UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
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- Raffaele Garofalo
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE AGRONOMO E DOTTORE FORESTALE PRIMA SESSIONE 2018 PRIMA PROVA SCRITTA Il candidato svolga tre delle seguenti tracce a sua scelta, in modo esauriente e completo: 1. Il candidato, in possesso di laurea magistrale e intendendo svolgere l'attività professionale di Dottore Agronomo/Dottore Forestale, relazioni sulle verifiche da effettuare sulle normative vigenti e descriva gli adempimenti da espletare, di carattere legale, ordinistico e fiscale per poter operare verso la committenza privata e pubblica. 2. Un giovane di diciotto anni compiuti, coadiuvante nell'impresa agricola familiare, con nucleo aziendale prossimo al centro abitato, intende verificare la fattibilità di aderire alle misure previste dal PSR Piemonte Il candidato ipotizzando e descrivendo una realtà a lui nota, ove è emersa la necessità di ampliare un fabbricato strumentale all'attività agro-zootecnica e forestale, illustri le indagini necessarie di carattere normativo, a tutti i livelli, per soddisfare l'esigenza specifica e, più in generale, per beneficiare delle opportunità offerte dal PSR. 3. Il candidato descriva i contenuti e le modalità di redazione di un bilancio economico, i risultati che si determinano e le strategie di analisi degli stessi. 4. Gli agrofarmaci nell attività agricola/zootecnica, forestale e nel verde ornamentale (privato e pubblico): tipologie, campi e modalità di applicazione, riduzione del rischio per l operatore, rispetto della normativa vigente. 5. In relazione ai lavori selvicolturali ed alle opere di sistemazione idraulico-forestale di difesa del suolo, in ambito collinare e montano, il candidato descriva i contenuti e gli elaborati dei progetti definitivo ed esecutivo e gli adempimenti necessari in fase esecutiva. I settori da prendersi in considerazione dovranno fare riferimento alla committenza pubblica ed a quella privata. 6. Monocoltura e concimazione esclusivamente minerale hanno impoverito ampie superfici di suolo agricolo. Il candidato illustri il concetto di fertilità organica e microbiologica, evidenziando gli effetti sulle colture dei microrganismi della rizosfera. Tratteggi un programma di recupero della fertilità di tali suoli, facendo ricorso a tutti gli strumenti agronomici di cui è a conoscenza. 7. In un teorico ambiente della pianura saluzzese caratterizzato da una alternanza di seminativi, prati, pascoli e altre formazioni naturali, il candidato illustri i concetti teorici che sono alla base della classificazione del paesaggio, elenchi i principali strumenti del telerilevamento necessari per svilupparla e fornisca una breve descrizione delle forme del paesaggio che possono essere rilevate attraverso il telerilevamento. 8. Il candidato descriva le tecniche utilizzabili per la realizzazione di rimboschimenti finalizzati alla rinaturalizzazione di aree ex-agricole della pianura padana, indicando anche le cure colturali da applicare ai rimboschimenti dopo l impianto.
2 9. Il candidato imposti il procedimento di calcolo del Valore e del Prezzo di trasformazione applicandolo ad un esempio a sua scelta e analizzando il significato dei risultati ottenibili. Note: - è consentito l utilizzo del manuale tecnico dell agronomo o perito agrario o geometra; - è a disposizione una postazione per consultare Regolamenti o Leggi Regione Piemonte/Nazionali; - è possibile utilizzare copie cartacee di leggi sotto la supervisione della Commissione. SECONDA PROVA SCRITTA Il candidato svolga una delle seguenti tracce a sua scelta, in modo esauriente e completo: 1. Il candidato descriva con adeguato dettaglio come imposterebbe il progetto per la realizzazione di un impianto di arboricoltura da legno in un contesto di sua conoscenza riferibile alla pianura padana, prevedendo di soddisfare requisiti non solo produttivi ma anche di sostenibilità ambientale. Determini inoltre il più probabile valore di costo dell impianto. 2. In merito alla corretta gestione agro-silvo-pastorale del territorio montano il candidato descriva gli effetti della vegetazione (erbacea, arbustiva ed arborea) a riguardo della laminazione delle piene torrentizie, della stabilità dei versanti e della protezione contro i fenomeni valanghivi e di caduta massi; dovrà essere inoltre fornita una dettagliata caratterizzazione di tipo numerico/dimensionale in relazione a tali effetti (es. valore dei coefficienti di deflusso, infiltrazione, aumento di resistenza al taglio dei terreni, ecc.). 3. Il candidato tratti l'argomento del Vincolo paesaggistico (D.Lgs. n 42/ Codice Urbani) e, ipotizzando delle condizioni a lui note, rediga la Relazione paesaggistica da allegare alla richiesta di Autorizzazione per la costruzione di fabbricato, strumentale all'esercizio dell'attività agro-silvo-pastorale, con superficie coperta di circa duecento metri quadrati. Determini inoltre il più probabile valore di costo degli interventi di mitigazione indicati nella relazione paesaggistica. 4. Il candidato illustri gli obiettivi del PAN (Piano di Azione Nazionale) per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e il ruolo del consulente per la difesa fitosanitaria. Elabori, nella veste di consulente, un piano di difesa integrata o biologica per un azienda su una coltura arborea di sua scelta. 5. Il candidato ipotizzi di intervenire su una superficie di ca. 10 ha di un popolamento di pino silvestre in esposizione sud a quote comprese tra i 1500 e i 1600 m s.l.m. che è stata recentemente interessata da un incendio di chioma. Il popolamento in esame è all interno di un Parco Naturale Regionale ed ha subito un incendio a severità mista la cui superficie percorsa è di ca. 200 ha. Tenendo conto delle informazioni fornite si descrivano gli interventi opportuni a mettere in sicurezza il versante da un punto di vista idrogeologico e a favorire la rinnovazione forestale. 6. I cambiamenti climatici hanno un importante effetto sulla qualità della carne. L'eccesso di caldo ne peggiora sia colore che tenerezza ma anche sapore, ritenzione idrica e conservabilità. Per gestire lo stress da caldo negli allevamenti bovini il candidato evidenzi i punti chiave della nutrizione, il rischio micotossine e i fattori ambientali che possono essere fattori determinanti. Note: - è consentito l utilizzo del manuale tecnico dell agronomo o perito agrario o geometra; - è a disposizione una postazione per consultare Regolamenti o Leggi Regione Piemonte/Nazionali; - è possibile utilizzare copie cartacee di leggi sotto la supervisione della Commissione.
3 PROVA PRATICA Il candidato svolga una delle seguenti tracce a sua scelta, in modo esauriente e completo: 1. In relazione ad una frana superficiale di scivolamento traslazionale (tipo di materiale: detrito e/o terra) il candidato proceda alla progettazione di un intervento di sistemazione mediante tecniche di ingegneria naturalistica in funzione dei seguenti parametri geomorfologici e geotecnici: Inclinazione del pendio: 30 ; Estensione laterale del dissesto 20,00 m; Estensione longitudinale (lungo la massima pendenza) del dissesto 45,00 m; Profondità media del piano di scivolamento in riferimento al piano campagna: 1,00 m; Profondità minima falda in relazione al piano campagna: 1,50 m; Quota intervento sul livello del mare: 1.400,00 m s.l.m.; Angolo di attrito interno del terreno da sistemare 35 ; Peso specifico: 18,00 kn/mc; Coesione: 0,00 kn/m2. 2. Il candidato descriva dettagliatamente due esempi di controllo di parassiti e patogeni di colture erbacee e/o arboree in cui metodologie agronomiche e biologiche permettono di eliminare o ridurre interventi chimici di difesa, specificando gli organismi nocivi bersaglio e descrivendone la fattibilità pratica ed economica in relazione a specifiche condizioni ambientali. 3. Il candidato implementando, a sua scelta, i dati mancanti rediga il progetto di impianto del meleto su un terreno del cuneese di circa 5 ha, destinato da oltre il quinquennio a prato irriguo. Determini inoltre i costi di impianto ed i costi annuali di allevamento sino all'entrata in produzione e descriva gli adempimenti catastali previsti per legge conseguenti alla variazione della qualità di coltura. 4. Un'azienda zootecnica con allevamento di bovini piemontesi da latte, intende avviare un'attività di vendita diretta. Il candidato (tecnico incaricato), assumendo i dati di una realtà aziendale a lui nota, rediga il progetto definitivo dello spaccio carne, con annesso laboratorio di trasformazione multifunzionale anche per la trasformazione di latticini, da ricavarsi in fabbricato esistente, strumentale all'attività agricola (barchessa ad unica altezza), con muratura perimetrale portante in mattoni e copertura a capanno in buon stato d'uso. Si evidenzi anche l'iter autorizzativo ed i costi di fattibilità atti ad avviare l'attività attraverso la predisposizione di un business plan. 5. In un lariceto pascolato abbandonato da circa 30 anni delle Alpi occidentali sono state realizzate 3 aree di saggio circolari del raggio di 12 m rilevando i parametri strutturali riportati in tabella 1. Tab. 1 Diametri e altezze rilevate nelle 3 aree di saggio
4 ADS Specie D H ADS Specie D H ADS Specie D H 1Abete rosso Abete rosso Cembro Abete rosso Abete rosso Cembro Abete rosso Larice Larice Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Abete rosso Cembro Abete rosso Abete rosso Cembro Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Cembro Larice Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Larice Larice Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Larice Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Abete rosso Cembro Cembro Abete rosso Abete rosso Larice Larice Abete rosso Larice Larice Abete rosso Larice Abete rosso Larice Abete rosso Larice Cembro Larice Larice Larice Larice Larice Larice Cembro Larice Cembro Larice Larice Larice Abete rosso Larice Larice Larice Abete rosso Larice Larice Larice Larice Larice Larice Larice Larice Larice Larice
5 Il candidato riporti graficamente la distribuzione diametrica del popolamento rilevato (tabella 1) esprimendo i dati per ettaro, disegni la curva ipsometrica del popolamento e calcoli i seguenti parametri dendrometrici: il diametro medio di area basimetrica media; l area basimetrica ad ettaro; l altezza dominante; il volume dendrometrico ad ettaro utilizzando le tariffe di cubatura riportate in allegato. Successivamente, il candidato indichi delle brevi linee guida per la gestione selvicolturale del popolamento analizzato. 6. Un condominio degli anni ottanta, a sei piani fuori terra, composto di 15 unità immobiliari abitative su 5 piani, oltre 10 box auto al piano terra, insiste su un lotto con superficie complessiva di 900 mq di cui 300 mq occupati dal fabbricato. Si verifica l opportunità di acquistare dal Comune un area, dismessa da terzi in conto O. Urbanizzazione, di 1100 mq adiacente al lotto sul quale insiste il condominio (cfr. schema grafico allegato). Per detta area, censita al Catasto terreni con la qualità orto, il PRG ammette la destinazione parcheggi / verde privato. Il candidato rediga l elaborato secondo quanto di seguito riportato: L assemblea condominiale, rifacendosi anche ai benefici offerti dal bonus fiscale, ha deliberato di verificare la fattibilità tecnica/economica per una eventuale acquisizione dell area con il preciso intento di convertirla in 20 posti auto (5 stalli da assegnare alle u.i.a. prive di box e 15 stalli liberi per l eventuale seconda auto) e, per la rimanente superficie, in verde condominiale. Pertanto il candidato, definendo il territorio comunale di sua conoscenza e rifacendosi allo schema grafico allegato, rediga un progetto preliminare di modifica d uso del suolo comprensivo di quadro economico di spesa e citi gli adempimenti autorizzativi e catastali necessari nel caso in cui il Condominio deliberi di avviare l operazione. 7. Il fondo agricolo, con forma regolare e pianeggiante, condotto da Rossi P. (IAP), in Comune di... è censito al Catasto terreni come segue: Ditta: Rossi P., nudo proprietario e Bianchi A., usufruttuaria, fg. 6 n. 151, seminativo, classe 3, are 27,90, R.D. 14,40, R.A. 16,57, fg. 6 n. 152, frutteto irr., classe 1, are 25,50, R.D. 90,87, R.A. 50,70. Nel P.R.G. (Piano Regolatore Generale), vedi stralcio allegato 01, il fondo ricade in parte in zona E (agricola) per are 30,50 ed in parte in zona CR (completamento residenziale) per are 22,90. Il territorio comunale è classificato in Zona sismica 3 ed i parametri urbanistici sono riportati negli allegati 02 e 03 (stralci Norme di attuazione del PRG). Il candidato, dopo aver completato la descrizione dell immobile e del contesto in cui è inserito, con riferimento ad una realtà a lui nota, sviluppi la procedura estimativa e definisca il più probabile valore di mercato dell area fabbricabile da utilizzarsi per il calcolo dell IMU Indichi la persona fisica tenuta al pagamento dell imposta e la somma da corrispondere nel 2018 per l'intero fondo sapendo che l aliquota deliberata dal Comune è del 0,85 %. Note: - è consentito l utilizzo di un manuale tecnico dell agronomo o perito agrario o geometra e di calcolatrice non programmabile; - i candidati avranno a disposizione una postazione per consultare Regolamenti o Leggi Regione Piemonte/Nazionali e la possibilità di utilizzare copie di leggi cartacee sotto la supervisione della Commissione.
6 SERVIZIO FORESTE E FAUNA 3 NUOVE TARIFFE DI CUBATURA DELL ABETE ROSSO - Picea abies (L.) Karsten TAVOLA 1 diametri da 5 a 45 cm d h 1 v 1 h 2 v 2 h 3 v 3 h 4 v 4 h 5 v 5 h 6 v 6 h 7 v 7 h 8 v 8 h 9 v NUOVE TARIFFE DI CUBATURA PER LE PRINCIPALI SPECIE FORESTALI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Scrinzi G., Galvagni D., Marzullo L
7 4 SERVIZIO FORESTE E FAUNA NUOVE TARIFFE DI CUBATURA DELL ABETE ROSSO - Picea abies (L.) Karsten TAVOLA 2 diametri da 46 a 85 cm d h 1 v 1 h 2 v 2 h 3 v 3 h 4 v 4 h 5 v 5 h 6 v 6 h 7 v 7 h 8 v 8 h 9 v NUOVE TARIFFE DI CUBATURA PER LE PRINCIPALI SPECIE FORESTALI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Scrinzi G., Galvagni D., Marzullo L
8 SERVIZIO FORESTE E FAUNA 5 NUOVE TARIFFE DI CUBATURA DELL ABETE ROSSO - Picea abies (L.) Karsten TAVOLA 3 classi diametriche 5 cm d h 1 v 1 h 2 v 2 h 3 v 3 h 4 v 4 h 5 v 5 h 6 v 6 h 7 v 7 h 8 v 8 h 9 v NUOVE TARIFFE DI CUBATURA PER LE PRINCIPALI SPECIE FORESTALI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Scrinzi G., Galvagni D., Marzullo L
9 SERVIZIO FORESTE E FAUNA 19 NUOVE TARIFFE DI CUBATURA DEL LARICE Larix decidua Mill. TAVOLA 1 diametri da 5 a 45 cm d h 1 v 1 h 2 v 2 h 3 v 3 h 4 v 4 h 5 v 5 h 6 v 6 h 7 v 7 h 8 v 8 h 9 v NUOVE TARIFFE DI CUBATURA PER LE PRINCIPALI SPECIE FORESTALI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Scrinzi G., Galvagni D., Marzullo L
10 20 SERVIZIO FORESTE E FAUNA NUOVE TARIFFE DI CUBATURA DEL LARICE Larix decidua Mill. TAVOLA 2 diametri da 46 a 85 cm d h 1 v 1 h 2 v 2 h 3 v 3 h 4 v 4 h 5 v 5 h 6 v 6 h 7 v 7 h 8 v 8 h 9 v NUOVE TARIFFE DI CUBATURA PER LE PRINCIPALI SPECIE FORESTALI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Scrinzi G., Galvagni D., Marzullo L
11 SERVIZIO FORESTE E FAUNA 21 NUOVE TARIFFE DI CUBATURA DEL LARICE Larix decidua Mill. TAVOLA 3 classi diametriche 5 cm d h 1 v 1 h 2 v 2 h 3 v 3 h 4 v 4 h 5 v 5 h 6 v 6 h 7 v 7 h 8 v 8 h 9 v NUOVE TARIFFE DI CUBATURA PER LE PRINCIPALI SPECIE FORESTALI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Scrinzi G., Galvagni D., Marzullo L
12 SERVIZIO FORESTE E FAUNA 41 NUOVE TARIFFE DI CUBATURA DEL PINO CEMBRO Pinus cembra L. TAVOLA 1 diametri da 5 a 45 cm d h 1 v 1 h 2 v 2 h 3 v 3 h 4 v 4 h 5 v 5 h 6 v 6 h 7 v 7 h 8 v 8 h 9 v NUOVE TARIFFE DI CUBATURA PER LE PRINCIPALI SPECIE FORESTALI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Scrinzi G., Galvagni D., Marzullo L
13 42 SERVIZIO FORESTE E FAUNA NUOVE TARIFFE DI CUBATURA DEL PINO CEMBRO Pinus cembra L. TAVOLA 2 diametri da 46 a 85 cm d h 1 v 1 h 2 v 2 h 3 v 3 h 4 v 4 h 5 v 5 h 6 v 6 h 7 v 7 h 8 v 8 h 9 v NUOVE TARIFFE DI CUBATURA PER LE PRINCIPALI SPECIE FORESTALI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Scrinzi G., Galvagni D., Marzullo L
14 SERVIZIO FORESTE E FAUNA 43 NUOVE TARIFFE DI CUBATURA DEL PINO CEMBRO Pinus cembra L. TAVOLA 3 classi diametriche 5 cm d h 1 v 1 h 2 v 2 h 3 v 3 h 4 v 4 h 5 v 5 h 6 v 6 h 7 v 7 h 8 v 8 h 9 v NUOVE TARIFFE DI CUBATURA PER LE PRINCIPALI SPECIE FORESTALI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Scrinzi G., Galvagni D., Marzullo L
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