Piano della Performance
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- Vincenzo Colli
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1 Piano della Performance
2 Sommario PREMESSA... 2 L AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE RHODENSE... 3 MISSION... 5 ARTICOLAZIONE DELLE STRUTTURE... 6 PROGRAMMAZIONE STRATEGICA AREE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA IL COLLEGAMENTO CON IL PIANO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL ORGANIZZAZIONE (PIMO) AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE
3 PREMESSA Il Piano della Performance, come previsto dal Titolo II del D.Lgs. 27 ottobre 2009 n. 150, consiste nel documento programmatico di durata triennale attraverso il quale, in conformità alle risorse assegnate e nel rispetto della programmazione sanitaria regionale e dei vincoli di bilancio, vengono individuati ed esplicitati gli obiettivi strategici ed operativi che l Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Rhodense intende perseguire. Con tale documento l Azienda vuole comunicare ai propri Stakeholders in modo chiaro, sintetico, trasparente il suo impegno concreto nella tutela e nella promozione della salute e le modalità con cui tale impegno viene messo in pratica. L elaborazione del Piano della Performance, effettuata in conformità alle prescrizioni ed agli indirizzi forniti dall Autorità Nazionale Anticorruzione con le delibere n. 112/2010 e n. 6/2013, dà avvio al ciclo di gestione della performance, integrandosi con gli strumenti aziendali di Pianificazione, Programmazione e Valutazione della Performance, con il Programma Triennale per l integrità e la Trasparenza, con il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, con i Bilanci aziendali e con il Sistema di Gestione della Qualità. L insieme dei contenuti è strettamente correlato con la programmazione regionale, con particolare riferimento alla Delibera di Giunta Regionale n.x/4702 del 29/12/2015 ad oggetto: Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Sociosanitario Regionale per l esercizio Con l'approvazione della Legge regionale n 23 Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo, Regione Lombardia ha inteso progettare e dare attuazione ad un nuovo modello evolutivo del settore, che non solo prevede la ricostituzione di un unicum concettuale di tutto il percorso sociosanitario dei cittadini, attraverso l erogazione di servizi centrati sulla persona, ma che, altresì, prevede la costituzione di nuovi soggetti giuridici, ATS (Agenzia di Tutela della Salute) e ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale), con importanti profili di integrazione ma competenze geografiche e gestionali profondamente differenti dal precedente assetto. Al momento, rispetto all impianto complessivo della legge, che ha avuto il suo 2
4 avvio operativo ad inizio anno, si sono realizzati il riaccorpamento delle varie realtà ospedaliere regionali che stanno procedendo, con grande impiego di energie, alla riorganizzazione di tutti i servizi, dovendo al contempo continuare a garantire il medesimo livello di cure ed assistenza al cittadino. Il Piano è pubblicato presso il sito web istituzionale all interno della sezione Amministrazione Trasparente, sottosezione Performance L AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE RHODENSE L Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Rhodense, con sede legale a Garbagnate Milanese, viale Forlanini n Garbagnate Milanese è stata costituita a partire dal 01/01/2016, con Deliberazione n. X/4477 del 10 dicembre 2015, in attuazione della Legge Regionale n. 23 del 11/08/2015 ad oggetto: Evoluzione del sistema socio sanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della Legge Regionale 30 dicembre 2009 n. 33 (testo unico delle leggi regionali in materia di sanità). 3 L ASST Rhodense afferisce all Agenzia di Tutela della Salute ATS Città Metropolitana. Le ASST, come dispone l Art.7 della L.R. 23/2015, sono dotate di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia organizzativa, amministrativa, di diritto pubblico e di diritto privato, all erogazione dei LEA e di eventuali livelli aggiuntivi definiti dalla Regione, con risorse proprie, nella logica di presa in carico della persona. Le ASST si articolano rispettivamente in due settori definiti: - rete territoriale - polo ospedaliero. L ASST Rhodense eroga i servizi sanitari e sociosanitari attraverso un articolata rete di presidi ospedalieri, strutture ambulatoriali e distrettuali, un Presidio Ospedaliero Territoriale, destinati a rispondere in prima istanza ai bisogni del territorio afferenti agli ambiti distrettuali di Rho e Garnagnate appartenenti all ex ASL Milano 1 nonché alle strutture ospedaliere dell ex A.O. G.Salvini.
5 4 L esigenza di dar corso, in ottemperanza alle disposizioni nazionali in materia di Trasparenza ed Anticorruzione, alla redazione del Piano annuale delle Performance, cade pertanto in una fase in cui, da un lato, risulta necessario confermare temporaneamente la validità del Piano Triennale 2016, 2014 ma, dall altro, risulta difficile procedere con la pianificazione annuale corrente, stante le difficoltà, ancora per qualche tempo, di avere assetti definitivi, cui attribuire obbiettivi puntuali con performance identificate e misurabili. Inoltre tenuto conto della recente nomina della prima Direzione Strategica della nuova Azienda ed in vista della prossima stesura del nuovo Piano Organizzativo Aziendale Strategico (POAS), si prevede fin d ora, la necessità di aggiornamenti/integrazioni per renderlo adeguato e coerente con gli indirizzi e gli obiettivi strategici individuati a livello sia regionale sia aziendale.
6 MISSION La Mission dell ASST Rhodense, in coerenza con le linee strategiche indicate nei Piani Sanitari Nazionale e Regionale nonché con le Regole di Sistema di Regione Lombardia per l anno 2016 (DGR n. X/4702 del ), è quella contribuire alla promozione, al mantenimento e al recupero delle condizioni di salute della popolazione, attraverso l erogazione di prestazioni sia sanitarie sia sociosanitarie, secondo criteri di appropriatezza e qualità, definendo il paziente come bene fondamentale. A tal fine risulta di fondamentale importanza la comprensione delle esigenze degli utenti finali e di tutti gli stakeholders, in particolare dello stesso personale operante nell'azienda e la risposta alle sue legittime aspirazioni. In particolare, la mission dell Azienda si esplica nei seguenti ambiti: centralità dell assistito; integrazione con l ATS per la programmazione delle attività attraverso l individuazione e la soddisfazione dei bisogni di salute, migliorando ed adeguando l offerta attuale in modo da limitare le fughe dei cittadini residenti verso altre strutture; personale come patrimonio culturale e professionale, per garantire le prestazioni di cui il paziente necessita, con il coinvolgimento (quale fattore critico di successo) delle Associazioni di Volontariato; innovazione tecnologica e informativa a tutti i livelli, per sostenere i continui cambiamenti propri del settore sanitario ospedaliero e per produrre attività di qualità; sicurezza dell ambiente di lavoro nei confronti dei pazienti e dei dipendenti nel rispetto della normativa vigente; qualità perseguita attraverso lo sviluppo del Sistema di Gestione per la Qualità, quale strumento di impostazione metodologica ed organizzativa dei processi aziendali in collegamento con il Piano Integrato per il Miglioramento dell Organizzazione (PIMO) di cui alla >DGR n.x/1185/
7 ARTICOLAZIONE DELLE STRUTTURE Il modello organizzativo dell ASST Rhodense sarà definito nel Piano di Organizzazione Aziendale Strategico (POAS), previsto dall art. 17 della L.R. 23/2015, in coerenza con le linee di indirizzo regionali che verranno emanate da Regione Lombardia così come indicato nelle Regole di Sistema di cui alla DGR X/4702 del 29 dicembre In particolare il POAS dovrà esplicitare le regole e le strategie di organizzazione interne finalizzate all ottimizzazione del loro funzionamento ed in ottemperanza al PSL, con particolare riguardo all appropriatezza delle prestazioni erogate, alla corretta determinazione del fabbisogno di personale. inoltre nel POAS devono essere esplicitate le articolazioni delle funzioni territoriali. L assetto delle strutture accreditate afferenti all ASST Rhodense, così come descritto nell allegato alla DGR n. X/4477 del 10 dicembre 2015, comprende il territorio e le strutture sanitarie e sociosanitarie degli ex Distretti dell ASL Milano 1 di Rho, Garbagnate e Corsico, le strutture Ospedaliere dell ex Azienda Ospedaliera G.Salvini nonché il Poliambulatorio di Corsico appartenente all ex Azienda Ospedaliera di Legnano, oggi ASST Ovest Milanese. Pertanto la nuova ASST si articola in: Settore aziendale polo ospedaliero prevalentemente dedicato al trattamento del paziente in fase acuta e sede di offerta sanitaria specialistica; Settore aziendale rete territoriale dedicato all erogazione delle prestazioni socio sanitarie distrettuali e prestazioni residenziali sanitarie e sociosanitarie a media e bassa intensità per acuti e cronici (POT). Ad oggi la struttura dell ASST Rhodense si presenta come segue: Presidio ospedaliero G.Salvini di Garbagnate Mil.se; 6 Presidio Ospedaliero di Rho; Presidio Ospedaliero di Passirana; Presidio Ospedaliero Territoriale di Bollate - POT; Poliambulatorio di Corsico; Poliambulatorio di Arese; Poliambulatorio di Paderno Dugnano;
8 Consultorio Familiare Pubblico di Bollate; Consultorio familiare Pubblico di Paderno Dugnano; Consultorio familiare Pubblico di Rho; Consultorio Familiare Pubblico di Settimo Milanese; Consultorio familiare Pubblico di Cesano Boscone; Consultorio Familiare Pubblico di Corsico; Consultorio Familiare Pubblico di Garbagnate Milanese; NOA di Baranzate; SERT di Corsico; SERT di Rho; CDD di Rho; CDD di Lainate; CDD di Trezzano sul Naviglio; RSA Sandro Pertini; CDI c/o RSA Sandro Pertini; Tutte le attività cliniche dei Presidi ospedalieri sono integrate e razionalizzate tramite l'istituzione di Dipartimenti (gestionali e funzionali) con il compito di sviluppare la massima integrazione e l utilizzo dei posti letto tra le varie specializzazioni di ogni Ospedale. DIPARTIMENTI GESTIONALI Dipartimento Chirurgico; Dipartimento di Medicina; Dipartimento Materno - Infantile; Dipartimento di Salute Mentale; Dipartimento dei Servizi; Dipartimento di Anestesia, Rianimazione, Medicina del Dolore, Hospice; Dipartimento Geriatrico Riabilitativo. DIPARTIMENTI FUNZIONALI Dipartimento di Emergenza e Accettazione DEA P.O. Garbagnate e Rho; Dipartimento Oncologico Aziendale - DOA; Dipartimento Amministrativo per l integrazione e la semplificazione delle attività amministrative dei presidi DAIS. 7
9 DIPARTIMENTI INTERAZIENDALI Medicina Trasfusionale Emoderivati - D.M.T.E.; Neuropsichiatria Infantile e della Adolescenza N.P.I.; Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative e T.d.D; I posti letto dei quattro presidi sono pari a 778 unità, cui devono aggiungersi i letti tecnici, come di seguito dettagliato: OSP. "CADUTI BOLLATESI" - BOLL REGIME 2 LETTI TECNICI Divisione DH Bassa compl. chir. Alta compl. med. CHIRURGIA GENERALE 1 BOLL 2 3 OCULISTICA BOLL 4 8 ONCOLOGIA BOLLATE (RHO) 4 ORTOPEDIA BOLL 2 3 PEDIATRIA BOLL 1 1 RIABIL.CARDIOVASCOL.BOL(PAS) 8 S.I.M.T. BOLLATE 1 Totale OSP. "G. SALVINI" - GARBAGNATE REGIME 1 REGIME 2 LETTI TECNICI Divisione RO DH Bassa compl. chir. Alta compl. med. Dialisi/Nido CARDIOLOGIA GARBAGNATE 8 1 CHIRURGIA GENERALE 2 GARB 40 1 CHIRURGIA VASCOLARE GARB CURE PALLIATIVE GARBAGNATE 15 1 GINECOLOGIA GARB MEDICINA 1 GARBAGNATE MEDICINA 2 GARBAGNATE MEDICINA 3 IND GERIATRICO GAR 18 2 MEDICINA DEL DOLORE GARB 4 1 NEFROLOGIA GARBAGNATE NEUROLOGIA GARBAGNATE 25 1 NIDO GARBAGNATE 15 ONCOLOGIA GAR 6 ORTOPEDIA GARBAGNATE OSTETRICIA GARBAGNATE 16 OTORINOLARINGOIATRIA GARB PEDIATRIA GARBAGNATE PNEUMOLOGIA GARBAGNATE PSICHIATRIA GARBAGNATE 15 1 RIABILITAZIONE GERIATRICA GAR 14 RIABILITAZIONE SPECIALIS GARB 38 5 S.I.M.T.GARBAGNATE 1 TERAPIA INTENSIVA GARB 8 UNITA' CORONARICA GARB 4 U.O.MEDICINA DEL LAVORO 2 UROLOGIA GARBAGNATE Totale
10 OSP. "DI CIRCOLO" - RHO REGIME 1 REGIME 2 LETTI TECNICI Divisione RO DH Bassa compl. chir. Alta compl. med. Dialisi/Nido CARDIOLOGIA RHO 23 1 CHIRURGIA GENERALE 3 RHO 14 1 CHIRURGIA GENERALE 4 RHO 14 1 GASTROENTEROLOGIA RHO MEDICINA DEL DOLORE RHO 1 MEDICINA GENERALE 3 RHO MEDICINA GENERALE 4 RHO 34 2 NEONATOLOGIA RHO 8 NIDO RHO 20 OCULISTICA RHO ONCOLOGIA RHO ORTOPEDIA RHO OSTETRICIA GINECOLOGIA RHO PEDIATRIA RHO TERAPIA INTENSIVA NEONAT RHO 4 TERAPIA INTENSIVA RHO 6 UNITA' CORONARICA RHO 6 U.O.N.P.I.A RHO C.SO EUROPA 1 1 UROLOGIA RHO Totale (escl. NIDI) OSP. "G. CASATI" - PASSIRANA REGIME 1 REGIME 2 LETTI TECNICI Divisione RO DH Alta compl. med. Subacuti Dialisi/Nido CARDIOLOGIA RIABILITATIVA 18 3 CENTRO ALZHEIMER 4 9 CURE SUBACUTE 30 DIALISI PASSIRANA 9 MEDICINA RIABILITATIVA PNEUMOLOGIA RIABILITATIVA 22 3 PNEUMOTISIOLOGIA 4 PSICHIATRIA PASSIRANA 14 1 RIABIL. GERIATRICA PAS(CARD) 2 RIABIL. GERIATRICA PAS(MED) 2 RIABIL. GERIATRICA PAS(PN) 2 UNITA' SPINALE Totale (escl. NIDI) L area amministrativo-gestionale è articolata in: strutture complesse quali: Gestione Risorse Umane, Affari Generali e Legali, Economico Finanziaria, Acquisti, Logistica e Servizi Alberghieri, Coordinamento Attività amministrative dei Presidi, Tecnico Patrimoniale, Sistemi Informativi; strutture semplici quali: Gestione Documentali, Rapporti OO.SS. e Gestione Giuridica del Personale.
11 Vi è un Dipartimento Funzionale delle Attività Amministrative di Coordinamento fra i Presidi con un focus particolare all accoglienza, alla prenotazione, alla gestione del flusso dei pazienti ed alla rendicontazione delle prestazioni erogate. Sono presenti, inoltre, strutture complesse o semplici in staff alla Direzione Strategica quali: Controllo di Gestione, Marketing e Comunicazione, Formazione Permanente, Qualità. PROGRAMMAZIONE STRATEGICA Regione Lombardia ha emesso, con l annuale provvedimento (n 4702 del 29/12/2015), le determinazioni in ordine alla Gestione del Servizio sociosanitario per il 2016, all interno delle quali, ovviamente trova primo riferimento e luogo la piena attuazione di quanto previsto dal nuovo modello organizzativo ma vengono comunque anche delineate le strategie di governo e gestione dei servizi e della spesa sanitaria. Nelle Regole 2016, in particolare, si richiama l importanza, attraverso politiche di revisione della rete di offerta, di una maggior aggregazione delle funzioni aziendali, di semplificazione degli organi di governo e di politiche di appropriatezza e controllo delle prestazioni sanitarie. Nel segno dell incremento di appropriatezza di prestazioni e servizi sono infatti rivolte le indicazioni allo sviluppo delle Reti di Patologia e relativi dei PDTA, della rete per l Assistenza materno infantile ed il rinnovato impegno per la realizzazione dei CreG e dei POT. Tutto ciò dovrà trovare nuova e più idonea collocazione all interno delle nuove ASST i cui POA (Piani di organizzazione aziendale) dovranno darne evidenza secondo i seguenti principi: - Individuazione di modelli organizzativi che prediligano la gestione di processi orizzontali. - Adozione di strumenti di organizzazione secondo la logica della rete sia interna che esterna. - Ricostruzione della filiera erogativa fra ospedale e territorio, in tale contesto il criterio prevalente è quello della presa in carico del paziente. - Organizzazione di servizi per la cronicità in un unico ambito 10
12 rete/dipartimento secondo lo schema di rete sopra richiamato evitando la frammentazione dei processi e la suddivisone dei servizi fra area ospedaliera e territoriale. AREE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA La programmazione strategica trova attuazione nel ciclo della performance che prevede la ridistribuzione degli obiettivi aziendali a cascata sia sulle articolazioni organizzative sia sui dirigenti attraverso lo strumento del budget. In considerazione del nuovo assetto organizzativo, anche questo processo sarà oggetto di nuova definizione e ciò coinvolgerà tutte le articolazioni della costituenda ASST Rhodense; ciò in funzione delle rispettive competenze e dei livelli di responsabilità, in un processo comune e condiviso di programmazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale. Le aree coinvolte nella declinazione degli obiettivi di budget sono così articolate: Efficienza: produzione, costi, personale; Qualità dei processi organizzativi: trasparenza e prevenzione della corruzione;degenza media;sale operatorie; Efficacia:percorso nascita; donazioni e trapianti; reti di patologia;integrazione ospedale-territorio; Appropriatezza e qualità dell assistenza:peso medio; ricoveri ripetuti;lea; Accessibilità e soddisfazione dell utenza: tempi di attesa 11 Il ciclo della performance prevede il coinvolgimento di tutte le strutture aziendali, individuate come centro di responsabilità, nelle fasi di negoziazione ed assegnazione degli obiettivi; a garanzia del raggiungimento dei risultati, sarà sviluppato e strutturato un idoneo sistema di monitoraggio che preveda una puntuale misurazione degli indicatori.
13 In sintesi si espongono di seguito le macro aree di obiettivi con relativi indicatori: Macro Obiettivo Indicatore di risultato 1.Analisi organizzativa esistente Mappatura dei processi e degli strumenti e presa in carico delle attività gestionali 2.Consolidamento delle risorse umane Ricognizione del personale trasferito e presa in carico della gestione giuridica ed economica 3.Consolidamento del patrimonio Ricognizione dei beni patrimoniali immobili e mobili e presa in carico della gestione patrimoniale 4.Subentro delle nuove attività trasferite 5.Definizione nuovo modello organizzativo 6.Integrazione tra strutture ospedaliere e territoriali 7.Integrazione dei percorsi di cura 8.Attuazione del Presidio Ospedaliero Territoriale Ricognizione e gestione delle attività trasferite (assistenza protesica etc) Approvazione del Piano di Organizzazione Aziendale Strategico Evidenza dell integrazione ospedale territorio e tra strutture ospedaliere e medicina di base Evidenza dei nuovi modelli di presa in carico dei pazienti trasversale rispetto alle strutture ospedaliere e territoriali Evidenza dell apertura di attività nel POT RSA Pertini Evidenza della presa in carico e gestione della struttura
14 IL COLLEGAMENTO CON IL PIANO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL ORGANIZZAZIONE (PIMO) Per quanto infine riguarda, nello specifico, Obbiettivi e Performance, il tutto si deve inoltre inquadrare nel percorso tracciato dalla DGR n X/3652 del 5/6/2015, richiamata al punto 5.5 delle Regole 2016, con la quale la Regione sancisce e dettaglia il Programma Integrato di Miglioramento dell Organizzazione quale piattaforma all interno della quale si inserisce il Piano di Miglioramento nella sua funzione sia di Riesame annuale che di integratore di tutti gli ulteriori Piani aziendali il sistema di Autovalutazione mediante check list, il cruscotto degli indicatori di monitoraggio ed il piano di Audit interni. Questo complesso ed articolato sistema dotato di una interfaccia aziendale e di una interfaccia a livello del governo regionale che, integrando tutti i flussi amministrativi e sanitari oggetto di analisi, rappresenta una garanzia di semplificazione e di univocità dei dati costituirà la base di una migliore definizione, analisi e valutazione delle performance, sia in un ottica di benchmarking, che, soprattutto, in una ottica di miglioramento continuo. 13 AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE Si richiama quanto già esplicitato in merito alla revisione dinamica del presente Documento in funzione della riorganizzazione della nuova Azienda costituita, dell assegnazione degli obiettivi regionali con la puntuale definizione dei responsabili, dei soggetti coinvolti e degli strumenti adottati.
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