Paola Pedanti e Paola Biletta

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Paola Pedanti e Paola Biletta"

Transcript

1 Camera di commercio di Torino 1 Laboratori che eseguono verificazioni su strumenti soggetti ad approvazione ministeriale ai sensi del D.M. 10/12/2001: presentazione del nuovo Regolamento camerale Paola Pedanti e Paola Biletta

2 Camera di commercio di Torino 2 D.M. 10/12/2001 Condizioni e modalità di riconoscimento, da parte delle Camere di commercio, dei laboratori privati che intendono effettuare la verificazione periodica degli strumenti di misura, ai sensi dell art. 4 del D.M. 182/2000

3 Camera di commercio di Torino 3 Il nuovo Regolamento camerale In vigore in Provincia di Torino dal 1 ottobre 2012 elaborato sulla linea di quelli approvati a luglio 2011 da Unioncamere nazionale per i laboratori che operano su alcuni strumenti MID (D. lgs. 22/2007) nato dal proficuo confronto fra gli uffici metrici delle diverse Camere di commercio di Piemonte e Valle d Aosta, con il coordinamento di Unioncamere Piemonte aggiornato con le novità normative in tema di semplificazione amministrativa, in particolare SCIA - Paola Biletta

4 Camera di commercio di Torino 4 MODIFICHE ALLA L. 241/1990 Dalla DIA alla SCIA La combinazione delle istanze di semplificazione e di liberalizzazione che hanno caratterizzato la legge sul procedimento amministrativo hanno mosso l ente alla stesura del Regolamento relativo ai laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura. Fin dall introduzione dell istituto della dichiarazione di inizio attività (DIA) avvenuta con l articolo 19 della L. 241/1990 si sono susseguiti istituti che hanno messo in evidenza quale fosse la ratio della norma: la promozione dell iniziativa economica così come sancito nella Carta Costituzionale.

5 Camera di commercio di Torino 5 MODIFICHE ALLA L. 241/1990 Dalla DIA alla SCIA Le diverse interpolazioni del testo hanno portato dottrina e giurisprudenza a qualificare gli istituti di cui si tratta talvolta come istituti di mera semplificazione, talaltra come strumenti di liberalizzazione. In merito il Consiglio di Stato alla fine di un percorso argomentativo molto articolato sfociato nella sentenza dell Adunanza Plenaria n. 15 del 2011, qualifica la SCIA come atto privato, ricompreso in un processo di liberalizzazione temperata dalla previsione di poteri di controllo successivo esercitabili dalla PA. Come detto l istituto della SCIA è disciplinato dal risultato di una serie di modifiche apportate all articolo 19 della L 241/1990 che partono dall art. 3 comma 1 del D.L. 35/2005 (L. di conversione n. 80/2005), dall articolo 9 della L. 69/2009 che ha variato i commi 1,2,3,5 dell articolo 19 della L. 241/1990, dall articolo 49 comma 4 bis del D.L. 31/05/2010 n. 78, dal D.L. 70/2011 convertito nella L. 106/2011, dal D.L. 138/2011 convertito nella L. 148/2011, ed infine dall articolo 2 del D.L. 09/02/2012 n. 5 convertito nella L. 04/04/2012 n. 35.

6 Camera di commercio di Torino 6 LA SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) La SCIA è una dichiarazione che consente di iniziare, modificare o cessare un attività produttiva (artigianale, commerciale, industriale, di servizi ecc) senza attendere i tempi di verifiche e di controlli preliminari finalizzati all emanazione di un provvedimento di autorizzazione. Il privato pertanto può iniziare l attività economica non appena ne sia avvenuta la comunicazione in modo corretto e completo all autorità pubblica competente. Per consentire lo svolgimento dei controlli successivi da parte degli uffici e degli organi di controllo a ciò preposti, la pratica deve essere corredata delle prescritte autocertificazioni circa il possesso dei requisiti (quando espressamente richiesti dalla legge per lo svolgimento di determinate attività) e della documentazione tecnica.

7 Camera di commercio di Torino 7 LA SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) La SCIA sostituisce quindi ogni atto di autorizzazione, concessione non costitutiva, provvedimento di assenso ecc. il cui rilascio dipenda solo dall accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da altri atti amministrativi di contenuto generale e non vi sia limite o contingente o strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti stessi. Ipotesi nelle quali la SCIA non si può applicare: - casi in cui vi siano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali; - atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza, all immigrazione, all asilo, alla cittadinanza, all amministrazione della giustizia ecc.. Nelle ipotesi in cui la legge prevede l acquisizione di pareri di organi o di enti appositi o l'esecuzione di verifiche preventive, queste sono sostituite da autocertificazioni, attestazioni, asseverazioni o certificazioni richiamate dalla SCIA salva la verifica successiva delle amministrazioni competenti.

8 Camera di commercio di Torino 8 LA SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) Nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della SCIA la pubblica amministrazione è chiamata ad operare i suoi poteri di controllo. Al divieto di prosecuzione dell attività economica è associato il potere di imporre la rimozione degli effetti dannosi di questa. La PA ha il potere di condizionare il proseguimento dell attività economica al rispetto di determinate prescrizioni d'esercizio. Decorsi i 60 giorni si consuma per la PA il potere di intervenire sull attività oggetto della SCIA, salvo i casi di dichiarazioni sostitutive di certificazioni e di atti di notorietà falsi o mendaci, per i quali la PA può in ogni tempo adottare i provvedimenti di divieto e di rimozione. Si esclude invece la possibilità di conformare l attività qualora siano accertate dichiarazioni di certificazioni e atti di notorietà falsi e mendaci. Il potere di controllo esercitabile nei 60 giorni dal ricevimento della SCIA si distingue dal potere di autotutela concesso in generale alla pubblica amministrazione dagli articoli 21 quinquies e 21 nonies della L.241/1990. Il potere di autotutela deve configurarsi come potere discrezionale e non vincolato che la PA può esercitare se valuta, a posteriori, la propria azione illegittima o inopportuna.

9 Camera di commercio di Torino 9 VIZI DELLA SCIA RESPONSABILITA DEL DICHIARANTE Le amministrazioni destinatarie di una SCIA nei 60 giorni dal ricevimento della stessa devono accertare il possesso e la veridicità dei requisiti dichiarati adottando, in caso di assenza di questi, provvedimenti di conformazione, di inibizione o addirittura sanzionatori se l imprenditore si sia reso responsabile di dichiarazioni mendaci, potere peraltro esercitabile, come detto, anche oltre questo termine. Il dichiarante è responsabile delle autocertificazioni e delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio da lui rese. Si comprende come da un lato la semplificazione e la parziale liberalizzazione siano temperate dalla più incisiva responsabilità del dichiarante che si assume l onere, non solo di compilare la SCIA in modo completo e corretto, ma anche di rispondere in modo pieno ed esclusivo delle sue dichiarazioni che, qualora mendaci o false, comportano la denuncia all autorità giudiziaria, con conseguenze anche penali a carico del dichiarante (denuncia presso la Procura per il reato di falso in atto pubblico).

10 Camera di commercio di Torino 10 VIZI DELLA SCIA CARENZA DEI REQUISITI COMMA 3 ARTICOLO 19 L241/1990: L amministrazione competente, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti di cui al comma 1, nel termine di 60 giorni dal ricevimento della segnalazione [ ], adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa, salvo che, ove ciò sia possibile, l interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro un termine fissato dall amministrazione, in ogni caso non inferiore a trenta giorni.[ ] Da quanto evidenziato emerge che: - se sussiste la necessità di conformare l attività alla normativa, l attività non viene sospesa ma può essere continuata; - è comunque salvo il potere dell amministrazione competente di assumere in via di autotutela determinazioni volte alla revoca o annullamento d ufficio del provvedimento illegittimo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell interesse pubblico originario, o d ufficio qualora illegittimo (se adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza).

11 Camera di commercio di Torino 11 SANZIONI INERENTI LA SCIA In caso di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell atto di notorietà false o mendaci, l amministrazione, ferma restando l applicazione delle sanzioni penali di cui al comma 6 ( Ove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque nelle dichiarazioni o attestazioni o asseverazioni che corredano la SCIA, dichiara o attesta falsamente l esistenza dei requisiti o dei presupposti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a tre anni ), nonché quelle di cui al capo VI del D.P.R. 445/2000, può sempre ed in ogni tempo adottare i provvedimenti di divieto di prosecuzione dell attività, di rimozione degli effetti dannosi o di richiesta di conformazione dell attività. D.P.R. 445/2000 Art. 75 Decadenza dai benefici 1. Fermo restando quanto previsto dall articolo 76, qualora dal controllo [ ]emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera (in questo caso decade dai benefici conseguenti alla SCIA e pertanto non può più conformare, qualora possibile, l attività). Art. 76 Norme penali 1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. 2. L esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso. [ ]

12 Camera di commercio di Torino 12 COME SI PRESENTA UNA SCIA La premessa fondamentale è che con la presentazione della SCIA l impresa sia essa individuale o costituita in forma societaria PUO iniziare l attività (facoltà e non obbligo di iniziare l attività connessa alla SCIA). CASO DI SOCIETA La società potrà essere già iscritta al registro delle imprese o in quanto già operante con diversa attività o in quanto iscritta come inattiva in questa ipotesi la SCIA per esercitare l attività di laboratorio che esegue la verificazione periodica sarà consegnata al Servizio Metrico per l istruttoria relativa.

13 Camera di commercio di Torino 13 COME SI PRESENTA UNA SCIA CASO DI DITTA INDIVIDUALE Se la ditta individuale è già iscritta con altra attività e desidera poter intraprendere l attività di laboratorio, la procedura è analoga a quella precedente; Se la ditta individuale non è ancora iscritta al registro delle imprese e intende iscriversi ad esso e contestualmente iniziare l attività di laboratorio, essa procederà alla presentazione di tutta la documentazione, compresa la SCIA, al registro delle imprese, tramite ComUnica utilizzando il SUAP (sportello unico attività produttive). Il sito al quale connettersi per effettuare questa ultima iscrizione è:

14 Camera di commercio di Torino 14 DATA DI INIZIO ATTIVITA Ai sensi dell articolo 19 comma 2 della L. 241/1990 l attività può essere iniziata dalla data di presentazione della SCIA. Si è a lungo discusso se la data di presentazione della SCIA fosse quella di rilascio di una ricevuta o semplicemente quella di presentazione della segnalazione. A dirimere la questione è intervenuta la circolare del Ministero dello sviluppo economico del 28/09/2011 che ha stabilito che si debba tener conto della data di presentazione della segnalazione.

15 Camera di commercio di Torino 15 Il modulo SCIA per i laboratori aventi sede operativa principale in Provincia di Torino che eseguono verificazione periodica su strumenti di misura ai sensi del D.M. 10/12/2001, con esclusione di quelli disciplinati dal D. Lgs. 22/2007, operando su tutto il territorio nazionale (modello lab01)

16 Camera di commercio di Torino 16 CONTENUTI Le categorie degli strumenti su cui intende operare, in base all art. 1 del D.M. 10/12/2001 rientranti fra: 1. masse e misure campione; 2. misure di capacità, comprese quelle montate su autocisterna; 3. strumenti per pesare; 4. complessi di misura per carburanti; 5. misuratori di volumi di liquidi diversi da carburante e dall acqua; 6. misuratori massici di gas metano per autotrazione; 7. strumenti per la misura di lunghezze compresi i misuratori di livello dei serbatoi

17 Camera di commercio di Torino 17 CONTENUTI Le dichiarazioni, ai sensi del D.P.R. 445/2000 con conseguenze penali in caso di falsità e decadenza dai benefici, relative a: 1) indipendenza del laboratorio e del personale da vincoli di natura commerciale o finanziaria e da rapporti societari con gli utenti; 2) adeguata formazione tecnica e professionale del personale e conoscenza adeguata delle prescrizioni relative ai controlli; 3) operare anche con riferimento alle norme tecniche nazionali e internazionali per i laboratori di prova (UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005), se il laboratorio ha solo certificazione del sistema di qualità ai sensi della UNI EN ISO 9001/2008;

18 Camera di commercio di Torino 18 Documentazione da allegare 1) Elenco delle apparecchiature e degli strumenti posseduti e idonei 2) Elenco del personale incaricato con qualifiche e titoli e nominativo responsabile del laboratorio 3) Planimetria locali laboratorio verificazioni con evidenza della separazione da eventuale riparazione 4) Contrassegno di esito positivo della verifica periodica e impronta dei sigilli di garanzia (con numero identificativo attribuito: esempio TO 01) 5) Relativa alle condizioni giuridico amministrative e tecnico- operative (art. 2 e 3 D.M. 10/12/2001): a) organigramma con nome responsabile verificazioni e relativa struttura distinta, separata e autonoma da eventuale manutenzione e riparazione b) copia del manuale qualità distribuito in forma controllata e delle procedure tecniche relative a tarature della strumentazione ed esecuzione delle prove; c) copia del certificato di accreditamento rilasciato da Accredia o da altro organismo di accreditamento dei laboratori aderente alla European Cooperation for Accreditation (EA) o di certificazione del proprio sistema qualità rilasciata da organismo accreditato a livello nazionale o comunitario;

19 Camera di commercio di Torino 19 Documentazione da allegare 6) La dichiarazione di impegno di titolare e responsabile verificazioni: a) a conservare per almeno 5 anni copia della documentazione, anche su supporto informatico, comprovante le operazioni di verificazione periodica effettuate con le relative registrazioni dei risultati, positivi o negativi; b) a trasmettere i dati delle operazioni di verificazione periodica effettuate, entro i primi 10 giorni del mese successivo a quello durante il quale sono state eseguite, oltre alla copia del rapporto rilasciato; c) ad inviare alla Camera di Commercio entro 30 giorni dalla conclusione delle visite ispettive copia del rapporto rilasciato da parte dell ente di certificazione/accreditamento; d) a rispettare il vincolo del segreto professionale;

20 Camera di commercio di Torino 20 Documentazione da allegare 7) La dichiarazione di impegno del personale del laboratorio a rispettare il vincolo del segreto professionale; 8) attestazione del versamento effettuato a favore della Camera di Commercio di TORINO di 473,11 (IVA inclusa) sul c/c n , causale: Laboratori che eseguono la verificazione periodica di strumenti di misura.

21 Camera di commercio di Torino 21 Attribuzione del codice Al ricevimento della SCIA completa di allegati (a pena di irricevibilità) la Camera di commercio: assegna e comunica al laboratorio il numero identificativo da inserire nel logo del sigillo, composto da un codice alfanumerico, in cui i primi due caratteri sono le due lettere identificative della sigla della provincia (o dello Stato estero in caso di laboratori aventi sede legale fuori dal territorio nazionale) in cui il laboratorio ha la sua sede operativa, seguito dal numero progressivo (esempio: TO 01) provvede all iscrizione nell elenco dei laboratori che eseguono la verificazione periodica, pubblicato sul sito internet

22 Il Regolamento Camera di commercio di Torino 22 I contenuti del modulo SCIA riflettono ovviamente quanto richiesto dal D.M. 10/12/2001 e ripreso anche dal Regolamento camerale approvato a luglio dal Consiglio relativamente ai requisiti previsti (art. 6): 1) la separazione sotto il profilo organizzativo e amministrativo dell area di attività da quelle inerenti la vendita, la manutenzione e la riparazione degli strumenti metrici, in modo da dimostrare che esse ed il personale sono libere da pressioni indebite, commerciali, finanziarie o di altra natura; 2) l autonomia sulla base di poteri conferiti al loro responsabile, il quale dovrà essere dotato di completa indipendenza operativa e dipendere direttamente ed esclusivamente dal legale rappresentante dell azienda; 3) la separazione dei locali adibiti a laboratorio di verifica rispetto a quelli adibiti ad eventuali altre attività incompatibili, come risultante dalla planimetria in scala adeguata. Deve altresì rispettare le condizioni tecnico-operative relative al sistema di garanzia della qualità ed alla strumentazione utilizzata, indicate dalla normativa. Il rappresentante legale del laboratorio attesta la sussistenza delle condizioni ed il possesso dei requisiti del personale incaricato, che deve avere un adeguata preparazione tecnico/professionale ed una conoscenza soddisfacente delle prescrizioni relative ai controlli.

23 Il Regolamento art 7 Valutazione dei requisiti Camera di commercio di Torino 23 Entro 60 giorni dal ricevimento della SCIA: a. valutazione della documentazione allegata; b. verifica presso il laboratorio della rispondenza tra documentazione e realtà operativa e il possesso dei requisiti, differenziata a seconda che il laboratorio sia accreditato in conformità alla norma UNI CEI ISO/IEC o certificato in conformità alla norma UNI EN ISO La Camera di commercio comunica al laboratorio la composizione del team di verifica e il nome del responsabile della verifica, insieme con il piano di verifica, con un preavviso di almeno 5 giorni lavorativi dalla data fissata per la visita. Il laboratorio, nel giorno comunicato, riceve il team di verifica nella sua sede, mette a disposizione la documentazione necessaria e presta la massima cooperazione

24 Il Regolamento art 7 Valutazione dei requisiti Camera di commercio di Torino 24 Si ricorda che, ai sensi dell art. 3 del D.M. 10/12/2001, laboratori devono: essere dotati (n.b.: essere in possesso ) di strumenti ed apparecchiature idonei in relazione alla categoria di strumenti da sottoporre a verificazione periodica; possedere campioni di riferimento tarati, con riferibilità ai campioni nazionali o internazionali, da laboratori di taratura accreditati da organismi aderenti all EA e adeguati alle caratteristiche metrologiche degli strumenti di misura da verificare; espletare nell esecuzione della verificazione le prove metrologiche stabilite dalle norme di carattere generale vigenti e quelle particolari specificate nei singoli provvedimenti di ammissione a verifica degli strumenti di misura stessi;

25 Camera di commercio di Torino 25 Il Regolamento art. 8 Termini di esecuzione della verifica entro 60 giorni dalla data di accettazione del servizio da parte del laboratorio L eventuale possibilità di ottenere l esecuzione delle richieste di verifica periodica, oltre il termine sopra previsto, deve risultare dalla documentazione che il laboratorio provvederà a presentare e conservare per non incorrere nell ipotesi di sospensione di cui alla lettera g) dell art. 12, che si concretizzerà in caso si tratti di prassi abituale

26 Camera di commercio di Torino 26 Il Regolamento art. 9 Attività di certificazione svolta dal laboratorio Se le prove hanno esito positivo il laboratorio: a) applica, in prossimità della targhetta indicante i dati metrologici, il contrassegno di cui all allegato 3 del DM n. 182/2000, contenente la propria sigla alfanumerica, ed i propri sigilli, conformi alla Direttiva ministeriale 30/07/2004 in luogo di quelli apposti provvisoriamente dai riparatori; b) rilascia all utente metrico una dichiarazione attestante la regolarità dello strumento; c) comunica i dati identificativi della verifica alla Camera di Commercio entro i primi 10 giorni del mese successivo a quello di esecuzione, con la copia del rapporto rilasciato. Sono dettagliati inoltri casi particolari previsti dalla Direttiva ministeriale 30/7/2004

27 Camera di commercio di Torino 27 Modalità comunicazione dati verificazione consegna allo sportello di Via Cavour 17 tramite fax al n via all indirizzo tramite PEC a protocollo.generale@to.legalmail.camcom.it Prossimamente la Camera di commercio di Torino avvierà il progetto che prevede l invio informatico da parte dei laboratori di files excel con un format specifico, tramite sito web I dati saranno caricati nel programma Eureka di Infocamere, condiviso fra le diverse Camere di commercio

28 Il Regolamento art. 5 Variazioni successive Camera di commercio di Torino 28 In caso di modifica: a) denominazione/ragione sociale b) sede operativa c) apparecchiature e strumenti posseduti d) titolare/legale rappresentante/soci e) personale addetto al laboratorio f) responsabile della verificazione periodica g) cessazione dell attività Il laboratorio deve presentare alla Camera di commercio di Torino l apposito modello (lab02) corredato degli allegati previsti caso per caso e di attestazione del versamento di 114,95 - IVA inclusa - sul c/c n solo nel caso b)

29 Camera di commercio di Torino 29 Non è più necessario il rinnovo annuale del riconoscimento idoneità La Camera di commercio di Torino ha parallelamente deciso di non far pagare un importo per il controllo, di norma annuale, del mantenimento dei requisiti dei laboratori, trattandosi di attività istituzionale e tenuto conto della particolare situazione economica del momento

30 Il Regolamento artt. 10 e 11 Vigilanza Camera di commercio di Torino 30 presso la sede del laboratorio, senza preannunciare e di norma annualmente, presso gli utenti metrici che hanno sottoposto a verificazione periodica i propri strumenti, in due modi: a) al momento della verificazione periodica, a campione e in maniera casuale o in base a specifiche esigenze d accertamento, utilizzando i mezzi e le risorse del laboratorio, qualora questi comunichi alla Camera di Commercio, almeno cinque giorni lavorativi prima, il programma settimanale delle verificazioni che intende effettuare nella provincia di Torino, indicando in dettaglio la denominazione dell utente metrico, la data e l ora programmata, la tipologia di strumento e la sua ubicazione; b) sugli strumenti già verificati dai laboratori il cui esito positivo sia stato trasmesso regolarmente alla Camera di commercio ai sensi del precedente art. 9, utilizzando in questo caso, criteri casuali di tipo statistico nel rispetto della norma UNI ISO 2859 "Procedimenti di campionamento del collaudo per attributi" (vedi modello lab03), con spese a carico del laboratorio solo se non è stata inviata a monte la programmazione settimanale di cui sopra

31 Il Regolamento artt. 10 e 11 Vigilanza Camera di commercio di Torino 31 Qualora si riscontrino delle non conformità relative ad un laboratorio iscritto nell'elenco di un'altra Camera di commercio, si comunica alla stessa l'esito negativo della vigilanza effettuata. Nel caso le non conformità riscontrate siano tali per cui ricorrano le condizioni previste per la sospensione, la Camera di commercio avvia apposito procedimento, ne dà comunicazione ai sensi del successivo art. 12 ed ha facoltà di fare ulteriori accertamenti.

32 Il Regolamento art. 12 Sospensione Camera di commercio di Torino 32 In caso di: a) violazioni nell'operato delle disposizioni previste per il laboratorio dal decreto; b) mancata osservanza del presente regolamento e delle norme vigenti in tema di metrologia legale; c) perdita dei requisiti di accreditamento / certificazione e delle condizioni di riconoscimento del laboratorio; d) mancanza dei certificati, in corso di validità, rilasciati dall'organismo di certificazione; e) mancato invio, nel termine prescritto, dei rapporti delle visite ispettive effettuate in sede di certificazione o di sorveglianza dall'organismo di certificazione del sistema di garanzia della qualità o accreditamento;

33 Il Regolamento art. 12 Sospensione Camera di commercio di Torino 33 f) inadempimento a quanto prescritto, in sede di sorveglianza, dalla Camera di commercio o dall'organismo di certificazione del sistema di garanzia della qualità in ambito di metrologia legale; g) esecuzione immotivata delle richieste di verificazione periodica, oltre i termini previsti dall'art. 8 del presente regolamento; h) apposizione del contrassegno e/o dei sigilli di protezione, anche di tipo elettronico, su strumenti che non presentino i requisiti previsti dalla normativa vigente; i) inadempimento all'obbligo di informazione di cui all'art. 6, commi 1e 2 della direttiva MAP 30/07/2004; j) inosservanza delle condizioni di garanzia di indipendenza e tecnico-operative richieste dalla normativa vigente; k) accertamento, in sede di sorveglianza, di un numero di strumenti per i quali si riscontri un giudizio difforme da quello del laboratorio, pari o superiore al criterio di rifiuto stabilito dalla norma UNI-ISO ;

34 Camera di commercio di Torino 34 Il Regolamento art. 12 Sospensione Fasi della procedura 1) comunicazione preliminare al laboratorio per eventuali controdeduzioni 2) notifica del provvedimento archiviazione o sospensione al laboratorio 3) comunicazione ad Unioncamere nazionale, Ministero Sviluppo Economico e altre Camere di commercio 4) pubblicazione sul sito internet, nell elenco

35 Camera di commercio di Torino 35 Il Regolamento art. 13 Divieto di svolgere l attività Se la causa di sospensione non cessa entro 6 mesi o in caso di ripetute violazioni dell art.12, viene emesso provvedimento di divieto di svolgere l attività, seguendo le stesse fasi della procedura prima descritte

36 Camera di commercio di Torino 36 Il Regolamento art. 15 Gestione elenco laboratori Consultabile sul sito, contiene i dati identificativi del laboratorio, del Responsabile, l indirizzo della sede operativa, i recapiti, il codice alfanumerico, tipi di strumenti verificati. Vengono registrati l eventuale sospensione o cancellazione, così come la variazione dati, che devono sempre essere comunicate dal laboratorio

Articolo 1 OGGETTO. Articolo 2 DOMANDA DI RICONOSCIMENTO

Articolo 1 OGGETTO. Articolo 2 DOMANDA DI RICONOSCIMENTO REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA (D.M. 10 dicembre 2001). Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M. 10/12/2001, con esclusione di quelli

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M. 10/12/2001, con esclusione di quelli Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M. 10/12/2001, con esclusione di quelli disciplinati dal D.Lgs. n. 22/2007 1 INDICE 1 OGGETTO...3

Dettagli

(articolo 19 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e comma 4bis dell articolo 49 della Legge 30 luglio 2010 n. 122)

(articolo 19 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e comma 4bis dell articolo 49 della Legge 30 luglio 2010 n. 122) SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA) laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del Decreto Ministeriale 10 dicembre 2001 con esclusione di quelli

Dettagli

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M. 10/12/2001, con esclusione di quelli

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M. 10/12/2001, con esclusione di quelli Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M. 10/12/2001, con esclusione di quelli disciplinati dal D.Lgs. n. 22/2007 1 Indice 1 OGGETTO...

Dettagli

(articolo 19 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e comma 4bis dell articolo 49 della Legge 30 luglio 2010 n. 122)

(articolo 19 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e comma 4bis dell articolo 49 della Legge 30 luglio 2010 n. 122) SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA) ESTENSIONE DELL ATTIVITA laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del Decreto Ministeriale 10 dicembre 2001

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA(

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA( SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA( SCIA) laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del Decreto Ministeriale 10 dicembre 2001 con esclusione di

Dettagli

(articolo 19 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e comma 4bis dell articolo 49 della Legge 30 luglio 2010 n. 122)

(articolo 19 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e comma 4bis dell articolo 49 della Legge 30 luglio 2010 n. 122) SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA ( SCIA) ESTENSIONE DELL ATTIVITA laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del Decreto Ministeriale 10 dicembre

Dettagli

Il sottoscritto Codice Fiscale: nato a Prov. il residente in Prov. CAP via n.

Il sottoscritto Codice Fiscale: nato a Prov. il residente in Prov. CAP via n. Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) Laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del Decreto Ministeriale 10 dicembre 2001 con esclusione di quelli

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL'IDONEITA' DEI LABORATORI ALL'ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI CUI AL D.M.

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL'IDONEITA' DEI LABORATORI ALL'ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI CUI AL D.M. REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL'IDONEITA' DEI LABORATORI ALL'ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI CUI AL D.M. 10.12.2001 Approvato con deliberazione della Giunta

Dettagli

REGOLAMENTO PER I LABORATORI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA

REGOLAMENTO PER I LABORATORI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA REGOLAMENTO PER I LABORATORI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA (approvato con deliberazione di Giunta n. 11 del 31 gennaio 2014) Articolo 1 Oggetto e definizioni 1. Il presente

Dettagli

OGGETTO: Domanda per il riconoscimento dell idoneità all esecuzione della verifica periodica di strumenti metrici.

OGGETTO: Domanda per il riconoscimento dell idoneità all esecuzione della verifica periodica di strumenti metrici. [marca da bollo] Alla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Ufficio Metrico Viale Gallipoli, 39 73100 Lecce OGGETTO: Domanda per il riconoscimento dell idoneità all esecuzione della verifica

Dettagli

Articolo 1 Oggetto e definizioni

Articolo 1 Oggetto e definizioni DISPOSIZIONI PER I LABORATORI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI CUI AL D.M. 10 DICEMBRE 2001 (Allegato alla deliberazione della Giunta camerale n. 43 del 14.4.2014) Articolo

Dettagli

Il sottoscritto Codice Fiscale: nato a Prov. il residente in Prov. CAP via n.

Il sottoscritto Codice Fiscale: nato a Prov. il residente in Prov. CAP via n. Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) Estensione attività Laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del Decreto Ministeriale 10 dicembre 2001 con

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA PER LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI METRICI APPROVATI CON OMOLOGA NAZIONALE

SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA PER LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI METRICI APPROVATI CON OMOLOGA NAZIONALE Alla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Servizio Regolazione del Mercato Ufficio Metrologia legale Corso Porta Nuova, 96 37122 VERONA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA AI SENSI

Dettagli

I Regolamenti per il riconoscimento dei laboratori ai sensi dei DM 31 e 32. Milano, 3 aprile 2012

I Regolamenti per il riconoscimento dei laboratori ai sensi dei DM 31 e 32. Milano, 3 aprile 2012 I Regolamenti per il riconoscimento dei laboratori ai sensi dei DM 31 e 32 Milano, 3 aprile 2012 Il regolamento Unioncamere Il laboratorio presenta ad Unioncamere la Segnalazione Certificata di Inizio

Dettagli

Articolo 1 OGGETTO E DEFINIZIONI

Articolo 1 OGGETTO E DEFINIZIONI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA (Attuativo del D.M. del 10 Dicembre 2001) Articolo 1 OGGETTO E DEFINIZIONI

Dettagli

AUTORIZZAZIONE SEGNALAZIONE

AUTORIZZAZIONE SEGNALAZIONE AUTORIZZAZIONE SEGNALAZIONE La S.C.I.A. Segnalazione Certificata di Inizio Attività La legge 30 luglio 2010 n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante

Dettagli

Articolo 1 Oggetto e definizioni

Articolo 1 Oggetto e definizioni REGOLAMENTO PER I LABORATORI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA CHE NON RIENTRANO NELLA DIRETTIVA 2004/22/CE (NOTA COME DIRETTIVA MID - MEASURING INSTRUMENTS DIRECTIVE),

Dettagli

692/*,0(172'(//(23(5$=,21,',9(5,),&$=,21(3(5,2',&$',&8,$/ '(&5(72'(/0,1,67(52'(//,1'8675,$&200(5&,2($57,*,$1$72

692/*,0(172'(//(23(5$=,21,',9(5,),&$=,21(3(5,2',&$',&8,$/ '(&5(72'(/0,1,67(52'(//,1'8675,$&200(5&,2($57,*,$1$72 Allegato alla deliberazione n. 101/11.06.2004 /,1((*8,'$3(5,/5,&2126&,0(172'(//,'21(,7 '(,/$%25$725,$//2 692/*,0(172'(//(23(5$=,21,',9(5,),&$=,21(3(5,2',&$',&8,$/ '(&5(72'(/0,1,67(52'(//,1'8675,$&200(5&,2($57,*,$1$72

Dettagli

Il sistema di riconoscimento dei laboratori che eseguono le verificazioni periodiche per gli strumenti di cui all allegato MI005 del D.

Il sistema di riconoscimento dei laboratori che eseguono le verificazioni periodiche per gli strumenti di cui all allegato MI005 del D. Il sistema di riconoscimento dei laboratori che eseguono le verificazioni periodiche per gli strumenti di cui all allegato MI005 del D.Lgs 22/2007 M A R I A V A L E R I A P E N N I S I V E R O N A, 2 9

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONFORMITA' METROLOGICA

REGOLAMENTO PER LA CONFORMITA' METROLOGICA REGOLAMENTO PER LA CONFORMITA' METROLOGICA OGGETTO E DEFINIZIONE Art.1 1. Il presente regolamento disciplina il procedimento per il rilascio del provvedimento di concessione di conformità metrologica previsto

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ATTIVITÀ DI VERIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI DI MISURA ESEGUITA DAI LABORATORI DI CUI AL DECRETO MINISTERIALE 10 DICEMBRE 2001

REGOLAMENTO DELL ATTIVITÀ DI VERIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI DI MISURA ESEGUITA DAI LABORATORI DI CUI AL DECRETO MINISTERIALE 10 DICEMBRE 2001 REGOLAMENTO DELL ATTIVITÀ DI VERIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI DI MISURA ESEGUITA DAI LABORATORI DI CUI AL DECRETO MINISTERIALE 10 DICEMBRE 2001 approvato con deliberazione di Giunta n. 108 del 23 settembre

Dettagli

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura di cui al decreto ministeriale n.

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura di cui al decreto ministeriale n. Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura di cui al decreto ministeriale n. 31 del 18 gennaio 2011 sui controlli successivi ai sensi art. 19 del D.lgs.

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI VARIAZIONE DELLA SEDE DELLA FILIALE DI AGENZIA DI VIAGGI (art. 19 legge 241/1990 e s.m.i) DD.G.R. 816/2010 e 95/2011

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI VARIAZIONE DELLA SEDE DELLA FILIALE DI AGENZIA DI VIAGGI (art. 19 legge 241/1990 e s.m.i) DD.G.R. 816/2010 e 95/2011 SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI VARIAZIONE DELLA SEDE DELLA FILIALE DI AGENZIA DI VIAGGI (art. 19 legge 241/1990 e s.m.i) DD.G.R. 816/2010 e 95/2011 AL SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE DEL COMUNE DI SANT'ANASTASIA

Dettagli

Compilato a cura del SUAP: Pratica. del. Protocollo

Compilato a cura del SUAP: Pratica. del. Protocollo Al SUAP del Comune di POZZUOLI (NA) Compilato a cura del SUAP: Pratica del Protocollo Indirizzo VIA TITO LIVIO, 4 PEC / Posta elettronica infopec2.comune.pozzuoli.na.it Segnalazione Certificata di Inizio

Dettagli

già iscritta al Registro Imprese con R.E.A. nr.

già iscritta al Registro Imprese con R.E.A. nr. AL COMUNE DI SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO DI ATTIVITA CONNESSA ALLE ATTIVITA DI ESTETISTA E ACCONCIATORE (Legge 2 aprile 2007, n 40 art.10 c.2 L. R. 17 del 20 novembre 2007) Il/la sottoscritto/a

Dettagli

S.C.I.A. SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA. Art. 19 della Legge 241/ 90. Paolo Vecchiato Responsabile SUAP

S.C.I.A. SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA. Art. 19 della Legge 241/ 90. Paolo Vecchiato Responsabile SUAP S.C.I.A. SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA Art. 19 della Legge 241/ 90 Paolo Vecchiato Responsabile SUAP NORMATIVA Art. 19 e 20 Legge n. 241/1990 e s.m.i. D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i. Codice dell

Dettagli

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura di cui al decreto ministeriale del 10 dicembre 2001

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura di cui al decreto ministeriale del 10 dicembre 2001 Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura di cui al decreto ministeriale del 10 dicembre 2001 Allegato alla Delibera n. 123 del 27.11.2012 1 Indice

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESERCIZIO DELLA VERIFICA PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA 1

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESERCIZIO DELLA VERIFICA PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA 1 REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESERCIZIO DELLA VERIFICA PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA 1 (Regolamento aggiornato con delibera di Consiglio n. 12/2010) Art. 1 Oggetto

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITÀ DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITÀ DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITÀ DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA Art. 1 OGGETTO E DEFINIZIONI 1. Il presente regolamento camerale disciplina

Dettagli

Regolamento per il rilascio del provvedimento di concessione di conformità metrologica

Regolamento per il rilascio del provvedimento di concessione di conformità metrologica Regolamento per il rilascio del provvedimento di concessione di conformità metrologica Rev. 0 Anno 2008 Preparato: Ufficio Metrico Revisionato da: Segretario Generale Approvato: Determinazione Commissariale

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ED AGRICOLTURA DI IMPERIA

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ED AGRICOLTURA DI IMPERIA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ED AGRICOLTURA DI IMPERIA REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA

Dettagli

COSA E IL SUAP E DI COSA SI OCCUPA

COSA E IL SUAP E DI COSA SI OCCUPA GUIDA AL PROCEDIMENTO UNICO PER L IMPRENDITORE, TECNICI, CONSULENTI E LIBERI PROFESSIONISTI COSA E IL SUAP E DI COSA SI OCCUPA Lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) rappresenta il punto

Dettagli

Attività Produttive. Altre attività Internet Point / Phone Center. Descrizione

Attività Produttive. Altre attività Internet Point / Phone Center. Descrizione Attività Produttive Altre attività Internet Point / Phone Center Descrizione La Segnalazione Certificata relativa all'attività di internet point e/o phone center, redatta ai sensi dell'art. 19 della Legge

Dettagli

Comunicazione di variazione dati del laboratorio che esegue la verificazione periodica

Comunicazione di variazione dati del laboratorio che esegue la verificazione periodica Comunicazione di variazione dati del laboratorio che esegue la verificazione periodica Alla Camera di commercio di Torino Settore Servizio Metrico Via Carlo Alberto 16 10123 Torino vigilanza.mercato.metrico@to.legalmail.camcom.it

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA ( Attuativo del D.M. del 10 Dicembre 2001 ) Rev.03 Articolo 1 DEFINIZIONI

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI VITERBO

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI VITERBO CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI VITERBO ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 11/43 DEL 18/10/2007 REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE

Dettagli

Regolamento per i laboratori metrologici che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del d.m. 10/12/2001.

Regolamento per i laboratori metrologici che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del d.m. 10/12/2001. Regolamento per i laboratori metrologici che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del d.m. 10/12/2001. Approvato con Delibera n. 20 del 17 marzo 2014 Sommario Art. 1 -

Dettagli

REGOLAMENTO PER I LABORATORI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA AI SENSI DEL D.M. 10/12/2001

REGOLAMENTO PER I LABORATORI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA AI SENSI DEL D.M. 10/12/2001 REGOLAMENTO PER I LABORATORI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA AI SENSI DEL D.M. 10/12/2001 Art. 1 OGGETTO E DEFINIZIONI 1. Le presenti linee guida disciplinano le condizioni

Dettagli

Allegato A. Deliberazione di Consiglio n. 5/14 del

Allegato A. Deliberazione di Consiglio n. 5/14 del Allegato A Deliberazione di Consiglio n. 5/14 del 28.07.2014 Regolamento per i laboratori metrologici che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M. 10/12/2001 IL SEGRETARIO

Dettagli

REGOLAMENTO PER I LABORATORI METROLOGICI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA AI SENSI DEL D.M.

REGOLAMENTO PER I LABORATORI METROLOGICI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA AI SENSI DEL D.M. REGOLAMENTO PER I LABORATORI METROLOGICI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA AI SENSI DEL D.M. 10 DICEMBRE 2001 Approvato con delibera del Consiglio camerale n. 29 del 21.12.2017

Dettagli

Allegato 1) alla deliberazione del Consiglio camerale n. 4 del 5 giugno 2012

Allegato 1) alla deliberazione del Consiglio camerale n. 4 del 5 giugno 2012 Allegato 1) alla deliberazione del Consiglio camerale n. 4 del 5 giugno 2012 REGOLAMENTO PER LABORATORI METROLOGICI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI CUI AL DECRETO MINISTERIALE

Dettagli

22/2007. Approvato dal Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Messina con deliberazione n. 3 del 13/02/2015. Art.

22/2007. Approvato dal Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Messina con deliberazione n. 3 del 13/02/2015. Art. Regolamento per i Laboratori Ditte di Manutenzione e Utenti Metrici per la verificazione periodica, la riparazione e l utilizzo degli strumenti di misura, ai sensi del D.M. 10/12/2001, con esclusione di

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA

REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA Approvato con deliberazione della Giunta camerale n. 63 del 27.06.2006 REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA

Dettagli

Linee Guida per i laboratori metrologici che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M.

Linee Guida per i laboratori metrologici che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M. Linee Guida per i laboratori metrologici che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura ai sensi del D.M. 10/12/2001 Articolo 1 OGGETTO Le presenti Linee Guida disciplinano le condizioni

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA ATTIVITA DI ESTETISTA E ACCONCIATORE (Legge 2 aprile 2007, n 40 L. R. 20 novembre 2007, n 17)

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA ATTIVITA DI ESTETISTA E ACCONCIATORE (Legge 2 aprile 2007, n 40 L. R. 20 novembre 2007, n 17) Al Comune di LORETO S.U.A.P. SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA ATTIVITA DI ESTETISTA E ACCONCIATORE (Legge 2 aprile 2007, n 40 L. R. 20 novembre 2007, n 17) Il/la sottoscritto/a Cognome Nome

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ PER ESERCITARE ATTIVITÀ DI NOLEGGIO SENZA CONDUCENTE. il sottoscritto

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ PER ESERCITARE ATTIVITÀ DI NOLEGGIO SENZA CONDUCENTE. il sottoscritto MOD. SCIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ PER ESERCITARE ATTIVITÀ DI NOLEGGIO SENZA CONDUCENTE Al Comune di * ai sensi e per gli effetti del DPR 481/2001 dell articolo 19 della Legge 241/90

Dettagli

OGGETTO E DEFINIZIONE

OGGETTO E DEFINIZIONE Linee guida per il riconoscimento d idoneità dei laboratori allo svolgimento delle operazioni di verificazione periodica di cui al decreto del Ministro dell Industria, Commercio e Artigianato n. 182 del

Dettagli

Creare una nuova impresa: l impresa in un giorno

Creare una nuova impresa: l impresa in un giorno Creare una nuova impresa: l impresa in un giorno A cura di: Stefania TELESCA Dottore Commercialista Politecnico di Torino - 26 novembre 2010 DIA denuncia di inizio attività: ex art. 23 del DPR 380/2001

Dettagli

ALLEGATO PARTE INTEGRANTE - A

ALLEGATO PARTE INTEGRANTE - A ALLEGATO PARTE INTEGRANTE - A Procedure di iscrizione e gestione dell elenco regionale dei laboratori che effettuano analisi nell ambito delle procedure di autocontrollo delle imprese alimentari e modalità

Dettagli

REGOLAMENTO (linee guida) PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA

REGOLAMENTO (linee guida) PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA REGOLAMENTO (linee guida) PER IL RICONOSCIMENTO DELL IDONEITA DEI LABORATORI ALL ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA Sommario art. 1 Premessa pag. 2 art. 2 Definizioni pag.

Dettagli

SEGNALA l inizio dell attività di..

SEGNALA l inizio dell attività di.. Mod. SCIA 001 Spett.le Comune di Serra San Bruno Ufficio Attività Produttive Piazza Carmelo Tucci, 1-89822 Serra San Bruno OGGETTO : Segnalazione Certificata di inizio attività di....... Il/La sottoscritto/a.

Dettagli

Regione Emilia-Romagna

Regione Emilia-Romagna Procedure di iscrizione e gestione dell elenco della Regione Emilia-Romagna dei laboratori che effettuano analisi nell ambito delle procedure di autocontrollo delle imprese alimentari (Delibera di Giunta

Dettagli

Sono elencate alcune competenze camerali che comportano controlli presso le imprese, con i criteri e le modalità di svolgimento dei sopralluoghi.

Sono elencate alcune competenze camerali che comportano controlli presso le imprese, con i criteri e le modalità di svolgimento dei sopralluoghi. Lista dei controlli alle imprese effettuati dalla la Camera di commercio di Torino Area Tutela del Mercato e della Fede Pubblica (art. 14, comma 2, D.L. 9 febbraio 2012, n. 5, convertito dalla L. 4 aprile

Dettagli

Al Comune di SAN GIORGIO A CREMANO

Al Comune di SAN GIORGIO A CREMANO INIZIO ATTIVITÀ - SUBINGRESSO TRASFERIMENTO DI SEDE VARIAZIONI - CESSAZIONE ATTIVITA Al Comune di SAN GIORGIO A CREMANO _0_ _6_ _3_ _0_ _6_ _7_ Ai sensi del D. Lgs. n. 59/2010 e successive modificazioni

Dettagli

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BUSTO ARSIZIO

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BUSTO ARSIZIO ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BUSTO ARSIZIO REGOLAMENTO SUL CONTROLLO DELLE AUTOCERTIFICAZIONI E DELLE DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE DI ATTO DI NOTORIETÀ Articolo 1 Oggetto e finalità Con il presente Regolamento

Dettagli

Città di Accadia. Servizio Integrato Attività Economiche SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO DI ATTIVITA (S.C.I.A.)

Città di Accadia. Servizio Integrato Attività Economiche SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO DI ATTIVITA (S.C.I.A.) Città di Accadia Servizio Integrato Attività Economiche SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO DI ATTIVITA (S.C.I.A.) ATTIVITA DI RIMESSA DI VEICOLI (D.P.R. 19 dicembre 2001, n. 480) Cognome. Nome.. Tel. n....

Dettagli

Attività Produttive. Attività di vendita - Esercizi di vicinato. Descrizione

Attività Produttive. Attività di vendita - Esercizi di vicinato. Descrizione Attività Produttive Attività di vendita - Esercizi di vicinato Descrizione Sono definiti negozi o "esercizi di vicinato" le attività commerciali aventi superficie di vendita non superiore a 150 mq. SETTORI

Dettagli

VENDITA AMBULANTE di STRUMENTI da PUNTA e da TAGLIO ATTI ad OFFENDERE SEGNALAZIONE CERTIFICATA di INIZIO ATTIVITÀ

VENDITA AMBULANTE di STRUMENTI da PUNTA e da TAGLIO ATTI ad OFFENDERE SEGNALAZIONE CERTIFICATA di INIZIO ATTIVITÀ M7000/34 VENDITA AMBULANTE di STRUMENTI da PUNTA e da TAGLIO ATTI ad OFFENDERE SEGNALAZIONE CERTIFICATA di INIZIO ATTIVITÀ ai sensi dell'art. 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, modificato dalla legge

Dettagli

Somministrazione Somministrazione all'interno di circoli privati

Somministrazione Somministrazione all'interno di circoli privati Somministrazione Somministrazione all'interno di circoli privati Descrizione I circoli sono luoghi nei quali un'associazione svolge la propria attività. In tali luoghi sono ammesse determinate persone,

Dettagli

Igor Gallo 15/11/2012. Laboratori che eseguono verificazioni su strumenti MID MI-005 e MI-006: Cenni operativi

Igor Gallo 15/11/2012. Laboratori che eseguono verificazioni su strumenti MID MI-005 e MI-006: Cenni operativi 1 Laboratori che eseguono verificazioni su strumenti MID MI 005 (carburanti e altri liquidi diversi dall acqua) e MI 006 (strumenti per pesare a funzionamento automatico): cenni operativi Igor Gallo 2

Dettagli

Attività Produttive. Somministrazione Somministrazione all'interno di circoli privati. Descrizione

Attività Produttive. Somministrazione Somministrazione all'interno di circoli privati. Descrizione Attività Produttive Somministrazione Somministrazione all'interno di circoli privati Descrizione S.C.I.A. PER ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE A FAVORE DEI SOLI SOCI DI ASSOCIAZIONI E CIRCOLI

Dettagli

COMUNE DI. Sportello Unico Attività Produttive

COMUNE DI. Sportello Unico Attività Produttive COMUNE DI Sportello Unico Attività Produttive COMUNICAZIONE DI DELOCALIZZAZIONE TEMPORANEA O DEFINITIVA DELL ATTIVITA IN LOCALI CONFORMI AI REQUISITI URBANISTICI ED EDILIZI DATI ANAGRAFICI DEL RICHIEDENTE

Dettagli

Come si diventa Organismo di Ispezione di Tipo A o C Accreditato

Come si diventa Organismo di Ispezione di Tipo A o C Accreditato ACCREDIA L Ente Italiano di Accreditamento Come si diventa Organismo di Ispezione di Tipo A o C Accreditato 1-25 17 Aprile 2014 ISO/IEC 17020:2012 RG-03 Regolamento per l Accreditamento degli Organismi

Dettagli

SEGNALA ai sensi e per gli effetti dell'art. 123 del C.d.S. e dell'art. 19 della Legge 241/1990

SEGNALA ai sensi e per gli effetti dell'art. 123 del C.d.S. e dell'art. 19 della Legge 241/1990 P A R T E R I S E R V A T A A L L' U F F I C I O PROT. DEL TIT. N11.010.001 SCIA - TRASFORMAZIONE (Art. 335, comma 8 DPR 495/92) ALLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA U.O. AMMINISTRATIVA TRASPORTI 07/2017 DATI

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PAVIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI SPEDIZIONIERE Il/la sottoscritto/a

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PAVIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI SPEDIZIONIERE Il/la sottoscritto/a Indicare la casella di posta elettronica @._ e il numero di telefono / di chi presenta il modello (facoltativo). CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PAVIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA

Dettagli

Attività Produttive. Attività di vendita Vendita Merci Ingombranti. Descrizione

Attività Produttive. Attività di vendita Vendita Merci Ingombranti. Descrizione Attività Produttive Attività di vendita Vendita Merci Ingombranti Descrizione La superficie di vendita degli esercizi commerciali che trattano esclusivamente merci ingombranti delle quali il venditore

Dettagli

Marca da bollo da 14,62. Registrazione ed assegnazione del codice identificativo di nuova attività di spettacolo viaggiante

Marca da bollo da 14,62. Registrazione ed assegnazione del codice identificativo di nuova attività di spettacolo viaggiante Marca da bollo da 14,62 Al Responsabile SUAP Via della Pineta 117 00040 Rocca Priora RM Registrazione ed assegnazione del codice identificativo di nuova attività di spettacolo viaggiante Ai sensi dell

Dettagli

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE AL TRASFERIMENTO SEDE DELL ATTIVITA DI CONSULENZA PER LA CIRCOLAZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE AL TRASFERIMENTO SEDE DELL ATTIVITA DI CONSULENZA PER LA CIRCOLAZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO MARCA DA BOLLO Al Dirigente del SERVIZIO PROGETTI DI AREA VASTA E MOBILITA DI SISTEMA UFFICIO TRASPORTI PROVINCIA DI RIMINI Via Dario Campana 64 47900 RIMINI (RN) DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE AL TRASFERIMENTO

Dettagli

Allegato A) alla deliberazione di Giunta n. 158 del 05 novembre 2013

Allegato A) alla deliberazione di Giunta n. 158 del 05 novembre 2013 LINEE GUIDA PER I LABORATORI METROLOGICI CHE ESEGUONO LA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA AI SENSI DEL D.M. 10/12/2001 Art. 1 OGGETTO E DEFINIZIONI 1. Le presenti linee guida disciplinano

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ATTIVITA DI PIERCING

REGOLAMENTO DELL ATTIVITA DI PIERCING REGOLAMENTO DELL ATTIVITA DI PIERCING approvato con D.C.C. n. 16 del 10/03/2014 INDICE Art. 1 Definizione Art. 2 Abilitazione professionale e requisiti Art. 3 Luogo di svolgimento dell attività Art. 4

Dettagli

COMUNICAZIONE. Il sottoscritto: Cognome: Nome: Codice Fiscale:

COMUNICAZIONE. Il sottoscritto: Cognome: Nome: Codice Fiscale: 1 U AL COMUNE DI TERRACINA Sportello Unico per le Attività Produttive COMUNICAZIONE 1. Dati impresa Il sottoscritto: Cognome: Nome: Codice Fiscale: Data di nascita / / Cittadinanza Sesso M F Luogo di nascita:

Dettagli

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura di cui al decreto ministeriale del 10 dicembre 2001

Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura di cui al decreto ministeriale del 10 dicembre 2001 Regolamento per i laboratori che eseguono la verificazione periodica degli strumenti di misura di cui al decreto ministeriale del 10 dicembre 2001 Rev. 0 Anno 2004 Rev. 1 Anno 2012 Rev. 2 Anno 2015 Preparato

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA ATTIVITA DI ACCONCIATORE - ESTETISTA

SEGNALAZIONE CERTIFICATA ATTIVITA DI ACCONCIATORE - ESTETISTA ALLO SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE ROSANDRA DEI COMUNI DI MUGGIA E SAN DORLIGO DELLA VALLE OBČINA DOLINA Copia della presente segnalazione certificata di inizio attività, munita dell avvenuta presentazione,

Dettagli

SCIA E INDIVIDUAZIONE DEI REGIMI AMMINISTRATIVI

SCIA E INDIVIDUAZIONE DEI REGIMI AMMINISTRATIVI 777777777777777D SCIA E INDIVIDUAZIONE DEI REGIMI AMMINISTRATIVI FAQ DOMANDE E RISPOSTE MODULISTICA, SPORTELLO UNICO E OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE 1. Cosa prevede la nuova disciplina in materia di modulistica?

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE PROCEDURE TECNICHE ED AMMINISTRATIVE DI ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA

REGOLAMENTO DELLE PROCEDURE TECNICHE ED AMMINISTRATIVE DI ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA REGOLAMENTO DELLE PROCEDURE TECNICHE ED AMMINISTRATIVE DI ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA PREMESSA L art. 11 del T.U. delle leggi sui pesi e sulle misure, approvato con

Dettagli

OGGETTO : SCIA Segnalazione Certificata di Inizio Attività di Agenzia d affari di: Il/La sottoscritto/a... SEGNALA. ... n..

OGGETTO : SCIA Segnalazione Certificata di Inizio Attività di Agenzia d affari di: Il/La sottoscritto/a... SEGNALA. ... n.. Dipartimento Attività Economico e produttive, formazione e lavoro Direzione commercio-attività produttive Sportello unico U.O. Suap, Sportelli Tematici, Attività commerciali in sede fissa, Produttive e

Dettagli

Il sottoscritto nato a ( ) residente a Via/Piazza Codice fiscale Cittadinanza

Il sottoscritto nato a ( ) residente a Via/Piazza Codice fiscale Cittadinanza SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ ( SCIA ) (Art. 19 legge n. 241/1990 e successive modifiche) relativa a: ATTIVITÀ DI PANIFICAZIONE [] Inizio attività [] Subingresso [] Trasferimento sede []

Dettagli

MANIFESTAZIONE SPORTIVA senza FINALITÀ di LUCRO SEGNALAZIONE CERTIFICATA di INIZIO ATTIVITÀ

MANIFESTAZIONE SPORTIVA senza FINALITÀ di LUCRO SEGNALAZIONE CERTIFICATA di INIZIO ATTIVITÀ M7000/38 MANIFESTAZIONE SPORTIVA senza FINALITÀ di LUCRO SEGNALAZIONE CERTIFICATA di INIZIO ATTIVITÀ ai sensi dell'art. 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, modificato dalla legge n. 122/2010, dell'art.

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (SCIA) (Art. 19 L. 241/90)

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (SCIA) (Art. 19 L. 241/90) Al Suap Comune di Al Responsabile dello Sportello Unico SERVIZIO RICREATIVO LUDOTECA BABY PARKING SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (SCIA) (Art. 19 L. 241/90) Il/la Sottoscritto/a, *Cognome *Nome

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PAVIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI AGENTE DI AFFARI IN MEDIAZIONE

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PAVIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI AGENTE DI AFFARI IN MEDIAZIONE Indicare la casella di posta elettronica certificata (p.e.c.) @._ e il numero di telefono / di chi presenta il modello. CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PAVIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA

Dettagli

legale rappresentante della società / associazione / organismo collettivo: SEGNALA

legale rappresentante della società / associazione / organismo collettivo: SEGNALA Allo SUAP Del Comune di Chivasso SCIA Segnalazione Certificata di Inizio Attività di somministrazione alimenti e bevande a seguito di Subingresso nella titolarità o nella gestione d azienda. (ai sensi

Dettagli

Modulo E7.04 Mod.COM_39_scia_vendita_domicilio vers. 02 del 09/06/2015

Modulo E7.04 Mod.COM_39_scia_vendita_domicilio vers. 02 del 09/06/2015 Allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITÀ (ai sensi del D.L. 78/10 convertito in legge 122 del 30/07/2010 art. 49) FORME SPECIALI DI VENDITA AL DETTAGLIO

Dettagli

S E G N A L A DI INIZIARE L ATTIVITÀ RICETTIVA EXTRALBERGHIERA ESERCIZIO SALTUARIO DEL SERVIZIO DI ALLOGGIO E PRIMA COLAZIONE BED & BREAKFAST

S E G N A L A DI INIZIARE L ATTIVITÀ RICETTIVA EXTRALBERGHIERA ESERCIZIO SALTUARIO DEL SERVIZIO DI ALLOGGIO E PRIMA COLAZIONE BED & BREAKFAST COMUNE DI BARUMINI STRUTTURE RICETTIVE EXTRALBERGHIERE ESERCIZIO SALTUARIO DEL SERVIZIO DI ALLOGGIO E PRIMA COLAZIONE BED & BREAKFAST (Legge Regionale 12/08/1998, n. 27, art. 6) S.C.I.A. - Segnalazione

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Servizio Sportello Unico Attività Produttive Via Zanella n Cisterna di Latina Tel Fax

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Servizio Sportello Unico Attività Produttive Via Zanella n Cisterna di Latina Tel Fax COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Servizio Sportello Unico Attività Produttive Via Zanella n.1 04012 Cisterna di Latina Tel. 06-96834227 - Fax 06-96834336 DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA DI: ACCONCIATORE ED

Dettagli

Attività Produttive. Attività di vendita Distributori automatici. Descrizione

Attività Produttive. Attività di vendita Distributori automatici. Descrizione Attività Produttive Attività di vendita Distributori automatici Descrizione Il distributore automatico è un apparecchio che eroga prodotti scelti dall'utente previo pagamento del prezzo corrispondente

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA)

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA) SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA) per l attività di Nota: Il presente modello sarà ritenuto valido e ricevibile esclusivamente nel caso in cui non sia presente modello specifico nella

Dettagli

OGGETTO : SCIA Segnalazione Certificata di Inizio Attività di rimessa di veicoli

OGGETTO : SCIA Segnalazione Certificata di Inizio Attività di rimessa di veicoli SUROMA SPORTELLO UNICO DEL COMMERCIO - MUNICIPIO.. Via. - 00.. R O M A OGGETTO : SCIA Segnalazione Certificata di Inizio Attività di rimessa di veicoli (ai sensi del D.P.R. 480 del 19.12.2001 e art. 19

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ ( SCIA ) (Art. 19 Legge n. 241/1990 e successive modifiche)

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ ( SCIA ) (Art. 19 Legge n. 241/1990 e successive modifiche) SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ ( SCIA ) (Art. 19 Legge n. 241/1990 e successive modifiche) relativa a: [] ATTIVITÀ DI ACCONCIATORE [] ATTIVITÀ DI ESTETISTA per [] l apertura di nuovo esercizio

Dettagli

Attività artigianali, produttive, industriali e dei servizi alla persona Deposito merci

Attività artigianali, produttive, industriali e dei servizi alla persona Deposito merci Attività artigianali, produttive, industriali e dei servizi alla persona Deposito merci Descrizione Costituisce esercizio dell attività di deposito merci per conto terzi l attività di custodia e conservazione

Dettagli

Attività Produttive. Alberghi e altre attività ricettive Residenze d'epoca. Descrizione

Attività Produttive. Alberghi e altre attività ricettive Residenze d'epoca. Descrizione Attività Produttive Alberghi e altre attività ricettive Residenze d'epoca Descrizione 1. Sono residenze d'epoca i complessi immobiliari originariamente destinati a residenza. 2. I complessi di cui al devono

Dettagli

Il/La sottoscritto/a nato/a a. (Prov. ) il C.F. (Cittadinanza ) residente nel Comune di (Prov. di ) C.A.P. Via/Piazza n.

Il/La sottoscritto/a nato/a a. (Prov. ) il C.F. (Cittadinanza ) residente nel Comune di (Prov. di ) C.A.P. Via/Piazza n. AL SETTORE PROMOZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DEL COMUNE DI TAURISANO SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA DI NOLEGGIO SENZA CONDUCENTE ai sensi dell

Dettagli

CIRCOLO PRIVATO C. COMUNICAZIONE DI VARIAZIONI/CESSAZIONE. l sottoscritt. nat a prov. il. residente in via n. cap a

CIRCOLO PRIVATO C. COMUNICAZIONE DI VARIAZIONI/CESSAZIONE. l sottoscritt. nat a prov. il. residente in via n. cap a MOD.P030_B rev. 1 MARCA DA BOLLO SOLO CASO B (escluse ONLUS) CIRCOLO PRIVATO A. DENUNCIA INIZIO ATTIVITÀ (Associazioni e circoli aderenti a enti o organizzazioni nazionali aventi finalità assistenziali

Dettagli

Ai sensi del comma 1 dell art. 6 del D.M. 13/12/2012

Ai sensi del comma 1 dell art. 6 del D.M. 13/12/2012 Comune di Padova Protocollo generale n del / / Spazio per l apposizione della arca da bollo da 16,00 n Escluse ONLUS (con presentazione di idonea certificazione) ed enti pubblici UICIO AGIBILITA PUBBLICO

Dettagli

Mod. SCIA_PE 12A_ 5/2012 All'Ill.mo Signor Sindaco di

Mod. SCIA_PE 12A_ 5/2012 All'Ill.mo Signor Sindaco di Mod. SCIA_PE 12A_ 5/2012 All'Ill.mo Signor Sindaco di OGGETTO : Segnalazione certificata di inizio attività per somministrazione temporanea di alimenti e bevande, in occasione di fiere, feste e altre riunioni

Dettagli