IMPLANTOLOGIA STARK-D SISTEMA IMPLANTOLOGICO DENTALE
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- Lucia Luisa Arena
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1 IMPLANTOLOGIA STARK-D SISTEMA IMPLANTOLOGICO DENTALE
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3 INDICE Sistema implantologico dentale Stark-D Impianti Frese e strumenti chirurgici Transmucose di guarigione Componenti protesiche e di laboratorio
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5 SISTEMA IMPLANTOLOGICO DENTALE STARK-D
6 SISTEMA IMPLANTOLOGICO DENTALE STARK-D Gli impianti Stark-D sono impianti cilindrici a vite autofilettanti, con conformazione transmucosa, che prevedono una singola fase chirurgica per il loro collocamento. La scelta dell impianto transmucoso presenta numerosi vantaggi specifici: fase chirurgica unica, poiché non è necessario reintervenire sui tessuti molli per la scopertura dell impianto ridotto traumatismo gengivale migliore conservazione della mucosa cheratinizzata, con conseguente minor riassorbimento osseo a livello di cresta. Il filetto ha passo di 1 mm, un profilo piano in direzione apicale e convesso in direzione coronale. Il filetto è raccordato al corpo dell impianto da una sezione tondeggiante. Questo profilo permette di evitare traumi dell osso dopo l applicazione del carico e crea le perfette condizioni di una completa osteointegrazione. Le incisioni apicali offrono due zone di decompressione e sfogo per il coagulo e migliorano la stabilità primaria, aumentando al tempo stesso l antirotazionalità dell impianto durante le manovre di avvitamento e svitamento relative alla seconda fase chirurgica. La preventiva maschiatura dell osso è sempre opportuna, soprattutto in caso di osso molto compatto. Il sistema prevede una strumentazione estremamente precisa, finalizzata a consentire un inserimento della fixture nel cavo orale quanto più atraumatico e accurato possibile, in grado di conferire un ottima stabilità primaria. 4
7 ACTIVE, LA DOPPIA CONNESSIONE STARK-D Il sistema Active presenta una connessione conometrica di tipo tradizionale, caratterizzata da alcuni particolari innovativi e vantaggiosi: nella parte superiore la connessione è conometrica e presenta un cono di 8, come nelle connessioni coniche tradizionali. Qualora si debba realizzare una protesi multipilastro e i pilastri presentino un buon parallelismo, consentendo una presa di impronta precisa e semplice, si possono usare in tutta tranquillità i tradizionali monconi diritti a connessione conica per avvitamento diretto, che presentano il vantaggio di una perfetta frizione conica e di una notevole resistenza allo svitamento; nella parte inferiore la connessione presenta un ottagono utile nei casi di disparallelismo che consente il riposizionamento esatto dei pilastri prescelti per la realizzazione della sovrastruttura. Questa connessione permette di utilizzare monconi angolati, monconi fresabili o pilastri calcinabili (disponibili anche nella versione con base in oro) che consentono di realizzare una sovrastruttura passiva anche nei casi in cui i pilastri debbano presentare un angolazione rispetto alla base delle fixture. Questa connessione consente di prendere l impronta con degli opportuni transfer in maniera semplice e precisa. Il gap di connessione fra moncone e fixture è ridotto a pochissimi micron, sia nel caso di monconi per avvitamento diretto a connessione esclusivamente conometrica che nel caso di monconi riposizionabili con l ottagono di accoppiamento. Questa chiusura fornisce una garanzia di stabilità della protesi e gli eventuali micromovimenti vengono assorbiti dalla parete conica della connessione. Data la particolarità della connessione Active, è stato possibile realizzarla su impianti con caratteristiche dimensionali sufficienti ad alloggiarla e a garantire al tempo stesso la robustezza dell insieme fixture/protesi: pertanto la connessione Active è disponibile su impianti di diametro 4.20 e 4.90, aventi piattaforma comune di 4.8 mm e su impianti di diametro 4.90 con piattaforma 6.5 mm. Sono disponibili gli impianti di diametro 3.40, con piattaforma da 4.8 mm, che presentano una connessione solo conica di tipo tradizionale. 5
8 GAMMA Il sistema implantologico Stark-D offre una gamma molto ampia di diametri e lunghezze: impianti di diametro 3.40 mm, con piattaforma di diametro 4.80 mm e connessione solo conica, disponibili nelle lunghezze 8, 9, 10, 11, 12 e 14 mm sia nella versione nanopore che Trisurface; in entrambe le versioni, il collo è lucido per l altezza di 2.8 mm impianti di diametro 4.20 mm, con piattaforma di diametro 4.80 mm e connessione Active, disponibili nelle lunghezze 6, 8, 9, 10, 11, 12 e 14 mm sia nella versione nanopore che Trisurface; in entrambe le versioni, il collo è lucido per l altezza di 2.8 mm Stark-D nanopore Stark-D Trisurface Stark-D LEP impianti di diametro 4.90 mm, con piattaforma di diametro 4.80 mm e connessione Active, disponibili nelle lunghezze 6, 8, 9, 10, 11e 12 mm sia nella versione NanoPORE che Trisurface; in entrambe le versioni, il collo è lucido per l altezza di 2.8 mm impianti WEP (Wide Emergency Platform), di diametro 4.90 mm, con piattaforma di diametro 6.50 mm e connessione Active, disponibili nelle lunghezze 6, 8, 9, 10, 11 e 12 mm sia nella versione nanopore che Trisurface; in entrambe le versioni, il collo è lucido per l altezza di 2.8 mm Tutta la suddetta gamma di impianti è oggi realizzata anche nella versione LEP (Low Emergency Platform), nanopore e Trisurface, che prevede un collo lucido per l altezza di 1.8 mm. Questa caratteristica permette un affondamento maggiore della fixture, favorendo così l estetica della protesi nel caso di ridotta dimensione gengivale. 6
9 SUPERFICI Le superfici sono progettate in conformità ai più recenti studi relativi all interazione fra rugosità superficiale del titanio e guarigione ossea. È stato ampiamente dimostrato che la rugosità, quanto più è vicina alla dimensione dei fibroblasti tanto più è in grado di influenzare il comportamento cellulare, provocando una maggiore attivazione piastrinica rispetto ad una superficie liscia accelerando così il processo di riparazione ed osteointegrazione: la rugosità è in grado di orientare la disposizione delle cellule, di alterarne il metabolismo e la proliferazione, di differenziare gli osteoblasti e di modulare la produzione di matrice extracellulare. Le diverse superfici degli impianti Stark-D presentano un grado di rugosità progressivamente maggiore, in grado di soddisfare applicazioni cliniche in osso di diversa densità: la superficie nanopore è particolarmente indicata in osso di tipo D1 e D2, mentre la superficie Trisurface è ideale in osso di tipo D3 e D4.* *Bibliografia Per gentile concessione della Dott.ssa Clara Cassinelli L. Ramaglia, G. Di Domenico, L. Sbordone, L. Postiglione, S. Salzano, F. Di Lauro, G. Rossi, Valutazione dell adesione, proliferazione e produzione di matrice extracellulare da parte di cellule similosteoblastiche (SaOS-2) su superfici in titanio, Atti delle Giornate Scientifiche della facoltà di Medicina e Chirurgia, Farmacia, Medicina, Veterinaria e Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II, 17/19 maggio 2000 L. Ramaglia, G. Di Domenico, L. Postiglione, S. Montagnani, G. Rossi, L. Sbordone, Proliferation and differentiation of human osteoblast-like cells on titanium surface, Journal of Dental Research, 80(1), Special Issue (AADR Abstracts):1417, 2001 A. Scarano, G. Iezzi, G. Petrone, A. Quaranta, A. Piattelli, Valutazione della densità ossea perimplantare: uno studio sperimentale sul coniglio, il Dentista Moderno, 1: , 2003 F. Carinci, F. Pezzetti, S. Violina, F. Francioso, D. Arcelli, J. Marchesini, E. Caramelli, A. Piattelli, Analysis of MG63 Osteoblastic-cell response to a new nanoporous implant surface by mean of a microarray technology, Clinical Oral Implant Research, 15: , 2004 L. Postiglione, G. Di Domenico, L. Ramaglia, S. Montagnani, S. Salzano, F. Di Meglio, L. Sbordone, M. Vitale, G. Rossi, Behaviour of SaOS-2 cells cultured on different titanium surfaces, Journal of Dental Research, 82 (9): ,
10 Superficie nanostrutturata nanopore Superficie nanopore di un impianto (SEM 3,5 Kx). Come si può vedere sono presenti delle caratteristiche microporosità superficiali che aumentano ulteriormente lo sviluppo di superficie della fixture. La superficie nanopore presenta una morfologia nanostrutturata ottenuta con un processo proprietario, ed è caratterizzata da pori di dimensione ampiamente inferiore al micron, con un diametro medio nell ordine del centinaio di nanometri. Studi in vitro e in vivo dimostrano come la risposta biologica alla superficie nanopore sia caratterizzata da una forte attivazione piastrinica che si trasforma rapidamente in colonizzazione osteoblastica. Gli studi istologici a guarigione avvenuta osservano osso maturo in maniera uniforme intorno alla superficie degli impianti con organizzazioni osteoniche a contatto del titanio. 8
11 L esclusiva superficie nanopore viene ottenuta con dei trattamenti particolari. Dapprima le fixture sono sottoposte ad un processo di sabbiatura che conferisce agli impianti una macroporosità di ampiezza opportuna. Dettaglio al SEM della parte lucida del collo dell impianto, caratterizzata da assenza di rugosità superficiale La superficie, così condizionata, viene sottoposta a vari e successivi trattamenti di mordenzatura in soluzioni specifiche secondo processi di durata predeterminata. Questo trattamento conferisce alla fixture la microporosità ideale a favorire l aggregazione piastrinica. Ingrandimento al microscopio a scansione (7,83 Kx) della superficie di un impianto dopo il processo di sabbiatura 9
12 Superficie Trisurface Dettaglio al SEM delle tre diverse superfici di un impianto rivestito in TPS. Si notano la porzione superiore del collo lucido, la parte intermedia sabbiata e l inizio del corpo della fixture rivestito in TPS Dettaglio al SEM delle spire di un impianto rivestito in TPS. Si evidenzia l omogeneità del rivestimento Gli impianti Trisurface presentano una rugosità superficiale che incrementa progressivamente dal collo all apice della fixture. Il collo è lucido per l altezza di 2.8 mm in tutti gli impianti, tranne nella versione LEP dove è di 1.8 mm. La parte inferiore del collo, fino al primo filetto, è sabbiata e presenta una rugosità intermedia, che permette una miglior aggregazione cellulare nella regione corticale dove i legami trabecolari sono particolarmente compatti. Quest area, che non è ricoperta dalla superficie TPS, permette un migliore controllo delle infezioni batteriche, prima che queste possano degenerare in perimplantiti. Grazie a questa minore rugosità, quest area infatti può essere pulita molto meglio che la superficie ruvida del TPS. Il corpo della fixture, dalla prima spira sino all apice, è rivestito in TPS (Titanium Plasma Spray), e presenta il massimo grado di rugosità ottenibile. Dettaglio al SEM di rivestimento TPS. È evidente l aumento della superficie di contatto 10
13 DECONTAMINAZIONE DELLA SUPERFICIE A PLASMA FREDDO Al termine dei trattamenti superficiali, gli impianti vengono sottoposti ad un accurato processo di decontaminazione superficiale mediante plasma freddo innescato ad Argon, dopo essere stati in precedenza puliti dai contaminanti maggiori con numerosi cicli di lavaggio in solventi appropriati. Reattore al plasma in funzione durante un processo di decontaminazione superficiale degli impianti Durante il trattamento con Argon gli atomi del gas vengono parzialmente ionizzati, acquistano energia e bombardano con violenza la superficie della fixture. Questa sorta di sabbiatura atomica provoca la rimozione dei contaminanti inorganici, presenti sulla superficie, senza lasciare tracce o residui ulteriori. L Argon, come è noto, è un gas inerte e non reagisce con la superficie del titanio. Lo stato di decontaminazione superficiale viene controllato regolarmente con analisi randomizzate di Bioburden residuo e esame visivo al SEM su campioni di tutti i lotti prodotti. Impianto Stark-D Trisurface prima del procedimento di decontaminazione. Sono evidenti le tracce di inquinanti Lo stesso impianto dopo il trattamento: gli inquinanti sono stati accuratamente rimossi 11
14 COMPOSIZIONE SUPERFICIALE DEGLI IMPIANTI Quanto migliori sono i processi di passivazione, pulizia, e decontaminazione della superficie di un impianto, tanto maggiore è la presenza di titanio puro sulla stessa e proporzionalmente aumentano le possibilità di osteointegrazione. Sweden & Martina, grazie ai trattamenti di superficie descritti in precedenza e tramite il processo di decontaminazione a plasma freddo è riuscita ad ottenere i seguenti valori sulla superficie dei suoi impianti: Importanza di una corretta decontaminazione Le analisi ESCA (Electron Spectroscopy for Chemical Analysis), anche conosciute come XPS (X-ray Photoelectron Spectroscopy), sono una delle principali metodologie analitiche impiegate nell analisi superficiale dei materiali. Forniscono l analisi qualitativa e quantitativa dei primi 4-5 nanometri di un materiale e producono informazioni sullo spessore che ne determina le proprietà superficiali. Gli impianti sono prodotti in titanio puro. Il grado della purezza del titanio normalmente esprime la percentuale di Ti presente in sezione. Tuttavia, ai fini del processo di osteointegrazione, l analisi deve essere fatta sulla quantità di titanio presente nello strato più superficiale della fixture, a diretto contatto con l'osso. Il titanio è un materiale reattivo, che in superficie si combina con l'ossigeno, creando uno strato di ossido di titanio (TiO2). Nella migliore delle ipotesi, si potrebbe trovare sulla superficie di un impianto solo il 33% di Ti. Questo non si verifica comunque mai, poiché i composti carboniosi dell atmosfera reagiscono con le superfici metalliche. In base ai dati di letteratura scientifica sull argomento, un valore di Ti compreso fra 13% e 18% è praticamente il massimo ottenibile in atmosfera terrestre. Altresì, una percentuale di carbonio compresa entro il 40% è da ritenersi normale. Ti = 17.9 % O = 44.9 % C = 31.6 % N = 2.2 % Cl = 0.1 % Si = 0.9 % Mg = 0.6 % Na = 0.9 % Ca = 0.9 % Per le loro caratteristiche superficiali, gli impianti Stark-D favoriscono il processo di osteointegrazione e possono essere utilizzati con sicurezza. Solo impianti sottoposti a trattamenti così accurati garantiscono risultati così significativi, tali da offrire le migliori probabilità di successo e durata. 12
15 SURGICAL KIT Il kit chirurgico del sistema implantologico Stark-D è stato studiato per la massima semplicità ed ergonomia. È predisposto un pratico box chirurgico in Radel, sterilizzabile in autoclave, all'interno del quale trovano alloggiamento gli strumenti chirurgici per il posizionamento degli impianti Stark-D. L'indicazione delle procedure chirurgiche delle sequenze di utilizzo delle frese e dei maschiatori, nonchè la successione degli strumenti, è guidata in funzione del diametro finale dell'impianto, indicato oltre che dal codice alfanumerico anche dal codice colore. Codice colore Ø 3.40 mm Ø 4.20 mm Ø 4.90 mm Verde Blu Viola All'interno del sistema implantologico Stark-D è stato definito un sistema di codice colore che identifica il diametro della fixture. Hanno codice colore: i mounter, che consentono così l'identificazione visiva del diametro delle fixture cui sono preassemblati le frese chirurgiche finali e le frese da collo. 13
16 DETERSIONE E DISINFEZIONE DEGLI STRUMENTI Gli strumenti chirurgici contenuti all'interno del kit sono tutti prodotti in acciaio inossidabile per uso chirurgico. Per garantire la massima durata dei pezzi, si consiglia di seguire le procedure di detersione e di sterilizzazione di seguito indicate. Detersione La detersione è la fase più importante, perchè deve garantire l'eliminazione di qualsiasi residuo (organico ed inorganico) presente sulla superficie dei pezzi. Si consiglia di rimuovere le impurità più consistenti mediante l'utilizzo di uno spazzolino con setole morbide (per evitare di graffiare la superficie). Quindi i pezzi devono essere immersi per qualche ora in un detergente specifico, in grado di raggiungere e rimuovere le impurità anche nei posti più difficili. Evitare di utilizzare detergenti troppo agressivi (es. ipoclorito di sodio, acqua ossigenata, ecc.) o contenenti elevate concentrazioni di cloro, per evitare indesiderati effetti di ossidazione. Nell'utilizzo del detergente prescelto attenersi alle specifiche raccomandazioni d'uso del produttore. Successivamente i pezzi vanno posti in bagno ad ultrasuoni con una soluzione contenente un detergente specifico non schiumogeno. I pezzi vanno infine rimossi dal bagno ad ultrasuoni ed asciugati accuratamente prima di procedere alla sterilizzazione. Disinfezione Nel caso si decida di sterilizzare i pezzi al di fuori del kit, si raccomanda di imbustarli per "tipologia" (per es. frese con frese, avvitatori con avvitatori, ecc.); nel caso si voglia sterilizzare i pezzi all'interno del kit, è bene assicurarsi che i pezzi ed il cestello siano ben asciutti prima di imbustare il kit. Una volta imbustato il materiale, si deve procedere alla sterilizzazione mediante autoclave a vuoto, con temperatura max 134 C e un tempo di asciugatura di almeno 60 minuti. Non sterilizzare con autoclavi a secco o autoclavi chimiche. Per la sterilizzazione adottare dei parametri definiti da un ciclo validato, attenendosi alle UNI EN 554:
17 CONFEZIONAMENTO E STERILIZZAZIONE Confezionamento Gli impianti Stark-D sono confezionati in un sistema a doppia tenuta di sterilità, in fiala e blister. Il confezionamento avviene in camera bianca secondo procedure estremamente severe e rigorose. La camera bianca è un ambiente in atmosfera controllata. La camera bianca di Sweden & Martina è definita come appartenente alla classe Risponde agli standard di controllo della carica microbica e particellare in assoluto più rigorosi (Federal Standard, 209 E, classe 1.000). Gli impianti vengono confezionati sotto cappa a flusso laminare in classe 100, per garantire il massimo della sicurezza particellare e microbiologica. Sterilizzazione Fasi di accurato lavaggio dei componenti L assemblaggio sotto cappa a flusso laminare in classe 100 La sterilizzazione viene effettuata mediante irraggiamento con elettroni accelerati (raggi beta). Le procedure di sterilizzazione vengono eseguite in regime di garanzia di qualità ISO e EN Il processo di sterilizzazione è stato opportunamente validato da un punto di vista fisico, chimico e biologico, secondo le norme UNI EN 552 e ISO Campioni di impianti vengono poi regolarmente sottoposti ad analisi microbiologiche e biologiche per controllare che i parametri validati per la sterilizzazione non varino nel tempo. 15
18 MODALITÀ D USO E POSIZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI STARK-D 1 Aprire il blister sterile e appoggiare la fiala in esso contenuta su una superficie sterile (un telino monouso o un panno sterile) in prossimità del campo operatorio. 2 Immediatamente prima dell'inserimento nel cavo orale, rimuovere il tappo grande dalla fiala, facendo attenzione a non rimuovere il tappino trasparente postovi sopra e contenente la vite chirurgica. 3 Gli impianti vengono forniti preassemblati ad un dispositivo di inserimento nel sito chirurgico, il mounter, caratterizzato da un codice colore rappresentativo del diametro dell impianto. ø 3.40 ø 4.20 ø 4.90 ø 4.90 WEP 16
19 4 5 6 All apertura della fiala il mounter si presenta con l ottagono della vite pronto per essere prelevato ed avvitato nel sito. L impianto, tramite la vite mounter, può essere prelevato mediante l apposito strumento per contrangolo (XRACMC) e avvitato meccanicamente in sito utilizzando un idoneo micromotore chirurgico a controllo di torque. In alternativa l'impianto può essere prelevato utilizzando l avvitatore digitale (XAVVMOU2) o le apposite brugole manuali (XRACC2/XRACL2) raccordate con il cricchetto (CRI2). Sia l apposito strumento per contrangolo che le brugole manuali abbracciano la testa della vite mounter per tutta la sua altezza. Questo permette di avvitare con sicurezza e precisione l impianto nella sede ossea. Qualora necessario, lo stesso strumento può essere usato per svitare con notevole facilità l impianto. 7 8 Terminato l'inserimento dell'impianto, prelevare tramite l apposito cacciavite (HSM-20/HSML-20) la vite chirurgica posizionata all'interno del tappo della fiala e procedere all'avvitamento della stessa sull'impianto. 9 17
20 SOLUZIONI PROTESICHE Piattaforme di connessione Gli impianti Stark-D si caratterizzano per il mantenimento della medesima piattaforma di connessione (4.80 mm) al variare della dimensione della filettatura della fixture. In questo modo è stato possibile standardizzare le connessioni di tutte le soluzioni protesiche. La necessità di soddisfare esigenze anatomiche nelle regioni dei molari ha portato alla realizzazione della versione WEP (Wide Emergency Platform) che prevede, solo per la fixture di diametro 4.90 mm, anche una piattaforma piu ampia di diametro 6.50 mm. In entrambe le arcate, viene quindi garantito un profilo emergente naturale dei molari. 18
21 La gamma di soluzioni protesiche Sono disponibili soluzioni protesiche, in risposta a tecniche diverse: protesi diretta, in cui le soluzioni protesiche (soluzioni per avvitamento diretto e pilastri riposizionabili Active) si avvitano direttamente all impianto protesi indiretta, in cui l abutment si avvita all impianto ed è poi destinato a ricevere la protesi per avvitamento soluzioni per overdenture. È disponibile un programma completo di transfer e analoghi per tutte le soluzioni protesiche. Tutte le viti del sistema implantologico Stark-D (viti tappo, transmucose di guarigione e viti monconali) presentano sulla testa una sede esagonale di dimensioni tali da garantire un serraggio sicuro e corretto delle viti stesse. 19
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23 IMPIANTI
24 IMPIANTI TRASMUCOSI A VITE CILINDRICA CON CONNESSIONE CONICA Ø 3.40 CODICE DIAMETRO (mm) LUNGHEZZA (mm) DESCRIZIONE Stark-D NanoPORE 4.80 mm XX340H08NP XX340H09NP XX340H10NP XX340H11NP L ø 3.40 mm XX340H12NP XX340H14NP Impianti transmucosi con connessione conica Stark-D Trisurface XX340H08TPS XX340H09TPS XX340H10TPS mm Materiale impianti e viti tappo: titanio grado 4 Gli impianti sono forniti preassemblati al mounter per l inserimento nel sito chirurgico La vite tappo è compresa nella dotazione standard di ogni singolo impianto XX340H11TPS XX340H12TPS XX340H14TPS L ø 3.40 mm Gli impianti di ø 3.40 sono consigliati in regioni alveolari di spessore limitato (5-6 mm). Poichè la loro forza meccanica è inferiore a quella degli impianti di ø 4.20, sono da utilizzarsi nei seguenti casi: edentulia totale: utilizzo di minimo 4 impianti ø 3.40 per realizzazione barra edentulia parziale: utilizzo di impianti di ø 3.40, solo insieme a quelli di ø 4.20, per protesi fisse Mounter premontato in titanio VST2 Vite tappo Procedura chirurgica XX340H08NP/XX340H08TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XPRO280H6/14 --->XXMS340-8/14 XX340H09NP/XX340H09TPS: XFR > XFI220M --->XPP220H9/13A15 ---> XFF280M --->XPRO280H9/13 --->XXMS340-9/13 XX340H10NP/XX340H10TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M --->XPRO280H6/14 --->XXMS340-8/14 XX340H11NP/XX340H11TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M --->XPRO280H9/13 --->XXMS340-9/13 XX340H12NP/XX340H12TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M --->XPRO280H6/14 --->XXMS340-8/14 XX340H14NP/XX340H14TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M --->XPRO280H6/14 --->XXMS340-8/14 N.B. Le frese producono un foro leggermente più profondo dell altezza dell impianto. La profondità totale del foro è deducibile dalla tabella a pag. 32 (Lt). 22
25 IMPIANTI TRANSMUCOSI A VITE CILINDRICA CON CONNESSIONE CONICA Ø 3.40 LEP CODICE DIAMETRO (mm) LUNGHEZZA (mm) DESCRIZIONE Stark-D NanoPORE LEP 4.80 mm XX340H08NP-L XX340H09NP-L XX340H10NP-L XX340H11NP-L L ø 3.40 mm XX340H12NP-L Impianti transmucosi con connessione conica Stark-D Trisurface LEP XX340H08TPS-L XX340H09TPS-L mm Materiale impianti e viti tappo: titanio grado 4 Gli impianti sono forniti preassemblati al mounter per l inserimento nel sito chirurgico La vite tappo è compresa nella dotazione standard di ogni singolo impianto XX340H10TPS-L XX340H11TPS-L XX340H12TPS-L L ø 3.40 mm La preparazione del sito chirurgico degli impianti LEP prevede un affondamento degli strumenti chirurgici di 2 mm in più rispetto all altezza dell impianto da inserire. Mounter premontato in titanio VST2 Vite tappo Procedura chirurgica XX340H08NP-L/XX340H08TPS-L: XFR >XFI220M --->XPP220H6/14A15 --->XFF280M --->XPRO280H6/14 --->XFC280M --->XXMS340-8/14 XX340H09NP-L/XX340H09TPS-L: XFR >XFI220M --->XPP220H9/13A15 --->XFF280M --->XPRO280H9/13 --->XFC280M --->XXMS340-9/13 XX340H10NP-L/XX340H10TPS-L: XFR >XFI220M --->XPP220H6/14A15 --->XFF280M --->XPRO280H6/14 --->XFC280M --->XXMS340-8/14 XX340H11NP-L/XX340H11TPS-L: XFR >XFI220M --->XPP220H9/13A15 --->XFF280M --->XPRO280H9/13 --->XFC280M --->XXMS340-9/13 XX340H12NP-L/XX340H12TPS-L: XFR >XFI220M --->XPP220H6/14A15 --->XFF280M --->XPRO280H6/14 --->XFC280M --->XXMS340-8/14 N.B. Le frese producono un foro leggermente più profondo dell altezza dell impianto. La profondità totale del foro è deducibile dalla tabella a pag. 32 (Lt) La fresa per la preparazione del collo va utilizzata fino ad affondamento totale della tacca macchinata e non dell intera parte lavorante 23
26 IMPIANTI TRANSMUCOSI A VITE CILINDRICA CON CONNESSIONE ACTIVE Ø 4.20 CODICE DIAMETRO (mm) LUNGHEZZA (mm) DESCRIZIONE Stark-D NanoPORE 4.80 mm XXA420H06NP XXA420H08NP XXA420H09NP XXA420H10NP L ø 4.20 mm XXA420H11NP XXA420H12NP XXA420H14NP Stark-D Trisurface XXA420H06TPS XXA420H08TPS mm Impianti transmucosi con connessione Active Materiale impianti e viti tappo: titanio grado 4 Gli impianti sono forniti preassemblati al mounter per l inserimento nel sito chirurgico La vite tappo è compresa nella dotazione standard di ogni singolo impianto XXA420H09TPS XXA420H10TPS XXA420H11TPS XXA420H12TPS L ø 4.20 mm Gli impianti di ø 4.20 h 6 mm, a causa della ridotta superficie da essi sviluppata nell osso ricevente, devono essere utilizzati solo assieme ad impianti di lunghezza maggiore, come sostegno nella realizzazione di ponti e barre XXA420H14TPS Mounter premontato in titanio VST2 Vite tappo Procedura chirurgica XXA420H06NP/XXA420H06TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H6/14 ---> XXMS420-6/14 XXA420H08NP/XXA420H08TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H6/14 ---> XXMS420-6/14 XXA420H09NP/XXA420H09TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H9/13 ---> XXMS420-9/13 XXA420H10NP/XXA420H10TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H6/14 ---> XXMS420-6/14 XXA420H11NP/XXA420H11TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H9/13 ---> XXMS420-9/13 XXA420H12NP/XXA420H12TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H6/14 ---> XXMS420-6/14 XXA420H14NP/XXA420H14TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H6/14 ---> XXMS420-6/14 N.B. Le frese producono un foro leggermente più profondo dell altezza dell impianto. La profondità totale del foro è deducibile dalla tabella a pag. 32 (Lt). 24
27 IMPIANTI TRANSMUCOSI A VITE CILINDRICA CON CONNESSIONE ACTIVE Ø 4.20 LEP CODICE DIAMETRO (mm) LUNGHEZZA (mm) DESCRIZIONE Stark-D NanoPORE LEP 4.80 mm XXA420H06NP-L XXA420H08NP-L XXA420H09NP-L XXA420H10NP-L L ø 4.20 mm XXA420H11NP-L XXA420H12NP-L Impianti transmucosi con connessione Active Stark-D Trisurface LEP XXA420H06TPS-L XXA420H08TPS-L mm Materiale impianti e viti tappo: titanio grado 4 Gli impianti sono forniti preassemblati al mounter per l inserimento nel sito chirurgico La vite tappo è compresa nella dotazione standard di ogni singolo impianto XXA420H09TPS-L XXA420H10TPS-L XXA420H11TPS-L L ø 4.20 mm La preparazione del sito chirurgico degli impianti LEP prevede un affondamento degli strumenti chirurgici di 2 mm in più rispetto all altezza dell impianto da inserire XXA420H12TPS-L Mounter premontato in titanio VST2 Vite tappo Procedura chirurgica XXA420H06NP-L/XXA420H06TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H6/14 ---> XFC350M ---> XXMS420-6/14 XXA420H08NP-L/XXA420H08TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H6/14 ---> XFC350M ---> XXMS420-6/14 XXA420H09NP-L/XXA420H09TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H9/13 ---> XFC350M ---> XXMS420-9/13 XXA420H10NP-L/XXA420H10TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H6/14 ---> XFC350M ---> XXMS420-6/14 XXA420H11NP-L/XXA420H11TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H9/13 ---> XFC350M ---> XXMS420-9/13 XXA420H12NP-L/XXA420H12TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XPRO350H6/14 ---> XFC350M ---> XXMS420-6/14 N.B. Le frese producono un foro leggermente più profondo dell altezza dell impianto. La profondità totale del foro è deducibile dalla tabella a pag. 32 (Lt). La fresa per la preparazione del collo va utilizzata fino ad affondamento totale della tacca macchinata e non dell intera parte lavorante 25
28 IMPIANTI TRANSMUCOSI A VITE CILINDRICA CON CONNESSIONE ACTIVE Ø 4.90 CODICE DIAMETRO (mm) LUNGHEZZA (mm) DESCRIZIONE Stark-D NanoPORE 4.80 mm XXA490H06NP XXA490H08NP XXA490H09NP XXA490H10NP L ø 4.90 mm XXA420H11NP XXA490H12NP Impianti transmucosi con connessione Active Stark-D Trisurface XXA490H06TPS XXA490H08TPS mm Materiale impianti e viti tappo: titanio grado 4 Gli impianti sono forniti preassemblati al mounter per l inserimento nel sito chirurgico La vite tappo è compresa nella dotazione standard di ogni singolo impianto XXA490H09TPS XXA490H10TPS XXA490H11TPS XXA490H12TPS L ø 4.90 mm Gli impianti di ø 4.90 h 6 mm, a causa della ridotta superficie da essi sviluppata nell osso ricevente, devono essere utilizzati solo assieme ad impianti di lunghezza maggiore, come sostegno nella realizzazione di ponti e barre Mounter premontato in titanio VST2 Vite tappo Procedura chirurgica XXA490H06NP/XXA490H06TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 XXA490H08NP/XXA490H08TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 XXA490H09NP/XXA490H09TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H9/13 ---> XXMS490-9/13 XXA490H10NP/XXA490H10TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 XXA490H11NP/XXA490H11TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H9/13 ---> XXMS490-9/13 XXA490H12NP/XXA490H12TPS: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 N.B. Le frese producono un foro leggermente più profondo dell altezza dell impianto. La profondità totale del foro è deducibile dalla tabella a pag. 32 (Lt). 26
29 IMPIANTI TRANSMUCOSI A VITE CILINDRICA CON CONNESSIONE ACTIVE Ø 4.90 LEP CODICE DIAMETRO (mm) LUNGHEZZA (mm) DESCRIZIONE Stark-D NanoPORE LEP 4.80 mm XXA490H06NP-L XXA490H08NP-L XXA490H09NP-L XXA490H10NP-L L ø 4.90 mm XXA490H11NP-L XXA490H12NP-L Impianti transmucosi con connessione Active Stark-D Trisurface LEP XXA490H06TPS-L XXA490H08TPS-L mm Materiale impianti e viti tappo: titanio grado 4 Gli impianti sono forniti preassemblati al mounter per l inserimento nel sito chirurgico La vite tappo è compresa nella dotazione standard di ogni singolo impianto XXA490H09TPS-L XXA490H10TPS-L XXA490H11TPS-L L ø 4.90 mm La preparazione del sito chirurgico degli impianti LEP prevede un affondamento degli strumenti chirurgici di 2 mm in più rispetto all altezza dell impianto da inserire XXA490H12TPS-L Mounter premontato in titanio VST2 Vite tappo Procedura chirurgica XXA490H06NP-L/XXA490H06TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 XXA490H08NP-L/XXA490H08TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 XXA490H09NP-L/XXA490H09TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H9/13 ---> XXMS490-9/13 XXA490H10NP-L/XXA490H10TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 XXA490H11NP-L/XXA490H11TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H9/13 --> XXMS490-9/13 XXA490H12NP-L/XXA490H12TPS-L: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 N.B. Le frese producono un foro leggermente più profondo dell altezza dell impianto. La profondità totale del foro è deducibile dalla tabella a pag. 32 (Lt). 27
30 IMPIANTI TRANSMUCOSI A VITE CILINDRICA CON CONNESSIONE ACTIVE Ø 4.90 WEP CODICE DIAMETRO (mm) LUNGHEZZA (mm) DESCRIZIONE Stark-D WEP NanoPORE 6.50 mm XXA490H06NP-W XXA490H08NP-W XXA490H09NP-W XXA490H10NP-W L ø 4.90 mm XXA420H11NP-W XXA490H12NP-W Stark-D WEP Trisurface XXA490H06TPS-W mm Impianti transmucosi con connessione Active WEP Materiale impianti e viti tappo: titanio grado 4 Gli impianti sono forniti preassemblati al mounter per l inserimento nel sito chirurgico La vite tappo è compresa nella dotazione standard di ogni singolo impianto XXA490H08TPS-W XXA490H09TPS-W XXA490H10TPS-W XXA490H11TPS-W XXA490H12TPS-W L ø 4.90 mm Impianto consigliato per creste alveolari con spessore 6.2 mm, preferibilmente in regioni laterali, nella ricostruzione di molari. Gli impianti di ø 4.90 WEP h 6 mm, a causa della ridotta superficie da essi sviluppata nell osso ricevente, devono essere utilizzati solo assieme ad impianti di lunghezza maggiore, come sostegno nella realizzazione di ponti e barre Mounter premontato in titanio VST2WEP Vite tappo Procedura chirurgica XXA490H06NP-W/XXA490H06TPS-W: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 XXA490H08NP-W/XXA490H08TPS-W: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 XXA490H09NP-W/XXA490H09TPS-W: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H9/13 ---> XXMS490-9/13 XXA490H10NP-W/XXA490H10TPS-W: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 XXA490H11NP-W/XXA490H11TPS-W: XFR > XFI220M ---> XPP220H9/13A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H9/13 ---> XXMS490-9/13 XXA490H12NP-W/XXA490H12TPS-W: XFR > XFI220M ---> XPP220H6/14A15 ---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XXMS490-6/14 N.B. Le frese producono un foro leggermente più profondo dell altezza dell impianto. La profondità totale del foro è deducibile dalla tabella a pag. 32 (Lt). 28
31 IMPIANTI TRANSMUCOSI A VITE CILINDRICA CON CONNESSIONE ACTIVE Ø 4.90 WEP LEP CODICE DIAMETRO (mm) LUNGHEZZA (mm) DESCRIZIONE Stark-D WEP NanoPORE LEP 6.50 mm XXA490H06NP-WL XXA490H08NP-WL XXA490H09NP-WL XXA490H10NP-WL L ø 4.90 mm XXA490H11NP-WL XXA490H12NP-WL Stark-D WEP Trisurface LEP XXA490H06TPS-WL XXA490H08TPS-WL mm Impianti transmucosi con connessione Active WEP LEP Materiale impianti e viti tappo: titanio grado 4 Gli impianti sono forniti preassemblati al mounter per l inserimento nel sito chirurgico La vite tappo è compresa nella dotazione standard di ogni singolo impianto XXA490H09TPS-WL XXA490H10TPS-WL XXA490H11TPS-WL L ø 4.90 mm La preparazione del sito chirurgico degli impianti WEP LEP prevede un affondamento degli strumenti chirurgici di 2 mm in più rispetto all altezza dell impianto da inserire XXA490H12TPS-WL Mounter premontato in titanio VST2WEP Vite tappo Procedura chirurgica XXA490H06NP-WL/XXA490H06TPS-WL: XFR110 --> XFI220M---> XPP220H6/14A15---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XFC420M ---> XXMS490-6/14 XXA490H08NP-WL/XXA490H08TPS-WL: XFR110 --> XFI220M---> XPP220H6/14A15---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XFC420M ---> XXMS490-6/14 XXA490H09NP-WL/XXA490H09TPS-WL: XFR110 --> XFI220M---> XPP220H9/13A15---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H9/13 ---> XFC420M ---> XXMS490-9/13 XXA490H10NP-WL/XXA490H10TPS-WL: XFR110 --> XFI220M --> XPP220H6/14A15---> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XFC420M ---> XXMS490-6/14 XXA490H11NP-WL/XXA490H11TPS-WL: XFR110 --> XFI220M --> XPP220H9/13A15 --> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H9/13 ---> XFC420M ---> XXMS490-9/13 XXA490H12NP-WL/XXA490H12TPS-WL: XFR110 --> XFI220M --> XPP220H6/14A15--> XFF280M ---> XFF350M ---> XFF420M ---> XPRO420H6/14 ---> XFC420M ---> XXMS490-6/14 N.B. Le frese producono un foro leggermente più profondo dell altezza dell impianto. La profondità totale del foro è deducibile dalla tabella a pag. 32 (Lt). La fresa per la preparazione del collo va utilizzata fino ad affondamento totale della tacca macchinata e non dell intera parte lavorante 29
32
33 FRESE E STRUMENTI CHIRURGICI SISTEMA IMPLANTOLOGICO DENTALE
34 FRESE CHIRURGICHE CODICE DESCRIZIONE DIAMETRO max. (mm) L P / L T (mm) XFR110* Fresa a rosetta ø 1.10 mm ø 2.30 XFI220M* Fresa iniziale per impianti Stark-D ø 2.20 mm, senza irrigazione interna, con tacche a 6, 8, 9, 10, 11, 12 e 14 mm (punta esclusa) ø 2.20 XFF280M* XFF350M* Lp Lt Fresa a finire per impianti Stark-D ø 3.40 mm, senza irrigazione interna, con tacche a 6, 8, 9, 10, 11, 12 e 14 mm (punta esclusa) Fresa a finire per impianti Stark-D ø 4.20 mm, senza irrigazione interna, con tacche a 6, 8, 9, 10, 11, 12 e 14 mm (punta esclusa) ø 2.80 ø / /22 XFF420M* Fresa a finire per impianti Stark-D ø 4.90 mm, senza irrigazione interna, con tacche a 6, 8, 9, 10, 11, 12 e 14 mm (punta esclusa) ø /22 XFC280M* Fresa da collo per impianti Stark-D LEP ø 3.40 mm ø /25 XFC350M* Fresa da collo per impianti Stark-D LEP ø 4.20 mm ø /25 XFC420M* Fresa da collo per impianti Stark-D WEP LEP ø 4.90 mm ø /25 32 * In dotazione standard nel Surgical Kit
35 MASCHIATORI CODICE DESCRIZIONE XXMS340-8/14* Maschiatore per impianti Stark-D ø 3.40 mm con tacche di profondità a 8, 10, 12 e 14 mm XXMS340-9/13* Maschiatore per impianti Stark-D ø 3.40 mm con tacche di profondità a 9, 11 e 13 mm XXMS420-6/14* Maschiatore per impianti Stark-D ø 4.20 mm con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XXMS420-9/13* Maschiatore per impianti Stark-D ø 4.20 mm con tacche di profondità a 9, 11 e 13 mm XXMS490-6/14* Maschiatore per impianti Stark-D ø 4.90 mm con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XXMS490-9/13* Maschiatore per impianti Stark-D ø 4.90 mm con tacche di profondità a 9, 11 e 13 mm * In dotazione standard nel Surgical Kit 33
36 STRUMENTI PER L INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI E RIMOZIONE MOUNTER CODICE DESCRIZIONE XAVVMOU2* Avviatore digitale per mounter XRACMC* Avvitatore per mounter con attacco per contrangolo XRACC2* Brugola corta per mounter. Si raccorda nella parte superiore con l avvitatore digitale AVV3-MAN o con il cricchetto CRI2 XRACL2* Brugola lunga per mounter. Si raccorda nella parte superiore con l avvitatore digitale AVV3-MAN o con il cricchetto CRI2 AVV3-MAN* Avvitatore digitale per brugole e maschiatori CRI2* Cricchetto per brugole e maschiatori CM* Chiavetta ferma mounter 34 * In dotazione standard nel Surgical Kit
37 ACCESSORI CHIRURGICI CODICE DESCRIZIONE AVV-CA2* Avvitatore per maschiatori con attacco per contrangolo PROF-CAL* Prolunga per frese chirurgiche XPP220H6/14A15* Perno di parallelismo con parte inclinata a 15, ø 2.20, con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XPP220H9/13A15* Perno di parallelismo con parte inclinata a 15, ø 2.20, con tacche di profondità a 9, 11 e 13 mm XPROF* Profondimetro con tacche di profondità a 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14 mm e scala graduata sul manico XPRO280H6/14* Profondimetro dritto ø 2.80, con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XPRO280H9/13* Profondimetro dritto ø 2.80, con tacche di profondità a 9, 11 e 13 mm XPRO350H6/14* Profondimetro dritto ø 3.50, con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XPRO350H9/13* Profondimetro dritto ø 3.50, con tacche di profondità a 9, 11 e 13 mm XPRO420H6/14* Profondimetro dritto ø 4.20, con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XPRO420H9/13* Profondimetro dritto ø 4.20, con tacche di profondità a 9, 11 e 13 mm * In dotazione standard nel Surgical Kit 35
38 CACCIAVITI CODICE DESCRIZIONE HSM-20* Avvitatore corto con testa quadra per viti tappo, transmucose di guarigione e viti monconali con esagono ø 1.25 mm. Si raccorda nella parte superiore con l avvitatore digitale AVV2-MAN-R HSML-20* Avvitatore lungo con testa quadra per viti tappo, transmucose di guarigione e viti monconali con esagono ø 1.25 mm. Si raccorda nella parte superiore con l avvitatore digitale AVV2-MAN-R AVV2-MAN-R* Manopola digitale con rondella per avvitatori HSM-20, HSML-20 XAVL2* Avvitatore lungo a stella per viti tappo, transmucose di guarigione e viti monconali XAVVEXABUT2 Avvitatore per abutment XAVVAS2 Avvitatore digitale per attacco sferico XAVVMDPC2 Avviatore per monconi dritti TW20 Cricchetto dinamometrico, Torque 20 Ncm. Si raccomanda di utilizzare i cricchetti dinamometrici esclusivamente in fase di avvitamento definitivo delle viti e non durante le fasi di prova TW30 Cricchetto dinamometrico, Torque 30 Ncm. Si raccomanda di utilizzare i cricchetti dinamometrici esclusivamente in fase di avvitamento definitivo delle viti e non durante le fasi di prova RAC-PREMOU Raccordo cricchetto dinamometrico (TW20, TW30) e avvitatori Stark-D RAC-MISMOU Raccordo cricchetto (XCRI) e avvitatori Stark-D 36 * In dotazione standard nel Surgical Kit
39 LUCIDI RADIOGRAFICI E KIT CODICE DESCRIZIONE XLM2 Lucido per analisi radiografica impianti Stark-D (dimensioni maggiorate del 20%) XLR2 Lucido per analisi radiografica impianti Stark-D (dimensioni reali) STARKD-KIT2004 Cassetta portastrumenti in Radel per impianti Stark-D ZXSTARKIT2004 Surgical Kit standard per impianti Stark-D, completo di tutti gli strumenti previsti e di frese senza irrigazione interna. *Sweden & Martina si riserva la facoltà di apportare variazioni al contenuto del Surgical Kit, qualora lo ritenesse opportuno al fine di migliorare la sistematica 37
40
41 TRANSMUCOSE DI GUARIGIONE SISTEMA IMPLANTOLOGICO DENTALE
42 TRANSMUCOSE DI GUARIGIONE CODICE DIMENSIONI MATERIALE DESCRIZIONE X2TMGH15 d = 4.80 mm h = 1.5 mm Vite transmucosa di guarigione per impianti Stark-D X2TMGH15-W d = 6.50 mm h = 1.5 mm Vite transmucosa di guarigione per impianti Stark-D WEP X2TMGH30 d = 4.80 mm h = 3 mm Vite transmucosa di guarigione per impianti Stark-D X2TMGH30-W d = 6.50 mm h = 3 mm Vite transmucosa di guarigione per impianti Stark-D WEP 40
43 COMPONENTI PROTESICHE E DI LABORATORIO
44 PROTESI INDIRETTA È possibile trasferire il riposizionamento della protesi all esterno della fixture, utilizzando un abutment che si avvita direttamente all interno della fixture ed è caratterizzato nella parte superiore da un esagono. Una volta avvitato, l abutment non dovrebbe essere rimosso, poichè sfrutta il principio conico di connessione antisvitamento. Per l avvitamento deve essere utilizzato l avvitatore per abutment XAVVEXABUT2, con l ausilio del cricchetto standard CRI2 oppure con l avvitatore digitale AVV3-MAN. Per la chiusura definitiva si raccomanda l utilizzo dei cricchetti dinamometrici a controllo di torque TW20 o TW30 interponendo il raccordo RAC-PREMOU. L impronta deve essere presa con l apposito transfer per abutment XTRABUT e la posizione dell impianto viene poi riprodotta nel modello dall analogo XANABUT. Il transfer viene fornito completo dall apposita vite di fissaggio XVTRABUT2. Per la ricostruzione su abutment sono disponibili: cannule calcinabili XCCABUT, cannule in titanio XCTABUT e cannule con base in lega nobile XUCABUT. Tutte le cannule vengono fornite complete della vite di fissaggio all abutment XVABUT2. Si raccomanda di utilizzare una vite di riserva per le fasi di prova in laboratorio, per non sottoporre a stress inutili la vite destinata al fissaggio definitivo. 42
45 SISTEMA PER PROTESI AVVITATA (INDIRETTA) CON ABUTMENT CODICE DIMENSIONI MATERIALE DESCRIZIONE XEXABUT h 4.10 mm Abutment ad avvitamento diretto XCAPEX2 h 4.40 mm Cappetta proteggi abutment fornita completa di vite di fissaggio all abutment XVABUT2 XTRABUT h 12 mm Transfer per abutment fornito completo di vite transfer XVTRABUT2 XVTRABUT2 h 12 mm Vite di fissaggio per transfer per abutment XANABUT h 13.5 mm Analogo per abutment XCCABUT h 12 mm resina calcinabile Cannula calcinabile per abutment, con esagono, fornita completa di vite di fissaggio all abutment XVABUT2 XCCABUT-ROT h 12 mm resina calcinabile Cannula calcinabile per abutment, senza esagono, fornita completa di vite di fissaggio all abutment XVABUT2 XCTABUT h 12 mm Cannula in titanio per abutment, con esagono, fornita completa di vite di fissaggio all abutment XVABUT2 XVABUT2 h 4.80 mm Vite di fissaggio per cannule per abutment XUCABUT h 12 mm oro e resina calcinabile Pilastro calcinabile per abutment, con base in lega preformata, fornito completo di vite di fissaggio all abutment XVABUT2 XVABUTL h 6.30 mm Vite di fissaggio per XUCABUT 43
46 PROTESI DIRETTA Soluzioni per avvitamento diretto I monconi dritti per avvitamento diretto sono realizzati in titanio grado 5. Questo tipo di moncone sfrutta la parte conica della connessione degli impianti. I monconi si avvitano direttamente alla fixture. La connessione conica determina un frizionamento tale per cui l avvitamento completo del moncone garantisce un elevata resistenza allo svitamento. Una volta avvitato, il moncone non dovrebbe più essere tolto dalla fixture. Per questo motivo l impronta deve essere presa direttamente sul moncone, come per un moncone naturale. Poichè questi monconi non consentono un riposizionamento, se ne consiglia l uso in caso di protesi multipilastro in cui i pilastri presentino un disparallelismo non superiore a 1-2 gradi. Per l avvitamento dei monconi deve essere utilizzata l apposita brugola di avvitamento XAVVMDPC2 con il cricchetto CRI2 o l avvitatore digitale AVV3-MAN. Per la presa dell impronta sui monconi dritti si possono utilizzare delle cappette dedicate. Le cappette devono essere inserite facendo attenzione che la parete piana interna sia allineata con la parete piana presente nel moncone; applicando una leggera pressione un click confermerà il corretto posizionamento. Si procede quindi con la presa dell impronta. Una volta polimerizzato il materiale, si rimuove l impronta con la cappetta ritentiva perfettamente stabile al suo interno. Si posiziona quindi l analogo corretto all interno della cappetta finchè si rileva nuovamente un click, quindi si procede con lo sviluppo del modello in gesso. Un sistema di codifica codice-colore guida nell utilizzo dei corretti componenti. 44
47 SOLUZIONI PER AVVITAMENTO DIRETTO CODICE DIMENSIONI MATERIALE DESCRIZIONE XMDPC4R h 4 mm Moncone dritto per avvitamento diretto per impianti Stark-D XMDPC5.5R h 5.5 mm Moncone dritto per avvitamento diretto per impianti Stark-D XMDPC7.5R h 7 mm Moncone dritto per avvitamento diretto per impianti Stark-D XCAP4-PI h 10.5 mm PMMA Cappetta per la presa dell impronta (confezione da 5 pz.) XCAP5.5-PI h 10.5 mm PMMA Cappetta per la presa dell impronta (confezione da 5 pz.) XCAP7.5-PI h 10.5 mm PMMA Cappetta per la presa dell impronta (confezione da 5 pz.) XCAP4 h 4 mm PMMA Cappetta calcinabile per la ceratura dei monconi (confezione da 5 pz.) XCAP5.5 h 5.5 mm PMMA Cappetta calcinabile per la ceratura dei monconi (confezione da 5 pz.) XCAP7.5 h 7 mm PMMA Cappetta calcinabile per la ceratura dei monconi (confezione da 5 pz.) 45
48 CODICE DIMENSIONI MATERIALE DESCRIZIONE h 1 XANA4R h h mm h1 4 mm Analogo con moncone h 1 XANA5.5R h h mm h1 5.5 mm Analogo con moncone h 1 XANA7.5R h h mm h1 7 mm Analogo con moncone 46
49 SOLUZIONI PER AVVITAMENTO DIRETTO CODICE DIMENSIONI MATERIALE DESCRIZIONE XMDPC4R-W h 4 mm Moncone dritto per avvitamento diretto per impianti Stark-D WEP XMDPC5.5R-W h 5.5 mm Moncone dritto per avvitamento diretto per impianti Stark-D WEP 47
50 PROTESI DIRETTA Pilastri riposizionabili Active Il pilastro Active per protesi cementata, sfrutta la parte ottagonale della connessione Active e viene avvitato alla fixture tramite apposita vite monconale passante, può quindi essere riposizionato nella direzione prescelta. Una vite monconale viene fornita in dotazione con ogni pilastro. Questo pilastro, per le sue caratteristiche, è consigliabile in presenza di impianto singolo con asse di inserzione non coincidente con l asse della corona o in caso di impianti multipli che presentino un disparallelismo superiore a 1-2 gradi. Sono disponibili tre tipi diversi di pilastri riposizionabili Active: pilastri angolati a 15 in titanio pilastri in resina calcinabile pilastri fresabili a profilo dritto e prescaricato, in titanio. In caso di utilizzo di una di queste soluzioni protesiche, l impronta deve essere presa con l apposito transfer XATRA, e la posizione dell impianto viene poi definita nel modello con l ausilio dell apposito analogo XAANA. È possibile comunque, qualora lo si desideri, prendere l impronta direttamente sul moncone (XAMFP/XAMFP-RA ). Il disegno di questi pilastri è stato studiato appositamente per facilitare la presa dell impronta con tecnica a strappo. Per l avvitamento della vite monconale si deve utilizzare l avvitatore HSM/HSML-20, con l ausilio del cricchetto standard CRI2 o dell avvitatore digitale AVV2-MAN-R. Solo per l avvitamento definitivo gli avvitatori devono essere utilizzati con i cricchetti dinamometrici a controllo di torque TW20 o TW30, con l ausilio della apposita brugola RAC-PREMIS. Si raccomanda di utilizzare una vite monconale di riserva durante le fasi di prova in laboratorio o in bocca per non sottoporre a stress eccessivi la vite che verrà usata per il serraggio definitivo. 48
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