RELAZIONE TECNICA GENERALE
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- Emilio Bonetti
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2 RELAZIONE TECNICA GENERALE 1. PREMESSA Nel giugno del 2016A un anomalia di funzionamento dell interfaccia tra il sistema di trasformazione MT/BT e la rete elettrica in Media Tensione ha causato un incendio al piano interrato del Tribunale di Taranto in via Marche. Tale evento ha prodotto effetti negativi sulla funzionalità degli impianti elettrici del Tribunale determinando disagi notevoli alle attività degli uffici. L Amministrazione Comunale ha dunque maturato la forte convinzione che non fossero ulteriormente procrastinabili interventi di straordinaria manutenzione su un elemento di vitale importanza per la funzionalità degli uffici giudiziari quale la distribuzione dell energia elettrica. La struttura edilizia del Tribunale ha mantenuto sostanzialmente la propria identità nei suoi oltre quarant anni di vita e nonostante alcuni locali abbiano subìto adattamenti, ampliamenti e fusioni anche ripetute, queste modifiche non ne hanno mai stravolto l aspetto. Diversa sorte invece è toccata agli impianti che sono stati gradualmente adattati a più riprese, mai con interventi organici ma piuttosto con soluzioni tampone che avrebbero dovuto essere provvisorie e poi sono diventate definitive. Allo stato attuale, dopo una serie di interventi a spot, il quadro generale, collocato in apposito locale nell interrato, è praticamente divenuto un esploso di ciò che era all origine, con innesti eseguiti al suo interno ed interruttori di nuovo inserimento collocati sulle pareti del locale ma con parziale reinnesto. Per quanto criticabili a prima vista, chiunque abbia eseguito interventi sulla distribuzione elettrica del Tribunale si è dovuto misurare con una complessa realtà impiantistica che andava manipolata con delicatezza dato che il sistema di distribuzione non era di tipo convenzionale. Perciò gli interventi si sono sempre risolti mantenendo in vita ciò che era ancora funzionante e aggiungendo sulle pareti del locale tutto ciò che all interno della struttura metallica del quadro elettrico non poteva trovare posto. La mancanza di schemi di dettaglio della distribuzione, accessibilità e identificazione dei cavedi, delle montanti, delle cassette di distribuzione, hanno completato l opera determinando la progressiva proliferazione di quelle che in gergo edilizio si chiamano superfetazioni. 1
3 2. RILIEVO E CRITICITÀ EMERSE L attività svolta in tutto il mese di agosto 2016 e parte di settembre ha consentito di rilevare sia le modifiche architettoniche intervenute dopo il 2000 (epoca alla quale risalgono i rilievi dell ultimo progetto di cui si ha traccia) sia la consistenza delle utenze attuali degli uffici in termini di posti di lavoro, apparecchiature elettriche presenti, illuminazione degli uffici e delle aree comuni, nonché le variazioni di consistenza in corso di realizzazione. Infatti sono in corso movimenti legati al trasferimento degli uffici e del personale della Procura dai locali di viale Magna Grecia ai locali del piano terra e terzo piano del Tribunale di Via Marche. Sono altresì in previsione lavori di potenziamento delle apparecchiature per la climatizzazione degli ambienti del 3 piano (Procura) a cura del Ministero per le Opere Pubbliche, lavori che determineranno l inserimento di climatizzatori del tipo a split in locali che ne sono sprovvisti, con evidente incremento della potenza elettrica richiesta al piano. Detto intervento prevede esclusivamente il montaggio delle singole apparecchiature ma non il potenziamento della rete di distribuzione alla quale dovranno essere connessi. Attualmente il complesso edilizio è dotato di una Cabina di Trasformazione MT/BT munita di due trasformatori da 800 kva ciascuno, uno solo dei quali normalmente in esercizio e l altro di riserva, in grado di erogare una potenza sostanzialmente sufficiente alle necessità e richieste delle utenze servite. Per quanto attiene le condizioni attuali della rete di distribuzione, è utile schematizzare e riassumere la situazione osservata: a) Quadro generale Il quadro è in condizione di assoluta obsolescenza, del tutto aperto e con le parti attive accessibili senza protezione alcuna e non esiste un interruttore generale se non quello della cabina utente. Gran parte degli interruttori ancora facenti parte del quadro sono obsoleti e privi di identificazione certa della loro funzione. b) Quadri di zona e di piano Se escludiamo pochi quadri di recente fattura (procura 3 piano, sale intercettazioni, sala server 4 piano e piano terra GIP) tutti gli altri risalgono a quarantacinque anni fa sia in termini di concezione che di sicurezza e mancano di protezione differenziale. c) Condutture Le condutture utilizzate nella distribuzione dai quadri alle utenze sono per lo più con 2
4 conduttore rigido ed hanno oltre quarant anni di vita. Le condutture utilizzate nella distribuzione tra quadri e quadri sono per lo più multipolari ed hanno oltre quarant anni di vita. d) Protezione dalle sovracorrenti La protezione da cortocircuiti e sovraccarichi è generalmente presente e sappiamo che generalmente adempie le sue funzioni dato che molti interruttori intervengono a causa degli assorbimenti maggiori causati dall introduzione di condizionatori e dall uso contemporaneo degli stessi in alcune aree. e) Protezione dalle sovratensioni Se escludiamo alcuni quadri di recente realizzazione (che ne sono dotati) tutta la quadristica non è protetta dalle sovratensioni. La verifica della necessità della protezione dalle scariche atmosferiche è stata condotta dallo scrivente ed ha determinato che la struttura è autoprotetta contro le fulminazioni; il che significa che non abbisogna di un LPS (LIGHTNING PROTECTION SYSTEM = impianto di protezione dai fulmini) ma è necessaria la protezione dalle sovratensioni che possono giungere dalla rete elettrica. f) Protezione dai guasti a massa La concezione dell impianto esistente ed il tipo di distribuzione prescelto all epoca della costruzione faceva coincidere il neutro (N) ed il conduttore di protezione (PE) in un unico conduttore (PEN) ed affidava la protezione da guasti a massa (contatti diretti e indiretti) alle protezioni magnetotermiche. I più recenti aggiornamenti normativi in campo elettrico hanno decretato la necessità della protezione differenziale anche laddove era accettabile la sua assenza, soprattutto per la riduzione dei tempi considerati accettabili per l intervento. g) Impianti elettrici negli uffici Sono stati per lo più adattati alle necessità, gradualmente variate nel tempo, e alcuni frutti (prese in genere) sono particolarmente degradati dall usura e dal continuo utilizzo. h) Illuminazione normale I corpi illuminanti sono di varia concezione e potenza, ma per lo più fluorescenti i) Illuminazione di emergenza Solo alcuni uffici ed aule sono dotati di illuminazione di emergenza mentre tutti gli 3
5 altri ambienti, corridoi e vie di esodo, ne sono del tutto prive. j) Rete dati e telefonica I lavori di realizzazione della rete informatica e l inserimento di una sala server ha determinato un adattamento di questa dotazione impiantistica abbastanza recente. La generale indipendenza di questa rete dati rispetto alla distribuzione dell energia consente di affrontare la problematica della ristrutturazione in maniera abbastanza asettica ed ininfluente a patto di assicurare la garanzia di continuità della alimentazione degli apparati. k) Rivelazione e segnalazione incendio Non esiste alcun sistema di rivelazione incendi, benché alcuni locali lo richiedano, né tal poco di segnalazione incendio. l) Documentazione degli impianti esistenti Non esiste documentazione attinente gli impianti elettrici al di fuori della memoria vivente del personale dipendente del comune addetto alla guardiania e custodia. 3. FINALITA E CRITERI DI PROGETTAZIONE La situazione dell impianto elettrico presente è tale da richiedere il totale rifacimento, e di questo ne sono convinti tutti gli occupanti che, quotidianamente, subiscono interruzioni di funzionamento dovuti a guasti nonché al sovra utilizzo delle condutture. Dall accettazione di questo asserto alla effettiva realizzazione ci separa tuttavia l impossibilità di eseguire opere che possano interrompere le normali attività che si svolgono quotidianamente nel Tribunale. Avendo eseguito il rilievo degli impianti esistenti, delle modifiche architettoniche e di quelle impiantistiche in corso di esecuzione, si è cercato di proporre le soluzioni e le lavorazioni più immediate che consentano il rinnovo senza interruzione delle attività degli uffici giudiziari. Anche la stessa valutazione delle opere è stata condotta in modo poter intervenire selettivamente sui singoli settori/piani/zone avendo presente che le opere da considerare preminenti sono la realizzazione del quadro generale e del rifacimento delle condutture (cavi e canali fino in copertura) dirette alle sale macchine ascensori situate in copertura. 4. DESCRIZIONE DEL PROGETTO L idea alla base del progetto consiste nella graduale realizzazione di un impianto parallelo 4
6 all esistente sul quale spostare pian piano tutte le utenze, ufficio per ufficio, piano per piano, in modo da poter rimuovere quanto ormai obsoleto e pericoloso. Le operazioni richiedono una fase di preparazione che consiste nella: predisposizione ed installazione dei quadri (generale, di piano e di zona); predisposizione ed installazione delle montanti dal quadro generale ai vari quadri; predisposizione ed installazione delle dorsali di distribuzione nei corridoi; predisposizione ed installazione quadretti di protezione nei locali degli uffici. Durante questa fase le operazioni vengono eseguite: di giorno nelle aree non soggette a presenza di utenti o in giorni festivi o domenicali, nelle ore tardo pomeridiane e notturne dei giorni lavorativi. Queste scelte sono strettamente legate alla necessità di mantenere la regolare funzionalità degli uffici arrecando il minor disturbo possibile e programmando con anticipo alcune inevitabili interruzioni del servizio. Si tratta di un tipo di ristrutturazione a uffici aperti che, pur richiedendo maggiori oneri per effetto del maggior costo del lavoro (pomeridiano, notturno e festivo), tuttavia consente di mantenere la funzionalità del complesso nella sua interezza. Premesso che la Cabina di Trasformazione MT/BT esistente eroga una potenza sostanzialmente sufficiente alle necessità e richieste delle utenze servite, per ogni piano e zona saranno predisposte le seguenti linee: A) linea luce corridoi con emergenza; B) linea luce uffici con emergenza; C) linea fm uffici per postazioni di lavoro e prese; D) linea fm uffici per climatizzazione. Nel quadro generale sarà predisposta una protezione dalle sovratensioni con limitatore di Tipo 2, mentre ogni quadro di zona sarà munito di protezione aggiuntiva di Tipo 3. Seguirà poi la fase operativa nella quale ogni ufficio sarà munito di quadretto elettrico corredato di: n 1 interruttore MTD 2x10A 30mA classe A per circuito luce n 1 interruttore MTD 2x16A 30mA classe A per postazioni di lavoro e prese; n 1 interruttore MTD 2x16A 30mA classe A per climatizzazione; e tutte le utenze elettriche dell ufficio saranno sezionate e collegate ai tre circuiti in maniera distinta con inserimento del conduttore di terra se e dove mancante. 5
7 Gli uffici con più di quattro postazioni di lavoro e le aule di udienza saranno dotati di quadretto elettrico corredato di: n 1 interruttore MTD 2x16A 30mA classe A per circuito luce n 2 interruttori MTD 2x16A 30mA classe A per postazioni di lavoro e prese; n 2 interruttori MTD 2x16A 30mA classe A per climatizzazione. Le dorsali di distribuzione correranno nei corridoi e saranno costituite da Blindosbarre, ovvero da dispositivi particolarmente indicati per la distribuzione dell energia, realizzati con profilati chiusi e nervati in acciaio zincato a caldo che svolgono anche la funzione di conduttore di protezione. Tale elemento scatolare racchiude al suo interno i conduttori (in rame o alluminio) separati da guaine di materiale isolante plastico sottoposto alla prova del filo incandescente al fine di garantire la tenuta al fuoco. Le derivazioni sono realizzate con idonee spine e prese di derivazione anch esse garantite rispetto alla tenuta al fuoco. La rigidità e consistenza della struttura ne consente il montaggio in maniera rapida e veloce (elementi rettilinei da 1 o 2 o 3 metri) richiedendo interassi dei sostegni ogni due o tre metri. La scelta delle blindosbarre ha il grande vantaggio, rispetto alle condutture in cavo, di non incrementare il carico di incendio dell edificio (la struttura è metallica e quindi non partecipa all incendio) ed inoltre, aspetto non trascurabile, ha una durata di vita notevolmente superiore. Sebbene l aspetto esteriore potrebbe consentirne l installazione a vista, si è preferito confinare le condutture in blindosbarra in controsoffitto, previa rimozione di quello esistente (3 piano, 2 piano ed alcuni tratti del 1 piano). In tutte queste aree s installerà un controsoffitto ispezionabile in lastre di gesso alleggerito (60x60cm) e si doteranno dette aree di apparecchi illuminanti a LED (31W 4000 K lm - IP43) aventi un indice di resa cromatica (CRI) pari a 93 e comunque superiore a 90, finalizzati al benessere e comfort degli occupanti. Un congruo numero di tali apparecchi (circa uno su due) avranno cablaggio in emergenza, ovvero saranno dotati di batteria tampone ed inverter con autonomia minima di un ora. Si sottolinea che al momento solo alcuni uffici dispongono di corpi illuminanti di emergenza e pertanto le opere previste garantiranno anche il miglioramento della sicurezza generale. Ad operazioni ultimate si otterrà il risultato non trascurabile di poter contare su un sistema di distribuzione solido, affidabile e sicuro sul quale contare per poter sviluppare in seguito un processo di ammodernamento e aggiornamento graduale della distribuzione secondaria, ufficio per ufficio. 6
8 5. INTERVENTI CONTEMPLATI NEL 1 STRALCIO Gli interventi di cui si compone il presente stralcio operativo sono essenzialmente quelli relativi a: 1) realizzazione del nuovo quadro generale da posizionare opportunamente nell interrato in modo da poter accogliere i collegamenti verso i quadri di zona man mano che vengono realizzati; 2) Posa in opera di tutte le canalizzazioni metalliche destinate a portare le condutture verso tutti i quadri di zona, dall interrato fino alle sale macchina degli ascensori; 3) Intervento di rinnovo del 3 piano, lato via Marche e lato via Abruzzo, con installazione dei nuovi quadri, eliminazione della controsoffittatura, posizionamento delle nuove condutture di distribuzione primaria, predisposizione dei collegamenti ed installazione dei quadretti elettrici, uno per ciascun ufficio, in modo da far transitare gradualmente ciascuno di essi dalla vecchia rete di distribuzione alla nuova; 7
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