Verifica della capacità di laminazione dell invaso di Pedra e Othoni sul Fiume Cedrino in Comune di Dorgali (Direttiva P.C.M.
|
|
- Saverio Danieli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Allegato C alla Delib.G.R. n. 30/12 del Tavolo Tecnico di cui all articolo 50 Piani di laminazione delle Norme di Attuazione del PAI, integrate con la deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2 del Verifica della capacità di laminazione dell invaso di Pedra e Othoni sul Fiume Cedrino in Comune di Dorgali (Direttiva P.C.M. 27/02/2004) Premesso che: Il Decreto legge 15 maggio 2012, n. 59 convertito, con modificazioni dalla legge del 12 luglio 2012, n.100 recante Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile ed in particolare l art. 3ter, comma 2, prevede che il governo e la gestione del sistema di allerta nazionale sono assicurati dal Dipartimento della Protezione Civile e dalle Regioni, attraverso la rete dei Centri Funzionali, dal Servizio meteorologico nazionale distribuito dalle reti di monitoraggio e di sorveglianza e dai presidi territoriali nonché dai Centri di competenza. La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, recante Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile e s.m.i., in particolare al punto 5 concernente le misure di previsione e prevenzione non strutturale finalizzate al governo delle piene, evidenzia che: - nei bacini idrografici in cui sono presenti invasi artificiali di interesse regionale o interregionale, le Regioni devono organizzare un adeguata attività di regolazione dei deflussi per fini di protezione civile; - le Regioni individuano l Autorità responsabile del governo delle piene che, con il concorso dei Centri Funzionali, delle Autorità di Bacino, del Registro italiano delle dighe, degli Uffici territoriali di Governo, delle Autorità responsabili dei piani di emergenza provinciali e del Presidio territoriale, assicuri la massima laminazione della piena, attesa o in atto, e lo sversamento in alveo di portate non pericolose per i tratti del corso d acqua a valle; - per gli invasi artificiali che presentano caratteristiche idonee per un loro efficace utilizzo ai fini della laminazione delle piene, le Regioni, con il concorso tecnico dei Centri Funzionali, delle Autorità di bacino e del Registro italiano dighe e d intesa con il gestore, sotto il coordinamento del Dipartimento della protezione civile, predispongono e adottano un piano di laminazione preventivo. L articolo 50 Piani di laminazione delle Norme di Attuazione del PAI, integrate con la deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2 del , in riferimento alla predetta Direttiva, testualmente recita: 1. In attuazione della Direttiva PCM , entro 3 mesi dalla deliberazione di adozione da parte del Comitato Istituzionale delle norme del presente Titolo V, l Autorità di Bacino provvede ad istituire un Tavolo Tecnico con il compito di coordinare le attività di redazione dei piani di
2 laminazione contenenti le azioni di regolazione dei deflussi dalle dighe nel corso di eventi di piena. 2. A tal fine deve essere primariamente valutata, attraverso studi specifici, l'influenza che possono esercitare i volumi accumulabili negli invasi sulla formazione e propagazione dell'onda di piena a valle; in base ai risultati di tali valutazioni ed alle condizioni di esercizio delle singole dighe, devono essere individuati quegli invasi che potrebbero essere effettivamente utili alla laminazione delle piene e quindi ad una riduzione del rischio idraulico a valle degli invasi stessi. 3. Per tali invasi, i piani di laminazione sono predisposti dalla struttura della Regione responsabile del governo delle piene, con il concorso tecnico dei Centri Funzionali decentrati, dell'autorità di bacino e del Registro italiano dighe, d'intesa con i gestori, sotto il coordinamento del Dipartimento della protezione civile. La Giunta regionale con Deliberazione n. 33/31 del ha deliberato in merito agli adempimenti dell Autorità idraulica per l'alveo a valle delle grandi dighe, previsti dalla Direttiva P.C.M. 8 luglio 2014 recante indirizzi operativi inerenti all'attività di protezione civile nell'ambito dei bacini in cui sono presenti grandi dighe. Considerato che: - l Autorità di bacino della Sardegna, come contributo ai lavori del Tavolo Tecnico, ha comunicato di poter mettere a disposizione la propria collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura (DICAAR) dell Università di Cagliari, nell ambito dell Accordo di collaborazione finalizzato alla predisposizione del Piano di Gestione del rischio di alluvione sui principali corsi d acqua della Sardegna. - non risulta ancora individuata la struttura della Regione responsabile del governo delle piene e che, nelle more di tale individuazione, il tavolo tecnico istituito come sopra, ha preso in considerazione, con il supporto degli studi sviluppati dall Università di Cagliari DICAR, la verifica della capacità di laminazione dell invaso sotteso dalla diga di Pedra e Othoni sul Fiume Cedrino da proporre, a termini della normativa vigente, alla approvazione della Giunta regionale. - la diga di Pedra e Othoni sul Fiume Cedrino, è stata inizialmente concepita per la sola laminazione, successivamente si è passati anche alla regolazione delle risorse idriche accumulate ai fini potabili, e irrigui del territorio dominato, mantenendo comunque un volume di laminazione pari a oltre l 80% del volume di massimo invaso del serbatoio (circa 117 Mm 3 ). Rilevato che: - la Direttiva P.C.M. 8 luglio 2014 stabilisce: Per diversi e possibili prefigurati scenari d'evento e per ciascuna diga, il piano di laminazione deve prevedere le misure e le procedure da adottare che, pur definite tenendo in buon conto sia la mitigazione degli effetti a valle dell'invaso, sia la sicurezza delle opere, sia l'esigenza di utilizzazione dei volumi invasati, non possono comunque non essere finalizzate alla salvaguardia della incolumità della vita umana, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente territorialmente interessati dall'evento ;
3 - lo Studio del DICAAR ha quindi sviluppato gli elementi tecnico-scientifici utili ad evidenziare le utilità generate dall invaso rispetto ai due obiettivi conflittuali di protezione dalle piene e di soddisfacimento dei fabbisogni idrici dell area servita con le risorse idriche accumulate nel serbatoio; - si sottolinea che il serbatoio di Pedra e Othoni ha le seguenti caratteristiche in termini di volumi di invaso: Volume totale di invaso (Mmc) Volume utile di regolazione (Mmc) Volume di Laminazione (Mmc) Volume acque morte (Mmc) nelle simulazioni del sistema di approvvigionamento che utilizza l invaso come risorsa di riferimento è stata assegnata la priorità massima all utenza civile. L obiettivo del modello di simulazione è quello di valutare l influenza che le ipotesi di limitazioni di invaso, inserite ai fini della laminazione, hanno sulla potenzialità di soddisfacimento delle utenze presenti nel sistema idrico. Sono stati, pertanto, considerati due scenari di simulazione: scenario A: simulazione del sistema con le attuali regole gestionali; scenario B: simulazione del sistema con modifica delle attuali regole gestionali, inserendo limiti di invaso ipotizzati nell ambito dei lavori del Tavolo Tecnico; - le regole gestionali dello scenario B prevedono di verificare l efficacia sulla laminazione e l influenza sul soddisfacimento delle utenze collegate all invaso nell ipotesi che si consideri una ulteriore limitazione nel volume d invaso autorizzato durante la stagione autunnale e di inizio inverno al fine di ottenere un incremento del volume di laminazione, seppure a discapito del volume di regolazione, in relazione ai significativi apporti previsti all invaso anche nei mesi successivi. Nello specifico da ottobre a gennaio la quota di invaso da non superare è stata valutata in modo da assicurare un volume invasato pari a circa il doppio della richiesta annuale dell utenza idropotabile servita, ovvero pari a 96 m s.l.m. cui corrisponde un volume utile di regolazione pari a 7.7 Mm 3, con riduzione rispetto alla quota di 100 m s.l.m. di 4.3 Mm 3 ; - i due scenari si differenziano esclusivamente per la gestione dell invaso nel periodo da ottobre a gennaio: con lo scenario B si ha una maggiore limitazione nel volume di invaso autorizzato durante la stagione autunnale e di inizio inverno al fine di ottenere un incremento di volume di laminazione, seppure a discapito del volume di regolazione. Nello Scenario A, quello attuale si ha un volume di laminazione che risulta pari a Mm 3 da ottobre a febbraio e pari a negli altri mesi dell anno. Nello scenario B il volume di laminazione risulta pari a Mm 3 da ottobre a gennaio, pari a Mm 3 a febbraio e pari a Mm 3 negli altri mesi dell anno. - Tale ipotesi è giustificata dai significativi apporti idrologici previsti all invaso anche nei mesi successivi che dovrebbero consentire di non penalizzare le utenze:
4 Scenari di simulazione Mese Scenario A Scenario B Quota Volume d invaso Volume utile di regolazione Quota Volume d invaso Ottobre Novembre Dicembre 100 m s.l.m. 16 Mm 3 12 Mm 3 Gennaio Volume utile di regolazione 96 m s.l.m Mm Mm 3 Febbraio 100 m s.l.m. 16 Mm 3 12 Mm 3 Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre 103 m s.l.m. 20 Mm 3 16 Mm m s.l.m. 20 Mm 3 16 Mm 3 - la simulazione del sistema idrico del Cedrino ha evidenziato la presenza di deficit strutturali per le utenze irrigue, che risultano leggermente superiori nello scenario B, e assenza di criticità per le utenze civile, qualora si riservi una quota parte del volume del serbatoio per tali utenze prioritarie; - la procedura di laminazione ha evidenziato l importante effetto di riduzione della portata al colmo svolta dall invaso per le sezioni immediatamente vallive e la trascurabile influenza della variazione della quota a 96 m s.l.m. nel livello iniziale d invaso, sia in termini di portata al colmo laminata in uscita dalla diga sia del valore stimato nelle sezioni a valle dello sbarramento (Tempi di ritorno esaminati: 50, 100, 200 anni); - il Tavolo Tecnico ha ritenuto non significativa la determinazione del tempo di intervento in quanto il bacino residuo non controllato a valle dello sbarramento è di dimensioni considerevoli. In particolare si evidenzia l apporto rilevante dato dal rio Sologo a valle della diga. Il contributo idrologico di tale corso d acqua, non regolato da alcuna opere di sbarramento, può determinare in maniera indipendente rispetto alla laminazione effettuata dalla diga, situazioni di criticità nelle sezioni vallive; - sulla base di quanto emerso dalle analisi effettuate si ritiene di non dover inserire modifiche alle regole gestionali attualmente adottate per l invaso del Cedrino. Considerato che: - il Tavolo Tecnico a seguito degli approfondimenti effettuati nel corso di diversi incontri ha condiviso, per quanto di competenza di ciascun componente, lo studio predisposto dal DICAAR per la verifica della capacità di laminazione dell invaso della diga di Pedra e Othoni sul Fiume Cedrino in Comune di Dorgali; - l efficacia del Piano è subordinata alla acquisizione secondo quanto previsto dal Piano, del dato validato del livello idrometrico dell invaso, lo stesso entrerà in vigore a seguito di specifica
5 comunicazione in tal senso da parte della Direzione generale dell ARPAS alla Direzione generale regionale della Protezione Civile che provvederà a notificare la vigenza del Piano a tutti gli organismi interessati. Quanto sopra premesso e considerato, il Tavolo Tecnico, per quanto di competenza di ciascun componente, condivide lo studio effettuato dal DICAAR precedentemente citato che ha confermato che, rispetto alle attuali regole di gestione, non è utile ai fini di protezione civile destinare ulteriori volumi alla laminazione a discapito dei volumi disponibili per regolazione e, conseguentemente, propone che la Giunta Regionale prenda atto che non risulta necessario predisporre uno specifico Piano di Laminazione statica dell invaso della diga di Pedra e Othoni sul Fiume Cedrino in Comune di Dorgali (Direttiva P.C.M. 27/02/2004).
DELIBERAZIONE N. 39/32 DEL
Oggetto: Verifica della capacità di laminazione per l invaso della diga di Is Barrocus sul Fiume Fluminimannu in Comune di Isili (Direttiva P.C.M. 27/2/2004). Il Vicepresidente della Regione, d'intesa
DettagliDELIBERAZIONE N. 39/33 DEL
Oggetto: Verifica della capacità di laminazione per l invaso della diga di Genna Is Abis sul Fiume Cixerri nei Comuni di Uta e Villaspeciosa (Direttiva P.C.M. 27/2/2004). Il Vicepresidente della Regione,
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/11 DEL
Oggetto: Approvazione per i successivi adempimenti del Piano speditivo di Laminazione Statica preventivo dell invaso della diga di Monteleone Roccadoria sul fiume Temo in Comune di Monteleone Roccadoria
DettagliVerifica della capacità di Laminazione dell invaso di Is Barrocus sul Fiume Fluminimannu nel Comune di Isili (Direttiva P.C.M.
Allegato A alla Delib.G.R. n. 39/32 del 31.7.2018 Tavolo Tecnico di cui all articolo 50 Piani di laminazione delle Norme di Attuazione del PAI, integrate con la deliberazione del Comitato Istituzionale
DettagliAllegato A alla Delib.G.R. n. 39/34 del
1/9 Allegato A alla Delib.G.R. n. 39/34 del 31.7.2018 Tavolo Tecnico di cui all articolo 50 Piani di laminazione delle Norme di Attuazione del PAI, integrate con la deliberazione del Comitato Istituzionale
DettagliVerifica della capacità di Laminazione dell invaso di Genna Is Abis sul Fiume Cixerri nei Comuni di Uta e Villaspeciosa (Direttiva P.C.M.
Allegato alla Delib.G.R. n. 39/33 del 31.7.2018 Tavolo Tecnico di cui all articolo 50 Piani di laminazione delle Norme di Attuazione del PAI, integrate con la deliberazione del Comitato Istituzionale n.
DettagliPiano di Laminazione statica preventivo dell invaso della diga di Maccheronis sul rio Posada in Comune di Torpè (Direttiva P.C.M.
Allegato C alla Delib.G.R. n. 63/13 del 25.11.2016 Piano di Laminazione statica preventivo dell invaso della diga di Maccheronis sul rio Posada in Comune di Torpè (Direttiva P.C.M. 27/02/2004) ART. 1 (Disposizioni
DettagliPRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE SEZIONE PROTEZIONE CIVILE P.O. FERS PUGLIA ASSE V
PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE SEZIONE PROTEZIONE CIVILE P.O. FERS PUGLIA 2014-2020 ASSE V Azione 5.1 Interventi di riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera. Sub-Azione Integrazione
DettagliIng. Andrea Di Grazia Autorità di Bacino del Fiume Serchio
Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni FASE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA (art.66 c.7 D.Lgs 152/06) III INCONTRO PUBBLICO Criticità e alternative di intervento per la Macroarea 2 Basso Corso
DettagliCentro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto
Segreteria Regionale Lavori Pubblici Servizio Protezione Civile Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto Normativa di riferimento e iter costitutivo Relatore: dott. Maurizio Mazzonetto La
DettagliVisto il Decreto Legislativo 2 Gennaio 2018, n. 1 Codice della protezione civile pubblicato sulla G.U. n. 17 del 22/01/2018 ed in particolare:
REGIONE PIEMONTE BU12 22/03/2018 Deliberazione della Giunta Regionale 2 marzo 2018, n. 25-6549 Approvazione delle modalita' funzionali ed organizzative per il supporto tecnico alle componenti istituzionali
DettagliAUTORITA' DI BACINO DEL FIUME TEVERE Ufficio Piani e Programmi
AUTORITA' DI BACINO DEL FIUME TEVERE Ufficio Piani e Programmi Attività connesse al governo delle piene. Regolazione dei deflussi nel bacino del Tevere Il giorno 8 aprile 2008 si è riunito presso l Autorità
DettagliPRESIDENZA Direzione Generale Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna
Integrazione del Titolo V delle Norme di Attuazione del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) della Sardegna contenente le Norme in materia di coordinamento tra il PAI e il Piano di Gestione
DettagliSistema di Protezione Civile Nazionale Bacino del Tevere. La moderna gestione delle piene del Tevere. Superare tutti i ritardi
Sistema di Protezione Civile Nazionale Bacino del Tevere La moderna gestione delle piene del Tevere. Superare tutti i ritardi Roma, 14 novembre 2018 Chi fa cosa e quando in Italia? MINISTERO AMBIENTE/REGIONI/AUT.
DettagliCentro Funzionale Decentrato Regionale della Protezione Civile della Regione Sardegna. Iter di attivazione.
Oggetto: Centro Funzionale Decentrato Regionale della Protezione Civile della Regione Sardegna. Iter di attivazione. L'Assessore della Difesa dell'ambiente, delegato in materia di protezione civile, riferisce
DettagliORDINANZA N. 2 del
PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA Il Commissario delegato per l emergenza alluvione 2015 Prot. n. 123 ORDINANZA N. 2 del 13.02.2017 Oggetto OCDPC n. 370 del 11 agosto 2016, art. 1 - Approvazione Accordo di programma
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana
Anno XLVIII Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Parte Seconda n. 45 del 8.11.2017 Supplemento n. 161 mercoledì, 8 novembre 2017 Firenze Bollettino Ufficiale: piazza dell'unità
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 110 del
46998 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 13 settembre 2016, n. 1439 Direttiva del p.c.m. 27/02/2004. Approvazione del Documento di gestione del rischio idraulico del fiume fortore a valle della Diga
DettagliPRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI
PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI Abbasanta (OR), 21 Settembre2015 Quadro normativo Direttiva Comunitaria 2007/60/CE Valutazione e gestione del rischio
DettagliAllegato 7 Raccolta normativa
CENTRO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE BASSA VAL DI CECINA Allegato 7 Raccolta normativa Normativa Nazionale Leggi, ordinanze e direttive nazionali in ambito di protezione civile L. D.Lgs. 24/02/1992
DettagliProgetto di Piano di gestione del rischio di alluvioni Repertorio delle grandi dighe
PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE DELLA SARDEGNA Progetto di Piano di gestione del rischio di alluvioni Repertorio delle grandi dighe Allegato n.11 alla Deliberazione del Comitato Istituzionale
DettagliIL GOVERNO DELLE PIENE NEL BACINO DEL FIUME TEVERE
IL GOVERNO DELLE PIENE NEL BACINO DEL FIUME TEVERE FIUME SICURO. DIFESA DALLE ALLUVIONI. GESTIONE DEL RISCHIO. PIANO DI OPERE STRUTTURALI E MANUTENZIONE. TEVERE NOSTRUM Verso il parco nazionale del Tevere.
DettagliBollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Giovedì 20 dicembre 2018
69 D.g.r. 17 dicembre 2018 - n. XI/1038 Individuazione di invasi su cui è prioritario valutare la redazione di un piano di laminazione e approvazione di un documento di indirizzo regionale in materia di
DettagliBollettino ufficiale della Regione Puglia n. 162 del 10/12/2013
Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 162 del 10/12/2013 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 novembre 2013, n. 2181 Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri - 27 febbraio 2004 e ss.mm.ii
DettagliI l P re si d e n te del Consiglio dei ministri R ENZI
Mn01: Manuale delle allerte ai fini di protezione civile Mn02: Censimento dei piani di protezione civile locali - aggiornamento dicembre 2015 Mn03: Linee Guida per la realizzazione degli interventi di
DettagliORDINANZA N. 3 del
PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA Il Commissario delegato per l emergenza alluvione 2015 Prot. n. 125 ORDINANZA N. 3 del 13.02.2017 Oggetto OCDPC n. 370 del 11 agosto 2016, art. 1 - Approvazione Accordo di programma
DettagliLa protezione civile e il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni.
La protezione civile e il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni. Le misure di preparazione e l aggiornamento del sistema di allertamento. Attuazione della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE in Regione Emilia-Romagna
DettagliANGELA NADIA SULIS REGIONE LOMBARDIA PROTEZIONE CIVILE
La DIRETTIVA PCM 8 LUGLIO 2014 «indirizzi operativi inerenti l'attività di protezione civile nell'ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe» e la pianificazione di emergenza comunale ANGELA
DettagliIndividuazione cartografica e caratteristiche tecniche delle opere multisettoriali da trasferire all Enas in prima applicazione della L.R.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI Ente acque della Sardegna Individuazione cartografica e caratteristiche tecniche delle opere multisettoriali da trasferire all Enas in prima
DettagliDecreto Presidente Giunta n. 245 del 01/08/2017
Decreto Presidente Giunta n. 245 del 01/08/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 9 - DIR GEN PER IL GOVERNO DEL TERR, I LAVORI PUBBLICI E LA PROTEZIONE CIVILE U.O.D.
DettagliL UTILIZZAZIONE DEI SERBATOI IDROELETTRICI NEL CONTESTO DEI PIANI DI SICUREZZA IDRAULICA E DI ASSETTO IDROGEOLOGICO
L UTILIZZAZIONE DEI SERBATOI IDROELETTRICI NEL CONTESTO DEI PIANI DI SICUREZZA IDRAULICA E DI ASSETTO IDROGEOLOGICO Ing. Roberto Casarin Convegno nazionale Longarone (BL) 13 settembre 2013 Pericolosità
DettagliAGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015
AGGIORNAMENTO Le normative dal 2008 al 2015 Coordinamento dei soccorsi L. 26 febbraio 2011 n. 10 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di
DettagliAutorità di Bacino dei Fiumi Trigno, Biferno e Minori, Saccione e Fortore
ABRUZZO CAMPANIA Autorità di Bacino dei Fiumi Trigno, Biferno e Minori, Saccione e Fortore MOLISE PUGLIA Comitato Istituzionale Seduta del 19 novembre 2010 Deliberazione n. 146 Oggetto: D.Lgs. 49/2010
DettagliACCORDO DI COLLABORAZIONE tra Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna
Allegato B alla Delib.G.R. n. 39/34 del 31.7.218 Alleg ACCORDO DI COLLABORAZIONE tra Agenzia Regionale del e Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell Università degli Studi di
DettagliLe misure di protezione civile
Piano di Gestione del rischio di alluvioni Distretto Idrografico Padano Incontri di informazione pubblica Migliorare la performance dei sistemi difensivi esistenti Le misure di protezione civile Parma,
DettagliDalle mappe di pericolosità e di rischio al Piano di gestione delle alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del
Dalle mappe di pericolosità e di rischio al Piano di gestione delle alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del 23.02.2010 Segretarie Tecnica dell Autorità di Bacino del Fiume Po
DettagliCOMMISSARIO GOVERNATIVO PER L EMERGENZA IDRICA IN SARDEGNA
ORDINANZA N. 410 DEL 29.12.2004 OGGETTO: Modifiche ed integrazioni all Ordinanza n. 323 del 30.09.2002 Attuazione Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3243 del 29.09.2002, art. 6 Agenzia
DettagliAutorità di Bacino. DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE (legge 18 maggio 1989 n.183 art.12)
DELIBERA N. 1 Seduta del 3 marzo 2004 OGGETTO: Adozione dei Progetti di Piano stralcio per l assetto idrogeologico dei bacini dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta-Bacchiglione, ai sensi dell art.
Dettaglidal medesimo ai sensi dell'art. 1, comma 1-bis,
5-10-2000 GAZZETTAUFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.233 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 luglio 2000. Approvazione del programma di interventi urgenti della regione
DettagliIL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 febbraio 2013 Indirizzi operativi per l istituzione dell Unità di comando e controllo del bacino del fiume Po ai fini del governo delle piene, nonché
DettagliDott.ssa Gabriella Speranza. Ancona, 11 dicembre 2015
Dott.ssa Gabriella Speranza Ancona, 11 dicembre 2015 Il sistema di allerta nazionale consiste in: -FASE PREVISIONALE, costituita dalla valutazione della situazione meteorologica e idro-geologica attesa,
Dettagli4.2) Persone incaricate dal Gestore di comunicare alle Autorità il programma di manovre volontarie di cui al precedente punto 4.1:
DOCUMENTO DI PROTEZIONE CIVILE CONDIZIONI CHE DEVONO VERIFICARSI PERCHÈ SI DEBBA ATTIVARE IL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE E LE PROCEDURE DA PORRE IN ATTO (Circ. Min. LL.PP. 352/87) 0) VIGILANZA ORDINARIA
DettagliDIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 febbraio 2015
DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 febbraio 2015 Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale, statale
DettagliREGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE
REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE Modello B (Atto d iniziativa delle Strutture dirigenziali che non ha oneri finanziari) Seduta del 16-06-2017 DELIBERAZIONE N. 219 OGGETTO: D.P.C.M. 8.7.2014 (G.U. 4.11.2014).
DettagliMercoledì 1 Aprile 2015
Alluvioni, emanati gli indirizzi operativi per il sistema di allertamento La direttiva del presidente del consiglio è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Mercoledì 1 Aprile 2015 Con la direttiva
DettagliAUTORITÀ DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 2 DEL
COMITATO ISTITUZIONALE DEL 17.05.2017 Oggetto: Direttiva 2007/60/CE D.Lgs.49/2010 Valutazione e gestione dei rischi di alluvioni Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del distretto idrografico della
DettagliDecreto del Presidente
REGIONE LAZIO Dipartimento Direzione Regionale DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO PROTEZIONE CIVILE Decreto del Presidente N. T00003 del 23/01/2013 Proposta n. 27495 del 31/12/2012 Oggetto: Attivazione
DettagliPericolosità idraulica a valle delle dighe
Convegno nazionale Longarone (BL) 13 settembre 2013 Pericolosità idraulica a valle delle dighe L utilizzo delle dighe per la laminazione delle piene in Provincia di Trento ing. Roberto Bertoldi Dirigente
DettagliDecreto Presidente Giunta n. 32 del 22/02/2019
Decreto Presidente Giunta n. 32 del 22/02/2019 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 9 - DIR GEN PER IL GOVERNO DEL TERR, I LAVORI PUBBLICI E LA PROTEZIONE CIVILE U.O.D.
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/16 DEL
Oggetto: Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020. Patto per lo Sviluppo della Sardegna. Linea d Azione 2.2.1 Interventi su infrastrutture idriche multisettoriali. Macrointervento Interventi per la messa
DettagliLE DIGHE: CONOSCENZA E SICUREZZA
LE DIGHE: CONOSCENZA E SICUREZZA "LES BARRAGES: LA CONNAISSANCE EST LA SÉCURITÉ" PAOLA PAGLIARA Seminario tecnico transfrontaliero del progetto Alcotra Resba - Torino 19, Giugno 2018 Séminaire technique
DettagliDELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013
DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N. 1/9 DEL
Oggetto: Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi. Approvazione definitiva. L'Assessore della Difesa dell'ambiente, delegato dal
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Anno LXIX Numero 10 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Cagliari, giovedì 23 febbraio 2017 Parte I e II DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Presidenza della
DettagliDirettiva Alluvioni e attività di Protezione Civile
REGIONE TOSCANA - Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Resp. Dr. Antonino Mario Melara Piano di Gestione Alluvioni - Parte A (Protezione e Prevenzione) Mappe di pericolosità e rischio, interventi
DettagliL Unità di Comando e Controllo del fiume Po le direttive di livello nazionale
L Unità di Comando e Controllo del fiume Po le direttive di livello nazionale Carlo Cacciamani, Paola Bertuccioli, Veronica Casartelli Dipartimento della protezione civile nazionale ESONDA 2K18 SMART RIVERS
DettagliDELIBERAZIONE N. 48/39 DEL
Oggetto: "Ulteriori disposizioni di protezione civile relativi all attuazione dell art. 1, comma 694, della legge 23 dicembre 2014, n.190 concernente gli eventi metereologici verificatisi nel mese di novembre
DettagliAttivazione del Centro funzionale di protezione civile della Regione Sardegna. lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;
DECRETO N. 156 Prot. n. 27577 Oggetto: Attivazione del Centro funzionale di protezione civile della Regione Sardegna VISTI lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; l art.
DettagliPIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE. APPROVAZIONE AGGIORNAMENTO IL CONSIGLIO COMUNALE
Prop.n. 62002 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE. APPROVAZIONE AGGIORNAMENTO IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che all'espletamento delle attività di protezione civile provvedono la Regione, le Province,
DettagliMPAs facing pollution in the Mediterranean: thinking beyond boundaries - 28 Nov / 1st Dec Izola, Slovenia
Alessandro Cadeddu Regione Autonoma della Sardegna - Direzione generale agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna - Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA. Legislazione
CROCE ROSSA ITALIANA Bacino del Po ed aree allagabili della Pianura Padana Corso di formazione su RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDROLOGICO Legislazione Giuseppe Bolzoni Emergency Manager Da: Atlante Direttiva
DettagliStudi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale INDICE GENERALE INTRODUZIONE QUADRO DI SINTESI DELLE ATTUALI CARATTERISTICHE IDROLOGICHE E IDRAULICHE DELLE ACQUE SUPERFICIALI 1.
DettagliDisciplinare Istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile di competenza regionale
Disciplinare Istituzione dei presidi idraulici ed idrogeologici di protezione civile di competenza regionale 17/07/2008 TESTO 1 Indice Articolo 1 Oggetto del regolamento Articolo 2 Ambito d intervento
DettagliProt.n.(GBO/05/60714) --------------------------------------------------------------- Visti: - gli articoli 117 e 118 della Costituzione; - la legge 24 febbraio 1992, n.225, recante Istituzione del Servizio
DettagliACCORDO DI COLLABORAZIONE tra Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna
Allegato F alla Delib.G.R. n. 30/12 del 20.6.2017 ACCORDO DI COLLABORAZIONE tra Agenzia Regionale del e Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell Università degli Studi di Cagliari
DettagliDELIBERAZIONE N. 48/54 DEL
DELIBERAZIONE N. 48/54 Oggetto: Programma di spesa della Protezione civile a valere sulle risorse finanziarie concesse a titolo di contributo dalla Commissione europea con Decisione n. CCI 2014IT16SPO001
DettagliAtto Dirigenziale N. 813 del 02/03/2012
Atto Dirigenziale N. 813 del 02/03/2012 Classifica: 008.08.04 Anno 2012 (4255317) Oggetto Ufficio Redattore Riferimento PEG Centro di Costo Resp. del Proc. Dirigente/Titolare P.O. R.D. 1775/1933 - SOSPENSIONE
DettagliIl Presidente del Consiglio dei Ministri
Il Presidente del Consiglio dei Ministri VISTO il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante Attuazione dell'articolo 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196,
DettagliAUTORITA INTERREGIONALE
AUTORITA INTERREGIONALE di BACINO della BASILICATA www.adb.basilicata.it Piano di bacino stralcio del bilancio idrico e del deflusso minimo vitale NORME DI ATTUAZIONE Collaborazione Sogesid S.p.A. Consulenza
DettagliLa previsione dei fenomeni e la valutazione delle criticità vengono condotte quotidianamente, di norma per le ore successive, alla scala
ALLEGATO 2 Documento di regolamentazione dei rapporti e delle responsabilità tra l Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e l Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente
DettagliProgetto di Piano per la valutazione e la gestione del rischio di alluvioni
Progetto di Piano per la valutazione e la gestione del rischio di alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del 23.02.2010 Il Primo Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA
DettagliEFFETTI DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE SUL GOVERNO DELLE ACQUE IN ITALIA
CONSIGLIO NAZIONALE DEI GEOLOGI Forum Nazionale sull Acqua Roma, 18-19 ottobre 2011 EFFETTI DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE SUL GOVERNO DELLE ACQUE IN ITALIA Antonio Rusconi Università IUAV Venezia; Gruppo
DettagliPROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DEL CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DEL CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Prot.n.(GBO/05/60714) --------------------------------------------------------------- Visti: gli articoli 117 e 118 della
DettagliDELIBERAZIONE N. 36/10 DEL
Oggetto: Diga Sant Antonio sul Rio Gutturu Mannu nei Comuni di Uta e Assemini (archivio nazionale dighe n. 702). Art. 30 R.D. 1775/33. Dismissione della diga. L Assessore dei Lavori Pubblici riferisce
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE PUGLIA SEZIONE PROTEZIONE CIVILE
SCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE PUGLIA SEZIONE PROTEZIONE CIVILE E FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PUGLIA PER ATTIVITA' DI DIFFUSIONE, FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
DettagliSEZIONE 0 INTRODUZIONE
SEZIONE 0 INTRODUZIONE 0.3 COMPENDIO DI NORME E LEGGI DI PROTEZIONE CIVILE NORMATIVA EUROPEA Risoluzione 2002/C 43/01 Cooperazione in materia di formazione nel settore della protezione civile NORMATIVA
DettagliDELIBERAZIONE N. 9 DEL
COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 9 Oggetto: Comune di Gonnesa Studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica ai sensi dell art. 8 comma 2 delle Norme di Attuazione del PAI, relativo al
DettagliDELIBERAZIONE N. 70/23 DEL
Oggetto: POR FESR 2014-2020. Asse V Tutela dell ambiente e prevenzione dei rischi. Ulteriore individuazione degli interventi e delle risorse relative all Azione 5.3.1. L'Assessore della Difesa dell'ambiente
DettagliL Autorità di vigilanza e controllo sulle Grandi Dighe : Modifiche dell assetto istituzionale
Torino, Giornata mondiale dell acqua 20-3-2009 Associazione Idrotecnica Italiana Incontro di studio La sicurezza dei serbatoi artificiali e dei territori La sicurezza idraulica delle dighe e dei territori
DettagliDELIBERAZIONE N. 10 DEL
COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 10 Oggetto: COMUNE DI TULA Studio di compatibilità idraulica e geologica e geotecnica ai sensi dell art. 8, comma 2 delle Norme di Attuazione del PAI, relativo all
DettagliDOCUMENTI DI PROTEZIONE CIVILE (DPC) PIANO DI EMERGENZA (PED)
Regione Molise I Dipartimento della Presidenza della Giunta Regionale Servizio di Protezione Civile Ing. Sergio Di Pilla Campobasso, 14 marzo 2017 La pianificazione d emergenza in materia di dighe si compone
DettagliPRESIDÈNTZIA PRESIDENZA DETERMINAZIONE N. 85 DEL
Subentro emergenza alluvione 2013 (art. 1 comma 2 OCDPC 210/14) Prot. 848 Pos. I.4.3 DETERMINAZIONE N. 85 DEL 20.12.2016 Oggetto: Contabilità speciale n.5785 Comm. Del. OCDPC 122/2013. Approvazione bilancio
DettagliRegione Marche Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile. Dott. Maurizio Ferretti
Regione Marche Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile Dott. Maurizio Ferretti Fano, 12 maggio 2015 Piano di Gestione rischio alluvioni Attività di Protezione Civile
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 146 del 27/05/2013
Delibera della Giunta Regionale n. 146 del 27/05/2013 A.G.C.5 Ecologia, tutela dell'ambiente, disinquinamento, protezione civile Settore 3 Programmazione interventi di protezione civile sul territorio
DettagliAUTORITÀ DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERA DEL COMITATO ISTITUZIONALE N. 8 DEL
REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERA DEL COMITATO ISTITUZIONALE N. 8 Oggetto: Comune Di Abbasanta. Studio idraulico di dettaglio per richiesta di variante al PAI ai sensi dell art. 37 c. 2 delle N.A.
DettagliCorso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni
Corso La Gestione integrata delle acque 2a giornata: Gestione del rischio di alluvioni I recenti strumenti di pianificazione della gestione del rischio idraulico e il loro recepimento nella pianificazione
DettagliPROGETTO DI VARIANTE ALLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI E DEL PAI DELTA. (ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE C. I. N.5 DEL 17 DICEMBRE 2015)
PROGETTO DI VARIANTE ALLE NORME DI ATTUAZIONE DEL PAI E DEL PAI DELTA. (ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE C. I. N.5 DEL 17 DICEMBRE 2015) 1 PARTE PRIMA Elaborato n. 7 (Norme di Attuazione) del Piano stralcio
DettagliDistretto idrografico Padano Parma, 30 Aprile 2015 Veronica Casartelli
Il PGRA e il sistema di allertamento nazionale per il rischio idraulico ai fini di protezione civile Distretto idrografico Padano Parma, 30 Aprile 2015 Veronica Casartelli PGRA / sistema di allertamento
Dettagli50 MILIONI PER LE DIGHE
DIREZIONE GENERALE DEI LAVORI PUBBLICI Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna Linea d Azione 2.2.1 50 MILIONI PER LE DIGHE Deliberazione della Giunta Regionale
DettagliAttività del Tavolo Tecnico per l individuazione degli invasi utili alla laminazione delle piene al fine della definizione dei Piani di laminazione
Attuazione delle disposizioni di cui alle Direttive della PCM 27.2.04 e 8.02.2013 Attività del Tavolo Tecnico per l individuazione degli invasi utili alla laminazione delle piene al fine della definizione
DettagliLA PROTEZIONE CIVILE IN APPENNINO. 16 novembre 2018, Silla di Gaggio Montano. Idraulico e idrogeologico. Eventi meteorologici estremi
LA PROTEZIONE CIVILE IN APPENNINO 16 novembre 2018, Silla di Gaggio Montano Gli scenari di rischio connessi ad eventi calamitosi di scala regionale e locale I rischi Idraulico e idrogeologico Eventi meteorologici
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 14 DICEMBRE 2017 866/2017/R/IDR APPROVAZIONE DELL ISTANZA DI DEROGA DALL OBBLIGO DI APERTURA DELLO SPORTELLO UNICO PROVINCIALE, PRESENTATA DALL ATO IDRICO EST PROVINCIA DELLA SPEZIA, D INTESA
DettagliDELIBERAZIONE N. 3 DEL
COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 3 Oggetto: Comune di Pula Studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica ai sensi dell art. 8 comma 2 delle Norme di Attuazione del PAI, relativo al procedimento
DettagliLegge sulla difesa del Suolo. Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo
Legge sulla difesa del Suolo 183/1989 Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo (Comunità Scientifica: Gruppo Nazionale di Idraulica, CNR conservazione del suolo, GNDCI,
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 novembre 2015
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 novembre 2015 Approvazione del Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del sottobacino del fiume Fella. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DettagliAMICO: il sistema di previsione delle piene nel Distretto delle Alpi Orientali
AMICO: il sistema di previsione delle piene nel Distretto delle Alpi Orientali Michele Ferri, Distretto Idrografico delle Alpi Orientali Giornata della prevenzione dai rischi naturali. IV sessione: sistemi
DettagliATTIVITA CONNESSE AL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE
Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni FASE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA (art.66 c.7 D.Lgs 152/06) I INCONTRO PUBBLICO ATTIVITA CONNESSE AL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE Ing.. Paolo Covelli
DettagliSCHEMA DI CONVENZIONE
SCHEMA DI CONVENZIONE tra il DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE, l AGENZIA INTERREGIONALE PER IL FIUME PO, l AUTORITA DI BACINO DEL FIUME PO, la REGIONE EMILIA ROMAGNA, la REGIONE LOMBARDIA, la REGIONE
DettagliPRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 9 gennaio 2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 9 gennaio 2014 Ulteriori disposizioni di protezione civile volte all'individuazione
DettagliDELIBERAZIONE N. 4 DEL
COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 4 DEL 17. 05.2016 Oggetto: Comune di Cagliari Studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica ai sensi dell art. 8 comma 2 delle Norme di Attuazione del
Dettagli