PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE

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1 Pagina 1 di 17 QUARTO INFERIORE (BO) VIA BADINI 7/2 UNI EN ISO 9001:2008 OHSAS 18001:2007 CUP 2000 S.c.p.A. - Sede Legale Via del Borgo di S. Pietro, 90/c Bologna tel fax cup2000@cup2000.it - cup2000@cert.cup2000.it - C.F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n Capitale Sociale ,00 i.v.

2 Pagina 2 di 17 SOMMARIO 1. SCOPO DEL DOCUMENTO AMBITO DI APPLICAZIONE DESCRIZIONE ATTIVITA DESCRIZIONE DEL LUOGO CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELL IMMOBILE VIE DI ESODO CLASSIFICAZIONE DEL LUOGO PUNTO DI RACCOLTA EMERGENZA SITUAZIONI DI EMERGENZA STATI DI EMERGENZA SQUADRA DI EMERGENZA ADDETTI ALL EMERGENZA COMPITI DELL ADDETTO ALL EMERGENZA COMPITI DEL COORDINATORE DELL EMERGENZA STRUMENTI PER L EMERGENZA MEZZI DI ESTINZIONE DISPOSITIVI DI ALLARME IMPIANTI SEGNALETICA PROCEDURA EMERGENZA INCENDIO DI MEDIA GRAVITA PROCEDURA EMERGENZA INCENDIO DI ALTA GRAVITA PROCEDURA EMERGENZA TERREMOTO EMERGENZA, INFORTUNIO GRAVE O MALORE PROCEDURE D EMERGENZA PRIMO SOCCORSO NUMERI UTILI STATO DELLE REVISIONI LEGENDA SIMBOLI E SEGNALETICA DI EMERGENZA ELENCO ALLEGATI ALLEGATO 1 PLANIMETRIA PIANO TERRA ALLEGATO 2 PLANIMETRIA PIANO PRIMO... 17

3 Pagina 3 di SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente piano di emergenza è emanato dalla Direzione Aziendale con l obbiettivo di affrontare con tempestività e competenza eventuali situazioni di pericolo più o meno grave, al fine di minimizzare i danni alle persone e all ambiente esterno, al patrimonio aziendale e all attività lavorativa. Il documento raccoglie informazioni tecniche e procedure organizzative che ogni lavoratore e ogni addetto all emergenza devono mettere in atto. E pertanto messo a disposizione di tutti i lavoratori. 2. AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente piano contiene le azioni da attuare in caso di: incendio e/o esplosione eventi tellurici o altre cause non prevedibili infortuni 3. DESCRIZIONE ATTIVITA CUP 2000 è una Società Consortile per Azioni partecipata dalla Regione Emilia-Romagna, dalle Aziende Sanitarie regionali, dall Istituto Ortopedico Rizzoli, dal Comune e Città Metropolitana di Bologna e dal Comune di Ferrara. È organizzata secondo il modello in house providing. Opera negli ambiti della progettazione, ricerca, sviluppo, sperimentazione e gestione di servizi e prodotti di Information & Communication Technology di reti e-health e e-care, generate in ambito Internet, per il settore della sanità e dell assistenza socio-sanitaria e dei servizi alla persona. Nel luogo specifico si svolge attività di archiviazione e movimentazione di documenti sanitari. 4. DESCRIZIONE DEL LUOGO L immobile di via Badini 7/2 è un edificio industriale in località Quarto Inferiore, nel Comune di Granarolo dell Emilia. E composto da: mq 4299,33 adibiti ad archivio documentale attrezzato con scaffalature in metallo; mq 303 di uffici siti al primo piano accessibile attraverso vani scala, al momento non utilizzati. L ambiente di lavoro è costituito da: area deposito/archivio area per lo stoccaggio di materiale tecnologico usato/riutilizzabile area per lo stoccaggio di RAEE NON VI È PRESENZA FISSA DI PERSONALE.

4 Pagina 4 di 17 Vista dell immobile dall alto: 5. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELL IMMOBILE Trattasi di un capannone di tipo industriale con struttura in C.A. gettato in opera e copertura in laterizio. 6. VIE DI ESODO Sono presenti 6 uscite di emergenza: 7 porte a passo d uomo di cm 120 cad., con apertura a spinta verso l'esterno; 2 porte d ingresso di cm 120 cad. con apertura a spinta verso. Tutte le vie di esodo hanno larghezza non inferiore a cm 80. Il percorso da qualsiasi punto interno fino ad un luogo sicuro, non è mai superiore a 25 metri. Le uscite di emergenza sono affacciate sui lati dell immobile in area cortiliva 7. CLASSIFICAZIONE DEL LUOGO L unità produttiva viene classificata nella categoria a rischio medio. Per l attività vige l obbligo del Certificato Prevenzione Incendi. 8. PUNTO DI RACCOLTA È il luogo in cui il personale DEVE RACCOGLIERSI in caso di evacuazione dell edificio e dove DEVE RIMANERE fino al cessato allarme. Esso presenta le seguenti caratteristiche: è prossimo all edificio, ma a sufficiente distanza da esso per rappresentare un luogo sicuro è facilmente raggiungibile da ogni uscita di emergenza e dai mezzi di soccorso Per la sede di via Badini 7/2, i punti di raccolta sono in corrispondenza dei cancelli carrabili fronte strada.

5 Pagina 5 di EMERGENZA Si definisce emergenza ogni scostamento dalle normali condizioni operative, tale da determinare situazioni di danno agli uomini e alle cose. 9.1 SITUAZIONI DI EMERGENZA Possono essere dovute a: fattori interni (incendio, esplosioni, ecc.); fattori esterni (incendi, crolli, terremoti, inquinamento, ecc.). 9.2 STATI DI EMERGENZA Emergenze minori: sono quelle controllabili dalla persona che le individua o dalle persone presenti sul luogo (principio di lieve incendio, versamento di quantità non significative di liquidi contenenti sostanze pericolose, fenomeni transitori, ecc.). Emergenze di media gravità: sono quelle gestibili con l intervento della Squadra di Emergenza (principio di incendio di una certa entità, versamento di quantità significative di liquidi contenenti sostanze pericolose, black-out elettrico, danni significativi da eventi naturali, ecc.), senza dover ricorrere agli Enti di Soccorso esterni. Emergenze di alta gravità: richiedono l intervento della Squadra di Emergenza e degli Enti di Soccorso esterni (grave principio d incendio, versamento di gran quantità di liquidi contenenti sostanze pericolose, eventi catastrofici naturali, minaccia di attentati, sabotaggio, ecc.). 9.3 SQUADRA DI EMERGENZA La SQUADRA DI EMERGENZA è composta da personale dipendente di CUP 2000, appositamente formato mediante un corso specifico, i cui contenuti rispondono ai criteri previsti dal D.M. 10/3/98 e toccano le seguenti tematiche: l incendio e la prevenzione incendi la protezione antincendio

6 Pagina 6 di 17 procedura da adottare in caso di incendio esercitazioni pratiche Il personale riceve dal Datore di Lavoro la nomina di ADDETTO ALL EMERGENZA ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE. In situazione di normalità gli Addetti all Emergenza svolgono le proprie attività lavorative. 9.4 ADDETTI ALL EMERGENZA Mazzali Andrea (Coordinatore dell Emergenza) int cell Montanari Patrizia int cell Nostini Ermanno int cell Pinardi Luca int. 221 Tartarini Michele int COMPITI DELL ADDETTO ALL EMERGENZA controllare quotidianamente, a vista, la praticabilità delle vie di uscita e delle uscite di emergenza intervenire sul luogo dell emergenza e valutare la situazione utilizzare i sistemi di estinzione nel caso di evento locale attivare l allarme acustico nel caso di evento dannoso coordinare l esodo dei presenti sincerandosi che tutti abbiano lasciato l edificio assistere le persone portatrici di handicap o aventi particolari difficoltà motorie effettuare la verifica dei presenti presso il Punto di Raccolta soccorrere le persone infortunate e/o intossicate da fumi restare a disposizione dei soccorsi esterni 9.6 COMPITI DEL COORDINATORE DELL EMERGENZA controllare a vista, ogni 6 mesi, i presidi antincendio, registrare la data e l esito del controllo su apposito registro di prevenzione incendi in caso di emergenza sotto controllo organizzare le azioni da intraprendere per riportare la situazione alla normalità effettuare un sopralluogo e valutare la ripresa dell attività lavorativa in caso di emergenza non controllabile ordinare l evacuazione attivare i soccorsi esterni richiede l esodo del condominio coordinare l emergenza (dà disposizioni ai collaboratori, prende le decisioni del caso) verificare l effettivo deflusso di tutto il personale interno o esterno In sua assenza, interverrà il successivo responsabile dell emergenza (in ordine alfabetico). 9.7 STRUMENTI PER L EMERGENZA Gli immobili sono presidiati da personale di CUP 2000 che, al sopraggiungere di una emergenza, provvederà a mettere in atto la procedura stabilita.

7 Pagina 7 di MEZZI DI ESTINZIONE L immobile è dotato dei seguenti presidi: ESTINTORI (ubicazione indicata sulle planimetrie di esodo) IDRANTI a muro DISPOSITIVI DI ALLARME La sede è, dotata di impianto di allarme acustico attivabile dagli appositi pulsanti: IMPIANTI Impianto elettrico di forza motrice e di illuminazione, corredato di batterie tampone per l alimentazione delle lampade d emergenza. A monte dell impianto c è un quadro elettrico generale, con l interruttore da cui si può togliere tensione a tutto l impianto. Generatori di calore murali pensili, garantiscono il riscaldamento degli uffici e del centro di scansione SEGNALETICA In tutte le aree è affissa la cartellonistica indicante le vie di esodo e le uscite di sicurezza.

8 Pagina 8 di PROCEDURA EMERGENZA INCENDIO DI MEDIA GRAVITA OGNI LAVORATORE che riscontrasse un incendio DEVE IMMEDIATAMENTE: dare l allarme vocale ai propri colleghi all interno del locale uscire e chiudere il locale avvertire l ADDETTO ALL EMERGENZA indicando: COSA sta accadendo DOVE sta accadendo CHI è coinvolto L ADDETTO ALL EMERGENZA: CHIAMA IL COORDINATORE DELL EMERGENZA PRELEVA l attrezzatura antincendio ACCEDE AL LOCALE, se non pericoloso ALLONTANA i materiali e/o attrezzature che possono essere interessati da un eventuale estensione del focolaio PROCEDE ALL ESTINZIONE del focolaio con mezzo estinguente (estintore) o coperta antifiamma Qualora l operazione di spegnimento non dovesse riuscire o l incendio risultasse più serio del previsto, egli ATTIVA l allarme acustico, lascia la zona e chiude la porta dietro di sé. OGNI LAVORATORE, sentito il suono dell allarme, IMMEDIATAMENTE e con CALMA: non raccoglie nulla di personale se non lo stretto necessario per le proprie esigenze (es.: occhiali da vista) verifica che eventuali persone presenti occasionalmente nell ufficio seguano le presenti istruzioni esce seguendo la via di fuga più vicina e si reca presso il Punto di Raccolta, dove rimarrà fino alla cessata emergenza segnala al proprio superiore l eventuale assenza di colleghi presso il Punto di Raccolta L ADDETTO ALL EMERGENZA: SI COORDINA con il Coordinatore all Emergenza AIUTA il deflusso dai locali e assiste le persone in evidente stato di agitazione RESTA A DISPOSIZIONE della Squadra di Soccorso per fornire informazioni utili IL SUPERIORE IN SERVIZIO SEGNALA al Coordinatore dell Emergenza coloro che non risultano presso il Punto di Raccolta. IL COORDINATORE DELL EMERGENZA CHIAMA i VVF componendo il NUMERO TELEFONICO: 0115

9 Pagina 9 di 17 Contenuto della comunicazione VERSO la Centrale Operativa dei VVF Chi Siamo CUP 2000 Dove Siamo Quarto Inferiore, Descrizione dell accaduto - indicare se si tratta di incendio, allagamento o di esplosione - stato dell emergenza (allarme o preallarme) - numero di persone coinvolte - via più breve per raggiungere il luogo dell evento RISPONDERE sinteticamente alle domande dell operatore ATTENERSI scrupolosamente alle istruzioni fornite dall operatore dei VVF INVIARE una persona ad accoglie i soccorsi all incrocio con la via provinciale IL PERSONALE DI IMPRESE ESTERNE si attiene alle procedure di emergenza di CUP 2000

10 Pagina 10 di PROCEDURA EMERGENZA INCENDIO DI ALTA GRAVITA OGNI LAVORATORE che riscontrasse un incendio DEVE IMMEDIATAMENTE: dare l allarme vocale ai propri colleghi all interno del locale uscire dal locale e chiudere la porta attivare l allarme acustico mediante pulsante dedicato avvertire L ADDETTO ALL EMERGENZA indicando: COSA sta accadendo DOVE sta accadendo CHI è coinvolto verificare che eventuali persone presenti occasionalmente nell ufficio seguano le presenti istruzioni seguire la via di fuga più vicina e recarsi presso il Punto di Raccolta cessata emergenza, dove rimarrà fino alla L ADDETTO ALL EMERGENZA PRESENTE, sentito l allarme SI COORDINA con il Coordinatore all Emergenza AIUTA il deflusso dai locali RESTA A DISPOSIZIONE della Squadra di Soccorso per fornire informazioni utili IL COORDINATORE DELL EMERGENZA CHIAMA i VVF componendo il NUMERO TELEFONICO: 0115 Contenuto della comunicazione VERSO la Centrale Operativa dei VVF Chi Siamo CUP 2000 Dove Siamo Quarto Inferiore, - indicare se si tratta di incendio, allagamento o di esplosione Descrizione dell accaduto - stato dell emergenza (allarme o preallarme) - numero di persone coinvolte - via più breve per raggiungere il luogo dell evento RISPONDERE sinteticamente alle domande dell operatore ATTENERSI scrupolosamente alle istruzioni fornite dall operatore dei VVF INVIARE una persona ad accoglie i soccorsi all esterno dell edificio IL PERSONALE DI IMPRESE ESTERNE si attiene alle procedure di emergenza di CUP 2000

11 Pagina 11 di PROCEDURA EMERGENZA TERREMOTO REGOLE DI COMPORTAMENTO DA OSSERVARE DURANTE IL TERREMOTO La reazione umana al presentarsi del fenomeno sismico è istintiva e non sempre razionale. In primo luogo, è fondamentale mantenere la lucidità e agire senza farsi prendere dal panico. DURANTE LA SCOSSA Ripararsi in un luogo sicuro: sotto una trave, nel vano di una porta, vicino a una parete portante o in un luogo protetto ad esempio sotto un tavolo. AL TERMINE DELLA SCOSSA, gli addetti all emergenza, su indicazione del coordinatore, provvederanno a diramare l ordine di evacuazione. Uscire con calma e raggiungere il punto di raccolta. Se ci si trova all interno di un edificio: Allontanarsi da finestre, balconi, mobili o scaffali non fissati a parete Non precipitarsi verso le scale; non usare ascensori Porre attenzione al distacco di parti del soffitto Non saltare da finestre o balconi posti ad altezze elevate In caso di affollamento di persone evitare di recarsi precipitosamente alla uscite, poiché di riflesso altre persone potrebbero fare lo stesso Abbandonare velocemente le cantine, i piani interrati e il piano terra degli edifici Se ci si trova all aperto o ci si può recare all aperto Mantenersi a distanza di sicurezza rispetto a edifici, muri, conduttori di corrente elettrica, condutture del gas e dell acqua, lampade stradali Luoghi sicuri Sotto gli stipiti delle porte Vicino a pareti portanti Sotto tavoli robusti In ginocchio vicino a grandi mobili adeguatamente fissati a parete (ad es. armadi) Luoghi non sicuri Balconi, Finestre Giroscala Vicino a condutture dell acqua, gas, cavi elettrici, forni, ascensori Locali interrati

12 Pagina 12 di 17 GLI ADDETTI ALL EMERGENZA: AIUTANO il deflusso e assistono le persone con disabilità e/o in evidente stato di agitazione si accertano che tutti siano presenti presso il Punto di Raccolta IL COORDINATORE DELL EMERGENZA laddove intervenga il Soccorso esterno, si tiene a disposizione per fornire le necessarie informazioni 13. EMERGENZA, INFORTUNIO GRAVE O MALORE COMPONENTI SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO Mazzali Andrea (Coordinatore dell Emergenza) int cell Montanari Patrizia int cell Nascè Nicoletta int. 207 Nostini int. 221 Tartarini int. 252 COMPITI DELL ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO dare all infortunato un Primo Soccorso richiedere l intervento del soccorso pubblico verificare periodicamente il consumo dei presidi sanitari e richiederne l approvvigionamento CONTENUTO CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO 5 paia Guanti sterili monouso 1 Confezione di cotone idrofilo 1 Visiera paraschizzi Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0,9%) da 500 ml Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole 2 Teli sterili monouso 2 Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso 2 Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 1 Un paio di forbici 3 Lacci emostatici 2 conf Ghiaccio pronto uso 2 Pinzette da medicazione sterili monouso 1 Termometro 1 Confezione di rete elastica di misura media 1 Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa

13 Pagina 13 di PROCEDURE D EMERGENZA PRIMO SOCCORSO OGNI LAVORATORE che riscontrasse un infortunio o malore deve: avvertire l addetto al Primo Soccorso L ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO deve: portarsi sul luogo indicato attuare le procedure di soccorso secondo la formazione ricevuta se necessario, richiedere l'intervento di un'ambulanza chiamando il NUMERO TELEFONICO: 0118 Contenuto della comunicazione VERSO la Centrale Operativa di Primo Soccorso Chi Siamo: CUP 2000 Dove Siamo: Quarto Inferiore, Descrizione dell accaduto: Tipo di emergenza (malore, ustioni, asfissia, altro) Numero infortunati, coscienti/non coscienti ATTENDERE il messaggio di ricevuto da parte dell operatore RISPONDERE sinteticamente alle domande dell operatore INVIARE una persona ad accoglie i soccorsi all incrocio della via provinciale REGOLE DI COMPORTAMENTO DA OSSERVARE IN CASO DI INFORTUNIO O MALORE Il soggetto infortunato/indisposto non deve essere accompagnato al PS da altri Colleghi poiché ciò comporterebbe l'esposizione immotivata ad altre tipologie di rischi/pericoli (es. incidente in itinere) da cui possono derivare ulteriori problemi. Qualora l interessato sia incosciente oppure lo richiede espressamente, l'azienda provvederà ad avvisare un familiare dello stesso. Se il dipendente manifesta la volontà di recarsi al Pronto Soccorso autonomamente, in particolare se il soggetto accusa un malessere causato da un evento capitato fuori dall'ambiente di lavoro, deve formalizzare la richiesta per iscritto, utilizzando il modulo disponibile presso la squadra di emergenza. Il documento dovrà essere trasmesso all'ufficio Personale.

14 Pagina 14 di NUMERI UTILI Anteporre lo 0 (zero) se si chiama da telefono fisso VIGILI DEL FUOCO 115 AMBULANZA 118 CARABINIERI 112 POLIZIA STATO DELLE REVISIONI Rev. Data Autore Revisioni Verificato Approvato /10 RSPP Emissione DDL RLS - MC DDL /11 RSGSSL 2 (Ambito di applicazione) modificato in base alla formazione erogata agli addetti all emergenza 3 (Descrizione attività): modificata Ragione Sociale; aggiornate attività 7 (Classificazione del luogo) inserito obbligo CPI per archivio 8 (Punto di Raccolta) aggiunta mappa con indicazione dei punti di raccolta 9.4 (Addetti Emergenza): aggiornati componenti 9.5 (Compiti Addetto Emergenza) eliminata riga interrompere l erogazione di energia elettrica e gas (Equipaggiamento Responsabile Emergenza) eliminato paragrafo 11 (Emergenza Terremoto) esplicitato comportamento e inserita immagine 12 (Emergenza, Infortunio grave, Malore): aggiornati componenti 13 (Procedure d Emergenza Primo Soccorso) inserite regole di comportamento 16 (Legenda e Simboli Segnaletica di

15 Pagina 15 di 17 Emergenza) aggiunto paragrafo 17. LEGENDA SIMBOLI E SEGNALETICA DI EMERGENZA Uscita di Emergenza Punto di Raccolta Cassetta di medicazione Estintore 18. ELENCO ALLEGATI PLANIMETRIA DELL IMMOBILE INDICANTE:

16 Pagina 16 di 17 ALLEGATO 1 PLANIMETRIA PIANO TERRA

17 Pagina 17 di 17 ALLEGATO 2 PLANIMETRIA PIANO PRIMO

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