La componente agroforestale. pianificazione di livello comunale in Piemonte
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- Gemma Mosca
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1 La componente agroforestale nella pianificazione di livello comunale in Piemonte Alba, 27 febbraio 2016 Franco Licini
2 Estensione delle superfici forestali Oltre ha (proiezione reale ultimi rilievi) = 35% del territorio
3 Conoscere per amministrare La gran parte dei Piani regolatori comunali, in campo agricolo e forestale, contiene solo indicazioni generiche ove le aree interessate sono indicate semplicemente come zona agricola. Se declinati in modo più puntuale, tali ambiti potrebbero aprire nuove prospettive per pianificare il possibile sviluppo del territorio e il recupero di aree trascurate. Molto spesso, infatti, le potenzialità del territorio non sono sufficientemente conosciute neppure da chi le dovrebbe amministrare.
4 Conoscere per amministrare Gli aspetti conoscitivi riguardano in generale: Elementi fisico-ambientali; Compatibilità tra questi e il potenziale utilizzo del suolo; Rilevamento dell esistente (ad es. attività agricole e categorie forestali), analisi delle informazioni, valutazione, pianificazione.
5 La legge forestale Legge regionale 10 febbraio 2009, n. 4 Art. 3: Definizione di bosco Art. 19: Trasformazione del bosco in altra destinazione d uso
6 Definizione di bosco Per bosco si intendono i terreni coperti da vegetazione forestale arborea associata o meno a quella arbustiva di origine naturale o artificiale, in qualsiasi stadio di sviluppo, con estensione non inferiore a metri quadrati, larghezza media non inferiore a 20 metri e copertura non inferiore al 20 %.
7 Sono inoltre considerate bosco Le tartufaie controllate che soddisfano la medesima definizione.
8 Carta delle attitudini dei suoli alla produzione del TARTUFO BIANCO NERO PREGIATO
9 Sono assimilati a bosco a) i fondi gravati dall'obbligo di rimboschimento per difesa idrogeologica del territorio, qualità dell'aria, salvaguardia del patrimonio idrico, conservazione della biodiversità, protezione del paesaggio e dell'ambiente in generale b) le aree forestali temporaneamente prive di copertura arborea e arbustiva per utilizzazioni forestali, avversità, eventi accidentali, incendi
10 Esclusioni Castagneti Tartufaie Giardini Impianti Arboricoltura da coltivate Alberate frutto pubblici di di frutticoltura in stradali origine da attualità e legno privati artificiale di coltura Per arboricoltura da legno si intende Gli la elenchi coltura delle arborea tartufaie di origine coltivate (riconosciute) artificiale, sono finalizzata disponibili presso prevalentemente Province. alla produzione di legname e biomassa, reversibile a fine ciclo colturale, eseguita su terreni non boscati (es. pioppeti, impianti di noce, ciliegio, ecc. da legno)
11 Ed ancora Nuclei Reg. Formazioni CEE edificati 2078/92, forestali mis. e di colonizzati F origine - PSR , artificiale da vegetazione mis. realizzate PSR su arborea terreni , agricoli o sottomis. arbustiva a seguito a dell adesione - qualunque PSR stadio a ed misure eventuali d'età agro ambientali promosse mis. analoghe nell ambito di futuri delle PSR politiche di sviluppo rurale dell Unione NO europea una volta scaduti i Reg. CEE 2080/92, mis. relativi H - vincoli PSR , mis. 221 del PSR , sottomis PSR ed eventuali future mis. analoghe Comunque impianti a indirizzo bosco (o bosco naturaliforme o bosco permanente ) sono da considerare a tutti gli effetti bosco ai sensi della l.r. 4/09.
12 Paesaggi agrari e pastorali di interesse storico coinvolti da processi di forestazione, naturale o artificiale, oggetto di recupero a fini produttivi
13 Terrazzamenti in origine di coltivazione agricola
14 Ai sensi dell art.142 del D.lgs 42/2004, I BOSCHI SONO BENI PAESAGGISTICI quindi, la definizione dei limiti del bosco risulta particolarmente importante
15 LIMITI DEL BOSCO Lavoro in esecuzione da parte del Settore Foreste con fondi regionali, basato su ortofoto carte aggiornate al 2010 e restituito in scala 1: In fase conclusiva per i le prov. di Biella e Vercelli; entro giugno disponibile anche per Torino e Cuneo. Per il resto del territorio dipende dai futuri finanziamenti.
16 SESIA SCOPELLO (BI) Differenze dovute a: Espansione o contrazioni di boschi. Fattori di scala: 1:25000 vecchia carta, 1:10000 la nuova. Migliore qualità dell'orto-foto 2010 rispetto a quelle del 2000
17 Il R.D 3267/1923 Per i terreni vincolati la trasformazione dei boschi in altre qualità di coltura e la trasformazione di terreni saldi in terreni soggetti a periodica lavorazione sono subordinate ad autorizzazione.
18 Legge regionale 10 febbraio 2009, n. 4 Art. 19: Trasformazione del bosco in altra destinazione d uso Qualunque intervento che comporta l eliminazione La trasformazione della vegetazione del bosco è esistente vietata fatta finalizzato salva l autorizzazione all utilizzazione paesaggistica del suolo (art.146 diversa d.lgs. da 42/2004) quella forestale e per il vincolo idrogeologico (L.r.45/1989)
19 Legge regionale 9 agosto 1989, n. 45 Art. 1 Modifica d uso del suolo (modifica l assetto idrogeologico pur mantenendo la destinazione) Trasformazione d uso del suolo (modifica la destinazione d uso)
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21 A carico di chi viene autorizzato alla trasformazione vi sono: -La compensazione della superficie forestale trasformata; -La mitigazione degli impatti sul paesaggio.
22 Compensazione mediante Rimboschimenti Versamento Miglioramenti corrispettivo con specie boschivi autoctone in denaro
23 L intervento compensativo si conclude con l emissione del certificato di regolare esecuzione.
24 Compensazione NON dovuta Per superfici inferiori ai 500 mq; Per interventi finalizzati alla conservazione del paesaggio o al ripristino degli habitat di interesse comunitario, se previste dagli strumenti di gestione o pianificazione;
25 Compensazione NON dovuta Per interventi volti al recupero a fini produttivi per l'esercizio dell'attività agro-pastorale, di boschi di neoformazione insediatisi su ex coltivi, prati e pascoli abbandonati da non oltre trent'anni;
26 Compensazione NON dovuta Per la realizzazione o adeguamento di opere di difesa dagli incendi, di opere pubbliche di difesa del suolo, di viabilità forestale in aree non servite, se previsti dagli strumenti di gestione o pianificazione di dettaglio vigenti.
27 Considerare che La Giunta regionale, a garanzia della corretta esecuzione degli interventi compensativi da parte del richiedente la trasformazione, stabilisce i criteri per la quantificazione, il deposito e lo svincolo di una cauzione.
28 Considerare che Il deposito cauzionele è comunque dovuto ai sensi dell art. 8 L.r. 45/89 (vincolo idrogeologico), a garanzia della corretta esecuzione delle opere autorizzate. Il calcolo della cauzione è contemporaneo al provvedimento autorizzativo.
29 Considerare che Le aree boscate trasformate a uso agricolo mantengono la loro nuova destinazione per un periodo di almeno 15 anni, fatta eccezione per la loro riconversione a uso forestale o per realizzare opere pubbliche.
30 Proposta di Regolamento attuativo Definizione per la definizione dei criteri delle e fattispecie delle modalità escluse per l attuazione dalla definizione dell art. 19 di della bosco Legge (3 c. 3ter regionale della l.r. 4/2009 4/2009)
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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO
MISURA 8 Investimenti per lo sviluppo delle zone forestali e miglioramento della redditività delle foreste. (ex M. 123, M. 122, M. 221, M. 222, M. 223, M. 226, M. 227, artt. 17 e 21 Reg. UE 1305/2013)
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