QUARTO TRIMESTRE 2015: SI CHIUDE UN ANNO DI LUCI E OMBRE

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1 QUARTO TRIMESTRE 2015: SI CHIUDE UN ANNO DI LUCI E OMBRE Nel quarto trimestre 2015 si materializza una nuova contrazione dei prezzi dell energia elettrica e del gas naturale per le imprese, in un periodo che vede affacciarsi alcune nubi sull orizzonte della ripresa dell economia italiana. Il nostro Paese si è avviato nel corso del 2015 su un sentiero di recupero dell attività economica, ma gli ultimi dati sul PIL, riferiti al III trimestre, mostrano un rallentamento della velocità di recupero: il +0,2% rispetto al II trimestre 2015, da confrontare con il +0,3% del trimestre precedente e con un +0,4% registrato nel primo trimestre dell anno. Data questa evoluzione, l espansione del PIL per l intero anno cresce ad un tasso prossimo allo 0,8%. Due sono le minacce che potranno pesare sulla ripresa: il rallentamento dei paesi emergenti e la caduta apparentemente senza freni del prezzo del petrolio. I primi stanno registrando una drastica riduzione della crescita della propria economia, in particolare dei paesi produttori di materie prime (si pensi a Russia e Brasile), che subiscono la decelerazione della velocità di crescita dell economia cinese. Il colosso asiatico infatti si trova infatti a dover affrontare un deciso rallentamento dell attività produttiva e visto il peso che il paese ha assunto sull aggregato complessivo dell economia mondiale l effetto sulla crescita globale legata alla sua frenata non è marginale. La svalutazione delle valute delle economie emergenti rappresenta un ulteriore shock, questo di natura finanziaria, scaturito dalla fuga di capitali, in un contesto in cui questi paesi hanno accumulato negli anni passati livelli significativi di debito interno. In questo scenario, le economie avanzate stanno mostrando una discreta resilienza, anche se nei prossimi mesi potremmo assistere ad un qualche rallentamento, in particolare sul versante dell export e dell attività industriale, dovuto proprio alle tendenze in essere nei paesi emergenti. Per quanto riguarda i mercati petroliferi, gli ultimi movimenti delle quotazioni del greggio restituiscono un quadro peculiare. Il mercato petrolifero si trova chiaramente in eccesso di offerta ma nessuno dei paesi produttori ha alcuna intenzione di ridurre la propria produzione. Del resto, l ultimo meeting dell OPEC di inizio dicembre è stato paradossale: a fronte di attese di un accordo che portasse ad un contingentamento della produzione, il cartello ha sancito addirittura un aumento, peraltro già presente nei fatti. Dall altra parte, negli USA la produzione di 1

2 shale oil non accenna a diminuire, perlomeno nei termini prospettati con quotazioni di petrolio così basse. Conseguentemente, le quotazioni del greggio (Brent), già depresse poco sopra i 40 dollari al barile, hanno accelerato al ribasso portandosi intorno ai 38 dollari al barile. Sul versante interno, il clima di fiducia di famiglie e imprese si trovano su un trend crescente. Si riduce il numero di famiglie che si indebitano e aumenta il numero di quelle che riescono a risparmiare. Il tasso di disoccupazione ha ripreso a scendere, anche grazie agli incentivi fiscali alle assunzioni a tempo indeterminato. I consumi mostrano segnali di recupero, anche se con una intensità ancora non sufficiente ad annunciare una accelerazione significativa. Sul versante manifatturiero l attività economica dei primi 10 mesi del 2015 è positiva, ma se si esclude il settore dei mezzi di trasporto, e di altri minori, l indice della produzione industriale registrerebbe ancora un segno meno. I prezzi dell energia sulla borsa elettrica italiana (PUN) sono tornati a scendere, con un -9% rispetto al terzo trimestre 2015 e con una riduzione del 13% rispetto al quarto trimestre Anche il gas naturale ha proseguito nella discesa: l indice di riferimento per il mercato italiano (PFOR definito dall AEEGSI), ha registrato una contrazione del 1,8% rispetto al terzo trimestre, variazione che si spinge al - 16% in termini tendenziali. In questo contesto si inserisce l ultima rilevazione dei corrispettivi di energia al dettaglio praticati alle PMI sul mercato libero, realizzata dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con REF Ricerche e riferita al quarto trimestre 2015, che fotografa una ulteriore caduta dei prezzi della materia prima energia (la componente liberamente contrattabile sul mercato libero dell energia). I contratti di durata annuale a prezzo fisso con avvio ad ottobre 2015 presentano livelli dei corrispettivi che si collocano intorno ai 66 euro/mwh nella fascia oraria diurna (F1) e serale (F2), poco sopra i 50 euro/mwh nella fascia notturna (F3); i contrati a prezzo variabile, sempre di durata annuale, si collocano sui 64 euro/mwh in F1, sui 62 euro/mwh in F2 e sotto la soglia dei 50 euro/mwh in F3. Rispetto al terzo trimestre 2015, si registrano contrazioni comprese del -4%/-5% in F1 e F3 per le tipologie contrattuali multiorari fissi di durata annuale, mentre i prezzi fissi a 24 mesi restano sostanzialmente invariati. In termini tendenziali, si registra una contrazione di oltre il 15% per i prezzi fissi a 12 mesi, mentre quelli a 24 mesi si riducono del 10% circa. Anche sul versante dei prezzi variabili si assiste ad una decisa riduzione, mediamente del 15% in termini congiunturali, e anche più cospicua in termini tendenziali. Su base annua (IV trimestre 2015 vs IV trimestre 2014) si osserva chiaramente la portata della riduzione, che è significativa solo per micro imprese: per una tipica impresa artigiana allacciata in bassa tensione i prezzi fissi a 12 mesi hanno registrato una flessione media del 17%, mentre nel caso di una impresa manifatturiera allacciata in media tensione la contrazione si ferma al -1%. La discesa della materia prima è stata accompagnata dalla riduzione del costo di dispacciamento (-42%), mentre le altre voci della bolletta sono rimaste sostanzialmente invariate. In sintesi, per l impresa artigiana la contrazione tendenziale del costo finale della fornitura è del 7%, per l impresa manifatturiera la riduzione è del -2%. 2

3 Sul fronte del gas naturale i prezzi della fornitura hanno registrato una situazione solo moderatamente favorevole: rispetto al terzo trimestre 2015 i corrispettivi della materia prima per i contratti a prezzo fisso a 12 mesi sono rimasti invariati per i micro consumatori (fino a 50 mila mc/anno), mentre si sono ridotti di appena l 1% oltre tale soglia (piccoli consumatori). In termini tendenziali (rispetto al quarto trimestre 2014), la contrazione è invece importante, del 5% per la prima classe di consumatori, dell 8% per la seconda. Per quanto concerne i contratti a prezzi variabili a 12 mesi si assiste ad un ribasso del 6% (-5% in termini tendenziali) per i micro consumatori, ma ad una discesa del 7% (-12% in termini tendenziali) per i piccoli. Il costo totale della bolletta si è ridotto di circa il 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ottobre 2015: una ulteriore caduta dei prezzi della materia prima Per tutte le tipologie contrattuali per la fornitura di energia elettrica negoziate sul mercato e monitorate dalla Camera di Commercio di Milano, i prezzi contrattati registrano ampie riduzioni. Il corrispettivo dei contratti 12 mesi multiorari in BT a prezzo fisso certifica un ulteriore flessione rispetto al mese di ottobre dell anno precedente, nonché rispetto allo scorso trimestre. Le contrazioni dei corrispettivi risultano ampie su base tendenziale (-16.7% per F1, -15.8% per F2 e -17.7% per F3), mentre sono più contenute rispetto a quanto registrato nel trimestre passato: -4.1% per F1, -1.4% per F2 e -4.8% per F3. I livelli di prezzo documentati per F1 e F2 tornano a riallinearsi chiudendo il divario registrato nel trimestre scorso. Lo scarto tra i corrispettivi di F1 e F3 si è invece stabilizzato in corrispondenza di un valore pari a circa 15 /MWh. In flessione rispetto al trimestre precedente anche il corrispettivo dei contratti multiorari in BT a prezzo variabile, con contrazioni più intense a livello tendenziale. Su base congiunturale le variazioni registrano riduzioni di 10.3% in F1, 12.6% in F2 e 18.4% in F3. In ragione d anno si registra un calo pari a -15.1%, e -18.7%, rispettivamente in F1, F2 e F3. I livelli documentati per F1 e F2 si discostano tra loro di 2.24 /MWh, così come aumenta il divario tra i corrispettivi F1 e F3, attestandosi intorno ai 14 /MWh. A partire dal terzo trimestre 2015 emerge una maggiore diversificazione dei contratti presenti sul mercato rispetto a quanto osservato nelle ultime rilevazioni. Per le utenze allacciate in MT nel quarto trimestre 2015 si riduce il numero di offerte a corrispettivo variabile con prezzi di mercato composti unicamente dal corrispettivo di energia ( /MWh) inclusivo della commercializzazione al dettaglio (prezzi monomi), mentre si vanno diffondendo prezzi di mercato distinti in un corrispettivo di energia ed un corrispettivo di commercializzazione al dettaglio (prezzi binomi). Nei contratti riservati alle utenze allacciate in MT, si rilevano quotazioni con una numerosità significativa solo per strutture di contratto a prezzo fisso con corrispettivo multiorario. 3

4 Data la scarsità di offerte a 12 mesi con struttura a prezzo multiorario variabile, non è possibile effettuare valutazioni circa la convenienza tra corrispettivi a prezzo fisso e variabile per il quarto trimestre Si registra invece un aumento dei corrispettivi multiorari a prezzo fisso rispetto al trimestre precedente, pari al 3.4% in F1, 0,5 in F2 e 5,7% in F3, mentre su base annua l andamento risulta diversificato a seconda delle fasce orarie considerate, con una sostanziale stabilità in F1, una riduzione del 5.4% in F2 e un incremento del 6% in F3. La composizione della bolletta a Ottobre 2015 Nel IV trimestre 2015 si stabilizza l incidenza della materia prima sul costo totale della fornitura di energia: attestandosi sotto il 35% per le utenze in MT, mentre arriva a pesare meno del 30% per le utenze in BT. Gli oneri cosiddetti passanti, sui quali non vi sono margini di contrattazione tra fornitore e piccole imprese sul mercato libero, in quanto stabiliti dall AEEGSI, rappresentano tra il 31% e il 33%, per le utenze in BT e in MT. Nel caso della BT, dunque, la componente degli oneri passanti ha un peso sostanzialmente in linea con quello della componente energia. 4

5 IL COSTO DELLA FORNITURA NEL TERZO TRIMESTRE 2015 Profilo piccolo commercio allacciato in BT Il piccolo commercio è allacciato in bassa tensione, con una potenza impegnata di 30 kw e un consumo annuo di 30 mila kwh. Esso organizza la propria attività su una settimana lavorativa di sei giorni (da lunedì al sabato) e un unico turno giornaliero. Circa i due terzi dei volumi di energia vengono prelevati durante le ore diurne dei giorni feriali (45% nella fascia F1) e circa un terzo nelle ore serali, notturne e dei giorni festivi (26% nella fascia F2 e 29% nella fascia F3). Profilo "piccolo commercio" allacciato in BT Spesa all inclusive, MWh Consumo medio 35 MWh/anno, Potenza installata 30 KW Distribuzione dei consumi F1: 63%; F2: 22%; F3: 15% Energia Infrastrutture e dispacciamento Oneri improri e di sistema Imposte 300,00 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 Nel IV trimestre 2015, rispetto al IV trimestre 2014, si registra un importante ridimensionamento della componente energia (-14.1%), a fronte di adeguamenti significativi dei corrispettivi legati al dispacciamento e gli altri oneri passanti, determinati dall AEEGSI. I corrispettivi di infrastrutture e dispacciamento sono stati oggetto di una riduzione del 10%, quelli relativi agli oneri impropri e di sistema sono cresciuti nella misura del 3%. - IV trim 14 I trim 15 II trim 15 III trim 15 IV trim 15 Profilo "piccolo commercio" allacciato in BT Composizione della bolletta IV trimestre 2015 Consumo medio 35 MWh/anno, Potenza installata 30 KW Distribuzione dei consumi F1: 45%; F2: 26%; F3: 29% Imposte 23% Oneri improri e di sistema 28% Energia 29% Infrastrutture e dispacciamento 17% Il peso della componente energia rispetto al totale pagato in bolletta è al 29%. Gli oneri impropri e di sistema rappresentano il 28% del totale bolletta, con uno stacco di soli due punti percentuali rispetto al corrispettivo per la materia prima. Il peso dell imposizione fiscale è, invece, prossimo ad un quarto del totale bolletta (23%). I corrispettivi per le infrastrutture e il dispacciamento infine si attestano a quota 17%. 5

6 Profilo artigiano allacciato in BT L artigiano è un impresa allacciata in bassa tensione, con una potenza impegnata di 60 kw e un consumo annuo pari a 70 mila KWh. Esso organizza il proprio lavoro su un turno giornaliero diurno e preleva energia principalmente durante le ore diurne dei giorni feriali (75% nella fascia F1) e poco nelle ore serali, notturne e dei giorni festivi (15% nella fascia F2 e 10% nella fascia F3). Profilo "artigiano" allacciato in BT Spesa all inclusive, MWh Consumo medio 70 MWh/anno, Potenza installata 60 KW Distribuzione dei consumi F1: 80%; F2: 10%; F3: 10% 300,00 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 Energia Infrastrutture e dispacciamento Oneri improri e di sistema Imposte - IV trim 14 I trim 15 II trim 15 III trim 15 IV trim 15 Nel IV trimestre 2015, rispetto al IV trimestre 2014, si registra una decisa contrazione della componente energia (- 15.4%), a fronte di un ridimensionamento dei corrispettivi legati al dispacciamento e agli altri oneri passanti, determinati dall AEEGSI. I corrispettivi di infrastrutture e dispacciamento mostrano una riduzione del 10%, mentre quelli relativi agli oneri impropri e di sistema hanno messo a segno una crescita pari al 3%. Profilo "artigiano" allacciato in BT Composizione della bolletta IV trimestre 2015 Consumo medio 70 MWh/anno, Potenza installata 60 KW Distribuzione dei consumi F1: 80%; F2: 10%; F3: 10% Imposte 23% Oneri improri e di sistema 31% Energia 29% Infrastrutture e dispacciamento 17% Il peso della componente energia rispetto al totale pagato in bolletta è al 29%. Gli oneri impropri e di sistema rappresentano il 31% del totale bolletta, con uno stacco di due punti percentuali rispetto al corrispettivo per la materia prima. Il peso dell imposizione fiscale è, invece, prossimo ad un quarto del totale bolletta (23%). I corrispettivi per le infrastrutture e il dispacciamento infine si attestano a quota 17%. 6

7 Profilo impresa manifatturiera allacciata in MT L impresa manifatturiera è allacciata in media tensione, con una potenza impegnata di 300 kw e un consumo annuo pari a 600 mila kwh. La settimana lavorativa è organizzata su sei giorni (lunedìsabato) ed un unico turno diurno. I suoi prelievi di energia tendono a concentrarsi nelle ore diurne dei giorni feriali (70% in fascia F1) ed in misura minore nelle ore serali/notturne e nel fine settimana (20% in fascia F2 e 10% in fascia F3). Profilo "impresa manifatturiera" allacciata in MT Spesa all inclusive, MWh Consumo medio 600 MWh/anno, Potenza installata 300 KW Distribuzione dei consumi F1: 70%; F2: 20%; F3: 10% Energia Infrastrutture e dispacciamento Oneri improri e di sistema Imposte 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 - IV trim 14 I trim 15 II trim 15 III trim 15 IV trim 15 Nel IV trimestre 2015, rispetto al IV trimestre 2014, si registra una moderata contrazione della componente energia (- 1.3%), a fronte di ridimensionamenti dei corrispettivi legati al dispacciamento e gli altri oneri passanti, determinati dall AEEGSI. I corrispettivi di infrastrutture e dispacciamento hanno subito una significativa riduzione del 13%, mentre quelli relativi agli oneri impropri e di sistema sono aumentati del 3%. Profilo "impresa manifatturiera" allacciata in MT Composizione della bolletta IV trimestre 2015 Consumo medio 600 MWh/anno, Potenza installata 300 KW Distribuzione dei consumi F1: 75%; F2: 15%; F3: 10% Oneri improri e di sistema 32% Imposte 15% Energia 36% Infrastrutture e dispacciamento 17% Il peso della componente energia rispetto al totale pagato in bolletta è pari al 36%. Gli oneri impropri e di sistema rappresentano il 32% del totale, con uno scarto sull incidenza di quattro punti percentuali rispetto al corrispettivo per la materia prima. Il peso dell imposizione fiscale è, invece, del 15% sul costo complessivo riportato in bolletta. I corrispettivi per le infrastrutture e il dispacciamento si attestano a quota 17%. 7

8 Profilo supermercato allacciato in MT Il supermercato di quartiere è un impresa allacciata in media tensione, con una potenza impegnata di 400 kw e un consumo annuo pari a 800 mila KWh. La sua settimana lavorativa si articola sui sette giorni (lunedì-domenica) con doppio turno diurno. I suoi consumi sono distribuiti in maniera piuttosto uniforme: il 39% durante nelle ore diurne dei giorni feriali (fascia F1), il 23% nelle ore serali dei giorni feriali (fascia F2), il 38% nelle ore notturne dei giorni feriali e nei giorni festivi (fascia F3). Profilo "supermercato" allacciato in MT Spesa all inclusive, MWh Consumo medio 800 MWh/anno, Potenza installata 400 KW Distribuzione dei consumi F1: 39%; F2: 23%; F3: 38% Energia Infrastrutture e dispacciamento Oneri improri e di sistema Imposte 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 Nel IV trimestre 2015, rispetto al IV trimestre 2014, si registra un sostanziale allineamento della componente energia, a fronte di un ridimensionamento dei corrispettivi legati al dispacciamento e gli altri oneri passanti, determinati dall AEEGSI. I corrispettivi di infrastrutture e dispacciamento hanno subito una riduzione di circa il 13%, mentre gli oneri impropri e di sistema sono aumentati del 3%. - IV trim 14 I trim 15 II trim 15 III trim 15 IV trim 15 Profilo "supermercato" allacciato in MT Composizione della bolletta IV trimestre 2015 Consumo medio 800 MWh/anno, Potenza installata 400 KW Distribuzione dei consumi F1: 39%; F2: 23%; F3: 38% Oneri improri e di sistema 33% Imposte 16% Energia 34% Infrastrutture e dispacciamento 17% Il peso della componente energia è del 34% rispetto al totale pagato in bolletta. Gli oneri impropri e di sistema raggiungono il 33%, con uno stacco di un punto percentuale rispetto al corrispettivo per la materia prima. Il peso dell imposizione fiscale è, invece, del 16% rispetto al totale bolletta, inferiore di sette punti percentuali rispetto alle utenze in BT analizzate. I corrispettivi per le infrastrutture e il dispacciamento si attestano a quota 17%. 8