tipo di prescrizione se non una progettazione ed una campagna geognostica che rispetti le attuali Norme Tecniche delle Costruzioni del D.M volte all'individuazione della portanza dei terreni di fondazione; il Sito n.2 di San Salvo Marina ha anch'esso un assetto geologico e geomorfologico del tutto congruente con lo studio di Microzonazione Sismica di Livello 1 (carta delle MOPS al foglio 2B). Nello specifico si sottolinea che per la progettazione di nuove opere, finalizzate all'uso turistico ricettivo e residenziale, dovranno essere effettuare in aggiunta alle indagini relative alla portanza dei terreni di fondazione le opportune verifiche per l'esclusione della verifica di liquefazione dei terreni così come previsto nelle N.T.C nel cap ed in particolare nei punti n. 4 e 5. Nel caso in cui la verifica a liquefazione non possa essere omessa il progettista dovrà far riferimento alla Circolare n.617/2009 del CSLP - C Stabilità nei confronti della liquefazione che prevede la valutazione del coefficiente di sicurezza Fs che è definito come il rapporto tra il CRR resistenza alla liquefazione del terreno sulla CSR carico indotto dal sisma. Si ricorda che la resistenza alla liquefazione CRR può essere valutata sulla base dei risultati di prove in sito o di prove cicliche di laboratorio. La sollecitazione indotta dall azione sismica CSR è stimata attraverso la conoscenza dell accelerazione massima attesa alla profondità di interesse. Dott. Geol. LUIGI DI TOTTO Vasto li Microzonazione Sismica Livello 1 del Comune di San Salvo (CH), VALIDATA in data programma di prevenzione del rischio sismico ai sensi dell'art. 11 DL 39/
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