L importanza dello studio

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1 L importanza dello studio Matteo 22:37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Il nostro studio non deve avere come fine solo quello di preparare sermoni, ma anche darci padronanza dei testi e degli autori, ovvero di una formazione costante. Il nostro studio dovrà essere la sintesi di tre esigenze: 1. La Parola di Dio (Scritture) che deve essere interpretata 2. La comunità, di cui si devono conoscere i bisogni spirituali e le motivazioni 3. Il mondo che deve essere ricondotto alla grazia di Dio Il tempo che dedichiamo allo studio non è sfuggire dalle cose importanti della vita e della fede, ma è piuttosto un immergersi profondamente nell attività che la chiesa ci ha riconosciuto da svolgere. Nello studio si affina la personalità del predicatore e si rafforza la sua fede con effetti immediati. Lo studio protegge la comunità da un influsso eccessivo delle opinioni personali, dei pregiudizi e dei sentimenti del predicatore. Lo studio permette al predicatore di annunciare la Parola di Dio con una salutare distanza critica dalla propria vita e da quella dei membri della chiesa; essere troppo attaccati alla nostra condizione ed a quella di coloro che ci stanno davanti, come pure un eccessivo desiderio di attualizzare il testo rischiano di soffocarci e di distorcerne la nostra capacità di giudizio. La Bibbia è la parola di Dio data nella storia nelle parole degli uomini (G.E. Ladd). È questa duplice natura della Bibbia che esige da noi il compito dell interpretazione 1 che è la sintesi 1 Come aprire le porte ad una lettura informata della Bibbia pag. 17 1

2 tra due situazioni che devono essere armonizzate tra loro: il valore perenne e la particolarità storica e sociale. Lo scopo del nostro studio sarà quindi quello di favorire l elaborazione di un metodo di lavoro personale e costante che possa evitare gli ostacoli di una frettolosa e troppo selettiva 2 lettura dei testi. Gli ostacoli Spesso i membri delle chiese non attribuiscono valore allo studio e alla formazione di se stessi come anche di diaconi, anziani e pastori. Non è tanto una questione di titoli accademici quanto della necessità di mantenere curiosità, capacità critica rispetto alla Parola e nello stesso tempo evitare il rischio di dire sempre le solite cose. Se non stiamo attenti il messaggio che portiamo avrà sempre i soliti obiettivi (ad esempio: riflettere sul perdono, sulla grazia, sul giudizio degli ultimi tempi, ecc.) o si predicherà solo sui soliti autori biblici. Alcuni rifiutano di leggere testi diversi dalla Bibbia, oppure non si preoccupano di cercare materiale di qualità. Imparare a scegliere i libri con cure è un compito essenziale. I costi possono essere contenuti con una oculata gestione di una biblioteca di chiesa. Imparare vuole dire rinunciare a qualcosa (tempo, denaro, ecc.) ma anche prendere consapevolezza di alcuni pregiudizi da superare quali: a) Il pregiudizio dell esperienza: la nostra esperienza di credenti nel leggere la Bibbia potrebbe diventare un mito. La nostra esperienza personale è senz altro utile, ma serve utilizzare anche altri strumenti (lettura di commentari, testi ed articoli teologici, partecipare ad incontri di approfondimento e formazione, ecc.) per 2 Come aprire le porte ad una lettura informata della Bibbia pag. 17 e pag. 21 2

3 avere quella giusta distanza dal testo di predicazione (il sermone è il punto di incontro della Bibbia con noi, la comunità e il mondo). Lo studio non sostituisce l esperienza ma è uno strumento che ci consente di conoscere meglio quello che leggiamo. b) Il pregiudizio dello spontaneismo: lo studio è considerato da alcuni come un qualcosa che si oppone alla spontaneità o peggio ancora alla libertà dello Spirito Santo di soffiare dove vuole. La spontaneità deve essere sostenuta dalla conoscenza dei contenuti e l agire dello Spirito Santo non può essere ghettizzato in un adesso e subito. Dio utilizza l essere umano come strumento per i suoi progetti ed il predicatore è guidato dallo spirito santo tanto al momento dello studio quanto in quello dello sviluppo del sermone. Analogo discorso vale per la liturgia: è sempre attuata da uomini indipendentemente dal momento nel quale è stato pensata o progettata. Suggerimenti utili Occorre prendere coscienza del proprio metodo di lavoro per poterlo successivamente verificare, modificare o sostituire. Non esiste nessun campo del sapere che non sia direttamente od indirettamente collegato con l annuncio della Parola di Dio. Esiste sempre un argomento che, in un certo periodo, è punto di riferimento di libri o di riviste. Per quanto riguarda i libri è utile affidarsi alle recensioni per individuare quelli più adatti al nostro approfondimento. È utile stabilire un ritmo di studio (giornaliero o settimanale, secondo le nostre esigenze, indipendentemente dal fatto che in quella settimana si debba preparare il sermone. 3

4 Imparare a raccogliere dati ci aiuterà in un momento successivo nello sviluppo di un testo. Bastano pochi minuti per annotarci dove trovare un riferimento o mettere da parte un breve articolo di giornale o rivista. È utile leggere regolarmente romanzi, racconti o poesie (mi riferisco a quei libri che hanno resistito negli anni ad essere raccomandati o ristampati). L esercizio della lettura, oltre che piacevole, ha lo scopo di dilatare le nostre facoltà creative ed arricchisce il nostro vocabolario facendoci capire l importanza di un uso proprio della lingua e dando forza alla nostra immaginazione. È importante resistere all idea di interrompere il nostro momento di studio non appena ci è venuta in mente un idea da sviluppare in una predicazione. Se oltre alla biblioteca della chiesa si riesce a costruirne una propria, è importante che questa sia efficiente per cui si suggerisce: a) quando si comprano libri nuovi, lasciarli sulla scrivania sino a che non li avremmo letti b) scambiare i nostri libri con altri lettori. I libri che hanno esaurito, per noi, il loro scopo possono essere regalati e quindi diventare utili per altri lettori c) sistemare i libri per facile utilizzo (autore, argomento, ecc.) Seminari e convegni sono ottime opportunità di approfondimento e di confronto con altre persone che hanno interessi comuni ai nostri. Una saggia programmazione ci fa curare sia i punti forti sia quelli deboli della nostra preparazione Conservare il nostro materiale di studio (e non solo una sintesi, come può essere un sermone) sarà utile a farci perdere meno tempo quando in un futuro riaffronteremo quell argomento 4

5 Imparare a prendere appunti in modo organico ci aiuterà a dare forma al sermone dividendoli per ricerca, riflessioni personali, ecc. 5