COMUNE DI FALERNA PROV. CATANZARO
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1 COMUNE DI FALERNA PROV. CATANZARO Progetti Integrati di Sviluppo Locale del POR Calabria FERS Provincia di Catanzaro-PISL "Pisl Costa degli Ulivi. Tipologia : Sistemi Turistici. Riqualificazione e valorizzazione del Water-Front di Falerna Marina ELABORATO: RELAZIONE GEOLOGICA TAV. 15 Il Geologo Dott. Giuseppe Vecchio Riservato all'ufficio C.da Fangiano Nocera Terinese (cz) Tel. 0968/ Data: GIUGNO 2013
2 Relazione Geologica 1 INDICE PREMESSA... 3 GEOMORFOLOGIA DEL SITO... 6 CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE... 8 VINCOLI RICADENTI NELL AREA DI STUDIO... 9 MODELLO GEOLOGICO... MODELLO GEOTECNICO... CONCLUSIONI Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
3 Relazione Geologica 3 PREMESSA Lo studio geologico cui si riferisce la presente relazione, rientra nell ambito del progetto Integrato di Sviluppo Locale del POR Calabria FERS Provincia di Catanzaro-PISL "Pisl Costa degli Ulivi. Tipologia : Sistemi Turistici. Riqualificazione e valorizzazione del Water-Front di Falerna Marina, In particolare lo studio è finalizzato alla caratterizzazione del terreno di fondanzione per l ampliamento di un piccolo sottopasso. L indagine, riferita alla realizzazione di ha lo scopo di definire la geologia, la successione stratigrafica, le caratteristiche morfologiche e idrologiche dei terreni presenti nella zona e di un area sufficientemente ampia. Per la definizione di dettaglio della successione stratigrafica del terreno, nonché per risalire ai parametri geotecnici del sito in oggetto e per individuare eventuali falde idriche presenti, si fa riferrimento alle indagini eseguite a poca distanza del sito per il progetto Percorsi cicli-pedonali. Inoltre è stata effettuata un'indagine geognostica (MASW) per poter caratterizzare i sismostrati fino ad una profondità di 30 metri dal piano campagna.. Rilievi ed indagini sul terreno, studi condotti precedentemente sull area in esame, unitamente alle informazioni di carattere bibliografico acquisite, dedotte dalla consultazione della Carta Geologica d'italia - scala 1: (Castiglione), hanno permesso di chiarire la situazione geologica di superficie e di definire i caratteri geomorfologici del sito in oggetto. La relazione è redatta in conformità con quanto prescritto dalle norme di settore nazionali e regionali, ovvero: o Legge sismica n. 64 o AGI-Associazione Geotecnica Italiana. Raccomandazioni sulla programmazione e esecuzione delle indagini geotecniche, 1977 o D.M. del 24/01/1986 o Decreto del Ministero LL. PP o AGI-Associazione Geotecnica Italiana. Raccomandazioni sulle prove Geotecniche di laboratorio,1994 o Legge n. 109 Legge quadro Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
4 Relazione Geologica 4 o D.M.LL.PP Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche. o DPR 554/1999 Regolamento d'attuazione dell'art. 3 L.109/1994 o LEGGE REGIONALE 27 aprile 1998, n. 7, Disciplina per le costruzioni ricadenti in zone sismiche. Snellimento delle procedure in attuazione dell'art. 20 della Legge 10 dicembre 1981, n o Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (D.L. 180/98) redatto dall Autorità di Bacino Regionale e approvato dal Consiglio Regionale con Delibera n 5 del 28/12/2001 o DPR n.328 del , Regolamento attuativo dell'art.1, comma 18 della legge 4/99 o Legge regionale in materia di pianificazione LR 19/2002 o Ordinanza del P.C.M. n 3274 del 20/3/2003 o Legge Regionale n. 10 del Norme in materia di aree protette o OPCM n.3316: Modifiche ed integrazioni all'ordinanza PCM n.3274 del o OPCM n.3431 del o O.P.C.M del 28 aprile 2006 "Criteri generali per l'individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l'aggiornamento degli elenchi delle medesime zone" o Norme Tecniche per le Costruzioni - NTC - DM 14/01/2008 o Istruzioni per l'applicazione delle nuove Norme Tecniche di Costruzione Circolare n.617 del (Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: Pericolosità sismica e Criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale). o Nuovo Regolamento Regionale n. 7 del 28/06/2012 Procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica di cui alla legge regionale n. 35 del 19 ottobre 2009 o L.R. n.35 del 10 agosto 2012 Modifiche ed integrazioni alla L.R.19/2002 Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
5 Relazione Geologica 5 o R.R. n.2 del 19/03/2013 Procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica di cui alla L.R. n. 35/2009 e R.R. n. 7/2012 Allegati Tutti i dati raccolti ed analizzati sono stati utilizzati per la stesura della presente relazione, corredata dai seguenti elaborati: corografia in scala 1: carta geologica in scala 1: interferenza PAI 1:5.000 Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
6 Relazione Geologica 6 GEOMORFOLOGIA DEL SITO Il riconoscimento delle caratteristiche geologiche permette di definire l assetto stratigrafico dei terreni presenti nell area investigata. Vengono infatti individuate le singole unità litologiche, le modalità ed età della loro messa in posto, rapporti geometrici, definizione delle caratteristiche idrologiche. L'area oggetto dell intervento interessa la stretta pianura costiera e si pone parallelamente alla strada statale SS18 (foto 1). In particolare l opera da realizzare interessa i depositi di spiaggia, in parte fissate dalla vegetazione, costituiti da ghiaia e sabbia. Successivamente in corrispondenza del Torrente Griffo, si incontrano depositi ciottolosi sabbiosi di conoide alluvionale (foto 2). Tale conoide è stata generata dalla deposizione del materiale grossolano, trasportato dal torrente Griffo, in corrispondenza del punto dove si ha un cambiamento del gradiente topografico. A monte del sito si hanno dei versanti da moderata a forte pendenza dove affiorano: Argille sabbiose e siltose di colore grigiobrune, intercalate da sabbia ed Arenarie. Presentano una moderata resistenza all'erosione ed una bassa permeabilità. Localmente la formazione argillosa può essere intercalata da lembi di gesso e di Foto 2 Foto 1 calcare evaporitico bianco-giallastro, affioranti a ovest dell area. L'erosione varia Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
7 Relazione Geologica 7 da bassa a moderata, mentre la permeabilità è bassa. Le zone con una componente argillosa più alta possono dare luogo a dei movimenti franosi. Sulle superfici terrazzate dislocate a diverse quote si hanno depositi conglomeratici poligenici e bruno-rossastri costituiti da ciottoli ben arrotondati di rocce ignee e metamorfiche immersi in una matrice sabbiosa. Tali depositi possono essere intercalati da livelli sabbiosi e argille siltsi. Si presentano poco consolidati e facilmente disgregabili. Permeabilità elevata. Il litorale tirrenico in esame è caratterizzato da un paesaggio a morfologia ondulata costituito da rilievi collinari prevalentemente argilloso-sabbiosi spesso siltosi che vengono separati dal mare da una stretta fascia allungata in direzione NNW-SSE rappresentante la pianura costiera che interdigita in suoi depositi con quelli tipicamente fluviali che si rinvengono i corrispondenza delle principali aste fluviali. Queste ultime scorrono in valli dal tipico profilo a V, con pareti subverticali in corrispondenza di litotipi metamorfici più resistenti ai processi erosivi, come il torrente Cartolano che scorre poco più a nord dell area di intervento. Il tratto di spiaggia situato in prossimità del sito interessato dal progetto è soggeto ad erosione della linea costiera che è particolarmente spinta, infatti alla foce del Griffo, la spiaggia si è considerevolmente ridotta in funzione delle caratteristiche morfologiche della costa. In effetti, in tale tratto, l apporto solido del corso d acqua ha generato un piccolo promontorio in corrispondenza della foce, ma a contrastare il fenomeno del ripascimento della spiaggia, si oppone quello delle correnti che, provenendo da nord, erodono il materiale depositato trasportandolo verso sud. Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
8 Relazione Geologica 8 CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE L idrogeologia dell area è determinata dai rapporti stratigrafici esistenti tra i litotipi a contatto, dalle loro natura geologica e dalle caratteristiche idrologiche, ovvero dal grado e tipo di permeabilità e dalla porosità. Infatti, sulla base del rilevamento geologico e dalle conoscenze generali sull idrodinamica sotterranea dei depositi in esame, sono state individuate le caratteristiche idrologiche. Nell area in esame, la falda idrica non è stata rinvenuta durante l esecuzione delle prove penetrometriche, tuttavia trovandoci in prossimità della linea di costa il pelo libero dovrebbe attestarsi a profondità maggiore di 5 m. L acquifero costiero-alluvionale costituito da sabbie grossolane e ghiaie viene alimentato prevalentemente in maniera diretta, ovvero dalle precipitazioni, in quanto alle spalle del sito di intervento affiorano le argille mioceniche con le quali si ha un limite idrogeologico di tamponamento, con esclusione di travasi sotterranei. I sedimenti alluvionali localizzati in corrispondenza delle principali incisioni e lungo una stretta fascia limitrofa ai rilievi collinari, si interdigitano con i depositi dell adiacente pianura costiera. Le acque sotterranee sono intrappolate tra i sedimenti clastici trasportati e depositati dai corsi d acqua. Si tratta di depositi eterogenei perché la sedimentazione fluviale è rapida e discontinua con condizione di sedimentazione variabile. Gli acquiferi alluvionali sono infatti caratterizzati dalla giustapposizione disordinata di termini litoligici di varia granulometria, aggregati in lenti allungate nel senso della corrente che le ha depositate. Il recapito preferenziale della falda freatica, trovandoci in prossimità della linea di costa, è rappresentato dal mare. L idrografia superficiale è legata all azione del torrente Griffo che, nel tratto in esame non risulta arginato, con sponde incassate rispetto al piano campagna di 1 m circa. Le sponde mantengono la naturale inclinazione subverticale, grazie alla presenza dei sedimenti ghiaiosi e ciottolosi posti Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
9 Relazione Geologica 9 lungo l intera asta fluviale. Lungo l intero corso d acqua è presente una vegetazione riparia spontanea costituita da canne. VINCOLI RICADENTI NELL AREA DI STUDIO Uno strumento normativo e di pianificazione vigente in Calabria è rappresentato dal Piano Stralcio di Bacino per l Assetto ldrogeologico (P.A.I.), redatto ai sensi della L. 365/2000, della L. 183/89 e della L. 267/98. Con tale strumento, l Autorità di Bacino Regionale della Calabria pianifica e programma le azioni e le norme d uso finalizzate alla salvaguardia delle popolazioni, degli insediamenti, delle infrastrutture e del suolo. Il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) è stato approvato con Delibera di Consiglio Regionale n. 5 del , "DL 180/98 e successive modificazioni. Il P.A.I. raggruppa le situazioni di rischio in tre categorie: rischio di frana; rischio di inondazione; rischio di erosione costiera. Per ciascuna categoria di rischio, sono definiti quattro livelli: R4: rischio molto elevato, per il quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio economiche; R3: rischio elevato, per il quale sono possibili problemi per l incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, la interruzione di funzionalità delle attività socio economiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale; R2: rischio medio, per il quale sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale che non pregiudicano l incolumità del personale, l agibilità degli edifici e la funzionalità delle attività economiche; R1: rischio moderato, per il quale i danni sociali, economici e al patrimonio ambientale sono marginali. Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
10 Relazione Geologica 10 Dalla consultazione della cartografia PAI ufficiale si evidenzia che il torrente Griffo, collocato ad una distanza dal sito in esame di circa 200 metri è stato censito come zona di attenzione a rischio. Tale corso d acqua non presenta arginatura delle sponde nel tratto considerato, pertanto l Autorità di Bacino Regionale considera a rischio l area comprendente il corso d acqua delimitata dall intersezione tra il terreno e un piano orizzontale tracciato a una quota superiore di 7 metri a quella del punto più depresso della sezione trasversale. L area a rischio non sarà in ogni caso estesa per più di L metri, essendo L il prodotto dell ordine di Horton dell asta considerata per 15, a destra e a sinistra delle sponde dell alveo ordinario. Nel caso in esame l indice di Horton ha un valore pari a 3, pertanto l area considerata a rischio è pari a 45 m a destra e a sinistra dell asta fluviale. In base alle considerazioni fatte il sito in esame ricade al di fuori dell area a rischio idraulico. Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
11 Relazione Geologica MODELLO GEOLOGICO La finalità delle indagini in sito è quella di ricostruire le principali caratteristiche e i lineamenti del sottosuolo, con particolare riferimento alla natura litologica e stratigrafica, oltre che definire le caratteristiche sismiche dei litotipi affioranti. In particolare per ircostruire il modello geologico del sito si fa riferimento ad a due prove penetrometriche leggere eseguite a circa 100 metri del sito, ma sulla stesse litologie affioranti ed inoltre è stata eseguita una MASW per definire i simsostrati. Le indagini eseguite evidenziano che dal piano campagna fino ad una profondità di 2.8 metri si hanno depositi sabbiosi da sciolti a poco addensati. Successivamente fino ad una profondità di circa metri, si hanno depositi ghiaiosi sabbiosi eterometrici mediamente addensati. Da - metri ed oltre depositi i depositi ghiaiosi sabbiosi presentano un maggior grado di addensamento. Infine a profomdità maggiori di 35 metri si ha un ulteriore aumento delle onde trasversali e pertanto si ipotizza il substrato miocenico consistente. MODELLO GEOTECNICO Le indagini geofisiche eseguite, unitamente alle osservazioni di superficie fatte con il rilevamento geologico e le indagini penetrometriche eseguite per la realizzazione della pista ciclo-pedonale hanno consentito di ricostruire la stratigrafia del sito e di desumere le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione Nella tabella seguente è riportato il modello geotenico desunto dalle indagini geognostiche eseguite in situ e dalle considerazioni di carattere prettamente geologico-stratigrafiche Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
12 Relazione Geologica 12 Livelli Sabbie da sciolte a poco addensate Depositi eterometrici mediamente addensati Depositi eterometrici da mediamente addensati a consistenti Substrato miocenico compatto Prof (m) Angolo di attrito φ ( ) MODELLO GEOTECNICO Coesione C (Kg/cm 2 ) Modulo di Young Edin (Mpa) Peso dell unità di volume γ (t/m3) Velocità onde trasversali Vs (m/s2 ) Coefficiente di Poisson µ Modulo di Rigidità G (Mpa) > Volendo esprimere un parere qualitativo sullo stato di addensamento e consistenza del terreno, risulta che il terreno di sedime è compreso fra i terreni mediamente consistenti. Gli elementi di conoscenza ricavati dall'esame comparato delle indagini eseguite risultano più che sufficienti per giungere alla caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione. Fermo restando la necessità di procedere nella fase costruttiva alle previste verifiche tra validità della caratterizzazione geotecnica di progetto e situazioni riscontrate, si forniscono di seguito, i parametri fisico-meccanici di massima per i terreni su indicati. Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
13 Relazione Geologica 13 CONCLUSIONI Dall'analisi di superficie effettuata tramite fotointerpretazione, dalla consultazione della cartografia di bas, da lavori condotti precedentemente in zona, dai sopralluoghi diretti in campo, dall esecuzione dalle indagini eseguite, sono stati delineati gli elementi geologici, stratigrafici, morfologici, idrogeologici e geotecnici dell area in esame. In particolare risulta che la zona sita in località Falerna Marina, in prossimità del torrente Griffo non mostra peculiarità geomorfologiche di rilievo. Si tratta infatti di un area pianeggiante che giunge fino al mare dove i sedimenti alluvionali caratteristici di una deposizione tipicamente fluviale, costituiti da ghiaie e ciottoli lasciano il posto ai depositi sabbiosi grossolani tipici della piana costiera con i quali spesso si interdigitano. I litotipi sono dotati di una permeabilità elevata e di una porosità interconnessa alta, tale da garantire l immagazzinamento delle acque, infatti la falda idrica superficiale, si attesta a pochi metri dal piano campagna. In tale zona infatti, i sedimenti alluvionali rilasciati dall azione del torrente Griffo ricoprono i depositi sabbiosi recenti di spiaggia così come si osserva lungo la costa alla foce del corso d acqua. Nonostante il continuo apporto solido e il conseguente ripascimento del tratto di spiaggia in esame, l azione delle correnti provenienti da settentrione genera un intenso fenomeno di erosione costiera. Occorre evidenziare inoltre che in corrispondenza del torrente Griffo, l Autorità di Bacino Regionale, censisce una zona di attenzione alla quale corrisponde una area vincolata di 45 m a destra e a sinistra dell asta fluviale, essendo il Griffo sprovvisto di arginatura delle sponde nel tratto in esame. In ogni caso il sito interessato dall intervento, è collocato ad una distanza di circa 200 metri; e pertanto al di fuori dell area a rischio. Infine la dalla TAVOLA /0 (PAI) si eveince che il tratto di costa propsicente l area interessata dall intervento è interessata da una forte erosione della costa, mentre a monte ed a valle si verifica il ripascimento. Nocera Terinese, giugno 2013 Il geologo Dott. Giuseppe VECCHIO Studio Geologico-Tecnico Dott. Geol. Giuseppe VECCHIO C.da fangiano, Nocera Terinese (CZ) 0968/ /73175
14 COROGRAFIA #0 Legenda #0 MASW Area interessata dal progetto
15 6 Carta Geologica Legenda 1 - Depositi di spiaggia costituiti da ghiaia e sabbia 2 - Dune sabbiose 3 - Alluvioni sabbiose limose 5 - Conglomerati e sabbie 6 - Argille sabbiose Depositi ciottolosi ghiaiosi 10 - Argille sabbiose e siltose - Conglomerati poligenici (Pliocene Sup.) Calcare evaporitico Gesso Area interessata dal progetto ± 1:5.000
16 STRALCIO DELLA TAVOLA RI COMUNE DI FALERNA (PAI) STRALCIO DELLA TAVOLA /0 - COMUNE DI FALERNA (PAI) 1: ±
17 COMUNE DI FALERNA PROV. CATANZARO Progetti Integrati di Sviluppo Locale del POR Calabria FERS Provincia di Catanzaro-PISL "Pisl Costa degli Ulivi. Tipologia : Sistemi Turistici. Riqualificazione e valorizzazione del Water-Front di Falerna Marina Indagini geofisiche MASW Giugno 2013
18 Premessa In riferimento al Progetto Integrato di Sviluppo Locale del POR Calabria FERS Provincia di Catanzaro-PISL "Pisl Costa degli Ulivi.Tipologia : Sistemi Turistici. Riqualificazione e valorizzazione del Water-Front di Falerna Marin il Dr. Geol. Giuseppe VECCHIO ha incaricato la Geofisica Misure S.n.c. di eseguire un indagine geofisica di superficie, finalizzata alla definizione delle principali caratteristiche elastiche dinamiche dei litotipi presenti nel sito in esame. Per tale scopo è stata realizzata una prospezione sismica con metodologia MASW (Multichannel Analysis Of Surface Waves), che consente di definire profili verticali delle onde di taglio (Vs), mediante un analisi della dispersione delle velocità delle onde di fase di Rayleigh. Il contesto geolitologico dell area investigata vede la presenza di depositi di duna e di spiaggia, poggianti su depositi sedimentari eterometrici a vario grado di addensamento e di consistenza. Caratteristiche delle apparecchiature Sismografo modulare Geometrics Geode a 24 canali, con conversione analogico-digitale a 24 bit, ad elevata dinamica, avente le seguenti caratteristiche principali: Range dinamico: 144 db di sistema. Distorsione: %@ 2.0 ms. Banda di acquisizione: Hz. Accuratezza trigger: 1/32 del passo di campionamento. Impedenza: 20 Kohm. Filtri in acquisizione: LowCut: 10, 15, 25, 35, 50, 70, 100, 140, 200, 280, 400 Hz 24/48 db/octave, Butterworth. Notch: 50, 60, 180 Hz. HighCut: 32, 64, 125, 250, 500, 1000 Hz 24/48 db/octave. Intervallo di campionamento: 0.02, , , 0.125, 0.25, 0.5, 1.0, 2.0, 4.0, 8.0, 16.0 msec. Lunghezza di registrazione: campioni. Pre-trigger: fino a tutta la lunghezza di registrazione. Delay: da 0 a 9999 ms in passi di una lunghezza di intervallo. Per il rilievo della velocità del moto del suolo sono stati utilizzati geofoni Geospace, con frequenza di oscillazione di 4.5 Hz.
19 INTERPRETAZIONE MULTICHANNEL ANALYSIS OF SURFACE WAVES (MASW) La prospezione è stata realizzata a 20 canali d acquisizione, adottando una distanza intergeofonica di 2 metri. E stata eseguita un elaborazione su un sismogramma ottenuto da un punto di energizzazione posto a 8 metri dal primo geofono. La tecnica si basa sullo studio della dispersione della velocità di fase delle onde superficiali di tipo Rayleigh (R), nota in letteratura come Multichannel Analysis of Surface Waves (MASW). Il sismogramma è stato oggetto di filtraggio per l eliminazione delle alte frequenze e depurato dalle onde di volume, al fine di ottenere dei picchi d ampiezza nelle oscillazioni relative alle onde di superficie. Successivamente si è passati alla rappresentazione delle tracce sismiche su un diagramma che mette in relazione le frequenze con le velocità di fase. Su di esso s individuano, come zone di massima ampiezza, gli allineamenti attribuibili alle onde di Rayleigh, da cui si ottiene la variazione delle velocità di queste ultime con il variare della loro frequenza, o lunghezza d onda. Essendo la profondità di propagazione di questo tipo di onde dipendente dalla frequenza, sarà possibile correlare le velocità alle varie frequenze con le profondità. Quest ultimo passo, successivo alla definizione della curva di dispersione, si ottiene mediante un processo d inversione, che porta al risultato finale, costituito da un profilo verticale delle velocità delle onde trasversali (Vs), posto al centro della stesa di geofoni. Le velocità di fase delle onde di Rayleigh (Vr), in un mezzo omogeneo, sono legate a quelle di volume dalla seguente relazione: Vr 6 8Vs 2 Vr 4 + (24 16 Vs 2 / Vp 2 ) Vs 4 Vr 2 + (16 Vs 6 /Vp 6 1) Vs 6 = 0 In un mezzo non omogeneo le velocità delle onde di volume (Vp e Vs) variano con la profondità. Le velocità di fase delle onde di Rayleigh mostrano velocità differenti per differenti valori di frequenza e sono fortemente legate ai valori delle velocità delle onde trasversali. Ciò consente di passare da modelli frequenza/velocità di fase delle onde di Rayleigh a modelli monodimensionali Vs/profondità.
20 Gli elaborati forniti contengono: la curva di dispersione della velocità di fase delle onde R in relazione alla frequenza; il profilo delle Vs al centro dello stendimento fino alla massima profondità di indagine; la tabella dei valori di Vs per orizzonti omogenei di velocità; la velocità equivalente delle onde di taglio (Vs) fino a 30 metri di profondità. Interpretazione Le velocità delle onde trasversali si mantengono sotto i 160 m/sec fino ad una profondità di 2.8 metri, e possono essere associate a depositi sabbioso da sciolti a poco addensati. Sotto i 2.8 metri e fino ad una profondità di metri, si registrano velocità delle onde di taglio (Vs) variabili tra 205 m/sec e 282 m/sec, riferibili a depositi sedimentari eterometrici mediamente addensati. Da - metri e fino alla massima profondità investigata, le velocità delle onde S variano tra 318 m/sec e 662 m/sec, e sembrano indicare la presenza di depositi sedimentari addensati/consistenti.
21 MASW Curva di dispersione Curve di inversione
22 Profilo delle velocità onde S Profondità in metri Velocità in m/sec Profondità dal p.c. al centro dello stendimento Velocità delle onde S (m/sec) (metri) Vs 30 = 302 m/sec (velocità equivalente delle onde di taglio fino a 30 metri) (Quota di riferimento p.c.)
23 MODULI ELASTICI DINAMICI I moduli elastici dinamici sono stati calcolati partendo dai valori medi delle velocità delle onde trasversali (Vs) definite nel profilo MASW. Per il calcolo delle velocità delle onde longitudinali (Vp), sono stati adottati opportuni valori dei coefficienti di Poisson. I valori dei pesi di volume (γ) sono indicativi. Tabella dei moduli elastici dinamici medi Sabbie da sciolte a poco addensate Depositi eterometrici mediamente addensati Depositi eterometrici da mediamente add./cons. ad add./cons. Substrato miocenico compatto (?) Coefficiente di Poisson µ Velocità onde longitudinali Vp (m/sec) Velocità onde trasversali Vs (m/sec) Peso di volume γ (g/cm 3 ) Modulo di Young Edin (Mpa) Modulo di Rigidità G (Mpa)
24 SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO IN ACCELERAZIONE LOCALE Per la valutazione dello spettro di risposta elastico (componente orizzontale e componente verticale) dell area investigata, si è fatto riferimento al D.M. del 14 gennaio 2008 (N.T.C.). In base al predetto D.M., si è fatto riferimento alla pericolosità sismica di base del sito in esame, che costituisce l elemento di conoscenza primario per la determinazione delle azioni sismiche. La pericolosità sismica è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa a g in condizioni di campo libero, considerando un sito di riferimento rigido (Categoria A, quale definita al paragrafo del D.M.) con superficie topografica orizzontale; nonché di ordinate dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad essa corrispondente S e (T), con riferimento a prefissate probabilità di eccedenza PV R, come definite nel paragrafo 3.2.1, nel periodo di riferimento V R, come definito nel paragrafo 2.4. L influenza delle condizioni stratigrafiche locali viene fatta rientrare in 5 Categorie di sottosuolo standard (Categorie A, B, C, D, E). Nell ambito di tale classificazione, dai risultati ottenuti dall indagine geofisica con metodologia MASW eseguita (Vs 30 = 302 m/sec), il profilo stratigrafico del sottosuolo di fondazione del sito investigato (quota di riferimento p.c..) può essere assimilato alla Categoria C. Risposta sismica: Categoria di sottosuolo: C; Categoria Topografica: T 1 ; Coordinate Geografiche (WGS84): N 38, E O 16,14262.
grado di addensamento/consistenza, su cui poggia uno strato di suolo agrario.
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