Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Calabria

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1 Deliberazione n. 116/2008 Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Calabria NELL ADUNANZA DEL 21 Maggio 2008 composta dai magistrati: - Pres. Sez. Silvio AULISI Presidente - Cons. Luigi CONDEMI Componente - Cons. Vittorio CIRO CANDIANO, relatore Componente - Cons. Anna BOMBINO Componente - Primo ref. Natale LONGO Componente VISTO l art. 100, comma 2, della Costituzione; VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; VISTO il regolamento (14/2000) per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, deliberato dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti in data 16 giugno 2000 e successive modifiche; VISTA la legge 5 giugno 2003 n. 131, recante disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante il Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali; VISTO l art. 1, commi 166 e seguenti, della Legge n. 266 del 23 dicembre 2005 (legge finanziaria per il 2006), che fa obbligo agli organi di revisione degli enti locali di inviare alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti relazioni apposite in ordine ai bilanci preventivi e ai rendiconti degli enti; VISTA la deliberazione n. 5/AUT/2007 della Sezione delle Autonomie - pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, supplemento ordinario al n.143 del con la quale sono state predisposte le linee-guida per la redazione della relazione sul rendiconto dell esercizio 2006; VISTA l ordinanza n 06/08 del con la quale il Presidente ha convocato la Sezione per il ; UDITO il Consigliere relatore, dott. Vittorio Cirò Candiano; UDITO l Assessore Dott. Massimo Scarniglia delegato dal Sindaco del Comune di SAN MARCO ARGENTANO (CS). 1

2 PREMESSO La Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, nella adunanza del 4 giugno 2007 ha adottato in attuazione dell art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006) i criteri e le linee guida, corredate di questionari e tabelle esplicative, da osservare da parte dell organo di revisione per la compilazione della relazione sul rendiconto dell esercizio L art.1, comma 168, della legge n. 266/2005 e le succitate linee guida prevedono l adozione di specifiche pronunce nell ipotesi di constatate gravi irregolarità, quantitativamente tali da incidere sugli equilibri finanziari, senza con ciò escludere che sia utile ed opportuno segnalare agli enti anche irregolarità non gravi o meri sintomi di criticità, comunque pregiudizievoli per la sana gestione finanziaria. In attuazione del succitato obbligo di legge, l Organo di revisione del Comune di SAN MARCO ARGENTANO (CS) (abitanti n ), con nota s.n. in data , ha rimesso la relazione di cui sopra, sulla cui base il Magistrato istruttore con lettere nn. 1178/SR/87-2 e 1173/RS/10-3 del , dirette rispettivamente al Sindaco e al Presidente del collegio dei revisori, ha osservato in sintesi quanto segue: La mancata deliberazione del rendiconto nei termini di legge da parte dell Organo consiliare (art. 227 del TUEL), costituisce una situazione di irregolarità il cui ripetersi va evitato. 1.5 Verifica vincoli di bilancio Occorre precisare se il Comune ha autorizzato opere di urbanizzazione da parte di privati, titolari di permessi di costruire, il cui costo è avvenuto a scomputo, totale o parziale, degli oneri di urbanizzazione. In quest ultimo caso occorre far pervenire la relativa documentazione precisando se tale operazione è stata comunicata alla competente Procura della Corte dei conti, ai sensi dell art. 122, comma 8, del d.lgs. n. 163/2006 così come modificato dall art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 113/ Gestione dei residui I residui attivi presentano un alto grado di vetustà, in quanto quelli antecedenti all anno 2002 rappresentano il 29,16 per cento, rispetto al totale dei residui attivi al (euro ,00), mentre solo quelli di parte corrente (titoli I, II e III) corrispondono al 25,26 per cento e quelli di parte in conto capitale (titoli IV e V) corrispondono al 30,74 per cento, rispetto ai relativi totali sempre al Inoltre la presenza di un elevato importo del totale delle partite residuali attive al (euro ,00), rispetto alle entrate complessive accertate (euro ,00), rappresenta il 125,30 per cento. Tutto ciò potrebbe rivelare la conservazione di partite inesigibili o insussistenti con ripercussioni negative sul risultato della gestione. Tale situazione di criticità presente anche nel rendiconto dell esercizio 2005, come risulta da specifica pronuncia di cui alla deliberazione della Sezione regionale della Corte dei conti n. 6 del , non appare ancora interamente sanata con la deliberazione del Consiglio comunale n. 8 del Procedimenti di esecuzione forzata e debiti fuori bilancio da finanziare Occorre comunicare e specificare se il Comune presenta debiti pregressi nei confronti dell Ente Regione, del Commissario delegato per l emergenza ambientale e/o degli ATO e/o Società che gestiscono il servizio per la somministrazione ai comuni dell acqua per uso idropotabile o il servizio per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Al riguardo, si precisa che dalla delibera della Giunta regionale n. 495 del (BURC n. 17 del ), il Comune risulta essere debitore per complessive euro ,00 a titolo di somministrazione di acqua idropotabile fino al In presenza di debiti accertati, occorre precisare se essi corrispondono ad impegni di spesa 2

3 divenuti residui passivi (indicando gli estremi di capitolo e di impegno) ovvero a debiti fuori bilancio. Occorre comunicare se i provvedimenti di riconoscimento di debiti posti in essere dall Ente sono stati trasmessi tempo per tempo alla competente Procura della Corte dei conti, ai sensi dell art. 23, comma 5, della legge , n Organismi partecipati Dai prospetti 2.1 e 2.2 non risultano indicati Organismi partecipati direttamente dall Ente. In relazione a ciò, occorre conoscere, inviando eventualmente la relativa documentazione, la forma gestionale utilizzata dal Comune per la riscossione di determinate entrate, come ad esempio l ICI, e per provvedere a determinati servizi, come ad esempio la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Inoltre occorre specificare se l Ente ha rispettato i principi stabiliti dall art. 13 del decreto legge , n. 223 convertito dalla legge , n Servizi pubblici gestiti direttamente Il basso grado di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale (inferiore al 60%) può contribuire a rendere difficoltosa la tenuta degli equilibri di bilancio. 6. Rispetto del Patto di stabilità interno Occorre che venga inviato il prospetto inerente al calcolo degli obiettivi e monitoraggio delle risultanze del patto di stabilità interno per l anno 2006, inviato al MEF ai sensi della circolare n. 8 del Spese per il personale Occorre che vengano esplicitati analiticamente gli elementi negativi e positivi, che hanno concorso a determinare la spesa per il personale, ai sensi dell art. 1, comma 198 e seguenti, della legge n. 266/2005 e della circolare del MEF n. 9 del , specificando in particolare se vi sono arretrati inerenti ai rinnovi contrattuali antecedenti all anno Verifiche sul conto del patrimonio Occorre precisare se l Ente, nel compilare il conto del patrimonio, ha applicato i criteri indicati nell art. 230 del TUEL e nei punti da 107 a 147 del principio contabile n. 3, predisposto dall Osservatorio di cui all art. 154 del TUEL. Occorre specificare l anno dell ultimo aggiornamento dell inventario. Occorre chiarire se l Ente è proprietario di azioni societarie trasferite dalla Regione a titolo gratuito. Il Presidente del collegio dei revisori, in risposta alle osservazioni come innanzi sinteticamente formulate, con note n e n. 4239, rispettivamente del e del , a firma anche del Sindaco di SAN MARCO ARGENTANO (CS), rappresentava elementi di chiarimento ed integrazione, ritrasmettendo la relazione rivista e corretta. CONSIDERATO La Sezione prende atto dei chiarimenti forniti in merito ai punti 1.5 Verifica vincoli di bilancio, 2 Organismi partecipati, 6 Rispetto del Patto di stabilità interno, 7 Spese per il personale e 9 Verifiche sul conto del patrimonio, i quali consentono di superare le relative osservazioni formulate dal Magistrato istruttore. 3

4 Per quanto riguarda invece l Approvazione tardiva del rendiconto 2006, nonché i punti 1.7 Gestione dei residui, 1.9 Procedimenti di esecuzione forzata e debiti fuori bilancio da finanziare e 3 Servizi pubblici gestiti direttamente, pur tenendo conto dei chiarimenti e delle precisazioni forniti, la Sezione porta alla dovuta attenzione del Consiglio comunale le seguenti situazioni rilevate in sede di esame del rendiconto dell esercizio 2006 e ritenute pregiudizievoli per la sana gestione finanziaria dell Ente: a) La mancata approvazione del rendiconto 2006 da parte dell Organo consiliare, nei termini di legge, ai sensi dell art. 227 del d.lgs , n. 267 (TUEL), costituisce una situazione di irregolarità il cui ripetersi va evitato. b) I residui attivi (punto 1.7) presentano un alto grado di vetustà, in quanto quelli relativi ad esercizi antecedenti all anno 2002, rappresentano il 29,16 per cento, rispetto al totale dei residui attivi al (euro ,00), mentre solo quelli di parte corrente (titoli I, II e III) corrispondono al 25,26 per cento e quelli in conto capitale (titoli IV e V) corrispondono al 30,74 per cento, rispetto ai relativi totali sempre al Il totale delle partite residuali attive al (euro ,00), poi, rappresenta il 125,30 per cento delle entrate complessive accertate alla stessa data (euro ,00). Tutto ciò potrebbe rivelare la conservazione di partite inesigibili o insussistenti con ripercussioni negative sul risultato della gestione (artt. 189 e 228 del TUEL). Tale situazione di criticità, rilevata anche in sede di esame del rendiconto dell esercizio 2005 (delibera della Sezione regionale della Corte dei conti n. 6 del ), non appare ancora sanata con la delibera del Consiglio comunale n. 8 del c) Il Comune risulta essere debitore per complessive euro ,00 (oltre interessi), a titolo di somministrazione di acqua idropotabile fino alla data del (punto 1.9), nei confronti della Regione Calabria (delibera Giunta regionale n. 495 del , pubblicata sul BURC n. 17 del ). Per tale debito risulta che il Comune abbia chiesto all Ente Regione la rateizzazione del relativo importo, con parziale individuazione di debito fuori bilancio (euro ,42 oltre interessi) da riconoscere ai sensi dell art. 194 del TUEL ed i cui provvedimenti devono essere trasmessi alla competente Procura della Corte dei conti di Catanzaro, ai sensi dell art. 23, comma 5, della legge , n Tale situazione costituisce un sintomo di criticità che impone una sollecita definizione del debito rilevato e richiede la dovuta attenzione nella gestione dei bilanci dei futuri esercizi. d) Il basso grado di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale (inferiore al 60 per cento) può contribuire a rendere difficoltosa la tenuta degli equilibri di bilancio (punto 3). P.Q.M. La Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Regione Calabria, delibera che, nell ambito delle rispettive attribuzioni, i competenti Organi del Comune di SAN MARCO ARGENTANO (CS) devono adottare i necessari provvedimenti : 1) Per evitare che il rendiconto non venga approvato nei termini di legge. 2) Per promuovere la verifica ed eventuale riaccertamento dei residui attivi, specie di vecchia formazione. 3) Per rimuovere le cause che hanno determinato il mancato pagamento del debito nei confronti della Regione Calabria, per la somministrazione di acqua idropotabile. 4) Per conseguire un adeguata copertura dei costi dei servizi a domanda individuale. La presente pronuncia sarà rimessa, a cura della Segreteria della Sezione, al Presidente del Consiglio comunale ed al Sindaco di SAN MARCO ARGENTANO (CS), affinché ne diano urgente comunicazione al predetto Consiglio comunale per l adozione delle necessarie misure correttive, come stabilito dall art. 1, comma 168, della legge n. 266/

5 Le determinazioni che saranno assunte dal Consiglio comunale dovranno essere sollecitamente comunicate a questa Sezione regionale di controllo, per quanto di ulteriore competenza. Così deciso in Catanzaro, nell adunanza del 21 Maggio Il Relatore Dott. Vittorio Cirò Candiano Il Presidente Dott. Silvio Aulisi Depositata in segreteria il Il Direttore della segreteria Dott. Antonio LEONE 5