SECONDO TRIMESTRE 2016: LA DISCESA DEI PREZZI CONTINUA IN UN CONTESTO DI INCERTEZZE POST BREXIT

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1 SECONDO TRIMESTRE 2016: LA DISCESA DEI PREZZI CONTINUA IN UN CONTESTO DI INCERTEZZE POST BREXIT Nel secondo trimestre 2015 si rileva una nuova contrazione dei prezzi dell energia elettrica e del gas naturale per le imprese, in un periodo che vede affacciarsi alcune incertezze sull orizzonte della ripresa dell economia italiana. La diffusione dei dati di contabilità nazionale relativi al primo trimestre del 2016 (+ 0,3% rispetto all ultimo trimestre 2015, +1% rispetto al primo trimestre 2015) offre lo spunto per una lettura delle caratteristiche della ripresa dell economia italiana e per una valutazione delle prospettive per la parte restante dell anno in corso. Dal punto di vista quantitativo la ripresa, iniziata nel primo trimestre del 2015, sta mantenendo ritmi di crescita moderati rispetto ad altre fasi di inversione del ciclo economico. Sulle prospettive di breve pesano alcuni elementi di rischio che possiamo ricondurre principalmente a due fattori: il primo è rappresentato dall eventualità che il ciclo dell auto stia esaurendo la fase di crescita, senza che nuovi comparti riescano a sostituirsi come traino dell industria; il secondo è legato al rischio di una frenata delle esportazioni, legato alla fase di decelerazione della domanda internazionale. Le opinioni espresse dalle imprese manifatturiere nelle inchieste di aprile e maggio hanno confermato come le valutazioni sullo stato della domanda interna abbiano smesso da tempo di migliorare, mentre le condizioni sulla domanda estera si sono deteriorate. In questo contesto si è abbattuto l esito inatteso del referendum sull uscita della Gran Bretagna dall Unione Europea. Se prima della Brexit si poteva stimare un espansione del PIL italiano per l intero 2016 di circa un punto percentuale, una prima valutazione spinge a ritenere che il tasso di crescita si potrebbe fermare allo 0,6%, con ripercussioni anche sul Aumentano le incertezze, trascinando al rialzo il premio al rischio e penalizzando le attività rischiose. Paradossalmente, ad esser colpiti maggiormente sono stati i mercati finanziari dei paesi periferici dell aera euro, con una riapertura degli spread sui titoli di stato dettata dal flight to quality verso asset meno rischiosi (oro e titoli di stato tedeschi, questi ultimi con tassi di interesse su livelli stabilmente negativi). 1

2 Per quanto riguarda i mercati petroliferi, gli ultimi movimenti delle quotazioni del greggio confermano un recupero del prezzo del petrolio che a giugno 2016 raggiunge i 50 dollari al barile dopo i minimi raggiunti a inizio anno. L ascesa è stata costante negli ultimi cinque mesi, supportata da attese di riequilibrio della domanda e dell offerta, dopo anni di surplus di produzione. I mercati internazionali hanno di fatto anticipato quanto sta emergendo dalle ultime stime dell'agenzia internazionale per l'energia che recentemente rivisto al rialzo la stima sulla crescita della domanda di petrolio globale per il 2016 (+1,3 milioni di barili al giorno rispetto al 2015, contro una stima precedente di 1,2, a 96,1 milioni totali). Inoltre, per la prima volta ha fornito un outlook sul 2017, parlando di "consumi sostenuti". Il prossimo anno, si dovrebbe assistere al medesimo tasso di crescita del 2016 e la domanda globale raggiungere i 97,4 milioni di barili. In sostanza, il mercato sta scontando che il settore petrolifero troverà un equilibrio nella seconda metà dell'anno grazie ad una richiesta significativamente più forte del previsto e interruzioni delle forniture inaspettate, a fronte di una produzione che non appare avere ampi margini di espansione. Resta comunque il fatto che la domanda trova supporto da prezzi del petrolio che, nonostante il recente recupero, appaiono contenuti in una prospettiva storica. I prezzi dell energia sulla borsa elettrica italiana (PUN) continuano a scendere, con un -12,7% rispetto al primo trimestre 2016 e con una riduzione del 28% rispetto al medesimo periodo dell anno precedente. Il gas naturale accelera la propria discesa: se nell intero 2015 era sceso di circa l 11%, l indice di riferimento per il mercato italiano (PFOR definito dall AEEGSI), ha registrato nel secondo trimestre 2016 una contrazione del -43% in termini tendenziali attestandosi sul minimo storico di 13 cent/mc. In questo contesto si inserisce l ultima rilevazione dei corrispettivi di energia al dettaglio praticati alle PMI sul mercato libero, realizzata dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con REF Ricerche e riferita al secondo trimestre 2016, che fotografa una ulteriore caduta dei prezzi della materia prima energia per tutte le tipologie contrattuali, a fronte di un aumento della componente di commercializzazione al dettaglio per le imprese allacciate in bassa tensione (con consumi fino a 300 MWh/anno). Prima di passare al dettaglio dei numeri, è opportuno rilevare che le prime due rilevazioni del 2016 hanno restituito un quadro in evoluzione delle tipologie di contratti sottoscritti dai fornitori con le PMI, quadro che vede un ridimensionamento della diffusione dei contratti a prezzo variabile, in particolare per le utenze in media tensione con consumi oltre i 300 MWh/anno e fino a 1200 MWh/anno. In sintesi, i contratti multiorari (tre prezzi per fascia) di durata annuale a prezzo fisso con avvio ad aprile 2016 presentano livelli dei corrispettivi che si collocano intorno ai 53 euro/mwh nella fascia oraria diurna (F1) e serale (F2), e scendono appena sotto i 40 euro/mwh nella fascia notturna (F3); i corrispettivi dei contrati a prezzo variabile, sempre di durata annuale, si collocano sui 53 euro/mwh in F1, sui 56 euro/mwh in F2 e intorno ai 46 euro/mwh in F3. Rispetto al secondo trimestre 2015, si registrano contrazioni significative su tutte le fasce orarie, comprese tra il -25% e il 30% circa per le tipologie contrattuali a prezzi multiorari fissi di durata annuale, mentre la riduzione dei corrispettivi relativi ai contratti (sempre a prezzo fisso) di durata biennale è decisamente più contenuta (tra -3% e 5% a seconda della fascia oraria considerata). 2

3 Anche sul versante dei contratti multiorari di durata annuale a prezzo variabile si assiste ad una riduzione, anche se leggermente meno marcata di quella osservata sui contratti a prezzo fisso: la contrazione media va dal -13% al 22% in termini tendenziali in base alla fascia oraria di prelievo. Calando i prezzi rilevati su alcuni profili tipo di PMI, si osserva chiaramente la portata della riduzione, maggiormente significativa per le micro imprese: per una tipica impresa artigiana allacciata in bassa tensione i prezzi fissi a 12 mesi hanno registrato una flessione media del 24% su base annua (II trimestre 2016 vs II trimestre 2015), mentre nel caso di una impresa manifatturiera allacciata in media tensione la contrazione è stata del 14% nel medesimo periodo di riferimento. La discesa della materia prima è stata solo in parte controbilanciata da un aumento del costo di dispacciamento (+22%), mentre le spesa per infrastrutture si è ridotta dell 5,5%. Il risultato finale di tale evoluzione è la significativa contrazione della quota di costo rappresentata dalla materia prima energia. In sintesi, per l impresa artigiana la contrazione tendenziale del costo finale della fornitura è dell 8%, mentre per l impresa manifatturiera la riduzione è del 4%. Anche sul fronte del gas naturale l evoluzione dei prezzi della fornitura nei primi sei mesi del 2016 è stata favorevole alle PMI: il secondo trimestre rappresenta il decimo trimestre consecutivo di contrazione dei prezzi. Nello specifico, rispetto al secondo trimestre 2015 i corrispettivi della materia prima per i contratti a prezzo fisso a 12 mesi sono scesi di circa il 20% per i micro consumatori (fino a 50 mila mc/anno), mentre la riduzione si è spinto fino al -30% per i piccoli consumatori (oltre 50 mila mc/anno fino a 200 mila mc/anno). La portata della contrazione è stata la medesima anche con riferimento ai contratti a prezzo variabile di durata annuale. Per un tipica impresa manifatturiera a forte consumo di gas naturale, circa 100 mila mc all anno, il costo totale della fornitura si è ridotto di circa il 22%, una variazione simile a quella registrata per il costo della fornitura ad un tipico ristorante con un consumo medio annuo pari a 7 mila mc. La discesa del costo finale della fornitura è riconducibile principalmente al forte calo tendenziale del prezzo della materia prima, -33/34%, solo marginalmente controbilanciato da una crescita degli oneri infrastrutturali pari al 4,4% nel caso del ristorante e al 5,6% nel caso dell impresa manifatturiera. Aprile 2016: ampie riduzioni del prezzo della materia prima energia e gas Per tutte le tipologie contrattuali per la fornitura di energia elettrica negoziate sul mercato e monitorate dalla Camera di Commercio di Milano, i prezzi contrattati registrano ampie riduzioni. Il corrispettivo dei contratti 12 mesi multiorari in BT a prezzo fisso certifica un ulteriore flessione rispetto al mese di aprile dell anno precedente, nonché rispetto allo scorso trimestre. Le contrazioni dei corrispettivi risultano ampie su base tendenziale (-25.5% per F1, -27% per F2 e -31% per F3), mentre sono più contenute rispetto a quanto registrato nel trimestre passato: -9,8% per F1, -12.5% per F2 e -13.7% per F3. 3

4 I livelli di prezzo documentati per F1 e F2 tornano a riallinearsi chiudendo il divario registrato nel trimestre scorso. Lo scarto tra i corrispettivi di F1 e F3 continua a ridursi attestandosi su un valore pari a circa 13 /MWh. In flessione rispetto al trimestre precedente anche il corrispettivo dei contratti multiorari in BT a prezzo variabile. Su base congiunturale le variazioni registrano riduzioni di 24.5% in F1, 15.3% in F2 e 13.8% in F3. In ragione d anno si registra un calo pari a -22%, e -13%, rispettivamente in F1, F2 e F3. I livelli documentati per F1 e F2 si discostano tra loro di 3 /MWh in favore di F1, mentre diminuisce ampiamente il divario tra i corrispettivi F1 e F3, attestandosi intorno ai 6 /MWh rispetto ai 16 /MWh del primo trimestre A partire dal terzo trimestre 2015 emerge una maggiore diversificazione dei contratti presenti sul mercato rispetto a quanto osservato nelle ultime rilevazioni. Per le utenze allacciate in MT nel secondo trimestre 2016 si riduce il numero di offerte a corrispettivo variabile con prezzi di mercato composti unicamente dal corrispettivo di energia ( /MWh) inclusivo della commercializzazione al dettaglio (prezzi monomi), mentre si vanno diffondendo prezzi di mercato distinti in un corrispettivo di energia ed un corrispettivo di commercializzazione al dettaglio (prezzi binomi). Nei contratti riservati alle utenze allacciate in MT, si rilevano quotazioni con una numerosità significativa solo per strutture di contratto a prezzo binomio con corrispettivo multiorario variabile a 24 mesi. Data la scarsità di offerte, non è possibile effettuare valutazioni circa la convenienza tra corrispettivi a prezzo fisso e variabile, così come tra contratti a 12 rispetto a quelli a 24 mesi, per il secondo trimestre Si registra invece una riduzione dei corrispettivi multiorari a prezzo fisso rispetto al trimestre precedente, pari a 2.6% in F1, 1,7 in F2 e 0,7% in F3. La composizione della bolletta a Ottobre 2015 Nel II trimestre 2016 si riduce l incidenza della materia prima sul costo totale della fornitura di energia: attestandosi attorno al 30-31% per le utenze in MT, mentre arriva a pesare il 25% per le utenze in BT. Gli oneri cosiddetti passanti, sui quali non vi sono margini di contrattazione tra fornitore e piccole imprese sul mercato libero, in quanto stabiliti dall AEEGSI, rappresentano tra il 31% e il 33%, per le utenze in MT e tra il 28% e il 31% in BT. Sia nel caso della BT sia della MT, la componente degli oneri passanti ha raggiunto un peso maggiore rispetto a quello della componente energia. 4

5 IL COSTO DELLA FORNITURA NEL TERZO TRIMESTRE 2015 Profilo piccolo commercio allacciato in BT Il piccolo commercio è allacciato in bassa tensione, con una potenza impegnata di 30 kw e un consumo annuo di 30 mila kwh. Esso organizza la propria attività su una settimana lavorativa di sei giorni (da lunedì al sabato) e un unico turno giornaliero. Circa i due terzi dei volumi di energia vengono prelevati durante le ore diurne dei giorni feriali (45% nella fascia F1) e circa un terzo nelle ore serali, notturne e dei giorni festivi (26% nella fascia F2 e 29% nella fascia F3). Profilo "piccolo commercio" allacciato in BT Spesa all inclusive, MWh Consumo medio 35 MWh/anno, Potenza installata 30 KW Distribuzione dei consumi F1: 63%; F2: 22%; F3: 15% 300,00 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 Energia Infrastrutture e dispacciamento Oneri improri e di sistema Imposte Nel II trimestre 2016, rispetto al II trimestre 2015, si registra un importante ridimensionamento della componente energia (-22%), a fronte di adeguamenti, determinati dall AEEGSI, che hanno portato a un moderato rialzo dei corrispettivi legati agli oneri infrastrutturali. I corrispettivi di infrastrutture e dispacciamento sono stati oggetto di un aumento dell 1.6%, mentre quelli relativi agli oneri impropri e di sistema sono rimasti sostanzialmente invariati. - II trim 15 III trim 15 IV trim 15 I trim 16 II trim 16 Profilo "piccolo commercio" allacciato in BT Composizione della bolletta II trimestre 2016 Consumo medio 35 MWh/anno, Potenza installata 30 KW Distribuzione dei consumi F1: 45%; F2: 26%; F3: 29% Imposte 23% Oneri improri e di sistema 28% Energia 25% Infrastrutture e dispacciamento 21% Il peso della componente energia rispetto al totale pagato in bolletta è al 25%. Gli oneri impropri e di sistema rappresentano il 28% del totale bolletta, superando di tre punti percentuali il peso del corrispettivo per la materia prima. Il peso dell imposizione fiscale è, invece, prossimo ad un quarto del totale bolletta (23%). I corrispettivi per le infrastrutture e il dispacciamento infine si attestano a quota 21%. 5

6 Profilo artigiano allacciato in BT L artigiano è un impresa allacciata in bassa tensione, con una potenza impegnata di 60 kw e un consumo annuo pari a 70 mila KWh. Esso organizza il proprio lavoro su un turno giornaliero diurno e preleva energia principalmente durante le ore diurne dei giorni feriali (75% nella fascia F1) e poco nelle ore serali, notturne e dei giorni festivi (15% nella fascia F2 e 10% nella fascia F3). Profilo "artigiano" allacciato in BT Spesa all inclusive, MWh Consumo medio 70 MWh/anno, Potenza installata 60 KW Distribuzione dei consumi F1: 80%; F2: 10%; F3: 10% 300,00 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 Energia Infrastrutture e dispacciamento Oneri improri e di sistema Imposte Nel II trimestre 2016, rispetto al II trimestre 2015, si registra una decisa contrazione della componente energia (- 24%), a fronte di adeguamenti, determinati dall AEEGSI, che hanno portato a un moderato rialzo dei corrispettivi legati agli oneri infrastrutturali. I corrispettivi di infrastrutture e dispacciamento mostrano un aumento dell 1.7%, mentre quelli relativi agli oneri impropri e di sistema sono rimasti sostanzialmente invariati. - II trim 15 III trim 15 IV trim 15 I trim 16 II trim 16 Profilo "artigiano" allacciato in BT Composizione della bolletta II trimestre 2016 Consumo medio 70 MWh/anno, Potenza installata 60 KW Distribuzione dei consumi F1: 80%; F2: 10%; F3: 10% Imposte 23% Oneri improri e di sistema 31% Energia 25% Infrastrutture e dispacciamento 21% Il peso della componente energia rispetto al totale pagato in bolletta è al 25%. Gli oneri impropri e di sistema rappresentano il 31% del totale bolletta, superando di sei punti percentuali il peso del corrispettivo per la materia prima. Il peso dell imposizione fiscale è, invece, prossimo ad un quarto del totale bolletta (23%). I corrispettivi per le infrastrutture e il dispacciamento infine si attestano a quota 21%. 6

7 Profilo impresa manifatturiera allacciata in MT L impresa manifatturiera è allacciata in media tensione, con una potenza impegnata di 300 kw e un consumo annuo pari a 600 mila kwh. La settimana lavorativa è organizzata su sei giorni (lunedìsabato) ed un unico turno diurno. I suoi prelievi di energia tendono a concentrarsi nelle ore diurne dei giorni feriali (70% in fascia F1) ed in misura minore nelle ore serali/notturne e nel fine settimana (20% in fascia F2 e 10% in fascia F3). Profilo "impresa manifatturiera" allacciata in MT Spesa all inclusive, MWh Consumo medio 600 MWh/anno, Potenza installata 300 KW Distribuzione dei consumi F1: 70%; F2: 20%; F3: 10% 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 Energia Infrastrutture e dispacciamento Oneri improri e di sistema Imposte Nel II trimestre 2016, rispetto al II trimestre 2015, si registra una contrazione della componente energia (- 14%), a fronte di adeguamenti, determinati dall AEEGSI, che hanno portato a un rialzo dei corrispettivi legati agli oneri infrastrutturali e agli altri oneri passanti. I corrispettivi di infrastrutture e dispacciamento hanno subito un aumento del 3.5%, mentre quelli relativi agli oneri impropri e di sistema sono aumentati del 2%. - II trim 15 III trim 15 IV trim 15 I trim 16 II trim 16 Profilo "impresa manifatturiera" allacciata in MT Composizione della bolletta II trimestre 2016 Consumo medio 600 MWh/anno, Potenza installata 300 KW Distribuzione dei consumi F1: 75%; F2: 15%; F3: 10% Oneri improri e di sistema 32% Imposte 16% Energia 31% Infrastrutture e dispacciamento 21% Il peso della componente energia rispetto al totale pagato in bolletta è pari al 31%. Gli oneri impropri e di sistema rappresentano il 32% del totale, superando di un punto percentuale il peso del corrispettivo per la materia prima. Il peso dell imposizione fiscale è, invece, del 16% sul costo complessivo riportato in bolletta. I corrispettivi per le infrastrutture e il dispacciamento si attestano a quota 21%. 7

8 Profilo supermercato allacciato in MT Il supermercato di quartiere è un impresa allacciata in media tensione, con una potenza impegnata di 400 kw e un consumo annuo pari a 800 mila KWh. La sua settimana lavorativa si articola sui sette giorni (lunedì-domenica) con doppio turno diurno. I suoi consumi sono distribuiti in maniera piuttosto uniforme: il 39% durante nelle ore diurne dei giorni feriali (fascia F1), il 23% nelle ore serali dei giorni feriali (fascia F2), il 38% nelle ore notturne dei giorni feriali e nei giorni festivi (fascia F3). Profilo "supermercato" allacciato in MT Spesa all inclusive, MWh Consumo medio 800 MWh/anno, Potenza installata 400 KW Distribuzione dei consumi F1: 39%; F2: 23%; F3: 38% 200,00 180,00 160,00 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 Energia Infrastrutture e dispacciamento Oneri improri e di sistema Imposte Nel II trimestre 2016, rispetto al II trimestre 2015, si registra una contrazione della componente energia (- 14.5%), a fronte di adeguamenti, determinati dall AEEGSI, che hanno portato a un rialzo dei corrispettivi legati agli oneri infrastrutturali e agli altri oneri passanti. I corrispettivi di infrastrutture e dispacciamento hanno subito un aumento del 3.6%, mentre quelli relativi agli oneri impropri e di sistema sono aumentati del 2%. 20,00 - II trim 15 III trim 15 IV trim 15 I trim 16 II trim 16 Profilo "supermercato" allacciato in MT Composizione della bolletta II trimestre 2016 Consumo medio 800 MWh/anno, Potenza installata 400 KW Distribuzione dei consumi F1: 39%; F2: 23%; F3: 38% Oneri improri e di sistema 33% Imposte 16% Energia 30% Infrastrutture e dispacciamento 21% Il peso della componente energia è del 30% rispetto al totale pagato in bolletta. Gli oneri impropri e di sistema raggiungono il 33%, superando di tre punti percentuali il peso del corrispettivo per la materia prima. Il peso dell imposizione fiscale è, invece, del 16% rispetto al totale bolletta, inferiore di sette punti percentuali rispetto alle utenze in BT analizzate. I corrispettivi per le infrastrutture e il dispacciamento si attestano a quota 21%. 8