TRASFORMAZIONE DEL BOSCO ED INTERVENTI COMPENSATIVI: procedure e problematiche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TRASFORMAZIONE DEL BOSCO ED INTERVENTI COMPENSATIVI: procedure e problematiche"

Transcript

1 TRASFORMAZIONE DEL BOSCO ED INTERVENTI COMPENSATIVI: procedure e problematiche Relatore: dott. Claudio del Dosso Sondrio, 28 settembre 2006 co-relatore: dott. Giovanna Besio

2 Gli interventi compensativi: riferimenti normativi Il D.lgs.227/2001 (art. 4) ha disposto che in caso di rilascio di autorizzazioni alla trasformazione del bosco sia necessario effettuare interventi di natura compensativa, a carico del destinatario dell autorizzazione di trasformazione, consistenti in opere di rimboschimento, di riequilibrio idrogeologico o di miglioramento dei boschi esistenti, a scelta delle regioni. La L.R. 27/2004 art. 4 così dispone: Le autorizzazioni alla trasformazione del bosco prevedono gli interventi compensativi a carico dei richiedenti finalizzati a realizzare: nelle aree con elevato coefficiente di boscosità specifiche attività selvicolturali volte al miglioramento e alla riqualificazione dei boschi esistenti e al riequilibrio idrogeologico, nelle aree con insufficiente coefficiente di boscosità rimboschimenti con specie autoctone Con d.g.r. n. 8/675 del 21 settembre 2005 (modificata dalla d.g.r. n. 8/3002 del 27 luglio 2006) sono stati approvati i Criteri per la trasformazione del bosco e per i relativi interventi compensativi volti a regolamentare tempi, modalità e costi degli interventi compensativi.

3 Cosa si intende per trasformazione del bosco? (art.4 L.R. 27/2004 e succ.mod. e int.) Ogni intervento artificiale che comporta l eliminazione della vegetazione esistente oppure l asportazione o la modifica del suolo forestale, finalizzato ad una utilizzazione diversa da quella forestale. Con la trasformazione del bosco cambia la destinazione d uso dell area soggetta a trasformazione (non sono quindi considerati interventi di trasformazione del bosco né il taglio a raso, né i tagli di utilizzazione, né altri interventi selvicolturali quando condotti in osservanza delle norme forestali). Non costituiscono trasformazione del bosco gli interventi inerenti all esercizio dell attività agro-silvo-pastorale che non comportino alterazione permanente dello stato dei luoghi con costruzioni edilizie ed altre opere civili e sempre che non alterino l assetto idrogeologico del territorio. Gli interventi di trasformazione del bosco sono vietati, fatte salve le autorizzazioni rilasciate dalla provincia, dalle comunità montane e dagli enti gestori dei parchi e delle riserve regionali, per il territorio di rispettiva competenza.

4 Autorizzazioni necessarie nei casi di trasformazione del bosco Autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Provincia (in tutti i casi) (art. 80 L.R. 12/2005) Autorizzazione trasformazione del suolo rilasciata da comuni, CM, province, parchi (art.5 L.R. 27/2004 e art.7 R.D. 3267/1923) Autorizzazione forestale rilasciata da provincia, CM, parchi (art. 4 L.R. 27/2004)

5 Cosa si intende per interventi compensativi? Aree con elevato coefficiente di boscosità (di norma in montagna e collina) Aree con insufficiente coefficiente di boscosità (di norma in pianura) Specifiche attività selvicolturali ai sensi dell art. 11 della L.R. 27/2004, volte al miglioramento e alla riqualificazione dei boschi esistenti e al riequilibrio idrogeologico, compresi gli interventi sulla viabilità forestale previsti dagli strumenti di pianificazione Rimboschimenti ed imboschimenti con specie autoctone, preferibilmente di provenienza locale, su superfici non boscate di estensione almeno doppia di quella trasformata, da sottoporre a regolare manutenzione fino all affermazione

6 Coefficiente di boscosità (d.g.r. 8/2024/2006) Finalizzato ad individuare le tipologie di intervento compensativo da attuare COEFFICIENTE = Superficie coperta da bosco Superficie totale effettiva (al netto delle acque superficiali, incolti improduttivi ed aree urbanizzate) Per ogni singola comunità montana si calcola un unico coefficiente di boscosità Esempi: CM Sondrio coefficiente pari a 52,37% (elevato) CM Alta Valtellina coefficiente pari a 28,52% a causa dell alta percentuale di pascoli (elevato perché classificato montagna da ISTAT)

7 Tipologie di interventi compensativi in aree con elevato coefficiente di boscosità sfolli S.I.F. basati su criteri di ingegneria naturalistica diradamenti realizzazione, manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità agro-silvo-pastorale previsti da PAF e PIF Unici interventi ammessi in tali aree: attività selvicolturali tagli fitosanitari potature di formazione con tecniche di arboricoltura forestale tagli di avviamento e conversioni all alto fusto rimboschimenti ed imboschimenti solo se previsti dai PAF o PIF

8 Tipologie di interventi compensativi Sfolli e diradamenti

9 Tagli fitosanitari

10 Tagli di avviamento e conversioni all alto fusto

11 Potature di formazione con tecniche di arboricoltura forestale

12 Realizzazione, manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità agro-silvopastorale previsti da PAF e PIF

13 S.I.F. basati su criteri di ingegneria naturalistica

14 Rimboschimenti ed imboschimenti solo se previsti dai PAF o PIF

15 Disposizioni particolari Non rientrano fra gli interventi compensativi i tagli di utilizzazione. Da evitare gli interventi di pulizia del bosco, cioè taglio o eliminazione del sottobosco e di piante morte, spezzate o deperienti, in quanto ritenuti superflui ai fini della compensazione ambientale. In presenza di PIF, sono da realizzarsi come interventi compensativi solo attività selvicolturali conformi alle previsioni e prescrizioni del piano stesso. Dare preferenza agli interventi classificati prioritari dagli strumenti di pianificazione e a quelli inseriti nell Albo delle opportunità di compensazione (approvato con delibera di C.D. n 6 del )

16 Ubicazione degli interventi compensativi In caso di rimboschimenti ed imboschimenti, obbligatoriamente all interno del medesimo bacino idrografico nel quale è stata autorizzata la trasformazione del bosco. Negli altri casi, preferibilmente nel medesimo bacino idrografico, ma anche in altri bacini. In ogni caso, gli interventi compensativi devono essere realizzati preferibilmente in aree in prossimità del bosco trasformato oppure poste nello stesso bacino secondario (esempio quello del fiume Adda). E possibile realizzare interventi compensativi anche fuori dal territorio dell ente locale di competenza, previo accordo fra gli enti interessati. Tali interventi devono essere realizzati in aree a destinazione urbanistica E (l. 765/1967) o a destinazione urbanistica compatibile con il nuovo intervento.

17 Estensione dell area boscata soggetta a trasformazione oltre la quale vige l obbligo della compensazione In generale pari a 100 m 2 (come già stabilito da d.g.r /2003)

18 Limitatamente al territorio delle Comunità montane e dei Comuni classificati montani la predetta soglia è elevata a: m 2 per: opere di pubblica utilità viabilità agro-silvopastorale (dgr 14016/2003) 500 m 2 per: allacciamenti tecnologici e viari agli edifici esistenti ampliamenti o costruzione di pertinenze di edifici esistenti, esclusivamente se finalizzati all attività agricola ed ubicati in aree con destinazione urbanistica E (L. 765/1967)

19 In caso di assenza di PIF, qualora l intervento di trasformazione del bosco sia contemporaneamente: finalizzato all eliminazione della colonizzazione spontanea di alberi o arbusti in terreni agricoli abbandonati da non oltre 30 anni finalizzato al recupero dell uso agricolo del terreno, senza cambio di destinazione d uso né costruzione di edifici, per almeno 20 anni ubicato in aree con destinazione urbanistica E (agricolo-forestale) eseguito nel territorio delle CM e dei comuni classificati montani l estensione oltre la quale vale l obbligo della compensazione è pari a m 2

20 Albo delle opportunità di compensazione Mira a far incontrare chi deve eseguire interventi di compensazione e chi ha a disposizione terreni su cui intervenire e ha difficoltà ad accedere a contributi pubblici Albo delle opportunità di compensazione Spesso il richiedente si può trovare in difficoltà a recuperare aree in cui realizzare gli interventi compensativi Parallelemente numerosi proprietari o possessori di boschi trovano difficoltà nell accedere a finanziamenti pubblici

21 Albo delle opportunità di compensazione I soggetti che hanno difficoltà ad accedere ai finanziamenti possono presentare a provincia, comunità montane ed enti gestori di parchi e riserve regionali delle proposte relative a possibili interventi di compensazione. Tali proposte devono comprendere: descrizione sintetica delle opere previste finalità ed ubicazione preventivo di massima dei costi L ente, se ritiene idoneo il progetto e compatibile con la pianificazione forestale ed ambientale, lo inserisce nell Albo delle opportunità di compensazione, che viene messo a disposizione dei possibili richiedenti la trasformazione del bosco. I progetti inseriti nell albo sono a disposizione degli enti forestali per poter essere finanziati coi fondi versati dai destinatari delle autorizzazioni in caso di monetizzazioni. Tutti questi interventi possono essere realizzati da imprese agricole e boschive.

22 Obblighi di compensazione di minima entità oppure esenzione dall obbligo (L.R. 27/2004 art.4 comma 6) In presenza di PIF Tali obblighi possono essere previsti dal PIF in relazione ai seguenti tipi di interventi: sistemazione dissesto idrogeologico, tramite tecniche di ingegneria naturalistica VASP o altri interventi di miglioramento forestale previsti in PAF e PIF conservazione della biodiversità e del paesaggio presentati da aziende agricole e forestali, per l esercizio dell attività primaria in montagna e collina In assenza di PIF Gli interventi di sistemazione del dissesto idrogeologico non sono assoggettati all obbligo. Gli interventi sulla VASP e di miglioramento forestale previsti in PIF e PAF sono soggetti ad oneri di compensazione di minima entità.

23 Procedure amministrative 1. Richiesta di autorizzazione alla trasformazione del bosco all ente locale competente (CM, Provincia, parchi), in 4/5 copie (di cui una originale in bollo) con allegati: autocertificazione possesso del terreno e scopo della trasformazione assenso del proprietario (se non coincide col richiedente) corografia C.T.R. 1: dell area da trasformare planimetria catastale dichiarazione conformità allo strumento urbanistico vigente descrizione sintetica bosco da trasformare e valutazione possibili alternative di minore impatto ambientale in caso di obbligo di compensazione, il progetto di compensazione proposta o la monetizzazione dell intervento compensativo assenso del proprietario o conduttore dei terreni all esecuzione di interventi compensativi eventuali altre autorizzazioni già rilasciate

24 Il progetto di compensazione proposta è un progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato proponente gli interventi compensativi e costituito da: Relazione tecnica dettagliata degli interventi compensativi Corografia su C.T.R. 1: dell area di intervento Computo metrico estimativo Piano di manutenzione in caso di rimboschimenti 2. Istruttoria tecnico-amministrativa da parte dell Ente competente: In assenza di PIF relazione tecnico-forestale In presenza di PIF relazione tecnico-forestale semplificata Tali relazioni esprimono: La compatibilità della richiesta di trasformazione con le esigenze di conservazione della biodiversità e tutela del paesaggio La possibilità di soluzioni tecniche alternative La validità e l opportunità tecnica ed economica degli interventi proposti.

25 Costi degli interventi compensativi Per ogni m 2 di bosco trasformato deve essere realizzato un intervento compensativo su una superficie reale o virtuale almeno equivalente Rapporto di compensazione (RC) = 1:1 RC 1:5 Superficie trasformata Superficie oggetto di interventi compensativi (reale o virtuale) Gli interventi compensativi sono a carico del richiedente dell autorizzazione alla trasformazione del bosco perciò non possono essere oggetto di finanziamento o contributi pubblici Qualora il costo dell intervento di compensazione sia inferiore a 150,00 euro Il destinatario dell autorizzazione è esonerato dall esecuzione degli interventi compensativi e/o dalla loro monetizzazione

26 Rapporto di compensazione in aree con elevato coefficiente di boscosità Nelle aree con elevato coefficiente di boscosità per ogni m 2 di bosco trasformato devono essere effettuate attività selvicolturali di importo pari al costo di compensazione, a prescindere dalla superficie oggetto di intervento costo di compensazione = costo soprassuolo + costo terreno Dove: costo soprassuolo = 2,1114 /m 2 costo suolo = Valore Agricolo Medio (VAM) del bosco trasformato

27

28 La superficie oggetto di attività selvicolturali potrà essere nella realtà molto differente da quella del bosco trasformato il rapporto tra superficie trasformata e quella oggetto di compensazione (rapporto di compensazione) è perciò virtualmente pari a 1:1 Esempio: Ubicazione: provincia di Sondrio, regione agraria n. 1 Rapporto di compensazione: 1:1 Tipo di bosco: bosco misto Superficie trasformata: m 2 Costo unitario del suolo: 0,35 /m 2 Costo unitario del soprassuolo: 2,1114 /m 2 Costo totale del soprassuolo: 2,4614 /m 2 * m 2 = ,00 Costo di compensazione = ,00 L ente imporrà al destinatario dell autorizzazione alla trasformazione del bosco di realizzare interventi compensativi, scelti fra quelli possibili, per un importo di ,00

29 Monetizzazione degli interventi compensativi Gli interventi compensativi possono essere effettuati dall ente competente per il rilascio dell autorizzazione, su richiesta dell interessato, il quale deve in questo caso versare l importo corrispondente all esecuzione degli interventi compensativi. Qualora l Ente accetti, il richiedente deve versare una somma pari a Costo di compensazione + 20% (20% quale rimborso spese per progettazione, DL, collaudo e procedure di gara svolti dall ente) Si riprenda l esempio precedente: Se si volesse optare per la monetizzazione dell intervento, il richiedente dovrà versare all ente un importo pari a: Costo di compensazione + 20% = , % = ,40

30 E possibile, qualora l ente accetti, che una parte degli interventi compensativi possano essere realizzati direttamente dal destinatario dell autorizzazione e la restante parte monetizzata L ente vincola le somme ricevute alla realizzazione degli interventi compensativi programmati entro tre anni dall accertamento dell entrata finanziaria Se l intervento compensativo viene effettuato direttamente dal destinatario dell autorizzazione, prima dell inizio lavori questi deve versare all ente competente (CM, parchi) una cauzione mediante stipulazione di una polizza fidejussoria, a garanzia dell esecuzione a regola d arte degli interventi compensativi (di durata fino alla fine lavori, maggiorata di sei mesi e prolungata in caso di proproga): CAUZIONE = costo di compensazione monetizzato + 10% La cauzione viene totalmente svincolata dopo l accertamento tecnico Si riprenda ancora l esempio precedente: Il richiedente in questo caso deve versare all ente una cauzione pari a: Costo di compensazione monetizzato + 10% = , % = ,24

31 Trasformazioni temporanee del bosco Riguardano quelle trasformazioni in cui il bosco è oggetto di uso non forestale (es. area di cantiere) per un periodo di tempo limitato, al termine del quale il soprassuolo forestale viene interamente ripristinato, secondo prescrizione dell ente competente. Non devono trascorrere più di cinque anni tra l inizio dei lavori di trasformazione e la fine dei lavori di ripristino Tali trasformazioni sono soggette ad autorizzazioni e ad oneri di compensazione ridotti Per ogni mese o frazione di mese si calcola un costo di compensazione = 0,75% di quello che si deve versare in caso di trasformazione definitiva Esempio: Trasformazione temporanea di un bosco in zona ad elevato coefficiente di boscosità per realizzazione acquedotto Superficie interessata da movimento terra: m 2 Ipotesi: i lavori dovrebbero concludersi in 3 mesi Se trasformazione fosse definitiva costo compensazione = ,00 Essendo temporanea costo di compensazione = ,00 * 0,75% * 3mesi = 276,91 Eventuale monetizzazione = 276, %= 332,29

32 Ruolo dei Piani di Indirizzo Forestale nell ambito degli interventi compensativi La L.R. 27/2004 art. 5 prevede che i Piani di indirizzo forestale: delimitino le aree in cui la trasformazione del bosco può essere autorizzata; definiscano modalità e limiti, anche quantitativi, per le autorizzazioni alla trasformazione del bosco; stabiliscano tipologie, caratteristiche qualitative e quantitative e localizzazione dei relativi interventi di natura compensativa. Nelle more dell approvazione dei piani di indirizzo forestale, gli enti forestali possono dotarsi di criteri provvisori per: regolamentare il rilascio delle autorizzazioni alla trasformazione del bosco fissare criteri specifici per la realizzazione degli interventi compensativi.

33 Monitoraggio Entro il 31 gennaio di ogni anno ogni ente comunica alla D.G. Agricoltura se nell anno precedente: ha rilasciato autorizzazioni alla trasformazione del bosco ha accertato la realizzazione di interventi compensativi In caso affermativo, l ente invia alla D.G. Agricoltura, su supporto informatico e cartaceo, i dati di tutte le autorizzazioni e gli accertamenti redatti secondo gli appendici 4 e 5 della d.g.r. 8/3002/2006.

34 Problematiche emerse Le prescrizioni relative agli interventi compensativi risultano differenti a seconda che sia vigente o meno il Piano di Indirizzo Forestale: questo può creare confusione nell applicazione delle norme. Manca tuttora il supporto cartaceo ed informatico per trasmettere alla D.G. Agricoltura i dati del monitoraggio relativi alle autorizzazioni rilasciate e agli interventi compensativi realizzati.

35 Conclusioni Si è cercato di riassumere quanto previsto dalla normativa per ciò che riguarda gli interventi compensativi, mettendo in evidenza, per quanto possibile, la loro applicazione pratica. Ovviamente molti sono i dubbi e le difficoltà che questa applicazione comporta. Solo il tempo e l esperienza futura ci consentiranno di capire la reale convenienza di questi interventi e il loro efficace funzionamento ai fini del miglioramento ambientale del territorio.

LE TUTELE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ MONTANA VALSASSINA VALVARRONE VAL D ESINO E RIVIERA E DEL PARCO LA COMPONENTE FORESTALE

LE TUTELE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ MONTANA VALSASSINA VALVARRONE VAL D ESINO E RIVIERA E DEL PARCO LA COMPONENTE FORESTALE LE TUTELE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ MONTANA VALSASSINA VALVARRONE VAL D ESINO E RIVIERA E DEL PARCO LA COMPONENTE FORESTALE Barzio, 26 novembre 2015 Dott.ssa Forestale Tiziana Stangoni - Il bosco come

Dettagli

MILANO - MARTEDÌ, 4 OTTOBRE Sommario. Deliberazione Giunta regionale 21 settembre n. 8/675

MILANO - MARTEDÌ, 4 OTTOBRE Sommario. Deliberazione Giunta regionale 21 settembre n. 8/675 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - MARTEDÌ, 4 OTTOBRE 2005 1º SUPPLEMENTO STRAORDINARIO Sommario Anno XXXV - N. 230 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b

Dettagli

CORSO PER GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE

CORSO PER GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE PLIS BRUGHIERA BRIANTEA CORSO PER GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE Lentate s/seveso marzo 2010 A cura di: Dott. For. Massimo Merati DEFINIZIONE NORMATIVA DI BOSCO Legge Regionale 5 DICEMBRE 2008 n 31 art.

Dettagli

Dall incarico all autorizzazione dell intervento

Dall incarico all autorizzazione dell intervento A.A. 2012/2013 Cantieri forestali Dall incarico all autorizzazione dell intervento Dott. for. Luca Calienno Email: calienno.luca@gmail.com Primo contatto informale Visure catastali per nominativo ed eventuale

Dettagli

Le compensazioni realizzate nell ambito delle Convezioni tra Parco del Ticino, SEA, ERSAF

Le compensazioni realizzate nell ambito delle Convezioni tra Parco del Ticino, SEA, ERSAF Seminario tecnico 12 giugno 2013 Uso dei proventi delle sanzioni e delle compensazioni ambientali Le compensazioni realizzate nell ambito delle Convezioni tra Parco del Ticino, SEA, ERSAF Roberto Musmeci

Dettagli

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica

Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Relazione di conformità alle previsioni in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica Pianificazione territoriale e di area vasta. La Regione Calabria si è dotata di un primo strumento di pianificazione

Dettagli

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste Struttura Foreste (foreste@regione.lombardia.it) MIS. 221 Imboschimento

Dettagli

Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati

Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati Giornata di Studio Quadro normativo intorno agli alberi Federazione Interregionale ODAF Piemonte Valle D Aosta Torino Centro Polifunzionale

Dettagli

CHIEDE a codesta Amministrazione

CHIEDE a codesta Amministrazione BOLLO 14,62 Al Presidente della Comunità Montana Valli del Verbano via Provinciale n.1140 21030 Cassano Valcuvia (VA) per il tramite del Sindaco del Comune di Domanda di autorizzazione paesaggistica ai

Dettagli

PIANO DI ASSESTAMENTO E GESTIONE FORESTALE

PIANO DI ASSESTAMENTO E GESTIONE FORESTALE PIANO DI ASSESTAMENTO E GESTIONE FORESTALE Il piano di gestione e assestamento forestale (PGAF) è un documento tecnico a validità pluriennale (10-20 anni) con il quale vengono definiti gli obiettivi che

Dettagli

approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 42 del entrato in vigore il

approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 42 del entrato in vigore il REGOLAMENTO per i criteri di utilizzazione delle somme relative a oneri di urbanizzazione secondaria da destinare a: - «Chiese ed altri edifici per servizi religiosi»; - «Centri civici e sociali, attrezzature

Dettagli

L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres.

L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres. L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione e l erogazione dei contributi

Dettagli

Il/la sottoscritto/a Nato a. il.. Residente a. Via/piazza... n. Possessore ad altro titolo Proprietario

Il/la sottoscritto/a Nato a. il.. Residente a. Via/piazza... n. Possessore ad altro titolo Proprietario MOD. G BOLLO EURO 14,62 Alla Unione Montana Comuni Mugello Via P. Togliatti n. 45 50032 Borgo San Lorenzo RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE DI TAGLIO BOSCHIVO CON PROCEDURA DI SILENZIO ASSENSO L.R. 21.03.2000,

Dettagli

CARATTERISTICHE PRESENTAZIONEE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO

CARATTERISTICHE PRESENTAZIONEE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO CARATTERISTICHE PRESENTAZIONEE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ALLEGATO B ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera 30a 60020 SIROLO (AN) TEL. 071.9331161 FAX. 071.9330376

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.)

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.) SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.) (ai sensi degli artt. 22 e 23, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i., art. 49 comma 4-bis L. 122/2010, art. 19 L. 241/1990 e s.m.i.) Prot. AL RESPONSABILE

Dettagli

REGOLAMENTO. Approvato con delib. CC n. 51/

REGOLAMENTO. Approvato con delib. CC n. 51/ REGOLAMENTO Criteri di utilizzazione delle somme relative a oneri di urbanizzazione secondaria da destinare a: -«Chiese ed altri edifici per servizi religiosi»; -«Centri civici e sociali, attrezzature

Dettagli

La presente relazione di stima è stata redatta per determinare il più probabile valore di

La presente relazione di stima è stata redatta per determinare il più probabile valore di RELAZIONE DI STIMA PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE DI MERCATO DI UN FABBRICATO (EX FRANCA) E RELATIVO SCOPERTO ESCLUSIVO, OLTRE A TERRENO AGRICOLO ADIACENTE UBICATI A PESARO IN VIA CAPRILE S.N.C. PROPRIETA

Dettagli

COMUNE DI INCISA IN VAL D ARNO (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO

COMUNE DI INCISA IN VAL D ARNO (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO COMUNE DI INCISA IN VAL D ARNO (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO per l utilizzazione e l assegnazione delle somme relative a oneri di urbanizzazione secondaria da destinare a Chiese ed altri edifici per

Dettagli

-1- IN BASE ALL ART. 9 DELLA LEGGE REGIONALE TOSCANA 1/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI, SONO ATTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO:

-1- IN BASE ALL ART. 9 DELLA LEGGE REGIONALE TOSCANA 1/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI, SONO ATTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO: PROVA N. 2-1- IN BASE ALL ART. 9 DELLA LEGGE REGIONALE TOSCANA 1/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI, SONO ATTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO: IL PIANO REGIONALE DI INDIRIZZO TERRITORIALE, IL PIANO

Dettagli

LA GIUNTA. VISTA la scheda norma 7/9 approvata, tra le altre, con la suddetta deliberazione;

LA GIUNTA. VISTA la scheda norma 7/9 approvata, tra le altre, con la suddetta deliberazione; Oggetto: Adozione di piano attuativo relativo all area posta in Pisa, via Venezia Giulia, via Puglia di cui alla scheda norma 7/9 del vigente Regolamento Urbanistico. LA GIUNTA VISTA la proposta di piano

Dettagli

I.d.f. H. massima n. piani. Destinazioni ammesse Conforme! SI! NO. Distanze dai confini Conforme! SI! NO. Distanze dai fabbricati Conforme! SI!

I.d.f. H. massima n. piani. Destinazioni ammesse Conforme! SI! NO. Distanze dai confini Conforme! SI! NO. Distanze dai fabbricati Conforme! SI! SCHEDA ISTRUTTORIA PRATICHE EDILIZIE PRATICA EDILIZIA! Permesso di Costruire! Denuncia Inizio Attività Protocollo del 1 Dati generali Richiedente Localizzazione Zona di P.R.G.C. vigente Intervento richiesto

Dettagli

Comune di Giba. (C.A.P ) Tel. (0781) Fax REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE PER PARCHEGGI

Comune di Giba. (C.A.P ) Tel. (0781) Fax REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE PER PARCHEGGI Comune di Giba (C.A.P. 09010) Tel. (0781) 964023-964057 - Fax 964470 REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE PER PARCHEGGI (Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 16 del 04/03/2013)

Dettagli

Scheda Specifica misura REV.1.0 Per l impresa privata

Scheda Specifica misura REV.1.0 Per l impresa privata Scheda Specifica misura 122.1 REV.1.0 Per l impresa privata 1) CONFORMITÀ AI CRITERI DI SELEZIONE (3.1.6 ALL. DAR) QUALITÀ DEGLI INVESTIMENTI 1.1) Priorità I.a: Importo investimenti miglioramento condizioni

Dettagli

Art. 7.2 Sistema delle aree forestali

Art. 7.2 Sistema delle aree forestali Art. 7.2 Sistema delle aree forestali DEFINIZIONE DI AREE FORESTALI sono tutte le superfici con vegetazione arborea ed arbustiva spontanea o di origine artificiale in grado di produrre legno o altri prodotti

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento. Comune di CANAL SAN BOVO

Provincia Autonoma di Trento. Comune di CANAL SAN BOVO Provincia Autonoma di Trento Comune di CANAL SAN BOVO REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEL CONTRIBUTO DI CONCESSIONE Legge provinciale 04 marzo 2008 nr. 01 1 INDICE Art. 1 - Ambito di applicazione pag. 3

Dettagli

DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA

DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA (ai sensi degli artt. 22 e 23, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i.) Prot. AL RESPONSABILE DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DELL UNIONE NOVARESE 2000 COMUNE DI....

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 3/2016 (Atti del Consiglio) Modifiche alla legge regionale 21 marzo 2000, n. 39 (Legge forestale della Toscana) in attuazione della l.r. 22/2015. ***************

Dettagli

RICHIESTA DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA AI SENSI DEL D.LGS. N. 42/2004 (art. 167, comma 5, e art. 181, comma 1-quater)

RICHIESTA DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA AI SENSI DEL D.LGS. N. 42/2004 (art. 167, comma 5, e art. 181, comma 1-quater) Marca da bollo 16,00 Provincia di Como Servizio Aree Protette Paesaggio e Reti Ecologiche Via Borgovico, 148-22100 COMO Telefono 031-230.208 dott. Endrizzi Telefax 031-230.207 E-mail territorio@pec.provincia.como.it

Dettagli

C I T T A D I G A L L I P O L I PROVINCIA DI LECCE

C I T T A D I G A L L I P O L I PROVINCIA DI LECCE ORIGINALE Deliberazione N. 83 in data 06/09/2007 C I T T A D I G A L L I P O L I PROVINCIA DI LECCE Verbale di Deliberazione del Commissario Straordinario Oggetto: Adozione del catasto delle aree percorse

Dettagli

BACINO REGIONALE OMBRONE BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI

BACINO REGIONALE OMBRONE BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO 30 OTTOBRE 2013 1 BACINO INTERREGIONALE FIORA NORME PAI Disposizioni immediatamente vincolanti:

Dettagli

Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18

Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18 Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18 Bando di raccolta delle manifestazioni d'interesse dei privati COMUNE DI CALDOGNO (VI) REDAZIONE DEL PIANO DEGLI INTERVENTI

Dettagli

Allo Sportello Unico Comune / Comunità / Unione RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER INTERVENTI IN ZONE SOTTOPOSTE A VINCOLO PER SCOPI IDROGEOLOGICI

Allo Sportello Unico Comune / Comunità / Unione RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER INTERVENTI IN ZONE SOTTOPOSTE A VINCOLO PER SCOPI IDROGEOLOGICI CODICE PRATICA *CODICE FISCALE*GGMMAAAAHH:MM Allo Sportello Unico Comune / Comunità / Unione RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER INTERVENTI IN ZONE SOTTOPOSTE A VINCOLO PER SCOPI IDROGEOLOGICI DATI DEL TITOLARE

Dettagli

Legge Regionale n. 39/2000 Legge Forestale della Toscana art. 40 Vincolo Idrogeologico.

Legge Regionale n. 39/2000 Legge Forestale della Toscana art. 40 Vincolo Idrogeologico. REGOLAMENTO COMUNALE n. 60 Legge Regionale n. 39/2000 Legge Forestale della Toscana art. 40 Vincolo Idrogeologico. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI DEL

Dettagli

Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura

Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Roberto Carovigno - Roberto Tonetti Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura La filiera foresta-legno-energia nella Regione Lombardia: un capitale verde per promuovere gli obiettivi dell'agenda

Dettagli

s.r.l. REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI GROSSETO METANODOTTO PIOMBINO-GROSSETO DN 300 (12") VARIANTE PER RIFACIMENTO ATTRAVERSAMENTO FIUME PECORA

s.r.l. REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI GROSSETO METANODOTTO PIOMBINO-GROSSETO DN 300 (12) VARIANTE PER RIFACIMENTO ATTRAVERSAMENTO FIUME PECORA Pag. 1 di 6 REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI GROSSETO METANODOTTO PIOMBINO-GROSSETO DN 300 (12") VARIANTE PER RIFACIMENTO ATTRAVERSAMENTO FIUME PECORA METANODOTTO DERIVAZIONE PER GROSSETO DN 250 (10") VARIANTI

Dettagli

Comunità Montana Alta Valtellina Pubblico Infrastrutturale Idea progetto. Consorzio Forestale Lo studio interessa l intera area.

Comunità Montana Alta Valtellina Pubblico Infrastrutturale Idea progetto. Consorzio Forestale Lo studio interessa l intera area. Codice Intervento 2.1 Titolo dell intervento Potenziamento della filiera bosco legno Soggetto beneficiario/attuatore Tipologia del soggetto beneficiario Tipologia dell intervento Livello attuale di progettazione/attuazione

Dettagli

Comune di Macherio Provincia di Monza e Brianza COMUNICAZIONE DI ESEGUITA ATTIVITÀ

Comune di Macherio Provincia di Monza e Brianza COMUNICAZIONE DI ESEGUITA ATTIVITÀ Comune di Macherio Provincia di Monza e Brianza COMUNICAZIONE DI ESEGUITA ATTIVITÀ Fabbricato in via fg. mapp. COMMITTENTE : tel. TECNICO ASSEVERATORE: tel. Pratica edilizia n. protocollo P.E. n. Comune

Dettagli

Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Determinazione n. 13/2004. del 28 luglio 2004

Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici. Determinazione n. 13/2004. del 28 luglio 2004 Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici Determinazione n. 13/2004 del 28 luglio 2004 Chiarimenti in merito ai lavori di manutenzione ed ai contratti aperti Considerato in fatto L Associazione Nazionale

Dettagli

LEGGE FORESTALE DELLA TOSCANA L.R.T. 39/2000

LEGGE FORESTALE DELLA TOSCANA L.R.T. 39/2000 LEGGE FORESTALE DELLA TOSCANA L.R.T. 39/2000 art. 3 : 1. Ai fini della presente legge costituisce bosco qualsiasi area, di estensione non inferiore a 2.000 metri quadrati e di larghezza maggiore di 20

Dettagli

L autorizzazione paesaggistica. Berbenno 28 settembre 2006 arch. Maria Grazia De Giorgio

L autorizzazione paesaggistica. Berbenno 28 settembre 2006 arch. Maria Grazia De Giorgio L autorizzazione paesaggistica Berbenno 28 settembre 2006 arch. Maria Grazia De Giorgio COSA PROTEGGIAMO? Il Paesaggio è una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia

Dettagli

RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER ATTIVITA AGRO SILVO PASTORALI L.R , n.39 art. 47 c. 2 e Regolamento di attuazione D.P.G.R , n.

RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER ATTIVITA AGRO SILVO PASTORALI L.R , n.39 art. 47 c. 2 e Regolamento di attuazione D.P.G.R , n. MOD. L BOLLO EURO 14,62 Alla Unione Montana Comuni Mugello Via P. Togliatti n. 45 50032 Borgo San Lorenzo RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER ATTIVITA AGRO SILVO PASTORALI L.R. 21.03.2000, n.39 art. 47 c.

Dettagli

Manutenzione dei boschi: provvista di energia e benessere

Manutenzione dei boschi: provvista di energia e benessere Parco Felice Piacenza - Pollone (BI) Manutenzione dei boschi: provvista di energia e benessere La Cooperativa Sociale Il Grigio Onlus in collaborazione con lo Studio Tecnico di Arboricoltura Ornamentale

Dettagli

Oggetto: Atto unilaterale d' obbligo per la realizzazione di

Oggetto: Atto unilaterale d' obbligo per la realizzazione di Oggetto: Atto unilaterale d' obbligo per la realizzazione di---------------- ------------------------------------------------ Il sottoscritto, nato a. il, domiciliato in., Via, C.F.., in qualità di richiedente

Dettagli

SEZIONE MODELLI. - Allegato (10): Fac-Simile dichiarazione sostitutiva di certificazione

SEZIONE MODELLI. - Allegato (10): Fac-Simile dichiarazione sostitutiva di certificazione SEZIONE MODELLI - Allegato (1): Fac-simile domanda Tab. A- Artt. 20 e 21 - Allegato (2): Scheda Notizie Tab. A Artt. 20 e 21 - Allegato (3): Fac-simile domanda Tab. B Art. 21 - Allegato (4): Sheda Notizie

Dettagli

P.ZZA LIBERTA, MERLINO (LO) TEL. 02/ FAX 02/ P.I sito web:

P.ZZA LIBERTA, MERLINO (LO) TEL. 02/ FAX 02/ P.I sito web: DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA Nato a ( ) il codice fiscale/partita Iva Residente in, via n. tel, e-mail/pec nella sua qualità di: [ ] proprietario; [ ] avente titolo; [ ] altro ai sensi e per gli effetti

Dettagli

LEGGE 21 NOVEMBRE 2000 LEGGE QUADRO IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI. pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000

LEGGE 21 NOVEMBRE 2000 LEGGE QUADRO IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI. pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000 COMUNE DI SQUILLACE LEGGE 21 NOVEMBRE 2000 LEGGE QUADRO IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000 RILIEVI ANNI 2004 2005 2006 2007 2008-2009 2010 2011

Dettagli

Definizioni classiche di selvicoltura

Definizioni classiche di selvicoltura Definizioni classiche di selvicoltura La selvicoltura studia la tecnica dell impianto, dell utilizzazione e della rinnovazione dei boschi (A. De Philippis 1960/61) Selvicoltura: la scienza e la pratica

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA Settore Governo e Sviluppo del Territorio e dell economia Unita Operativa Edilizia Privata

COMUNE DI PERUGIA Settore Governo e Sviluppo del Territorio e dell economia Unita Operativa Edilizia Privata RISERVATO ALL UFFICIO NUMERO PRATICA COMUNE DI PERUGIA Settore Governo e Sviluppo del Territorio e dell economia Unita Operativa Edilizia Privata CERTIFICAZIONE DI CONFORMITA IN MATERIA IDROGEOLOGICA (art.

Dettagli

Bando Forestale Provinciale 2012 e aspetti territoriali delle compensazioni

Bando Forestale Provinciale 2012 e aspetti territoriali delle compensazioni Settore Politiche per l Agricoltura e Gestione Faunistica - Commercio Bando Forestale Provinciale 2012 e aspetti territoriali delle compensazioni Seminario: Uso dei proventi delle sanzioni e delle compensazioni

Dettagli

COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI PER ATTIVITA EDILIZIA LIBERA, ai sensi dell art. 6 comma 2 DPR 380/2001 e art. 80 comma 2 della della L.R. 1/2005.

COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI PER ATTIVITA EDILIZIA LIBERA, ai sensi dell art. 6 comma 2 DPR 380/2001 e art. 80 comma 2 della della L.R. 1/2005. All Ufficio Tecnico del Comune di FIRENZUOLA 50033 FIRENZUOLA FI OGGETTO: COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI PER ATTIVITA EDILIZIA LIBERA, ai sensi dell art 6 comma 2 DPR 380/2001 e art 80 comma 2 della della

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DEI DIRITTI DI SEGRETERIA. ex-art. 16 D.L. n. 289/

REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DEI DIRITTI DI SEGRETERIA. ex-art. 16 D.L. n. 289/ COMUNE DI CIVITA CASTELLANA Provincia di VITERBO REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DEI DIRITTI DI SEGRETERIA ex-art. 16 D.L. n. 289/20.05.1992 * * * APPROVATO con deliberazione del Consiglio Comunale n. 158

Dettagli

GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO

GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO Dott. Matteo Baronti Cosa cambia Applicazione (come previsto dall art. 41, comma 2, della nuova norma) del Regolamento di cui al DM 161/2012 per i materiali da scavo

Dettagli

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Decreto n. 27 del 28 giugno 2013

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Decreto n. 27 del 28 giugno 2013 IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Decreto n. 27 del 28 giugno 2013 Oggetto: AZIENDA GARDESANA SERVIZI SpA Approvazione progetto preliminare-definitivo Adeguamento e potenziamento rete acquedotto Comune di Torri

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE. Determinazione n. 22 del 14 maggio 2015

IL DIRETTORE GENERALE. Determinazione n. 22 del 14 maggio 2015 IL DIRETTORE GENERALE Determinazione n. 22 del 14 maggio 2015 Oggetto: AZIENDA GARDESANA SERVIZI spa Protezione e riqualificazione ambientale nell ambito territoriale del Lago di. Importo Progetto 1.400.000,00

Dettagli

Ulteriori dati ritenuti necessari dai progettisti devono essere ottenuti previa richiesta agli enti interessati.

Ulteriori dati ritenuti necessari dai progettisti devono essere ottenuti previa richiesta agli enti interessati. QUESITO: I dati disponibili sono quelli riportati nella documentazione allegata relativa allo studio idrogeologico aggiunto on line sul sito del Comune di Brindisi in data odierna, nella sezione dedicata

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PASSI CARRABILI

REGOLAMENTO COMUNALE PASSI CARRABILI COMUNE di BUTTIGLIERA ALTA REGOLAMENTO COMUNALE PASSI CARRABILI Artt. 22, 26 e 27 D.Lgs. 30 aprile 1992, n, 285 (Codice della Strada) Art. 46 D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione)

Dettagli

Al SETTORE ST SERVIZIO GGT del COMUNE di MELZO (PROVINCIA DI MILANO)

Al SETTORE ST SERVIZIO GGT del COMUNE di MELZO (PROVINCIA DI MILANO) Protocollo Al SETTORE ST SERVIZIO GGT del COMUNE di MELZO (PROVINCIA DI MILANO) CAL n : Comunicazione attività libera art. 6 comma1 del DPR 380/01 e art. 33 comma 1 della L.R. 12/2005 sottoscritt Sig.

Dettagli

Regione Abruzzo. Pescara 16/04/2010. Autorizzazione generalizzata per impianti fotovoltaici di potenza fino a 1 MW

Regione Abruzzo. Pescara 16/04/2010. Autorizzazione generalizzata per impianti fotovoltaici di potenza fino a 1 MW Regione Abruzzo Pescara 16/04/2010 Autorizzazione generalizzata per impianti fotovoltaici di potenza fino a 1 MW Dott.ssa Iris Flacco Dirigente Servizio Politica Energetica, Qualità dell aria, SINA -Direttiva

Dettagli

AGGIORNAMENTO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, SECONDARIA E DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. LA GIUNTA COMUNALE

AGGIORNAMENTO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, SECONDARIA E DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. LA GIUNTA COMUNALE Delibera n. 17 del 4 febbraio 2009 OGGETTO: AGGIORNAMENTO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, SECONDARIA E DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. LA GIUNTA COMUNALE Premesso e considerato che: i titoli abilitativi

Dettagli

Deliberazione del Consiglio. del n. 2

Deliberazione del Consiglio. del n. 2 Deliberazione del Consiglio del 04-02-2008 n. 2 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LA CORRESPONSIONE DI AIUTI ALLA RICOSTRUZIONE DI MURI A SECCO. I L C O N S I G L I O Vista la Legge regionale di

Dettagli

Schema di ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI

Schema di ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI (API) P 04 Schema di ATTI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI TITOLO I - Disposizioni preliminari Articolo 1 - Finalità 1. Gli Atti di programmazione degli interventi

Dettagli

3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi

3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi 3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi 3.2.1 Verifica della compatibilità dell opera con il quadro normativo e con gli strumenti di pianificazione

Dettagli

COMUNE DI VILLACIDRO - PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO. Schema di Convenzione tipo A CONVENZIONE PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE RELATIVE ALLO

COMUNE DI VILLACIDRO - PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO. Schema di Convenzione tipo A CONVENZIONE PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE RELATIVE ALLO COMUNE DI VILLACIDRO - PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO Schema di Convenzione tipo A CONVENZIONE PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE RELATIVE ALLO STANDARD PER SERVIZI E PER IL PAGAMENTO DEL COSTO DELLE OPERE

Dettagli

ALLEGATO A PARTE PRIMA: A PROGETTAZIONE E ATTIVITA TECNICHE CONNESSE ALLA PROGETTAZIONE

ALLEGATO A PARTE PRIMA: A PROGETTAZIONE E ATTIVITA TECNICHE CONNESSE ALLA PROGETTAZIONE ALLEGATO A PARTE PRIMA: A PROGETTAZIONE E ATTIVITA TECNICHE CONNESSE ALLA PROGETTAZIONE A SEZIONE I: SETTORE EDILE a Arredo urbano Attività di progettazione per la b Edilizia residenziale realizzazione,

Dettagli

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi

Studio tecnico arch. Marielena Sgroi 0 NOTA : LE PARTI MODIFICATE SONO SCRITTE IN COLORE BLU LE PARTI MODIFICATE A SEGUITO ACCOGLIMENTO ERRORI MATERIALI VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE SONO SCRITTE IN COLORE BLU LE PARTI STRALCIO DEL P.T.R.

Dettagli

NORMATIVA IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI. La legge quadro 21 Novembre 2000 n. 353 (G. U. n. 280 del 30/11/ 2000)

NORMATIVA IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI. La legge quadro 21 Novembre 2000 n. 353 (G. U. n. 280 del 30/11/ 2000) NORMATIVA IN MATERIA DI INCENDI BOSCHIVI LEGGI STATALI La legge quadro 21 Novembre 2000 n. 353 (G. U. n. 280 del 30/11/ 2000) La nuova legge in materia di incendi boschivi è finalizzata alla conservazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DI LAVORI DA PARTE DI IMPRENDITORI AGRICOLI AI SENSI ART. 15 D. LGS , N. 228

REGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DI LAVORI DA PARTE DI IMPRENDITORI AGRICOLI AI SENSI ART. 15 D. LGS , N. 228 Provincia di Pisa REGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DI LAVORI DA PARTE DI IMPRENDITORI AGRICOLI AI SENSI ART. 15 D. LGS. 18.05.2001, N. 228 Approvato con D.C. n. 60 del 29.09.2011, dichiarata immediatamente

Dettagli

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4 Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI

Dettagli

COMUNE DI FIRENZE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE MOBILITÀ E PISTE CICLABILI

COMUNE DI FIRENZE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE MOBILITÀ E PISTE CICLABILI DIREZIONE NUOVE INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ Servizio Programmazione mobilità e piste ciclabili COMUNE DI FIRENZE DIREZIONE NUOVE INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ SERVIZIO PROGRAMMAZIONE MOBILITÀ E PISTE CICLABILI

Dettagli

PIANO PEREQUATO N. 3 VIA ARIOSTO VIA BOIARDO

PIANO PEREQUATO N. 3 VIA ARIOSTO VIA BOIARDO PIANO PEREQUATO N. 3 VIA ARIOSTO VIA BOIARDO Via Ariosto PER 3 Via Boiardo Via Meucci Selvazzano che cresce La redazione del progetto La redazione di un progetto urbanistico comporta un attenta analisi

Dettagli

DETERMINAZIONE PROT N. 926/REP. N. 57 DEL

DETERMINAZIONE PROT N. 926/REP. N. 57 DEL DETERMINAZIONE PROT N. 926/REP. N. 57 DEL 30.01.2013 Oggetto: Comune di Villaputzu. Studio di compatibilità relativo al progetto di Variazione di un sottotetto in appartamento ai sensi dell art. 15 della

Dettagli

COMUNE DI PARMA DISCIPLINA PER L AFFIDAMENTO DEI LAVORI PUBBLICI AVENTI AD OGGETTO OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA A SCOMPUTO

COMUNE DI PARMA DISCIPLINA PER L AFFIDAMENTO DEI LAVORI PUBBLICI AVENTI AD OGGETTO OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA A SCOMPUTO COMUNE DI PARMA DISCIPLINA PER L AFFIDAMENTO DEI LAVORI PUBBLICI AVENTI AD OGGETTO OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA A SCOMPUTO Approvata con deliberazione di Giunta comunale n. 357/19 in data

Dettagli

COMUNE DI SAGAMA PROVINCIA DI ORISTANO

COMUNE DI SAGAMA PROVINCIA DI ORISTANO COMUNE DI SAGAMA PROVINCIA DI ORISTANO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n 05 del 29/01/2015 OGGETTO: RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO COMUNALE LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA VOLTI AL MIGLIORAMENTO

Dettagli

COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI Provincia di Venezia OGGETTO

COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI Provincia di Venezia OGGETTO COPIA N 71 COMUNE DI CAVALLINO-TREPORTI Provincia di Venezia VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO Approvazione della Variante al Progetto Unitario n. 8 del Camping Ca' Savio, ai sensi

Dettagli

Capitolo 22. Valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica. Manuale di Estimo 2e - Vittorio Gallerani

Capitolo 22. Valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica. Manuale di Estimo 2e - Vittorio Gallerani Capitolo 22 Valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica Valutazione d impatto ambientale La VIA è una procedura amministrativa che porta alla concessione del permesso per la realizzazione

Dettagli

ALL. A ALLEGATO A COMUNE DI CARPI. Ing. Norberto Carboni. Dott. Attilio Palladino 21/06/2012 IL DIRIGENTE DE SETTORE A9 EDILIZIA PRIVATA URBANISTICA

ALL. A ALLEGATO A COMUNE DI CARPI. Ing. Norberto Carboni. Dott. Attilio Palladino 21/06/2012 IL DIRIGENTE DE SETTORE A9 EDILIZIA PRIVATA URBANISTICA MODIFICHE AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DI MODULI ABITATIVI PROVVISORI E LA DELOCALIZZAZIONE TEMPORANEA DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE DOPO GLI EVENTI SISMICI DEL 20 E 29 MAGGIO 2012

Dettagli

Preambolo. Visto l articolo 117, terzo e quarto comma della Costituzione;

Preambolo. Visto l articolo 117, terzo e quarto comma della Costituzione; Proposta di legge: Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente situato nel territorio rurale. Modifiche alla legge regionale 10 novembre 2014, n.65 (Norme per il governo del territorio).

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DEL PIANO ATTUATIVO (Allegato 1 Suppl. ordinario BUR n. 10 del )

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DEL PIANO ATTUATIVO (Allegato 1 Suppl. ordinario BUR n. 10 del ) DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DEL PIANO ATTUATIVO (Allegato 1 Suppl. ordinario BUR n. 10 del 7.3.2012) Il sottoscritto Cognome Nome Volpi Luca Nato a Terni Il 29/07/1967 Codice fiscale/ P.IVA Residente in

Dettagli

COMUNE DI ARRONE PROVINCIA DI TERNI

COMUNE DI ARRONE PROVINCIA DI TERNI COMUNE DI ARRONE PROVINCIA DI TERNI AREA TECNICA REGISTRO GENERALE nr. 65 Del 16/04/2014 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE OGGETTO: 192 Tuel: determinazione a contrattare per l affidamento dei lavori di

Dettagli

INDICE. INDICE... 2 Introduzione... 3 Verbale di Validazione... 4

INDICE. INDICE... 2 Introduzione... 3 Verbale di Validazione... 4 INDICE INDICE... 2 Introduzione... 3 Verbale di Validazione... 4 Pag. 2 di 8 Introduzione Il presente verbale di validazione è relativo al progetto per l INTERVENTO DI MITIGAZIONE DEL FENOMENO DI EROSIONE

Dettagli

1) via n comune di residenza prov. telefono 2) via n comune di residenza prov. telefono 3)...

1) via n comune di residenza prov. telefono 2) via n comune di residenza prov. telefono 3)... SPORTELLO ASSOCIATO di CARRÈ, DUEVILLE, MALO, MARANO VICENTINO, MONTECCHIO PRECALCINO, THIENE, VILLAVERLA richiesta di : CONCESSIONE EDILIZIA in aree soggette a vincolo marca da bollo.20.000 responsabile

Dettagli

SCHEDA DI CUI AL D.P.C.M. DEL

SCHEDA DI CUI AL D.P.C.M. DEL SCHEDA DI CUI AL D.P.C.M. DEL 12-12-2005 AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER INTERVENTI IL CUI IMPATTO PAESAGGISTICO E' VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA. (1) 1. RICHIEDENTE: (2) Via Paolinelli,

Dettagli

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI DECRETO-LEGGE 16 dicembre 2014, n. 185. Disposizioni urgenti in materia di proroga dei termini di pagamento IMU per i terreni agricoli montani e di interventi di regolazione

Dettagli

Comune di Torre del Greco REGOLAMENTO INSTALLAZIONE CHIOSCHI PER LA RIVENDITA DI GIORNALI E RIVISTE

Comune di Torre del Greco REGOLAMENTO INSTALLAZIONE CHIOSCHI PER LA RIVENDITA DI GIORNALI E RIVISTE Comune di Torre del Greco REGOLAMENTO INSTALLAZIONE CHIOSCHI PER LA RIVENDITA DI GIORNALI E RIVISTE Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio n.2272 del 4.10.1995. Art.1 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

Regolamento Regionale 18/02/2015 n. 2, Art. 141

Regolamento Regionale 18/02/2015 n. 2, Art. 141 COMUNE DI ORVIETO Provincia di Terni UFFICIO EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA UFFICIO SUAPE Regolamento Regionale 18/02/2015 n. 2, Art. 141 DEFINIZIONE NUOVI PARAMETRI IN MATERIA DI CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE

Dettagli

Comune di Roncegno Terme Provincia di Trento REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER IL MIGLIORAMENTO AMBIENTALE

Comune di Roncegno Terme Provincia di Trento REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER IL MIGLIORAMENTO AMBIENTALE Comune di Roncegno Terme Provincia di Trento REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER IL MIGLIORAMENTO AMBIENTALE Approvato con deliberazione consiliare n. 62 di data 13/9/2006 Il Sindaco Il Segretario

Dettagli

S T U D I O L E G A L E A S S O C I A T O C A S A V E C C H I A S A N T I L L I

S T U D I O L E G A L E A S S O C I A T O C A S A V E C C H I A S A N T I L L I Torino, 24 dicembre 2009 Egr. Direttore CELVA Patrick THÉRISOD P.zza Narbonne 16 11100 AOSTA OGGETTO: realizzabilità centro benessere in zona E. 1. In base all art. 24 NTA del PRG di Brusson nelle frazioni

Dettagli

LE STRASFORMAZIONI DEL BOSCO IN ALTRE DESTINAZIONE D USOD. Giorgio Cacciabue Regione Piemonte - Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio

LE STRASFORMAZIONI DEL BOSCO IN ALTRE DESTINAZIONE D USOD. Giorgio Cacciabue Regione Piemonte - Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio LE STRASFORMAZIONI DEL BOSCO IN ALTRE DESTINAZIONE D USOD Giorgio Cacciabue Regione Piemonte - Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio CONSIDERAZIONI GENERALI la Legge regionale n. 45/89 disciplina

Dettagli

Parco agricolo e cintura verde per la grande Bergamo

Parco agricolo e cintura verde per la grande Bergamo Strategie e politiche regionali per l ambiente e lo sviluppo rurale Parco agricolo e cintura verde per la grande Bergamo Paolo Lassini Dg. Agricoltura Agricoltura e realtà metropolitana: situazione attuale

Dettagli

CITTÀ DI ARONA Provincia di Novara

CITTÀ DI ARONA Provincia di Novara CITTÀ DI ARONA Provincia di Novara ---------------- 2 SETTORE: GESTIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Sviluppo Territoriale IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO arch. Alberto Clerici CATASTO SOPRASSUOLI IL

Dettagli

COSTI A CARICO DELL OPERATORE. I costi che incidono sull intera operazione di riqualificazione, sono quelli di seguito riportati:

COSTI A CARICO DELL OPERATORE. I costi che incidono sull intera operazione di riqualificazione, sono quelli di seguito riportati: COSTI A CARICO DELL OPERATORE I costi che incidono sull intera operazione di riqualificazione, sono quelli di seguito riportati: 1. Costo delle demolizioni, delle opere di bonifica dell area e di cantierizzazione

Dettagli

ALCUNE ATTIVITA DEGLI AGRONOMI E FORESTALI

ALCUNE ATTIVITA DEGLI AGRONOMI E FORESTALI Progettazioni e Pratiche per finanziamenti: Esempi di progetti redatti Varie Misure tra cui: da Agronomi e Forestali Misura 1.1.3 (p) Agriturismo Ristrutturazioni fabbricati e acquisto beni mobili Agriturismo

Dettagli

P07- Vorrei presentare una comunicazione di esecuzione lavori - rev.5 del

P07- Vorrei presentare una comunicazione di esecuzione lavori - rev.5 del P07- Vorrei presentare una comunicazione di esecuzione lavori - rev.5 del 14.3.2016 Definizione Si tratta di una comunicazione, ai sensi dell art. 6 del D.P.R. 380/01 e s.m.i., che il proprietario dell'immobile

Dettagli

CHIEDE l autorizzazione edilizia per l esecuzione dei lavori di cui alla seguente categoria: Impianti tecnologici (al servizio di edifici esistenti)

CHIEDE l autorizzazione edilizia per l esecuzione dei lavori di cui alla seguente categoria: Impianti tecnologici (al servizio di edifici esistenti) Marca da Bollo 16,00 Al Sindaco del Comune di Quartu Sant Elena Al Dirigente del Settore Pianificazione e Edilizia Privata OGGETTO: Richiesta di autorizzazione edilizia (art. 39 del Regolamento Edilizio)

Dettagli

ALLEGATOB2 alla Dgr n del 05 agosto 2014 pag. 1/8

ALLEGATOB2 alla Dgr n del 05 agosto 2014 pag. 1/8 ALLEGATOB2 alla Dgr n. 1420 del 05 agosto 2014 pag. 1/8 FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE 2007-2013 ASSE 5 SVILUPPO LOCALE Linea di intervento 5.3: Riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità

Dettagli

PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE TECNICA QUADRO TECNICO ECONOMICO. Il Responsabile del Procedimento

PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE TECNICA QUADRO TECNICO ECONOMICO. Il Responsabile del Procedimento MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER INTERVENTI VOLTI AL RECUPERO E ALLA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO DI ERP PER RIDURRE SENSIBILMENTE IL FABBISOGNO E IL DISAGIO ABITATIVO IN ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE

Dettagli

Variante urbanistica per cambio destinazione d uso dei fabbricati o di 8.000,00

Variante urbanistica per cambio destinazione d uso dei fabbricati o di 8.000,00 ALLEGATO A: in vigore dal 1 Febbraio 2013 e non si applica per le pratiche in corso di istruttoria Di seguito sono indicate i diritti di istruttoria relativi alle prestazioni di competenza dello Sportello

Dettagli

Al Comune di Sospirolo

Al Comune di Sospirolo MARCA DA BOLLO DI VALORE LEGALE Al Comune di Sospirolo ISTANZA DI PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA Ai sensi dell art.36 del D.P.R. 06.06.2001 n.380 e ss.mm.ii. IL/LA SOTTOSCRITTO/A richiedente avente

Dettagli

CONSORZIO TERRA DEI CORVI (Consorzio Forestale Valtura)

CONSORZIO TERRA DEI CORVI (Consorzio Forestale Valtura) CONSORZIO TERRA DEI CORVI (Consorzio Forestale Valtura) COMUNE DI VILLA DI CHIAVENNA COMUNITA MONTANA VALCHIAVENNA PROGETTO DI TAGLIO IN BOSCO ALTO FUSTO NELLA PARTICELLA FORESTALE DI PROPRIETA CONSORTILE:

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SULLA DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE AI SENSI ART. 5 COMMA 3 DEL CONTRATTO DI

REGOLAMENTO COMUNALE SULLA DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE AI SENSI ART. 5 COMMA 3 DEL CONTRATTO DI REGOLAMENTO COMUNALE SULLA DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE AI SENSI ART. 5 COMMA 3 DEL CONTRATTO DI GESTIONE ART. 1 DEFINIZIONI Gestore: società AMGA Azienda multiservizi S.p.A. con sede a Udine via del

Dettagli